segna il distacco dall’indirizzo che, sia pure in chiave familiare e anche, eventualmente, l’accrescimento del
(ma solo apparentemente) ‘‘restitutoria’’, pretende, patrimonio comune.
del tutto astrattamente, di ‘‘restituire’’, al coniuge ri- Naturalmente, in tal caso, non trattandosi di misure
chiedente l’assegno, il perduto ‘‘tenore di vita’’, cosı̀ ‘‘restitutorie’’, relative a cose o a somme da restituire,
come si è ritenuto legittimo, per un lungo corso di si tratterà di considerare l’apporto del coniuge in ter-
tempo. Criterio, questo, del ‘‘tenore di vita’’ del tutto mini, più che altro, di parametro o di punto di riferi-
incerto ed a-tecnico ed anche ambiguo nel suo signi- mento, tale, in ogni caso, da giustificare che la misura
ficato giuridico. o il rimedio, sia di ri-stabilire condizioni economiche,
Occorre, invece, in base alla esigenza del restituere, che consentano, ad esso, di vivere quale soggetto ‘‘li-
che si garantisca al coniuge, in relazione principal- bero’’ e non più coniuge, però relativamente autosuf-
mente ‘‘al contributo’’ che esso ha dato alla conduzio- ficiente in senso economico.
ne familiare, anche a prezzo del sacrificio della pro- È dunque ‘‘l’indipendenza economica’’ che va ga-
pria professionalità e/o capacità lavorativa, l’esistenza rantita già in sede divorzile, ove ciò naturalmente sia
di condizioni patrimoniali, tali che esso abbia a poter reso concretamente possibile ed esigibile dalla condi-
condurre, dopo la parentesi matrimoniale, ‘‘una vita zione del coniuge obbligato e non già quale elemento
dignitosa’’, rispondente allo standard dell’uomo– me- presente o de futuro perché da acquisire ex post nella
dio, e ciò anche in relazione al ceto sociale di appar- fase post-matrimoniale’’, e della cui prova (negativa)
tenenza, e cosı̀, in definitiva, da potere anche realiz-
sarebbe onerato il coniuge per ottenere l’assegno.
zare un proprio livello di professionalità. Del resto, il
La sentenza qui commentata del Trib. Roma, pur
richiamo all’art. 36 Cost. non è meramente retorico,
sostenendo di rispettare l’indirizzo recato da Cass. n.
ma segno che quanto si riconosce al lavoratore non
può disconoscersi al soggetto che è uscito dalla comu- 11504/17, tuttavia fornisce una nozione abbastanza
nità familiare. elastica della ‘‘indipendenza economica’’, raccordan-
Il che non significa applicare tout court il (parame- dola, in definitiva, alla situazione, quale emergente dal
tro del) c.d. ‘‘tenore di vita’’, che mal si concilia con rapporto matrimoniale (ormai sciolto) 11. Nel caso di
una misura restitutoria, e ciò per il semplice fatto che specie, è l’esperienza matrimoniale comunemente vis-
il ‘‘tenore di vita’’, nella sua ambiguità, non è, del suta a non consentire che si possa parlare, in detto
resto, neanche individuabile, quale elemento al quale caso, ‘‘di indipendenza economica’’ del coniuge più
abbia contribuito l’un coniuge e che andrebbe ad debole. È codesto il collegamento ‘‘con il passato co-
esso, per cosı̀ dire, quasi ‘‘restituito’’ e/o in esso rein- niugale’’, alla quale la sentenza non ha inteso (che si
tegrato, sibbene avere riguardo, in via oggettiva, alla debba) rinunciare, e in cui si può intravedere il segno
condizione, sociale ed economica, del coniuge, quale della (forma di) tutela ‘‘reintegratoria o restitutoria’’.
si prospetta nella fase post-coniugale, e che deve es- Dunque, va ribadito il (rispetto del) criterio del
sere tale da garantire la ‘‘reintegrazione’’ di esso nelle ‘‘passato e presente’’, nell’assegno divorzile. ‘‘L’indi-
medesime condizioni, in cui esso si sarebbe trovato, pendenza economica’’, ove presente, renderebbe inu-
ove non avesse dedicato, pressocché interamente, la tile coniugare ‘‘passato e presente’’. Ove assente, oc-
propria persona alle esigenze della famiglia e cosı̀ tale correrà ‘‘rincorrerla’’, ma anche con l’aiuto dell’asse-
da aver consentito un sano sviluppo della conduzione gno divorzile!
