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Romanticismo e Naturalismo

Molte correnti, nate e sviluppatesi in occidente, si sono riversate in Giappone e sono state prese
contemporaneamente, senza avere il tempo di maturare e soprattutto senza avere il tempo di
crescere dal punto di vista cronologico, e spesso vengono adottate contemporaneamente, per cui
uno stesso scrittore in determinati periodi della propria carriera può essere configurato come un
romantico e poi trasformarsi in un naturalista.
Romanticismo
ロマン主義(roman shugi): shugi è il suffisso che sta per -ismo, quindi romanticismo.
Romanticismo come enfasi sui sentimenti, emozioni, aspetto sentimentale, come approccio
sentimentale già presente in autori come Akinari, Chikamatsu (personaggi mossi da sentimenti
molto forti). Autori come Akinari e Chikamatsu sono definiti romantici rispetto a Saikaku, il quale è
definito un realista(approccio distaccato, non c'è il suo pensiero).

Novità del romanticismo.


Dal 1889 al 1904 si può parlare di produzione romantica.
Romanticismo mediato dalla lezione occidentale, non il frutto spontaneo della cultura giapponese. Il
romanticismo in Giappone arriva attraverso le opere, le traduzioni, si tratta di un qualcosa ereditato,
non nato spontaneamente. Tra le tematiche romantiche i giapponesi prendono solo alcuni temi,
ritenuti più vicini alla loro sensibilità di quel periodo(restaurazione Meiji). Quindi si tratta dei temi
della libertà, l'individuo, non c'è il romanticismo inteso come sentimentalismo. La cristianità in
Giappone diventa un tutt'uno con la sensibilità romantica. Il pensiero cristiano (non cattolico) è
spesso abbinato alla sensibilità romantica. Gli scrittori romantici attenti alla libertà e ai problemi
dell'individuo spesso abbracciano la tradizione o almeno i principi cristiani. Tra i principi cristiani
l'amore platonico(concetto nuovo nella cultura giapponese). Divinizzazione dell'oggetto amato,
tanto da non potercisi avvicinare. Idea di un amore che nobilita l'uomo.

Negli anni '80 del periodo Meiji, alcuni autori cominciano a confrontarsi con aspetti diversi nella
produzione letteraria. Ad esempio, per esprimere la nuova sensibilità successiva alla restaurazione
Meiji, e quindi i nuovi temi importati dall'occidente, si sperimentano forme più lunghe di
poesia(shintaishi), non si è più strettamente legati alla metrica giapponese(es. 5-7-5). Si inizia a
comprendere la potenzialità espressiva della lingua colloquiale in ambito letterario, rispetto a
quella classica, che invece imbriglia il pensiero e le descrizioni. Come si è visto anche con Shutetsu
Shinzui, il romanzo acquisisce valore fino ad essere definito un elemento artistico (美術). Il
romanzo, la prosa era sempre stata bistrattata (era la poesia la massima espressione). Invece, da
questo momento il romanzo assurge alle arte sfere della produzione artistica letteraria. Periodo in
cui si sperimentano nuove forme letterarie adatte alla propria sensibilità e alla nuova sensibilità
collettiva.

Negli anni '90 i frutti di questa sperimentazione, soprattutto dal punto di vista strutturale,
cominciano a maturare e vediamo una produzione letteraria molto più ispirata a quella europea, e
iniziano ad essere mutuati una serie di concetti dall'occidente (concetti religiosi, filosofici,
umanistici). Si è riusciti a trovare una forma (quella del romanzo, sempre più maturo dal punto di
vista linguistico) che riesca ad esprimere in maniera migliore e più convincente le nuove sensibilità
e i nuovi concetti.

Mori Ogai (1862-1922)


Nasce come medico, è un medico dell'esercito. Viene mandato in Germania dal 1884 al 1888 a
studiare igiene per migliorare lo stato dell'esercito giapponese. In Germania entra a contatto con la
produzione letteraria tedesca, interessante sia dal punto di vista letterario che da quello filosofico.
Tornato in Giappone forma una rivista letteraria (Omokage) che diventa una sorta di manifesto del
movimento romantico in Giappone. Gli autori che si riconoscevano in determinati concetti e modi
di pensare aderirono o comunque scrivevano su questa rivista, una rivista soprattutto di traduzione
in giapponese di poesie occidentali. Era una rivista che aveva come scopo, secondo Mori Ogai, di
promuovere il più possibile la filosofia e la critica occidentale con la speranza che questi elementi
potessero purificare la letteratura giapponese, secondo lui immatura rispetto alla produzione
letteraria incontrata in Germania.

