Sei sulla pagina 1di 11

See discussions, stats, and author profiles for this publication at: https://www.researchgate.

net/publication/235219080

Illuminazione nei luoghi di lavoro: benessere, salute e


sicurezza dei lavoratori

Conference Paper · November 2012

CITATION READS
1 988

4 authors:

Francesco Leccese Giacomo Salvadori


Università di Pisa Università di Pisa
191 PUBLICATIONS   588 CITATIONS    121 PUBLICATIONS   240 CITATIONS   

SEE PROFILE SEE PROFILE

Matteo Casini M. Bertozzi


Università di Pisa Università di Pisa
21 PUBLICATIONS   45 CITATIONS    19 PUBLICATIONS   44 CITATIONS   

SEE PROFILE SEE PROFILE

Some of the authors of this publication are also working on these related projects:

Human-Artificial light sources interaction: health and safety View project

The laboratory for acoustic testing of building structures View project

All content following this page was uploaded by Francesco Leccese on 01 June 2014.

The user has requested enhancement of the downloaded file.


IF CRASC ’12
II CONVEGNO DI INGEGNERIA FORENSE
V CONVEGNO SU CROLLI, AFFIDABILITÀ STRUTTURALE, CONSOLIDAMENTO
Pisa, 15-17 novembre 2012

ILLUMINAZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO:


BENESSERE, SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI

F. Leccese, G. Salvadori, M. Casini, M. Bertozzi


Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTEC) – Laboratorio
di Illuminotecnica e Acustica (LIA), Università di Pisa

SOMMARIO
L’analisi di due ambienti di lavoro tipo ufficio, condotta anche attraverso misure in situ dei
principali parametri illuminotecnici, ha permesso di studiare una metodologia di approccio
procedurale alla valutazione del rischio illuminotecnico nei luoghi di lavoro con particolare
riguardo agli aspetti del benessere, della salute e della sicurezza dei lavoratori. Tale meto-
dologia procedurale è tuttora assente nel panorama tecnico-normativo nazionale.

1. INTRODUZIONE

Negli ultimi anni, anche per effetto di una generale riorganizzazione dei luoghi di lavoro
dotati in genere di postazioni di lavoro con terminali per la lettura, la scrittura e la riprodu-
zione delle informazioni, si è posta una maggiore attenzione verso gli aspetti legati alla il-
luminazione. Il legislatore nazionale ha peraltro fornito indicazioni sulla valutazione
dell’illuminazione dell’ambiente di lavoro e della specifica postazione di lavoro nel Testo
Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (Decreto Legislativo 81/2008).
Nel progetto (o nella “riqualificazione”) dell’ambiente di lavoro e della singola postazione
di lavoro occorre valutare i parametri illuminotecnici più rilevanti: illuminamento, lumi-
nanza, uniformità, contrasti, tenendo nella debita considerazione le implicazioni dovute alla
integrazione della luce artificiale con la luce naturale e alla interazione tra la luce e le su-
perfici dell’ambiente oggetto dei compiti visivi. Alcuni di questi parametri illuminotecnici,
in particolare illuminamento e luminanza, possono essere misurati con strumentazione por-
tatile di semplice utilizzo e immediata restituzione dei risultati delle misure.
La valutazione dell’illuminazione dei luoghi di lavoro può essere relazionata al manifestarsi
di problematiche della salute, in particolare inerenti problemi di carattere visivo (es. aste-
nopia occupazionale) e problemi di carattere posturale (es. disturbi muscolo-scheletrici),
tuttavia nella letteratura specializzata la casistica clinica è ancora scarsa e frammentata (tal-
volta contraddittoria), formata da dati non ancora validati sotto il profilo epidemiologico e
causale. In questo lavoro gli Autori presentano i risultati di misure in situ dei parametri il-
luminotecnici sopra citati svolte in alcuni uffici, con caratteristiche generali degli ambienti,
F. Leccese, G. Salvadori, M. Casini, M. Bertozzi

varietà di compiti visivi e tipologie di arredi assai comuni. Le misure sono confrontate con i
valori limite indicati nella normativa tecnica per ciascun parametro. Per la valutazione degli
aspetti di benessere, ovvero di comfort visivo nell’ambiente di lavoro, viene debitamente
considerata anche l’illuminazione naturale.

