di Zona Direzionale
1SDC007401G0901
Protezione Direzionale e Selettività
di Zona Direzionale
Indice
1. Generalità
1.1 Protezione Direzionale: tempi di intervento diversi in base alla direzione
del guasto . ....................................................................................................... 2
1.2 Selettività di Zona Direzionale: combinazione di Selettività di Zona
e Protezione Direzionale..................................................................................... 3
3. Esempi applicativi
3.1 Esempi applicativi relativi a D........................................................................... 12
3.2 Esempi applicativi relativi a SdZ...................................................................... 14
3.2.1 Impianto navale (civile)............................................................................ 14
3.2.2 Impianto di nave militare......................................................................... 17
3.2.3 Impianto ad alta affidabilità per installazione militare.............................. 17
4. Guida Pratica
4.1 A proposito della SdZ....................................................................................... 19
4.1.1 Una visione d’insieme............................................................................. 19
4.1.2 Componenti necessari............................................................................ 20
4.1.3 Test.......................................................................................................... 24
4.1.3.1 Test tramite software del PR123................................................. 24
4.1.3.2 Test con l’unità Ts3...................................................................... 24
4.2 A proposito della protezione D......................................................................... 25
6. Bibliografia . ....................................................................................................... 27
ABB SACE 1
1. Introduzione
1. Generalità
Il presente documento, della serie White Paper, descrive il senso, le potenzialità
e l’utilizzo delle funzioni di protezione direzionale e selettività di zona direziona-
le, in seguito chiamate rispettivamente “D” e “SdZ D”.
2 ABB SACE
Protezione Direzionale e Selettività
di Zona Direzionale
La funzione SdZ D è utile in sistemi di reti magliate ed ad anello dove, oltre che
la zona, è essenziale definire la direzione del flusso di potenza che alimenta il
guasto.
Tale funzione è disponibile esclusivamente sui relè PR123/P e PR333/P, e può esse-
re attivata (impostazione “on”) soltanto quando le selettività di zona S e G sono di-
sattivate (“off”) ed è presente una sorgente di alimentazione ausiliaria (24 V DC).
Al fine di definire la zona ed il flusso di potenza, ogni relè è dotato di due ingressi
(DFin e DBin: cioè “direzionale concorde IN” e “direzionale discorde IN”) e due
uscite (DFout e DBout: cioè “direzionale concorde OUT” e “direzionale discorde
OUT”), che devono essere opportunamente collegate agli altri relè.
Ciascuna uscita è un segnale di “blocco”. L’interruttore che riceve il segnale aprirà
entro il tempo prestabilito in direzione concorde o discorde; l’interruttore che
non riceve un segnale di blocco aprirà entro il tempo di settaggio t7s.
Quindi i relè si comporteranno in due modi diversi in base alla direzione della
corrente che li attraversa.
ABB SACE 3
2. Descrizione dell’applicazione
2. Descrizione dell’applicazione
G1
Sganciatore
Direzione Direzione
impostata invertita via
da ABB software
CB
I
V
Carico induttivo/resistivo
Z
Una volta scelta la direzione di riferimento della corrente, lo scorrere della po-
tenza reattiva positiva verso il carico (vedi figura sopra) è definita direzione “con-
corde”; al contrario, lo scorrere della potenza reattiva negativa verso il carico è
definita “direzione discorde”. In tal modo, a causa del legame tra potenza reattiva
e corrente, le direzioni concorde e discorde sono definite anche per le correnti.
4 ABB SACE
2. Descrizione dell’applicazione
Con la protezione D attiva, se la direzione della corrente non può essere stabilita,
il relè si attiva in base al tempo programmato inferiore fra t7Fw e t7Bw.
Al fine di determinare la direzione della corrente, il valore della potenza reattiva
di fase deve essere maggiore del 2% rispetto alla potenza nominale di fase.
