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Genzano di Roma

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Genzano di Roma è un comune italiano di 22  957


Genzano di Roma

abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel


Lazio. comune

Indice
Geografia fisica
Territorio
Clima
Origini del nome
Storia
Antichità
Età medievale
Periodo Cesariniano
Periodo Post-Unitario
Visite papali
Successione dei Cesarini nel feudo di Genzano
Localizzazione
Simboli Stato  Italia
Monumenti e luoghi d'interesse Regione Lazio
Architetture religiose
Architetture civili Città Roma
metropolitana
Aree naturali
Amministrazione
Società
Evoluzione demografica Sindaco Carlo Zoccolotti
(centro-sinistra) dal 5-10-
Etnie e minoranze straniere
2020
Tradizioni e folclore
Cultura Territorio
Istruzione Coordinate 41°42′08″N
Musei 12°41′33″E
Radio e Giornali Altitudine 435 m s.l.m.
Radio Gamma Stereo
Superficie 17,9 km²
Radio Canale Zero
Abitanti 22 957[1] (31-8-2020)
Castelli Notizie
Eventi Densità 1 282,51 ab./km²

Geografia antropica Frazioni Landi


Urbanistica Comuni Ariccia, Lanuvio,
confinanti Nemi, Velletri
Economia
Altre informazioni
Infrastrutture e trasporti Cod. postale 00045
Amministrazione Prefisso 06
Gemellaggi Fuso orario UTC+1
Altre informazioni amministrative
Codice ISTAT 058043
Sport
Cod. D972
Calcio a 5
catastale
Calcio
Targa ROMA e RM
Pallavolo
Cl. sismica zona 2B (sismicità
Note
media)[2]
Bibliografia
Cl. climatica zona D, 1 982 GG[3]
Voci correlate
Nome abitanti genzanesi
Altri progetti
Patrono san Tommaso da
Collegamenti esterni
Villanova
Giorno 18 settembre
Geografia fisica festivo
Cartografia

Territorio

Genzano di Roma è situato sul versante esterno del


cratere vulcanico del lago di Nemi. La Casa Comunale si
trova a 435 m s.l.m., l'altitudine minima del paese scende
a 106 metri e la massima si spinge a 480 metri.[4]

Dal punto di vista geologico questo territorio dei Colli Genzano di


Roma
Albani è uno degli apparati "eccentrici" del Vulcano
Laziale, nato da esplosioni idromagmatiche che si sono
verificate nell'ultima fase di attività del complesso
vulcanico albano.[5]

Clima

Dal punto di vista climatico il territorio rientra nel


dominio del clima temperato mediterraneo con inverni
miti, temperature autunnali superiori a quelle primaverili
ed estati ventilate. Nell'area dei Colli Albani, dunque
anche a Genzano, si presenta il fenomeno detto stau, che
consiste nella riduzione del vapore acqueo nelle nuvole
man mano che il terreno si alza. Perciò la piovosità
maggiore si avrà sulle prime alture dei colli rivolte verso il
mare, verso sud sud-ovest. Genzano, trovandosi sulla
traiettoria delle correnti umide tirreniche, risulta
piuttosto piovoso con 1 100−1 200  mm annui di
precipitazioni.[6] Posizione del comune di Genzano di
Roma nella città metropolitana di
Classificazione climatica: zona D, 1984 GR/G
Il limite
massimo per l'accensione degli impianti di riscaldamento Roma Capitale
è fissato a dodici ore giornaliere dal 1º novembre al 15 Sito istituzionale (http://www.comun
aprile, a meno che situazioni climatiche particolari non ne e.genzanodiroma.roma.it)
giustifichino l'uso in altri periodi dell'anno.

Origini del nome


Il più antico documento in cui si rinviene il toponimo "Genzano" (IPA: [ʤenˈʦano],[7]) è una bolla
di Lucio III datata 2 aprile 1183.[8] L'origine del nome "Genzano" è tuttora fonte di discussione. Per
alcuni il poggio su cui sorge il paese, posto sul bordo esterno del Lago di Nemi, proseguimento del
"Nemus Aricinum", era dedicato alla dea Cinzia ("Cynthia Fanum"), il cui culto era unito a quello
di Diana nemorense.[9] Per Nicola Ratti, invece, l'etimologia deriverebbe da fundus Gentiani, cioè
dal terreno di proprietà della famiglia romana Gentia.[10]

Storia

Antichità

Nelle età precedenti il territorio dell'odierna Genzano ricadeva sotto la giurisdizione di Lanuvium
e Aricia, ma verosimilmente non è stato mai sede di alcun centro abitato, sia pur piccolo.
Ciononostante, nel territorio genzanese sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici latini e
romani.[11]

Nei pressi dell’asse stradale della Via Appia antica, in corrispondenza della sella tra i rilievi di
Montecagnoletto e la zona di Monte Canino, è stato rinvenuto, agli inizi del ‘900, il XIX cippo
miliario della via Appia, il cui ritrovamento è stato di grande utilità per una corretta ricostruzione
topografica della zona. L’iscrizione, ancora visibile, è difficilmente decifrabile e si riferisce al
restauro della Via Appia ad opera dell’imperatore Nerva.[12]

Età medievale

È stata ipotizzata la presenza, attorno al X secolo, di un piccolo


insediamento saraceno al quale sarebbe legata l'introduzione della coltura
della canapa.[13]

Nel 1153 il territorio, dove già nel XII secolo era stata eretta una torre da
parte dei Gandolfi (torre abbattuta nel 1188),[14] venne dato in possesso, dal
Papa Anastasio IV, ai cistercensi dell'Abbazia di Sant'Anastasio alle Acque
Salvie.[15] Nel 1255, i cistercensi vi edificarono un grande Castello fortificato
attorno al quale crebbe poi lentamente il paese (Genzano Vecchio).
Riferisce l'erudito Gaetano Moroni[16]: Genzano Vecchio

