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ssa Michela Montorsi

TESSUTI CONNETTIVI LIQUIDI


Vengono definiti connettivi liquidi quei tessuti in cui le cellule
proprie del tessuto sono immerse in una matrice liquida
 Composizione e funzione del sangue
 Caratteristiche del plasma
 Struttura e funzione del tessuto emopoietico
 Caratteristiche delle emazie
 Meccanismo della genesi delle emazie
 Struttura e metabolismo dell’emoglobina
 Gruppi sanguigni
 Struttura, funzionamento e genesi delle piastrine
 Meccanismo dell’emostasi
 Struttura, funzionamento e genesi dei leucociti
 Sistema linfatico e immunità
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IL SANGUE
• È un liquido vischioso, opaco, di colore rosso
• Peso specifico: tra 1,055 a 1,065 gr/cmc
• pH: tra 7,3 e 7,4
• quantità totale: 7% del peso corporeo – tra 5 e 6 litri
È costituito da:

•Matrice (o sostanza intercellulare) liquida: plasma

•Elementi figurati
•globuli rossi (99,9%)
•globuli bianchi
•piastrine

•La maggior parte di queste cellule o elementi figurati viene


prodotto dal tessuto emopoietico, che nell’adulto corrisponde
al midollo osseo.
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IL SANGUE

a. Emazie
b. Granulocita neutrofilo
c. Granulocita eosinofilo
d. Granulocita basofilo

Striscio di sangue periferico


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IL SANGUE
• Acqua
• Proteine
• Albumina
• Fibrinogeno
• Fattori della coagulazione
• Anticorpi
• Lipidi
• Glucosio
• Aminoacidi
• Ioni
• Sostanze di rifiuto

• Globuli bianchi
• Neutrofili
• Eosinofili
• Basofili
• Monociti
• Linfociti
• Piastrine

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 Trasporto di
 Ossigeno e anidride carbonica
 Elementi nutritivi assorbiti a livello intestinale o prodotti
nell'organismo
 Ormoni
 Anticorpi
 Enzimi
 Rifiuti metabolici
IL SANGUE
 Regolazione
 Della temperatura
FUNZIONI
 Dell'equilibrio acido-base
 Dell'equilibrio ionico
 Dell’equilibrio idrico

 Difesa contro tossine e patogeni

 Emostasi  capacità di bloccare il flusso di sangue se viene lesionata


una parte dei condotti in cui il sangue stesso scorre

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PLASMA
• acqua
•92%

• plasmaproteine
•7% albumina, globuline, fibrinogeno
•prodotte dal fegato (90%), dalle plasmacellule e da ghiandole endocrine

• sostanze inorganiche
•sodio, cloro, calcio, potassio, iodio, bicarbonato

•sostanze organiche
•materiali nutritivi e residui del metabolismo cellulare

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PROTEINE PLASMATICHE
FUNZIONI

• Regolazione pressione osmotica del sangue

• Regolazione pH del sangue

• Intervengono nei meccanismi di emostasi

• Intervengono nell’immunità umorale

• Trasporto di varie molecole organiche ed inorganiche

• Riserva di materiale proteico

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PROTEINE PLASMATICHE
ALBUMINA
• 60% delle proteine plasmatiche
• Sintetizzata dal fegato e da qui immessa nel sangue
• Mantiene la pressione osmotica del plasma
• Trasporta piccole molecole quali:
• Calcio
• Bilirubina
• Acidi grassi liberi
• Aminoacidi essenziali
• Ormoni tiroidei (tiroxina)
• Ormoni steroidei (cortisolo)

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PROTEINE PLASMATICHE
GLOBULINE
• 35% delle proteine plasmatiche
• Lipoproteine (HDL, LDL)  trasportano lipidi e vitamine liposolubili
• Protrombina  fattore di coagulazione
• Eritropoietina  ormone che stimola la proliferazione degli eritrociti
• Transferrina  veicola il ferro
• Immunoglobuline  anticorpi
• Globuline di trasporto di ioni

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PROTEINE PLASMATICHE

FIBRINOGENO
• 5% delle proteine plasmatiche
• Prodotto dal fegato
• Ruolo importante nel processo
di emostasi

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ELEMENTI
FIGURATI

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MIDOLLO OSSEO
a a. Trabecola ossea
b. Cellule progenitrici
c. Cellule adipose

b
c

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MIDOLLO OSSEO

aspirato osseo o
biopsia osteomidollare

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MIDOLLO OSSEO

•Presenza di emocitoblasti che


differenziandosi danno origine ai
progenitori degli elementi figurati
del sangue.