Il suo contributo alla produzione romantica si sostanzia nella “Trilogia tedesca”. Sono 3 racconti
brevi d'amore finiti male ambientati in Germania.
1.Maihime(La ballerina,1890): la storia d'amore tra Ota ed Elise. Ota è uno studente giapponese di
giurisprudenza che vive a Berlino, si innamora della ballerina povera Elise. Nasce la storia d'amore.
Lui decide di abbandonare la sua carriera per vivere con Elise, fin quando non incontra un suo
amico giapponese che lo riconduce alla realtà consigliandogli di lasciare Elise perché questo amore
gli avrebbe senza dubbio impedito di fare carriera. Infine lo convince a tornare in Giappone. Elise
scopre i progetti di Ota e impazzisce dal dolore. é una storia piena di dettagli autobiografici,
probabilmente Mori Ogai conobbe una donna tedesca con cui ebbe una relazione. Concetto di
libertà, libertà che in questo racconto non c'è, Ota abbandona il suo amore per fare carriera, per
rispondere alle istanze della società, che lo vuole in Giappone, inquadrato in un determinato
contesto e in un determinato ruolo. Siamo in un Giappone che imbriglia molto la libertà
dell'individuo.
2.Utakata no ki(Ricordi di vite effimere,1890): storia d'amore tra un pittore giapponese che si
innamora della sua modella tedesca (a Monaco), che muore annegata mentre si trovano su una
barca. Dei tre racconti è quello con gli elementi più vicini al nostro concetto di romanticismo: c'è il
tema della pazzia e una serie di elementi più riconducibili alla sensibilità romantica occidentale.
3.Fumizukai(Il messaggero, 1891): storia d'amore tra il narratore, un ufficiale dell'esercito
giapponese che, ospite a casa di una famiglia di nobili tedeschi, si innamora della figlia del conte,
ma si rende conto che questa ragazza è l'amore di un pastore che vive nella tenuta del conte, che
ama la propria contessa, ma senza speranze in quanto pastore. La contessa vorrebbe anche
ricambiare il suo amore, non fosse per il padre che le ha già organizzato un matrimonio combinato.
Lei, pur di sottrarsi al volere del padre, decide di scappare e di rifugiarsi a casa di una zia
abbracciando la vita da nubile. Siamo di fronte ad una scelta di semi-libertà: non una scelta libera,
ma quantomeno una scelta che si oppone a quella che era stata fatta per lei.

Kitamura Tokoku(1868-1894)
Autore solo romantico. Nasce in una famiglia di samurai, sposa la figlia di un samurai e scrive per
soli 5 anni. é molto guidato dalla sua fede cristiana (ricorda il giorno della sua conversione, il 21
agosto 1887). Visione presbiteriana legata alla sua visione politica: attenzione verso gli umili,
giustizia, ecc. L'unico tra gli autori del periodo ad accogliere in maniera così convinta il credo
cristiano, forse perché appartiene ad una famiglia di samurai, ed in assenza del confucianesimo che
aveva caratterizzato il periodo Tokugawa ha probabilmente abbracciato il pensiero a lui più vicino,
quindi quello presbiteriano. Sostituisce l'etica confuciana con quella cristiana. Le tematiche delle
sue opere sono principalmente l'amore, la libertà e dio. Dio presente ovunque, che interviene
misericordiosamente nella vita di chiunque, ecc. Amore da un punto di vista nuovo. Il suo autore di
riferimento è Byron, non particolarmente cristiano. Scrive soprattutto poesia, ma anche prosa (saggi
utili per comprendere la sua sensibilità poi ricondotta al filone romantico). I due saggi più
importanti sono Shukkonkyo(Lo specchio magico, 1893), saggio in cui esprime la sua sensibilità
romantica e quasi considerato una sorta di bibbia o una guida per un aspirante autore
romantico(saggio filosofico-letterario); ed Ensei shika to josei(Il poeta pessimista e le donne, 1892),
dove parla della sua visione dell'amore romantico, che è inedita per un giapponese:
"L’amore è il segreto della vita. Solo da quando è stato creato l’amore esiste l’umana società. Se ci
portassero via l’amore che colore e che sapore avrebbe la nostra vita?"