«Genzano Vecchio ebbe mura castellane, e torri di opera


saracinesca da quelle parti da cui poteva essere attaccata, cioè da
aquilone, ponente, e mezzodì: mentre dalla parte orientale era
invincibilmente difesa dall'altissima rupe a picco del cratere del
lago Nemorese. Molti avanzi di tali mura ed alcune torri sono
tuttora in piedi. La porta principale di Genzano, prima che si
edificasse il palazzo baronale, a capo agli stradoni, era nel luogo
del portone del palazzo Cesarini […]; da ciò ebbe origine il diritto
antichissimo di passare per l'odierno portone, per gli abitanti di
Genzano Vecchio»

(Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Vol. XXIX, p. 26, In


Venezia: dalla Tipografia Emiliana, 1840)

Genzano fu retto dai Cistercensi senza soluzioni di continuo fino al 1378,


allorché venne donato dall'Antipapa Clemente VII a Giordano Orsini quale
compenso per servigi ricevuti. Nei successivi due secoli, Genzano conobbe
l'alterno dominio dei monaci cistercensi, degli Orsini, dei Savelli e dei
Colonna.[17] Nel 1402 il borgo venne completamente distrutto da un
incendio e la sua ricostruzione costrinse i Cistercensi ad alienare numerose
proprietà.[18]

Infine, i Cistercensi nel 1428 vendettero Genzano e Nemi ai Colonna per la Torre saracinesca

cifra di 15 000 fiorini. Nel 1479 per cessione di Giovanni Colonna figlio di (XIII secolo)
[19]
Odoardo, fu acquistato con Nemi dal Cardinale Guillaume d'Estouteville ,
Camerlengo di S.R.C. durante il pontificato di Sisto IV per 13  300 ducati,
con patto di retrovendita, e alla morte di costui, dai due figli illegittimi Girolamo e Agostino. Nel
1485 passerà nuovamente ai Colonnesi, ma sotto la giurisdizione della Santa Sede.[20] I Colonna
reggeranno Genzano per circa 80 anni. Sotto i Colonna Genzano ebbe l'esenzione delle tasse, il che
portò a un primo lieve incremento demografico.[21]

Periodo Cesariniano

Nel 1563 il castello fu ceduto, per 150 000 scudi, da Marcantonio Colonna,


il futuro vincitore di Lepanto (1571), a Fabrizio Massimi e da questi, il 2
ottobre del 1564 a Giuliano Cesarini, marchese di Civitanova Marche. Iniziò
in questa data il periodo Cesariniano, un periodo di sviluppo economico,
demografico e urbanistico per Genzano.

Il 10 agosto 1565 Giuliano Cesarini emanò lo "Statuto".[22] Nel 1643 Giuliano


III Cesarini tracciò le olmate, degli stradoni ombreggiati da quattro filari di
olmi, e ristrutturò il palazzo baronale. Scrive Gaetano Moroni: "Gli stradoni
olmati partono da un punto centrico,[23] e divergendo, quello a destra è la Chiesa dei
strada corriera che guida alla città, quello di mezzo il più lungo e piano Cappuccini
conduce al palazzo Cesarini, e l'altro a manca porta al convento de'
cappuccini".[24] Lo stesso duca, nel 1636, aveva iniziato la ricostruzione della
chiesa di Santa Maria della Cima, con dipinti di Francesco Cozza. Nel 1696
la figliuola di Giuliano III, Livia, ultima erede dei Cesarini, vi farà porre i
corpi delle martiri Sante Tigri e Vincenza, protettrici di Genzano con S.
Tommaso di Villanova.[25]

Giuliano III, nel testamento del 1667 lasciava al figlio Giovanni Giorgio,
oltre a Genzano, anche i possedimenti di Ardea, Rocca Sinibalda e Civita
Lavinia. Tuttavia quattro anni dopo, alla morte del duca (1671), non vi
erano più eredi diretti: erano già deceduti anche i due figli maschi, le due
figlie maggiori erano in convento e l'unica figlia libera era ancora bambina. Chiesa dei
Genzano venne retto dal fratello di Giuliano III, l'ecclesiastico Filippo Cappuccini,
Cesarini, il quale intendeva far sposare la figlia terzogenita di Giuliano III, monumento funebre
Clelia, con Filippo Colonna principe di Sonnino. La secondogenita di a Livia Cesarini
Giuliano III, Livia, suora oblata, lasciò il convento e sposò Federico II
Sforza dando origine alla famiglia Sforza Cesarini.[26]

Donna Livia contribuì in maniera decisiva al piano urbanistico della cittadina, portando a termine
nel 1708 la costruzione di Genzano Nuova, impiantata su un sistema di triangolazioni, secondo il
piano del 1643 ideato dal padre Giuliano III. Tra la prima metà del XVII e l'inizio del XVIII secolo
venne innestato un secondo tridente, più interno del primo (quello delle Olmate), costituito dalla
via Livia (1680 circa), la strada dove si svolge nella ricorrenza
del Corpus Domini la tradizionale Infiorata, dalla via Sforza
(1708), e dalla via che conduce al convento dei Cappuccini.
Questo particolare impianto urbanistico, coordinato da alcuni
noti architetti romani del periodo Tommaso Mattei e Ludovico
Gregorini,[27] estremamente innovativo per l'epoca,
caratterizzato da un duplice trivio (tridente olmato e tridente
edificato), suscitò l'ammirazione di molti artisti del tempo, tra i
quali Carlo Maratta, che qui si stabilì e risiedette per diversi
anni.[28] Nel 1677 l'ultimo dei Cesarini, Filippo Cesarini, aveva Olmata.
fatto costruire, lungo la strada corriera di Genzano Nuova, la
chiesa di San Sebastiano affiancata dal Conservatorio delle
Maestre Pie; queste due opere saranno sciaguratamente
distrutte nel 1916 dall'amministrazione comunale dell'epoca.[29]
L'incremento demografico nei secoli XVI e XVII determinerà
l'espansione di Genzano verso la pianura sottostante (Genzano
Nuova).[30]

