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VENERDI’ 1 APRILE | ore 17.

30
Biblioteca Comunale di Reggello
L’ Annunciazione nei dipinti delle chiese reggellesi
da Mariotto di Cristofano a Francesco Curradi
DOMENICA 3 APRILE | ore 16.00
Percorso guidato (Ritrovo presso la chiesa di Donnini)
Chiesa di S. Maria del Carmine a Donnini
Annunciazione di Francesco Curradi
Pieve di San Pietro a Pitiana
Annunciazione di Ridolfo del Ghirlandaio
Capodanno dell’Annunciazione
Il Tempo nel Tempio
L’ Annunciazione nelle chiese del contado reggellese
In questa pagina Insegna Processionale Compagnia della Casellina, Manifattura Toscana, XVII-XVIII sec, Museo Masaccio d’Arte Sacra tra devozione e appartenenza civica
In copertina Francesco Curradi, Annunciazione, Tela, Chiesa di Santa Maria del Carmine a Donnini
1-2 Aprile 2016
capillarmente a partire dal XV secolo, furono il veicolo spagnola del Cinquecento. Santa Tea, Caselli e Pontifogno. Dallo Statuto del
principale della diffusione della devozione popolare 1590 sappiamo che il 25 marzo veniva celebrato con
alla Vergine Maria. Esse sorsero in ogni chiesa o con una solenne processione dei confratelli diretta alla
L’Annunciazione nei dipinti un altare all’interno dell’edificio o con una propria pieve, dove l’altare a destra di quello maggiore era
delle chiese reggellesi sede distaccata dove i confratelli si ritrovavano dedicato alla Vergine Annunziata. In una successiva
Lucia Bencistà davanti alla sacra immagine. testimonianza del pievano Cammillo Tabarrini (1688-
1740) leggiamo che fu la stessa Compagnia della
Il territorio del Comune di Reggello si configura come Casellina a commissionare il dipinto per questo
un’area nella quale il culto mariano ha avuto sempre altare “copia senza pari simigliantissima della
una larga diffusione ma si segnala singolarmente per Santissima Annunziata di Firenze”, oggi conservato
La figura della Madonna è stata oggetto di culto sin la presenza di molte testimonianze pittoriche legate al Museo Masaccio. A Leccio la locale Compagnia
dai tempi apostolici divenendo ben presto oggetto di all’iconografia dell’Annunciazione. dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria aveva
riflessione teologica da parte dei Padri della Chiesa. A Cascia si trovano ben quattro dipinti che hanno il suo oratorio nel borgo; il Vescovo Camaiani nella
Parallelamente si formarono intorno alla Vergine sia come soggetto l’Annunciazione di Maria: l’affresco visita dell’ottobre 1564 lo descrive convenientemente
una tradizione liturgica mariana, che le assegnava un di Mariotto di Cristofano degli inizi del XV secolo, onorevole sebbene piuttosto piccolo, “cum picturis
ruolo non più secondario rispetto ai riti cristocentrici che si trova nella pieve di San Pietro e tre tele in pariete” per la devozione del popolo. I capitoli
come il Natale, l’Epifania o la Pasqua, sia un culto oggi nell’attiguo Museo Masaccio. Una di esse è di questa Compagnia erano stati confermati nel
delle sue immagini e delle sue reliquie, i quali attribuita ad Alessandro Allori ed è una ripresa del 1546. Nella medesima visita pastorale il Vescovo
contribuirono alla creazione di un Aciclo di festività miracoloso affresco trecentesco del santuario della Camaiani, registrando come anche a Sant’Agata in
mariane con le quali si ricordavano le tappe salienti Santissima Annunziata di Firenze; delle altre due, Arfoli fosse presente una “societas” di popolani riuniti
della vita della Vergine: si trattava della Natività, della una è attribuita a Scuola fiorentina del XVII secolo sotto l’invocazione dell’Annunciazione della Vergine
Presentazione di Gesù, dell’Annunciazione e della e l’altra al pittore bolognese Lucio Massari (1569- Maria, raccomanda al parroco Adriano Alamanni che
Dormizione (poi Assunzione), cui si aggiunsero più 1633) e proviene dalla cappella privata della villa di Annunciazione San Pietro a Pitiana, tali riunioni non possono proseguire se prima non
Mandri appartenuta alla famiglia Medici Tornaquinci. Ridolfo Ghirlandaio, Tavola, 1515, particolare
tardi la Presentazione di Maria e la Concezione. In vengono redatti e approvati i capitoli che ufficializzino
pieno medioevo, in seguito alla nascita degli ordini Un bell’affresco di Scuola fiorentina della metà del la Compagnia,”sub pena excomunicationis”.
