Orchestra (1924) “[…] Ravel mi mandò un telegramma, con la preghiera di precipitarmi a Montfort portando con me il violino e i Ventiquattro Capricci di Paganini. Li voleva riascoltare tutti per non dimenticare nessuna diavoleria.”
H. Jourdan-Mohrange
Maurice Ravel, 1925
L’autore: Maurice Ravel ● Nasce il 7 marzo 1875 a Ciboure ● Nel 1889 entra in Conservatorio e visita l’Esposizione Universale ● Riceve nuovi influssi iberici dall’insegnante Charles de Bériot e dall’amico Ricardo Vines ● Nel 1895 compone l’Habanera, che riapparirà nella Rapsodie Espagnole ● Dal 1897 studia composizione con Gabriel Fauré ● Dal 1901 al 1903 concorre al Prix de Rome, venendone escluso nel 1905 ● Nel 1909 Sergej Djagilev gli commissiona il balletto Daphnis et Chloé ● Fonda nel 1910 la Société Musicale Indépendante ● Nei primi anni ‘10 compone le musiche di diversi balletti; partecipa alla Prima Guerra Mondiale come camionista ● Nel 1922 termina la Sonata per violino e violoncello e orchestra i Quadri di un’esposizione di Mussorgsky ● Nel 1927 termina la Sonata per violino e pianoforte; nel 1928 compone il Bolero ● Nel 1930 lavora ai due Concerti per pianoforte ● Muore il 28 dicembre 1937 La composizione Organico: violino solista, 2 flauti (anche ottavino), 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, tromba, triangolo, piatti, campanello, celesta, arpa, archi Originariamente scritta per violino e piano luthéal nel 1922, poi orchestrata da Ravel stesso nel 1924. Fu eseguita in questa versione per la prima volta il 19 ottobre 1924 ad Amsterdam con Samuel Dushkin solista e l’orchestra del Concertgebouw. La prima parigina fu il 30 novembre dello stesso anno. Il brano nasce per completare un programma da concerto, come scrive Ravel in una lettera alla Jourdan-Mohrange:
Non sarebbe stato opportuno scomodare la
d’Aranyi unicamente per la Berceuse. Ho pensato così di comporre una Tzigane che riuscirò a terminare il giorno prima del concerto, purché tutto proceda bene. Mi faccia il favore di non pensare (come al solito) che disseminerò di difficoltà questa rapsodia! Jelly d’Aranyi, nipote di Joachim, è stata difatti la prima interprete della versione per violino e piano luthéal (un accessorio per il pianoforte sviluppato proprio in quegli anni che permetteva di ottenere un timbro simile a quello del cimbalom). La struttura
Il violino è ovviamente il protagonista di questa
rapsodia, spinto ai limiti del virtuosismo e delle difficoltà tecniche. Entra in scena con una lunga cadenza, dal carattere nervoso ed accentuato e, a tratti, cantabile. Alla fine dell’esposizione solistica fa il suo ingresso l’arpa, creando un’atmosfera onirica che funge da collegamento con la seconda parte della composizione. Questa seconda parte è caratterizzata dall’elemento tematico sopra citato. Inoltre il ritmo è molto discontinuo, composto da momenti in accellerando ad altri di meno vivo. Ed ecco il finale: un moto perpetuo che precipita accellerando sempre di più. Considerazioni
Come tutti i compositori del primo ‘900, anche
Ravel era affascinato dalla musica folkloristica di culture straniere. Questa composizione ne è un chiaro esempio. Bisogna precisare che il termine «tzigano» va inteso come generico esotismo; difatti non viene proposta nessuna autentica melodia della cultura Rom, dalla quale comunque prende in prestito modi e ritmi tradizionali. Fondamentalmente è una «rapsodia ungherese» lisztiana, anche se più spigolosa nell’armonia e nel ritmo. È anche evidente un riferimento al violinismo di fine ‘800, caratterizzato da brani virtuosistici di ispirazione popolare (Wieniawski, Sarasate, Lalo) e allo stesso Paganini. Un aspetto che risalta maggiormente della produzione di Ravel in questa Rapsodia è la trasparenza della melodia. Bibliografia e Sitografia ● H. Jourdan-Morhange, Ravel, Ed. Accademia, 1978, pp.164-165, 231-241 ● Tzigane: https://it.wikipedia.org/wiki/Tzigane ● Luthéal: https://it.wikipedia.org/wiki/Luth%C3%A9al ● Guida all’ascolto tratta dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia, Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 21 marzo 1976: https://www.flaminioonline.it/Guide/Ravel/Ravel-Tzigane.html ● Guida all’ascolto tratta dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia, Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 2 maggio 1986: https://www.flaminioonline.it/Guide/Ravel/Ravel-Tziganepf.html ● Tzigane (Maurice Ravel): https://www.laphil.com/musicdb/pieces/798/tzigane