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Lezione 6
Funzioni e classi di equivalenza
Lezione 6
Funzioni e classi di
equivalenza
6.1 Funzioni
Definizione 6.1. Dati due insiemi I e J , una funzione o mappa o appli- Funzione/mappa/applicazione
cazione da I a J è una legge f che associa ad ogni elemento dell’insieme
I uno e un solo elemento dell’insieme J . L’insieme I è detto dominio,
I J
mentre l’insieme J è detto codominio. La funzione è sintetizzata con
f : I −→ J ,
Il dominio e il codominio sono parte
o con integrante della funzione.
f
I −→ J ,
o semplicemente con f .
Per ogni elemento x ∈ I l’elemento di J che f associa a x ◮ è detto ◮ È uno solo.
immagine (rispetto a f ) di x, ed è indicato con f (x) ∈ J .
Definizione 6.5. Sia f : I → I una funzione il cui dominio coincide Punto fisso
con il codominio. Un elemento x ∈ I tale che f (x) = x è detto punto Se il dominio e il condominio sono diversi,
può non avere senso chiedere se un elemen-
fisso di f . to x del dominio è un punto fisso, perché
f (x) appartiene a un insieme diverso.
Esempio 6.6. 1. La funzione σ : {1, 2, 3} −→ {1, 2, 3} definita da
σ(1) = 3, σ(2) = 2, σ(3) = 1 ha l’insieme {1, 2, 3} sia come dominio
che come codominio. L’elemento 2 è un punto fisso di σ, perché
σ(2) = 2. Gli elementi 1 e 3 non sono punti fissi di σ, perché
σ(1) = 3 6= 1 e σ(3) = 1 6= 3.
è uguale al codominio, I.
Definizione 6.13. Una funzione f : I → J è detta iniettiva, se elementi Funzione iniettiva
diversi del dominio hanno immagini diverse: Attenzione a non confondere la condizio-
ne sull’iniettività con la definizione di fun-
x1 6= x2 =⇒ f (x1 ) 6= f (x2 ) . zione. In una funzione ad ogni elemento
del dominio è associato uno e un solo ele-
Osservazione 6.14. Considerando la contronominale ◮ di quella del- mento del codominio (in un diagramma di
Eulero-Venn, da ogni punto del dominio
la definizione di iniettività, otteniamo che una funzione f : I → J è parte esattamente una freccia), ma posso-
iniettiva se e solo se ◮
◮ no esserci elementi del codominio che “pro-
vengono” da più elementi del dominio (in
f (x1 ) = f (x2 ) =⇒ x1 = x2 . un punto del codominio possono arrivare
più frecce). La funzione è iniettiva se ogni
Esempio 6.15. Consideriamo le funzioni dell’Esempio 6.2. elemento del codominio “proviene” da al
più un elemento del dominio (ossia in tut-
1. La funzione f non è iniettiva, infatti abbiamo f (2) = f (3), ossia i ti i punti del codominio arriva al più una
due elementi 2 e 3 hanno la stessa immagine. freccia).
4. La funzione g è iniettiva. Infatti, se supponiamo che g (x1 , y1 ) =
g (x2 , y2 ) , otteniamo
(x1 + 2y1 , x1 + y1 , 2x1 − y1 ) = (x2 + 2y2 , x2 + y2 , 2x2 − y2 ) ,
ossia il sistema
x1 + 2y1 = x2 + 2y2
x1 + y 1 = x2 + y 2 .
2x1 − y1 = 2x2 − y2
Sottraendo ciascun membro della seconda equazione dal corrispon-
dente membro della prima, otteniamo y1 = y2 , e quindi la seconda
equazione diventa x1 = x2 . Abbiamo dimostrato che (x1 , y1 ) =
(x2 , y2 ), ossia l’iniettività di g. ◮ ◮ Osservazione 6.14.
n o
esse formano una partizione di Z. L’insieme [0]∼R , [1]∼R è
2 2
l’insieme quoziente dell’insieme Z per la relazione di equivalenza
∼R2 .
3. Le classi di equivalenza {automobili gialle}, {automobili rosse},
{automobili verdi}, ecc. hanno a due a due intersezione vuota e
la loro unione è tutto l’insieme {automobili}; esse formano una
partizione di {automobili}. L’insieme ◮ ◮ Questo insieme quoziente può essere
pensato come un insieme di colori
{automobili gialle}, {automobili rosse}, {automobili verdi}, . . . ({giallo, rosso, verde, . . .}), ma, volendo es-
sere precisi, non è un insieme di colo-
è l’insieme quoziente dell’insieme {automobili} per la relazione di ri: i suoi elementi non sono colori, so-
no classi di equivalenza (ossia sottoinsiemi
equivalenza ∼R3 . dell’insieme {automobili}).