11
La sentenza qui commentata sul punto, evidentemente non pregresso ma ciò fa indirettamente, avendo riguardo ai criteri
volendo accentuare il distacco da Cass. n. 11504/1917, non sem- dell’art. 5, 6º comma L. divorzio.
bra volere collegare la quantificazione dell’assegno al rapporto
condo la tesi sostenuta dalla Convenuta. Controparte possesso delle singole società che emettono le carte e l’ela-
avrebbe altresı̀ ricevuto il ristoro di ulteriori E 3.020,47. borazione di standard minimi, sul fronte della sicurezza,
2. Come emerge dalla documentazione in atti, nell’inter- che devono essere osservati dalle società emittenti. Il de-
vallo temporale compreso tra il 9 giugno e il 21 agosto 2015 creto di attuazione del predetto intervento normativo
sono state effettuate molteplici transazioni tramite la carta (D.M. 30 aprile 2007, n. 112, Regolamento di attuazione
prepagata non autorizzate dal ricorrente; dette operazioni della L. 17 agosto 2005, n. 166, recante ‘‘Istituzione di un
venivano eseguite in Messico, mentre il ricorrente in detto sistema di prevenzione delle frodi sulle carte di pagamen-
periodo si trovava in Italia. Quest’ultimo veniva a cono- to’’) detta, con riferimento agli indicatori di rischio, i se-
scenza degli addebiti fraudolenti solamente il 21 agosto guenti criteri: ‘‘Art. 8. Rischio di frode. 1. Si configura il
quando, recatosi a New York, tentava di effettuare un rischio di frode di cui all’articolo 3, comma 1 della legge,
pagamento tramite la prepagata, ma questo non andava a quando viene raggiunto uno dei seguenti parametri:
buon fine per mancanza di fondi. a) con riferimento ai punti vendita di cui all’articolo 7,
3. L’intermediario resistente eccepisce la tardività del lettera b):
blocco dello strumento di pagamento, avvenuto solamente 1) cinque o più richieste di autorizzazione con carte di-
in data 26 agosto 2015, a distanza di più di due mesi dalla verse, rifiutate nelle 24 ore, presso un medesimo punto
prima operazione fraudolenta (effettuata il 9 giugno 2015), vendita;
e rileva che il Ricorrente, nel periodo compreso tra il 9 2) tre o più richieste di autorizzazione sulla stessa carta,
giugno e il 21 agosto, ha effettuato due accessi all’area effettuate nelle 24 ore, presso un medesimo punto vendita;
riservata di internet banking eseguendo nr. 4 operazioni 3) richiesta di autorizzazione, approvata o rifiutata, che
di ricarica della prepagata, cui seguiva emissione dello superi del 150% l’importo medio delle operazioni effettua-
scontrino riportante il saldo della carta. Alla luce di tali te con carte di pagamento, nei tre mesi precedenti, presso il
considerazioni osserva che il Ricorrente doveva essere in medesimo punto di vendita;
grado di constatare gli importi illegittimamente addebitati b) riguardo alle carte di pagamento sottoposte a monito-
sulla sua carta. raggio di cui all’articolo 7, lettera c):
Motivi della decisione. 1) sette o più richieste di autorizzazione nelle 24 ore per
Il ricorso è meritevole di accoglimento per le seguenti una stessa carta di pagamento;
ragioni. 2) una ovvero più richieste di autorizzazione che nelle 24
In considerazione di quanto rilevabile dalla ricostruzione ore esauriscano l’importo totale del plafond della carta di
appena operata, il Collegio ritiene che sussiste prova suffi- pagamento;
ciente a ritenere che la carta di titolarità del ricorrente sia 3) due o più richieste di autorizzazione provenienti da
stata soggetta a clonazione (vedasi al riguardo incompati- Stati diversi, effettuate, con la stessa carta, nell’arco di ses-
bilità tra i prelievi effettuati e luogo in cui si trovava il santa minuti’’.
ricorrente). Quest’ultimo ha fornito piena prova della cir- Alla luce dei suddetti principi non può non rilevarsi la
costanza che si siano verificati prelievi in Messico, in pe- criticità della fattispecie al vaglio di questo Collegio rap-
riodi in cui si trovava in Italia (e, dunque, ponendo in presentata dalla circostanza che nel giro di poche ore sono
essere modalità tra loro incompatibili). Al contempo l’in- state compiute svariate operazioni, dovendo allora conside-
termediario non ha fornito alcuna dimostrazione idonea ad rarsi ‘‘anomale’’ tale operazioni per frequenza e tipologia.
escludere l’eventualità della clonazione della carta, anche Di ciò avrebbe dovuto avvedersi l’intermediario, non
alla luce di prelievi temporalmente incompatibili, docu- certo monitorando direttamente ogni singola operazione,
mentati dal ricorrente. ma predisponendo sistemi automatici di blocco delle ope-
Ai fini della decisione della fattispecie in esame si richia- razioni da postazione remota in presenza di comportamenti
ma l’oramai costante orientamento di questo Arbitro se- decisamente non in linea con l’operatività del proprio clien-
condo cui l’intermediario diligente ex art 1176 c.c. sia gra- te (Coll. Milano, dec. n. 888/2011). In particolare emerge
vato dell’obbligo di predisporre il blocco automatico della una sicura responsabilità del gestore della carta che può
carta a seguito di operazioni anomale per frequenza e tipo- essere identificata nella mancanza di controlli sull’anda-
logia. mento del conto e nel non aver prontamente attivato tutte
Ben può ricordarsi, a questo riguardo, quanto già deciso quelle cautele idonee ad evitare l’uso indebito della carta da
da questo Collegio di Roma, dec. n. 3534/2014: ‘‘...La legge parte di soggetti privi di autorizzazione. Nel caso di specie
17 agosto 2005, n. 166 ha istituito presso il Ministero del- l’uso indebito della carta appariva palese dall’anomalia del-
l’economia e delle finanze un sistema di prevenzione delle le operazioni effettuate, sia per numero che per importo (v.