2. LA NORMATIVA SULLA ILLUMINAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO

2.1. Aspetti legislativi


L’illuminazione dei luoghi di lavoro, nel passato, è stata trattata in Italia nella legislazione
specialistica di settore, a questo proposito possono essere ricordati i seguenti:
ƒ Circolare Ministero Lavori Pubblici n. 3151 (Maggio 1967) sui criteri di valutazione
delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione
e di illuminazione delle costruzioni edilizie;
ƒ Circolare Ministero dei Lavori Pubblici n. 13011 (Novembre 1974) sui requisiti fisico-
tecnici per le costruzioni edilizie ospedaliere (proprietà termiche, igrometriche, di venti-
lazione e di illuminazione);
ƒ Decreto Ministro Lavori Pubblici e Ministro Pubblica Istruzione del Dicembre 1975 sul-
le norme tecniche relative all’edilizia scolastica;
ƒ Decreto Legislativo n. 626 (Settembre 1994) sul miglioramento della sicurezza e della
salute dei lavoratori durante il lavoro in attuazione di varie Direttive Europee (fra le
quali, tra le altre, la Direttiva 90/270 sui requisiti minimi per la salute e sicurezza del la-
voro al videoterminale).
Più di recente gli aspetti inerenti la procedura di valutazione dei rischi derivanti
dall’illuminazione (sia naturale che artificiale), dei luoghi di lavoro e dall’illuminazione del
posto di lavoro con videoterminale sono stati inseriti nel Decreto Legislativo 81/2008 [Lec-
cese et al., 2012b; 2012c]. In questo contesto normativo, un caso particolare è rappresentato
dalla illuminazione delle postazioni di lavoro dotate di videoterminale [Leccese et al.,
2012d]. L’argomento è stato affrontato nella legislazione italiana inizialmente nel Decreto
Legislativo 626/1994 (citato in precedenza) e più di recente nel Decreto del Ministro del
Lavoro e del Ministro della Sanità del Febbraio 2000, riguardante le linee guida d’uso dei
videoterminali.
Gli aspetti relativi alla illuminazione dei luoghi di lavoro sono spesso trattati unitamente
agli altri aspetti inerenti le condizioni di comfort dell’ambiente interno [Coord.to Tecnico
Interr. …, 2006], vale a dire le condizioni di temperatura e umidità relativa dell’aria e le
condizioni di ventilazione (sia naturale che meccanica). In particolare per quanto riguarda
l’illuminazione, nella legislazione citata in precedenza, è richiesto che: “i luoghi di lavoro
devono disporre di sufficiente luce naturale ed essere dotati di dispositivi che consentano
un’illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benesse-
re dei lavoratori” e che “gli impianti di illuminazione dei locali di lavoro e delle vie di cir-
colazione devono essere installati in modo che il tipo d’illuminazione previsto non rappre-
senti un rischio di infortunio per i lavoratori”.
Non deve sorprendere che da queste indicazioni generiche siano scaturiti, assai di frequen-
te, risultati insufficienti e di conseguenza i luoghi di lavoro risultino spesso dotati di una
illuminazione del tutto inadeguata [Leccese et al., 2012a; Corucci, 2012].
Illuminazione nei luoghi di lavoro: benessere, salute e sicurezza dei lavoratori

2.2. Aspetti normativi


Negli ultimi dieci anni la normativa tecnica inerente l’illuminazione dei luoghi di lavoro e
del posto di lavoro con videoterminale ha subito continui aggiornamenti, anche con riguar-
do alla continua evoluzione del posto di lavoro e delle attrezzature informatiche che vengo-
no utilizzate. Nella Tab. 1 sono indicate le principali norme tecniche (in parte a carattere
europeo), attualmente adottate in Italia, riguardanti l’illuminazione dei luoghi di lavoro.