"Colui che non ha mai fatto esperienza del vero amore è come un bosco che non è mai stato visitato
dalla primavera: un luogo triste e desolato. È solo attraverso l’amore che si può penetrare in un
segmento del mistero della vita umana."

Amore quindi non più legato ai quartieri di piacere dell'epoca Tokugawa, ma un qualcosa che
nobilita e permette agli essere umani di vivere con una sensibilità diversa, quindi vivere pienamente
la vita. Autore importante perché parla dell'amore come sentimento e non come atteggiamento, cosa
mai acccaduta prima nella letteratura giapponese. Si suicida a 26 anni. Delle sue opere non si esalta
la bellezza artistica, ma la presenza di un sincero fervore, si percepisce una partecipazione sentita e
profonda dell'autore, cosa inedita.

Izumi Kyoka(1873-1939)
Non abbracccia una corrente particolare. Tematiche: l'amore; nessuna preoccupazione nei confronti
della società, dei mali della società, del cambiamento in atto, della solitudine dell'individuo che si
percepisce con la restaurazione Meiji; si appassiona al soprannaturale (con sensibilità diversa
rispetto ad Akinari). La sua prosa è complicatissima, di difficile comprensione. Come Akinari,
credeva nella presenza del soprannaturale nella vita di tutti i giorni, non accettava l'atteggiamento
molto razionalista del pensiero occidentale, secondo lui il mondo visibile era circondato dal mondo
soprannaturale, anzi non c'era nessuna linea di separazione tra le due dimensioni, convivevano, il
soprannaturale entrava spesso nella vita di tutti i giorni e influenzava determinate azioni o eventi. é
contro il razionalismo e contro il naturalismo, anche dal punto di vista letterario. Secondo Izumi
Kyoka il fine della letteratura non è descrivere la società così com'è (naturalismo), ma esaltare il
lettore, dargli gioia e piacere, e fargli conoscere la vera bellezza. Questo si può fare, sempre
secondo Izumi Kyoka, attraverso il soprannaturale.
Naturalismo
自然主義(shizen shugi): movimento molto importante in Giappone, anche se dura meno del
romanticismo. Il naturalismo comincia dopo il romanticismo, precisamente nel 1906, l'anno dopo il
conflitto russo-giapponese, vinto sì dai giapponesi, ma con costi esorbitanti, soprattutto da un punto
di vista umano. Nasce una sorta di sete di smascheramento dell'illusione, cioè tutto quello che era
venduto dal governo Meiji come qualcosa di positivo viene messo sotto una lente diversa, si sente
l'esigenza di scoprire la verità, per quanto brutta essa possa essere, per quanti aspetti brutti,
raccapriccianti, della società, della natura umana possa svelare. L'istanza di verità vince su tutto, la
verità è superiore addirittura al valore artistico e letterario(perde completamente importanza per gli
autori naturalisti). Anche Tsubouchi Shoyo in Shosetsu shinzui: la verità è importante, e bisogna
essere abbastanza disincantati, però se non è necessario ai fini della trama si può evitare di scrivere
delle cose brutte. Il naturalismo, invece, vuole portare a galla tutte quelle parti volutamente tenute
nascoste. Non è un caso che il naturalismo si sviluppi in questo periodo, ma è un caso che si
sviluppi dopo il romanticismo, non essendo una risposta ad esso.
Il naturalismo influenza gran parte della produzione letteraria giapponese, la sua influenza dura
molto di più dei 5 anni della sua durata, ma è difficile trovare autori chiaramente naturalisti: Mori
Ogai, Kawabata, Mishima, Tanizaki,ecc. non hanno mai aderito al naturalismo, anzi lo hanno
attaccato o ignorato. é una corrente che ha influenzato gli autori soprattutto per quanto riguarda la
struttura della lingua, ma non dal punto di vista dell'approccio alla narrazione. Romanticismo e