frodi sulle carte di pagamento. Le motivazioni che hanno sul punto Cass. n. 16333 del 2016). Ne consegue che l’in-
determinato tale scelta normativa possono essere riassunte termediario nel caso di specie è responsabile per non aver
nell’esigenza di arginare il dilagante fenomeno della clona- predisposto idonei strumenti per evidenziare e/o bloccare
zione delle carte di pagamento e di garantire la fiducia che i automaticamente comportamenti che erano oggettivamen-
cittadini ripongono nei mezzi di pagamento sostitutivi del te anomali.
contante. Attesa la pericolosità della clonazione/utilizzo P.Q.M.
fraudolento delle carte di pagamento, la strategia di con- Il Collegio dispone che l’intermediario corrisponda al
trasto è stata identificata nella velocità di individuazione ricorrente la somma di E 1.579,31 oltre agli interessi legali
delle transazioni suscettibili di configurare un rischio di dalla data del reclamo al saldo. Dispone inoltre che corri-
frode oggettivo, imminente e rilevabile, attraverso l’analisi sponda al ricorrente la somma di E 3.020,47 ove non vi
delle informazioni riguardanti le transazioni "sospette", in abbia già provveduto. – Omissis.
L’A. analizza le posizioni assunte da dottrina e giurisprudenza in merito all’abuso di bancomat e carte di debito prepagate,
ricostruendo, anche in caso di denuncia tardiva da parte del cliente, i profili della responsabilità per colpa grave imputabile
all’‘‘accorto banchiere’’. La conclusione attinta dalla decisione in commento poggia, del resto, proprio sulla considerazione del
canone di diligenza più rigoroso, contemplato negli artt. 39 cod. cons. e 1176, 2º comma, c.c., consistente precipuamente nel
parametro della diligenza di natura tecnica dovuta dal bonus argentarius, che si traduce concretamente nell’obbligo di controllo
dell’andamento del conto e della pronta attivazione di tutte quelle cautele idonee ad evitare l’uso indebito della carta da parte di
soggetti privi di autorizzazione.
Gli indicatori del rischio di frode e la mancata rizzazione sulla stessa carta, effettuate nell’arco di 24
adozione delle misure di sicurezza necessarie ore, presso un medesimo punto vendita 2. L’evidenza
di questo indicatore dovrebbe balzare agli occhi del-
A fronte dell’accertata clonazione e del successivo l’intermediario, al quale, si badi bene, non è chiesto di
uso illecito di una carta di debito prepagata, la deci- monitorare direttamente ogni singola operazione, ma
sione in epigrafe definisce, ancora una volta e chiara- di predisporre quantomeno ‘‘sistemi automatici di
mente, gli estremi della responsabilità certa del gesto- blocco delle operazioni da postazione remota in pre-
re che abbia omesso i controlli sull’andamento del senza di comportamenti decisamente non in linea con
conto collegato e che non abbia prontamente attivato l’operatività corrente del proprio cliente’’ 3.
tutte le debite cautele per evitarne l’uso da parte di Di riflesso, se da un lato la palese irregolarità delle
soggetti privi di autorizzazione 1. operazioni appare evidente in ragione dell’incompati-
Perché l’imputazione della responsabilità al presta- bilità e per luogo, e per tempo, e per importo dei
tore dei servizi o degli strumenti di pagamento prenda prelievi fraudolenti, dall’altro, l’inerzia dell’interme-
forma è necessaria l’integrazione di due diverse con- diario appare evidente in ragione dell’omissione dei
dizioni strettamente avvinte l’un l’altra: in primis, l’e- debiti controlli sul conto collegato e, ancor più, del
videnza dell’anomalia delle operazioni di prelievo con mancato innesco del sistema di allerta del cliente e di
cui si attinge dal conto della carta clonata, ed, in blocco delle operazioni palesemente anomale.
