Fridays for Future: migliaia di persone in piazza in 80 città.

Intanto nel governo

Cingolani litiga con Di Maio e l’Italia non ha ancora l’Inviato speciale per il clima y(7HC0D7*KSTKKQ( +=!"!;!$!\

Sabato 25 settembre 2021 – Anno 13 – n° 264 a 1,80 - Arretrati:

a 1,80a 3,00
- Arretrati:
- a 16,50a con e- a1,80
3,00"Illegal,
12l'agenda
con il libro
della
“Io legalità”
– Arretrati: posso”
e 3,00
Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

INCUBI Canfora al Fatto: “Arriva il Partito Unico Articolato” Il “fatto” sussiste

MIOCARDITI: DATI ERRATI
Virus in ritirata, Conte e Letta ulivisti contro » Marco Travaglio
tranne nei bimbi
sotto i nove anni
il progetto “Draghi forever” I
nove decimi dei giornali e dei
tg raccontano la sentenza
d’appello sulla Trattativa
senz’avere la più pallida idea di
q D’ANGELO A PAG. 11 p Dopo l’incoronazione di Confindustria, sem- cosa dica. Infatti le fanno dire che
pre più concreto il disegno delle élite per “Super- la trattativa Stato-mafia non è
Mario” senza scadenze. Intervista allo storico: “Il mai esistita. Magari: almeno si
BYE BYE TRASPARENZA mega-schieramento pro premier ucciderà il Pd” spiegherebbero le assoluzioni dei
tre carabinieri del Ros e di Dell’U-
Autostrade: top q CANNAVÒ, CAPORALE E MARRA A PAG. 2 - 3 tri. Invece non è così: infatti sono
stati condannati il boss Bagarella
secret il parere e il medico mafioso Cinà. Le mo-
tivazioni sono lunghe e per capir-
sul contenzioso le bisogna almeno leggerle: trop-

TRATTATIVA LE BALLE DEI NEGAZIONISTI DOPO L’APPELLO

pa fatica per i mafiologi della mu-
q DI FOGGIA E PROIETTI tua. Ma i dispositivi sono brevis-
A PAG. 9 simi: questo è di due pagine. E lo

Così destra e sinistra

capisce anche uno scemo: se “il
fatto non sussiste”, vuol dire che
L’EX SINDACO DI ROMA non è successo niente (ma questa
formula, nella sentenza, non
Marino attacca compare mai); se “il fatto non co-
stituisce reato” (com’è per Mori,
il Pd e si schiera

han favorito la mafia

Subranni e De Donno), vuol dire
che il fatto è vero, ma non è ille-
con la Raggi cito; se si legge “non aver com-
messo il fatto” (com’è per Dell’U-
tri), vuol dire che il fatto è vero, ma
l’ha commesso qualcun altro.
Qual era il “f att o ” alla base
dell’accusa di “minaccia a corpo
politico dello Stato”, cioè ai gover-
ni Amato, Ciampi e B.? Questo: i
boss, i tre carabinieri e Dell’Utri,
con altri morti nel frattempo o ri-
DISINFORMAFIA masti ignoti, “usavano minaccia
– consistita nel prospettare...
q FERASIN A PAG. 4
QUASI TUTTI I GIORNALI stragi, omicidi e altri gravi delitti
(alcuni dei quali commessi e rea-

TAROCCANO IL VERDETTO
lizzati) ai danni di esponenti po-
OGGI STATI GENERALI litici e delle Istituzioni –a rappre-
sentanti di detto corpo politico
Giorgetti caccia CHE HA CONFERMATO per impedirne o comunque tur-
barne l’attività”. Vediamo il ruolo
Morisi e conta
le truppe al Nord
I NEGOZIATI ROS-BOSS. dei quattro assolti. Il “fatto”adde-
bitato ai tre ufficiali del Ros e con-

LE BUFALE SUL “DOVERE

fermato dalla sentenza è di aver
“contattato, su incarico di espo-
q SALVINI A PAG. 4 nenti politici e di governo, uomi-

DI TRATTARE” E SULLE ni collegati a Cosa Nostra (in par-

ticolare, Ciancimino... nella veste
» RICORDI ISLANDESI
“LEGGI ANTIMAFIA DI B.”.
di tramite con uomini di vertice
della predetta organizzazione
“Prima salavo mafiosa e ‘ambasciatore’ delle lo-

stoccafissi, ora CHE AIUTÒ I CLAN. COME ro richieste)” per “sollecitare e-

ventuali richieste di Cosa Nostra

faccio il poeta” PURE IL CENTROSINISTRA per far cessare la strategia omici-

diaria e stragista”; poi di aver “fa-
vorito lo sviluppo di una ‘tratta-
q PIPITONE E ZANCA A PAG. 6 - 7 tiva’ fra lo Stato e la mafia, attra-
» Jón K. Stefánsson verso reciproche parziali rinunce
in relazione, da una parte, alla

“P
erché questo prosecuzione della strategia stra-
spreco di carta?”. gista e, dall’altra, all’esercizio dei
Suonava così la LE NOSTRE FIRME. poteri repressivi dello Stato”; in-
prima critica che ricevetti ARRESTO E LIBERTÀ CHE C’È DI BELLO fine di aver “assicurato il protrar-

• Padellaro Mafia, segno dei tempi a pag. 15

per il mio libro di si dello stato di latitanza di Pro-
poesie, Con il Caso Puigdemont: Matrimoni falliti, venzano, principale referente
porto d’a rm i mafioso della ‘trattativa’” ; così
per l’eternità. lo “scherzo” sardo • Spinelli La Germania cerca madre a pag. 18
Banksy a Parma “agevolavano la ricezione presso i
La prima cri- destinatari ultimi della minac-
tica alla prima dura solo 1 giorno e i giorni dell’ira cia di prosecuzione della strate-
raccolta di ver-
si. (...) È sempre • Fini Il Green Pass e Dostoevskij a pag. 13 q DA PAG. 20 A 23
gia stragista” e “rafforzavano i
mafiosi nel proposito criminoso

• Monaco Il Pd diffidi del draghismo a pag. 13

difficile farsi un’idea del di rinnovare la minaccia”. Il “fat-
tempo, e a guardarsi indie- to” contestato a Dell’Utri è di es-
tro i fatti e gli eventi sem- La cattiveria sersi “proposto e attivato”, subito

• Valentini Conte, consenso enigma a pag. 13

brano cambiare posizione, dopo l’omicidio di Salvo Lima (12
confondersi. I ricordi non Sentenza d’appello sulla Trattativa: ora marzo ’92) “e in luogo di quest’ul-
sono lineari come un ordi- la magistratura vuole capire se Falcone timo, come interlocutore” de l
• Caporale Meloni, un falso allarme a pag. 4
ne alfabetico interiore. e Borsellino si siano suicidati “vertice di Cosa Nostra per le que-
A PAG. 19 WWW.FORUM.SPINOZA.IT stioni connesse all’ottenimento
q GROSSI E MANTOVANI dei benefici sopra indicati”.
A PAG. 16 SEGUE A PAGINA 24
 https://overpost.biz
2 l POLITICA
MIGLIORI • PATTO PER IL ’23
“Draghi per sempre”
spacca dem e Lega:
Letta e Conte ulivisti
» Wanda Marra
M
GUERINI SI DUOLE ario Draghi forever
DEL MANCATO premier. La tenta-
ACCORDO COI 5S zione, la speranza, il
IN TOUR per la Calabria, progetto, si sono
unica regione che andrà materializzati ieri con le ova-
al voto zioni che la platea di Confindu-
il 3 e 4 ottobre e che stria ha tributato a Mario Dra-
vede candidata alla ghi. D’altra parte i cosiddetti
presidenza la giallorosa “poteri forti”–per quan-
Amalia Bruni, il ministro to più frastagliati e me-
della Difesa, Lorenzo
Guerini, ha sostenuto che
no compatti che in pas-
sato – vedono l’ex presi-
“tutti avremmo dovuto
impegnarci di più per
dente della Bce come
l’unica garanzia possi-
costruire le condizioni”
bile. Ormai in pochi cre-
per l’alleanza con dono alla possibilità che
i 5 Stelle alle Comunali. il premier vada al Quiri-
Non esattamente
il messaggio che ti
nale. Le riforme previ-
ste dal Pnnr sono la ra-
aspetti da uno dei
democratici ex renziani
gion d’essere dell’attua-
le governo. Che non ver-
che meno hanno tifato rà a mancare né nel
per l’alleanza giallorosa 2022, né nel 2023: la
e che evidentemente data finale per l’eroga-
adesso deve aver zione dei fondi è il 2026. Se è
cambiato idea per Bruxelles, si guarda a Dra-
ghi come un’autorità indiscuti-
bile, una garanzia insostituibi-
le. Certo, nessuno neanche in
Europa è in grado di imbullo-
narlo a Palazzo Chigi, ma le
pressioni vanno tutte in quella
direzione. Tanto più in un mo-
mento in cui i dossier fonda-
mentali sono più d’uno: le ri-
forme, ma anche la discussione
sulla revisione del Patto di Sta-
PADRONI
t
bilità e il rendere perenne il Ne-
xt generation Eu. Senza conta-
re che ora parte Fit for 55, il ba-
zooka europeo per favorire la
transizione verde, che implica
anche una profonda riconver-
sione industriale.
DENTRO questo quadro, i partiti
italiani sono sempre più smar-
Il progetto L’incoronazione
del premier da Confindustria
smaschera il disegno delle élite
per “SuperMario” senza scadenze:
i soldi del Pnrr finiscono nel 2026
riti e ininfluenti. Draghi giove-
dì ha parlato di “un patto eco-
nomico, produttivo, sociale del
Paese”. Richiesta rispetto alla
quale nessun leader della mag-
gioranza si può sottrarre. Nem-
meno Matteo Salvini, che ha
dovuto assicurare che “come
Lega vogliamo assolutamente
partecipare alla costruzione
del Paese e a qualsiasi tavolo”.
Ma il tema è la natura di questo
patto e soprattutto quanto ipo-
Schedature e soldi alla destra:
il vero volto degli industriali
» Salvatore Cannavò
L’
esaltazione del circo me-
diatico per le ovazioni di
Confindustria a Mario
Draghi fa pensare a Lenin. I
“migliori” del Paese, infatti,
tanto amati dalla borghesia,
sembrano confermare la tesi
leniniana sui governi come “co-
mitati d’affari” o, più prosaica-
mente, che esistono i “governi
dei padroni”.
QUESTA LETTURA, mistica ed e-
stasiata, muove dall’assioma
che quelli riuniti sotto l’om-
brello di Carlo Bonomi siano
davvero i paladini degli inte-
ressi del Paese, l’avanguardia
illuminata che decide le mi-
gliori sorti di un Paese.
Cos’è stata davvero Confin-
dustria, invece, lo racconta un
volume che sta per uscire in li-
breria a cura di Elio Catania
(Confindustria nella Repub-
https://overposting.org
techerà il futuro. Tra i gialloros-
si sono fioccati i distinguo. Giu-
seppe Conte, dal palco della
manifestazione Futura della C-
gil, ha chiarito che “pensare di
tenere fuori i partiti sarebbe un
nonsenso”. Ed Enrico Letta,
che pure ha rivendicato di aver
proposto lui il modello Ciampi
del ’93, ha puntualizzato: “Il te-
ma è quello di come rendere
tutti protagonisti: le parti so-
ciali, i partiti, la politica, il Par-
lamento, il governo”. Da notare
l’intervento di Andrea Orlan-
do, che come esponente del Pd
al ministero del Lavoro, è in u-
na situazione particolarmente
delicata, visto che è su posizioni
ben diverse da Confindustria:
“Credo che una volta finita la fa-
se emergenziale si riaffacci lo
spazio per la politica”.
blica, Mimesis) giovane stori-
co, collaboratore di Aldo Gian-
nuli come perito dell’inchiesta
sulla strage di Piazza della Log-
gia, in grado di leggere e accu-
mulare migliaia di pagine di
documenti.
La tesi è secca: Confindu-
stria non ha svolto in Italia solo
la funzione di rappresentanza
degli interessi dei suoi associa-
ti, ma si è incaricata di condi-
zionare gli equilibri della de-
mocrazia italiana. “I documen-
ti ci dicono – scrive Giannuli
nella prefazione – che la Con-
findustria ha giocato la sua for-
za per ostacolare l’accesso delle
masse nel sistema di potere del
Paese”. E molti suoi esponenti,
e strutture, “hanno più che ra-
sentato anche lo sbocco eversi-
vo del colpo di Stato e hanno fi-
nanziato la peggiore destra e-
versiva”.
Per dimostrare queste accu-
se si utilizzano fonti qualifica-
https://overday.info
IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 IL
Perché poi ormai dentro il detto subito in chiaro che il pre- S
Pd ci sono due tele parallele. Da mier deve andare oltre il 2023. o
una parte c’è Letta che lavora Ma dentro Base Riformista, a D
all’Ulivo 2.0 (con “superamen- riflettere su questo scenario so- a
to” del Pd annesso e connesso), no praticamente tutti. Ne par- a
insieme a Goffredo Bettini e lava in questi giorni con i suoi d
Roberto Speranza, passando parlamentari il ministro della FO
per l’asse con Conte e il recupe- Difesa, Lorenzo Guerini: “Pen-
ro di “madri nobili” alla Rosy so che Draghi in questo mo-
Bindi. Dall’altra c’è chi cerca di mento sia una grande opportu-
verificare le condizioni di un nità per l’Italia e che il Pd, giu-
Draghi alla guida del centrosi- stamente, ne stia sostenendo
nistra. Andrea Marcucci lo ha l’azione con grande impegno”.
bil
fuo
Fia
po
gio
tor
str
gen
lon
ser
no
te, spesso inedite, e che pro- amplissima e rende il testo ces
vengono dall’Ufficio Affari ri- particolarmente interessante. zie
servati del ministero dell’In- Il lavoro fatto nell’immediato sos
terno, dalle Commissioni par- dopo guerra per frenare le lotte “In
lamentari di inchiesta, dai do- operaie, il lavorìo interessato viz
cumenti relativi alla strage di sul quadro politico per impe- inf
piazza della Loggia e dall’in- dire l’evoluzione del centrosi- Fia
chiesta del giudice Guido Sal- nistra negli anni 60 e in parti- vor
vini. La documentazione è colare il ruolo avuto nella stra- del
tegia della tensione. “a
196
NEL CAPITOLO che riguarda le far
stragi ci sono testi come la nota “st
DOCUMENTI COME della Questura di Genova del
29 marzo 1969 che dà conto di
zio
cas
L’ASSOCIAZIONE “una ristretta riunione di alti e-
sponenti della finanza e della
pa
no
politica di centrodestra, allo con
DELLE IMPRESE scopo di esaminare la situazio-
ne dell’ordine pubblico e di ri-
com
nio
HA CONDIZIONATO cercare eventuali strumenti i-
donei a neutralizzare le spinte
Or
Un
e versive”. Tra i partecipanti, to
LA DEMOCRAZIA Giacomo Costa “fratello del fin
presidente della Confindu- esp
stria”, Angelo Costa. Gli indu- ed
striali hanno paura delle mo-
021 IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 POLITICA l 3

L’INTERVISTA
Luciano Canfora storico

“Sta per arrivare

il PUA, Partito
Unico Articolato,
che ucciderà il Pd”
» Antonello Caporale società, alle domande nuove
che vengono dalla società. Sia