Naturalismo giapponesi sono diversi da quelli europei .
Naturalismo europeo: nasce nel fine '800 come reazione naturale al romanticismo, grande esponente
Zola. Zola: esame freddo e distaccato della realtà, anzi scientifico. Metodo scientifico: Zola
puntava, attraverso la sua descrizione distaccata e realistica, a mettere in evidenza 2 elementi:
quanto sulla natura umana e sulle azioni dei personaggi delle sue opere contasse l'ereditarietà, e
l'ambiente(i fattori ambientali). Questi elementi non arrivano nel naturalismo giapponese.
Naturalismo giapponese: ricerca dell'individuo, bisogna rappresentare a tutti i costi la verità di sè
stessi; cosa si può descrivere meglio, senza fingere, conoscendolo perfettamente, se non sè stessi?
Si arriva ad una letteratura che è soltanto auto-biografia, o al massimo biografia. Non c'è più
invenzione, tutte le cose che si dicono devono essere effettivamente state vissute. La ricerca
dell'individuo, che è la ricerca di sè stessi (l'unico individuo che veramente si può dire di
conoscere), porta alla nascita di un prodotto tipicamente giapponese che è il Watakushi shosetsu.
Watakushi= io. Si potrebbe tradurre con "romanzo dell'io", ma è completamente diverso dal nostro
concetto di romanzo dell'io. Watakushi shosetsu inteso come romanzo sull'autore. Io=autore.
L'autore decide di mettersi a nudo completamente, racconta tutti i fatti suoi, a volte anche a scapito
dell'interesse artistico (vite grame, vite tristi che l'autore decide di raccontare). Espone senza veli
tutto ciò che gli succede, soprattutto le cose negative. é una confessione degli aspetti più brutali, più
intimi dell'autore. Estrema fedeltà alla realtà, non ci sono elementi lasciati all'immaginazione, non
ci sono elementi di fiction, è semplicemente una narrazione fedele di quello che è successo. Il
naturalismo in Giappone è una sorta di messa in pratica del realismo nella fiction, si elimina il
concetto di fiction e resta la realtà così com'è.
Il naturalismo si esprime dal 1906 al 1910, però già i primi autori di epoca Meiji avevano avuto un
approccio più o meno naturalista. Pur non essendo degli scrittori naturalisti avevano un approccio
simile, rispetto alla letteratura Tokugawa offrono delle descrizioni più fedeli. Higuchi Ichiyo
descrive in Takekurabe i bambini che crescono nel quartiere dello Yoshiwara(q. di piacere) in
maniera molto realistica, descrizione realistica della società del tempo. Tuttavia abbiamo ancora
delle trame melodrammatiche, la trama è ancora costruita su fattori di fiction. Descrizione realista
di una trama inventata, possiamo parlare di naturalisti vecchio stile, diversi da quelli che agiscono
dal 1906 in poi, i quali non scrivono romanzi, ma autobiografie. Dire la verità per quanto spudorata
essa sia. La cosa interessante era non solo che l'autore mettesse a nudo sè stesso, ma che per farlo
era costretto a parlare nello stesso modo delle persone che gli stavano attorno. Quindi se si era
conoscenti di questi autori si poteva essere "sputtanati" nelle loro narrazioni. Cosa veramente ci
interessa della produzione naturalistica è il linguaggio, in questo tipo di narrazione gli scrittori
preferivano un linguaggio molto scarno e semplice, e preferivano il colloquiale al classico. Anche
loro danno un forte contributo al cambio di stile che si registra in questo periodo. I naturalisti
giapponesi si rifanno a Maupassant come modello, invece di Zola. Amano di Maupassant il fatto
che descriva le tragedie della quotidianità in maniera completamente distaccata, ma non prendono
da Zola nè il concetto di ereditarietà nè quello ambientale.

Tayama Katai (1872-1930)