seconda battuta, l’inerzia che connota la condotta gra- Ciò che rileva ai fini dell’ascrivibilità della responsa-
vemente colposa che egli abbia assunto. bilità in capo all’intermediario, infatti, non è sempli-
L’anomalia dei prelievi rientra infatti nel catalogo cemente il non essersi tempestivamente avveduto del-
degli ‘‘indicatori del rischio di frode’’ (di cui all’art. l’evidente anomalia delle movimentazioni del conto,
8 del D.M. 30 aprile 2007, n. 112, concepito per ma anche il non aver adottato preventivamente un
l’istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi sistema di controllo che gli consentisse di allertare il
sulle carte di pagamento voluto dalla L. 17 agosto cliente, cosı̀ da bloccare le operazioni anomale. Tant’è
2005, n. 166), che non possono essere trascurati dal che, come vuole la prassi registrata, le banche metto-
gestore inerte a pena di responsabilità (cosı̀ come pre- no a disposizione dei propri clienti il servizio di SMS
visto dagli artt. 8 e 12 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. Alert al fine di ridurre al minimo i rischi di utilizzo
11, attuativo della Dir. 2007/64/CE, sui servizi di improprio o fraudolento delle carte emesse e, come
pagamento nel mercato interno europeo). Nella spe- evidenziato dalla decisione cui giustamente addiviene
cie, l’anomalia delle operazioni registrate si configura il Collegio Arbitrale di Roma, il funzionamento di tale
come il parametro annoverato al numero 2 del primo servizio è condizione necessaria per la correttezza del-
comma dell’art. 8 del D.M. del 2007, che ricorre pro- l’operato del gestore della carta, anche qualora il
prio qualora si riscontrino tre o più richieste di auto- cliente non abbia provveduto alla sua attivazione. Nel-
* Il contributo è stato sottoposto, in forma anonima, alla valu- emerge evidente dal fatto che la carta prepagata, violata da clo-
tazione di un referee. nazione, fosse stata fraudolentemente usata da terzi non autoriz-
1
Nell’ampio novero delle decisioni che hanno segnato l’orien- zati per effettuare molteplici prelievi, nell’arco di 12 giorni, dal
tamento costantemente assunto sia dagli arbitri bancari che dai Messico, mentre il cliente si trovava in Italia. A tal riguardo cfr.
giudici togati si vedano ex multis: Arbitro Bancario Finanziario Arbitro Bancario Finanziario Roma, dec. n. 9265/2015, in
Roma, dec. n. 5007/2016; Arbitro Bancario Finanziario Roma, www.arbitrobancariofinanziario.it, in cui si è affermata la verosi-
dec. n. 9262/2015, entrambe in www.arbitrobancariofinanziario.it; miglianza della tesi della clonazione dello strumento di pagamen-
e la recentissima Cass., 4 agosto 2016, n. 16333, in Il Sole 24 Ore, to, alla luce dell’incompatibilità temporale tra i prelievi avvenuti in
Mass. Repertorio Lex24. Per una rassegna dei precedenti uniformi, Italia e gli altri effettuati all’Estero, sebbene non fosse stata data
si rinvia invece a R. Manetti-G. Marziale, Delle operazioni bancarie completa prova dell’uso non autorizzato dello strumento di paga-
in conto corrente, in La giurisprudenza nel codice civile annotta con mento per ogni operazione disconosciuta.
3
la dottrina, a cura di Ruperto, Milano, 2012, 357. In dottrina cfr. Testualmente Arbitro Bancario Finanziario Milano, dec. n.
invece: F. Ciraolo, Prelievi fraudolenti e responsabilità della banca 888/2011, in www.arbitrobancariofinanziario.it. Contra da T. Asti,
nell’erogazione del servizio bancomat, Nota a Cass. 12 giugno 2007, 3 settembre 2012, n. 472 e T. Siracusa, 13 marzo 2012, in Il Sole
n. 13777, in Banca Borsa, 2009, II, 29; e più in generale P. Gag- 24 Ore, Mass. Repertorio Lex24, che definiscono invece come
gero, Responsabilità della banca, in Dig. Priv. Civ., XVII, Torino, condicio sine qua non l’effettivo monitoraggio delle transazioni
1998, 238. al fine del riscontro della loro regolarità o della loro anomalia.
2
L’incompatibilità delle operazioni disconosciute dal cliente
l’orientamento consolidatosi fra gli arbitri infatti la Gli obblighi dell’utilizzatore della carta e la denuncia
mancata attivazione del servizio di SMS Alert configu- tardiva dell’avvenuta clonazione
ra una carenza organizzativa imputabile al professio- Sotto il profilo di indagine oggettivo, gravano sul-
nista il quale, ‘‘data la natura di misura di sicurezza del l’utilizzatore obblighi di diversa radice: uno, definito
sistema di SMS Alert, non dovrebbe limitarsi a pro- ex contractu, che lo tiene alla custodia della carta pre-
porlo al cliente, ma dovrebbe adottarlo in modo ge- pagata 7, altri, definiti ex lege, che gli impongono di
neralizzato’’ 4. comunicare all’intermediario, senza indugio e non ap-
pena ne venga a conoscenza, l’eventuale smarrimento,
Due condotte e due profili di responsabilità a furto, appropriazione indebita od uso non autorizzato
confronto della carta, imponendogli di garantirne la sicurezza
dei dispositivi di utilizzo (quali PIN e codici elettro-
In un simile contesto, tuttavia, le condotte omissive nici) 8.
