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—L'ETA GIOLITTIANA—

• DALLE ORIGINI..
• Nel 1870 avvenne l’unificazione della Germania: un evento
importantissimo perché avrebbe interferito pesantemente
nelle dinamiche europee.
• La Germania sarebbe stata la prima nazione a tentare di
indebolire la prima potenza: l’Inghilterra.
•Per questo motivo nacque un sistema di alleanze: nel 1882 si
forma la triplice alleanza (con Austria e Italia) e in risposta, la
triplice intesa (Francia, Inghilterra e Russia).

•LA CRISI: dal punto di vista economico, notiamo che dal 1876, fino alla
fine del secolo, si verifica la Great Depression, una crisi su quasi tutti gli ambiti.

• DIFFERENZE TRA CRISI VECCHIO STAMPO E MODERNE:


CRISI ANTICHE CRISI MODERNE
• Crisi agricole • Crisi di sovrapproduzione
• Sottoproduzione • Per abbassare i costi—>licenz.
• Raccolti scadenti—> Innalzamento dei prezzi

•LA BELLE EPOQUE


• Il periodo che segue la “Great Depression” fu caratterizzata da invenzioni importanti (cinema,
metro), tutte nel giro di una generazione.
• Con lo splendore coesistono i germi della crisi futura: la Guerra mondiale.
• In Italia, la Belle Epoque, è chiamata “Età giolittiana”

• GIOVANNI GIOLITTI E LA GESTIONE DEL POTERE IN ITALIA


• Giolitti fu un presidente del Consiglio.
• Il suo primo governo (1893-1893) terminò con lo scandalo della corruzione
della Banca Romana. Colui che gli successe, Crispi, fallì quando cercò di
intraprendere una campagna coloniale e fu sconfitto ad Adua, in Abissinia.
• Dopo i governi di Giolitti e Crispi, presero il potere Dirrudinì e Pellù, che
instaurarono governi autoritari, oppressori delle insurrezioni degli operai (es.
cannonate contro la folla). I rivoltosi non si fecero attendere: un anarchico
uccise Umberto I, re d’Italia.






























• Il successore di Umberto I, Vittorio Emanuele III, comprese la situazione e
adottò maniere più liberali (non liberiste), infatti, richiamò Giolitti, un uomo che
avrebbe cercato l’intesa con il popolo, di fatto, egli instaurò una dittatura
parlamentare lunga 15 anni.

•L’OPPOSIZIONE
• Gli oppositori di Giolitti erano cattolici e socialisti.
• I socialisti erano coloro che volevano rifondare l’Italia, si distinguevano in
socialisti riformisti e rivoluzionari.
• I socialisti rivoluzionari a loro volta si dividevano in nazionalisti (mettevano
sopra di tutto la loro nazione, promuovendo lo scontro tra nazioni, capeggiati da
Mussolini) e internazionalisti (i comunisti)

•LA QUESTIONE CON LO STATO DEL VATICANO


• Fino all’età giolittiana, i cattolici non potevano far parte della vita politica,
perché?
•Un passo indietro: Dopo la Breccia di Porta Pia (l’evento in cui le truppe italiane
attaccano le mura dello Stato del Vaticano e lo conquistano), il papa pubblica
un’enciclica (non expedit) che dettava che l’Italia fosse uno Stato aggressore e
che chiunque avesse partecipato alla sua vita politica, sarebbe andato all’inferno.
•Giolitti riesce ad attirare i cattolici: esce un’altra enciclica (derrerum novarum)
che prevedeva la possibilità di creazione di un partito politico espressamente
cattolico.

• IL TAKE-OFF
• Durante il governo Giolitti, per la prima volta in Italia, si sperimenta il take-off.
Specialmente nel triangolo Genova, Torino e Milano.

•L’IMPRESA COLONIALE
• Dopo aver notato il successo delle altre nazioni, l’Italia volle il proprio impero
coloniale in Africa (spartita tra Inghilterra e Francia), per questo l’Italia chiese il
permesso alla Francia, che acconsentì.
























• I paesi che ancora si potevano colonizzare erano la Libia e l’Abissinia.


L’Abissinia era inaccessibile per via del suo potente esercito, motivo per cui
l’Italia puntò sulla Libia, piena di petrolio (ancora inutilizzato) e
che apparteneva all’impero ottomano.
•L’Italia prese in ostaggio due isole del Dodecaneso per
ricattare l’impero ottomano.
• Fu firmato il Trattato di Losanna, con il quale la Libia iniziò
a far parte dell’Italia: un traguardo molto criticato per via
delle spese, non coperte dalla ricchezza che avrebbe
conferito la sua conquista.
•La decisione di Giolitti di intraprendere questa campagna
fu presa per favorire i nazionalisti, di fatti era accusato di
trasformismo.

•IN SINTESI
•Giolitti gestì la politica dai primi anni del '900 fino alla prima Guerra mondiale.
•Dopo ciò fece una ritirata strategica nel '14 per poi rientrare dopo la
guerra ma insignificatamente.
• Ritirata strategica: quando il parlamenti gli era ostile, si dimise e i suoi
avversari fallirono a creare un nuovo governo, così ricattò loro che sarebbe
tornato solo se avessero accettato le sue leggi.

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