Relè 4 Relè 3
DFout4 DFin3
DBin4 DBout3
DFin4 DBout4 DBin3 DFout3
Carico B Carico C
ABB SACE 5
2. Descrizione dell’applicazione
Id
-QF1 Id
-QF2
-B1
-QF3 -QF4
Id Id
M -MS1
Altri carichi
passivi
A QF1 B QF2
Direzione Direzione
impostata impostata
C
QF4
Direzione
D QF3 E impostata
Altri carichi M
passivi
6 ABB SACE
2. Descrizione dell’applicazione
G1 G2
A QF1 B QF2
Direzione Direzione
impostata impostata
C
QF4
D QF3 E
Altri carichi
passivi M
Nel secondo caso (guasto a monte di QF2), soltanto QF2 deve intervenire:
1 - QF1 rileva una corrente pari a 10 kA concorde rispetto alla sua direzione di
riferimento, e quindi interviene con un tempo t7BW1;
2 - QF2 rileva una corrente da 10 kA a 15 kA discorde rispetto alla sua direzione
di riferimento, e quindi interviene con un tempo t7FW2;
3 - QF3 non rileva alcuna corrente di guasto;
4 - QF4 rileva una corrente del valore massimo di 5 kA discorde rispetto alla sua
direzione di riferimento, e quindi interviene con un tempo t7BW4.
Funzioni di protezione S D I
CB I2 t2 I7 t7FW t7BW I3
QF1 OFF 3kA 300ms 200ms OFF
QF2 OFF 3kA 300ms 200ms OFF
QF3 3kA 200ms - - - OFF
QF4 OFF 3kA 200ms 300ms OFF
ABB SACE 7
2. Descrizione dell’applicazione
-TM1 -TM2
IN QF1 + IN QF2 + IN
Fw Bw PR123 Fw Bw PR123 Fw Bw
OUT OUT OUT
Fw Bw Fw Bw Fw Bw
-B1 -B2
L M
Direzione impostata
Guasto in B1
Soltanto gli interruttori QF1 e QF3 devono interrompere il guasto: in particolare,
l’interruttore QF3 è attraversato da una corrente in direzione concorde con quella
impostata; il DFout manda un segnale di blocco al DFin dell’interruttore QF2 ed
al DBin dell’interrurrore QF5.
L M
8 ABB SACE
2. Descrizione dell’applicazione
Guasto in B2
Gli interruttori QF2 e QF3 e QF5 devono interrompere il guasto; in particola-
re, l’interruttore QF3 è attraversato da una corrente proveniente dalla sbarra B1
(quindi in direzione discorde rispetto a quella impostata); il DBout invia un se-
gnale di blocco al DFin dell’interruttore QF1.
L M
Ripetendo lo stesso ragionamento per gli altri quattro tipi di guasto possibili (a
valle di QF4, a valle di QF5, a monte di QF1 e a monte di QF2) è possibile definire
una tabella riassuntiva globale del sistema:
OUT
Cablaggio QF1 QF2 QF3 QF4 QF5
FW BW FW BW FW BW FW BW FW BW
FW
QF1
BW
FW
QF2
BW
IN FW
QF3
BW
FW
QF4
BW
FW
QF5
BW
ABB SACE 9
2. Descrizione dell’applicazione
Funzione di protezione S D I
Selectivity
CB I2 t2 I7 t7FW t7BW time I3
Il tempo di selettività t7s (si ricorda che il tempo di selettività t7s è il tempo di in-
tervento degli interruttori “non bloccati” che devono aprire) può essere impostato
da 130 a 150 ms, mentre t7FW/BW (cioè il tempo di intervento degli interruttori
“bloccati” che non devono aprire) deve essere impostato (da 200 a 800 ms) in
modo da soddisfare la relazione: t7FW/BW>t7s+70 ms.
Tutto ciò visto che 70 ms rappresenta la differenza minima tra i tempi di inter-
vento dei due interruttori in serie, in alimentazione ausiliaria, per garantire che
l’interruttore a monte non intervenga.
10 ABB SACE
2. Descrizione dell’applicazione
QF2 nella stessa direzione impostata, mentre QF3 è attraversato da una corrente
discorde rispetto a quella impostata (i segnali di “blocco” attivi sono indicati da
frecce più larghe).
