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MONOLOGHI Chicago – Cell Block Tango

Pop
Sai quando le persone hanno certe piccole abitudini che ti danno
fastidio? Come Bernie. A Bernie piaceva masticare la gomma. No,
non masticarla, fare POP con la gomma.
Un giorno sono tornata a casa ed ero molto nervosa e cercavo un
po’ di comprensione e trovo lì Bernie, sdraiato sul divano, che
beveva birra e masticava. No, non masticava, faceva POP!
Così gli ho fatto, ho detto:” Fa un altro POP con quella gomma e…”
(sospira) e lui l’ha fatto!
Così ho tirato giù la doppietta dalla parete e gli ho sparato due
colpi d’avvertimento. Dritto in mezzo agli occhi.

Six
Ho conosciuto Ezekiel Young di Salt Lake City circa due anni fa.
Mi ha detto di essere scapolo e abbiamo subito preso fuoco. Così
ci siamo messi a vivere insieme. Lui andava a lavorare, tornava a
casa. Io gli preparavo l’aperitivo, la cena. E poi l’ho scoperto.
Scapolo aveva detto? Scapolo un cazzo.
Non solo era sposato, oh no… Aveva 6 mogli. Era uno di quei
mormoni, capito? Così quella sera, quando è tornato da lavoro, gli
ho preparato l’aperitivo come al solito. Sapete, certi uomini
proprio non lo reggono l’arsenico.

Squish
Me ne stavo in piedi in cucina a tagliare il pollo per cena e mi
facevo gli affari miei e mio marito Wilbur entra come una furia,
pazzo di gelosia. “Ti sei ripassata il lattaio” dice. Era
impazzito. E continuava ad urlare “Ti sei ripassata il lattaio!”.
E poi si è tuffato sul mio coltello. Si è tuffato sul mio coltello
ben 10 volte.
Uh uh
RUSSO/INGLESE:

Mit keresek, én itt?


Azt mondják, hogy a híres lakem lefogta a férjemet én meg
lecsaptam a fejét. De nem igaz, én ártatlan vagyok.
Nem tudom miért mondja Uncle Sam, hogy én tettem. Probáltam a
rendõrségen megmagyarázni de nem értették meg...

Roxie: Yeah, but did you do it?

Hunkyak: UH UH, not guilty!

ITALIANO:

Cosa ci faccio io qui? Loro dicono che il mio famoso affittuario


teneva fermo mio marito mentre io gli ho tagliato la testa.
Ma non è vero, io sono innocente. Non capisco perché lo zio Sam
dica questo. Ho provato a spiegarlo alla polizia ma loro non hanno
capito...
 

Roxie: Si, ma sei stata tu?

Hunyak: UH UH, non colpevole.

Cicero
Io e mia sorella Veronica facevamo un numero di varietà insieme e
mio marito Charlie viaggiava con noi. Nell’ultima parte del nostro
numero facevamo 20 esercizi acrobatici: 1, 2, 3, 4, 5, spaccata,
aquila ad ali spiegate, salto mortale, flic flac, uno dietro
l’altro. Allora una sera, prima dello spettacolo, eravamo
all’hotel Cicero, solo noi 3 a sbevazzare e a farci qualche risata
e restiamo senza ghiaccio, così io vado a prenderne un po’.
Ritorno in camera, apro la porta e ti trovo Veronica e Charlie che
fanno il numero 17, l’aquila ad ali spiegate. Beh si vede che sono
talmente in stato di shock che vado completamente in tilt e
dimentico tutto. E’ stato soltanto dopo, mentre mi lavavo via il
sangue dalle mani, che ho capito che erano morti.
Lipschitz
Io amavo Lipschitz più di quanto fosse possibile. Era un artista
vero quel ragazzo, sensibile, un pittore… Ma era sempre alla
ricerca di se stesso. Usciva tutte le sere per cercare se stesso e
lungo la strada trovava Ruth, Gladys, Rosemary e Irving. Credo si
possa dire che abbiamo rotto per divergenze artistiche. Lui vedeva
se stesso come vivo e io lo vedevo morto.

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