•Cellule staminali mieloidi, che


differenziandosi danno origine ai
globuli rossi e a diversi tipi di
globuli bianchi

•Cellule staminali linfoidi, che


differenziandosi danno origine ai
linfociti

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GLOBULI ROSSI O
ERITROCITI O EMAZIE

•Privi di nucleo

•Forma di dischi biconcavi

•Contenenti emoglobina

•Vita media di circa 120 giorni

•Numero da 4,2 a 6,5 milioni per


millimetro cubo di sangue

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GLOBULI ROSSI O
ERITROCITI O EMAZIE

•Grande rapporto superficie/volume

•Formazione di pile con facilitazione del loro flusso nei capillari

•Transito anche attraverso capillari di 4 micron di diametro

•Eritropoiesi nel midollo osseo

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ERITROPOIESI

L’attività di eritropoiesi
dipende da:
•ormoni (eritropoietina,
tiroxina, androgeni, ormone
somatotropo)
•presenza di aminoacidi,
ferro e vitamine (B6, B12 e
acido folico)

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EMOGLOBINA
•95% delle proteine intracellulari del
globulo rosso

•Contenuto di emoglobina del sangue


intero: 14-18 nel maschio e 12-16
nella femmina grammi per 100 ml di
sangue

•Trasportatore gas

•4 subunità proteiche globulari

•Gruppo eme, lega uno ione ferro

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EMOGLOBINA

•Ciascun eme lega uno ione ferro

•Quando lega ossigeno forma


ossiemoglobina

•Quando lega anidride carbonica


forma carbossiemoglobina

•Riciclo dell’emoglobina quando il


globulo rosso muore

Struttura chimica dell’eme

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OMEOSTASI DI ERITROCITI
ED EMOGLOBINA
• Circolazione sanguigna  veicolazione di
gas

• Gli eritrociti prodotti nel midollo osseo


vengono riversati nel circolo sanguigno

• Il midollo osseo può costruire cellule grazie


alle risorse che vengono recuperate dal
metabolismo dopo l’assorbimento e la
digestione dei cibi inseriti con
l’alimentazione

• Nella milza avviene la demolizione dei


globuli rossi, con successivo riutilizzo nel
fegato degli aminoacidi e del ferro e con lo
smaltimento dei prodotti di rifiuto.

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GRUPPI SANGUIGNI
SISTEMA AB0
Presenza o meno sul globulo rosso di antigeni di superficie
(agglutinogeni) capaci di scatenare una risposta immunitaria

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GRUPPI SANGUIGNI
SISTEMA AB0

SISTEMA AB0

ANTIGENE GRUPPO AGGLUTININA Riceve da Dona a

A A Beta (anti B) Ae0 A e AB

B B Alfa (anti A) Be0 B e AB

ENTRAMBI AB Nessuna TUTTI AB

NESSUNO 0 Entrambe 0 TUTTI

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GRUPPI SANGUIGNI
FATTORE RH

Presenza nei globuli rossi di una scimmia, Macacus Rhesus, e


dell’uomo di un nuovo antigene: il fattore Rh

La presenza o l'assenza del fattore Rh determina due gruppi:


Rh+ in cui è presente
Rh- in cui manca

Incompatibilità materno - fetale: feto Rh+ con madre Rh- e


padre Rh+
 malattia emolitica del neonato

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GRUPPI SANGUIGNI
FATTORE RH

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PIASTRINE O TROMBOCITI
Elementi morfologici anucleati
Fondamentali per il processo di coagulazione del
sangue

Si formano nel midollo osseo a partire da


megacariociti, il cui citoplasma si suddivide in piccoli
frammenti circondati da membrana (sino a 4000
piastrine per cellula)

Da 150.000 a 450.000/mmq
Sopravvivono in circolo tra 8 e 12 giorni.

Formazione regolata da trombopoietina, interleuchina


6 e fattori di crescita specifici.

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PIASTRINE

MIDOLLO OSSEO

megacariocita

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PIASTRINE

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EMOSTASI
FASE VASCOLARE
 Lesione del vaso sanguigno
 Contrazione delle fibre muscolari lisce del vaso
 Rilascio di sostanze chimiche ed ormoni locali

FASE PIASTRINICA
 Le piastrine aderiscono alle superfici esposte della parete
del vaso
 Modificazione della propria forma
 Creazione del tappo piastrinico

FASE COAGULATIVA
 Fibrinogeno convertito in fibrina
 Fattori rilasciati dalle piastrine e dalle cellule endoteliali
interagiscono con i fattori della coagulazione
 Formazione del coagulo sanguigno

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EMOSTASI

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EMOSTASI

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GLOBULI BIANCHI O LEUCOCITI


Cellule rotondeggianti nucleate
Localizzate nel tessuto connettivo propriamente detto o negli organi linfoidi

Tra 4.000 e 10.000 per mm3 di sangue


Leucopenia: < 4.000 per mm3 di sangue
Leucocitosi: > 10.000 per mm3 di sangue

Movimento ameboide
Migrazione al di fuori del circolo ematico
Chemotassi: attivazione da parte di specifici stimoli chimici
Fagocitosi
Lisosomi o vescicole di secrezione: presenti nei granulociti

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LEUCOPOIESI
E
PIASTRINOPOIESI

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GLOBULI BIANCHI
GRANULOCITI

Leucociti polimorfonucleati: i nuclei presentano numerosi lobi.