riscontrabili sono ben due: se da un lato il gestore non È pacifico che il rispetto di questi obblighi scongiuri
registra, né blocca tempestivamente le operazioni ano- il rischio di vedersi addebitata qualsivoglia forma di
male, lasciando all’oscuro il cliente, dall’altro quest’ul- responsabilità per quell’utilizzatore che, pur non
timo non dà corso alla tempestiva denuncia della clo- avendo mai smarrito né mai subı̀to il furto della carta
nazione, perché avvedutosene troppo tardi. prepagata o pur non essendosene mai separato, aven-
Ciononostante emerge un diverso grado di colpa (e done custodito gelosamente i dispositivi personalizzati
quindi di responsabilità) ascrivibile alle due parti del di accesso, non abbia comunque potuto impedire il
rapporto. verificarsi della clonazione e degli utilizzi fraudolenti.
Le due omissioni infatti assumono un peso assai Meno pacifico sembrerebbe, invece, affermare che
differente sui due diversi piatti della bilancia, in quan- l’addebito della colpa grave per l’utilizzatore sia al
to la mancanza di sollecitudine del cliente non può pari scongiurato anche qualora questi non provveda
alla denuncia tempestiva delle vicende indebite. Rela-
dirsi integrare gli estremi della colpa grave contem-
tivamente a quest’ultima affermazione, importanti dif-
plata nell’art. 12, D.Lgs. n. 11/2010, né di quella ad- ficoltà interpretative emergerebbero tanto più se si
debitabile capo all’intermediario. La norma appena leggesse questa forma di trascuranza come il sinonimo
richiamata imputa all’utilizzatore della carta prepagata dell’incuriosa gestione del proprio conto corrente, so-
tutte le perdite derivanti dalle operazioni di pagamen- prattutto alla luce del fatto che l’utilizzatore goda del
to non autorizzate, solo qualora questi abbia agito in servizio di home banking che gli consente di verificare
modo fraudolento o non abbia adempiuto, con dolo o le movimentazioni e riscontrarne le eventuali anomalie
colpa grave, ad uno o più obblighi definiti dallo stesso in tempo reale.
legislatore speciale (art. 7). Per tutti gli altri casi invece Tale capacità di autonoma verifica però non va in-
l’articolo introduce – facendo eco alle posizioni comu- tesa come un obbligo, perché rimane relegata al rango
nitarie precedenti alla sua entrata in vigore 5 – il cri- della mera facoltà del cliente: questi infatti può, e non
terio della ‘‘ripartizione predeterminata’’ del pregiudi- deve, controllare l’andamento del suo conto, momen-
zio economico sofferto, imponendo al gestore la re- to per momento. Un simile intendimento trova sup-
sponsabilità oggettiva del pagamento della somma ec- porto peraltro in quella giurisprudenza che ha escluso
che la fruizione di questo servizio da parte del cliente
cedente la soglia massima delle 150 euro, cui è invece
assolva la banca dall’adempimento dell’obbligo di in-
tenuto in via residuale il cliente. formarlo sulle movimentazioni del conto, attraverso il
Le ragioni di una simile differenziazione vanno cer- periodico invio dell’estratto cartaceo 9.
to ricondotte al fatto che, sebbene ci si ritrovi di Sotto altra chiave di lettura poi, qualora la frode si
fronte a due omissioni importanti, l’ago della bilancia realizzasse in un breve arco temporale, come accaduto
che determina il diverso peso delle due colpe ha sia un nei fatti di causa, la condotta omissiva del cliente
valore oggettivo che, soprattutto un valore soggetti- sarebbe irrilevante se nelle more della denuncia non
vo 6. si verificassero altri prelievi indebiti 10. In questa ipo-
4
Cosı̀, relativamente ad una fattispecie perfettamente aderente cui le banche fanno maggiormente richiamo in sede di giudizio,
a quella in parola, Arbitro Bancario Finanziario Roma, dec. n. per svincolarsi dalla condanna del risarcimento del pregiudizio
2319/14, in www.arbitrobancariofinanziario.it. economico subı̀to per la violazione della carta. Cfr. inoltre F.
5
La matrice del criterio della ripartizione predeterminata e Ciraolo, Le carte di debito nell’ordinamento italiano. Il servizio
della previsione del massimale per il cliente è rinvenibile – oltre bancomat, Milano, 2008, 125 e segg.
8
che in pregresse raccomandazioni europee – già nel considerando Ancora una volta si veda l’art. 7 del D.Lgs. n. 11/2010.
9
32 e negli artt. 60 e 61 della Dir. CE 64/2007. Tribunale Verona, 2 ottobre 2012, in Il Sole 24 Ore, Mass.