La sua prima opera è Juemon no saigo(l'ultima volta di Juemon,1902). Narra la storia
vera(sensibilità improntata verso il naturalismo, ma non ancora matura) di Juemon, che viene
cresciuto, viziato anche dai nonni, tanto da crescere come un Natural man, una persona priva di
principi morali, di valori sociali. Fa quello che vuole in barba a qualunque legge o principio etico.
Per questo motivo è ben voluto solo dai nonni, che stravedono solo per lui. Juemon in realtà è un
outcast, sia dal punto di vista figurativo( privo di valori sociali, di regole, ha un comportamento
criminale, incendia le case, mal voluto dalla società) sia perchè è mostruosamente brutto, è enorme,
ha delle fattezze strane, fuori dal comune. La sua mostruosità fisica si rispecchia nella mostruosità
morale, anche perché probabilmente, al di là di come è stato cresciuto, l'essere etichettato come una
persona mostruosa lo porta a sua volta ad essere cattivo, violento nei confronti della società in cui
cresce, quindi ad avere comportamenti criminali. Alla fine muore annegato dalle sue stesse vittime
che decidono di ucciderlo. Ci interessa come Tayama Katai tratta questo materiale, è una storia
vera, ma Tayama Katai la racconta in maniera molto distaccata, non c'è nessun giudizio di valore
nei confronti di un personaggio che è chiaramente negativo, viene descritto con estremo distacco,
senza nessuna etichetta morale. è una sorta di palestra verso la descrizione realistica che si avvicina
all'autobiografia, nel caso di Tayama Katai. A differenza dei naturalisti più maturi, c'è una maggiore
vicinanza allo stile di Zola, perché in quest'opera e nella descrizione che lui dà di Juemon
sicuramente i fattori dell'ereditarietà e dell'ambiente sono molto presenti. è più vicino a Zola che a
Maupassant, di cui si definisce quasi un discepolo invece. 1904: anno importante per Tayama Katai:
viene inviato come corrispondente al fronte della guerra russo-giapponese e vede la natura umana
nella sua veste più vera e sincera, più gretta anche, perché secondo lui sul campo di battaglia
l'essere umano manifesta la sua vera natura e anche i suoi aspetti più brutti. Ritorna completamente
cambiato dopo questa esperienza sia come persona che per quanto riguarda il suo approccio alla
letteratura, da questo momento in poi la sua produzione letteraria cambierà. Di ritorno dal fronte
incontra Okada Michiyo, che oltre ad essere una sua ammiratrice è una bellissima ragazza, molto
giovane e molto colta. Tayama Katai se ne innamora perdutamente. Okada Michiyo viveva a casa di
Tayama Katai in quanto sua discepola, ma la moglie accortasi del suo innamoramento caccia via
Okada Michiyo. Tayama Katai essendone innamorato, cerca di plagiare positivamente Okada
Michiyo, cercando di renderla una donna moderna, una donna che non si faccia problemi con la
società e che viva coi principi moderni. La ragazza lo prende alla lettera e si innamora di uno
studente coetaneo e scappa con lui. A questo punto Tayama Katai, come suo mentore, non può che
perorare la causa della ragazza (con suo enorme dolore) e cercare di convincere i genitori di Okada
Michiyo a far sposare la figlia con questo ragazzo. La storia travagliata di quest'uomo che si vede
sfuggire l'amore della sua vita viene raccontata senza veli nel romanzo Futon(watakushi shosetsu
per eccellenza) e si conclude con l'immagine di questo professore distrutto e dispiaciuto perché la
sua pupilla è andata via che piange sul futon disfatto che la ragazza ha lasciato prima di scappare. In
quanto Watakushi shosetsu abbiamo l'autenticità, l'amore per la verità a scapito della bellezza
artistica e dei problemi e dell'imbarazzo che queste narrazioni potevano creare (immaginiamo la
moglie di Tayama Katai), anche perché l'unico sforzo che facevano questi autori era quello di
cambiare i nomi dei personaggi, che erano comunque facilmente riconoscibili, anche perché i
circoli letterari erano molto ristetti ed era semplice riconoscersi. Fu un grandissimo successo, e
forse il successo più determinato per l'interesse per il pettegolezzo(voler conoscere gli aspetti più