La rottura dell'isolamento geografico di Genzano comportò,


oltre a notevoli vantaggi economici, il coinvolgimento in eventi
bellici. Genzano fu infatti coinvolta nella Guerra di successione
austriaca: dal maggio al novembre 1744 Genzano fu infatti Olmata.
occupata dalle truppe austriache, guidate dal principe Johann
Lobkowitz, il quale fronteggiava le truppe ispano-napoletane,
guidate dal re di Napoli Carlo di Borbone, accampate a Velletri
e sul monte Artemisio. L'attacco del Lobkowitz, nella notte fra
il 10 e l'11 agosto 1744 (Battaglia di Velletri) venne respinto
dalle truppe ispano-napoletane permettendo così la
sopravvivenza del giovane Regno delle Due Sicilie.[31][32]

Dal 1781 al 1808 si procede alla costruzione della chiesa


neoclassica della Santissima Trinità, su disegno di Giulio e
Giuseppe Camporese, figli di Pietro.
Veduta di Palazzo Cesarini dal
Anche Genzano ebbe una sua parte nei fatti del 1798.[33] Con la parco.
Restaurazione, e la fine della feudalità, Genzano entrò sotto le
dipendenze dirette della Santa Sede che lo elesse a capoluogo;
nella sua giurisdizione erano comprese anche Nemi, Civita
Lavinia (ora Lanuvio) e Ardea[34]. Proprio Ardea fu una
frazione di Genzano di Roma fino al 1817.

Il 26 agosto 1806 un grave terremoto causò vittime e numerosi


feriti in ambito cittadino così come nella vicina Rocca di
Papa.[35] Il 23 settembre 1828 Genzano ebbe il titolo di città da
parte del papa Gregorio XVI.[36]

Piazza S. Sebastiano, Fontana di S.


Periodo Post-Unitario Sebastiano e Collegiata SS. Trinità

Con la presa di Roma e la fine del Potere temporale, Genzano


entrò a far parte dello Stato italiano. Il Consiglio comunale propose la modifica del nome in
Genzano di Roma per evitare confusione con Genzano di Lucania,[37] approvata con Regio decreto
legge 5 gennaio 1873.[38]
Tra la fine dell'Ottocento e l'avvento del fascismo, Genzano è
stata spesso teatro di battaglie sociali, soprattutto di lotte
contadine per la distribuzione delle terre[39]. Durante il
Ventennio centinaia sono stati i cittadini arrestati e condannati
al carcere o al confino, o addirittura assassinati dai fascisti
(Salvatore Buttaroni, Germano Previtali). Gravissimi furono
inoltre i danni subiti dalla cittadina durante la Seconda guerra
mondiale, soprattutto in conseguenza dei bombardamenti
aerei nel periodo successivo allo sbarco di Anzio. Tra il 31
gennaio 1944 e 14 aprile 1944 sono stati uccisi 109 cittadini Parco Togliatti
genzanesi; Genzano fu quasi rasa al suolo, avendo avuto più
dell'80% delle case distrutte o fortemente danneggiate.[40] Una
testimonianza tratta dalla pagina del 9 febbraio 1944 del Diario
(Journal du Noviciat) che una suora francese delle Piccole
Suore dell'Assunzione di Genzano, probabilmente suor M.
Marguerite-Elisabeth, tenne in quei giorni:

«Una bomba è caduta sulla piazza (la piazza


antistante Santa Maria della Cima, NdR) scavando un
grande e profondo cratere e provocando una frana
che ha sepolto vive più di cinquanta persone I ruderi del castello di San Gennaro
ricoverate in una grotta scavata sotto la piazza lungo l'Appia vecchia
medesima. I tentativi per liberare quelli che sono
ancora vivi non hanno dato alcun risultato. Il minimo
colpo di piccone provoca numerosi franamenti
minacciando di seppellire i soccorritori. A un certo
punto si è creduto di poter comunicare con gli
sventurati, si è visto un braccio che si tendeva, si è
sentita una voce di donna gridare: «Più piano, ci sono
dei bambini qui sotto…» Ma la terra all'improvviso
richiude lo spiraglio. Di più, gli uomini che hanno
tentato il salvataggio, essendo stati visti dai tedeschi,
che requisiscono tutti coloro sui quali possono mettere
le mani, sono stati catturati sul posto e arruolati a viva
forza.»

(Diario di Guerra delle Piccole Suore dell'Assunzione di Genzano,


traduzione di Leo Evangelista, Albano Laziale, Diocesi di Albano, p.
26, 2000)

Visite papali

L'8 settembre 1963 il comune di Genzano riceve la visita dell'allora Sommo Pontefice Papa Paolo
VI. In questa occasione Paolo VI celebrò la Santa Messa nella Collegiata della Santissima Trinità
(Genzano di Roma).

Successione dei Cesarini nel feudo di Genzano


Marchese Giuliano Cesarini (1491-1566)[41]
Giovan Giorgio Cesarini (1549 – Roma, 1585), figlio di Giuliano e Giulia Colonna
Giuliano II Cesarini (1572-1613) (Figlio di Giovan Giorgio e Clelia Farnese)
Giovan Giorgio II Cesarini (Figlio di Giuliano II e Livia Orsini)
Giuliano III Cesarini (Figlio di Giovan Giorgio II)
Filippo Cesarini (Fratello di Giuliano III)
Livia Cesarini (Figlia di Giuliano III e Margherita Savelli; sposa di Federico II Sforza) (1646-
1712)
Duca Gaetano Sforza Cesarini (Figlio di Livia e Federico II Sforza) (1674-1727)
Giuseppe Sforza Cesarini (Figlio di Gaetano) (1705-1744); fondatore del "Teatro Argentina" di
Roma
Filippo II Sforza Cesarini (Figlio di Gaetano) (1727-1764)
Gaetano II Sforza Cesarini (Fratello di Filippo II) (1728-1776)
Francesco Sforza Cesarini (Figlio di Gaetano II) (1773-1816)
Salvatore Sforza Cesarini (Figlio di Francesco - morto nel 1832)
Lorenzo Filippo Montani - Fratello uterino di Salvatore Sforza Cesarini; diventa Lorenzo Sforza
Cesarini
Francesco II Sforza Cesarini (Figlio di Lorenzo - morto nel 1899), senatore del Regno d'Italia -
Primo Sindaco di Genzano dell'Italia Unita
Lorenzo II Sforza Cesarini (Figlio di Francesco - Nato nel 1868)