6
Per la diversa allocazione dei rischi e delle responsabilità cfr. Repertorio Lex24.
10
M. Franzoni, Nota a Cass. 13777 in tema di smarrimento o di furto Nella fattispecie oggetto d’analisi, il cliente veniva a cono-
di strumenti di pagamento elettronici, in Giur. It., 2008, 2, 319. scenza degli addebiti fraudolenti 12 giorni dopo il primo prelievo
7
I formulari sottoposti all’approvazione del fruitore dei servizi quando, recatosi a New York, nel tentativo di effettuare un pa-
in parola da parte delle banche recano sempre l’apposita clausola gamento tramite la prepagata ne apprendeva l’impossibilità per
contrattuale di addebito dell’obbligo di custodia della carta pre- mancanza di fondi.
pagata e del PIN. È questo, infatti, uno degli obblighi del cliente
tesi, infatti, il ritardo dell’utilizzatore non potrebbe La colpa grave dell’‘‘accorto banchiere’’ e la
certo tradursi in un aggravio del nocumento subı̀to, responsabilità da status
né tantomeno nella causa dell’addebito di responsabi- Sempre sotto un profilo di indagine oggettivo, in
lità, cosicché anche l’utilizzatore che denunciasse sen- parallelo, gravano sul gestore obblighi ben più pesan-
za solerzia andrebbe esente da responsabilità. ti, come ad esempio quelli imposti dal legislatore spe-
Prima facie, quest’ultima affermazione sembrerebbe ciale in relazione alla sicurezza degli strumenti di pa-
contrapporsi nettamente a tutti quei diversi preceden- gamento (art. 8, D.Lgs. n. 11/2010), fra i quali rien-
ti giurisprudenziali che hanno affermato la responsa- trano: l’obbligo di assicurare che i dispositivi perso-
bilità del cliente proprio sulla base della tardività della nalizzati per l’utilizzo di uno strumento di pagamento
denuncia di furto o di smarrimento della carta 11. non siano accessibili a soggetti diversi dall’utilizzatore
A ben vedere però, quando non si sia verificato legittimato; l’obbligo di inviare solo strumenti di pa-
furto o smarrimento alcuno e la carta sia rimasta nel gamento specificamente richiesti o da sostituire; o
continuo possesso del cliente ed i prelievi siano avve- l’obbligo di impedire qualsiasi utilizzo dello strumen-
nuti senza necessità di digitare il codice PIN, il com- to di pagamento successivo alla denuncia di smarri-
portamento del cliente non può dirsi integrare alcuna mento, furto o abuso, inoltrata dall’utilizzatore.
manchevolezza o responsabilità. Talvolta difatti le Al contempo grava sulla banca l’obbligo di proce-
operazioni indebite hanno corso indipendentemente dere all’attivazione del sistema di allerta del cliente
dal possesso materiale della carta clonata o dell’impie- esposto alla frode 15. Questa imposizione trova radice
nelle convezioni pattizie registrate nella prassi. Fran-
go del relativo codice PIN, in quanto quest’ultimo
camente, però, si tratta un obbligo che graverebbe sul
può anche non essere richiesto dal Paese in cui le
prestatore dei servizi o degli strumenti di pagamento
frodi sono realizzate. È assolutamente possibile quindi anche qualora non fosse espressamente previsto con-
che in concreto i prelievi non autorizzati vengano ef- venzionalmente dalle parti. L’orientamento giurispru-
fettuati su un ATM con la sola lettura della banda denziale costante, nel quale si innesta anche la deci-
magnetica di cui sono dotate le carte prepagate, in sione arbitrale in commento, riconosce infatti l’obbli-
quanto la tecnologia della banda magnetica consente gatorietà dell’attivazione del servizio di SMS Alert
di memorizzare informazioni leggibili e duplicabili sempre e comunque, in quanto rientrante nello stan-
anche a chi entri in possesso della carta solo tempo- dard dei ‘‘necessari presı̀di di sicurezza’’ che un pro-
raneamente 12. In tale scenario allora, l’osservanza del- fessionista deve garantire ai propri clienti per evitarne
le norme di sicurezza da parte del cliente può esser la frode o quanto meno per limitare il danno 16.
letta come una condizione necessaria ma non suffi- Sulla scorta dei principi generali indicati negli artt.
ciente ad impedire il perpetrarsi della frode, mentre, 1175, 1176 e 1375 c.c., grava su entrambe le parti
al contrario, l’attivazione del sistema di SMS Alert da l’obbligo reciproco della correttezza e della diligenza
parte dell’intermediario va intesa quale condizione comportamentale che nella specie si traduce nell’ob-
necessaria perché il cliente si avveda tempestivamente bligo altrettanto reciproco di protezione e di avviso.