-TM1 G1
A B
IN IN
QF1 + Fw Bw
QF2 + Fw Bw
PR123 PR123
OUT OUT
Fw Bw Fw Bw
C B1
IN
Fw Bw
QF3 + OUT
PR123 Fw Bw
D
-TM1 G1
A B
IN IN
QF1 + Fw Bw
QF2 + Fw Bw
PR123 PR123
OUT OUT
Fw Bw Fw Bw
C B1
IN
Fw Bw
QF3 + OUT
PR123 Fw Bw
D
In caso di guasto in C, QF1 e QF2 sono attraversati da una corrente che scorre nel-
la stessa direzione di quella impostata, mentre QF3 è attraversato da una corrente
con direzione discorde. Nessun interruttore viene bloccato e di conseguenza tutti
gli interruttori interessati dal guasto interverranno in base ai tempi di regolazione
della protezione S o I.
-TM1 G1
A B
IN IN
QF1 + Fw Bw
QF2 + Fw Bw
PR123 PR123
OUT OUT
Fw Bw Fw Bw
C B1
IN
Fw Bw
QF3 + OUT
PR123 Fw Bw
D
ABB SACE 11
3. Esempi applicativi
3. Esempi applicativi
-TM1 -TM2
Vn2 = 400V Vn2 = 400V
Sn = 630kVA Sn = 630kVA
Sec.: LLLN/TT Sec.: LLLN/TT
A B
-QF1 -QF2
E1B 1000 PR123/P-LSIG In=1000A E1B 1000 PR123/P-LSIG In=1000A
RCQ RCQ
Id Id
-MS1 -MS2
M3GP 315 MLA 8 - 110 kW M2BAT 315 SMB 2 - 132 kW
T4N320 PR221-I T5N400 PR221-I
-QF3 -QF4
T5N 630 PR221DS-LS/I T5N 630 PR221DS-LS/I Cont. LD A210 Cont. LD A260
Id RCQ Id RCQ Relay E320DU Relay E320DU
Pn = 110.00 kW Pn = 132.00 kW
Cosphi = 0.83 Cosphi = 0.887
12 ABB SACE
3. Esempi applicativi
Nel primo caso (guasto in A), QF1 è attraversato da una corrente con un valore
compreso fra 13 kA e 15 kA, mentre QF2 è attraversato da una corrente pari a
ca. 13 kA. Soltanto QF1 deve aprire: in questa maniera, distaccando il carico non
prioritario L2, è possibile mantenere alimentati L1, M1 e M2. Poiché potrebbe non
esserci alcuna differenza fra i due valori di corto circuito, non è possibile utilizza-
re la protezione S al fine di garantire la selettività tra QF1 e QF2. Il secondo caso
(guasto in B) è esattamente speculare. Così, utilizzando soltanto D (con i tempi
t7FW più lunghi dei tempi t7BW) la selettività fra QF1 e QF2 è sempre salva.
Ecco, di seguito, l’impostazione delle funzioni di protezione (valori della soglia I
intesi come multipli di In).
