Sei sulla pagina 1di 4

".....

E soli offriamo altrui il nostro aiuto,


non ponderando l’utile che ne potremo trarre,
ma spinti dalla franca fiducia nel nostro spirito libero.”
Tucidide G.d.P. II,40

DATE LA MASSIMA DIFFUSIONE A QUESTA MAIL


NOTE DI ORDINARIA DEMOCRAZIA IN CONTESTO MEDIATICO-TOTALITARIO
COME SOPRAVVIVERE ALLA INSENSATEZZA INTERESSATA DI UNA CLASSE POLITICA CHE FA CONTINUAMENTE
SCEMPIO DELLA POCA CULTURA ORIGINARIA ANCORA RIMASTA INDENNE DA DECENNI DI EROSIONE DELLA
COSCIENZA

Le seguenti sono considerazioni di massima che non hanno la pretesa dell'analisi di fattibilità approfondita
ma il solo scopo di dare un piccolo contributo ad un argomento che meriterebbe analisi molto più
dettagliate e una capillare diffusione.

PERCHE' E' NECESSARIO ANDARE A VOTARE IL 12 GIUGNO, anche se riusciranno a togliere il referendum sul
nucleare
A proposito del referendum sul NUCLEARE e degli altri 2 referendum:

Sono un conservatore, quindi non rappresentato, non mi definisco un ecologista ma solo un ingegnere nel
senso oramai desueto, favorevole fino a qualche anno fa’, alla installazione di impianti nucleari in Italia.
ORA sono un NUCLEARISTA PENTITO per le seguenti ragioni:
1. NON MI FIDO dell'apparato statale che dovrebbe gestire regolamenti, gare, controlli nel corso della
realizzazione degli impianti e sistemi di controllo di parte terza nel corso dell'esercizio degli impianti
stessi. Un impianto nucleare è un sistema complesso semplicemente perché il reattore nucleare è di
per sé instabile comunque lo si voglia organizzare, una moltitudine di puledri recintati al cospetto di
una cavallina. Pertanto il SISTEMA DI SICUREZZA dell'impianto è per sua natura complesso. Il sistema di
sicurezza è composto di una sicurezza intrinseca determinata da progetto, materiali, componenti,
costruzione e una sicurezza di esercizio determinata da un sistema di controlli minuzioso, rigoroso,
sistematico, obiettivo, trasparente, non condizionato, indipendente: tutte peculiarità che si sono
dimostrate inesistenti in occasioni molto meno complesse nella storia recente e passata di questo
paese, per una filiera dei controlli carente, collusa, interessata. Si potrebbero citare in proposito il
disastro del Vajont, la saga ignobile della Ethernit, il disastro ferroviario di Viareggio, la casa dello
studente dell'Aquila, l'Ospedale di Agrigento, ma sono solo alcuni di una lista che non fà che
dilazionare il pessimismo di un comune cittadino nei confronti dell'apparato. Inoltre, anche nel caso di
massimo rispetto delle procedure di sicurezza, non si arriva MAI ALL'AZZERAMENTO DELLA PROBABILITA'
DI INCIDENTE GRAVE. Anche se questa probabilità venisse mantenuta a livelli bassissimi, l'enorme valore
del DANNO prodotto, addirittura non quantificabile, rende il RISCHIO COMUNQUE ELEVATO (nelle
analisi del rischio, di solito, RISCHIO=DANNOxPROBABILITA'). Tralascio il PROBLEMA NON RISOLTO DELLE
SCORIE RADIOATTIVE. Allo stato attuale il pessimismo è l'unica salvezza!
2. La incompetenza generale e specifica di chi dovrebbe gestire politicamente e al primo livello tale
apparato è "sconvolgente in un paese civile" (una delle espressioni che usa citarsi addosso il premier).
In questo paese dove la carriera è direttamente proporzionale al livello di incompetenza fino al grado
di ministro, dove soubrette di terza fila, appassionati dell'arte culinaria, frequentatori di circoli estremisti
sono investiti di responsabilità esattamente agli antipodi della loro "preparazione", a chi ci aspettiamo
verrà affidata la pianificazione delle installazioni nucleari? al presidente di un circolo golf, a una
fanciulla dotata solo della propria procacità o a un organizzatore di cacce al tesoro? Se uno vuole
farsi un'idea della preparazione al "massimo grado" su certi temi segua il seguente link:
http://www.youtube.com/watch?v=hzhulgK2k40
3. Una attenta analisi dei dati riguardanti la produzione e il consumo di energia elettrica negli ultimi anni
fornisce indicazioni molto interessanti, come di seguito descritto.

