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1. Il magnetismo
Il magnetismo è quel fenomeno fisico, per cui alcuni materiali sono in grado di attrarre il
ferro nonché trasmettere tale capacità ad altri materiali.
Analogamente al caso elettrostatico anche nel magnetismo si individuano due sorgenti di
campo di natura opposta che vengono convenzionalmente definiti poli. Usando come magnete
di riferimento la Terra si parlerà allora di polo nord (N) e sud (S), in particolare il polo nord
geografico corrisponde grossomodo al polo sud magnetico e viceversa.
Calamita. Una proprietà interessante dei magneti naturali è che essi presentano sempre sia
un polo N che un polo S. Se si divide in due parti un magnete, tentando di "separarne" i due
poli, si ottengono due magneti del tutto simili (ciascuno con una coppia di poli opposti).
Poiché il processo può concettualmente proseguire all'infinito è ipotizzabile che il
magnetismo naturale abbia origine nelle proprietà atomiche della materia.
Bussola. Se il polo N di una calamita viene avvicinato al polo N di un ago calamitato, si nota
che l’ago subisce una rotazione, il polo N dell’ago si allontana mentre il polo S dell’ago è
attratto. Lo stesso si verifica se si avvicinano due poli S.
Polarità dello stesso nome si respingono, mentre polarità di nome opposti si attraggono.
Se fissiamo un ago magnetico molto piccolo sul suo centro in modo che esso non subisca
rotazioni e lo immergiamo nel campo magnetico prodotto da una calamita, questo si dispone
in una determinata direzione. Questa direzione prende il nome di linee di forza del campo
magnetico. Nella figura sono riportate le linee di forza del campo magnetico generato da una
calamita. Il verso delle linee di forza si assume uscente dal polo N ed entrante nel polo S.
3. Relazione tra campo magnetico e corrente elettrica
Mentre preparava il materiale per una lezione, Ørsted scoprì qualcosa che lo sorprese molto:
egli avvicinò una bussola magnetica ad un filo elettrico in cui scorreva corrente e l'ago
magnetico della bussola si mosse improvvisamente.
Ørsted fu così sorpreso che ripeté l'esperimento. Egli realizzò un circuito con il filo conduttore
in direzione nord-sud fissata dai poli geografici. Al di sotto del filo, mise l'ago magnetico che si
indirizzò spontaneamente lungo la stessa direzione del filo. Chiuse il circuito e notò che
appena la corrente passava per il conduttore, l'ago magnetico deviava la propria direzione e
se la corrente fornita era di alta intensità, la direzione diventava perpendicolare a quella del
filo. Ne concluse che un conduttore percorso da cariche elettriche in movimento genera nello
spazio circostante un campo magnetico e se la corrente è abbastanza intensa, l'ago punta in
direzione perpendicolare alla direzione del filo.
L'esperienza di Ørsted dimostra che una corrente elettrica genera un campo magnetico. Prima
di questo esperimento si era tentato di trovare un legame tra le cariche elettriche e i magneti,
ma senza risultato, poiché di fatto un campo magnetico non ha alcun effetto su una carica
elettrica in stato di quiete, ma soltanto su una carica in movimento. Infatti solo le cariche
elettriche in moto producono un campo magnetico.
Filo rettilineo
Regola della mano destra: pollice in direzione della corrente I, campo magnetico H nel verso
della chiusura della mano.
Il valore dell’intensità del campo magnetico H percepito ad una distanza r dal filo nel quale
scorre una corrente I è
Nel caso in cui la corrente percorra un filo avvolto a spira anziché un filo rettilineo, le linee di
forza del campo sono ancora perpendicolari al filo in ogni punto e il suo verso è quello di una
vite destrorsa che percorre il filo nel senso della corrente.
Un filo percorso da corrente avvolto a spirali ravvicinate costituisce un solenoide. Un
solenoide percorso da corrente produce anch'esso, naturalmente, un campo magnetico,
prodotto dalla somma dei campi magnetici di ciascuna spira del solenoide. All'interno del
solenoide le linee di forza del campo magnetico sono parallele, ovvero il campo è uniforme.
Il valore dell’intensità del campo magnetico H generato da un solenoide rettilineo formato da
N spire, lungo l e percorso da una corrente I è
Il campo magnetico prodotto da un solenoide percorso da corrente può perciò essere
assimilato a quello prodotto da una sbarretta magnetica, i cui poli sono posti agli estremi del
solenoide e dipendono dal verso della corrente.
Solenoide toroidale
Il valore dell’intensità del campo magnetico H generato da un solenoide toroidale formato da
N spire di raggio r percorse da una corrente I è
La permeabilità magnetica di un materiale è una grandezza fisica che esprime l'attitudine del
materiale a magnetizzarsi in presenza di un campo magnetico.
Essa è indicata come permeabilità magnetica assoluta µ la cui unità di misura sono gli Henry
al metro [H/m]. Essa può anche essere indicata come permeabilità relativa µr rispetto alla
permeabilità del vuoto µ0 secondo al relazione