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Le curve di domanda
La curva prezzo-consumo
La curva prezzo-consumo è l’insieme dei panieri di equilibrio individuati al variare del prezzo di un bene.
Una curva di domanda individuale indica come cambia il comportamento di un consumatore al variare del
prezzo.

3.1.2 Le variazioni dei prezzi di altri beni


L’effetto incrociato di prezzo si ha quando la variazione di prezzo di un bene in uisce sulla quantità
domandata di un altro bene.
Se all’aumentare del prezzo di x aumenta la quantità domandata di y, x e y sono detti beni sostituti, ovvero
beni che soddisfano bisogni simili.
Un altro caso è quando all’aumento del prezzo di x diminuisce la quantità domandata di y, allora x e y sono
beni complementari, cioè beni che tendono a essere consumati insieme.
Quando, invece, l’aumento del prezzo di x non in uisce la quantità domandata di y allora x e y sono non
correlati.

Le curve di domanda e gli effetti incrociati di prezzo


Per variazione della curva di domanda si intende uno spostamento dell’intera curva di domanda e per
variazione della quantità domandata si intende uno spostamento lungo la curva di domanda.
La variazione di prezzo di bene sostituito o complementare determina una variazione della curva di
domanda.
In entrambe i casi, se il prezzo aumenta la curva si sposta verso sinistra.
Se aumenta il prezzo del bene a cui la curva fa riferimento si parla di una variazione della quantità
domandata.

3.1.3 La variazione di reddito


Un bene il cui consumo cresce all’aumentare del reddito è detto bene normale, e il vincolo si sposta
parallelamente a se stesso.
Se invece diminuisce all’aumentare del reddito è detto bene inferiore, ed è rappresentato da un movimento
verso l’esterno del vincolo di bilancio.

La curva reddito-consumo e la curva di Engel


L’insieme dei panieri di equilibrio individuati al variare del reddito del consumatore prende il nome di curva
reddito-consumo.
Si può usare questa curva per trovare la relazione tra la quantità domandata e il reddito.
Tale relazione prende il nome di curva di Engel.
Se la curva di Engel è di un bene inferiore è inclinata negativamente.

Le curve di domanda e le variazioni del reddito


Anche la variazione del reddito provoca uno spostamento della curva di domanda.
Se il bene considerato è normale e il reddito aumenta, allora il consumatore sarà disposto ad acquistare una
quantità maggiore del bene in corrispondenza di qualsiasi prezzo e in questo caso la curva si sposta verso
destra.
Se il bene considerato è inferiore e il reddito aumentata curva si sposta verso sinistra.

3.2 La domanda individuale e di mercato


Non sempre diverse combinazioni prezzo-quantità osservate appartengono effettivamente alla stessa curva di
domanda perché non è detto che sia veri cata la condizione l’ipotesi che le altre variabili ripagano costanti.
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3.2.1 L’aggregazione dei consumatori


La curva di domanda di mercato indica la quantità domandata da tutti gli acquirenti presenti nel mercato in
corrispondenza di ciascun prezzo.
Per determinare la quantità totale domandata in corrispondenza di qualunque prezzo è suf ciente sommare le
distanze orizzontali tra ciascuna curva di domanda individuale e l’asse verticale a un dato prezzo.
Il procedimento di aggregazione è detto somma orizzontale delle curve di domanda individuali.

3.3 L’elasticità
3.3.1 L’elasticità della domanda al prezzo
Per misurare la “sensibilità” della quantità domandata alle variazioni di prezzo di un bene, cioè per
descrivere l’andamento della curva di domanda di mercato, è utile usare l’elasticità della domanda al
prezzo, de nita come il valore assoluto del rapporto tra la variazione percentuale della quantità domandata e
la variazione percentuale del prezzo: ε = - (%∆X/ %∆p).
Dato che le curve di domanda sono decrescenti, la variazione percentuale del prezzo e la variazione
percentuale della quantità hanno segno opposto e quindi il loro rapporto avrà segno negativo.
Adottiamo la condizione che ε è in valore assoluto.
Più il valore di ε è elevato più è sensibile la domanda alle variazioni di prezzo.

Il calcolo dell’elasticità
L'elasticità può essere calcolata in diversi modi: ε = [-∆X/ X] / [∆p/p]
Questa equazione esprime il rapporto fra le variazioni percentuali della quantità domandata e del prezzo
quindi può essere de nita formula dell’elasticità.
Dunque, l'elasticità non dipende dall'unità di misura scelte.

L'uso delle percentuali presenta un altro vantaggio perché facilità cioè i confronti tra beni diversi.
Quando si cerca di terminare il valore dell'elasticità, ci si trova di fronte a un problema pratico: nel momento
in cui si devono calcolare le variazioni percentuali da un punto a un altro della curva di domanda, come si fa
a sapere qual è il punto iniziale? La risposta è che la scelta del punto iniziale è arbitraria.
Tuttavia, se la distanza tra i due punti è relativamente piccola, la scelta del punto iniziale non in uisce sul
valore di ε.
In caso di piccole variazioni di prezzo, l'equazione dell'elasticità della domanda può assumere una forma che
risulta più comoda.
Partendo dall'ultima equazione, se invertiamo la frazione al denominatore e poi cambiamo l'ordine dei fattori
otteniamo: ε = [-∆X/ ∆p] / [p/X]
Si noti che “∆X/ ∆p” rappresenta l'inverso della pendenza della curva di domanda.
Quindi l'elasticità in un dato punto della curva di domanda, de nita elasticità puntuale della domanda, si
calcola moltiplicando l'inverso della pendenza in quel punto per il rapporto fra il prezzo e la quantità
domandata.
L'elasticità puntuale è utile quando si considerano piccole variazioni di prezzo, ma volte serve conoscere
l'elasticità della domanda correlata a variazioni piuttosto consistenti del prezzo.
In questo caso si preferisce utilizzare la media fra il prezzo iniziale e il prezzo nale.
Analogamente, la variazione percentuale della quantità domandata si determinerà dividendo la differenza tra
le due quantità per la loro media de nita come elasticità di arco della domanda:
[-∆X/ media di X] / [∆p/ media di p].