Titolo della norma Numero Anno


Illuminazione dei posti di lavori – Parte 1: Posti di lavoro in interni UNI EN 12464-1 2011
Prestazione energetica degli edifici – Requisiti energetici per illu-
minazione
UNI EN 15193 2008
Illuminazione di Interni – Valutazione dell’abbagliamento molesto
con il metodo UGR
UNI 11165 2005
Fotometri portatili – Caratteristiche prestazionali UNI 11142 2004
Illuminazione di Emergenza UNI EN 1838 2000

Tabella 1. Illuminazione dei luoghi di lavoro: normativa tecnica attualmente in vigore in Italia.

3. IL PROGETTO ILLUMINOTECNICO DEI LUOGHI DI LAVORO

La corretta illuminazione dei luoghi di lavoro è un aspetto essenziale affinché i lavoratori


possano svolgere in modo efficiente, accurato e sicuro i propri compiti visivi, garantendo
livelli di visibilità e comfort adeguati [Leccese et al., 2012a]. L’illuminazione deve essere
confortevole ed allo stesso tempo comunicare senso di sicurezza, non essere causa di affati-
camenti (in particolare di tipo visivo), risultare disturbante o, peggio, originare disagi o fa-
stidi al lavoratore durante lo svolgimento delle proprie attività.
Le prestazioni illuminotecniche possono considerarsi legate al soddisfacimento di tre esi-
genze fondamentali (UNI EN 12464-1, v. Tab. 1): il comfort visivo (in tal senso si ritiene
che la sensazione di benessere percepita dai lavoratori contribuisca indirettamente ad otte-
nere più elevati livelli di produttività), la prestazione visiva (in tal senso i lavoratori devono
essere in grado di svolgere i loro compiti visivi anche in circostanze difficili e protratti nel
tempo), la sicurezza. Fra i principali parametri che caratterizzano l’ambiente luminoso, con
riferimento sia alla luce naturale sia alla luce artificiale, possono essere indicati (UNI EN
12464-1): l’illuminamento, la distribuzione delle luminanze, la direzionalità della luce, la
resa dei colori e la temperatura di colore delle sorgenti luminose, l’abbagliamento. In Tab. 2
sono riportati, per alcuni significativi tipi di luoghi di lavoro (o compiti visivi) i seguenti
parametri illuminotecnici: l’illuminamento medio mantenuto (Em) sul piano di lavoro di ri-
ferimento per lo specifico ambiente (o compito visivo), il valore massimo dell’indice unifi-
cato di abbagliamento (UGRL), il valore minimo della uniformità media di illuminamento
(U0) sul piano di lavoro di riferimento ed il valore minimo dell’indice di resa cromatica
(Ra) delle lampade utilizzate.
In particolare la distribuzione dei valori della luminanza sulle varie superfici comprese nel
campo visivo (o più in generale nell’ambiente di lavoro) influenza, in maniera anche note-
vole, l’adattamento dell’occhio dell’osservatore ad una data illuminazione, quindi, di con-
seguenza, lo svolgimento di un dato compito visivo (o attività lavorativa) per il quale quel
F. Leccese, G. Salvadori, M. Casini, M. Bertozzi

livello di illuminazione è richiesto. Nella normativa tecnica sono suggeriti intervalli di rife-
rimento entro cui deve risultare compreso il rapporto tra la luminanza del compito visivo e
quella delle superfici circostanti [Leccese et al., 2012a], v. Tab. 3.

