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Fisica
Università di Torino
4 pag.
CAPITOLO 1
Elettrizzazione per contatto: facendo toccare un corpo carico (tenendolo per un manico
isolante) e un corpo neutro si nota che quest’ultimo assumerà la stessa carica del primo:
tutti i corpi conduttori possono essere elettrizzati in questo modo.
La legge di Coulomb: descrive la forza che si esercita tra due cariche. Il valore della forza
elettrica è direttamente proporzionale alle due cariche mentre è inversamente
proporzionale al quadrato della loro distanza.
Il campo elettrico: una carica inserita in uno spazio lo cambia, influenzando altre cariche. Il
campo elettrico è una forza vettoriale, formata quindi da intensità, direzione e verso.
L’intensità del campo elettrico è direttamente proporzionale alla carica mentre è
inversamente proporzionale alla distanza; il verso del campo elettrico sarà entrante se se
la carica è negativa, mentre sarà uscente se la carica è positiva. Il campo elettrico
generato da una carica puntiforme si esprime con la formula
L’unità di misura del campo è il Newton/Coulomb (N/C)
Due cariche puntiformi di segni opposti si attraggono, mentre due cariche di segni uguali si
respingono.
CAPITOLO 3
L’energia potenziale elettrica: l’energia potenziale elettrica (U) non è mai nulla. L’energia
potenziale della forza di Coulomb è data dalla formula
Il potenziale elettrico è dato dal rapporto tra l’energia
potenziale e la carica di prova posta in esso. La sua formula è
e la sua unità di misura è il volt (V), chiamata nel Sistema
CAPITOLO 4
Il modello atomico di Rutherford: egli fece degli esperimenti per confutare le teorie di
Thompson. Lanciò contro una lamina d’oro delle particelle alfa di carica positiva;
osservando l’angolo di diffusione di queste ultime egli notò che prendevano direzioni
diverse. Secondo Rutherford l’atomo è costituito da un nucleo piccolo di carica positiva e
contenuto in una sfera più grande con elettroni sparsi. Questo modello fu chiamato anche
modello “planetario”, poiché ricordava la forma del sistema solare.
Il modello atomico di Bohr: egli fu un allievo di Rutherford, capì che se gli elettroni
girassero intorno al nucleo si scaricherebbero di energia e finirebbero col cadere su di
esso. Egli introdusse quindi alcune ipotesi sostenendo che le leggi della meccanica non
valessero sull’atomo.
1) Il raggio delle orbite attorno al nucleo può avere solo un certo numero di elettroni
2) Gli elettroni che percorrono queste orbite non irraggiano
CAPITOLO 5
In prossimità delle punte di un conduttore carico il campo elettrico è molto intenso, questo
fenomeno è detto potere delle punte.
Un conduttore collegato elettricamente con il terreno si dice messo a terra. Esso avrà
potenziale pari a 0.
I condensatori possono essere posti in serie o in parallelo: i primi avranno una capacità
equivalente che pari alla somma delle capacità dei singoli condensatori, mentre i secondi
avranno ai loro estremi la stessa differenza di potenziale.
CAPITOLO 6
La corrente elettrica è un moto ordinato di cariche elettriche. Per far muovere le cariche
elettriche è necessaria una differenza di potenziale.
L’intensità di corrente elettrica (i) è il rapporto tra la quantità di carica che attraversa una
sezione del conduttore e l’intervallo di tempo impiegato. Essa segue la legge
Nel Sistema Internazionale l’intensità di corrente elettrica si misura in
Coulomb/Secondi (C/S), questa unità è chiamata anche Ampère (A).
Il verso della corrente è dato dal movimento delle cariche positive. Un dispositivo capace
di mantenere ai suoi capi una differenza di potenziale si chiama generatore (o pila,
batteria ecc.)
La prima legge di Ohm: essa afferma che nei conduttori l’intensità di corrente (i) è
direttamente proporzionale alla differenza di potenziale (V) applicata ai loro capi. La
formula è
Prima legge di Kirchhoff: essa afferma che la somma delle intensità di corrente entranti in
un nodo è pari alla somma di quelle uscenti. (un nodo è un punto in cui convergono tre o
più fili conduttori).
La forza elettromotrice: è il rapporto tra il lavoro (W) che esso compie per spostare una
carica al suo interno. La formula è
CAPITOLO 7
I conduttori metallici: gli atomi sono inquadrati in un reticolo cristallino, formato da nuclei e
elettroni. Gli elettroni vagano all’interno del materiale (mare di Fermi). Si imprime un verso
e una direzione agli elettroni che permettono il passaggio di corrente, si verifica in questo
modo l’innalzamento della temperatura (effetto Joule).