Simboli
La colonna nello stemma comunale si riferisce all'epoca in cui Genzano era sotto il dominio della
famiglia Colonna, i primi possessori laici del feudo; la mezzaluna rappresenta la vittoria di
Marcantonio Colonna contro la flotta dell'Impero ottomano nella battaglia di Lepanto; sulla
colonna è avvinto un ramo di vite a ricordare la tradizione vitivinicola del territorio; l'acronimo
S.P.Q.G. (Senatus Populusque Genzanum) sottolinea l'unione del Comune e del popolo per il bene
comune.[42]

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose
Collegiata della Santissima Trinità (parrocchia cattolica) di stile neoclassico eretta tra il 1778 e
il 1801
Chiesa del SS.mo Salvatore (parrocchia cattolica)
Chiesa di San Giuseppe Lavoratore (parrocchia cattolica)
Chiesa dei Cappuccini (parrocchia ortodossa di Santa Anastasia martire)
Santa Maria della Cima (Santuario)
Romitorio di San Michele
Santissimo Nome di Maria (Landi)
Immagine della Madonna (piazza Paolo Mocchetti)

Architetture civili
Palazzo Sforza Cesarini
Palazzo Hamerani (attualmente Palazzo Comunale)
Casino Maratti
Villa Santa Fiora
l'ex "Casa del Fascio" (attualmente sede dell'IPSIA, istituto professionale)
Villa "M. Mecheri"
Parco Sforza-Cesarini
Parco "Palmiro Togliatti"
Villa degli Antonini
Fontana di San Sebastiano
Le due Fontane di Via Livia

Nel mese di novembre 2020, nel cortile della scuola elementare Edmondo De Amicis, durante
alcuni scavi per la manutenzione degli impianti di riscaldamento, è stata ritrovata una tomba "a
cappuccina", probabilmente di epoca romano-imperiale. La Soprintendenza effettuerà ulteriori
scavi per comprendere l'entità del sito archeologico.

Aree naturali
Lago di Nemi
Colle Pardo
Orto Botanico
Parco regionale dei Castelli Romani

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[55]
Evoluzione storica della popolazione

1982 17 505[43]

1985 18 395[44]

1990 19 777[45]

1995 22 017[46]

2000 22 234[47]

2001 22 238[48]

2002 22 187[49]

2003 22 204[50]

2004 22 334[51]

2005 22 564[52]

2006 22 685[53]

2007 22 695[54]

Etnie e minoranze straniere

Il numero degli immigrati provenienti dall'estero è raddoppiato in cinque anni, dalle 480 unità del
2003[56] alle 988 del 2007.[57] Nel 2007 il 50% degli immigrati proveniva dalla Romania, il 7% dalla
Polonia, il 6% dall'Albania, seguiti dal Marocco, dalla Tunisia, dall'India, dalla Germania e
dall'Ucraina col 4% ciascuno.[58]

Nel corso dell'anno 2006, si sono iscritti ai registri dell'anagrafe del Comune di Genzano di Roma
177 stranieri, di cui 21 per nascita, 64 per trasferimento da altri comuni e 91 provenienti
direttamente dall'estero. Gli stranieri cancellati dai registri dell'anagrafe genzanese sono stati
invece 108, di cui uno solo cancellato per morte, 96 per trasferimento ad un altro comune e 6 per
trasferimento all'estero. Le acquisizioni di cittadinanza italiana sono state sei. Il totale dei
minorenni stranieri residenti nel territorio comunale è calcolato nel numero di 189; di essi 139
sono nati in territorio italiano.[59]

Tradizioni e folclore
L'Infiorata

La festa viene fatta risalire al 1778, anno in cui fu preparato un


tappeto floreale, in occasione della festività del Corpus Domini,
lungo la via Sforza (oggi Via Bruno Buozzi). Attualmente
l'infiorata si svolge in via Italo Belardi, già via Livia, la via che
congiunge la piazza principale del paese (Piazza IV Novembre)
alla Chiesa di Santa Maria della Cima. La strada viene ricoperta
totalmente da un tappeto floreale di circa 2 000 m², composto
generalmente di 13 quadri, oltre alla decorazione della
scalinata posta in cima alla salita. Ogni quadro misura Antoine Jean-Baptiste Thomas:
generalmente 7  m x 14  m e i soggetti, scelti da un'apposita Infiorata del 1817
Commissione che presiede anche all'organizzazione della
manifestazione, sono generalmente soggetti di argomento
religioso o civile, riproduzioni di note opere d'arte o motivi geometrici. La deposizione dei fiori
sulla sede stradale avviene lo stesso giorno della festa, o la notte precedente, sui contorni dei
quadri disegnati con il gesso e con la calce in base al bozzetto originale. La sera della domenica il
tappeto viene percorso dalla processione religiosa che reca il Santissimo Sacramento da Santa
Maria della Cima alla non lontana Collegiata. Il tappeto viene mantenuto, sostituendo i petali
appassiti, fino alla sera del lunedì, quando ha luogo la distruzione dell'infiorata da parte dei
bambini (il cosiddetto spallamento).

Cultura

Istruzione

Musei
Museo delle Navi romane
Museo della Infiorata (in allestimento dal 2008)

Radio e Giornali

Radio Gamma Stereo

Radio Gamma Stereo nasce a Roma nel 1976, poi nel 1986, si trasferisce con gli studi ai castelli
romani, a Genzano di Roma. Trasmette sulla frequenza 89,900  MHz per le zone di Latina e
provincia nord, Roma provincia sud, oltre che in streaming.[60]
Radio Canale Zero

Radio Canale Zero nasce a Genzano di Roma il 14 settembre 1980. Trasmette nella zona sud della
provincia di Roma sulla frequenza in FM 97.500.[61]

Castelli Notizie

Dal 2011 è presente a Genzano la testata giornalistica "Castelli Notizie", quotidiano telematico, che
proprio a Genzano, nel 2016, ha dato alle stampe il suo primo cartaceo. La redazione si trova in
vicolo Palmarini, nel centro storico genzanese, da dove ogni giorno, ad ogni ora, partono gli
aggiornamenti su tutte le notizie dei Castelli Romani.[62]

