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Esame di Stato a.s.

2019-2020

ascolo Rebecca Sara V°A


Una sonda ha forma conica, con raggio di base pari a 0,500 m e altezza di 1,00 m.
Supponendo che viaggi alla velocità di 0,200 c, lungo la direzione dell’altezza,

RISOLUZIONE DEL QUESITO


calcola:
a) Il volume misurato da un osservatore in quiete.
b) La variazione percentuale di volume dovuta agli effetti relativistici.

dati: tesi:
r = 0,500 m V’ = ?

h = 1,00 m
v = 0,200 c ΔV% = ?
Per relatività si intende l’impossibilità di attribuire a certe grandezze fisiche un senso
assoluto, in quanto i fenomeni che esse descrivono dipendono dal sistema di
riferimento.
→ La distanza fra due punti, come l’intervallo di tempo fra due istanti, è una
grandezza relativa, la cui misura dipende dal moto dell’osservatore.
h h’

b b

Altezza reale (h) della sonda Altezza (h’<h) della sonda


misurata dall’osservatore in quiete
LO SPAZIO-TEMPO
RELATIVISTICO DI EINSTEIN
Fino al 1900 la fisica classica era stata in grado di spiegare qualsiasi fenomeno
naturale basandosi su principi fondamentali → spazio e il tempo sono GRANDEZZE
ASSOLUTE.

⇒ Galileo nel Dialogo sopra i due Massimi Sistemi del Mondo (1632): i fenomeni
meccanici si svolgono nello stesso modo in tutti i sistemi di riferimento inerziale
(RELATIVITÀ GALILEIANA).
→ accelerazione, forze e le masse sono invarianti ⇒ i principi della dinamica restano
validi nella stessa forma in tutti i sistemi inerziali
La relatività galileiana entrò in crisi nella seconda metà del XIX secolo a seguito della
formulazione delle quattro equazioni di Maxwell → punto di partenza di una serie di
esperimenti, teorie, scoperte, che porteranno Einstein alla formulazione della teoria della
relatività

La luce si muove a una velocità fissa (c) ⇒ la velocità della luce è assoluta

Relatività classica per passare da un sistema inerziale a un altro usa le


TRASFORMAZIONI DI GALILEO (velocità della luce è una grandezza relativa). →
Lorentz formulò nuove trasformazioni
Per poter ottenere tali trasformazioni, è necessario enunciare i due postulati della
teoria della relatività ristretta di Einstein ⇒ PRINCIPIO DI RELATIVITÀ RISTRETTA e
PRINCIPIO DI INVARIANZA DELLA VELOCITÀ DELLA LUCE

TRASFORMATE DI GALILEI TRASFORMATE DI LORENTZ

In relatività si origina un’ampia gamma di fenomeni estranei alla meccanica classica,


detti effetti relativistici
Consideriamo un’astronave che si muove con velocità v dalla Terra in direzione di
Plutone.

Contrazione delle lunghezze


Gli astronomi sulla Terra rilevano che Plutone si trova a una distanza d e detto Δt il
tempo in cui l’astronave compie il tragitto, vale la relazione:
d= vΔt

La distanza Terra-Plutone misurata dagli astronauti è: d’= v’Δt’


⇒ Δt’ è minore di Δt, d’ è minore di d

Se d è la distanza fra due punti misurata da un osservatore che li vede fermi, la distanza
d’ fra gli stessi punti, per un secondo osservatore in moto con velocità v parallela alla
retta che congiunge i punti, è:
Contrazione delle lunghezze
→ la distanza fra due punti è minore di un fattore 1/γ quando i punti sono visti
muoversi, nella stessa direzione, rispetto a quando sono visti in quiete.

La contrazione delle lunghezze si verifica solo nella direzione del moto.

lunghezza propria ⇒ lunghezza di un segmento misurata rispetto al sistema di


riferimento inerziale in cui questo è fermo (d)
Se in un riferimento inerziale R’ due eventi sono equilocati e sono separati da un
intervallo temporale ∆t’≠ 0, essi in un altro riferimento inerziale R, in moto rispetto a

Dilatazione dei tempi


R’, risulteranno separati da un intervallo temporale ∆t = γ∆t’

⇒ ∆t in R risulta dilatato per il fattore di Lorentz rispetto a ∆t’.

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