Standing Dunque, “il Pnnr e la credibilità
ovation Mario di cui l’Italia ha bisogno neces-
Draghi è stato sitano di portare avanti il lavo-
acclamato giovedì ro per tutta questa legislatura”.
all’assemblea Poi, tutto “dipenderà dai risul-
di Confindustria tati elettorali”. Un modo per
FOTO ANSA preparare il terreno. E, se den-
tro la Lega, Giancarlo Giorgetti
è di fatto iscritto al partito del
premier, il sottosegretario Bru-
no Tabacci da mesi va dicendo
che dopo Draghi c’è Draghi.
Tanto che giovedì, intervenen-
bilitazioni operaie dentro e Montedison: in una lettera del
fuori la fabbrica. Il gruppo 18 settembre 1969, il giornali-
Fiat, che con gli Agnelli voleva sta Lando Dell’Amico scrive a
porsi come riferimento dei Bruno Riffser, direttore della
giovani industriali più innova- raffineria Sarom (Attilio Mon-
do alle Acli, ha declamato: “Nel
’93, dopo aver vinto le Ammini-
strative, Occhetto mise in piedi
la gioiosa macchina da guerra.
E due mesi dopo arrivò Berlu-
sconi”. Chi ha orecchie per in-
tendere, intenda.
In tutto questo a restare im-
perscrutabile è proprio il pro-
tagonista: a Palazzo Chigi con-
tinuano a dire che però a scen-
dere in politica alla Mario
Monti non ci pensa proprio.
ILLIBRO
“È
nato il Partito unico,
più articolato di quel-
lo che abbiamo cono-
sciuto agli inizi del secolo scor-
so, perché la sua infrastruttu-
ra connette ambienti diversi,
ma non dissimile nella conce-
zione”.
Professor Canfora , lei
pensa che l’ovazione di
Confindustria a Mario
Draghi sia l’esito scontato
di un annuncio fatto al
tempo del suo ingresso in
campo.
Gli astanti non avranno udito
bene, forse distratti dall’emo-
zione. Ma nel discorso di inve-
stitura alle Camere, Draghi
chiede ai partiti di rinunciare,
lui dice per senso di responsa-
bilità e ai fini del bene di tutti, a
difendere le proprie bandiere.
Che sarebbero le proprie idee.
Mai era accaduto che Con-
findustria proclamasse u-
no stato di necessità per-
manente e dunque un go-
verno di necessità perma-
nente.
Sotto il mantello draghiano,
l’area centrista e quella leghi-
sta che fa capo a Giorgetti (ma
non scommetterei che Salvini
non accetti di essere tirato
dentro) trovano il nuovo col-
lettore industriale a tenerli u-
niti. Un nuovo magma, un i-
per-centro, la quintessenza del
potere affluente.
concreto. L’ha detto Romano
Prodi a Enrico Letta prima di
stringerselo in un caloroso ab-
braccio.
Draghi sta tagliando le
gambe al Pd?
Esattamente così. Vedasi il
blocco della legge che faceva
divieto alle delocalizzazioni
selvagge degli imprenditori
rapaci, noti più come prendi-
tori. Che fine ha fatto quella
legge?
E lei ritiene che nel prossi-
mo Parlamento, Draghi
possa addirittura guidare
un suo schieramento.
Può fare quel che vuole. Nessu-
no, e me ne scandalizzo, ha a-
vuto da ridire quando, credo in
una conferenza stampa, ha
detto: i partiti facciano i parti-
ti, giochino pure con le loro
correnti, il governo va avanti.
Li ha ridotti a presenze quasi
insignificanti.
Il Parlamento fa rima in ef-
fetti con ornamento.
Draghi, secondo me, vuole
prendere il posto della Von der
Leyen in Europa, ma se pure
cambiasse idea conterebbe su
una forza di fedeli enorme.
Stacca il centro dalla sini-
stra, liquida la destra e-
strema.
Arriva il PUA, partito unico ar-
ticolato.
Sembrerebbe invece che il
Pd goda di buona salute, e

tori, in realtà si attrezzava ri-
strutturando l’Ufficio Servizi
generali affidandolo all’ex co-
lonnello Sios-Aeronautica (i
servizi segreti) Mario Celleri-
no che, durante il celebre pro-
sto cesso sulle schedature in a-
te. zienda, viene definito così dal
ti): “Carissimo Riffser, ho ver-
s a t o c o m e d ’a c c o r d o l i r e
18.500.000 al giornalista Pino
Rauti. Dovrei reintegrare la
somma a fine mese in conto Ei-
ridania. Come ho fatto notare
stamani per telefono al Cava-
lier Monti, per esborsi straordi-
‘‘
Questa volta il governo lo
fa la Confindustria diret-
tamente.
Mi sembra naturale, dato che
la sinistra ha alzato bandiera
bianca. Mi arrendo al fatto che
il ministro del Lavoro, per con-
» Confindu- trastare le morti in fabbrica,
anche i Cinquestelle nella
loro nuova dimensione nu-
merica appaiono più soli-
di. Tanto che alle Ammini-
strative il centrodestra ri-
schia di prenderle.
Lei dice?
Così i sondaggi.

Orlando
ato sostituto procuratore Morelli: nari di questa entità non sono stria nella non riesca, ad esempio, a infit- Aspettiamo quest’altra setti-
tte “Incrementa e organizza il ser- (ancora) attrezzato”. Repubblica tire la rete degli ispettori del la- mana e comunque vediamo la
ato vizio all’interno come l’attività Elio Catania voro. Facile no? Basterebbe fa- realtà per come essa è.
pe- informativa propria della A SAPERE di questi legami era- Pagine: 364 re solo questo. Draghi onnipotente.
si-
ti-
ra-
Fiat”. E infatti le schede sui la-
voratori passano “da 203.422
del periodo 1949-66” (17 anni)
no, ovviamente, anche i servizi
informativi Usa. Un telegram-
ma dell’Ambasciata in Italia
Prezzo: 24e
Editore:
Mimesis
non rinforza Se lo facesse cosa acca-
drebbe?
Se lo facesse sarebbe la più
I poteri affluenti, il corpaccio-
ne centrista e anche le minuta-
glie, le zeppe a fare la ola.

le
“alle 150.655 degli anni
1967-7 1” (4 anni). L’Ufficio Af-
fari riservati racconta dello
racconta del Fronte Nazionale
descrivendolo come un’orga-
nizzazione con “ampi contatti I migliori
neanche grande legnata data sulle mani
tra i tanti piccoli e medi im-
prenditori, parecchi dei quali
La Lega è spaccata, Salvini
inaridito.
Giorgetti se lo porta con sé. Ve-

gli ispettori
ota “stato d’animo” di preoccupa- nella società italiana tra cui in- A sinistra, l’altro giorno osannavano il drà che se lo tira via. Forza I-
del zione negli incontri riservati in dustriali, sindacati e personale Carlo Bonomi premier, che godono del privi- talia è quella che è.
di casa Agnelli, dove le preoccu- militare in attività”. La Cia scri- (Confindustria); legio di non essere controllati. Il movimento franoso po-

del lavoro
i e- pazioni per le lotte operaie so- ve che “il Fronte Nazionale ri- in alto, Se il ministro del Lavoro ci fos- trebbe giungere anche nei
lla no esplicite. E quindi anche i ceve presumibilmente assi- Luciano se stato per davvero, avrebbe pressi dell’accampamento
llo contatti con la destra eversiva stenza finanziaria da molti in- Canfora visto scene di panico in sala... del Pd.
io- come il Fronte nazionale di Ju- dustriali e uomini di affari”. Tra ANSA Il Pd è un partito mediano, La sinistra è sparita.
ri- nio Valerio Borghese o anche i nomi citati ci sono ancora Co- /FOTOGRAMMA composito, problematico. Canfora dice: più Draghi
i i- Ordine nuovo di Pino Rauti. sta, Fassio, tra i tre più impor- Non è quel che vagheggia sta al governo, più il dra-
nte Un ricevimento con oltre cen- tanti armatori italiani, ancora lei. ghismo si consolida, più il
nti, to persone all’Hotel Turin alla Monti e Di Faina (probabil- Io? Ha sentito Prodi? Invece Pd perde.
del fine degli anni 60 vede insieme mente Faina, presidente della delle battaglie nebulose e a- È così. La sinistra non ha voce e
du- esponenti della estrema destra Montecatini, ndr). La Confin- stratte si dedichi alle lotte che non ha voglia di fare battaglie.
du- e dirigenti della Fiat. dustria di governo, ma anche di aspettano di essere combattu- Amen.
mo- Non scherza nemmeno lotta. Estrema. te. Dia voce ai fermenti nella © RIPRODUZIONE RISERVATA
 https://overpost.biz https://overday.info
4 l POLITICA IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021

CAOS LEGA
t
Giorgetti “caccia” Morisi
e conta le truppe al Nord
» Giacomo Salvini Natangelo

D
i vittime, politica-
mente, ne hanno già
m i e t u t e d u e . E n-
trambe eccellenti.
Prima Claudio Durigon scari-
cato con un’alzata di spalle da
Giancarlo Giorgetti (“Al gover-
no bisogna stare attenti a
quando si parla”) e dal silenzio
dei governatori. E adesso Luca
l IL CORSIVO

Giorgia fa partire
il nastro, ma scambia
Morisi, spin doctor di Matteo
Salvini e ideatore della “Bestia”
social della Lega. Dietro l’ad-
i No Vax di destra
dio del 48enne guru social del
Carroccio ci sono sicuramente
per i centri sociali
motivazioni personali (questa
è la versione ufficiale) ma an-
che di più: un certo disagio » Antonello Caporale
sull’ambiguità della linea “di

lotta e di governo” del Carroc-
cio, ma soprattutto l’ostraci-
smo dell’ala governista che
non sopportava più i modi di
fare e la comunicazione da po-
pulista della porta accanto di
Morisi. “Quando si sta al go-
verno non si può comunicare
tutto e subito come all’opposi-
zione”, spiega un parlamenta-
re vicino a Giorgetti.
CHE MORISI fosse finito in mez-
zo anche allo scontro tra Salvi-
ni e Giorgetti lo si era capito
anche nelle ultime settimane.
Raccontano che, durante i pri-
mi Consigli dei ministri dell’è-
ra Draghi, 4-5 membri della
squadra della comunicazione
di Morisi si spostassero al mi-
nistero dello Sviluppo econo-
mico mentre Giorgetti parte-
cipava alle riunioni a Palazzo
Chigi. Un modo per coordina-
re la comunicazione leghista
durante i Cdm e far uscire sulle
agenzie, sui siti e sui social cosa
stava succedendo in chiave le-
ghista. A marzo e aprile, alla vi-
gilia dei Consigli dei ministri, il
Mise diventava una succursale
di via Bellerio: i funzionari del
ministero in diverse occasioni
si sono visti arrivare Salvini
spesso accompagnato dai suoi
fedelissimi tra cui Durigon, in
IL GURU SEMPRE quel momento di casa al Teso-
AL FIANCO ro. Quando però ad agosto, tra
DI SALVINI Salvini e i ministri si è rotto
MANTOVANO, 48 anni, qualcosa sui primi decreti
Luca Morisi è stato Green pass, con la sconfessio-
l’ideatore della “Bestia” ne della linea del segretario,
social della Lega. tutto si è fermato: Giorgetti ha
Professore di Filosofia imposto che in via Veneto non
a Verona e fondatore entrasse più nessuno della
con Andrea Paganella squadra di Morisi e della co-
del Sistema Intranet, con
Salvini si sono conosciuti
municazione della Lega. Se-
condo qualcuno, nelle ultime
nel 2012. Da quel
momento i due sono stati
settimane, c’erano state anche
delle frizioni tra Salvini e Mo-
inseparabili costruendo risi: il guru lamentava di non
le fortune della Lega
essere “più ascoltato” dal se-
gretario. Di certo c’è che i nu-
meri della “Bestia” – un siste-
ma editoriale in grado di auto-
matizzare i contenuti delle pa-
gine “Matteo Salvini”, “Lega” e
“Noi con Salvini” – negli ultimi
sei mesi avevano risentito
dell’effetto Draghi. La macchi-
na si era inceppata e i numeri
sono crollati: in quanto a cre-
scita dei follower, Salvini è sta-
to superato da Giuseppe Conte
(più un milione contro i 700
mila del leghista) e tallonato
da Giorgia Meloni a 600 mila.
Le interazioni settimanali si
sono dimezzate passando da
10 milioni a 5 mentre è stato
sorpassato dalla leader di FdI
sull’engagement
(3,5 a 7,6%) e sulle
interazioni per post
(0,3 a 1,2%). Tutto LA “BESTIA”
questo nonostante
in due anni la “Be- NUMERI
stia” sia costata 400
mila euro al partito.
SOCIAL
CROLLATI
E COSÌ, dopo Duri-
gon e Morisi, l’al a CON DRAGHI
governista guidata
da Giorgetti e dai
governatori – Zaia,
Fontana e Fedriga – può riven-
dicare un altro successo. Ma
non si fermerà qui ed è già
pronta a chiedere i congressi
dopo le Comunali. Un primo
assaggio arriverà oggi da Vare-
se, feudo del ministro dello
Sviluppo economico, dove si
terranno gli “Stati Generali”
della Lega Lombarda. Un ap-
puntamento pre-elettorale,
ma anche un modo per orga-
nizzare le truppe del nord Ita-
lia: oltre a Giorgetti ci sarà
Fontana, Garavaglia, Centi-
naio e Locatelli. Ai
200 sindaci leghisti
lombardi spieghe-
ranno cosa sta fa-
cendo il governo na-
zionale. Un modo
per iniziare a con-
tarsi e rivendicare
che la linea della Le-
ga non è quella di
Salvini, ma la loro. Il
leader non ci sarà e
manderà solo un sa-
luto. Intanto anche
Luca Zaia manda segnali: i
suoi uomini stanno mettendo
all’indice i 10 salviniani veneti
che nei giorni scorsi non han-
no votato in aula sul G reen
pass. Una frattura che difficil-
mente si ricomporrà.
N
el meraviglioso qui pro quo in
cui è incappata l’altra sera
Giorgia Meloni a Torino, du-
rante il comizio di sostegno al candi-
dato di centrodestra, si presenta il lato
psicoanalitico della politica. Giorgia
era intenta a illustrare le sue doti di
oppositrice al sistema quando, da un
lato della bellissima piazza Castello,
s’è levato un vocìo confuso ma ripetu-
to. Erano contestatori! È stato in quel
momento che il motore di Giorgia ha
cambiato marcia, e la voce tono e il cor-
po postura. Rossa in volto, la carotide
tesa e l’urlo: “Mai avuto paura di voi.
Fate solo pena. Ridicoli. Pagliacci, ri-
voluzionari finanziati dal sistema.
Pagatevi gli affitti dei centri sociali”,
ha detto sussultando e così anche la
platea, misurata e seduta, l’ha abbrac-
ciata in un applauso liberatorio. Era-
no sicuramente “zecche rosse”, il diavo-
lo che veniva a scuotere l’armata di de-
stra, pacifica e combattente.
E invece... Il Foglio, riferendo l’epi-
A TORINO
CONTESTATORI
AFFONDATI,
DESTRISSIMI
COME LEI

sodio, ha spiegato invece che si trat-

ROMA tava di militi senza casa, nel senso che

il loro leader era stato sloggiato, pre-
t L’EX SINDACO CONTRO I DEM CHE CANDIDANO CHI LO FECE CADERE: “LEI SI È SCUSATA” sumiamo per turbolenze ideologiche,