Eventi
Domenica successiva al Corpus Domini: tradizionale infiorata
Dal 1995 in novembre ha luogo il festival di cinema d'animazione Castelli Animati
Mercatino dell'Antiquariato: "Mercatus Cynthianum” (Viale V. Veneto – Olmate; IV domenica
del mese)

Festa del pane casareccio

La tradizionale Festa del pane casareccio di Genzano, che si tiene ogni anno nel mese di settembre,
richiama numerosi visitatori e turisti da Roma e dai comuni limitrofi.
L'obiettivo della festa, nata
nel 1989 organizzata dal comune di Genzano di Roma insieme al Consorzio tutela pane casareccio
di Genzano, è quello di promuovere uno dei prodotti maggiormente rappresentativi del proprio
ricco patrimonio produttivo e di qualità non solo a livello locale ma anche nazionale.

La città di Genzano di Roma fa infatti parte dell'Associazione Nazionale Città del Pane e il pane
casareccio di Genzano è stato il primo pane italiano ad essere insignito del marchio I.G.P.
(Indicazione geografica protetta), dall'Unione europea.

Tale concessione del marchio I.G.P. ha comportato per i panettieri della zona l'osservanza di un
disciplinare molto ristretto che va a garantire le caratteristiche delle pagnotte e dei filoni, lo
spessore della crosta, il colore bianco-avorio della parte interna, il profumo del cereale, il sapore
sapido, l'umidità e il peso specifico.

La tecnica di lavorazione del pane richiede grande


professionalità. Il panettiere deve impastare la farina con il
lievito. La farina viene impastata con il lievito stemperato in
acqua tiepida e sale, lasciando lievitare per un'ora circa.
Dopodiché si rimpasta ancora e si formano delle pagnotte e dei
filoni dal peso variabile da 0,5 a 2,5 kg, che vengono messi in
cassoni di legno con teli di canapa spolverati di cruschello. Si
lascia in riposo per la seconda alzata in ambienta caldo per
altri 40 minuti. Si inforna nel forno a legna caldo.
Un onore,
quindi, ma anche l'assunzione di specifiche responsabilità. Lavorazione del pane
Durante la festa del pane, una delle vie principali del paese via
Italo Belardi, viene imbandita con tavoli pieni di bruschetta, ai
quali tutti i visitatori posso accedere per poter assaggiare il prodotto.

Nell'edizione del 1998 è stata preparata una gigantesca bruschetta di filoni lunga 1 200  m e di
2 100 kg di peso; tra i filoni un filone da record: 16 metri e 112 chilogrammi.[63]
La festa del pane ha
una durata di tre giorni, durante i quali i visitatori possono non solo assaggiare i prodotti tipici, ma
posso partecipare a visite guidate organizzate dal Comune di Genzano di Roma, presso il palazzo
Sforza-Cesarini (Genzano di Roma), il lago di Nemi e nel borgo antico del paese.

Geografia antropica

Urbanistica

Per Nicola Ratti, autore di una Storia di Genzano con documenti e note (1797), il nucleo urbano di
Genzano (Genzano Vecchio) si sviluppò in epoca medievale attorno a un castello fortificato, a picco
sul lago di Nemi, costruito alla fine del XIII secolo dai monaci cistercensi dell'Abbazia di
Sant'Anastasio alle Acque Salvie.[64]

L'espansione urbana di Genzano verso la pianura sottostante


(Genzano Nuova) si svolse secondo un piano delineato nel
XVII secolo.[65] La nuova Genzano si sviluppò soprattutto dopo
l'apertura della Via Corriera (o Via Postale), diretta a Napoli, e
della Via Appia,[66] alla fine del XVIII secolo.

Il territorio comunale, un tempo molto vasto, venne ridotto


progressivamente nel tempo, raggiungendo le dimensioni
attuali nel 1932 allorché vennero sottratte le aree oggetto di Carnevale a Genzano
lavori di bonifica agraria (Agro pontino), che costituiranno i
territori dei comuni di Pomezia e Ardea.

Durante la Seconda guerra mondiale Genzano subì gravissimi danni. Un tumultuoso sviluppo
edilizio, iniziato nei primi anni '60, è stato regolamentato, a partire dal 1972, da un Piano
regolatore generale armonizzato con l'antico piano delineato in età barocca.

Economia
In base al censimento della popolazione del 20 ottobre 1991, il
numero di occupati di Genzano era 7  611, il 37% della
popolazione totale (20  750 abitanti). Risultavano iscritti al
collocamento in cerca di occupazione 2  218 cittadini (10,32%
della popolazione). La popolazione attiva era così distribuita:

Settore Occupati (Numero) Percentuale


Agricoltura 595 7,81
Industria/Edilizia 867 11,39 L'ospedale E. De Santis
Commercio/Artigianato 2 755 36,20
Trasporti e Comunicazioni 496 6,51
Amministrazione e Servizi 2 267 29,79
Credito e assicurazione 631 8,30
Totale 7 611 100,00

Sostegno all'economia genzanese è dato dalla BCC dei Colli Albani,[67] (nata nel 2017 dalla fusione
della Bcc Giuseppe Toniolo fondata a Genzano di Roma nel 1947 e la Bcc di Marino). La BCC dei
Colli Albani è una banca di credito cooperativo, che è di sostegno all'economia del territorio con
contributi annuali ad associazioni no-profit, ordini religiosi, associazioni di volontariato e
cooperative sociali e a tutto il terzo settore.
Nel settore Agricoltura, la principale attività del paese è, da tempo immemorabile, la viticoltura.
Genzano e Lanuvio si trovano infatti al centro del comprensorio di produzione del vino DOC Colli
Lanuvini e Colli Lanuvini superiore. Molto importanti sono inoltre le attività nell'ambito
dell'olivicoltura, della floricoltura, della frutticoltura e della produzione di ortaggi.

