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Alcuni termini usati in acustica:

L'acustica è la scienza che studia tutti gli effetti sonori.


La sorgente acustica è qualsiasi corpo che, percosso, vibra producendo un effetto sonoro.
Il mezzo propagante trasmette le vibrazioni dalla sorgente ai ricevente.
Il ricevente (cioè l'orecchio) trasforma le onde sonore in stimoli che vanno a sollecitare il nostro cervello.
Il suono è un effetto acustico determinato da onde costanti e regolari.
Il rumore è un effetto acustico determinato da onde acustiche disuguali e irregolari.
La frequenza di un segnale acustico indica quante sono le vibrazioni al secondo e viene misurata in Hertz
(Hz).
Il tono è la caratteristica del suono che dipende dalla frequenza, cioè dal numero delle vibrazioni al
secondo. Quanto maggiore è il numero delle vibrazioni tanto più acuto risulta il suono e tanto più si parla di
toni alti.
I suoni udibili da un orecchio perfetto vanno da 16 Hz a 16000 Hz.
Gli infrasuoni sono quei segnali acustici con una frequenza inferiore a 16 Hz.
Gli ultrasuoni sono quei segnali acustici con una frequenza superiore a 16000 Hz.
L'intensità è la caratteristica del suono che varia secondo l'ampiezza delle vibrazioni. Quanto maggiore è
l'ampiezza delle vibrazioni tanto più forte risulta il suono.
Il timbro è la caratteristica del suono che dipende dalla forma delle vibrazioni.
I watt (W) indicano la potenza fisica dell'intensità.
I decibel (dB) calcolano la potenza dell'intensità in base alla sensazione suscitata nell'ascoltatore e tengono
conto della non linearità dell’orecchio.
L'inquinamento acustico deriva da un eccessivo uso e abuso di decibel.

La scala temperata
La nostra civiltà musicale si basa prevalentemente su una scala detta temperata, nella quale le frequenze
dei vari suoni, cioè gli Hz, sono stabilite in base ad un preciso valore matematico ottenuto seguendo un
calcolo basato sulla «costante» 1,059463.
Moltiplicando una data frequenza per questo valore si attiene il suono direttamente più acuto di un
semitono: se ad esempio scegliamo il La di 440Hz, moltiplicando 440 per 1,059463 si ottiene la frequenza
del suono che noi chiamiamo La# o Sib. Proseguendo, cioè moltiplicando questo valore di nuovo per
1,059463 otteniamo la frequenza del Si naturale, e così via.
I più intraprendenti sanno dire a questo punto da dove viene fuori la «costante» 1,095463 ?
A titolo di esempio si riportano le frequenze dei 12 suoni diversi calcolati all'interno dell'ottava compresa
fra il La di 440 Hz e quello più acuto di 880 Hz.

Esempi di motivi a nove note:


Per Elisa
Nota Mi Re# Mi Re# Mi Si Re Do La
Frequenza [Hz] 659.2 622.2 659.2 622.2 659.2 493.8 587.3 523.2 440
Periodo [ms] 1.52 1.61 1.52 1.61 1.52 2.02 1.70 1.91 2.27
La Stangata
Nota Re Fa# Sol La Fa# La Fa# La La
Frequenza [Hz] 587.3 739.9 783.9 880 739.9 880 739.9 880 880
Periodo [ms] 1.70 1.35 1.28 1.14 1.35 1.14 1.35 1.14 1.14

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