Marino attacca il Pd: meglio Raggi

» Francesco Ferasin mente, le ritengono irrilevanti se
questo non impedisce alle loro co-
mazione che avrebbe fatto bene
alla città. Un gruppo di persone
proprio da Fratelli d’Italia. Erano
destri, anzi destrissimi, ora combat-
tenti contro il vaccino e per questo
contro la Meloni, accusata di essere
“vaccinista”, e questa sarebbe la sua
colpa capitale.
Quindi non zecche ma forse fasci,
non centri sociali ma piccolo borghesi,
non per il comunismo ma contro il

I
gnazio Marino non si è dimen-
ticato di chi l’ha fatto fuori nel
2015. E tra i sicari che il 30 ot-
tobre firmarono davanti a un no-
taio – invece che in Aula – la sua
cacciata dal Campidoglio e la riva-
le Virginia Raggi, l’ex sindaco di
Roma ha perdonato la seconda.
Anzi, il lungo post che ieri ha pub-
blicato su Facebook ha tutto il sa-
pore di un endorsement nei con-
fronti della sindaca uscente. “De-
vo riconoscere – ha scritto – che,
inaspettatamente, Virginia Raggi
ha voluto pubblicamente chiede-
re scusa per alcune azioni ingiuste
e ingenerose. Credo che si tratti di
scuse vere: l’esperienza e la rifles-
sione nella vita portano a valutare
se stessi e a maturare. D’altra par-
te coloro che agirono sottraendo
ai Romani il diritto di giudicare
non hanno mai avviato un dibat-
tito sulle loro azioni ed, evidente-
La sfida L’ex sindaco Pd, Ignazio Marino LAPRESSE
scienze di ricandidarsi”.
UN PENSIERO, quello di Marino,
arrivato solo all’ultimo: “Sono sta-
to molto combattuto nel decidere
se scrivere questa riflessione. Per
settimane mi sono chiesto se vo-
levo davvero espormi alle critiche
che naturalmente genererà. Alla
fine ho deciso di fare ancora una
volta ciò che sento giusto e non
quello che mi sembra più conve-
niente”. Come convenienza è stata
quella dei 26 consiglieri comunali
che fecero decadere Marino dalla
carica di sindaco, senza però vota-
re la sfiducia, e tra cui ci sono 5
candidati ora in lista con Roberto
Gualtieri. “Sulla base del mio pro-
gramma di idee - continua il post -
stavo lavorando con mille ostaco-
li, fino a quando un gruppo di ‘O-
norevoli Consiglieri’ ha deciso di
tradire quel progetto di trasfor-
che non ha neanche avuto il co-
raggio di votare una sfiducia ma si
è rifugiato nello studio di un no-
taio. È poco serio che il PD candidi
adesso quelle stesse persone ad
amministrare Roma. Non posso
essere silente di fronte a questa
ennesima giravolta di chi pensa al
potere come un sostantivo e non
come un verbo: poter fare, poter
cambiare, poter costruire”. Alle
parole di Marino sono seguite su-
bito quelle di Virginia Raggi. “Ca-
ro Ignazio”, ha risposto sui social,
“Come te, amo profondamente
Roma, la nostra città. E mi trovo
d’accordo su diverse delle idee da
te proposte. L’esperienza matura-
ta in questi anni mi ha portata a
chiederti scusa per alcuni gesti
che non rifarei e a poter dire con
contezza che da sindaco avevi pro-
vato ad avviare un cambiamento
che questa città richiede”.
Green pass.
Giorgia Meloni, rientrando in sé
dopo la filippica, ha proseguito e con-
cluso vittoriosamente il comizio. Non
sapeva ed è stata felice di aver dato ciò
che doveva “alle guardie bianche dei
poteri forti”.
Così ha detto, così pensava che fos-
sero. E mai e poi mai avrebbe imma-
ginato che a destra le si presentasse an-
cora altra destra a darle pena.
Di straordinario, in questo piccolo e
confuso battibecco, la trasformazione
lessicale e fisica, come se nel suo corpo e
nella sua mente fosse stato inserito il
nastro del Fronte della Gioventù. Stra-
biliante infatti la velocità in cui Gior-
gia si è ritrovata in assetto di guerra.
È stato un falso allarme, però i-
struttivo.

https://overposting.org
021

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 https://overpost.biz https://overday.info
6 l CRONACA IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 IL

Stato-mafia Per i quotidiani

l’inchiesta di Palermo è stata
una “boiata”. Ma la sentenza
di ieri ha confermato quei
rapporti tra ex Ros e boss.
Nel caso degli agenti però
IL PROCESSO non è un delitto, lo è solo
L’iter dello scandalo per i mafiosi. Tutti i dubbi
davanti ai giudici
• Gli imputati
Il processo iniziato nel 2012 ha visto

“TRATTATIVA
imputati i boss Leoluca Bagarella,
cognato e reggente del Capo dei Capi
Totò Riina, e Giovanni Brusca (Riina
e Bernardo Provenzano sono morti
durante il processo), il medico mafioso
Antonino Cinà e l’ex comandante
del Reparto Operativo Speciale dei
carabinieri, Angelo Subranni,
l’ex vicecomandante Mario Mori e l’ex
colonnello Giuseppe De Donno, più l’ex

SENZA REATO”
senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri

• Le condanne in primo grado

In primo grado Bagarella è stato ECCO COSA
NON TORNA
condannato a ben 28 anni
di reclusione; Cinà, Dell’Utri, Mori
e Subranni a dodici anni; De Donno
e Massimo Ciancimino a otto anni
e Giovanni Brusca, collaboratore
di giustizia, è stato salvato dalla
prescrizione. Nel processo parallelo,
l’ex ministro Dc, Calogero Mannino,
con il rito abbreviato, è stato assolto con
sentenza confermata in appello
e definitiva nel 2020
• Le assoluzioni in Appello
Due giorni fa, è arrivata la decisione
della Corte di Assise di Appello
di Palermo. Secondo i giudici

di secondo grado, da parte dei boss ci fu
una tentata minaccia che però non fu
veicolata dagli uomini dello Stato. Così
con la formula “perché
il fatto non costituisce reato” sono stati
assolti gli ex ufficiali del Ros
De Donno, Mori e Subranni. L’ex senatore
Dell’Utri è stato assolto “per non avere
commesso il fatto”. Gli unici condannati
anche in Appello sono Bagarella (27
anni, uno in meno rispetto alla
condanna di primo grado) e Antonino
Cinà (12 anni), per i quali è stata
riqualificata l’accusa in tentata minaccia
pluriaggravata a corpo politico dello
Stato
U
na farsa.
Anzi: una
bufala. Di
più: un
teorema. Nel day after della
sentenza di secondo grado
sulla cosiddetta Trattativa
Stato-mafia i titoli di quasi
tutti i giornali del Paese tra-
discono una venatura di sod-
disfazione. Un sentimento
che diventa palese nei com-
menti entusiasti di alcuni
politici del centrodestra. In
un dibattito mediatico estre-
mizzato da vent’anni di vele-
ni, spesso alimentati in pale-
se malafede, le decisioni del-
la corte d’Assise d’Appello
sono diventate un assist per-
fetto per provare a radere al
suolo qualsiasi pezzetto di
verità giudiziaria preceden-
temente accertata. E che la
stessa corte presieduta da
Angelo Pellino, nonostante
le assoluzioni, sembra con-
fermare. Ma andiamo con
ordine.
Per alcuni quotidiani, ti-
» Giuseppe Pipitone
po La Verità, la sentenza di
Palermo vuol che la Tratta-
tiva non esiste. E invece la
decisione della corte d'Assi-
se d'Appello di assolvere
Mario Mori, Antonio Su-
branni e Giuseppe De Don-
no perché il fatto non costi-
tuisce reato, vuol dire esatta-
mente l'opposto: il fatto è
stato commesso e il fatto è
appunto aver interloquito
con i mafiosi.
Bisognerà aspettare le
motivazioni per capire se i
carabinieri siano stati assolti
perché nelle loro azioni non
c'era dolo, e quindi non c'era
la consapevolezza di tra-
smettere la minaccia di Cosa
nostra allo Stato, innescando
in Totò Riina la convinzione
che le stragi fossero una stra-
tegia che pagava.
L'UNICO IMPUTATO che si è vi-
sto confermare integral-
mente la condanna di primo
grado è Antonino Cinà, il
mafioso accusato di aver fat-

https://overposting.org
021 IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021
to da “postino” del papello
con le richieste di Totò Riina
per far cessare le stragi. Se-
condo la maggior parte dei
quotidiani la condanna di
Cinà sommata alle assolu-
zione di Mori, De Donno e
Subranni vuol dire semplice-
mente che trattare con la ma-
fia non solo era una decisione
lecita e legittima, ma addirit-
tura auspicabile. Su questo
punto sarà particolarmente
interessante leggere le moti-
vazioni, visto che i giudici del
processo di primo grado ave-
‘‘
vano chiaramente scritto ne-
ro su bianco come non potes-
se “ritenersi le-
cita, in via gene-
rale, una tratta-
tiva da parte di
rappresentanti
Nel governo
Berlusconi
ci sono
state
solo leggi
contro
i mafiosi
’’
Marcello Dell’Utri
delle Istituzioni con soggetti
che si pongano in rappresen-
tanza dell'intera associazio-
ne mafiosa”.
INTANTO, dopo mesi di reli-
gioso silenzio, ieri è tornato
a parlare Marcello Dell'Utri,
che a Repubblica è arrivato a
dichiarare: “Nel governo di
Berlusconi ci sono state solo
leggi contro i mafiosi”. Ora:
dall'assoluzione di giovedì
s'intuisce che per la corte
Raccordo d'Assise d'Appello non c'è
Il palermitano alcuna prova che l'ex sena-
Marcello Dell’Utri tore abbia trasmesso la mi-
conosce in gioventù naccia mafiosa – stop alle
Berlusconi e ne stragi in cambio di leggi fa-
diviene il braccio vorevoli a Cosa nostra – al
destro FOTO ANSA governo del suo amico Sil-
vio. In più a Leoluca Baga-
rella (condannato ieri a
27 anni), mandante di
quella richiesta estorsi-
va tramite Vittorio Man-
gano, è stato derubricato
il reato: da minaccia al
governo Berlusconi a
tentata minaccia.
Quindi per i giudici la
richiesta estorsiva della
mafia al primo esecutivo
di Forza Italia non si è
concretizzata. Resta da
capire, dunque, per quale
motivo il 13 luglio del
1994 il governo Berlu-
sconi decise di varare il
decreto Biondi, noto an-
che come “S a l va l ad r i”:
fece molto scalpore so-
prattutto perché venne
considerato un provvedi-
mento per salvare gli in-
quisiti di Tangentopoli e
tra le polemiche decad-
de. Al suo interno, però,
c'era pure una norma di
cui non si accorse quasi
nessuno: obbligava i pm a
svelare le indagini per mafia
dopo tre mesi, di fatto vani-
ficandole.
Nell'agosto del 1995 sarà il
governo tecnico di Lamberto
Dini a varare un nuovo ddl,
con i voti bipartisan di cen-
trodestra e centrosinistra
(contrari solo Verdi e Lega):
tra le altre cose rendeva la cu-
stodia cautelare più breve e
più difficile da applicare, l'ar-
resto per reati di mafia da ob-
bligatorio diventava facolta-
tivo, la norma che prevedeva
l'arresto in flagranza per te-
stimoni reticenti veniva abo-
lita. Insomma non esatta-
mente "leggi contro i mafio-
si". Ma non solo. Perché le
leggi pro mafia negli anni
successivi alle stragi le hanno
fatte tutti: la destra ma
pure la sinistra. E a
volte sono norme che
somigliano molto a
quelle del papello.
Nel 1996 al governo
arriva l'Ulivo e Forza
Italia va all'opposizio-
ne: ad agosto alcuni
senatori del Ccd pre-
sentano un disegno di
legge per consentire la
dissociazione dei ma-
fiosi. È uno dei passag-
gi del famoso papello
di Riina, consegnato
da Cinà. In quel pezzo
di carta c'è anche u-
n'altra richiesta: la
chiusura delle super-
carceri di Pianosa e
dell'Asinara.
Desiderio esaudito
nel 1997 dall'allora
guardasigilli Giovan-
ni Maria Flick. Alla fi-
ne della legislatu-
ra, siamo nel feb-
braio del 2001, il
centrosinistra fa in
tempo ad approva-
re la legge Fassi-
no-Napolitano che
riduce i benefici e
gli sconti di pena
per i collaboratori di giusti-
zia, e impone loro di raccon-
tare tutto quello che sanno
entro sei mesi: non è l'aboli-
zione dei pentiti, come chie-
deva sempre Riina col papel-
lo, ma poco ci manca.
Il ritorno di Forza Italia al
governo, è segnato poi dalla
riforma del 41bis, che a di-
cembre si trasforma da mi-
sura straordinaria e provvi-
soria a stabile. Sembra una
legge più severa e invece una
volta stabilizzato il regime
del carcere duro per mafiosi è
pure più semplice da revoca-
re. E negli anni successivi
molti boss usciranno dal
41bis: tutto questo senza più
sparare un colpo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CRONACA l 7
LA DESTRA ESULTA
MAURIZIO MATTEO GIORGIO RENATO
GASPARRI SALVINI MULÈ SCHIFANI
“ “ “ “
Hanno tentato di Felice Con la sentenza È la fine
riscrivere la storia, per l’assoluzione della Corte di un calvario
ma non ci sono riusciti. di chi ha servito lo Stato d’assise d’appello ingiusto per degli
Le assoluzioni di Subranni, ed è stato ingiustamente di Palermo si chiude uomini di Stato
Mori, De Donno e Dell’Utri accusato per anni. una delle pagine più e Marcello Dell’Utri.
smentiscono quanti Ennesima prova del fatto dolorose vissute dagli Se è vero che alla fine
attribuivano ai carabinieri che una profonda riforma imputati del processo la giustizia ha trionfato,
una resa alla mafia della giustizia, tramite e dalle istituzioni credo che il prezzo
i referendum promossi pagato sia stato
dalla Lega, è necessaria eccessivo
MOVIMENTO Nuovo corso Il comunicato scarno
Il silenzio dei 5S
che “aspettano
le motivazioni”
» Paola Zanca
I
l comunicato è scarno e porta la firma
collettiva dei deputati 5Stelle che sie-
dono in commissione Giustizia. A
poche ore dalla sentenza di appello
sulla Trattativa Stato-mafia, che ha visto
assolti i politici e condannati gli uomini
di Cosa Nostra, il Movimento 5 Stelle
reagisce con inconsueta morigeratezza
alla chiusura – seppure non definitiva –
di una pagina della giustizia. Non una
qualsiasi, sia chiaro. Piuttosto la madre
di tutte le campagne antimafia che da
sempre sono nel Dna grillino. “Non è
cambiato nulla, la nostra adesione a
quella battaglia resta totale”, ripetono in
coro. Ma l’aggiunta, per di più doverosa,
è “aspettiamo le motivazioni”. È quello
che hanno scritto ieri i deputati nel co-
municato, è quello che ripetono ai piani
alti del Movimento. Vogliono aspettare
tre mesi, insomma, per ragionarci su. La
stessa linea scelta dal Pd che
però, a differenza loro, non ha
mai sposato la causa. E pazien- nuovo corso, a seguire il suo ra-
za se intanto il centrodestra e- gionamento, è quello inaugu-
sulta e la ola sull’assoluzione di TIMORI rato quattro mesi fa con le scu-
Marcello Dell’Utri va in onda a
reti unificate. Solo Giulia Sarti, IL RAPPORTO se di Luigi Di Maio all’ex sin-
daco di Lodi, Simone Uggetti,
la deputata che storicamente
ha più messo la faccia sul tema,
CON B.: vittima della gogna mediatica
dei Movimento. “Scontiamo il
ha voglia di replicare: “La Trat- DAL “VETO” rispetto per le sentenze e per la
tativa c’è stata e i fatti non si
possono mettere in discussio- AL COLLE? magistratura – analizza una
fonte – che in questo caso è ve-
ne – dice al Fatto – e Dell’Utri nuto prima della denuncia del-
ha una condanna per concorso le responsabilità politiche, sul-
esterno in associazione mafio- le quali la nostra condanna ri-
sa e rimane provato il suo sistematico fa- mane ferma”. Credono, tra i 5Stelle, che
voreggiamento a Cosa Nostra. Abbiamo la sentenza di giovedì sia un sintomo del-
sempre detto che al di là delle responsa- la “restaurazione fortissima” che è in atto
bilità penali esistono quelle morali, eti- nel Paese. E ricordano, per contro, che
che e politiche, che rimangono gravissi- nel 2018 fu proprio la sentenza di primo
me per i fatti che sono accaduti”. grado sulla Trattativa a sbloccare l’im-
Che qualcosa sia andato storto, nella passe nella nascita del primo governo
risposta politica del Movimento ai fatti Conte. Era l’aprile del 2018, il convitato
di giovedì, è opinione piuttosto diffusa: di pietra al tavolo dei gialloverdi era Sil-
“C’è stato qualche problema organizza- vio Berlusconi e fu proprio la condanna
tivo e di coordinamento – riflettono – ma di Marcello Dell’Utri, numero 2 di Forza
è dovuto solo al fatto che siamo tutti im- Italia, a dare l’alibi a Matteo Salvini per
pegnati in giro per l’Italia per le Ammi- spiegare all’ex Cavaliere i motivi per cui i
nistrative”. Anche Giuseppe Conte, gio- 5Stelle non potevano accettare il dialogo
vedì, era diviso tra Roma e gli altri Co- con gli azzurri. Tant’è che oggi c’è chi si
muni del Lazio al voto. E anche lui non ha spinge a immaginare dove andrà a finire
detto nulla sulla sentenza. “È il nuovo la parabola: “Dell’Utri è stato fatto santo
corso, vi ci dovete abituare”, dice un e- e tra un po’ noi mandiamo Berlusconi al
sponente di rango del Movimento. E il Quirinale”.
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8 l ECONOMIA IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 IL