Come testimonia Marco Tullio Cicerone, che peraltro qui possedeva una villa, questi territori erano
considerati fra i più fertili nell'età dell'antica Repubblica romana:

«Oppidorum autem finitimorum illam copiam cum hac per risum ac iocum contendent: [...]
ipsum hercle Lanuvium, Ariciam, Tusculum comparabunt.»

(Marco Tullio Cicerone, M. Tulli Ciceronis, De lege agraria oratio secunda contra P. Servilium Rullum Tr. Pleb. In
Senatu, 66)

Fra le circa 400 aziende artigiane che operano nel territorio di Genzano si trovano aziende attive
nella lavorazione della pelle, dei vimini, del vetro, della ceramica e nella produzione di mobili in
stile.[68] Ma la più importante attività nel settore "Artigianato", è la panificazione. Genzano ha una
grande tradizione nella fabbricazione di pane lievitato naturalmente e cotto a legna. Il pane
casareccio di Genzano è stato pertanto il primo pane italiano ad aver ottenuto nel 1997 l'IGP, e
pertanto la sua produzione è vincolata alla sua completa preparazione in loco.

Molto numerose e qualificate sono inoltre le attività alberghiere e quelle operanti nell'ambito della
ristorazione (trattoria, ristoranti nonché le fraschette, un particolare tipo di osterie caratteristiche
dei Castelli romani.

Le attività industriali sono relativamente recenti, attive in particolare nei settori alimentare,
delle macchine agricole, del legno, dell'edilizia e della carta.

Infrastrutture e trasporti
La Stazione di San Gennaro, sita nella frazione San Gennaro, sorge sulla Ferrovia Roma-Velletri ed
è servita dalle relazioni svolte da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio con la Regione
Lazio che prendono il nome di FL4.

Dal 1906 al 1965 Genzano fu inoltre servita dalle tranvie dei Castelli Romani.

Amministrazione
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
Francesco Sforza-
1870 1874 ? Sindaco
Cesarini
Alessandro
1900 1912 ? Sindaco
Mazzoni
1912 1913 Luigi Napoleoni ? Sindaco
1913 1914 Romolo Barbaliscia ? Sindaco
1914 1917 Tommaso Frasconi Partito Socialista Italiano Sindaco
30 marzo Commissario
ottobre 1920 ? -
1917 prefettizio
1920 1921 Tommaso Frasconi Partito Socialista Italiano Sindaco
25 giugno 23 dicembre Commissario
? -
1921 1923 prefettizio
Partito Nazionale
1924 1928 Gaetano Ducci Sindaco
Fascista
Commissario
1928 1928 Giacinto Fornaca -
prefettizio
dott. Lorenzo Commissario
1929 1929 -
Bocale prefettizio
Partito Nazionale
1929 1932 Giacinto Fornaca Podestà
Fascista
Commissario
1932 1932 dott. Luigi Giannini -
prefettizio
dott. Edmondo Commissario
1932 1933 -
Petrucci prefettizio
Partito Nazionale
1933 1935 Emilio Baldazzi Podestà
Fascista
dott. Gaetano Ennio Commissario
1935 1936 -
Barillà prefettizio
Partito Nazionale
1936 1942 Giovanni Armenise Podestà
Fascista
Partito Nazionale
1942 1944 Gaetano Ducci Podestà
Fascista
Partito Comunista Sindaco pro
1944 1948 Mario Colacchi
Italiano tempore
Partito Comunista
1948 1951 Umberto Baldazzi Sindaco
Italiano
Partito Comunista
1951 1969 Ercole De Sanctis Sindaco
Italiano
Partito Comunista Morto in
1969 1997 Gino Cesaroni Sindaco
Italiano carica
Partito Democratico della
1997 1997 Maurizio Spinetti Vicesindaco
Sinistra
1997 2006 Giancarlo Pesoli Democratici di Sinistra Sindaco
2006 2011 Enzo Ercolani Partito Democratico Sindaco
2011 2016 Flavio Gabbarini Civico di centrosinistra Sindaco
2016 2019 Daniele Lorenzon Movimento 5 Stelle Sindaco
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
gennaio Commissario
aprile 2019 Nicola Di Matteo -
2020 straordinario
gennaio Commissario
ottobre 2020 Serafina Mascolo -
2020 straordinario
2020 in carica Carlo Zoccolotti Centrosinistra Sindaco

Gemellaggi
Châtillon
Merseburg
Mokotów
Aubière

Altre informazioni amministrative

Nel 1873 Genzano cambia denominazione in Genzano di Roma.

Sport

Calcio a 5

L'Intercart Genzano ha vinto Campionato italiano e Coppa Italia nella stagione 1999/2000.

Con la squadra Cogianco Genzano di calcio a 5 ha ospitato l'edizione della Coppa Italia di Serie B
nella stagione 2009/2010, vinta dalla stessa Cogianco Genzano, vincitrice nello stesso anno anche
del campionato di Serie B e promossa in Serie A dove milita attualmente, e dove quest'anno è
riuscita a vincere il campionato e la relativa promozione in a1 e la coppa Italia.

Con la squadra Carlisport Cogianco di C5, unita tra Carlisport Ariccia di C5 e Cogianco Genzano di
calcio a 5, ha unito le due società e disputa la Serie A2 2014-2015 di calcio a 5. Divenne seconda in
A2 e promossa in Serie A 2015-2016 battendo la Salinis Calcio a 5 e in finale 20a2 l'Augusta calcio
a 5 squalificata per protesta di finale ritorno play-off non disputata al PalaCesaroni di Genzano di
Roma ma al PalaToLive di Roma.
Dal tecnico della vecchia Carlisport Ariccia di C5 Mauro Micheli,
il 5o portiere genzanese Valerio Bernardi, al tc della vecchia anch'essa Cogianco Genzano Alessio
Hugo Musti, cambia continuamente il tecnico ed è in Serie A 2015-2016.

Nel 2016/2017 la società prende il nome di Cioli Cogianco Fustal per l'abbandono della società
ariccina della Carlisport. Si qualifica ai playoff di Serie A ma viene eliminata dall'Acqua&Sapone
Unigross nel primo turno, chiudendo così la storia calcistica di questa società, sciogliendosi
definitivamente.