CI STANNO PRENDENDO IN GIRO!


Il risultato collaterale (solo in senso economico) di decenni di scemenza finalizzata al consumismo acritico
è una montagna di imposture spacciate per realtà.
La situazione e' tragica ma non seria, come direbbe Flaiano. In questo assopimento della ragione a
favore della sciatteria e del collettivismo mediatico sembra di essere ritornati a prima della cultura (in
senso antropologico), sembra che quì non sia mai "arrivato il tempo, né l'anima individuale, né la
speranza, né il legame tra le cause e gli effetti, la ragione e la storia......in questa terra oscura senza
peccato e senza redenzione, dove il male non è morale...".
“..di fronte a tanta vergogna un solo rimedio penso ci possa essere, che i capaci e gli onesti scendano alla
tutela dello stato e delle leggi” - Cicerone - Processo contro Verre.

PERCHE' OCCORRE DIRE NO AL NUCLEARE (VOTARE SI' AL REFERENDUM)


Se si analizzano i dati della TERNA s.p.a. (La società dell'ENEL che gestisce la distribuzione dell'energia
elettrica) si scopre che:
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA_ELETTRICO/statistiche/dati_statistici.aspx

La scelta di fonti energetiche rinnovabili (eolico, solare, geotermico) è stata fatta molto in ritardo, in
questo paese, anche a seguito del disastro di Chernobyl e del pronunciamento del referendum sul
nucleare del 1987. E' mancata una politica energetica di medio/lungo periodo da parte dei vari governi.
L'ENEL, di proprietà dello Stato, ha perseguito obiettivi addirittura nucleari (vedi
acquisizione/partecipazione di società estere), mentre il puntare sulle fonti rinnovabili ha avuto
essenzialmente un carattere di sperimentazione (impianti di solare termodinamico, geotermia).
Ciononostante un sistema di incentivi, molto in ritardo e comunque ineluttabile, sicuramente migliorabile,
ha spinto i privati ad installare impianti fotovoltaici ed eolici negli ultimi anni. La situazione è sintetizzata dal
grafico sopra.

Allora, ragionando un po' con i numeri e le seguenti considerazioni:


Una grande centrale nucleare ha una potenza di circa 1600 MW
Dal 2008 al 2010, in 3 anni sono stati installati in ITALIA impianti fotovoltaici per
circa 2800 MW di potenza lorda (corrispondente circa alla potenza di 2 grandi
centrali nucleari o di 1 grande centrale nucleare di potenza utilizzabile,
accettando in via approssimativa una percentuale di utilizzazione della potenza lorda fotovoltaica del
50%)
Dal 2004 al 2010, in 7 anni, sono stati installati impianti eolici per circa 5000 MW
(corrispondente circa alla potenza di 3 centrali nucleari)
La POTENZA FOTOVOLTAICA LORDA o la POTENZA EOLICA LORDA non danno di per sé garanzia di
disponibilità totale (ciò è intuibile in quanto è legata a condizioni meteorologiche e di illuminazione),
vanno quindi ridotte di una certa percentuale stimabile, ma qui ci interessa fare un discorso di fattibilità,
pertanto quello che conta è l'ordine di grandezza dei dati.

Pertanto i dati sopra esposti vogliono dire che:


IN 3 ANNI E' STATA INSTALLATA UNA GRANDE CENTRALE NUCLEARE VIRTUALE
(FOTOVOLTAICA) invece dei 25 ANNI necessari a costruire e rendere
operativa un centrale nucleare VERA.
Solo negli anni dal 1995 al 2006 sono stati costruiti in ITALIA 246.000.000 mq di
fabbricati non residenziali (da "il consumo di suolo in Italia dal 1995 al 2006" - Paolo Berdini,
docente di urbanistica all'università Tor Vergata Roma ) corrispondenti a 24.600 ettari. Assumendo
una potenza media di 1 MW per ettaro di superficie coperta, anche nell'ipotesi
di utilizzare solo la metà della superficie si avrebbe una POTENZA INSTALLATA
di circa 12000 MW corrispondente, con il coeff. medio di utilizzazione del 50%,
a circa 4 GRANDI CENTRALI NUCLEARI.
Tutto ciò senza ulteriore occupazione di terreno. Sarebbe anche un modo per risarcire la
natura (e la comunità) della cementificazione del suolo.
Solo un cenno alla geotermia che meriterebbe da sola considerazioni molto
più approfondite. Come si sa l'Italia è un paese ricco di risorse Geotermiche.
La potenza lorda attualmente disponibile è di 750 MW (dati TERNA s.p.a.),
corrispondente ad una media centrale nucleare. Il dato è interessante perché
mostra che si potrebbe fare molto di più su questo fronte che ha una forte
possibilità di crescita (a prop. ma perché l'ENEL e l'ENI, una della massime società mondiali nel
campo delle perforazioni, invece di farsi concorrenza, essendo entrambe di proprietà dello Stato, non
uniscono le forze per investimenti, studi e installazioni nel campo della geotermia?)