TRANSIZIONE GREEN
t
» Luca De Carolis
e Virginia Della Sala
È
stato promesso più
volte nell’ultimo an-
no, ci sono decine di
comunicati e di arti-
coli che lo provano, il mese
scorso c’è anche stato un in-
contro ufficiale per discuter-
ne. Eppure dell’inviato spe-
ciale italiano per il clima non
c’è ancora traccia.
“È un tema che riguarda
tutti noi e ogni aspetto della
nostra vita. Bisogna dare una
risposta efficace, senza perde-
re tempo – aveva detto il mi-
nistro degli Esteri, Luigi Di
Maio a inizio estate –. Per
questo abbiamo deciso di do-
tare il nostro Paese di una fi-
gura strategica in questo
campo, cioè l’Inviato speciale
per il cambiamento climati-
co, come già fatto da Usa, Re-
gno Unito, Francia e Germa-
nia. Si tratta della persona in-
caricata di seguire i negoziati
e di rappresentare l’Italia a
tutti i tavoli internazionali”.
Aveva anche fornito una sca-
denza, Di Maio: “Il prossimo
passo ora è la sua nomina, che
avverrà a settembre. Agiamo
subito”. Subito è passato, così
come è quasi trascorso set-
tembre: non solo non c’è la
nomina ma non c’è ancora
neanche un nome.
SI TRATTA di una figura im-
portantissima in quella che
viene definita “diplomazia cli-
m at i c a ” e c h e è p r e v i s t a
dall’articolo 5 del decreto leg-
ge 23 giugno 2021 n. 92 sulle
“Misure urgenti per il raffor-
zamento del ministero della
Transizione ecologica”. Si pre-
vede che l’inviato speciale sia
nominato dal ministro degli
Affari Esteri e dal ministro
della Transizione Ecologica
(dunque Di Maio e Roberto
Cingolani) e che la sua azione
sia quindi supportata e coor-
dinata, come pure è ovvio, da
entrambi i dicasteri al fine di
“consentire una più efficace
partecipazione italiana agli e-
venti e ai negoziati interna-
L’Italia è ancora senza
il suo inviato per il clima
IL DIPLOMATICO AMBIENTALE Di Maio aveva promesso la nomina entro settembre
Va scelto insieme a Cingolani: mancano però sia l’accordo tra i due sia il nome
sono per lo più coperti dal mi-
nistero dell’energia quindi di
DI COSA fatto c’era una casella vacan-
STIAMO te. CO
PARLANDO AL
L’INVIATO speciale FONTI DEL MOVIMENTO Cinque DI
per il clima è una figura Stelle vicine a Di Maio, ieri, NEL
introdotta dall’articolo spiegavano che sono stati pre- stat
5 del decreto legge si in considerazione molti il co
23 giugno 2021 n. 92. curricula, ma nessuno al mo- Cas
La nomina spetta mento pare soddisfare i re- insi
al ministro degli Affari quisiti. La ricerca non è facile Blac
Esteri e al ministro della (diversamente da quanto tra- Atla
Transizione Ecologica pelato finora non ci si concen- di p
(Roberto Cingolani, trerà esclusivamente su can- per
in foto) per “consentire didate donne) ma il ministro con
una più efficace conta di poter chiudere il dos- fini
partecipazione italiana sier al ritorno da New York di 8
agli eventi e ai negoziati dove sta partecipando alla verr
internazionali sui temi 76esima Assemblea Generale prim
ambientali e del delle Nazioni Unite. Anche esse
cambiamento climatico”. perché il tempo stringe: tran
Sono previsti 250 mila nell’agenda del futuro inviato il co
euro per il 2021 ci sarebbero già dovuti essere Asp
e 350 mila per il 2022 alcuni appuntamenti im- nuo
portanti, dall’ormai anda- fina
to Food Systems Summit Aut
Alla Farnesina dell’Onu di questi giorni a- Nei
Il ministro degli gli eventi a cui potenzial- il se
Esteri, Luigi Di mente l’inviato speciale (in f
Maio, con l’inviato potrebbe ancora prendere dall
speciale per il parte last minute (magari il pe
clima Usa, John ‘alleggerendo’ il ministro visi
Kerry FOTO ANSA Cingolani che è alle prese dal
con la gestione tecnica e sull
politica dei rincari energe-
tici e di una transizione
zionali sui temi ambientali, ivi IN FRETTA tutiva o decisionale. infatti, è il ministro a trattare sempre più necessaria) come
inclusi quelli sul cambiamen-
to climatico”. I due ministeri TRA OTTOBRE Di fatto, alla nomi-
na tiene particolar-
in materia di ambiente e di cli- la Cop15 di Kunming sulla
ma e la figura che si ricerca, biodiversità a ottobre e la
devono fornire “supporto tec-
nico e organizzativo”. I soldi ci
E NOVEMBRE mente Di Maio. Per
Cingolani, di cui è
che avrebbe soprattutto un Cop26 di Glasgow sul clima a
ruolo di tipo diplomatico, de- novembre che sarà, oltretut-
sono: l’incarico porta in dote PREVISTI difficile reperire an- ve essere di spessore politico e to, preceduta dalla PreCop di
250 mila euro per il 2021, 350
mila per il 2022 e altri 250 mi- COP26 E G20 che solo una parola
in proposito, al mo-
riuscire ad affiancare il mini- Milano. La Cop26 di Glasgow,
stro, senza sostituirlo. Il pa- oltretutto, sarà organizzata
la per il 2023. Manca invece mento sembra esse- rallelismo che viene fatto di dalla Gran Bretagna e dall’I-
un curriculum che metta d’ac- re per lo più un pas- solito è con John Kerry, l’in- talia che presiederà anche il
cordo i due ministeri su una fi- saggio inevitabile viato scelto dal presidente a- G20 del 30-31 ottobre a Ro-
gura che – è questo il punto – su cui ad agosto si è raggiunto mericano Biden. Negli Stati ma. L’ambiente? Sarà ovvia-
sia “di raccordo” e non sosti- comunque un’intesa. A oggi, Uniti, però, i temi ambientali mente al centro dell’agenda.

LE MANIFESTAZIONI
t IERI IN 80 CITTÀ TORNA IN PIAZZA IL MOVIMENTO NATO NEL 2018: “DRAGHI? PARLA DI PANDEMIA. NOI DEL FUTURO”

Fridays for Future: poca politica, tanta pratica

» Elisabetta Ambrosi mania come il Brasile, il Mali co- prio gli attivisti hanno messo in tervenga, anche se non sanno be-
me la Scozia, e poi Bangladesh, atto un flash mob contro il caro ne come. Quello di ieri, comun-

L
QUATTRO e motivazioni le hanno
GIORNI DI scritte nero su bianco sul lo-
CORTEI ro sito: scioperiamo perché
“non abbiamo scelta, “perché la
IN VISTA della Cop crisi è già qui, come hanno dimo-
26, la conferenza strato i roghi e le ondate di calore
mondiale in cui di quest’estate”. E così ieri i Fri-
ogni Stato si dovrà days for Future, il movimento
impegnare per la nato nel 2018 dagli scioperi del
risoluzione della crisi venerdì di Greta Thunberg, è tor-
climatica, i Fridays nato in piazza per il Global Cli-
for Future sono mate Strike, lo Sciopero Globale
tornati a manifestare per il Clima, il primo “in presen-
nelle piazze italiane. za” dopo la pandemia. Da Bolza-
Nei prossimi giorni no a Catanzaro, sono state quasi
sono previsti altri 80 le città italiane in cui i ragazzi
cortei, e il 1º ottobre, di tutte le età – dalle elementari
a Milano, sarà all’università, ma c’erano anche
presente anche intere famiglie, i Parents for Fu-
Greta Thunberg. ture e gli Extinction Rebellion –
hanno sfilato con i loro colorati
cartelli, mentre Greta Thunberg
scioperava in una Berlino in pie-
na campagna elettorale. La Ger-
Globale Cartelli in tutto il mondo
Filippine, Zambia, Ucraina, Na-
mibia, Sud Corea, Pakistan (d’ al-
tronde il movimento ormai è in
tutti i continenti e in 7500 città):
ovunque i giovani hanno prote-
stato all’insegna dello slogan “u-
proot the system”, sradichiamo il
sistema.
NELLE PIAZZE italiane si sono vi-
sti, come sempre, centinaia di
cartelli fatti a casa. Alcuni critici -
“Ministero della truffa ecologica”
– altri soprattutto ironici: “Boil
tortellini not our planet” (cuoci i
tortellini non il pianeta), “Sopra i
40 gradi solo gli alcolici”, ma an-
che un beffardo “Il cambiamento
climatico è più vero degli orga-
smi di tua moglie”. In realtà, a
parte i leader dei Fridays for fu-
ture, critici verso Cingolani e le
sue ultime dichiarazioni sugli
ambientalisti “radical chic” (pro-
bollette davanti all’Agenzia delle
entrate di Milano), la massa dei
manifestanti era fatta da bambi-
ni e studenti tanto consapevoli
della crisi climatica quanto indif-
ferenti verso la politica. Draghi?
“Sì, so chi è, no, mi pare che di cli-
ma parli molto poco, più che altro
si occupa di economia e di pan-
demia”, dice Francesca a Roma. Il
ministro Cingolani invece, che
nessuno, ma proprio nessuno lo
conosce (“Boh, chi è”, “Quello cal-
vo…”, “So’ tutti calvi”), è il vero as-
sente di questa piazza poco me-
diatica e molto sudata. Questi ra-
gazzi non masticano bene parole
come decarbonizzazione e neu-
tralità climatica, ma hanno capi-
to di essere in un gran casino e
che questo casino ha a che fare
con le loro città sempre più tor-
ride, la siccità. E hanno paura.
Così chiedono che chi conta in-
que, è stato solo il primo dei gran-
di appuntamenti climatici che
vedranno protagonisti i giovani
dei Fridays. Il 1 ottobre sciopere-
ranno a Milano con Greta Thun-
berg, in occasione della Youth
Cop e della pre-Cop (la Cop è la
Conferenza delle Nazioni Unite
sul clima), entrambe ospitate a
Milano, città su cui sono puntati
ora tutti gli occhi. Annunciando
la manifestazione del 1 ottobre
sul suo profilo Instagram, Greta
ha ribadito quello che è il tema
centrale del suo pensiero: “Chie-
diamo giustizia climatica, perché
è l’unico modo per interrompere
l’emergenza climatica”. Una con-
vinzione poco ideologica e molto
radicale. Perché molti ideali di si-
nistra, ormai, passano da qui.
Non più dai partiti, ma da questi
giovani che, più che mai, voglio-
no vivere.

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021 IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 ECONOMIA l 9

POST MORANDI NIENTE TRASPARENZA L’Avvocatura di Stato nega ai parlamentari

t l’accesso al giudizio sulla chiusura del contenzioso evitando la revoca

Autostrade-governo, il parere
top secret che chiude la guerra
mi-
» Carlo Di Foggia
GIRO D’AFFARI DA 5 MLD
di
an- e Ilaria Proietti
COSA MANCA

V
ALL’USCITA ietato fare domande e t
DI ATLANTIA

Cloud della P.A.

ue soprattutto vedere le
eri, NEL GIUGNO scorso è carte: sul regolamen-
re- stato siglato l’accordo tra to dei conti bonario tra
lti il consorzio guidato dalla lo Stato e Autostrade per l’Ita-

Ecco l’offerta
mo- Cassa Depositi e Prestiti lia, che chiude il contenzioso
re- insieme ai fondi relativo al danno provocato dal
ile Blackstone e Macquarie e crollo del Ponte Morandi di
ra- Atlantia per il passaggio Genova, nessuno deve sapere.

di Tim e Cassa
en- di proprietà di Autostrade Nemmeno i parlamentari del-
an- per l’Italia. Alla holding la Repubblica possono infatti
tro controllata dai Benetton avere accesso agli atti più deli-
os- finiranno poco più cati di questa vicenda, che si av-
ork di 8 miliardi. Il contratto via alla conclusione con pas-
lla verrà siglato a inizio 2022, saggio della proprietà del con-