Em
Type of area, task or activity UGRL U0 Ra
(lx)
Circulation areas and corridors 28
100 40
Traffic
zones

Stairs, escalators 25
Inside buildings

0.40
Rest rooms 100 22
80
Cloakrooms, washrooms, bathrooms, toilets 200 25
General a-

Rooms for medical attention 500 16 0.60 90


reas

Plant rooms, switch gear rooms 200 25 0.40 60


Store and stockrooms 100 25 0.40 60
Filing, copying, etc. 300 0.40
19
Writing, typing, reading, data processing 500 0.60
Technical drawing 750 16 0.70
Offices

CAD work stations


500 19
Conference and meeting rooms 0.60
Reception desk 300 22
Archives 200 25 80
Entrance halls 22
100 0.40
Places of public

Corridors
25
assembly

Self-service restaurant 200


General lighting in exhibition halls 300 22
0.40
Bookshelves 200
19
Reading area 500 0.60

Tabella 2. Prestazioni illuminotecniche per postazioni di lavoro negli ambienti interni (estratto dalla
UNI EN 12464-1, il testo della tabella è riportato nella versione originale in lingua inglese adottata in
Italia nel Luglio 2011).

Tipi di ambienti
Rapporti di luminanza limite
X Y
più scure (MAX) 3 3
Tra il compito visivo e le superfici ad esso adiacenti
più chiare (min) 1/3 1/3
più scure (MAX) 10 20
Tra il compito visivo e le superfici lontane
più chiare (min) 1/10 1/20
Tra gli apparecchi di illuminazione e le superfici adiacenti (MAX) 20 ---
Ovunque entro il campo visivo (MAX) 40 ---
Nota– Per “tipi di ambienti” si intende: (X) ambienti dove le riflessioni possono essere controllate; (Y) ambienti
nei quali è possibile controllare le riflessioni solo nelle zone vicine alle aree di lavoro mentre è limitata la possibi-
lità di controllo per le superfici più lontane.

Tabella 3. Rapporti di luminanza consigliati per varie condizioni di visione e diversi ambienti interni.
Illuminazione nei luoghi di lavoro: benessere, salute e sicurezza dei lavoratori

4. RISK ASSESSMENT ILLUMINOTECNICO NEI LUOGHI DI LAVORO

Il rischio illuminotecnico rientra fra i possibili rischi cui può risultare esposto un lavoratore
nel proprio ambiente di lavoro, in Italia tale rischio è trattato tra i “requisiti dei luoghi di
lavoro” (Decreto Legislativo 81/2008). Ovviamente gli aspetti posturali, in particolare gli
aspetti posturali e di ergonomia della visione in postazioni di lavoro con videoterminali,
dovranno essere considerati strettamente correlati all’aspetto illuminotecnico ed in numero-
si casi valutati congiuntamente.
Una procedura di valutazione del rischio illuminotecnico è stata elaborata dagli Autori
nell’ambito di una ricerca condotta a livello regionale sugli ospedali della Regione Toscana
[Leccese et al., 2012a].
Come fattori di rischio illuminotecnico si possono individuare: fattori relativi al compito
visivo (e.g. l’illuminamento e l’uniformità medi sul piano di lavoro, i rapporti di luminanza
tra compito visivo e sfondo), fattori relativi ai sistemi di illuminazione (e.g. caratteristiche
fotometriche di apparecchi e di lampade), fattori relativi all’illuminazione di emergenza.
Nel valutare tali fattori di rischio risulterà utile considerare, ove necessario, il contributo
della luce naturale e gli aspetti relativi alla manutenzione (pulizia degli ambienti di lavoro,
pulizia degli apparecchi, sostituzione delle lampade).
Si noti che nella più recente normativa tecnica (UNI EN 15193, v. Tab. 1) sono stati preci-
sati “criteri di (qualità della) progettazione dell’illuminazione” che possono essere utilizzati
nella definizione di una procedura di valutazione del rischio illuminotecnico che abbia ca-
ratteristiche di validità di applicazione alla più ampia casistica di luoghi di lavoro, v. Tab. 4.
In particolare in Tab. 4 con il simbolo (*) è stato indicato un soddisfacimento “di base” dei
requisiti, con (**) un soddisfacimento “buono”, con (***) un soddisfacimento “completo”.
Il quadrato nero indica quei requisiti per i quali sono precisati opportuni valori di riferimen-
to nella UNI EN 12464-1 (v. Tab. 2), il cerchio bianco indica invece quei requisiti che risul-
tano soltanto descritti “verbalmente” nella stessa UNI EN 12464-1.

