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Rocco De Cia [13.12.

2017]

Appunti di armonia
III
Regole per il moto delle parti

Nel concatenare gli accordi l’uno all’altro seguiamo alcuni principi derivati dall’armonia di epoca
barocca, classica e romantica (le radici di tali principi sono però ben più antiche).

1) Legame armonico. Se fra un accordo e il seguente ci sono note in comune, quelle note vanno
legate (alla stessa voce e alla stessa altezza).

2) Movimento più breve possibile. Quando una voce si muove, deve realizzare l’intervallo più
piccolo possibile.

3) Moto contrario. Quando il basso sale di grado (ad esempio I-II, oppure IV-V, oppure V-VI),
non è possibile realizzare il legame armonico. In tal caso si utilizza il moto contrario: mentre il
basso sale, le altre tre voci scendono alla nota più vicina dell’accordo seguente.
Il movimento discendente di grado del basso è raro, con accordi in stato fondamentale: vale
comunque il medesimo principio (moto contrario delle voci superiori).

4) Risoluzione della sensibile. Nella cadenza perfetta (V-I) è necessario risolvere la sensibile:
la terza dell’accordo di V è la sensibile, e passando al I deve salire di semitono andando alla tonica.

Scegliamo una concatenazione di gradi secondo quanto detto in Appunti di armonia I ‒ Funzioni
armoniche e collegamento fra gradi in stato fondamentale. Procediamo poi secondo quanto detto

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in Appunti di armonia II ‒ Disposizione a parti strette in stato fondamentale.

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(a1) (a2) (a3) (a4) (a5) (a6) (a7) (a8) (b1) (b2) (b3) (b4) (b5) (b6) (b7) (b8) (b9) (b10) (c1) (c2)

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I IV II V VI IV V I I VI IV II V III VI IV V I I IV

In (a1) il soprano raddoppia la fondamentale.

Fra (a1) e (a2): legame armonico al soprano, movimento più breve possibile a contralto e tenore.

Fra (a2) e (a3): legame armonico a tenore e contralto, movimento più breve possibile al soprano.

Fra (a4) e (a5): moto contrario fra il basso (ascendente) e le tre voci superiori (discendenti).

Fra (a7) e (a8) abbiamo una cadenza perfetta: in (a7) il soprano ha la sensibile, che viene risolta
salendo di semitono alla tonica in (a8).

In (b1) il contralto raddoppia la fondamentale.

Fra (b9) e (b10) abbiamo una cadenza perfetta: in (b9) il tenore ha la sensibile, che viene risolta
salendo di semitono alla tonica in (b10).

Nell’esempio (c) c’è un errore nel legame armonico: il Sol del tenore lega infatti al Sol del con-
tralto. Il legame armonico deve essere invece realizzato da una singola voce (il tenore può legare
solo con il tenore).
2 Rocco De Cia [13.12.2017]

Moto delle parti. 1) Moto parallelo: le parti si muovono nella stessa direzione con lo stesso intervallo.
2) Moto retto: le parti si muovono nella stessa direzione cambiando intervallo.
3) Moto obliquo: una parte si muove e l’altra rimane ferma.
4) Moto contrario: le parti si muovono in direzione opposta.
Nei seguenti esempi si descrive il moto delle coppie di voci indicate dalle freccie.
parallelo retto retto obliquo

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obliquo obliquo contrario contrario

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Nei seguenti esempi si descrive il moto delle tre parti superiori in rapporto al basso.

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parallelo retto obliquo contrario

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