Esercizio 6.3. La funzione f : R3 ∋ (x, y, z) 7−→ y + 1, x2 + y 2 , x − 2z ∈
R3 è iniettiva? È surgettiva?
Soluzione. Cerchiamo di trovare la controimmagine di un elemento
(a, b, c) del codominio, ossia di risolvere f (x, y, z) = (a, b, c).
L’equazione
y+1=a
y + 1, x2 + y 2 , x − 2z = (a, b, c) è equivalente al sistema x2 + y 2 = b .
x − 2z = c
Abbiamo b > 0, quindi f non è surgettiva (per esempio, Preimf (0, −1, 0) =
∅).
Inoltre, trovando x dalla
terza equazione e y dalla prima, abbiamo che
y =a−1
il sistema è equivalente a (c + 2z)2 + (a − 1)2 = b . La seconda equa-
x = c + 2z
zione è 4z 2 +4cz+c2 +(a−1)2 −b = 0. Se 16c2 −16 c2 + (a − 1)2 − b > 0
√
−4c± 16c2 −16(c2 +(a−1)2 −b)
ci sono due soluzioni per z, ossia z1/2 = 8 . Que-
sto succede per esempio se c = 0 e a = b = 1 (precisamente, 16 > 0),
quindi # Preimf (1, 1, 0) = 2 e f non è iniettiva.
Esercizio 6.4. Dimostra che la funzione f : R2 ∋ (x1 , x2 ) 7−→ (x2 − x1 , 3x1 − 2x2 ) ∈
R2 è bigettiva, e calcola la sua inversa.
Soluzione. Cerchiamo la controimmagine Preimf (a1 , a2 ) di un elemen-
to generico
(a1 , a2 ) del codominio, ossia cerchiamo le soluzioni del siste-
x 2 − x 1 = a1
ma . C’è esattamente una soluzione per ogni (a1 , a2 ),
3x1 − 2x2 = a2
Risultato dell’Esercizio
6.8. Im(f ) = (a, −a) ∈ R 2 a ∈ R .
Preimf (I) = (a + 1, a) ∈ R2 a ∈ R ∪ (a, a) ∈ R2 a ∈ R .
Risultato dell’Esercizio 6.9. −1, 0, 1. ◮ ◮ Abbiamo già visto nella Sezione 5.4
come trovare le soluzioni di equazioni
Risultato dell’Esercizio 6.10. Non iniettiva: f (1, 1, 1) = f (0, 0, 0). polinomiali.
Non surgettiva: (1, 0, 0) 6∈ Im(f ).
Risultato dell’Esercizio 6.11. Dimostra che la controimmagine Preimf (a, b, c)
di un elemento generico (a, b, c) del codominio è formata daesattamente
a+b−c −a+b+c
un elemento. f −1 : R3 ∋ (a, b, c) 7−→ a−b+c
2 , 2 , 2 ∈ R3 .
Risultato dell’Esercizio 6.12. Calcola esplicitamente f ◦f −1 e f −1 ◦f , Proposizione 6.26.
dimostrando che
f ◦f −1 : R2 ∋ (x1 , x2 ) 7−→ (x1 , x2 ) ∈ R2 e f −1 ◦f : R2 ∋ (a1 , a2 ) 7−→ (a1 , a2 ) ∈ R2 .
Risultato dell’Esercizio 6.13. g ◦ f non può essere definita.
2
f ◦ g : R2 ∋ (a, b) 7−→ 2, a2 − b, a2 − b − a2 − b ∈ R3 .
Risultato dell’Esercizio 6.14. Dimostra le tre proprietà della defini-
zione. ◮ L’insieme quoziente è ◮ Definizione 6.29.
{Ia | a ∈ R}
dove le classi di equivalenza sono Ia = [(0, a)]∼R = (x, a) ∈ R2 x ∈ R .
Risultato dell’Esercizio 6.15. R1 non è simmetrica: 0 6 1 ma 1 6 0.
R2 non è transitiva: (x − 1)(x − 2) e (x − 2)(x − 3) hanno uno zero
comune, (x − 2)(x − 3) e (x − 3)(x − 4) hanno uno zero comune, ma
(x − 1)(x − 2) e (x − 3)(x − 4) non hanno uno zero comune. ◮ ◮ Teorema fondamentale dell’algebra (Teore-
ma 5.50).