L’elasticità della domanda al prezzo e la spesa totale


Conoscendo l’elasticità della domanda al prezzo, si può prevedere di quanto varierà la somma spesa per
l’acquisto di un certo bene al variare del suo prezzo.
Si de nisce spesa totale (ST) la somma complessiva di denaro che i consumatori spendono per l’acquisto di
un certo bene: ST= Xp.
Il prodotto è rappresentato gra camente dall’area sottostante alla curva di domanda di mercato.
Se p aumenta, dato che la curva di domande è decrescente, X diminuirà.
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Una curva di domanda per la quale ε<1 viene de nita anelastica a quel prezzo.
Se il prezzo aumenta di una certa percentuale, la quantità domandata diminuisce di una certa percentuale
minore.
In questo caso la quantità domandata non risente molto delle variazioni di prezzo, cioè il consumatore nisce
per spendere di più rispetto a prima dell’aumento del prezzo.
Si consideri ora un bene per cui l’elasticità di domanda al prezzo è ε>1 e la curva di domanda viene de nita
elastica in prossimità del prezzo considerato.
In questo caso il calo percentuale della quantità domandata è maggiore dell’aumento percentuale del prezzo
aumentato, per cui la spesa totale diminuirà.
Quando la curva di domanda ha ε=1 si parla di elasticità unitaria della domanda al prezzo.
Poiché l’aumento percentuale di una variabile compensa esattamente il calo percentuale dell’altra, il loro
prodotto non cambia, quindi la spesa totale per l’acquisto di quel bene non varia.

Le determinanti dell’elasticità della domanda al prezzo


L’elasticità rispetto al prezzo di una curva di domanda di mercato dipende da diversi fattori:
• Se il bene considerato ha validi sostituti, la sua domanda tenderà a essere più elastica; al contrario se un
bene non ha validi sostituti è prevedibile che la sua domanda sarà anelstica.
• L’elasticità della domanda dipende molto dal modo in cui si de nisce un bene; la domanda di un bene che
è più precisamente de nito tenderà a essere più elastica di un bene descritto in modo più generale.
• L’elasticità della domanda dipende da quanto il bene incide sul reddito del consumatore. Minore è la quota
del reddito individuale destinata a un certo bene, meno elastica sarà la sua domanda.
• L’elasticità dipende dall’intervallo di tempo considerato. A volte passa parecchio tempo prima che i
consumatori si adeguino completamente a una variazione di prezzo.

3.3.2 L’elasticità della domanda al prezzo in alcuni casi particolari


La curva di domanda verticale
In questo caso la quantità domandata non cambia al variare di prezzo, ne segue che ε=0.
In questo caso la curva di domanda viene detta perfettamente anelastica.

La curva di domanda orizzontale


I consumatori sono disposti ad acquistare la massima quantità possibile del bene al prezzo corrente.
Se il prezzo aumenta anche di poco allora la quantità domandata scende a 0.
In questo caso ε=∞ e la curva di domanda viene de nita perfettamente/in nitamente elastica.
La curva di domanda di un bene è perfettamente elastica se questo è un perfetto sostituto di qualche altro
bene.

La curva di domanda con elasticità unitaria in ogni punto


In questo caso ε=1 in corrispondenza di qualsiasi prezzo, la spesa totale rimane costante al variare del
prezzo, quindi la curva di domanda è un’iperbole.

La curva di domanda lineare


εL= bp/X
Lungo la curva di domanda, ε<1 al di sotto del punto medio, ε>1 al di sopra del punto medio e ε=1 in
corrispondenza di tale punto.
ε=0 quando p=0 in corrispondenza dell’intercetta orizzontale e ε=∞ quando X=0 in corrispondenza
dell’intercetta verticale.

3.3.3 L’elasticità incrociata della domanda


Le variazioni di prezzo possono in uire sulla quantità domandata di un altro bene.
L’elasticità incrociata della domanda del bene X rispetto al bene Y, εxy, viene de nita come il rapporto
tra la variazione percentuale della quantità domandare di X e la variazione percentuale del prezzo di Y che
l’ha provocata: εxy= %∆X/%∆Y.
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È importante fare caso al segno perché esso informa se due beni sono sostituti, complementari o non
correlati.
Se sono sostituti, quando il prezzo di Y aumenta e il consumo di X cresce, quindi εxy è positivo.
Se sono complementari εxy assume un valore negativo.
Quando invece sono non correlati, un aumento del prezzo di Y non ha nessun effetto sulla quantità
domandata di X, quindi %∆X=0 e allora anche εxy=0.

3.3.4 L’elasticità della domanda al reddito


L’elasticità della domanda al reddito è pari al rapporto tra una variazione percentuale della quantità
domandata e la variazione percentuale del reddito da cui ha avuto origine: rI= %∆X/%∆I.
Se il bene è normale rI assumerà valore positivo, se invece il bene è inferiore rI assumerà valore negativo.
Quando rI>1 il consumo del bene risente molo delle variazioni del reddito, in quanto un incremento
percentuale del reddito provoca un aumento percentuale ancora più consistente della quantità consumata.
Un bene che rispetta queste caratteristiche è detto bene di lusso.

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