degli utilizzi fraudolenti e quindi li denunci 13. Tuttavia, a differenza di quanto accada per il cliente,
Pertanto, alla luce di una simile dinamica, non può alla luce dell’art. 39 del Codice del consumo, D.Lgs.
n. 206/2005, il rispetto dei principi di buona fede,
certo imputarsi al cliente, che abbia denunciato tardi-
correttezza e lealtà, da parte del professionista deve
vamente, un grado di responsabilità maggiore rispetto essere valutato alla stregua delle esigenze di protezio-
a quello dell’intermediario, che invece non abbia ne delle categorie dei consumatori. Cosı̀ come, a dif-
adottato tutte le misure idonee a garantire la sicurezza ferenza di quanto accada per il cliente, ai fini della
del servizio da eventuali manomissioni 14. Peraltro, valutazione della correttezza della condotta e della
l’opposta valutazione emergerebbe evidentemente ini- responsabilità contrattuale della banca, deve verificar-
qua se si tenesse conto della gravità degli obblighi si se questa abbia rispettato un canone di diligenza più
violati dalle due parti, ma soprattutto se si misurasse rigoroso, consistente precipuamente nel parametro
il diverso spessore soggettivo che queste assumono nel della diligenza di natura tecnica propria dell’accorto
rapporto. banchiere (art. 1176, 2º comma, c.c.) 17. A quest’ulti-
11
Cfr., ad esempio, Cass., 7 aprile 2016, n. 6751, in Il Sole 24 condizioni economiche dei conti correnti predisposte dagli emit-
Ore, Mass. Repertorio Lex24; Arbitro Bancario Finanziario Roma, tenti di carte prepagate.
16
dec. n. 6168 del 29 novembre 2013, in www.arbitrobancariofinan- In questi termini Arbitro Bancario Finanziario Roma dec. n.
ziario.it. 9262/ 2015, cit. Innegabilmente, nella fattispecie de qua la tardi-
12
In merito alle diverse forme di clonazione degli strumenti di vità della denuncia della clonazione e dei prelievi indebiti che si
pagamento elettronici cfr. amplius R. Manetti, G. Marziale, Delle sono susseguiti nell’arco di periodo ristretto sono solo un ago a
operazioni bancarie in conto corrente, cit., 350. fronte del pagliaio delle garanzie dei sistemi di sicurezza enume-
13
Arbitro Bancario Finanziario Roma, dec. n. 308/2015, sem- rate nelle condizioni generali di contratto definite dai professioni-
pre in www.arbitrobancariofinanziario.it. sti del settore.
14 17
Quindi, la contrapposizione della decisione in parola alle Recano il richiamo alla diligenza professionale di tale figura
posizioni dei giudici togati che hanno voluto la responsabilità retorica: Cass. n. 806, del 19 gennaio2016; Cass. n. 3389, 7 marzo
del cliente poggia su oggetti di indagine assai diversi. 2003; e Cass. n. 11382, 31 luglio 2002, tutte in Il Sole 24 Ore,
15
D’altronde, il servizio di SMS Alert è contemplato, in tutte le Mass. Repertorio Lex24. In dottrina cfr. già G. Brancadoro, Pro-
ma figura retorica, forgiata dalla giurisprudenza, fa Va da sé, quindi che, in un panorama come quello dei
infatti da corredo un grado di professionalità elevato, rischi di frode attualmente conosciuti, la mancata at-
tale e tanto da consentirle di ponderare preventiva- tivazione del servizio di allerta in parola configuri
mente i rischi tipici del suo ambito, cosı̀ da essere in un’ipotesi di responsabilità da inadeguata organizza-
grado di valutare le cautele debite per evitare, inden- zione imputabile al soggetto che agisce nell’esercizio
tificare e bloccare i prelievi non autorizzati, allertando della sua attività professionale 21.
quindi il cliente dell’esposizione al rischio 18. Inevitabilmente, una siffatta mancanza da parte del
Naturalmente il fatto che i sistemi tecnologici con- gestore della carta clonata si traduce nello strumento
cepiti per frodare telematicamente il cliente siano di imputazione psicologica della ‘‘colpa grave’’ a suo
sempre più sofisticati si riflette nel fatto che il profes- carico 22. E, sotto un profilo di indagine esclusivamen-
sionista diligente sia chiamato a fronteggiare rischi te soggettivo, è evidente dunque che la gravità della
che, sebbene tipici del suo mestiere, siano sempre colpa del gestore sia scaturigine dello status della ban-
più nuovi e diversi 19. La continua innovazione e tra- ca che veste i panni del professionista 23. È proprio per
sformazione dei rischi paventati nell’utilizzo delle car- tal ragione allora che il comportamento del bonus
te prepagate richiedono pertanto la parallela evoluzio- argentarius appare maggiormente censurabile rispetto
ne delle misure di sicurezza che la banca deve adotta- a quello del cliente che, denunciando tardivamente la
re per fronteggiarle. frode, non abbia rispettato né l’obbligo impostogli dal
Di tal fatta, l’obbligo di protezione e di avviso di- legislatore speciale, né gli obblighi di definizione pat-
ventano ogni giorno più onerosi per il professionista, tizia e neanche quelli di protezione e di avviso della
riempiendosi via, via di nuovi e più complessi conte- controparte, intesi quale specificazione degli obblighi
nuti, cui naturalmente fanno eco più rigorosi ed im- generali previsti dal codice civile.