U
ale prima però devono cessionario autostradale al na concessione in esclusiva di 13 anni e un giro d’affari di
he essere approvati l’atto consorzio guidato dalla pub- 5 miliardi con margini notevoli. Sono questi, in sintesi, i
e: transattivo, che chiude blica Cassa Depositi e Prestiti numeri della proposta per il cloud della Pubblica ammi-
ato il contenzioso aperto tra insieme ai fondi esteri Blac- nistrazione che la cordata formata da Cassa depositi e prestiti
ere Aspi e il ministero e il kstone e Macquarie. Ma è inu- insieme a Tim, Sogei (la società del Tesoro per i servizi digitali)
m- nuovo Piano economico tile chiedere lumi sul ricco pas- e Leonardo si appresta a fare al ministero della Transizione di-
da- finanziario della futura saggio di proprietà niente af- gitale guidato da Vittorio Colao. Il testo ha ricevuto mercoledì
mit Autostrade pubblica. fatto punitivo per Atlantia, il il via libera di Cdp, giovedì è toccato a Tim. Entro fine mese
i a- Nei giorni scorsi colosso targato Benetton che arriverà il via libera anche degli altri partner. La proposta è as-
al- il senatore Mattia Crucioli controlla Autostrade. sai attesa da Colao e compagnia, visto che è la cordata gradita al
ale (in foto) si è visto negare governo e di fatto è stata messa in condizione di vantaggio ri-
ere dall’Avvocatura di Stato A METÀ settembre, il senatore spetto a potenziali rivali.
ari il permesso di poter Mattia Crucioli (Alternativa Nei giorni scorsi il Fatto ha raccontato le pressioni informali
tro visionare il parere chiesto C’è) si è visto rifiutare dall’Av- arrivate dal Tesoro in direzione del Poligrafico dello Stato per
ese dal ministero dei Trasporti vocatura dello Stato la possibi- evitare che partecipasse al bando per la realizzazione del Polo
ae sull’atto transattivo lità di conoscere i contenuti del strategico nazionale (Psn), dove migreranno i dati della P.A.
ge- parere sull’atto transattivo che centrale e poi di quella locale. L’Istituto ha replicato di aver pre-
ne chiude la partita tra la conces- so la decisione di ri-
me sionaria autostradale e lo Stato. tirarsi da solo, anche
lla Per capire di cosa parliamo ser- se era pronto a par-
la ve fare un passo indietro. A giu- tecipare insieme a
aa gno scorso, Cdp e Atlantia han- Fastweb con una
ut- no siglato l’accordo: il 100% del proposta ormai defi-
di capitale di Autostrade viene 43 morti nita. Il ministero ha
ow, valutato 9 miliardi (ad Altan- Il ponte deciso che lo schema
ata tia, che ne possiede l’88%, an- Morandi dev’essere quello del
l’I- dranno poco più di 8 miliardi, a di Genova, “Partenariato pub-
e il fronte di un valore a bilancio di crollato il 14 b li c o- p ri vat o”: chi
Ro- 6). L’operazione si chiuderà a i- agosto 2018 vuole partecipare
ia- nizio 2022, solo dopo che sa- FOTO ANSA deve trovare una
a. ranno ultimati una serie di pas- partnershipcon una
saggi. Il via libera è subordina- società a controllo pubblico. Solo che, vi-
to a due atti: il primo è il Piano sto il clima, tutte si sono sfilate, compresa LA RICHIESTA
economico e finanziario (Pef ) fessionale. “Sono sottratti L’OPERAZIONE stato fornito. Fincantieri (controllata da Cdp). Nei
giorni scorsi una trentina di parlamentari 30 ONOREVOLI:
della futura Autostrade pub-
blica, il secondo è l’atto transat-
all’accesso, in virtù del se-
greto professionale e al fine ASPI FINIRÀ Senza l’atto transatti-
vo non si può procedere. capitanati da Raphael Raduzzi (Misto) “IL TESORO
tivo che chiude il contenzioso.
Quest ’ultimo è, in sostanza,
di salvaguardare la riserva-
tezza nei rapporti tra difen-
A CDP&C. Dopo la firma, infatti,
andrà inviato al Comi-
hanno depositato un’interpellanza ur-
gente sulle presunte pressioni chiedendo
CHIARISCA LO
l’accordo con cui lo Stato deci- sore e difeso, i pareri resi in MA SERVE tato interministeriale al Tesoro di venire a rispondere in aula: STOP AI RIVALI”
de di non procedere alla revoca
della concessione dopo il crollo
relazione a lite in potenza o
in atto e la inerente corri- L’OK DEL CIPE per la programmazione
economica (Cipe) che
“Ci troveremmo davanti non solo ad un
palese conflitto d’interessi, con il ministe-
del Morandi, ma di accettare
l’indennizzo di 3,4 miliardi (al
spondenza”, si legge nella
risposta del Segretario ge-
AL PIANO deve approvare l’intero
pacchetto, compreso il
ro in campo sia da arbitro che da giocatore – spiega Raduzzi –
ma pure a una limitazione palese della concorrenza a favore
be- netto dei danni diretti già sal- nerale, Paolo Grasso. Ep- Piano economico finan- della cordata di Tim-Cdp”. Il ministero dovrà rispondere forse
un- dati) messo sul piatto dal con- pure parliamo di un parla- ziario. Tutto è rimasto l’otto settembre, dopo la pausa elettorale.
an- cessionario. Come tutti gli atti mentare della Repubblica, che fermo in attesa che si chiudesse Colao ha chiesto le proposte entro fine settembre, per poter
he transattivi va sottoposto al pa- gode di ampi poteri di sindaca- il negoziato tra Cdp e Atlantia. selezionare la migliore e avviare la gara. In campo ci sono A-
ani rere dell’Avvocatura dello Sta- to ispettivo. E, soprattutto, Al Cipe toccherà scrivere la pa- ruba-Almaviva, il “Consorzio Italia Cloud” (prive però di un
re- to, il cui compito è spiegare se la dell’atto più importante di un rola finale, soprattutto scioglie- partner pubblico) e la cordata di Cdp-Tim.
un- mossa è nell’interesse della contenzioso che ruota attorno a re il nodo riguardo al Pef. Quel- Stando ai documenti dell’offerta, quest’ultima prevede la
uth parte pubblica. Il problema è uno dei più grandi disastri della lo proposto da Autostrade e ap- costituzione di una società con il 45% del capitale in mano a
la che il documento è avvolto dal rete stradale nazionale. provato dal ministero l’autun- Tim e il resto ai soci a controllo pubblico (20% Cdp, 10% Sogei,
ite mistero. Il mese scorso i parla- no scorso è stato stroncato 25% Leonardo). A Cdp spetta la nomina dell’ad (e a cascata del
ea mentari di Alternativa C’è han- I CONTORNI, peraltro, sono an- dall’Autorità dei Trasporti per- management di primo livello), a Tim quello del presidente
ati no depositato un esposto alla cora più confusi. Il Mit aveva i- ché concede aumenti dei pe- (senza poteri esecutivi). È stata già stilata una bozza del con-
do Procura di Roma e alla Corte nizialmente risposto a Crucioli daggi tali da rendere la conces- tratto di concessione che affiderebbe il Psn e i servizi cloud alla
bre dei Conti denunciando profili che un parere non era stato ri- sione perfino più remunerativa Pa in esclusiva per 13 anni, al termine del quale dovranno re-
eta di illegittimità nella compra- chiesto, riferendosi però alla di quella targata Benetton, a stituire asset, dati, piattaforme e altro allo Stato o al conces-
ma vendita di Autostrade. Il 13 set- compravendita di Autostrade. danno degli automobilisti. Mi- sionario subentrate (previo indennizzo degli investimenti non
ie- tembre, Crucioli ha scritto Al Fatto ha invece confermato nistero e Autostrade si sono a- ancora ammortizzati). Il business plan spiega bene la portata
hé all’Avvocatura e al ministero che il parere è stato chiesto, ma deguati solo in minima parte, e dell’operazione: stima 4,6 miliardi di ricavi di cui 1,1 di utili, con
ere dei Trasporti per poter visiona- non ha spiegato quando. Fonti ora i tecnici del Cipe (il dossier un margine lordo del 24-26%. Numeri potrebbero salire visto
on- re il parere. L’Avvocatura ha ri- vicine al dossier spiegano che la deve passare dal Nucleo per la che il 90% arriva dai servizi “core” (migrazione dati e gestione
lto sposto due giorni dopo, negan- richiesta sarebbe arrivata tra regolazione dei servizi di pub- del cloud), e solo 10% da quelli legati ai “servizi professionali”
si- do l’accesso. Perché? Diffon- l’8 e il 10 agosto, dopo la firma blica utilità) dovranno pren- alla P.A., che sembrano sottostimati. È anche previsto un mec-
ui. derlo ancorché a beneficio di del memorandum di intesa tra dersi la responsabilità di aval- canismo compensativo in caso i ricavi dovessero risultare trop-
sti un parlamentare intenzionato Cdp e soci e Atlantia. Il ministe- lare il tutto. Chissà se almeno in po bassi. Resta da capire se qualcuno avrà la forza di sfidare la
io- a esercitare le proprie preroga- ro non conferma, ma non è quel caso si potrà sapere con super cordata.
tive, violerebbe il segreto pro- nemmeno chiaro se il parere sia quale motivazione. CARLO DI FOGGIA
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IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021
PANDEMIA • La curva non decresce solo nella fascia 0-9 anni
A “Monitoriamo i bambini”
ncora un nuovo, lieve
miglioramento. An-
che questa settimana
la curva dell’epidemia
da Covid-19 in Italia mostra in-
fatti parametri in calo, dall’in-
dice di trasmissibilità Rt all’in-
cidenza. La fotografia che e-
merge dal monitoraggio della
Cabina di regia induce dunque
a un cauto ottimismo, ma con
un’incognita: ora i riflettori so-
no puntati sull’andamento dei
contagi tra i più piccoli. E an-
che se è presto per poter valu-
tare l’impatto della riapertura
delle scuole, i dati evidenziano
che le infezioni tra i bambini
sono stabili e non più in dimi-
nuzione.
Secondo l’ultimo monito-
raggio, l’Rt medio è stato pari a
0,82, in diminuzione rispetto
alla settimana precedente
quando era 0,85. Anche l’inci-
denza per il periodo 17-23 set-
tembre è scesa, ed è pari a 45 ca-
si ogni 100 mila abitanti rispet-
to ai 54 della scorsa settimana.
Dati positivi anche per le ospe-
dalizzazioni: il tasso di occupa-
zione in terapia intensiva dei
malati Covid è in lieve diminu-
zione e si colloca al 5,4% rispet-
MINISTERO SALUTE
t LA CIRCOLARE CONFERMATA LA RACCOMANDAZIONE DAL QUARTO MESE IN POI
» Alessandro Mantovani
L
a linea è netta. La vaccina-
zione è “raccomandata”
alle donne incinte, con i
vaccini a mRna Pfizer/Bionte-
ch e Moderna, a partire dal
quarto mese. Nei primi tre me-
si, invece, “la vaccinazione può
essere presa in considerazione
dopo valutazione dei potenziali
benefici e dei potenziali rischi
con la figura professionale sa-
nitaria di riferimento”, si legge
nella circolare emanata ieri dal
direttore della Prevenzione del
ministero della Salute, Gianni
Rezza, sulla base di una nota e-
laborata dall’Italian Obstetric
Surveillance System (ItOss)
dell’Istituto Superiore di Sani-
tà, coordinato da Serena Dona-
ti. Il Fatto aveva anticipato ieri i
contenuti del provvedimento.
La circolare del 4 agosto diceva
solo che la vaccinazione “non è
controindicata”, lasciando ogni
valutazione a medici di fami-
glia e ginecologi.
LA GRAVIDANZA non è uno spe-
cifico fattore di rischio in rela-
zione al contagio e alla malattia
grave da Sars-CoV-2, le possi-
bilità di finire in terapie inten-
siva però crescono quando le
donne hanno più di 30 anni e/o
sono affette da diabete, iper-
tensione e obesità, nonché fra
le donne provenienti da Paesi a
forte pressione migratoria “ve-
rosimilmente a causa di una
maggiore difficoltà nell’acces-
so ai servizi sanitari”.
Gli esperti dell’Iss rilevano
Covid-19 in ritirata? Il Cts:
to al 6,1% della settimana pas-
DAL 15 OTTOBRE
sata, mentre il tasso di occupa-
zione in aree mediche diminui-
GLI STATALI sce leggermente al 6,8% dal
IN PRESENZA 7,2%. In questo quadro, cala
pure il livello generale di ri-
TORNANO in ufficio schio e sono quattro le regioni
i tre milioni e 200mila che questa settimana risultano
dipendenti pubblici: il classificate a rischio moderato:
premier Mario Draghi ha
firmato il Dpcm: dal 15
Piemonte, Sudtirol, Trentino e
Valle d’Aosta. Le restanti 17 ri-
ottobre – stesso giorno
in cui il Green pass sarà
sultano classificate a rischio
basso. Un trend che trova ri-
indispensabile per poter scontro nei dati del bollettino
lavorare – la “modalità
ordinaria” di lavoro nelle
quotidiano del ministero della
Salute, che segnala 3.797 nuovi
p.a. sarà in presenza
in condizioni di sicurezza
positivi nelle ultime 24 ore (ri-
spetto ai 4.061 di giovedì) e 52
e nel rispetto delle vittime in un giorno (ieri erano
misure anti Covid. state 63). Il tasso di positività è
dell’1,4%, stabile, e sono in di-
minuzioni i ricoveri nelle ulti-
me 24 ore: sono 489 i pazienti
in terapia intensiva (-16) men-
tre i ricoverati nei reparti ordi-
nari sono 3.553 (-97).
L’Iss: “Vaccini in gravidanza,
nessun rischio per il neonato”
che “sono poche le donne cui è
stato somministrato il vaccino
nel primo trimestre”. Segnala- SALIVARE
no che alcuni studi “descrivono ANTIGENICO?
il rischio di malformazioni as- NO PASS
sociate alla febbre materna
(spesso indotta dal vaccino, co- “I TEST salivari
me noto, ndr) nel primo trime- antigenici sono esclusi
stre di gravidanza, segnalando dall’elenco dei test rapidi
un aumento significativo del ri- validi per il Green pass".
schio dei difetti di chiusura del Lo ha deciso il ministero
tubo neurale”. E ricordano che della Salute
Vari i fattori che hanno con-
tribuito al trend di migliora-
mento dei parametri epidemi-
ci, ha spiegato alla consueta
conferenza stampa
al ministero della Sa-
lute il direttore della
Prevenzione, Gianni
Rezza, il quale ha pe- IL NODO
rò invitato a non ab-
bassare la guardia. IL COMITATO
Qualche segnale, da
valutare, però sta e-
VALUTERÀ
mergendo: “La curva LA RICHIESTA
sta lentamente de-
crescendo e anche DI “RIAPRIRE”
nelle fasce di età più
giovani c’è una de-
SPETTACOLI
crescita, tranne che E SPORT
nella fascia 0-9 anni.
Nell’ultima settima-
na cioè – ha eviden-
ziato il presidente dell’Istituto
superiore di sanità, Silvio Bru-
saferro – la fascia di età 0-12
mostra una stabilità, e dunque
“la febbre è stata segnalata nel
3% delle donne vaccinate dopo
la prima dose e nel 25% dopo la
seconda”. Questo, dunque, giu-
stifica la cautela nel primo tri-
mestre di gravidanza.
Sulla base di studi israeliani
e non solo, i vaccini in gravi-
danza sono efficaci come per la
popolazione generale. “Alcuni
ricercatori – si legge nella nota
ItOss – hanno dimostrato la
non continua la decrescita dei
casi delle scorse settimane, e
questo è un tema che stiamo
monitorando con attenzione”.
Sul tema scuola in-
terviene anche il sot-
tosegretario alla Sa-
lute, Pierpaolo Sile-
ri, che annuncia:
“Sulla possibilità che
a scuola la quarante-
na venga ridotta, e
che sia limitata a
compagni di banco
senza che venga e-
stesa a tutta la classe
se i test risultassero
negativi per tutti, ci
si sta lavorando”.
Intanto i settori di
sport e spettacolo
chiedono il ritorno
alla normalità, materia che sa-
rà trattata dal Cts la prossima
settimana.
FQ
presenza di anticorpi nel san-
gue cordonale e nel latte mater-
no in risposta all’infezione in
gravidanza, suggerendo una
possibile immunità passiva nel
neonato e i passaggio degli an-
ticorpi attraverso il cordone
ombelicale è stato descritto an-
che a seguito della inoculazio-
ne dei vaccini a mRna”. È una
risposta alle perplessità solle-
vate ieri, su queste pagine, dal
professor Andrea Crisanti,
preoccupato proprio per l’as-
senza di studi sui neonati figli di
donne vaccinate.
QUANTO alle donne in allatta-
mento, “l’efficacia della vacci-
nazione è ritenuta analoga a
quella rilevata tra le donne non
in gravidanza. I vaccini auto-
rizzati sono tutti vaccini non vi-
vi e vi è unanime consenso che
non esista plausibilità a soste-
gno di un possibile danno al
neonato nutrito dal latte di ma-
dre vaccinata. L’mRna viene
degradato rapidamente senza
entrare nel nucleo cellulare e
nel latte materno non non è sta-
ta rinvenuta alcuna traccia di
mRna correlato al vaccino. I
vaccini a vettore virale non so-
no in grado di replicare, per cui
per tutti i vaccini autorizzati in
Italia è biologicamente e clini-
camente improbabile che pos-
sa verificarsi alcun rischio per i
neonati allattati”. Anzi “è ipo-
tizzabile che il lattante possa
acquisire una protezione ag-
giuntiva contro l’infezione”. E-
sclusi, infine, problemi di ferti-
lità indotti dal vaccino
CRONACA l 11
GIOVANI E MIOCARDITE
STUDIO CANADESE: “DATI
ERRATI, È 1 SU 20 MILA”
L’
Università di Ottawa (Canada) ha
pubblicato uno studio sulle “vacci-
nazioni e sviluppo di miopericardi-
te”, con dati estremamente interessan-
ti, che sono stati ripresi e citati nell’arti-
colo del Fatto “rischio miocardite tra i
più giovani: un caso su mille” pubblica-
to giovedì 23 settembre. Il team cana-
dese – coordinato da Andrew Crean
docente dell’Università –, era arrivato a
sostenere che vi fosse un caso di mio-
cardite/pericardite ogni 1.000 vaccini,
in particolare nei giovani. Alcuni giorni
dopo dei commenti sul sito Medrxiv,
hanno posto l’attenzione su un possibi-
le errore nel calcolo. Il paper era un pre-
print, approdato anche su twitter, dove
Andrew Crean, ha ricevuto altre solle-
citazioni. Finché ha risposto, in un mo-
do estremamente inconsueto a un t-
weet di un medico di famiglia, che chie-
deva spiegazioni sui dati. Altri com-
menti si sono aggiunti, finché Crean in
una sola riga e senza spiegare quali sia-
no stati i possibili errori, ha scritto “Sì, è
meno di 5 su 100.000. Molto più coe-
rente con i rapporti precedenti”. Quindi
IL TWEET
L’UNIVERSITÀ DI
OTTAWA AVEVA
DETTO 1 CASO
OGNI 1.000 DOSI
una media di 1 caso di miocardite ogni
20 mila vaccini circa, invece che 1 su
mille. Lontano anche da un altro studio
israeliano, e ripreso da Science, dove si
accertava 1 caso di miocardite su
3.000/6.000 uomini di età compresa
tra 16 e 24 anni. Dopo il tweet è stato i-
nevitabile approfondire la questione.
Nel caso in cui si voglia ritirare o modi-
ficare uno studio, i criteri sono altri. Co-
me abbia fatto un team di ricerca di al-
to livello a sbagliare in modo così im-
probabile è di certo un mistero, dal mo-
mento che hanno tenuto conto di dati
molto dettagliati, come singole riso-
nanze magnetiche (per altro pubblica-
te nel paper).
Abbiamo chiesto all’istituto un chia-
rimento sulla puntualità dei dati. La ri-
sposta è arrivata dall’ufficio comunica-
zione: “Grazie per il vostro interesse su
questo argomento. In risposta alla vo-
stra email, vi preghiamo di accettare
questa dichiarazione dell’Hearth Insti-
tute dell’Università di Ottawa: siamo
spiacenti che un documento preprint
che cita dati errati abbia portato a una
informazione imprecisa sull’incidenza
della miocardite post-vaccinale. I vac-
cini Covid-19 sono sicuri e si sono di-
mostrati efficaci contro la malattia. In-
vitiamo chiunque non abbia ancora ri-
cevuto l’iniezione a vaccinarsi”. Lo stu-
dio è ancora presente su Medrxiv, e non
sono state apportate rettifiche.
PETER D’ANGELO
 https://overpost.biz https://overday.info
12 l PIAZZA GRANDE IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 IL

