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Gli scoiattoli sono il peggior nemico delle reti

elettriche
CyberSquirrel1 tiene il conto di ogni cavo elettrico sabotato negli ultimi trent'anni da
scoiattoli e, in percentuale minore, dei danni causati da altri animali teppisti come
uccelli, procioni, tassi, scimmie e serpenti—a seconda della posizione geografica la
fauna criminale ovviamente varia.

"put a plastic owl in your substation, a week later a squirrel has eaten off it's
head and using its body as a nest

Quando un'amica mi raccontò del suo viaggio negli USA anni fa, mostrandomi, tra le
altre cose, le foto degli scoiattoli che mangiavano dalle sue mani, provai una certa
invidia e uno spropositato istinto affettivo inter-specie. Accarezzare un morbido e tenero
scoiattolo mi sembrava una delle esperienze più piacevoli che la vita avesse mai deciso
di negarmi.

Eppure, mi spiegò lei, nutrire e accarezzare gli scoiattoli negli Stati Uniti sembra essere
quasi l'equivalente del dare semi ai piccioni in piazza del Duomo: non si fa, è sporco,
che palle i turisti. Gli scoiattoli, per molti paesi, sono praticamente ratti con la coda
vaporosa che mordicchiano cavi e fanno saltare TV via cavo, internet, se non
direttamente la corrente in generale—una minaccia seria ad alcuni dei beni più preziosi
della società occidentale moderna. Altro che hacker.

"Questa mappa indicizza tutte le Cyber Squirrel Op che sono state divulgate
pubblicamente e che abbiamo potuto accertare. Sono però in corso molte più operazioni
di quelle mostrate, che restano classificate," spiega il sito, aggiungendo una citazione
dell'ex Deputy Director dell'NSA, John C. Inglis, in cui l'uomo di potere sostiene che la
minaccia terroristica numero uno alla rete elettrica degli Stati Uniti non sarebbe affatto
un attacco informatico, ma gli scoiattoli. Non è stato possibile reperire una fonte
alternativa della citazione, ma constatando la quantità di simboli a forma di ghianda
presenti sulla mappa, non sembra tanto assurda.

Non c'è ovviamente alcun proposito cosciente nelle azioni di uno scoiattolo che manda
in cortocircuito le telecamere di sicurezza di un'intera città o di un'aquila che fa saltare la
corrente a un quartiere intero perché perde la presa sul serpente che aveva stretto tra gli
artigli e lo lascia precipitare su una centralina. Semmai, bisognerebbe porsi qualche
domanda sulla fragilità della rete elettrica stessa. Rimane comunque incredibilmente
ironico che una piccola bestiola possa lasciare senza luce centinaia, se non migliaia, di
persone in un colpo solo.
Resta curioso il fatto che la mappa, che riporta le cyber-op dal 1987 a oggi, non segnali
nulla di nulla sull'Italia. Potrebbe darsi che la nostra rete elettrica sia migliore di quella
di altre nazioni, o che gli scoiattoli non rappresentino ancora un problema significativo
per il nostro paese.

Facendo una rapida ricerca, le uniche notizie reperibili a proposito della specie animale
in questione riguardano lo scoiattolo grigio, importato dagli Stati Uniti, la cui presenza
nella penisola è stata al centro di una controversa disputa qualche anno fa, perché pare
rappresentare una minaccia per la sopravvivenza dello scoiattolo rosso europeo. Ma
siamo d'accordo che questa sia una questione di tutt'altro genere. Gli incidenti in senso
proprio causati da animali selvatici in Italia sembrano essere per lo più solo stradali, la
rete elettrica per ora sembra salva da questa insospettabile cyber-minaccia.

Questo stesso buffo relativismo colpisce in altre parti del globo anche un'altra bestiola:
lo scoiattolo. Quello che per noi è un animale proprio di boschi e parchi naturali, schivo
e timido al punto che vederne più di un guizzo di coda è una vittoria, per gli abitanti
degli Stati Uniti e di buona parte del nord Europa é invece sinonimo della più estesa
operazione di crimine organizzato della storia, dedita alla manomissione della rete
elettrica in modo recidivo.

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