Sei sulla pagina 1di 35

Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

INTRODUZIONE
AI SISTEMI ELETTRICI PER L’ENERGIA

DEFINIZIONI DI BASE

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

IL SISTEMA ELETTRICO PER L’ENERGIA:


GENERALITA’

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Definizioni di base

 La maggior parte dell’energia necessaria alle utenze


industriali e civili è fornita sotto forma elettrica.
 L’energia elettrica può essere trasmessa facilmente a grande
distanza, distribuita in modo capillare sul territorio,
convertita con elevato rendimento in energia meccanica,
luminosa e termica.
 Il principale inconveniente dell’energia elettrica è
rappresentato dal fatto che non è possibile immagazzinarla
in quantità industriali, quindi deve essere prodotta nello
stesso momento in cui viene richiesta.

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Diagramma di carico

 L’insieme delle utenze nazionali può


essere visto come un unico carico il cui
fabbisogno di energia in funzione del
tempo è rappresentato mediante un
grafico detto diagramma di carico.
 L’andamento del diagramma di carico
giornaliero varia a seconda della
stagione ma presenta un andamento A) Punte di carico, B) crico base,
sempre dello stesso tipo nei giorni C) eccedenza.
feriali, e un andamento diverso, con
potenze ridotte, il sabato e i giorni
festivi.
 In ogni caso sono presenti due massimi
(punte di carico) e un minimo notturno.
Roberto Langella, 2015-2016
Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Adeguamento della produzione

• L’adeguamento della produzione alla richiesta è


effettuato facendo funzionare alcune centrali in
modo continuativo, un modo da rendere
disponibile una potenza base PB e facendo
intervenire altre centrali per coprire le punte di
carico.
• Le centrali termoelettriche hanno tempi di
avviamento lunghi (dell’ordine delle ore), quindi sono
idonee al servizio di base.
• Le centrali idroelettriche hanno tempi di
avviamento più brevi (dell’ordine dei minuti), quindi
sono idonee al servizio di punta.
• Nei periodi in cui la potenza richiesta è minore di PB
si ha un’eccedenza di potenza disponibile che può
essere utilizzata nelle centrali idroelettriche di
produzione e pompggio.
Roberto Langella, 2015-2016
Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Sistema elettrico nazionale

 Gli elementi di un sistema elettrico nazionale sono


 centrali di produzione, in cui viene generata l’energia elettrica

 linee elettriche di potenza, che collegano interconnettono le centrali, i nodi


intermedi del sistema e le utenze finali
 stazioni e cabine di trasformazione, disposte nei nodi intermedi, che
interconnettono le diverse sezioni del sistema
 utenze

 Il sistema elettrico ha una struttura gerarchica ed è costituito dall’unione


di sottosistemi caratterizzati da diverse
 estensioni territoriali

 strutture topologiche

 tensioni nominali

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Costituzione del sistema elettrico per l’energia


 Il sistema elettrico per l'energia italiano é costituito dai subsistemi di:
 produzione,

 trasmissione,

 distribuzione,

 utilizzazione.

 I suddetti subsistemi sono sottoposti a differenti livelli di controllo delle


varie grandezze elettriche che ne caratterizzano il funzionamento;
 i controlli si attuano essenzialmente in centri di supervisione, dove
affluiscono informazioni dai subsistemi e da dove si dipartono le istruzioni
per l'esercizio ottimale dell’intero sistema o di parti di esso.

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Equazioni….

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Diagramma di carico

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Diagramma di carico

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Definizioni di base

 Alternating Current (AC) vs. Direct Current (DC)

Il trasferimento dell’energia elettrica dai luoghi in cui viene prodotta a


quelli in cui viene utilizzata avviene, salvo casi particolari, in corrente
alternata trifase.
 Tra i vantaggi della corrente alternata rispetto a quella continua si
ricorda, a titolo di esempio:
 la possibilità di utilizzare il trasformatore;
 la maggiore facilità che si ha nell’interrompere correnti alternate;
 la possibilità di impiegare per la produzione dell’energia elettrica il
generatore sincrono;
 la trasmissione in AC (<1000 km) è più economica (maggiori perdite
e maggiore sezione conduttrice ma non richiede stazioni terminali).

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Definizioni di base

 I vantaggi dei sistemi trifase rispetto a quelli


monofase
 motore asincrono trifase;

 generatore sincrono trifase;

 minori cadute di tensione e costi inferiori.