Lighting design criteria class


Requirements
(*) (**) (***)
Maintained illuminance on horizontal visual task (Em) ■ ■ ■
Appropriate control of discomfort glare (UGR) ■ ■ ■
Avoidance of flicker and stroboscopic effects ○ ○ ○
Appropriate control of veiling reflections and reflected glare --- ○ ○
Improved colour rendering (Ra) --- ■ ■
Avoidance of harsh shadows or too diffuse light in order to provide
good modelling
--- ○ ○
Proper luminance distribution in the room --- ○ ○
Special attention of visual communication in lighting faces --- --- ○
Special attention to health issues --- --- ○

Tabella 4. Criteri di progettazione dell’illuminazione (estratto dalla UNI EN 15193, il testo della ta-
bella è riportato nella versione originale in lingua inglese adottata in Italia nel Marzo 2008).
F. Leccese, G. Salvadori, M. Casini, M. Bertozzi

5. CASI DI STUDIO: MISURE ILLUMINOTECNICHE IN SITU IN LUOGHI DI


LAVORO TIPO UFFICIO

5.1. Descrizione dei casi di studio


Sono stati scelti come casi di studio oggetto delle misure illuminotecniche in situ due am-
bienti (un ufficio ed un laboratorio) del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Siste-
mi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTEC) dell’Università di Pisa (latitudine:
43°43’Nord), la cui rappresentazione schematica è riportata in Figura 1.

Figura 1. Rappresentazione in pianta degli ambienti analizzati come casi di studio: ufficio (a sinistra)
laboratorio (a destra), in tratteggio sono indicate le posizioni degli apparecchi di illuminazione instal-
lati direttamente a soffitto.

Nel primo ambiente (ufficio) è presente una postazione di lavoro principale (P1), destinata
prevalentemente al lavoro a videoterminale ed un tavolo per riunioni (P2) nel quale si svol-
gono compiti visivi di lettura/scrittura su supporto cartaceo (v. Fig. 1). Nel secondo ambien-
te (laboratorio) sono presenti due postazioni di lavoro al videoterminale (P3 e P4) frequen-
temente utilizzate ed un’altra postazione di lavoro al videoterminale non esaminata poiché
utilizzata saltuariamente (v. Fig. 1). I due ambienti di lavoro hanno una superficie netta in
pianta di circa 21 m2 e possiedono superfici finestrate disposte sulle pareti verticali esterne
di dimensioni pari a 5 m2, con esposizione Est per l’ufficio ed Ovest per il laboratorio. Le
superfici finestrate sono dotate di sistemi di schermatura alla luce solare diretta (tipo frangi-
sole a lamelle orizzontali orientabili), che possono essere regolati per ottenere una scherma-
tura parziale o completa (v. Fig. 2). Le superfici interne dei due ambienti sono caratterizzate
dalle stesse finiture e dalle stesse colorazioni: pareti opache verticali e soffitto intonacati e
verniciati di colore bianco (con coefficiente di riflessione pari circa a 0.8), pavimento in
piastrelle ceramiche di colore grigio scuro (con coefficiente di riflessione pari circa a 0.3).
Entrambe gli uffici sono illuminati da apparecchi installati a soffitto, dotati di schermo la-
Illuminazione nei luoghi di lavoro: benessere, salute e sicurezza dei lavoratori

mellare riflettente in alluminio (v. Fig. 3). In ogni apparecchio sono installate due lampade
fluorescenti lineari con potenza nominale di 51 W ciascuna. Le caratteristiche tecniche es-
senziali degli apparecchi di illuminazione e delle lampade sono riportate in Fig. 3.