Nei pressi di questa pieve, in un oratorio pubblico
mendicanti si diffuse anche la festa della Visitazione Cinquecento campeggia invece in una cappella della Invece la presenza della Compagnia dell’Annunciazione
dedicato alla Santissima Annunziata, si trovava una
e il culto della Madonna “Addolorata. chiesa di San Miniato a Montanino. a San Miniato al Montanino è ricordata nella visita
tela con questo soggetto opera del pittore fiorentino
pastorale del Vescovo Gherardini del 1621. La sua
Francesco Curradi (1570-1661) oggi nella chiesa di fondazione risalirebbe al 1582, e tra gli altri obblighi
A Firenze, attraverso la costituzione dell’ordine dei Santa Maria del Carmine a Donnini. Anche quest’opera
Servi di Maria alla metà del ‘200, ebbe particolare della Compagnia c’era quello di recarsi in processione
era denominata la Nunziatina, forse per l’aspetto dei all’oratorio della Beata Vergine, detto alla Bottiglia,
risalto il culto dell’Annunciazione della Vergine
due protagonisti rappresentati con le sembianze di ogni terza domenica di ciascun mese.
che si traduceva concretamente nell’adorazione
dell’affresco miracoloso conservato all’ingresso due fanciulli. Nella chiesa di San Michele a Caselli e in Tutte queste congregazioni laicali, oltre ad assolvere
del santuario della Santissima Annunziata, da una quella di San Salvatore a Leccio troviamo ancora due compiti legati al culto, erano impegnate nel mutuo
leggenda quattrocentesca definito acheropito, cioè opere del XVII secolo che si rifanno al noto prototipo soccorso e nell’assistenza ai malati. Furono soppresse
non dipinto da mano umana, anche se in realtà si fiorentino della Santissima Annunziata a Firenze. dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena nel 1785.
trattava di un’opera della seconda metà del XIV Nella chiesa di San Donato a Fronzano questo stesso
secolo di ambito orcagnesco. In effetti lo spazio del soggetto si trova rappresentato all’interno di una tela
santuario divenne per Firenze anche il luogo dove si che ospita i santi Apollonia, Giuseppe e Giacomo.
incardinava il tempo cittadino, tempo che, scandito Nella chiesa di Sant’Agata in Arfoli l’Annunciazione è
ab incarnazione, si rifondava ogni 25 marzo, il invece rappresentata nella lunetta di un affresco di
giorno in cui la chiesa celebra appunto l’annuncio scuola fiorentina rappresentante la Madonna in trono
dell’incarnazione di Dio nel grembo di Maria. e due santi, databile intorno alla metà del XV secolo.
Si verifica così un’osmosi nel rapporto tra centro
(Firenze) e periferia (contado) che vede protagonista Le Compagnie dell’Annunciazione
il diffondersi del culto della Vergine nelle sue diverse Annunciazione San Miniato a Montanino, Maria Italia Lanzarini
ed articolate declinazioni. Quello dell’Annunciazione Scuola Fiorentina, Affresco, XVI secolo, particolare
Numerose compagnie laicali del territorio reggellese
è uno dei temi più rappresentativi della religiosità e
Quest’opera era detta dal popolo “la Nunziatina” erano dedicate alla Madonna Annunziata.
della devozione popolare, uno dei più diffusi anche
e ad essa si attribuivano alcuni miracoli che sono La più antica era quella detta popolarmente Casellina
nel contado fiorentino e nel Valdarno superiore,
stati poi rappresentati nel XX secolo negli spicchi che aveva il suo oratorio e refettorio tra Cascia
insieme a tanti culti mariani, per così dire minori,
della volta della cappella. Nella pieve di San Pietro a e il borgo di Reggello, dove attualmente si trova il
come quello della Madonna del latte o della Madonna
Pitiana si trova la tavola dipinta nel 1515 da Ridolfo cimitero comunale. Fondata nel 1394 era dotata
della neve cui seguirà, alla fine del Cinquecento,
del Ghirlandaio e commissionata da Leonardo di capitoli propri approvati dal Vescovo fiesolano e
quello alla Madonna del Rosario, sorto inizialmente
Buonafè spedalingo di Santa Maria Nuova, e una dipendeva direttamente dal pievano di Cascia. Annunciazione San Salvatore a Leccio,
in ambito domenicano. Le confraternite laicali, nate Affresco, XVII Secolo, particolare
tela del XVII secolo dello stesso soggetto di scuola I suoi iscritti appartenevano ai popoli di Cascia,
tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo e sviluppatesi

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