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CARTE DI CREDITO scrizione del fenomeno carte di credito trilaterali. — 3. Sy demas A inquaramente: Souanio: 1. Premessa, ~ 2. De Strumento di eredito 0 mezzo di pagamento? contratto a favore di terzi. — 5. Segue: delegazione di pagamento. — 6. Segue: vessione i erediti futuri. — 7. Segue: accollo. — 8. Segue: collegamento negoziale. — 9. Utilizzo della carta da parte di terzi: profili penalistici. — 10. Segue: question civilistiche. — 11. Memorandum di spesa. — 12. 1 tesserino. 1. — E trascorso oramai un quarto di secolo dall’introduzione in Italia delle carte di credito (la prima carta di credito fu emessa dalla Banca d’America e d'Italia e denominata BankAmericard; con riferimento a tale evento si legga quanto scrisse Mafera, La « carta di credito »; origini del nuovo strumento creditizio e sua introduzione in Italia, in Mondo economico, 7 febbraio 1970, p. 21 ss.). La dottrina, fino a quel momento attenta alle esperienze straniere, soprattutto a quella statunitense (v. De Sealzi. Le « credit cards » in America e in Europa, in Bancaria, 1965, Il, p. 1231 ss.), comincid. dopo un primo momento di riflessione, ad occuparsi attivamente del fenomeno, cercandone un soddisfacente inquadramento che tenesse conto delle attual problematiche relative al credito al consumo (v. Alpa e Bessone. Disciplina giurtdica delle carte di credito e problemi di controllo del credito al consumo, in Giur, it., 1976, IV, c. 110 ss.; Dotti, Carte assegni e carte di credito, in Corti Brescia, Venezia e Trieste, 1975, I, p. 1 ss.). Mentre la dottrina ha da sempre avvertito 'importanza dell’argomento, i] nostro legislatore non ha finora inteso regolare la materia (al momento esiste solo una proposta di legge presentata il 14 giugno 1989, intitolata: « norme sull’emissione e l'utilizzazione di carte di debito e di credito », riportata in Banca, borsa, tit. cred.. 1991. 1, p. 100 eha lasciato, cosi, alla prima l'arduo compito risolvere tutta una seri problemi connessi alla diffusione del nuovo mezzo di pagamento. Si pud fin da ora rilevare come i] tentative di una soddisfacente ricostruzione organica del fenomeno « carte di credito » sia stato in parte impedito dall’esigenza di dare conto di una disciplina convenzionale. predisposta dagli operatori del settore. fortemente imitativa del modello statunitense (secondo il Di Nanni. Pagamento ¢ sostituzione nella carta di credito, Napoli, 1983, p. 5, seguendo integralmen- te il modello statunitense, non si é tenuto conto « della diversa situazione economica ed ambientale » ¢ si sono ignorati « gli adattamenti suggeriti dalle teeniche commerciali pitt raffinate adottate in paesi a noi pitt vicini e dalle esperienze fatte negli ordinamenti dell’area europea »}. A riprova delle difficol- ta incontrate dalla docttrina stanno, come in seguito si potrd constatare. le notevoli differenze nei risultati raggiunti dagli studiosi nel tentativo di dare risposta a questioni fondamentali inerenti all’inquadramento e alla disciplina delle carte. Nell’ultimo decennio si é assistito ad un aumento sensibile nella ione del nuovo mezzo di pagamento, determinato dalla comprensione dei 224 RIVISTA DI DIRITTO CIVILE, vantaggi offerti dalle carte di credito: eliminazione dei rischi connessi al trasporto del denaro: comodita di pagamento: accesso a forme di credito con pagamenti dilazionati: riduzione per Fesercente della quantita di denaro da Ianeggiare: promozione delle vendite ¢ diffusione della clientela. Si giustifiea pertanto Tinteresse della dottrina a continuare nell'indagine gid avviata da oltre un ventent chi serive, il tentativo di dare conto. in modo alquanto delle diverse posizioni ¢ dei risultati finora raggiunti (per una panoramnica circa attuale grado di diffasione delle carte nel nostro paese si veda quanto seritto da Incorvati ¢ Marchesini in Il Sole-24 Ore del 24-41-1994), e. per suecinto. 