intimi di una persona famosa come Tayama Katai) che per il valore artistico. Come primo
watakushi shosetsu ebbe una grande influenza sugli autori successivi. Ha avuto anche molte
critiche, perché alcuni rimproveravano a Tayama Katai di essere stato eccessivamente aderente alla
realtà(alcune cose poteva risparmiarsele ad esempio) e facevano notare come l'interesse che l'opera
potesse suscitare era direttamente proporzionale al grado di conoscenza dell'autore(interesse per il
pettegolezzo, la curiosità deriva dal poter conoscere cose di persone più o meno conosciute). Questo
per un'opera letteraria non è un fattore positivo. è stilisticamente ben scritto, ma è privo di idealismo
e c'è incapacità totale di descrivere gli altri personaggi perché non c'è nessun interesse a creare un
romanzo, nessun interesse a creare altri personaggi credibili(personaggi volutamente odiosi,
volutamente amabili). C'è semplicemente la necessità di descrivere la realtà così com'è. Storia di per
sè per niente appassionante, e i critici hanno fatto notare come questo romanzo abbia avuto sì
un'influenza su altri autori, ma perniciosa, perché li ha portati su una cattiva strada, quella
dell'autobiografia.
Opere successive di Tayama Katai: Sei(vita, 1908), dove la protagonista è una madre dal carattere
molto duro perché deve crescere da sola 3 figli e una figlia. Ovviamente è ispirato alla figura della
propria madre. Romanzo di grande successo, tanto da avere i sequel Tsuma (La moglie, 1909) ed En
(Il legame,1910). Protagonista, ispirata a o quantomeno che tratteggia fedelmente la figura della
madre di Tayama Katai, che si snoda su tre opere.
In seguito abbiamo Inaka Kyoshi(Il professore di campagna, 1909), quindi si passa
dall'autobiografia alla biografia. Questo è un esperimento di Tayama Katai che ricostruisce
fedelmente la storia di questa persona leggendo i suoi diari e prendendo notizie varie. Una persona
realmente esistita, la storia di un uomo mediocre che non riesce a fare carriera e rimarrà un
professore di campagna. Personaggio che non riesce ad agire, non riesce a prendere le situazioni di
petto e purtroppo è colpito da morte prematura. Storia vera narrata con distacco. Tayama Katai
cerca tutta una serie di esperimenti, anche stilistici.
Toki wa sugiyuku(Lasciarsi trasportare dal tempo, 1916) è a detta di alcuni, il capolavoro di
Tayama Katai. é la storia ispirata alla vita di suo zio. Narra la storia di quest'uomo che per 40 anni
non agisce, non fa niente, si lascia solo trasportare dal passaggio del tempo. Anche in questo caso
abbiamo un esperimento di pura osservazione, di totale assenza del pensiero dell'autore e quindi in
questo caso abbiamo un romanzo effettivamente naturalista.
Ultima sua opera è Zansetsu (La neve che resta, 1918). Qui cambia completamente tipologia, passa
dalla descrizione autobiografica o biografica di persone mediocri alla confessione. Qui gli elementi
di ereditarietà e ambiente tipici di Zola vengono scartati a favore della descrizione della natura
umana, e la lezione naturalista viene scartata a favore di una confessione quasi mistica perché il
protagonista di questa storia è un uomo dedito ai piaceri della vita(q. di piacere, cortigiane, ecc.)
che si converte al buddismo e abbandona la vita di piaceri. Riesce a convertire anche la sua Geisha.
L'opera si conclude così. é un'esaltazione del buddismo e il cambiamento di un uomo non più
descritto nelle sue parti più brutte, ma nel suo aspetto migliore.
Tayama Katai autore naturalista incapace di costruire trame. Riporta la vita di qualcuno e la
pubblica. Verità superiore al valore artistico. Grande importanza all'autoanalisi e mette spesso in
evidenza i lati brutali dei personaggi, anche di quelli apparentemente più buoni. Secondo lui tutti gli
esseri umani hanno degli aspetti che è meglio nascondere, ma che lui porta alla luce perché è contro
l'illusione, vuole portare tutto alla luce. Questa scelta ha come costo il non creare opere
artisticamente valide. Sono sicuramente esperimenti letterari, ma non si parla di capolavori.

