De Monarchia 6

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DE MONARCHIA

Contesto storico-culturale
Con l’inizio del 300 si era aperto un periodo di grave crisi per le due massime istituzioni del Medioevo:
l’impero e la chiesa

Già nel Convivio Dante aveva indicato come unica possibile soluzione la restaurazione di un impero
universale. Per questo motivo quando giunge la notizia che il nuovo imperatore Enrico VII sta scendendo in
Italia per ristabilire il suo potere. Egli decide di scrivere 3 epistole in latino, indirizzate ai reggitori d’Italia,
agli scellerati fiorentini e ad Enrico stesso.
Struttura dell’opera
Scritto nel periodo dell’esilio, l’opera è scritta in latino, quindi rivolta ad un pubblico di dotti, è suddivisa in
tre libri.

Nel primo libro, con l’utilizzo del sillogismo, Dante ritiene che la figura dell’imperatore, e quindi l’esistenza
di una monarchia universale, sia necessaria perché solo questa può assicurare pace e giustizia

Nel secondo libro afferma che l’autorità dell’imperatore discende da Dio, che l’ha concessa al popolo
romano per consentire la diffusione del Cristianesimo.

Nel terzo libro viene affrontato il tema piu importante: il rapporto fra Stato e Chiesa, che può essere
sintetizzato con la teoria dei due soli di Dante, secondo cui i poteri sono autonomi, perchè entrambi
derivano da Dio, che si contrappone alla teoria del sole e della luna elaborata da Innocenzo III, secondo cui
il potere dell’imperatore deve sottostare al potere del pontefice. Secondo Dante l’impero ha per fine la
felicità dell’uomo della vita terrena (guida temporale), la Chiesa invece il raggiungimento della beatitudine
eterna (guida spirituale).

Il loro obiettivo, tuttavia è complementare, poiché solo se l’umanità è in pace potrà raggiungere la
beatitudine eterna. L’opera della Chiesa quindi richiede come presupposto indispensabile la presenza
dell’Imperatore, il quale deve mostrare rispetto e devozione alla Chiesa, in quanto il potere di quest’ultima
è piu importante

Tuttavia il progetto di Dante ha due problemi:

-Utopistico (speranza vana): il Papa non deve avere un’autorità politica

-Anacronistico (superato dal tempo): a Dante sfugge quello che accade in politica in Europa.

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