Dal 2010 a Genzano si svolge il caratteristico "torneo dei Rioni di Genzano di Roma", dove le
squadre dei Rioni del paese si sfidano in partite di calcio a 5.

Calcio
Cynthia 1920, storica squadra della città, che è confluita nel 2020 nel Cynthialbalonga con
sede ad Albano Laziale. In passato ha militato per due stagioni nel campionato di Serie C2.
Sporting Genzano che ha militato nel campionato maschile di Eccellenza prima di trasferirsi ad
Ariccia.[69]

Pallavolo
BBC Colli Albani Genzano che nel 2019-2020 milita nel campionato maschile di Serie B.[70]

Note
1. ^ Dato Istat (http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2020&lingua=ita) - Popolazione
residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in
Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia
e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012
(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
4. ^ Genzano di Roma: Clima e Dati Geografici, Riscaldamento (http://www.comuni-italiani.it/058/
043/clima.html)
5. ^ L. D'Alessandro, D. De Rita, R. Funiciello, Caratteristiche Geologiche ed Elementi di
Idrogeologia in Vincenzo Carunchio (ed.), Valutazione della Situazione Ambientale del Lago di
Nemi, Roma: Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e Provincia di Roma, 1987, pp. 11-
15.
6. ^ S. Ciccacci, L. D'Alessandro, L. Davoli, G.B. La Monica, E. Lupia Palmieri, Caratteristiche
Climatiche, Geomorfologiche, Sedimentologiche e Idrogeologiche in Vincenzo Carunchio (ed.),
Valutazione della Situazione Ambientale del Lago di Nemi, Roma: Università degli Studi di
Roma "La Sapienza" e Provincia di Roma, 1987, pp. 17-45.
7. ^ DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana, su dipionline.it. URL consultato il 15 aprile 2020.
8. ^ «Costae montis qui dicitur Genzano», Nicola Ratti 1797, Appendice de' documenti numero 1,
p. 93.
9. ^ "Giace a questo lago [Speculum Dianae, NdR] vicino Cinchiano castello così corrottamente
detto invece di Cinthiano, nominato da Cinthia, qual è Trivia, overo Diana". Leandro Alberti,
Descrittione di tutta l'Italia, et isole pertinenti ad essa. Di fra Leandro Alberti bolognese. Nella
quale si contiene il sito di essa, l'origine, & le signorie delle città, & de' castelli; co' nomi antichi,
& moderni; i costumi de popoli, & le conditioni de paesi, Venezia, Paolo Ugolino, 1596, p. 153.
10. ^ Nicola Ratti 1797,  cap. I, p. 2.
11. ^ «Al Museo Vaticano sono custoditi un "Putto che stringe l'oca" e una "Giovenca", provenienti
dall'altura genzanese che si riversa sul lago; mentre sulla via Appia furono ritrovati reperti vari,
pezzi di colonne e parti di zoccoli in marmo; un cippo miliare, alto quasi un metro […]. E
mosaici, bolli figulini, fistole; da scavi per la ristrutturazione del cimitero, e così reperti, andati
persi, dell'acquedotto che da Nemi doveva giungere a Genzano passando dai giardini
dell'attuale Convento Cappuccini. Così come i reperti di Monte Due Torri, attestano fino al 389
a.C. allorché Camillo rase al suolo la comunità Maecia, l'antico Maecium.» Mariano Apa, p. 20.
12. ^ Fonte sito del comune, su comune.genzanodiroma.roma.it.
13. ^ Mariano Apa, p. 21.
14. ^ Antonio Nibby, I, p. 225.
15. ^ Nicola Ratti 1797, cap. I, p. 3.
16. ^ Gaetano Moroni.
17. ^ Nicola Ratti 1797, cap. IV, Possessori della Terra di Genzano dalla sua fondazione fino al
presente, pp. 21-38.
18. ^ Gaetano Moroni, vol. XXIX, p. 48.
19. ^ Anna Esposito, Guillaume d'Estouteville, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 43, Roma,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993.
20. ^ Nicola Ratti, cap. IV, p. 36.
21. ^ Gaetano Moroni, vol. XXIX, p. 51.
22. ^ Gruppo Archeologico Speculum Dianae, Statuto Storico di Genzano (anno 1565), Edizioni
Speculum Dianae, 2007.
23. ^ La "Catena", l'attuale piazzale Brennero, NdR
24. ^ Gaetano Moroni, vol. XXIX, p. 27.
25. ^ Gaetano Moroni, vol. XXIX, p. 28.
26. ^ Gaetano Moroni, vol. XXIX, p. 38.
27. ^ Melaranci.
28. ^ Mariano Apa.
29. ^ Mario dell'Arco, Storia di Genzano di Nicola Ratti trascritta e ampliata da Mario dell'Arco,
Marino: Stamperia S. Lucia, 1976.
30. ^ Nicola Ratti 1797, cap. VI, Miglioramenti di Genzano, e suo ingrandimento sotto i Duchi
Cesarini, e Sforza, pp. 44-62.
31. ^ Cesare Balbo, Della Storia d'Italia dalle origini fino ai nostri tempi, Firenze, Felice Le
Monnier, 1856, p. 370.
32. ^ Carlo Botta, Storia d'Italia continuata da quella del Guicciardini, sino al 1789, tomo IX, Parigi,
1832, p. 44.
33. ^ vedi Rivoluzione francese nei Castelli Romani e a Velletri
34. ^ Gaetano Moroni, vol. XXIX, p. 30.
35. ^ Informazioni sul terremoto, su Storing INGV (archiviato l'11 novembre 2018).
36. ^ Gaetano Moroni, vol. XXIX, p. 52.
37. ^ Deliberazione consiliare del 4 dicembre 1872. Corrado Lampe (a cura di), Genzano di Roma:
Genzano e l'Infiorata, Amministrazione Comunale di Genzano, 1985, p. 26.
38. ^ Oreste Raggi, Genzano di Roma in I Colli albani e tusculani descritti ed illustrati da Oreste
Raggi, II ed., Torino, UTET, 1879.
39. ^ Diamante Limiti, La Lega braccianti di Genzano di Roma: contributo alla storia delle sue lotte
(1873-1945), Milano, Movimento operaio, 1955.
40. ^ Feliciani.
41. ^ Feliciani, p. 23.
42. ^ Lo Stemma e il Gonfalone, su Comune di Genzano di Roma. URL consultato il 18 maggio.
43. ^ Dati ISTAT - Istituto Superiore di Sanità al 31-12-1981 (http://demo.istat.it/dat81-91/COMUNI/
058/T_HTM/058043_T.HTM)
44. ^ Dati ISTAT - Istituto Superiore di Sanità al 31-12-1984 (http://demo.istat.it/dat81-91/COMUNI/
058/T_HTM/058043_T.HTM)
45. ^ Dati ISTAT - Istituto Superiore di Sanità al 31-12-1989 (http://demo.istat.it/dat81-91/COMUNI/
058/T_HTM/058043_T.HTM)
46. ^ Dati ISTAT al 31-12-1994 (http://demo.istat.it/ricbil/index.html)
47. ^ Dati ISTAT al 31-12-1999 (http://demo.istat.it/ricbil/index.html)
48. ^ Dati ISTAT al 31-12-2000 (http://demo.istat.it/ricbil/index.html)
49. ^ Dati ISTAT al 31-12-2002 (http://demo.istat.it/pop2002/index.html)
50. ^ Dati ISTAT al 31-12-2003 (http://demo.istat.it/pop2003/index.html)
51. ^ Dati ISTAT al 31-12-2004 (http://demo.istat.it/pop2004/index.html)
52. ^ Dati ISTAT al 31-12-2005 (http://demo.istat.it/pop2005/index.html)
53. ^ Dati ISTAT al 31-12-2006 (http://demo.istat.it/pop2006/index.html)
54. ^ Dati ISTAT al 31-12-2007 (http://demo.istat.it/pop2007/index.html)
55. ^ Statistiche I.Stat (http://dati.istat.it/Index.aspx) - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
56. ^ Dati ISTAT al 01-01-2003 (http://demo.istat.it/strasa2003/index.html)
57. ^ Dati ISTAT al 01-01-2007 (http://demo.istat.it/strasa2007/index.html)
58. ^ Sono riportati solo le nazionalità più rappresentate. Per i restanti dati, consultare
Demo.ISTAT (http://demo.istat.it/str2006/index.html)
59. ^ Dati ISTAT - Ufficio Anagrafe del Comune di Genzano di Roma aggiornati al 1º gennaio 2007
(http://demo.istat.it/strasa2007/index.html)
60. ^ Radio Gamma Stereo, su radiogammastereo.it.
61. ^ Radio Canale Zero, su radiocanalezero.com.
62. ^ Castelli notizie, su castellinotizie.it.
63. ^ Guida a cura dell'assessorato delle politiche per lo sviluppo locale, attività produttive e
turismo di Genzano di Roma,(2008)
64. ^ Nicola Ratti 1797, p. 188.
65. ^ Nicola Ratti 1797, cap. VI, p. 48.
66. ^ Antonio Nibby, p. 225.
67. ^ BCC Colli Albani, su www.bcccollialbani.it. URL consultato il 22 marzo 2020.
68. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 20.
69. ^ Ariccia in Eccellenza: ufficiale la fusione con lo Sporting, su gazzettaregionale.it.
70. ^ Il campionato sul sito Federvolley (pdf) (https://www.federvolley.it/sites/default/files/Campiona
ti/Organici%20e%20gironi%20BM-B1F-B2F%20definitivi%202019-2020_1.pdf)

