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FRANCESCO BACONE

VITA

Francis Bacon nasce a Londra nel 1561 e il padre era il guardasigilli della regina Elisabetta. Sin dall’infanzia
ebbe sempre a che fare con la politica e con il potere. Infatti, dopo gli studi, decise di intraprendere la
carriera politica. Durante il regno della regina Elisabetta la sua carriera non decollò ma successivamente,
quando salì al trono Giacomo I Stuart iniziò la sua scalata al potere diventando avvocato generale,
procuratore generale, Lord guardasigilli come il padre e infine Lord cancelliere. Insomma, fece veramente
una bella carriera finché un giorno fu incolpato di corruzione e per questo dovette pagare un’ingente
somma di denaro, ma non solo. Gli furono tolti tutti gli incarichi e fu imprigionato nella Torre di Londra
finché il re lo liberò (ovviamente la sua vita politica era finita con lo scandalo di corruzione).

Bacone morì nel 1626. Bacone, comunque, ci viene descritto come un uomo ambizioso, assetato di potere,
di fama e di denaro e per raggiungerli non ebbe alcuno scrupolo. Un uomo che riteneva che la scienza fosse
al servizio dell’uomo per poter conoscere bene la natura e dominarla. E di questo ne parla nella sua opera
più famosa “La nuova Atlantide” che fu pubblicata un anno dopo la sua morte, nel 1627 e che, prendendo
spunto dal romanzo utopico di Tommaso Moro “Utopia”, racconta di un’isola sconosciuta che è un grande
laboratorio dove si fanno esperimenti che sono alla base del suo concetto scientifico.

Bacone è però anche ricordato per il suo progetto di creazione di un’enciclopedia delle scienze di cui parla
nello scritto “Sulla dignità e sull’accrescimento delle scienze” dove le scienze vengono suddivise in tre
tipologie:

 Quella che si basa sulla memoria che sono la storia naturale, civile, ecclesiastica e letteraria.
 Quella che si basa sulla fantasia che sono tutte quelle poesie di narrativa, drammatica, parabolica
 Quella che si basa sulla ragione e qui stiamo parlando della filosofia che viene innalzata da Bacone
come disciplina scientifica basata sulla ragione e costituita da due parti:
1. la filosofia prima che studia gli assiomi ossia i principi comuni a tutte le scienze
2. la filosofia speciale che si divide in divina, naturale (con la fisica, la metafisica, ecc.) e
umana (del corpo e dell’anima).

Il Novum Organum e il metodo scientifico

Nel Novum Organum (in latino “nuovo organo”, ovvero nuovo “strumento” per l’indagine scientifico-
razionale del mondo), Bacone tenta di sostituire il sapere deduttivo della logica classica con una nuova
logica, strettamente dipendente dalle nuove scoperte tecnico-scientifiche e incentrata sul metodo
induttivo e sperimentale (fondato sulla scelta, la valutazione e lo studio dei casi particolari, da cui partire
per ricostruire per gradi le leggi generali).

Il lavoro di Bacone nel Novum Organum si sviluppa allora in due grandi momenti:

 una pars destruens (cioè, di critica alle idee e posizioni altrui)

 una pars costruens (ovvero, di indicazione propositiva della strada da seguire).

Secondo Bacone “sapere è potere” quindi più si conosce la natura e più la si può domare, anche le sue
manifestazioni più terribili e improvvise possono essere domate dall’uomo. E come può fare tutto ciò
l’uomo? Non di certo attraverso i sensi, che sono fallaci, ma attraverso gli esperimenti che sono l’unico
modo scientifico e rigoroso per poter conoscere approfonditamente la natura. La mente umana può essere
però pericolosa perché può cadere in errore o in facili pregiudizi nello studio della natura. Quindi secondo
Bacone si deve interpretare la natura con metodo e con ordine utilizzando gli esperimenti. Solo
l’interpretazione della natura porta a risultati scientifici e a leggi e assiomi veri. Ma quali sono questi
pregiudizi dell’uomo che lo allontanano dal metodo rigoroso e scientifico? Bacone li chiama idola e sono un
vero e proprio pericolo o ostacolo verso la verità.

Per Bacone ci sono:

 Gli idola tribus che sono tipici degli uomini e fanno parte della sua natura e del suo modo di
concepire intellettualmente le cose. L’uomo è naturalmente portato a concepire la natura molto
più armonica di quello che in realtà e a vedere maggiormente delle cose (tipo di fantasia) piuttosto
che altre cose.

 Gli idola specus che sono pregiudizi che derivano da come veniamo educati, dalle nostre abitudini e
dai casi fortuiti della vita (Idola tribus e idola specus fanno parte di noi).

