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Una Finestra

sul Colosseo

10 STORIE BREVI IN ITALIANO


ITALIANO AUTOMATICO
Una Finestra sul Colosseo
Da quando ci siamo trasferiti1 nel centro di Roma, passo ore sul
davanzale2 della nestra a guardare le persone, gli animali e i
monumenti di questa bellissima città. Da qui posso vedere il
Colosseo, il Foro Romano e, in lontananza, per no l’Altare della
Patria. Sono ormai più di tre mesi che vivo in questo appartamento
con mia mamma e inizio sempre più a sentirmi a casa. Ci siamo
trasferiti qui perché lei ha ricevuto un’o erta di lavoro alla Sapienza3
e un’occasione come questa capita una volta nella vita. Lei è
professoressa di storia dell’arte e ha sempre sognato di vivere in
questa città. Prima d’ora non ero mai stato nella Capitale4, ma avevo
visto alcune fotogra e della città sul libro che mamma sfogliava5
tutte le notti prima di andare a dormire.

Veniamo da un piccolo paese della campagna calabrese, uno di


quei posti in cui ci si annoia a morte. Lì potevo restare giorni sul
davanzale della nestra senza vedere niente di interessante.
Da quassù invece potrei passare intere giornate a descriverti quello
che vedo e sento. Oggi, per esempio, c’è un sole che spacca le
pietre e alcuni turisti, in la per entrare al Colosseo, stanno
provando in tutti i modi a combattere il caldo. C’è chi beve tanta

1. Trasferiti: il verbo trasferirsi signi ca cambiare casa, traslocare, spostarsi de nitivamente


da un luogo a un altro.
2. Davanzale: struttura orizzontale di pietra, marmo o altro materiale, collocata nella parte
inferiore della nestra. Comprende sia la parte esterna che la parte interna.
3. Sapienza: università statale che si trova a Roma.
4. Capitale: nome con il quale si indica la città di Roma, capitale d’Italia.
5. Sfogliava: il verbo sfogliare signi ca scorrere, voltare rapidamente le pagine di un libro o
di una rivista, senza leggere o guardare attentamente ciò che c’è nelle pagine.

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acqua, chi invece si fa aria con un ventaglio6 e chi si ripara sotto un


ombrello. Intravedo7 anche una bambina, che è in coda da soli
cinque minuti, ma sta già facendo i capricci perché non sopporta8
più il caldo e desidera tanto una granita al limone.

Come ogni giorno il tra co è intenso e tra il rumore dei clacson9, i


schietti10 dei vigili urbani e le sirene delle ambulanze, riesco a
distinguere la voce di Claudio. È a bordo della sua Vespa rossa e
come al solito è in ritardo. Lo sento urlare «Daje11» alla 500 gialla
che sta bloccando tutto il tra co.

6. Ventaglio: oggetto usato per farsi aria, fatto spesso con stecche di legno e un foglio di
seta o carta.
7. Intravedo: il verbo intravedere signi ca vedere in modo confuso, poco chiaro, di
sfuggita, scorgere.
8. Sopporta: regge, sostiene, resiste.
9. Clacson: apparecchio che emette un suono, un segnale acustico, che viene montato
sulle automobili (all’interno del volante) e sulle moto.
10. Fischietti: strumenti a ato che emettono dei schi. Vengono usati dai vigili urbani per
regolare il tra co e dagli arbitri per regolare gli incontri sportivi.
11. Daje: termine del dialetto di Roma che corrisponde alla parola italiana dai.

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Devo confessarti che non ho proprio idea di cosa signi chi questa
parola. Chiederò a Livio, che vive a Roma da quando è stato
adottato dalla signora del primo piano e capisce perfettamente il
romanesco12. Una sera sono uscito con lui per le vie del centro e ho
scoperto che conosce la città come le proprie tasche.

Seduto al tavolino del bar c’è Francesco, che come tutte le mattine
mescola il suo cappuccino e sfoglia nervosamente La Gazzetta dello
Sport13. Non è per niente di buon umore perché ieri la Maggica ha
perso il derby14. È così che qui chiamano la squadra di calcio della
Roma. Seduto al tavolino accanto, c’è Adriano, che sta cercando di
attaccare bottone con delle turiste svedesi, che si sono perse nel
tentativo di trovare la Bocca della Verità.

Poi mi metto a cercare Ottavio, chissà dove sarà adesso! Di solito a


quest’ora cammina tra le vie del centro, ma con tutti questi turisti è
come cercare un ago in un pagliaio. Ogni mattina lo vedo
passeggiare vicino al Colosseo, nella speranza di ricevere un po’ di
cibo e a etto dai turisti che aspettano di entrare nell’an teatro
romano.
Mentre sono concentrato a cercarlo, di punto in bianco sento la
serratura15 della porta di casa aprirsi. Scendo subito dal davanzale
della nestra e corro all’entrata. Ecco mia mamma, è appena tornata
da una lezione all’università, e questo signi ca che per me è arrivata

12. Romanesco: il dialetto che si parla a Roma e dintorni.


13. La Gazzetta dello Sport: il quotidiano sportivo più letto d’Italia. Ha la caratteristica di
avere le pagine di colore rosa.
14. Derby: incontro sportivo tra due squadre della stessa città o regione o tradizionalmente
rivali. A Roma con derby si intende solitamente la partita di calcio tra Roma e Lazio.
15. Serratura: congegno meccanico che serve a chiudere porte, cassetti, cancelli, ecc.

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l’ora del pranzo. Mi metto a miagolare16 davanti alla ciotola delle


crocchette17, nella speranza che capisca che oggi ho una fame da
lupi. Dopotutto ho avuto una mattinata intensa e faticosa.

Espressioni usate nella storia: sentirsi a casa, una volta nella


vita, annoiarsi a morte, un sole che spacca le pietre, fare i
capricci, conoscere qualcosa o qualcuno come le proprie tasche,
attaccare bottone, cercare un ago in un pagliaio, di punto in
bianco, avere una fame da lupi.

16. Miagolare: il verso che emette il gatto, fare miao.


17. Ciotola delle crocchette: recipiente dove viene messo il cibo per animali.

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