2. — Si intende qui trattare della sola carta di credito trilaterale la quale si ritiene non abbia pitt nulla in comune con la figura da cui pure storicamente discende: la e.d. carta di credito bilaterale. Quest’ultima @ rilasciata dallo stesso fornitore dei beni. il quale in tal modo concede una dilazione del prezzo. provvedendo poi. periodicamente. all'esazione del saldo debitorio. Alla base dellutilizzo della carta di credito trilaterale da parte del titolare sta Voperare di due distinte convenzioni stipulate dal consumatore e dal fornitore con lemit- tente (non sempre la carta ® emessa da una banca — all’ American Express 0 alla Diners Club — anche se di regola gli emittenti si < appoggiano » pur sempre ad una banca: per mera comodita. d’ora in poi. useremo indistintamente i termini « banca » ed « emittente »). La carta pud. (nella yp pensi. per esempio. infatti. essere « spesa > solo presso i fornitori convenziona ssi denominati « esercenti i quali si sono obbligati verso la banca a prestare i heni richiesti dal titolare della carta previa esibizione della stessa (circa la sussistenza di un obbligo anche nei riguardi del titolare. si veda il paragrafo 4. T fornitori possono, del resto, realizzare. non appena concluso il contratto di scambio. il corrispettive dei heni ceduti. nei limiti. perd. della somma risultante dalla deduzione dal corrispettivo medesimo di un « disaggio » su di esso commisurato. Il venditore & cosi. certo di conseguire il prezzo di quanto prestato senza correre il rischio. conseguente alla concessione di un pagamento dilazionato, dell inadempimento del consumatore. Questultimo, d'altva parte. pud conseguire immediatamente i beni di cui ha bisogno. seuza il contestuale esborso del denaro corrispondente al loro prezzo. Sulla base della convenzione da tui stipulata con la banca. il titolare della carta @ tenuto a pagare a quest ultima il prezzo dei beni ottenuti, secondo termini partuiti ¢ comunque in ». TH tutto & ovviamente possibile i monetari che consentono al fornitore di conseguire subito quanto dovutogli e concede al sewuito al ricevimento di una « nota sp grazie al ruolo svolto dalla banca emittente la quale « apporta i mez: consumarore il differimento del pagamento del prezzo che il fornitore non & disposto ad accordare... » (Dolmetta. La carta di eredito, Milano. 1982. p. 5). Per quanto conceme la difesa del consumatore dal « potere normative dimpresa > della banca. non si pud che rimandare allampia e dibaccuta problematica relativa alla contrattazione di massa. non senza peri rilevare che. anche con riferimento alle carte di eredito, la prassi da conferma dell insufli- SINTESL DL INFORMAZIONE cienza dell'applicazione degli aret, 1341 ¢ 1342 del c.c. per una adeguata tutela del . 9. — Opportunamente il legislatore ha sanzionato penalmente. con l'art. 12 del d.-l n, 143 del 1991 convertito con la legge n. 197 del 5 luglio 1991 {« Provvedimenti urgenti per limitare uso del contante e dei titoli al portatore nelle transazioni e prevenire l'utilizzazione del sistema finanziario a scopo di riciclaggio »), la falsificazione o lalterazione delle carte di credito, « essendo estremamente problematico applicare ad esse altre norme penali gia esistenti in materia di falso » (Borruso, Gli aspetti legali della sicurezza nell'uso delle carte di credito e di pagamento, in Giust. civ., 1992, II, p. 231). Lo stesso articolo punisce Putilizzazione indebita della carta da parte di chi non é titolare. Si pone il problema se la nuova figura cri 18a si trovi a concorrere con il reato di truffa © se. viceversa, il concorso sia soltanto apparente. Sulla base del criterio di specialita vid chi (v. sempre Borruso, op. cit., p. 231) ha sostenuto che il reato di truffa non possa pitt trovare applicazione. Nell’ipotesi in cui a fare uso della carta sia il ladro, il reato di cui all’art. 12 potra. invece, concorrere con quello di furto: trover& comunque applicazione la disciplina della continuazione, Si @ sostenuto che possa ritenersi ricompresa nella norma l"ipotesi di indebito utilizzo da parte del titolare di una carta scaduta 0 comunque revocata dall’emittente, che sia rimasta in suo possesso, considerando che « a seguito dell'interdizione, Vintestatario della carta & privato del diritto d’uso e viene pertanto a difettargli altresi la titolarita della carta » (Corrias Lucente. | reati in materia di carte di credito nella legge 5 luglio 1991 n. 197. in Dir. informazione e informatica, 1991, p. 763). Pit che interpretazione estensiva quella appena riferita parrebbe una estensione analogica in malam partem

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