Figura 2. Immagini fotografiche della superficie finestrata dell’ufficio con frangisole in posizione
completamente sollevata (schermatura assente, v. immagini a sinistra), in posizione abbassata con la-
melle disposte orizzontalmente (schermatura parziale, v. immagini al centro), in posizione abbassata
con lamelle disposte verticalmente (schermatura completa, v. immagini a destra).

Apparecchio
- dimensioni: 155x30x9 cm
- ottica: tipo "batwing"
- rendimento ottico: 0.75
- n° di lampade: 2

Lampada
- flusso luminoso (a 25 °C): 4200 lm
- temperatura di colore: 3000 K
- indice di resa cromatica: Ra>80
- efficienza luminosa: 83 lm/W
- durata di vita: 18000 h

Figura 3. Apparecchi di illuminazione installati negli ambienti esaminati: immagine fotografica (a


sinistra), curve fotometriche (al centro), caratteristiche tecniche essenziali (a destra).

5.2. Misure illuminotecniche in situ


Il rispetto dei valori normativi, in particolare del valore minimo indicato per
l’illuminamento medio (v. Tab. 2) e degli intervalli suggeriti per i rapporti di luminanza (v.
Tab. 3) è stato verificato per i casi di studio attraverso una campagna di misure in situ di
illuminamento e luminanza utilizzando una adeguata strumentazione di misura (luxmetro
tipo Delta Ohm mod. HD 2102 e luminanzometro tipo Hagner mod. L-202, entrambi con
classe di precisione B secondo la UNI 11142, v. Tab. 1). Le misure di illuminamento sono
state condotte in presenza di luce naturale (con apparecchi di illuminazione spenti e frangi-
sole lamellari completamente sollevati, v. Fig. 2) ed in presenza di luce artificiale (con ap-
parecchi di illuminazione accesi e luce naturale completamente schermata dai frangisole, v.
Fig. 2). Le misure con luce naturale sono state condotte nel mese di Novembre 2011 per
F. Leccese, G. Salvadori, M. Casini, M. Bertozzi

differenti ore del giorno e sempre in condizioni di cielo sereno [Corucci, 2011]. In Tab. 5
sono riportati i valori ottenuti per l’illuminamento medio (Em) e l’uniformità di illumina-
mento (U0) per piani di lavoro significativi nei due ambienti. In particolare con PL1, PL2,
PL3 e PL4 sono stati indicati i piani di lavoro posti ad un altezza di 80 cm dal pavimento e
coincidenti con i piani delle scrivanie rispettivamente per le postazioni P1, P2, P3 e P4, tali
piani di lavoro sono significativi nello svolgimento dei compiti visivi tipici negli uffici (es.
lettura e scrittura). Con T1 e T2 sono stati indicati piani di lavoro posti a 20 cm dal pavi-
mento e coincidenti con la superficie calpestabile netta (non occupata da arredi) degli am-
bienti, tali piani di lavoro sono significativi durante gli spostamenti all’interno
dell’ambiente e per la valutazione dell’illuminazione generale.

Ufficio Laboratorio
Piani di
Luce naturale Luce Piani di
Luce naturale Luce
lavoro Ore Ore Ore lavoro Ore Ore Ore
artificiale artificiale
11.00 12.30 14.00 11.00 12.30 14.00
Em (lx) Em (lx)
PL1 644 537 392 754 PL3 171 205 315 625
PL2 171 160 147 738 PL4 353 426 746 565
T1 318 310 311 556 T2 261 304 511 490
U0 U0
PL1 0.33 0.38 0.39 0.65 PL3 0.72 0.65 0.70 0.71
PL2 0.90 0.83 0.85 0.81 PL4 0.88 0.85 0.81 0.64
T1 0.40 0.39 0.33 0.82 T2 0.32 0.29 0.29 0.71

Tabella 5. Valori di Em e U0 ottenuti dalla campagna di misure in situ nei due ambienti esaminati.