Funzione di protezione S D I
INTERRUTTORE I2 t2 I7 t7FW t7BW I3
QF1 OFF 4 300 ms 200 ms OFF
QF2 OFF 4 300 ms 200 ms OFF
QF3 4.5 100 ms - - - OFF
QF4 4.5 100 ms - - - OFF
MS1 - - - - - 9
MS2 - - - - - 9
Per essere certi che ogni cosa funzioni come previsto in caso di guasto, cioè che
gli interruttori settati con la protezione D intervengano sempre con la protezione
D, la scelta degli interruttori e delle relative regolazioni è stata definita in base a
queste tre semplici regole:
ABB SACE 13
3. Esempi applicativi
-B1 -B2
V = 439.9 V V = 439.9 V
Ib = 2216.5 A Ib = 2216.6 A
Cosphi = 0.90 Cosphi = 0.89
I’’k LLL = 76.0kA I’’k LLL = 76.0kA
-QF5 -QF6 -QF7 -QF8 -QF9 -QF10 -QF19 -QF20
T2L 160 E2S 1600 E2S 1600 E1B 1250 E1B 1250 T2L 160 E2S 1600 E2S 1600
PR122/P-LSI PR122/P-LSI PR 123/P-LSI PR 123/P-LSI PR122/P-LSI PR122/P-LSI
Bus Tie Bus Tie
-B3
-WC5 -BW1 -BW2 V = 439.9 V -WC6 -BW3 -BW2
Ib = 756.0 A
4G10 SC 1200 A 4 cond. AI SC 1200 A 4 cond. AI Cosphi = 0.90 4G10 SC 1200 A 4 cond. AI SC 1200 A 4 cond. AI
Ib = 27.6 A L = 30 m L = 10 m I’’k LLL = 76.0kA Ib = 29.4 A L = 30 m L = 10 m
Iz = 46.0 A dV = 0.59 % dV = 0.22 % -QF13 Iz = 46.0 A dV = 0.59 % dV = 0.22 %
dV = 0.14 % Ib = 860.0 A Ib = 950.2 A dV = 0.14 % Ib = 860.0 A Ib = 950.2 A
L=7m Iz = 1260,0 A Iz = 1260,0 A E2S 1250 L=7m Iz = 1260,0 A Iz = 1260,0 A
PR122/P-LSI
-MS6 -MS7
M3AA 180 L 6 M2BA 100 L2 A
Pn = 17.00 kW Pn = 17.00 kW
M Cosphi = 0.79 M Cosphi = 0.79
Cosphi = 0.90 Cosphi = 0.85
FU = 100 % FU = 100 %
dV = 1.90 % dV = 1.98 %
14 ABB SACE
3. Esempi applicativi
Sono presenti due congiuntori di sbarra che collegano il motore centrale trifase
da 500 kW MS5 alle due sbarre di BT.
Questo motore deve rimanere alimentato sia nel caso di un guasto sulla sbarra
B1 (quella rossa) che di guasto sulla sbarra B2 (quella verde). Sono state imposte
direzioni di default per i due congiuntori di sbarra degli interruttori Emax E1,
come mostra la figura qui sotto:
-QF8 -QF9
E1B 1250 PR123/P-LSI E1B 1250 PR123/P-LSI
Bus Tie Bus Tie
-QF13
E2S 1250 PR122/P-LSI
-BW5
MR 1000A 4 cond. Cu
L = 10 m
-MS5
M MRKP 355 MLB 4
Pn = 500.00 kW
-QF13
E2S 1250 PR122/P LSI
In caso di guasto sulla sbarra B2, il congiuntore della sbarra B1 deve restare chiu-
so, mentre il congiuntore B2 deve aprire in modo che il guasto venga isolato.
Inoltre, anche gli interruttori QF1 e QF2 devono rimanere chiusi e non interveni-
re anche se attraversati da una corrente considerevole.
Allo stesso tempo, QF1 e QF2 devono garantire una protezione adeguata ai gene-
ratori, e quindi la loro protezione S deve intercettare la curva di decremento del
generatore nel caso di un guasto sulla sbarra B1.
A causa di queste due finalità antitetiche, QF1 e QF2 sono stati equipaggiati con i
relé PR332/P, con i quali è possibile realizzare la selettività di zona.
Così, in caso di guasto sulla sbarra B2, QF8 provvede a bloccare QF1 e QF2 che
quindi apriranno nel tempo t2 settato della protezione S (impostato a 0.25 s), nel
ABB SACE 15
3. Esempi applicativi
caso invece di un guasto sulla sbarra B1, essi apriranno rapidamente in un tempo
t7s (impostato a 0.15 s, tale che possa intercettare la curva di decremento del ge-
neratore): in questo modo entrambi gli obiettivi sono rispettati (vedi lo schema e
la tabella alla pagina successiva).
Nel caso di un guasto sulla sbarra B1, è necessario agire in modo analogo.
Così, nella figura sopra, è riassunta la logica dell’impianto, basato sui due relè
PR123/P con SdZ D.