In base alla loro affinità per i coloranti sono distinguibili tre tipi:

•Neutrofili 50-70% del totale


•Difesa dell'organismo contro le infezioni con funzione fagocitaria

•Eosinofili 2-4% del totale


•Aumentano in presenza di affezioni allergiche e di parassitosi

•Basofili 0,5-1% del totale


•Intervengono nel processo infiammatorio

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GRANULOCITI

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GRANULOCITI NEUTROFILI
• I granuli sono lisosomi che
contengono idrolasi e lisozima
• Attività fagocitica
• Prima linea di difesa
• Attivazione
• Chemotassi (migrazione direzionata)
• Fagocitosi
• Uccisione del patogeno ingerito
• Secrezione degli enzimi lisosomali
• Nel connettivo degenerano e vengono
degradati dai macrofagi
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GRANULOCITI EOSINOFILI
• Aumentano in presenza di fenomeni
allergici
• Quando stimolati rilasciano il contenuto
dei granuli mediante esocitosi
• Bersagli troppo grossi per essere
fagocitati
• Capacità chemotattiche
• Capacità fagocitiche verso
immunocomplessi e microrganismi

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GRANULOCITI BASOFILI
• I granuli contengono
• eparina (anticoagulante)
• istamina (vasodilatatore)
• Scarsa attività fagocitica
• Coinvolti nello shock anafilattico
Ag introdotto nell’organismo  IgE
Riesposizione allo stesso Ag, questo si lega alle
IgE presenti sui basofili  degranulazione 
rilascio di istamina (vasodilatatore), leucotrieni
(azione broncospastica) e altri fattori
 Vasodilatazione con ipotensione, perdita di
liquidi dai capillari, formazione di edemi,
ipersecrezione mucosa, broncocostrizione
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GLOBULI BIANCHI
LEUCOCITI NON GRANULARI

Monociti 2-8% del totale


insieme ai neutrofili costituiscono la prima linea di difesa dell'organismo

Linfociti 20-30% del totale


prodotti nei linfonodi, nella milza ed in altre strutture linfatiche
Tre classi di linfociti:
•T immunità cellulomediata
•B immunità umorale (plasmacellule, anticorpi)
•NK natural killer (sorveglianza immunitaria)

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MONOCITI

• Cellule molto grandi


• Movimenti ameboidi
• Nello spazio tissutale si differenziano
in macrofagi
• Attività fagocitaria

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LINFOCITI
• Presenti nel circolo sanguigno e nei
tessuti linfatici
• Si distinguono in:
• Linfociti T  dal midollo osseo
raggiungono il timo. Immunità
cellulomediata
• Linfociti B  immunità umorale
(plasmacellule, anticorpi)
• Linfociti NK  natural killer
(sorveglianza immunitaria)

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GLOBULI BIANCHI

A. Linfocita
B. Monocita
C. Neutrofilo
D. Eosinofilo
E. Basofilo
 Piastrine

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GLOBULI BIANCHI

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TESSUTO LINFATICO
Suddiviso in 3 compartimenti
1. Comparto delle cellule staminali, nel midollo
osseo
2. Organi linfatici primari (centrali) in cui i linfociti
assumono la competenza  timo per i linfociti T
e midollo osseo per i linfociti B (negli uccelli 
borsa di Fabrizio)
3. Organi linfatici secondari (periferici) in cui
avviene l’incontro Ag-Ab  linfonodi, milza,
sistema linfatico delle mucose

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SISTEMA LINFATICO

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LINFONODO MILZA

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IMMUNITÀ INNATA E ACQUISITA

IMMUNITÀ INNATA
1. Barriere di protezione del corpo
2. Sistema dei fagociti  macrofagi
(neutrofili ed eosinofili)
3. Cellule ad attività citotossica
naturale (linfociti NK) contro
cellule tumorali e cellule infettate
da virus
IMMUNITÀ ACQUISITA
1. Specificità
2. Memoria immunologica

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GRANULOCITI NEUTROFILI

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GRANULOCITI NEUTROFILI

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IMMUNITÀ UMORALE

 Mediata dai linfociti B e dai loro

prodotti di secrezione, gli anticorpi

 Difesa nei confronti dei microbi

extracellulari e dei loro prodotti, le

tossine

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IMMUNITÀ CELLULO-MEDIATA
 Mediata dai linfociti T e dai loro
prodotti di secrezione, le citochine
 Difesa contro microbi intracellulari
 virus e batteri che sopravvivono
e proliferano all’interno dei fagociti
e altre cellule e quindi inaccessibili
dagli Ab circolanti
 Gli Ab riconoscono specificamente
gli Ag microbici e ne neutralizzano
l’infettività con vari meccanismi

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ANTICORPI

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