portanti criteri di imputazione della responsabilità 20.
fili di responsabilità contrattuale ed aquiliana della banca nella da tutti’’ (Cass., 3 maggio 2011, n.913; Cass., 19 novembre 2001,
erogazione del servizio bancomat, in Dir. Informaz. ed informatica, n.14456). In letteratura, si v.: M. Franzoni, Dalla colpa grave alla
1985, 655. responsabilità professionale, Torino, 2011, 47; Id., L’illecito, Mila-
18
Tale intendimento trova albergo anche nella già citata Cass. no, 2010, 224; P.G. Monateri, G.M.D. Arnone, N. Calcagno, Il
n. 16333/2016, laddove la Suprema Corte prescinde dall’intem- dolo, la colpa e i risarcimenti aggravati dalla condotta, in Trattato
pestività della denuncia dell’avvenuta sottrazione da parte del Sulla Responsabilità civile, diretto da Monateri, Torino, 2014, 141
cliente, evidenziando invece il maggior grado di diligenza, tecnica, e segg.
richiesta al professionista. In questa sede, va infine rilevato che la responsabilità imputata
19
Si legge infatti nella decisione arbitrale in commento che alla banca resta circoscritta al perimetro della colpa grave solo fino
‘‘attesa la pericolosità della clonazione/utilizzo fraudolento delle a quando l’omissione delle adeguate misure di sicurezza non ri-
carte di pagamento, la strategia di contrasto è stata identificata guardi il trattamento telematico dei dati bancari. Proprio in ra-
nella velocità di individuazione delle transazioni suscettibili di gione della loro estrema sensibilità e della loro particolare espo-
configurare un rischio di frode oggettivo, imminente e rilevabile, sizione al rischio di trattamento telematico illecito, il Codice della
attraverso l’analisi delle informazioni riguardanti le transazioni Privacy impone al professionista l’adozione di cautele ancora più
‘sospette’, in possesso delle singole società che emettono le carte rigorose che possano garantire la copertura dei dati bancari (quali,
e l’elaborazione di standard minimi, sul fronte della sicurezza, che
ad esempio, PIN o codici identificativi) attraverso uno scudo assai
devono essere osservati dalle società emittenti’’.
20
In merito all’evoluzione delle nuove fattispecie di responsa- più forte ovvero attraverso misure di sicurezza aggravate la cui
bilità dell’‘‘accorto banchiere’’ v. R. Caratozzolo, La responsabilità omissione configura in capo all’intermediario una forma di re-
della banca per la violazione degli obblighi contrattuali, Milano, sponsabilità ‘‘aggravata’’ pari a quella del produttore di prodotti
2007, 2 e segg. pericolosi (artt. 15 e 31 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196). Per un
21
V. Santoro, Il conto corrente bancario, in Commentario a cura parallelo cfr. P. Guarda, Sicurezza dei pagamenti e privacy nell’e-
di P. Schlesingher, Milano, 1992, 52, ha rapportato la responsa- commerce, in Diritto dell’Internet, 2006, 91.
23
bilità della banca nella prestazione di servizi agli standard dell’a- Cfr. C. Scognamiglio, Sulla responsabilità dell’impresa banca-
deguatezza dell’organizzazione con cui, nella prassi, le imprese ria per la violazione degli obblighi discendenti dal proprio status, in
concorrenti garantiscono i clienti. questa rivista, I, 1, 1995, 356; C. Scognamiglio, Ancora sulla re-
22
Il parametro della colpa grave cui gli arbitri bancari si uni- sponsabilità dell’impresa bancaria per la violazione degli obblighi
formano è quello già definito dai giudici di legittimità, secondo i discendenti dal proprio status, in Banca Borsa, 1997, II, 655; N.
quali la colpa grave consiste in una ‘‘straordinaria e inescusabile’’ Marzona, Lo status (professionalità e responsabilità della banca in
imprudenza, negligenza o imperizia, che si verifica in conseguenza una recente sentenza della Cassazione, in Resp. Civ. e Prev., 1994,
della violazione non solo della diligenza ordinaria del buon padre II, 266; in merito allo status di protezione cfr. già G. Alpa, Status e
di famiglia di cui all’art. 1176, 1º comma, c.c., ma anche ‘‘quel Capacità, Bari, 1993, 24; e M.C. Nanna, Doveri professionali di
grado minimo ed elementare di diligenza generalmente osservato status e protezione del cliente-consumatore, Bari, 2012.