IL GRAFICO (dati TERNA s.p.a.) MOSTRA LA RICHIESTA DI POTENZA ELETTRICA IN ITALIA in un giorno feriale
del MESE DI LUGLIO (massima richiesta): circa 51.000 MW.

COSTI
IL COSTO DI UNA CENTRALE E' COMPOSTO DA COSTO DI INSTALLAZIONE E COSTO DI GESTIONE
(QUEST'ULTIMO COMPRENDE IL COSTO DEL CONFINAMENTO E TRATTAMENTO DELLE SCORIE RADIOATTIVE).
ANCHE NELL'IPOTESI CHE IL COSTO (A PARITA' DI POTENZA DISPONIBILE) DI INSTALLAZIONE
DI IMPIANTI DA FONTI RINNOVABILI (ES. GEOTERMICO) SIA DELLO STESSO ORDINE DI GRANDEZZA DI QUELLO
DI UN IMPIANTO NUCLEARE, IL COSTO DI GESTIONE DI IMPIANTI DA FONTI RINNOVABILI E' CERTAMENTE
MOLTO PIU' BASSO. INOLTRE TRA I COSTI DI GESTIONE DI UN IMPIANTO NUCLEARE ANDREBBERO COMPRESI
QUELLI RELATIVI AL RISCHIO RESIDUO DI INCIDENTE RILEVANTE.
Per riassumere le considerazioni sopra esposte:

(la potenza elettrica è espressa in termini di CENTRALI NUCLEARI EQUIVALENTI)

PREVISIONE DI MASSIMA PER I PROSSIMI 5 ANNI


valida solo in presenza di una VERA STRATEGIA ENERGETICA che non favorisca
solo i grandi interessi industriali ed economici ma metta in atto un percorso
virtuoso del quale gioverebbero le medie e piccole imprese, i giovani in cerca
di prima occupazione (a prop. ma ci pensa qualcuno?), la ricerca nei campi
di interesse, una sensibilizzazione e partecipazione alle problematiche
ambientali ed infine UNA ENORME POSSIBILITA' DI SVILUPPO ECONOMICO E
CULTURALE DELL'ITALIA

Numero centrali equivalenti


POTENZA PREVISTA POSSIBILE (coeff. di utilizzazione 50%)
INSTALLAZIONI FOTOVOLTAICHE DA PRIVATI (impianti a terra e
tetti dom.) 3 centrali nucleari equivalenti

INSTALLAZIONI FOTOVOLTAICHE DA PRIVATI


(impianti sul tetto edifici industriali e commerciali) 4 centrali nucleari equivalenti

INSTALLAZIONI EOLICHE 3 centrali nucleari equivalenti

IMPIANTI GEOTERMICI 2 centrali nucleari equivalenti

RISPARMIO ENERGETICO 2 centrali nucleari equivalenti


IMPIANTI A BIOMASSE 2 centrali nucleari equivalenti

16 centrali nucleari equivalenti


TOTALE POTENZA INSTALLATA (25.600 MW)
corrispondenti al 50% della POTENZA MASSIMA
POSSIBILE ENTRO 5 ANNI RICHIESTA alle ore 12 di un giorno feriale del mese
di Luglio, anche se una percentuale inferiore della
potenza teorica effettivamente necessaria.

ECCOLE ALLORA, IN 5 ANNI,


16 CENTRALI
"NUCLEARI EQUIVALENTI"
PULITE VIRTUOSE E PROFICUE PER IL FUTURO DEL NOSTRO PAESE.
Ing. Claudio Gazzoli
cgazzoli@libero.it

Potrebbero piacerti anche