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Le prime leggi scritte

All’inizio della formazione delle prime città, dei primi imperi, dei primi paesi, le leggi e tutto
ciò che riguardava la giustizia e la legislazione veniva tramandata a voce, o addirittura, non
c’era nessun tipo di legge.
Con il passare del tempo, nacque La necessità di riferirsi a dei testi o a delle raccolte di
leggi.
Tra i primi codici scritti Inizialmente ricordiamo il codice di Ur Nammu che risalgono al 2050
a.C e quelle di hammurabi. Queste carte costituzionali però contenevano solamente tutto
ciò che riguardava le pene e i reati, non avevano nessun riferimento ai diritti del cittadino e ai
valori importanti dello stato come il sistema giuridico moderno.
Con il passare dei secoli però, i componimenti di leggi iniziarono ad essere sempre più
accurati, ricordiamo in Grecia, i codici per le poleis e nel mondo romano le leggi delle 12
tavole del 452 a.c.
Un esponente importante da ricordare per quando riguarda il corpo di leggi scritte a Roma, è
Giustiniano che tra il 528 e il 533 produsse il corpus iuris civilis, molto importante per lo
sviluppo delle leggi moderne.

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Codice Ur Nammu Codice hammurabi Le 12 tavole Corpus iuris civilis

Nel tredicesimo secolo in Europa nacquero le prime Costituzioni,forme scritte nelle quali il
sovrano esplicitava le modalità del proprio potere e regolava il funzionamento dello
stato,ebbero così origine la Magna Charta Libertatum. Questo documento sancì i diritti dei
cittadini liberi,tra i quali vi era il diritto di ognuno di essi di essere giudicato di fronte ad un
tribunale

Nel XVIII secolo, durante il periodo illuminista, si avanzano le prime tesi su come deve
essere strutturata una Costituzione e di quali principi e valori doveva essere portatrice
proprio per questo si inizia a parlare di costituzionalismo.
Il costituzionalismo è una tecnica giuridica che ha come obiettivo quello di trovare i giusti
equilibri tra l’organizzazione dei poteri dello Stato e salvaguardare i diritti degli uomini.
il 4 marzo 1848. lo Statuto Albertino, viene promulgato
dal re Carlo Alberto di Savoia .
Era la Carta costituzionale del Regno di Sardegna,

lo Statuto Albertino è redatto in due esemplari, uno in


italiano e l’altro in francese, le due lingue ufficiali del
Regno di Sardegna: italiano in Piemonte, Liguria,
Sardegna, Lomellina e Nizza; francese in Savoia e Valle
d’Aosta.

Si compone di 84 articoli, distribuiti su 6 fogli recto e


verso, per un totale di 12 pagine In calce al documento
sono presenti le firme di Carlo Alberto e dei diversi
ministri.

La costituzione italiana
La nostra costituzione è stata scritta nel dicembre del 1947 e proclamata il 1 gennaio del
1948.
A differenza delle altre leggi scritte nominate poc’anzi che sono state scritte e decise da una
sola persona (imperatore, re, governatore), la nostra costituzione é stata approvata da
rappresentati che i cittadini hanno votato.
La nostra costituzione oltre a parlare delle leggi, indica i valori fondamentali del paese e del
cittadino con i suoi doveri e diritti.
Infatti é costituita da:
● Una premessa formata da 12 articoli in cui vengono elencati tutti i principi e valori
fondamentali della comunità( uguaglianza, diritto alla vita e alla libertà ecc..), i doveri
come pagare le tasse e votare, la tutela delle minoranze e del patrimonio culturale e
il rifiuto alla guerra
● Una prima parte in cui vengono elencati i diritti e i doveri del cittadino
● Una seconda parte in cui viene analizzato l’ordinamento della repubblica.
Inoltre, la costituzione italiana è
● Scritta perché le legge i sono iscritte
● Rigida perché per cambiarla ci vuole un lungo e complicato procedimento
● Lunga perché è costituita da molte leggi e articoli
● Garantista perché garantisce il bene del cittadino e dell’ambiente in cui vive.

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