Esistono anche casi:


 impianti a corrente alternata monofase (trazione elettrica );

 impianti per la trasmissione in corrente continua (sia quando è necessario


trasmettere energia elettrica a grandi distanze, sia quando, dovendo
attraversare il mare, si può usare quest’ultimo come conduttore di
ritorno, con ovvi risparmi economici).

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Struttura del sistema elettrico nazionale

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Schema di principio

15 k V

Centrale

MV-HV

HV-HHV
HHV-MV HHV-HV/MV Industria Pesante

MV-LV 400 V

CED
Roberto Langella, 2015-2016
Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Livelli di tensione nei sistemi elettrici

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Subsistema di produzione
 Nelle centrali di produzione l’energia è generata in prevalenza mediante
alternatori trifase con tensioni nominali dell’ordine delle decine di kV e
frequenza di 50 Hz
 I generatori delle centrali sono collegati alle linee di trasmissione
mediante trasformatori che provvedono a elevare le tensioni, in modo da
ridurre le correnti nelle linee
 Le centrali con potenza superiore a 250 MVA sono sempre collegate alle
linee a 380 kV o 220 kV
 Per centrali di potenza inferiore è possibile anche il collegamento alle
linee a 132 kV
 Solo centrali di potenza inferiore a 10 MVA possono essere collegate anche
alle linee a media tensione

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Subsistema di produzione
Per produrre energia elettrica bisogna attingere da una fonte di energia
primaria quale:
 l’energia idraulica (impianti idroelettrici),

 l’energia termica da combustibili fossili (impianti termoelettrici),

 l’energia termica da combustibili nucleari (impianti termoelettrici),

 l’energia termica di vapori naturali del sottosuolo (impianti


termoelettrici);
 l’energia solare ed eolica (impianti fotovoltaici ed eolici).

 Esistono anche gli impianti idroelettrici di produzione e pompaggio, che


nella fase di pompaggio impiegano energia elettrica disponibile in modo
da avere energia idraulica disponibile nella fase di produzione.

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Bilancio energetico nazionale 2011

<<<<<<<<<<<<<<<<<

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

Geotermoelettrici
0.8% Idroelettrici

24.1%

Eolici
1.9%
Fotovoltaici
0.0%

73.2%

Termoelettrici

Potenza efficiente lorda per tipologia di impianto


di produzione in Italia (2005), 88.267 MW

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia


Potenza
 Copertura del diagramma di carico elettrico richiesta dalla
60.000
rete
[MW] import
50.000

40.000

30.000

20.000

10.000

0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
Tempo [ora]
eolico geotermoelettrico termoelettrico idroelettrico
Roberto Langella, 2015-2016
Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

La produzione lorda totale in Italia

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Localizzazione parco produttivo italiano

Incremento capacità
produttiva da fonte
rinnovabile e
termoelettrica (MW)
dal 2002 al 2011

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Subsistema di trasmissione
 La rete di trasmissione (o trasporto) ha una struttura magliata ed è
costituita da linee trifase senza neutro a 380 kV (con estensione
nazionale) o 220 kV (con estensione regionale)
 Le linee a 380 kV e 220 kV sono interconnesse mediante
autotrasformatori nelle stazioni di trasformazione
 La rete a 380 kV include un collegamento mediante cavo sottomarino a
corrente continua (500 kV) tra la penisola italiana a la Sardegna
 Le rete a 220 kV include un collegamento mediante cavo sottomarino a
corrente continua (200 kV) tra Toscana, Corsica e Sardegna
 La rete italiana è interconnessa alle reti estere confinanti (Francia,
Svizzera, Austria, Slovenia) e mediante un cavo sottomarino a corrente
continua, con la Grecia

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Subsistema di trasmissione
 rete a configurazione magliata;
 la tensione è di 380 kV.

1 3
G1 G2

• 1 e 3: nodi di generazione;
• 2: nodo che và al subsistema di
distribuzione;
• 4: nodo di interconnessione.
Roberto Langella, 2015-2016
Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

Subsistema di trasmissione

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Scambi di energia elettrica tra i Paesi dell’UE 27 nel 2010

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Subsistema di distribuzione
380 kV
 reti di distribuzione primaria (150 o
130 kV); Stazione primaria

 da reti di distribuzione a media


tensione (20 kV); 150 o 130 kV Distribuzione primaria

 reti di distribuzione a bassa tensione


(380 V). Stazione AT/MT

Le configurazioni variano in relazione alla 20 kV Distribuzione MT


densità di carico ed al livello di
continuità di alimentazione dell'utenza,
Cabina MT/BT
con i più disparati schemi che vanno
dalla configurazione magliata a quella
radiale in cui il flusso dell’energia è 380 V Distribuzione BT
unidirezionale.