 Gli idola fori sono strettamente connessi con il linguaggio. Sappiamo che le parole hanno un
significato e un potere su di noi e sulle altre persone e il linguaggio può generare pregiudizi

 Gli idola theatri derivano da tutte quelle narrazioni (dalla filosofia, alla religione, al teatro, ecc) che
possono influenzare in qualche modo la nostra visione della vita. Secondo Bacone ci sono 3 false
filosofie: quella sofistica, empirica ed infine la superstizione (la sua critica è rivolta a Platone e a
Pitagora).

IL METODO INDUTTIVO

Abbiamo già visto che per Bacone il metodo più corretto è quello che va dal particolare al generale ed è
quindi il metodo induttivo. L’induzione consente infatti di giungere ad una legge generale a partire da casi
particolari. Questo è in contrapposizione con il metodo deduttivo sostenuto da Aristotele dove si parte dal
generale per poi andare al particolare.

Prima di vedere i passaggi del suo metodo è utile sottolineare che Bacone, con il suo metodo, vuole cercare
di unire insieme l’esperienza da un lato e l’elaborazione razionale e rigorosa dall’altro. Quindi, in sostanza, i
sensi hanno una certa utilità perché ti consentono di fare esperienza di un determinato fenomeno e questo
è il punto di partenza che poi però deve essere affiancato ad un’elaborazione razionale, scientifica e
oggettiva dei dati attraverso 5 passaggi:

1. innanzitutto bisogna raccogliere i dati che si hanno a disposizione su quel determinato fenomeno
che si vuole studiare.

2. successivamente si prendono i dati a disposizione e si elaborano delle tavole che sono in sostanza
delle categorizzazioni dei dati raccolti in precedenza secondo:

 le tavole della presenza che associano le caratteristiche di un dato fenomeno ad altri


fenomeni in cui quella specifica caratteristica si manifesta. Se prendiamo il calore questo
per esempio è presente in una fiamma ma anche in un fulmine o nei raggi solari.

 le tavole dell’assenza che invece fanno il contrario ossia segnalano l’assenza di una
determinata caratteristica

 le tavole dei gradi o comparative che comparano quindi i vari elementi e casi

3. una volta fatto questo si passa alla terza fase che consiste nella formulazione di una ipotesi che sia
realistica e coerente con i risultati delle tavole fatte precedentemente
4. una volta formulata l’ipotesi si lavora per cercare di confermarla attraverso una serie di esperimenti

5. una volta fatti alcuni esperimenti per valutare le variabili ed escludere alcuni fattori o includerne
degli altri si fa un esperimento cruciale per giungere quindi ad una tesi finale.

Delle 4 cause delineate da Aristotele per Bacone va eliminata la causa finale, perché sapere il fine, lo scopo
di un determinato fenomeno non serve alla scienza, anzi è controproducente. Ma non solo, anche la causa
efficiente e quella materiale sono per Bacone inutili per la scienza. Quindi in sostanza rimane una sola
causa: la causa formale che però Bacone delinea in modo molto diverso rispetto ad Aristotele anche se
questo punto è un po’ nebuloso e fonte di diverse interpretazioni.

Ma veniamo a capire qual è stata l’influenza che ha avuto Bacone per gli sviluppi della scienza moderna.
Ecco, diciamo che rispetto a Galileo Galilei Bacone ebbe poca influenza. Il suo metodo induttivo fu messo
un po’ in ombra dalle incredibili scoperte di Galilei, di Keplero e ovviamente di Leonardo da Vinci. Bacone
però esercitò una forte influenza dal punto di vista filosofico perché le sue teorizzazioni sono ancora oggi
considerate i perni della rivoluzione scientifica.

LA TEORIA DELLA FORMA

Il processo di induzione tende a stabilire la causa delle cose naturali, che lui chiama forma. La forma rivela
l’unità della natura e rende possibile all’uomo la scoperta e la produzione di quello che non c’è mai stato
prima. Inoltre vede nella forma da un lato la struttura che definisce un determinato fenomeno, e dall’altro
la legge che regola il movimento di generazione o produzione del fenomeno.

I LIMITI SCIENTIFICI DEL METODO BACONIANO

I limiti di Francesco Bacone consistevano, soprattutto, nel rifiuto di utilizzare la matematica come base e


linguaggio del procedimento scientifico. Così, nonostante avesse passato la sua intera esistenza a criticare i
filosofi “ciarlatani”, la sua scienza risultò paradossalmente ancora troppo legata al linguaggio e alle analisi
di sapore aristotelico.

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