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DELA CRIMINALITÀ
Una proposta teorica sullʼazione che ad oggi è la più nota per lo studio della
devianza è la Goal-Directed Action (azione diretta allo scopo o GDA), Viene
rappresentata attraverso un triangolo concettuale composto dalle dimensioni:
comportamento manifesto; cognizioni (coscienti); significati sociali.
Gli scopi, centrali nel modello della GDA, sono presenti in tutte le azioni.di fatto
le azioni senza scopo non esistono, semmai si può distinguere fra azioni con
scopo esplicito e azioni con scopo implicito.
La cognizione cosciente, si riferisce ai seguenti aspetti cognitivi:
– obiettivi e scopi: sono organizzati gerarchicamente in funzione della meta,
ma non sempre lʼattore ne ha consapevolezza; molti riconducono a
movimenti routinari, abitualizzati, ed emergono come obiettivo solo nel
caso di imprevisto;
– piani di azione e strategie: hanno a che fare con le scelte, con i processi di
selezione degli elementi funzionali al raggiungimento degli obiettivi;
– intenzione: è la qualità che conferisce allʼazione una maggiore concretezza
in termini di attribuzione di responsabilità allʼautore;
– monitoraggio delle mete di processo: è costituito dalla definizione delle
tappe intermedie verso il raggiungimento dellʼobiettivo principale, che
consentono una continua ristrutturazione la verifica in itinere rispetto al
perseguimento degli obiettivi;
– emozioni: precedono, accompagnano e seguono lʼazione.
Tali aspetti sono di rilievo sotto diversi profili: del monitoraggio dellʼazione e dei
cambiamenti di direzione connessi a ciò che avviene in situazione (pensiamo a
una rapina: imprevista o non controllata reazione del negoziante, omicidio non
anticipato allʼinizio dellʼazione); dei nessi cognitivi fra momento del resoconto e
il momento dellʼesecuzione; in quanto criteri rielaborativi del modo in cui la
persona si garantisce continuità in ogni processo dʼazione che la vede
attivamente coinvolta.
Alle cognizioni coscienti e deputato il compito di guidare (sia in maniera
conscia che subconscia) il comportamento sociale.
A proposito del controllo consapevole dellʼazione, la psicologia sarebbe una
scienza due livelli, che si occupa da una parte del controllo consapevole e
dallʼaltra e dei meccanismi automatici sottostanti.
Il significato sociale è la terza dimensione della GDA. Esso rappresenta il senso
dellʼazione, il quale comprende aspetti di controllo sociale dellʼazione, regole e
norme cui lʼattore riferisce le proprie scelte.
La dimensione dei significati sociali richiama lʼimportanza del contesto in cui
lʼazione attuata: le azioni acquistano significato a seconda del contesto in cui si
svolgono.
Parlando di azione bisogna evocare anche il concetto di interazione: si
sottolinea, in questo caso, che quando agiamo lo facciamo sempre in risposta
alle azioni altrui, anche nel senso anticipatorio e simbolico delle risposte che
riteniamo che le nostre azioni sollecitino nellʼaltro.le azioni sono perlopiù co-
prodotte dallʼinterazione: chiamiamo “convenzioni“ quelle azioni sociali in cui la
componente cognitiva è comune e condivisa come significato sociale, “le
convenzioni sono dei modi di pensare condivisi“.
Le cognizioni dellʼattore -i suoi scopi, i valori, le emozioni, lʼintenzione, piani e
strategie- derivano dai significati sociali cui la mente dellʼattore è
strutturalmente e costantemente rivolta. Le cognizioni determinano il contenuto
e la forma del comportamento. In altri termini, i significati sociali esercitano il
controllo delle cognizioni che organizzano e orientano il comportamento.
Azioni e carriere
A partire dalla storia di vita dei soggetti sono stati individuati dei “fattori di
rischio“.
Il primo fattore identificato come altamente problematico è lʼetà in cui il
comportamento delinquenziale insorge: Farrigton e colleghi hanno sottolineato
che quanto più precoce è lʼesordio nella commissione di reati, maggiore sarà la
probabilità di strutturare un percorso di vita che stabilizza le dimensioni di
problematicità e antisocialità. il coinvolgimento criminale passato riduce sia le
inibizioni interne sia quei vincoli esterni che potrebbero limitare la commissione
di nuovi reati, oppure aumenta la motivazione a commetterne di nuovi: il
passato criminale faciliterebbe il comportamento delittuoso futuro.