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Pedagogia

Comunità cristiana
La comunità cristiana ha come finalità l’evangelizzazione, cioè ha il compito di testimoniare con le
parole e con la vita, la fede nel Vangelo e l’amore di Cristo che è per tutti. La Chiesa, prendendo in
considerazione le parole di Cristo “ho avuto fame, ho avuto sete”…ha voluto far conoscere il cuore
compassionevole di Cristo che si serve di noi con tutta umiltà. Egli ogni qualvolta che tendiamo la
mano in aiuto del nostro fratello, ci ricompensa e ci sazia da quella fame e sete.
La Chiesa è maestra educatrice, perché insegna ai suoi figli quell’amorevolezza ( don Bosco)
necessaria per vedere il bisogno di chi soffre, insegna la comunione intima che bisogna avere con
la parola di Dio tramite catechesi e incontri formativi, insegna la bellezza della liturgia che è
capace di farci pregustare le realtà celesti. Tutti questi modi di insegnamento sono necessari per la
crescita sana di tutta la comunità.
Una comunità cristiana formata diventa luogo di incontro per giovani e ragazzi, che sentendosi
accolti e amati, pongono quelle domande di senso che spesso in un contesto familiare viene
difficile porre. Una tentazione frequente, che riguarda gli adulti, è di pensare che i giovani non
abbiamo delle domande profonde, ignorando che tutti nel proprio intimo hanno dei punti
interrogativi che in alcuni casi non vengono esposti. Un buono educatore sa scorgere ciò, è deve
avere la capacità di mettere a proprio agio i giovani, perché essi sentendosi amati aprono il loro
cuore. I ragazzi avvertono il bisogno di essere ascoltati!
Per creare questo clima accogliente e di ascolto, in una comunità non può mancare uno spazio
dedicato all’oratorio perché è proprio qui che si fa esperienza di socialità più ricca e meno
strutturata di quella nelle scuole. La socialità vissuta in parrocchia dona valori cristiani e umani,
come la responsabilità, l’amicizia, la libertà, il rispetto, la lealtà, la solidarietà. Questi valori
vengono appresi non perché se ne sente parlare, ma perché sono testimoniati, vissuti,
sperimentati.
Tra le risorse vi è la presenza di generazioni diverse e quindi l’opportunità di confronto e di
crescita con varie fasce di età, dal bambino all’adolescente, dal giovane al ragazzo. Anche gli stessi
educatori vocati sono una grande risorsa, che va custodita perché hanno bisogno di trovare nella
comunità nuove motivazioni e particolare attenzione. La formazione degli educatori deve essere
al primo posto, perché da esse bisogna apprendere quello spirito di servizio e di donazione per
amore di Dio e del prossimo poiché c’è più gioia nel dare che nel ricevere.
A livello famigliare, la comunità diventa un importante interlocutore in particolare nei casi difficili.
È bello quindi stringere un legame, un’alleanza con la famiglia, ricordando che è il nido
dell’educazione cristiana e umana.

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