1E4s
1E3s
100s
10s
1s
0.1s
1E-2s
1E-3s
Funzione di protezione S D I
CB I2 t2 t7FW t7BW t7SEL I3
QF2 1.8 250 ms - - 150 ms OFF
QF7 OFF OFF - - - 8
QF8 OFF OFF 250 ms - 150 ms OFF
16 ABB SACE
3. Esempi applicativi
-QF7 -QF8
Carico @ Carico @
-GS3 400 V 400 V
-TM1 -TM2
Vn = 660V
Cosφ = 0.80
-QF9
LLL/IT ->TT
Carico @
G
400 V
-QF10 -QF11 -TM3
-QF12
G G G G
OUT
EG1 EG2
OUT OUT EG3 EG4 OUT
IN IN IN IN IN
FW BW
EG-AB OUT
FW BW
A OUT OUT B
IN IN IN
E01-1 FW BW E02-1
OUT E01-3 OUT OUT OUT E02-2 OUT
IN E01-2 IN ET-AB FW BW IN E02-3 IN
E01-4
E01-5 E02-5
E02-4
ABB SACE 17
3. Esempi applicativi
4. Guida pratica
1 1 1
3 TR-3 3 3
A-V-Hz-cosphi A-V-Hz-cosphi A-V-Hz-cosphi
AT12S Wh-VARh RS485 AT12S Wh-VARh RS485 AT12S Wh-VARh RS485
5000/5A VA-W-VAR Mod-Bus RTU 5000/5A VA-W-VAR Mod-Bus RTU 5000/5A VA-W-VAR Mod-Bus RTU
ASC10
4 5+5+5/5A 4 4
*F)
K12
K12
K13
K13
K13
K14
K14
K14
K15
K15
K15
K1
K1
K1
K1
K1
K1
64
64
64
61
61
61
62
62
63
63
63
XK2 1 XK2 2 XK3 1 XK3 2 XK3 5 XK3 4 XK4 1 XK4 2 XK4 1 XK4 2 XK2 1 XK2 2 XK3 1 XK3 2 XK3 5 XK3 4 XK4 1 XK4 2 XK4 1 XK4 2 XK2 1 XK2 2 XK3 1 XK3 2 XK3 5 XK3 4 XK4 1 XK4 2 XK4 1 XK4 2
K51 K51 K51 K51 K51 K51 K51 K51 K51 K51 K51 K51
K51 SZin(DFin) SZout(DFout) GZin(DBin) GZout(DBout) K51 SZin(DFin) SZout(DFout) GZin(DBin) GZout(DBout) K51 SZin(DFin) SZout(DFout) GZin(DBin) GZout(DBout)
W11
W11
W4
W4
W4
W3
W3
W3
(A) (B)
E6-1 (A) (B)
E6-2 (A) (B)
E6-3
W2 W2 W2
ABB SACE 19
4. Guida pratica
I terminali che devono essere collegati (vedi lo schema sopra) sono fisicamente
presenti (e chiaramente identificati) nella morsettiera dell’ interruttore EMAX.
1) Un interruttore aperto EMAX con relè PR123/P oppure EMAX X1 con relè
PR333/P
20 ABB SACE
4. Guida pratica
2) Il cavo
Un cavo bifilare schermato cordato può essere utilizzato per realizzare il cablaggio.
Un cavo adatto per questa applicazione è il cavo “Belden 3105A”, prodotto dalla
BELDEN (alcune caratteristiche: diametro del conduttore 0.30 inch, impedenza
caratteristica 120 Ohm, massima tensione di esercizio secondo normativa UL 300
V r.m.s., massima corrente raccomandata 2,7 A per conduttore @ 25°C).
Lo schermo del cavo deve essere collegato a terra soltanto in corrispondenza con
uno dei due sganciatori. Quando è possibile individuare un interruttore più “a
monte” tra i due, si consiglia di collegare lo schermo a terra in corrispondenza
con lo sganciatore che equipaggia l’interruttore.
Per la selettività di zona, la lunghezza massima del cablaggio tra due unità è 300
metri. Tale limite può essere aumentato utilizzando un dispositivo particolare.