Bibliografia
Nicola Ratti, Storia di Genzano, con note e documenti, Roma, Stamperia Salomoni, 1797.
Nicola Ratti, Della Famiglia Sforza. Parte 1, Roma, Stamperia Salomoni, 1787.
F. Piccarreta, Genzano di Roma: la città dell'infiorata, note storiche, tradizioni, impressioni,
Foligno, R. Stab. Feliciano Campitelli, 1925.
A. Previtali, A. Galieti e G.L. Cerchiati, Genzano di Roma, Albano Laziale, Fratelli Strini, 1930.
Mario dell'Arco, Genzano: il paese dell'infiorata, Roma, Il nuovo Cracas, 1965.
Mario dell'Arco, Folclore in Genzano di Roma, Comune di Genzano, 1982.
Mariano Apa, Tracce di memoria: arte e cultura a Genzano di Roma, con un saggio introduttivo
di Marcello Fagiolo, Comune di Genzano, 1982.
Corrado Lampe (a cura di), Genzano di Roma: testimonianze storiche e letterarie, Genzano,
Giovanni Ventucci, 1994.
Virginio Melaranci (a cura di), Genzano di Roma: la città, i monumenti, presentazione di
Sandro Benedetti con interventi di Luca Attenni, Barbara Premutico e Stefania Ricci, premessa
di Giuseppina Ghini, Comune di Genzano di Roma, 2001.
Carlo Feliciani e Michelangelo Salerno, Genzano e l'Infiorata, Comune di Genzano di Roma,
1990-1996.
Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastico da S. Pietro sino ai nostri giorni,
specialmente intorno ai principali Santi, Beati, Martiri, Padri, Venezia, Tipografia Emiliana,
1840.
Antonio Nibby, Analisi storico-topografico-antiquaria della carta dei dintorni di Roma, Tomo
primo, Roma, [s.n.], 1837, p. 225.

Voci correlate
Associazione nazionale città del pane
Infiorata di Genzano

Altri progetti
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o altri file su Genzano di Roma (https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Genzano_
di_Roma?uselang=it)

Collegamenti esterni

Sito ufficiale, su comune.genzanodiroma.roma.it.


Google Book Search: "Storia di Genzano con Note e Documenti" di Nicola Ratti, su google.it.
Il Ventennio a Genzano, su bernardini.com.
Controllo di VIAF (EN) 149789249 (https://viaf.org/viaf/149789249) · WorldCat Identities (EN) lccn-
autorità n85134415 (https://www.worldcat.org/identities/lccn-n85134415)

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