Inviate le vostre lettere (max 1.200 battute) a: il Fatto Quotidiano

00184 Roma, via di Sant'Erasmo n° 2 - lettere@ilfattoquotidiano.it

NONC’ÈDICHE
DANIELE LUTTAZZI
Serve un “pa ss” fisc ale
per stanare gli evasori
L’obbligo del Green pass sui po-
sti di lavoro rappresenta, per
me, una pistola puntata alla
tempia di ogni singolo lavora-
LODICOALFATTO

Vax o no “Vanno rispettate le scelte L

il g
pa
tore che ha deciso (legittima-
mente) di non vaccinarsi. Pen-
so a tutti quei lavoratori che
di tutti”. “Ma non sulla pelle degli altri” di t
bia
ber

I PROGRAMMI IN TELEVISIONE:
non possono fare il lavoro re- ab
moto o che vivono in piccoli BUONGIORNO A TUTTI. Vedo che anche An- te.
paesi in cui c’è solo una farma- tonio Padellaro difende a spada tratta l’interven- no

DAL GRANDE FRATELLO VIP

cia e non è facile organizzarsi to di Andrea Scanzi con Olga Milanese a Otto e tor
per fare il tampone. Il governo mezzo di qualche sera fa. Fre
sta rendendo difficile e impos- Sicuramente se lo sarà visto... praticamente co
sibile la vita di chi ha deciso di du

A BEAUTIFUL E CARABINIERI
nessuno faceva parlare l’avvocatessa (no-vax,
non vaccinarsi con l’intento di ndr) e, quando accadeva, tutti a scuotere la te- che
“stanarli” e costringerli a vacci- sta come se fosse la visionaria di turno, se non Ch
narsi. Perché il governo non si peggio. tro
impegna con la stessa intensità Rischiare di non lavorare per aver fatto una scel- te
per “stanare” gli evasori fiscali? ta non obbligatoria, o doversi fare minimo tre ci h
E per la serie “Chiudi gli occhi e apri la bocca”, eccovi i Perché i programmi televisivi e tamponi settimanali a pagamento, ci fa capire Le
migliori programmi tv della settimana: i giornali (a esclusione del Fat- dove siamo arrivati. La discussione sarebbe lun- sto
to) non si impegnano nell’aiu- ga: ripeto, io sono vaccinato, ma non sopporto In piazza Manifestazioni no-vax bu

C
anale 5, 21.20: Grande Fratello Vip, reality. Il tare il governo in questo nobile più che chi non la pensa come la maggioranza arg
filosofo Paul Virilio divide i tempi moderni in intento indirizzando verso gli sia considerato uno stupido guidato da chissà che fossimo chiamati a decidere su questioni di
tre ere: l’era della logica formale (pittura, in- evasori tutta la loro potenza di quali interessi, se non il rispetto dei diritti fon- di libertà così connesse a un rischio per la il f
cisione, architettura, che finisce nel XVIII se- fuoco mediatica al fine di por- damentali di tutti noi. Buona giornata e buon la- salute che può essere definitivo. Ho il mas-
colo), l’era della logica dialettica (fotografia e cinema- tarli allo scoperto? Perché il go- voro. simo rispetto per le persone che si battono ste
tografia, che finisce nel XIX secolo), e l’era della logica verno non fa la guerra al virus ANDREA FRASCHETTI per un principio. Ma chi specula sulla pelle ple
paradossale, che inizia con l’invenzione della videogra- dell’evasione così come sta fa- del prossimo per un uso politico, mediatico, con
fia, dell’olografia e dell’infografia. Oggi, spiega Virilio, cendo la guerra al virus del Co- GENTILE FRASCHETTI, potrei concordare e comunque per ragioni di convenienza, me- Ris
esistono solo il tempo reale e il tempo differito, dove da vid? Forse lorsignori pensano con lei se in gioco non ci fosse la vita delle rita solo disprezzo. do
una macchina di guerra è possibile vedere il futuro che il virus dell’evasione non persone. Forse non era mai successo prima ANTONIO PADELLARO let
dell’imminente arrivo del proiettile sul bersaglio. Sia- genera morti? Perché il gover- tes
mo dunque nell’epoca della dissuasione, non in quella no non introduce, ad esempio, sis
della seduzione di cui scriveva Baudrillard 25 anni fa. In un green pass fiscale? Al cine- na
questa nostra epoca, gli armamenti a energia cinema- ma, al ristorante, a vedere la ne
tica (le armi a irradiazione) creano un’estetica che Paul partita allo stadio ecc. ci si può seg
Klee aveva anticipato dicendo: “Ora gli oggetti mi guar- andare solo se si esibisce il green ri di partiti, trascurando del compleanno del Fatto Quoti- noltre ritengo che si possono con
dano”. Insomma, non siete voi a guardare questa put- pass fiscale che attesta che si è tutto l’autonomia decisionale diano e a tutti noi (abbonati, fare domande sciocche in mo- su
tanata condotta da Alfonso Signorini, ma è questa put- in regola con le tasse. Sarebbe dei cittadini di Torino o Milano, lettori assidui e saltuari) che do ineducato, arrogante e pro- no
tanata condotta da Alfonso Signorini a guardare voi. un valido strumento per stana- di Roma e Bologna, al netto di abbiamo la fortuna di leggerlo. vocatorio come è stato fatto tut
Rai 3, 21.20: Hammamet, film propagandistico. Il re gli evasori. quello che faranno o decide- Seduto sulla mia panchina, nella trasmissione di Piazza- svi
regista Gianni Amelio racconta gli ultimi sei mesi di vita EMILIANO IACOVISSI ranno le federazioni regionali e quando vedo passare le perso- pulita a Conte, il quale ha ri- to,
di Craxi buttandola sul patetico dei suoi problemi di sa- provinciali. ne con altri quotidiani sotto sposto con infinita pazienza ed gn
lute, che è come se uno facesse un film su Mussolini par- Ottima idea, o forse utopia. Però, DELFINO BISCOTTI l’ascella, li compiango. Con un educazione come è suo costu-
lando della sua ulcera gastrica. Il risultato è un’agiogra- intanto, vacciniamoci. pretesto qualsiasi, dopo i saluti me, anche se dall’espressione
fia, guardacaso prodotta dal socialista Agostino Saccà, M. TRAV. Da Moro a Cosa Nostra, e sempre nella dovuta confi- del volto si capiva ciò che pen-
già direttore generale della Rai, quello che col direttore denza senza cadere nella scor- sava degli “inquisitori”. Sarei
lo Stato è un ossimoro
di Rai1 Fabrizio Del Noce chiuse il programma di Enzo Cosa dicono i partiti rettezza e nell’importuno, in- stata curiosa di vedere come i
Biagi, casualmente ottemperando all’editto bulgaro di Ai tempi del rapimento di Aldo comincio una discussione sul suddetti si sarebbero compor-
Berlusconi; per poi dire, mesi dopo, che Biagi se n’era e cosa scelgono i cittadini Moro, lo Stato adottò la linea tema più caldo della giornata. tati se avessero dovuto rivolger-
andato “di sua spontanea volontà”. Presentando il film, Sembra che i sondaggi per le della fermezza rifiutando qual- È uno spasso sentirli ragionare si ai Migliori, anche se il Miglio-
il settimanale Sorrisi e canzoni TV (Mondadori, cioè Amministrative in Italia diano siasi trattativa volta a salvare la e discutere sui problemi (letti re manco sarebbe intervenuto.
Berlusconi) contribuisce all’operazione revisionista favorito il Pd quasi dappertut- vita dell’ostaggio. I media di al- nei loro giornali). Io li sento fi- Ma si sa, i monarchi non fanno
scrivendo di Craxi “in esilio in Tunisia”, invece che “la- to. Partendo da questo, giovedì lora e quasi tutte le forze poli- no in fondo e poi dico la mia. campagna elettorale, ma de-
titante in Tunisia”. Sono certo che il direttore di Sorrisi, sera a Otto e mezzo al segretario tiche sostenevano la tesi che u- Mai la stessa notizia è riportata mandano tale compito ai loro
l’amico Aldo Vitali, non si sia accorto del refuso (rive- Letta ospite in trasmissione è na eventuale trattativa avrebbe con la schiettezza come dal cortigiani.

N
lando la nostra amicizia, comunque, gli ho appena stato chiesto se riteneva che minato le fondamenta dello Fatto Quotidiano e dopo aver RITA DA SAVONA
stroncato la carriera). Un bel test per scremare amici e Conte ai ballottaggi potesse da- Stato democratico e legittima- dato la mia versione dei fatti –
conoscenti? Chiedetegli “Craxi: in esilio o latitante?”. re indicazioni agli elettori del to politicamente i terroristi. come letto nel nostro giornale DIRITTO DI REPLICA
Canale 5, 13.40: Beautiful, soap. Liam va a trovare Movimento di orientarsi verso Oggi sappiamo che lo Stato ha – noto che, nell’andar via, pas- In riferimento ad alcuni arti-
Finnegan e gli chiede se il suo interesse per Steffy è solo il Pd. Certo, partendo dal pre- trattato con la mafia e un tribu- sando davanti al primo cestino coli apparsi oggi sulla stampa
professionale. Finnegan esce il cazzo dal culo di Steffy e supposto che i 5stelle non arri- nale ha sentenziato che il fatto gettano il loro. Moby precisa che era a cono-
gli risponde. veranno in nessun caso al bal- non costituisce reato e quindi GIAN DOMENICO BRAILE scenza di un fascicolo nel quale
Rai 1, 23.35. Porta a Porta, attualità con Bruno Ve- lottaggio a scapito del Pd la do- non mina le fondamenta della venivano svolte indagini, ri- pia
spa. La Rai è una società per azioni quasi interamente manda è legittima, tuttavia sa- Stato democratico. Conclusio- L’eloquio di “G iu se p p e” spetto alle quali la Società, sin pre
controllata dal ministero dell’Economia e finanziata rebbe stato altrettanto legitti- ne: o la mafia non è una orga- dal primo momento, ha offer- me
dai cittadini con il canone (circa 2 miliardi di euro ogni mo chiedere a Enrico Letta che nizzazione criminale, ma un ai quesiti inquisitori to la più ampia collaborazione ep
anno). La guida della Rai è in mano al Cda, composto da indicazioni darà nella malau- ente di beneficenza, oppure lo Mi associo alle lettrici e lettori e trasparenza. Abbiamo affi- per
un presidente e da otto membri, che nominano il diret- gurata ipotesi che al ballottag- Stato è un ossimoro. Tertium che hanno criticato la signora dato alla magistratura la no-
tore generale e i direttori di rete e dei Tg. A nominare il gio da qualche parte possano non datur. Lucarelli, i signori Gomez, Ca- stra versione dei fatti che rite- PU
Cda sono organi politici: il Parlamento tramite la com- arrivare qualcuno del Movi- MAURIZIO BURATTINI porale and company per lo stile niamo essere del tutto legitti- sin
missione di vigilanza (che sceglie 7 consiglieri); e il go- mento, come ad esempio a Ro- e la comunicazione del presi- mi. Confidiamo nel lavoro del- dic
verno tramite il ministero dell’Economia (che nomina ma. Comunque sia, l’impres- Auguri al “Fa tto”: dente Giuseppe Conte che, vi- la magistratura rispetto alla for
l’altro consigliere e il presidente). Altrove, invece, le no- sione che si ha è che venga data ceversa, dimostra di essere ben quale nutriamo massima fidu- na
mine avvengono con bandi pubblici, e i Cv sono sempre eccessiva importanza a quello non si butta mai via compreso dai “comuni morta- cia e stima. va,
trasparenti online: è il caso della BBC. In compenso, da che indicheranno i vari segreta- Un caloroso augurio per il li”, Antonio Padellaro docet. I- MOBY SPA tez
25 anni noi abbiamo “Porta a Porta”. IL PRESIDENTE ab
DELLA BBC: “Che culo!”. vie
Rete 4, 10.50: Carabinieri, fiction con Manuela Ar- cau
curi. Un’auto parcheggiata viene distrutta da una bom- Cinzia Monteverdi Centri stampa: Litosud, 00156 Roma, via Carlo Pesenti n°130; no
(Presidente e amministratore delegato) Litosud, 20060 Milano, Pessano con Bornago, via Aldo Moro n° 4;
ba rudimentale. Un’altra auto parcheggiata, apparte- Antonio Padellaro (Consigliere) Centro Stampa Unione Sarda S. p. A., 09034 Elmas (Ca), via Omodeo; spo
Direttore responsabile Marco Travaglio
nente allo stesso proprietario, era stata distrutta da una Luca D’Aprile (Consigliere delegato all'innovazione)
Società Tipografica Siciliana S. p. A., 95030 Catania, strada 5ª n° 35 all
bomba rudimentale nella stessa via un mese prima. Vicedirettore responsabile libri Paper First Marco Lillo Lorenza Furgiuele (Consigliere indipendente) Pubblicità: Concessionaria esclusiva per l’Italia e per l’estero
SPORT NETWORK S.r.l., Uffici: Milano 20134, via Messina 38
de
Vicedirettori Salvatore Cannavò, Maddalena Oliva
Manuela Arcuri indaga per capire se i due incidenti so- Caporedattore centrale Edoardo Novella Tel 02/349621– Fax 02/34962450.
no collegati. Caporedattore vicario Eduardo Di Blasi Roma 00185 – P.zza Indipendenza, 11/B.
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021 IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 PIAZZA GRANDE l 13