3) Unità di alimentazione
ABB SACE 21
4. Pratical Guide
A B
C D
A B
ZSA
C D
22 ABB SACE
4. Pratical Guide
Infatti, ZSA è una matrice di diodi che permettono la distribuzione del segnale di
blocco in ingresso alla corretta uscita, senza indesiderati ritorni di segnale. Vedi
esempio seguente:
1 IN 11 12 13
1
2 IN
2
3 IN
3
4 IN
4
11 OUT
12 OUT
13 OUT
Segnale di blocco 11 12 13
1 X X X
2 X X
3 X X
4 X X
Il massimo numero di interruttori che possono essere collegati alle uscite di uno
sganciatore è 20 in caso di un PR123 che blocca altri PR123. Ma, se sono presenti
vecchi dispositivi tipo PR113, ci sono meno connessioni disponibili: 3 nel caso di
un PR123 che blocca dei PR113; 3 nel caso di un PR113 che blocca altri PR113.
Il massimo numero di interruttori che possono essere collegati alle entrate di uno
sganciatore PR123 è potenzialmente infinito.
ABB SACE 23
4. Pratical Guide
4.1.3 Test
Esistono due diversi tipi di prova che possono essere eseguiti per verificare il
corretto funzionamento della SdZ D. Il primo (vedi paragrafo 4.1.3.1) sarà ese-
guito quando il sistema elettrico sta lavorando in normali condizioni di servizio,
mentre il secondo (vedi paragrafo 4.1.3.2) simula un guasto nell’impianto. Tra i
due soltanto il primo tipo di prova può essere eseguito dal cliente; l’altro viene
eseguito, su richiesta, da tecnici ABB.
Verificare la protezione SdZ D utilizzando il Menu Test del PR123 è semplice. Per
verificare se il sistema implementato funziona propriamente, è possibile forzare
i segnali di uscita DFout e DBout di un interruttore e poi procedere alla verifica
dello stato degli interruttori collegati.
Questa funzione specifica può essere attivata attraverso il Menu Test del relè,
selezionando il menu “Selettività di Zona”.
Utilizzando una speciale unità di prova chiamata Ts3, è possibile simulare una
corrente di corto circuito su diversi interruttori e poi testare il corretto funziona-
mento della funzione SdZ D.
Il verbo “simulare” significa che, utilizzando l’unità Ts3, è possibile applicare una
corrente adeguata al secondario dei sensori di corrente del relè PR113/P, oppure
definire un’adeguata tensione sulla bobina di Rogowski del relè PR123/P in modo
che il PR1x3/P veda una corrente di guasto. In caso di necessità di questo tipo di
prova, chiedere ad ABB per dettagli.
24 ABB SACE
4. Pratical Guide
Scegliere la direzione del flusso di corrente è semplice. Entrando nel menu del
modulo di misura (lo potete trovare nel menu impostazioni) e selezionando “flus-
so di potenza” è possibile effettuare una scelta fra:
Basso -> Alto
Oppure
ABB SACE 25
5. Indice delle abbreviazioni
D Protezione Direzionale
SdZ D Funzione Selettività di Zona Direzionale
Tempo di intervento in direzione concorde alla direzione di
t7FW
riferimento impostata
Tempo di intervento in direzione discorde alla direzione di
t7BW
riferimento impostata
I7 Soglia di corrente per D ed SdZ D
DFin Ingresso relativo alla direzione concorde
DBin Ingresso relativo alla direzione discorde
DFout Uscita relativa alla direzione concorde
DBout Uscita relativa alla direzione discorde
Tempo di selettività, cioè tempo di intervento degli
t7s
interruttori “non bloccati”
26 ABB SACE
6. Bibliografia
6. Bibliografia
ABB SACE 27
5.000/Océ Facility Services SPA/CAL
1SDC007401G0901 May ’09
Printed in Italy
ABB SACE
Una divisione di ABB S.p.A.
Interruttori B.T.
Via Baioni, 35
24123 Bergamo
Tel.: 035.395.111 - Telefax: 035.395.306-433
http://bol.it.abb.com
Tutte le soluzioni
per la Bassa Tensione
e l’Automazione.