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Subsistema di utilizzazione
 Il subsistema di utilizzazione è costituito dalle diverse utenze elettriche.
In dipendenza delle potenze richieste, alcune utenze sono alimentate a
partire dalle stazioni primarie, altre dalle stazioni AT/MT, altre, infine, a
partire dalle cabine MT/BT.
 È utile specificare che tra le utenze elettriche spesso si includono, nel
loro complesso, i sistemi elettrici industriali e quelli di trasporto anche
essi alimentati a partire dalle stazioni primarie o dalle stazioni AT/MT o,
infine, dalle cabine MT/BT.

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Condizioni di funzionamento
 funzionamento normale;

 funzionamento anormale in circuito elettricamente “sano”, e cioè in


condizioni normali del circuito elettrico, o in un circuito elettricamente
”guasto”, e cioè in condizioni anormali del circuito elettrico.
 Corrente di sovraccarico e corrente di corto circuito.

 Sovratensioni.

 Esiste anche una condizione di funzionamento anormale in un circuito


elettricamente “sano” ma in presenza di disturbi della tensione.

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Condizioni di funzionamento anormali (corto circuiti)


 Per cortocircuito si intende la condizione anormale provocata da un
collegamento a bassa impedenza che viene ad instaurarsi fra i conduttori
di un circuito, tra loro e la terra o, in genere, fra parti a differente
tensione di macchine od apparecchi.
 Può determinare correnti di valore più elevato di quelle in condizioni
normali di funzionamento, che per effetto termico o elettrodinamico
possono portare al danneggiamento o alla distruzione della parte
interessata.
 Corto circuiti netti o corto circuiti tramite impedenza.

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Condizioni di funzionamento anormali (corto circuiti)


 Usualmente i corto circuiti in un punto del sistema vengono classificati in
base al numero di fasi interessate dal guasto ed in base all’eventuale
coinvolgimento della terra.
 Si individuano, pertanto corto circuiti:

 trifase, in cui sono coinvolte tutte e tre le fasi del sistema;

 bifase, in cui sono coinvolte due fasi del sistema e che può coinvolgere
anche la terra;
 monofase, in cui è coinvolta una fase del sistema e la terra.

 In corto circuito si pongono vari problemi tra cui, ad esempio, quello della
scelta degli interruttori, del dimensionamento degli impianti di terra o
quello della stabilità del moto dei generatori sincroni presenti nel sistema.

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Condizioni di funzionamento anormali (sovratensioni)


 I valori delle tensioni nei punti di un sistema elettrico sono compresi in un
intervallo abbastanza ristretto (±5% ±10%) attorno alla tensione nominale.
 In base alla loro origine le sovratensioni si suddividono in due categorie:

 sovratensioni di origine interna, che derivano da cause connesse con


l'esercizio del sistema (dipendono dalla tensione nominale
dell’impianto in cui si manifestano);
 sovratensioni di origine esterna, che sono essenzialmente dovute a
fenomeni atmosferici (non dipendono dalla tensione nominale
dell’impianto in cui si manifestano).

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Condizioni di funzionamento anormali (sovratensioni)


 Una ulteriore classificazione delle sovratensioni, spesso impiegata, le
suddivide in:
 atmosferiche (dovute a fenomeni di induzione e a fulminazione e
sono caratterizzate da onde impulsive di unidirezionali di breve
durata con tensioni dell’ordine di 1000 kV e con correnti, durante le
scariche, che possono toccare i 200 kA, mentre la durata del
fenomeno è al più di qualche centinaio di ms);
 di manovra (sono, in genere, dovute all'apertura o alla chiusura degli
interruttori o di banchi di condensatori e sono caratterizzate da onde
oscillanti fortemente smorzate e possono essere considerate come
impulsi unidirezionali di lunga durata);
 sostenute (causate da risonanze, la loro pericolosità è dovuta
soprattutto all’alto contenuto energetico che le caratterizza).

Roberto Langella, 2015-2016


Introduzione ai Sistemi Elettrici per l’Energia

Il Sistema Elettrico per l’Energia

 Componenti del sistema elettrico per l’energia


 I componenti fondamentali del sistema sono:
 i generatori sincroni,

 i trasformatori,

 le linee elettriche,

 i carichi.

 Nel sistema trovano posto anche altri componenti necessari per il suo
buon funzionamento:
 gli apparecchi di manovra, di misura e di regolazione,

 i relè,

 i sistemi di protezione,

 i sistemi elettronici di potenza.

Roberto Langella, 2015-2016

Potrebbero piacerti anche