I valori di Em e U0 sono stati ottenuti elaborando i risultati delle misure condotte su nume-
rosi punti posti sui piani di lavoro. La scelta del numero e della disposizione dei punti di
misura su ciascun piano di lavoro (griglia di misura) è stata effettuata in accordo alle indi-
cazioni della UNI EN 12464-1.
Per poter valutare la distribuzione delle luminanze sulle differenti superfici contenute nel
campo visivo dei lavoratori, per esempio le superfici tipiche del compito visivo (quali lo
schermo o la tastiera del videoterminale, la pagina di testo a sfondo bianco) oppure le su-
perfici di sfondo dell’ambiente di lavoro (quali le pareti, le finestre, gli arredi) sono state
effettuate una serie di misure nelle postazioni P1 e P3. In particolare le misure di luminanza
sono state effettuate considerando le principali direzioni di osservazione dei lavoratori, rap-
presentate schematicamente in Figura 4, caratterizzanti le due postazioni di lavoro.
Tali misurazioni sono state ripetute per quattro differenti scenari di illuminazione: solo luce
naturale con frangisole lamellare completamente sollevato (indicato nel seguito come S1),
luce artificiale integrata con luce naturale rispettivamente con frangisole lamellare comple-
tamente sollevato (S2) e con frangisole lamellare abbassato e lamelle disposte in orizzonta-
le (S3), solo luce artificiale con frangisole lamellare abbassato e lamelle disposte in modo
da schermare completamente la luce naturale (S4). I risultati delle misure di luminanza so-
no sinteticamente riportati in Tab. 6.
Illuminazione nei luoghi di lavoro: benessere, salute e sicurezza dei lavoratori

Figura 4. Rappresentazione delle direzioni di osservazione: postazione P1 (a sinistra) e P3 (a destra).

Inclinazione
Direzione di osservazione sull’orizzontale Scenario di illuminazione
(positiva verso l’alto)
Ufficio – Postazione P1
S1 S2 S3 S4
A Verso schermo −15° 160 172 164 155
B Verso tastiera −40° 3 10 6 5
C Verso pagina bianca −40° 51 218 202 163
D Verso sfondo (sup. opaca) 30° 33 62 57 33
E Verso sfondo (sup. vetrata) 10° 2040 2070 1350 11
F Verso sfondo (sup. opaca laterale) 10° 89 108 97 35
Laboratorio – Postazione P3
S1 S2 S3 S4
A Verso schermo −15° 164 175 165 138
B Verso tastiera −40° 3 7 11 12
C Verso pagina bianca −40° 35 58 175 138
D Verso sfondo (arredo) 10° 23 28 83 64
E Verso sfondo (porta ingresso) 10° 39 47 105 68

Tabella 6. Valori di luminanza ottenuti dalla campagna di misure in situ per le postazioni P1 e P3.

5.3. Discussione dei risultati


Dai risultati delle misure di illuminamento nei due ambienti (v. Tab. 5) può essere evidenziato
come la luce naturale, se non opportunamente schermata, produca significative disuniformità
dell’illuminamento (U0<0.4) sui piani di lavoro più vicini alle pareti finestrate, per esempio
per l’ufficio (esposto ad Est) i piani PL1, T1 e T2, interessati dalla penetrazione diretta della
luce solare in determinate ore del giorno. L’utilizzo dei sistemi di schermatura, adeguatamente
regolati, costituisce quindi uno strumento utile alla riduzione di tale fenomeno. Situazione a-
naloga si manifesta nel laboratorio (esposto ad Ovest). La disuniformità è invece molto ridotta
nella condizione di sola illuminazione artificiale, per la quale si ottengono valori di U0>0.6 su
tutti i piani di lavoro considerati (v. Tab. 5), ciò è indice di una buona scelta degli apparecchi
di illuminazione (in termini di emissione fotometrica) e di un adeguato posizionamento rispet-
to ai piani di lavoro. I valori ottenuti per Em ed U0 in condizione di luce artificiale (v. Tab. 5)
possono essere direttamente confrontati con i valori di riferimento indicati nella normativa
F. Leccese, G. Salvadori, M. Casini, M. Bertozzi