Shimazaki Toson (1872-1943)


Si ispira molto a Tayama Katai. Anche lui racconta le vicende degli altri nelle sue opere. Il più
grande autore naturalista. Scrive poesie nella forma dello shintaishi, dal 1904 al 1906 scrive brevi
racconti, poi passa alla prosa con la speranza di guadagnare. Nella maturità artistica passa alla
prosa.
Hakai(Rottura, 1906). In questo caso si rompe un giuramento. Storia di Segawa Ushimatsu che è
figlio di un eta. Il padre, pur di risparmiargli una vita da eta, gli chiede di fare un patto: non rivelare
mai a nessuno le sue origini. Sorta di protezione da parte del padre. Però Segawa Ushimatsu, per
varie vicissitudini, deve svelare le sue origini. Quindi rompe il patto. Ci interessa soprattutto il
rapporto padre-figlio, la psicologia del personaggio principale e la società del tempo, soprattutto
quella degli eta, che viene descritta ma resta sullo sfondo su cui si muovono i personaggi. é
naturalista ma non gli interessa particolarmente la descrizione della società, si ferma più
sull'individuo. Toson è molto spaventato dal fattore dell'ereditarietà, perciò insiste molto sul
rapporto padre-figlio, la paura che determinati fattori possano passare da padre in figlio. Il padre di
Toson era pazzo, e lui temeva di ereditare la sua follia. Ushimatsu, come personaggio non realistico,
risulta molto credibile, è molto ben costruito, è costruito come una persona rispettabile, che ha dei
valori, un personaggio positivo, un personaggio che non tollera le crudeltà, soprattutto verso gli eta,
ha istintivamente una sorta di empatia verso gli umili, gli ultimi, essendo anche lui un eta in realtà. é
anche un personaggio incapace di agire nelle difficoltà. Il successo di Futon oscura completamente
quello di Hakai. Quindi Shimazaki Toson capisce di dover passare ad un altro tipo di letteratura.
Anche lui si sposta verso il tipo di narrazione che troviamo in Futon, quindi verso l'autobiografia e
la biografia.
Scrive nel 1908 Haru (Primavera) che narra la storia di un gruppo di ragazzi nella primavera dei
loro anni. Tutti giovani. L'unico episodio drammaticamente rilevante è la morte di uno di loro, un
suicidio. Non è difficile trovare nei tratti del personaggio che si suicida quelli di Kitamura Tokoku,
anche lui suicida. Quindi, come Tayama Katai si ispira ai personaggi che conosce, raccontandone la
storia fedelmente, tanto da poter riconoscere ogni singolo personaggio e capire a quale personaggio
dell'epoca corrisponde. Struttura poco costruita, non c'è lo sforzo di costruire una storia.
Ie(La famiglia 1910-1911): il protagonista è Koizumi Sankichi, in cui vediamo le fattezze di Toson
stesso. Narra i fatti accaduti realmente alla sua famiglia, soffermandosi soprattutto sulla famiglia del
fratello e della sorella. Tutti i personaggi sono modellati su persone realmente conosciute
dall'autore. Non inventa neanche un personaggio.
Shinsei(1918-1919): Shimazaki Toson resta vedovo, gli muore la moglie, e si innamora
perdutamente della nipote, tanto che la nipote resta incinta. Però, per salvare un po' la faccia anche
della nipote decide di trasferirsi per un po' in Francia. Ma quando torna racconta tutto, vanificando
il suo soggiorno in Francia. Shinsei narra il rapporto con la nipote, come rimane incinta, come se ne
va a Parigi, il clima di isolamento che vive a Parigi (francesi un popolo freddo). Profonda sincerità,
dice le cose così come stanno. Si alza una marea di critiche, dato che ha messo in difficoltà le
persone coinvolte nella storia (nipote in primis). Soprattutto è incapace di descrivere altri
personaggi, descrive soprattutto e solo sè stesso(come Tayama Katai), il protagonista. Con
l'autobiografia e con questa istanza di verità, gli altri personaggi cadono inevitabilmente in secondo
piano. La persona che meglio si può descrivere è sé stessi, gli altri vengono descritti meno e non
sono per niente costruiti come personaggi, restano un po' sullo sfondo, a volte non viene neanche
data loro la parola.
Yoake Mae (Prima dell'alba, 1929-1935): narra la storia di un uomo (Aoyama Hanzo, modellato sul
padre di Toson). Romanzo molto più pretenzioso. Con la storia di questo uomo che si muove sullo
sfondo della società di epoca Meiji si cerca di descrivere il Giappone sull'onda del cambiamento,
nella fase di cambiamento portata dalla restaurazione Meiji. Dalla confessione autobiografica in
Shinsei o biografica si passa ad un racconto più storico, la società non resta tanto sullo sfondo ma
viene un po' più a galla. Va anche apprezzato lo sforzo di creare un personaggio che non è sé stesso,
ma è modellato sul padre, che diventa un protagonista credibile, una figura tridimensionale e una
figura tragica. L'esperienza naturalista, una volta che si stacca dal racconto disincantato, senza veli
delle cose più brutte che succedono nella vita propria e dei propri conoscenti, probabilmente poi
riesce, una volta applicato artisticamente a delle opere, a dare dei frutti positivi, come appunto
Yoake Mae, che si rivela un'opera più matura rispetto alle precedenti.

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