ILSABATODELVILL
VILLAGGIO
SUL GREEN PASS NEANCHE GIOVANNI VALENTINI

ano
o.it DOSTOEVSKIJ HA RISPOSTE
Conte e l’enigma

L’ di una popolarità
obbligatorietà, più MASSIMO FINI ragione moderna, perché rico-
o meno nascosta, nosce che l’uomo ha bisogno di
del Green pass ha una certezza, di una qualsiasi

sollevato un pro-
blema di fondo che,
irresoluto, insegue
il genere umano dalla sua com-
parsa: se la libertà (la sicurezza)
di tutti, o della maggioranza, ab-
bia diritto di prevalere sulla li-
bertà del singolo o se il singolo
abbia il diritto di fare le sue scel-
te. Sul tema sono intervenuti sul
nostro giornale Gad Lerner, au-
torevole firma del Fatto, e Carlo
senza populismo
delle grandi esplorazioni che non si capirebbe come mai per certezza, ma d’altro canto se ne
portarono quello che oggi chia- millenni, alle volte esplicita più distacca profondamente perché
meremmo Occidente a contatto spesso mascherata, sia sempre proprio la certezza è ciò che lo
con culture molto diverse dalle esistita un’Autorità. Il fatto è, uccide (“Amleto, chi lo capisce?
nostre. In un famoso capitolo anche se spiace ammetterlo, che È la certezza, non il dubbio che
dei ‘Saggi’, Dei Cannibali, Mon- l’uomo ha bisogno dell’Autorità uccide” Nietzsche). Detto in ter- “Intorno all’istituzione del talk show si crea una
taigne dice sostanzialmente: perché lo libera dal torturante mini più semplici: se io vivo in comunità; si tratta però di una comunità ossimorica,
certo per noi i cannibali sono lo- dilemma della scelta e nello una stanza (mondo) dove tutto è una comunità di individui uniti solo dalla loro
ro, ma ai loro occhi i cannibali stesso tempo gli lascia un quid i- illuminato, dove conosco anche autosegregazione e autoindipendenza”
siamo noi. Sarebbe molto i- nesplorato che lo sciolga dalle il più piccolo pulviscolo, che al- (da “La società sotto assedio” di Zygmunt Bauman –
struttivo riprodurre l’intero ca- certezze dogmatiche. Lo chiari- tro mi resta da fare se non tirar- Laterza, 2005 – pag. 179)
pitolo perché è attualissimo da sce splendidamente Dostoev- mi un colpo di pistola?

Freccero, intellettuale di lungo
corso. Se dovessi replicare ai
due risponderei con le parole
che Sancio Panza rivolge a Don
Chisciotte: “Mio signore, io pur-
troppo sono un povero ignoran-
te e del vostro discorso astratto
ci ho capito poco o niente”. Sia
Lerner che Freccero non resi-
stono infatti alla tentazione di
buttarla in politica inserendo
argomenti come il referendum
di Matteo Renzi, il sovranismo,
il futurismo.
Il dilemma è più diretto e allo
stesso tempo molto più com-
plesso e si incarna nell’eterno
conflitto fra Autorità e Libertà.
Risale almeno al Seicento quan-
do si incanala nel duello intel-
lettuale fra Blaise Pascal e Car-
tesio. Pascal sostiene che non e-
sistono certezze assolute sulla
natura umana, che è fluttuante
nei suoi principi e nei suoi con-
seguenti costumi; Cartesio, al
no contrario, fonda il suo ragionare
mo- su una certezza opposta: esisto-
ro- no principi universali validi per
tto
za-
tutte le genti. Questo dibattito si
sviluppò non a caso nel Seicen-
ri- to, e ancor prima con Montai-
ed gne nel Cinquecento, all’epoca
tu-
ne
en-
rei
C
quando la Democrazia, vale a skij nell’apologo del Grande In- Si potrebbe aggiungere con ritichiamo da troppo tempo la “politica spetta-
dire l’Illuminismo cartesiano, quisitore inserito nei Fratelli Eraclito che il problema è risolto colo”, con l’uso e l’abuso dei talk show, per rim-
ha inteso proporsi co- Ka ra m a z o v. Siamo in quanto irrisolvibile: “Tu non proverare ora a Giuseppe Conte la mancanza di
me valore assoluto e nel Cinquecento, Cri- troverai i confini dell’Anima, verve comunicativa nelle sue recenti apparizio-
universale. In termini IL DIBATTITO sto è tornato sulla ter- per quanto vada innanzi, tanto ni in tv. Da neofita della politica, lui continua a fare “l’av-
meno antropologici e ra perché la Chiesa di profonda è la sua ragione” e ag- vocato del popolo”, come si autodefinì all’esordio, con la
più politici, Flaubert IL PUNTO È LA Paolo ha tradito il suo giunge che “la legge autentica- pochette bianca nel taschino da gentiluomo meridiona-
dice: “Ma nessun po- PAURA DELLA messaggio libertario. mente ultima ci sfugge, è peren- le. E piuttosto che impugnare il microfono per sparare
tere è legittimo, no-
nostante i loro sempi-
MORTE, MA GLI Ilil Grande Inquisitore,
novantenne cardi-
nemente al di là e man mano che
cerchiamo di avvicinarla appare
frasi a effetto, slogan propagandistici, insulti o impro-
peri, preferisce cederlo a un’anziana signora che l’ascol-
terni principi. Ma, INTE RROGAT IVI nale di Siviglia, lo fa a una profondità che si fa sem- ta nella piazza di Cavallino, provincia di Lecce, invitan-
siccome principio si- AFFONDANO mettere immediata- pre più lontana”. dola a salire sul palco e a raccontare la
gnifica origine, biso- mente nelle più pro- Il mediocre problema del storia del figlio che ha utilizzato
gna riferirsi sempre a NEI SECOLI fonde segrete della Green pass, che in fondo, e in il Reddito di cittadinanza per
un inizio (…) Così il città e gli fa questo di- questo sono d’accordo con Frec- poter mantenere due bam-
principio del nostro è scorso: “Oh, ne passe- cero, nasce solo dalla paura, bini adottivi. Senza rinun-
la sovranità nazionale, intesa in ranno ancora dei secoli nel bai- un’abbietta paura della morte, ciare poi a rimbeccare con
forma parlamentare… Ma in lamme della libera intelligenza, sconosciuta in questi termini fermezza un contestatore
che cosa mai la sovranità nazio- della scienza umana e dell’an- dalle generazioni che ci hanno no vax, nei giorni scorsi a
nale sarebbe più sacra del diritto tropofagia, poiché, avendo co- preceduto anche solo di una cin- Roma, durante un comi-
divino? Sono finzioni, l’una e minciato a edificare la loro torre quantina d’anni, ha avuto se non zio a Villa Lazzaroni.
l’altra”. di Babele senza noi, andranno a altro il merito di togliere il di- Fedele al suo mantra, “ra-
Ma se non c’è un principio, un finire con l’antropofagia! Ma battito pubblico, almeno per un dicale nei principi, moderato
qualsivoglia credo, una ‘roccia’ verrà pure un giorno che la fiera po’, dagli infimi temi della poli- nei toni”, il presidente del nuovo
come la chiama Cartesio, cui an- s’appresserà a noi, e si metterà a tica per portarlo su una questio- M5S non è un gladiatore da arena
corarsi, nasce lo straziante grido leccare i nostri piedi , e ad annaf- ne di fondo. Ma poiché siamo televisiva né tantomeno da rissa L’EX PREMIER
di Ivan Karamazov: “Se tutto è fiarli con lacrime di sangue. E dei nani seduti sulle spalle di gi- verbale. Lui rifugge dalle sceneg-
assurdo, allora tutto è permes- noi monteremo sulla fiera e in- ganti non saremo proprio noi ad giate in tv. E forse anche per questo FORSE PIACE
so”. Si sarebbe tentati di credere nalzeremo la coppa e su questa arrivare là dove non sono arriva- “difetto”, piace alla gente semplice ALLA GENTE
che fra Libertà e Autorità l’uo- sarà scritto: ‘MISTERO!’”. L’an-
mo scelga istintivamente la pri- tilluminista Dostoevskij coinci-
ti Pascal, Cartesio, Dostoevskij.
Ci rimane però il piacere, da non
che accorre a sentirlo nel suo tour
de charme lungo la Penisola. Delle
PROPRIO
ma. Ma non è così. L’uomo ha bi- de dunque da una parte con l’il- sottovalutare, della dialettica. due, l’una: o l’abbiamo sopravvalu- PERCHÉ FUGGE
sogno dell’Autorità, altrimenti luminista Cartesio, che fonda la © RIPRODUZIONE RISERVATA tato prima o rischiamo di sottova- DALLA POLITICA
lutarlo adesso.
Eppure, non si può dire onesta- GRIDATA
mente che l’ex premier non abbia
lanciato messaggi forti e chiari.
Dalla vaccinazione di massa all’obbligo del Green pass,

LA SINISTRA DOVREBBE DIFFIDARE

ei
or- dalla contestata riforma della giustizia alla difesa del
er- Reddito di cittadinanza fino al No sul ritorno al nuclea-
io- re, ha espresso le sue opinioni senza ipocrisie o tartu-

DEL LOGORO “PACCHETTO DRAGHI”

to. fismi.
no Gli fa torto, perciò, chi lo definisce sprezzantemente
de- “un democristiano”, magari dagli ex giornali dell’ex Fiat,
oro che ha annoverato Umberto Agnelli senatore di quel
partito. A suo tempo, in un’intervista al direttore del

N
NA
on brillano di
fantasia gli ex
ti- veltroniani del
pa Pd: ieri montiani, oggi dra-
no- ghiani; ieri sostenitori della
ale tesi che il Pd dovesse fotoco-
ri- piare l’agenda Monti e fare di lui il candidato
sin premier del Pd; oggi propugnatori esatta-
er- mente della stessa ricetta – programmatica
ne e politica –questa volta affidandosi a Draghi
fi- perinde ac cadaver.
no-
te- PUÒ DARSI CHE CI SI ARRIVI, ma prospettarlo
ti- sin d’ora è sorprendente. In primo luogo, si
el- diceva, un deficit di fantasia, una scorciatoia
lla forse dettata dall’illusione di risparmiarsi u-
du- na più complessa opera politica ricostrutti-
va, nonché l’indizio di una certa smemora-
PA tezza: prima meriterebbe chiedersi se non
abbia qualche fondamento la tesi di chi rin-
viene nella stagione montiana una delle
cause dell’esplosione dei populismi. Che
non è improprio leggere anche come una ri-
sposta reattiva alle soluzioni tecnocratiche,
alla sospensione di una fisiologica dialettica
democratica.
Secondo: affidarsi a una leadership altra
da parte di un partito che si proclama de-
ate
mocratico e (in senso buono) ambizioso –
la tanto evocata, specie da quelle stesse par-
ti, vocazione maggioritaria – non è un bel
segnale.
Terzo: proprio i sedicenti liberal Pd furo-
FRANCO MONACO
no i più strenui teorici della coincidenza
(scolpita persino nello statuto) tra leader Pd
e candidato premier. Che, in questo caso, sa-
rebbe Enrico Letta, ma che evidentemente
non fa al caso loro.
Quarto: è bizzarro, ma non casuale, che i
cultori del bipolarismo che un tempo tra-
guardavano addirittura al bipartitismo,
cioè alla competizione tra offerte politiche
nitidamente alternative, in grande anticipo
e con tanto zelo, quasi fideistica-
mente, abbraccino la leadership
di chi oggi presiede un governo
di quasi unità nazionale. Nostalgie conso-
ciative? Provincialistica tendenza a fare il
verso alla Grosse Koalition tedesca in un
contesto incomparabile?
Quinto: a ben vedere, adottare Draghi
quale guida politica senza chiedergli il per-
messo può essere una lusinga, ma anche una
mancanza di rispetto. Egli oggi guida una
diversa compagine e potrebbe non gradire.
Si comprende il calcolo delle convenien-
ze: quella di porsi nella scia di un premier
che gode di un largo consenso, di trarre van-
taggio da quel patrimonio, ma dovrebbero
pur contare le idee e i programmi autono-
mamente elaborati e proposti dal proprio
partito. Muovendo di lì – da idee e program-
mi propri –per poi disporsi a organizzare un
campo progressista largo e inclusivo (al cen-
tro e a sinistra) e per vivificare la partecipa-
zione democratica dei cittadini. Piuttosto
che affidarsi alla soluzione del “pacchetto
Draghi” già confezionato.
O SINISTRA E DEMOCRAZIA partecipativa so-
no parole tabù per i liberali-liberisti Pd? Al
neocentrismo renziano e alla propria auto-
rappresentazione quale “partito governi-
sta” il Pd ha già pagato un prezzo salato. Si
vuole tornare lì?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fatto Quotidiano, Conte si dichiarò “moroteo” riferen-
dosi al leader della sinistra dc trucidato dalle Brigate
Rosse. E Antonio Padellaro ha già chiarito qui che quan-
do l’ha paragonato per l’eloquio ad Arnaldo Forlani, l’ex
segretario della Dc soprannominato “coniglio manna-
ro”, il suo voleva essere “un apprezzamento, sia pure in
tono scherzoso”.
Nel saggio intitolato Giuseppe Conte, il carattere di
una politica, scritto da Rita Bruschi e Gregorio De Pao-
la, recensito in termini lusinghieri da Barbara Spinelli
su questo giornale, si racconta “quel che si conosce poco
di Conte: le letture, le convinzioni con cui è entrato in
politica, il banco di prova che è stato il Covid e l’enigma,
appunto, della sua persistente popolarità”. Una popo-
larità conquistata e finora mantenuta senza indulgere al
populismo, senza concessioni alla retorica o alla dema-
gogia. Forse più da uomo di governo che da leader po-
litico, certamente né tribuno della plebe né capopopolo.
La sua scelta di campo Conte l’ha fatta. E il campo è quel-
lo europeista, progressista, riformista. Contro le disu-
guaglianze e le ingiustizia sociali, contro la corruzione e
il malaffare. A favore della legalità e dell’ambiente. Su
questa linea, ha imperniato l’alleanza con il Pd, unica
alternativa possibile al centrodestra, aggregando una
larga maggioranza dei 5stelle. Lui è, per riprendere un
titolo di Mario Pannunzio, un “estremista moderato”.
Pazienza se va in tv e a volte risponde con qualche im-
paccio alle domande – più o meno capziose – del con-
duttore di turno: magari imparerà. Di questi tempi, me-
glio un po’ più di rigore e di sobrietà.
 https://overpost.biz https://overday.info
14 l ZOOM IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 IL