(UNI EN 12464-1). Se si considerano, per un lavoro d’ufficio, generici compiti visivi di lettu-
ra/scrittura ed elaborazione dati su supporto cartaceo (v. Tab. 2), i valori ottenuti dalle misure
in condizioni di sola luce artificiale per tutti i piani di lavoro risultano superiori ai relativi va-
lori di riferimento: Em>500 lx ed U0>0.6 (cfr. Tab. 2 con Tab. 5).
Per quanto riguarda le misure di luminanza dalla Tab. 6, considerando ad esempio la posta-
zione P1 è possibile osservare che i rapporti tra la luminanza (LV) del compito visivo prin-
cipale (direzione di osservazione A) e la luminanza (LS) della superficie di sfondo opaca
(direzione di osservazione D) sono contenuti nell’intervallo 1/10÷10 per tutti gli scenari di
illuminazione considerati, in accordo a quanto indicato in Tab. 3. Analoghe considerazioni
possono essere sviluppate per la postazione P3. Al contrario il rapporto LV/LS supera il va-
lore di 10 nella postazione P1 per tutti gli scenari in cui è presente la luce naturale, se si
considera come superficie di sfondo la finestra posta dietro allo schermo (direzione di os-
servazione E). Anche in questo caso, la possibilità di poter regolare (fino ad ottenere una
completa schermatura) la posizione dei frangisole lamellari diventa un elemento decisivo
per il ripristino delle condizioni di comfort visivo, ottenuto ad esempio con lo scenario S4
(cfr. Tab. 6). Infine si può osservare che l’utilizzo di una tastiera di colore nero, sia nella
postazione P1 che nella postazione P3, produce un superamento del valore massimo
LV/LS=40 (v. Tab. 3), indicando in questo caso con LS la luminanza misurata sulla tastiera,
presente nel campo visivo del lavoratore (direzione di osservazione B). Nelle specifiche
condizioni delle postazioni analizzate (in generale nel lavoro al videoterminale quando non
sia dominante la visualizzazione di immagini a sfondo scuro) l’utilizzo di una tastiera di
colore chiaro (es. bianca) avrebbe permesso di mantenere il rapporto di luminanza tra
schermo e tastiera al di sotto del valore limite di 40.

BIBLIOGRAFIA

Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro & Istituto Superiore
per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro, 2006: Microclima, aerazione e illuminazione nei luoghi
di lavoro – Requisiti e standard – Indicazioni operative e progettuali – Linee Guida.
Corucci T. (2011): Ergonomia della visione nelle postazioni di lavoro fisse munite di videoterminale –
Normativa, caso di studio e misure in opera. Tesi di Laurea in Ingegneria Edile (relatori: F. Leccese,
G. Salvadori, M. Bertozzi), Università di Pisa.
Leccese F., Salvadori G., Casini M., Bertozzi M. (2012a), Risk Assessment illuminotecnico in am-
biente ospedaliero – Risultati di una ricerca condotta a livello regionale, GECO Eventi, Pisa, ISBN
978-88-907334-0-6, Giugno 2012 (prima edizione).
Leccese F., Salvadori G., Casini M., Bertozzi M. (2012b), Lighting of Indoor Work Places: Risk As-
sessment Procedure. RISK ANALYSIS 2012 – Proc. of the 8th International Conference on Risk Analy-
sis and Hazard Mitigation, Island of Brač (Croatia), 19-21 September 2012.
Leccese F., Salvadori G., Casini M., Bertozzi M. (2012c): Risk assessment illuminotecnico nei luoghi di
lavoro. LUCE, rivista bimestrale dell’Associazione Italiana di Illuminazione, di prossima pubblicazione.
Leccese F., Salvadori G., Casini M., Bertozzi M., Corucci T. (2012d): Rischio illuminotecnico nelle
postazioni fisse di lavoro con videoterminale. IF CRASC 2012 – II° Convegno Nazionale di Ingegne-
ria Forense, Pisa, 15-17 Novembre 2012.

View publication stats

Potrebbero piacerti anche