\/ \/
LE CRIPTOVALUTE
EX MINISTRO GIUSTIZIA SC
Severino guiderà Zi
Scuola Nazionale 2
d’Amministrazione “U

AMMINISTRATIVE 2019
Torino, a processo
il leghista Molinari
con accusa di falso
I I
l primo a congratularsi per
la nomina di Paola Severi-
no a presidente della Scuo-
la Nazionale dell’A m m i n i-
strazione da parte di Mario
la s
col
Draghi, è stato Renato Bru-
netta. Del resto proprio Bru-
del
Zil
netta aveva proposto l’ex mi-
nistro della Giustizia del go-
da
sen
verno Monti per un incarico
di indubbio prestigio, visto
no
gli
che si tratta di guidare la scuo- an
la dello Stato che si occupa di ma

I
l capogruppo della Lega al- curare la formazione po- in
la Camera, Riccardo Moli- st-laurea di eccellenza per i l’ac
nari, sarà processato dal dipendenti pubblici. La Seve- da
Tribunale di Torino il 24 no- rino succede a Stefano Battini occ
vembre 2022. Il politico di A- e manterrà il suo incarico a ti- ma
lessandria, segretario pie- tolo gratuito per quattro anni. la t
montese del Carroccio, è im- La professoressa è attual- fes
putato insieme al segretario mente vicepresidente della di
torinese Alessandro Benve- Luiss Guido Carli, presidente da
nuto e a un terzo uomo del rip

Dopo la stretta Usa, tocca alla Cina: Pechino partito, Fabrizio Bruno, per a-
ver violato l’articolo 90 del te-
sto unico sulle elezioni ammi-
van
sti
nel

mette fuorilegge Bitcoin&C. (che crollano) nistrative: secondo la procu-

ra, hanno falsificato un atto
destinato alle operazioni elet-
sto
fin
ble
torali. In vista delle elezioni cet

G
iornata campale, ieri, per il bitcoin: le principali la speculazione sulla valuta virtuale e le relative attività amministrative del 2020 a le d
autorità finanziarie della Cina hanno vietato il tra- finanziarie e comportamenti scorretti, per salvaguardare Moncalieri (Torino), la Lega l’un
ding e l’estrazione (mining) di criptovalute, facen- le proprietà delle persone e mantenere l’ordine economi- ha cancellato dalla lista di po
do crollare i corsi dei criptoasset e i titoli delle principali co, finanziario e sociale”. La mossa arriva mentre le au- candidati Stefano Zacà, un ex lug
società legate alla blockchain. La repressione di Pechino è torità finanziarie di molti Paesi, tra i quali gli Stati Uniti, di Forza Italia, per non fare un gn
arrivata al divieto generale di ogni transazione. Dieci Au- stanno fissando paletti sempre più stretti nel timore che torto agli alleati. Al termine di del Comitato scientifico del sm
thority cinesi, tra le quali la Banca centrale, quelle sui l’elevatissima volatilità dei criptoasset possa minare il un ricorso, il Consiglio di Sta- Pnnr istituito presso il mini- da
mercati finanziari, le Borse e i cambi hanno unito le forze controllo dei sistemi finanziari e monetari, promuovere il to ha ordinato il suo reinseri- stero dell’Università e della ves
in una collaborazione di dimensioni mai viste sinora con- riciclaggio e danneggiare i risparmiatori. mento nella lista e, dopo un e- Ricerca. tes
tro tutte le attività cripto dichiarate “illegali”. Già a maggio Dopo la notizia, il bitcoin ha perso oltre il 9% per poi sposto dei radicali, la procura Porta il suo nome la legge in di L
la Cina aveva vietato a istituti finanziari e società di pa- sprofondare in serata a 36mila euro (-11%). Il tonfo ha tra- ha avviato un’inchiesta. L'av- base alla quale il 27 novembre tra
gamento di fornire servizi alle transazioni in criptovaluta. scinato anche altre criptovalute minori. Nonostante il vocato di Molinari, Luca Ga- 2013, il Senato votò la deca- sio
Divieti simili erano stati emanati anche nel 2013 e 2017, crollo, alcuni analisti ritengono che il giro di vite non in- stini, sottolinea come nel de- denza di Silvio Berlusconi. me
ma si sono dimostrati di ardua attuazione. debolirà i corsi globali delle criptovalute a lungo termine. creto di rinvio a giudizio sia La Severino, indicata in del
Il governo di Pechino vede le criptovalute come una mi- La Cina rimane un mercato crittografico essenziale. La spiegato che “non vi sono pro- questi giorni anche come da
naccia per la sua sovranità monetaria, specie ora che si fa mossa arriva a pochi giorni dalla decisione del Tesoro Usa ve certe di non colpevolezza”, componente della Loggia Mi
più prossima la crisi finanziaria del gigante dell’immobi- che il 21 settembre ha sanzionato un exchange di cripto- motivo per cui è necessario il Ungheria, è stata considerata ber
liare Evergrande con possibili ricadute sistemiche. La valute per il suo sostegno al riciclaggio dei riscatti pagati dibattimento in aula. a fasi alterne nel centrode- del
blockchain e le criptovalute, decentralizzate e ingoverna- in criptovalute agli autori di attacchi hacker ransomware. ANDREA GIAMBARTOLOMEI stra. il c
bili per design, potrebbero fornire un canale a un’even- I pagamenti di ransomware hanno superato i 340 milioni ritr
tuale fuga di capitali. La Banca centrale cinese ha affer- di euro nel 2020, il quadruplo del 2019. ve
mato che il governo di Pechino “reprimerà risolutamente NICOLA BORZI

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021 IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021
IL 29 SETTEMBRE
\/
RICORSO ALLA CONSULTA
IA SCOMPARSA A BRESCIA
Ziliani, arrestate
2 figlie e il genero
ne “Uccisa per i soldi”
I
per sospetti sulla scomparsa, i
ri-
uo-
cellulari consegnati agli in-
vestigatori già resettati. Poi
n i-
rio
la svolta arrivata dai test tossi-
cologici. Gli indizi sulla morte
ru- dell’ex vigilessa 55enne Laura
ru- Ziliani, scomparsa l’8 maggio
mi- da Temù (Brescia) e ritrovata
go- senza vita solo l’8 agosto, han-
ico no portato all’arresto delle fi-
sto glie Paola e Silvia Zani, 19 e 27
uo- anni, e del fidanzato dell’ulti-
di ma, Mirto Milani, 27. I tre sono
po- in carcere da ieri mattina con
ri l’accusa di omicidio aggravato
ve- dalla relazione di parentela e
ini occultamento di cadavere. Ri-
ti- mane estranea ai fatti, invece,
ni. la terza figlia disabile, parte of-
al- fesa nella vicenda. L’ordinanza
lla di custodia cautelare, firmata
nte dal gip Alessandra Sabatucci,
riporta che “i tre indagati ave-
vano un chiaro interesse a so-
stituirsi a Laura Ziliani
nell’amministrazione di un va-
sto patrimonio immobiliare al
fine di risolvere i rispettivi pro-
blemi economici”. Dalle inter-
cettazioni è emerso infatti che
le due sorelle si congratulavano
l’un l’altra per i soldi che di lì a
poco avrebbero incassato. Il 22
luglio i tre avevano poi conse-
gnato spontaneamente i loro
del smartphone resettati, in modo
ni- da renderli inservibili a fini in-
lla vestigativi. Infine, i risultati dei
test tossicologici sul cadavere
e in di Laura Ziliani hanno rilevato
bre tracce di Bromazepam, un an-
ca- siolitico che avrebbe compro-
messo le capacità di difesa
in dell’ex vigilessa e di cui i tre in-
me dagati avevano disponibilità.
gia Milani e le sorelle Zani avreb-
ata bero ucciso la Ziliani già la sera
de- del 7 maggio, nascondendo poi
il cadavere fino al momento del
ritrovamento avvenuto sulle ri-
ve dell’Oglio lo scorso agosto.
FRANCESCO FERASIN
\/
TRACCE DI SANGUE IN CASA
Morto il regista Manni
S’indaga per omicidio
MASSIMO MANNI, 61 anni, re-
q gista tv che lavorava a La7, è stato
trovato morto giovedì sera nel suo ap-
partamento a Roma. In casa sono state
trovate delle tracce di sangue, e il corpo
dell’uomo, rinvenuto da un familiare,
presentava una ferita alla testa e una al-
la mano. Secondo la Procura di Roma,
che ha aperto un fascicolo per omicidio,
la salma di Manni potrebbe non essere
compatibile con la caduta per un malore
fatale, come un infarto. Il pm Francesco
Saverio Musolino ha così predisposto
l’autopsia per domani. “Mio fratello a-
veva una serie di problemi di salute da
tempo – ha detto ad Adnkronos la sorella
Valeria –. Ora attendiamo l’autopsia
che si fa in questi casi”.
Varese omaggia Franca Rame
Due targhe per la grande attrice
LA CITTÀ di Varese omaggerà Franca Rame,
che nella città visse dal 1934 al 1950 circa, po-
sizionando il 29 settembre due targhe in via
Frasconi, dove, insieme alla famiglia di origi-
ne, abitò l’artista. Lì Franca Rame frequentò il
Aosta, condannati a risarcire la Regione: sei
consiglieri votano per annullare la sentenza
“A
ttentato all’Autonomia!”. L’allarme delle forze
politiche in Valle d’Aosta si è sempre levato per
scongiurare la riduzione dei trasferimenti finan-
ziari da Roma. Stavolta, però, la prospettiva è opposta. Il
ricorso che la Giunta Lavevaz ha deciso di promuovere alla
Corte Costituzionale, sollevando il conflitto di attribuzione
con lo Stato, ha nel mirino un esborso. Attenzione, non a
carico delle casse pubbliche, ma di 18 consiglieri regionali
(attuali ed ex) condannati dalla Corte dei Conti a risarcire
16 milioni di euro alla Regione. C’è di più: l’azione legale
nasce anche per mano dei diretti interessati.
La sentenza è dello scorso 30 luglio e ha chiuso il giudizio
iniziato oltre tre anni fa. Per i giudici, la ricapitalizzazione
per 30 milioni di euro del Casinò di Saint-Vincent, votata
nell’ottobre 2014 dal Consiglio, è un danno erariale, frutto
di un comportamento “gravemente impudente e privo del-
la necessaria diligenza”. I rimborsi dovuti dai politici oscil-
lano da 586 mila a 2,4 milioni di euro. Il ricorso mira a farne
coriandoli, perché – è la tesi della Giunta della “Vallée” – la
Corte dei Conti ha sindacato senza averne i poteri: la de-
libera era un atto di indirizzo politico, i magistrati hanno
leso l’autonomia regionale, sancita dalla Costituzione.
\/
FIUMICINO BLOCCATA PER ORE
Lavoratori di Alitalia,
scontri in autostrada
È STATA una giornata di tensio-
q ne a Fiumicino per la protesta dei
lavoratori di Alitalia contro il piano indu-
striale di Ita. Tafferugli fra manifestanti e
polizia, con i primi a occupare il tratto fi-
nale dell’autostrada Roma-Fiumicino
bloccandola per almeno tre ore, e con i
secondi in tenuta antisommossa. I lavo-
ratori hanno lamentato di manganellate
da parte delle forze dell’ordine, mentre il
Reparto Mobile ha messo a bilancio ot-
to feriti da schiacciamento. La Questura
ha tuttavia smentito che ci siano state
cariche sui lavoratori. Alla protesta, che
è coincisa con lo sciopero nazionale del
trasporto aereo, hanno preso parte an-
che alcune delegazioni di altre vertenze
in atto, come Gkn ed ex-Ilva.
collegio Sant’Ambrogio e il Liceo classico
Cairoli, ma soprattutto imparò il mestiere del
teatro. Lo fece insieme alla sua grande fami-
glia, la storica compagnia Rame: il padre Do-
menico, lo zio Tomaso, la madre Emilia, il fra-
tello Enrico e le sorelle Pia e Lina. Le targhe
sono anche un omaggio a un modo di fare
teatro che influenzò l’arte di Dario Fo.
Il braccio di ferro tra Aosta e Roma affonda le radici in
una seduta straordinaria del Consiglio della settimana
scorsa, ufficialmente convocata per discutere delle “prero-
gative costituzionali e funzioni dell’Assemblea e dei con-
siglieri”, ma risoltasi nella risoluzione che incarica la Giun-
ta di chiedere alla Consulta l’annullamento della sentenza.
“Serve il giudizio di un arbitro” ha detto il presidente La-
vevaz. Tra i 22 favorevoli vi sono i 6 condannati ancora in
carica, autonomisti di lungo corso: Augusto Rollandin,
Mauro Baccega, Renzo Testolin, Claudio Restano, Pierlui-
gi Marquis ed Aurelio Marguerettaz.
In aula non hanno motivato il “sì”, ma – a parte Mar-
quis, che risulta aver già versato il dovuto – il debito con la
Regione, se non saldato, potrebbe costar loro poltrona. Al
loro arco hanno però un’altra freccia (già scoccata in quat-
tro): un ricorso in Cassazione, sostenendo il difetto di giu-
risdizione della Corte dei Conti, affinché la possibile de-
cadenza da consigliere debba attendere gli ermellini. I
valdostani, in compenso, non dovranno aspettare a sbor-
sare i 45mila 300 euro stanziati dalla Giunta per il ricorso
alla Consulta.
CHRISTIAN DIEMOZ
\/
I FRATELLI DI ’A PURPETTA
Assolti i due Cesaro
dall’accusa di camorra
I FRATELLI del senatore di Forza
q Italia Luigi Cesaro, gli imprendito-
ri Aniello e Raffaele Cesaro, sono stati
assolti dall’accusa di concorso esterno
in associazione camorristica. Il proces-
so ha riguardato gli investimenti di 40
milioni di euro per la realizzazione del
piano di insediamento produttivo di Ma-
rano (Napoli). Un progetto che secondo
gli inquirenti era stato realizzato tramite
accordi con il clan Polverino e il reimpie-
go delle loro risorse illecite. La sentenza
arriva dopo 4 anni di arresti tra carcere e
domiciliari. Per un’ipotesi di falso, però,
Aniello è stato condannato a sei anni.
“Per i miei assistiti, livelli indicibili di sof-
ferenza”, ha commentato il loro difenso-
re, il professore Vincenzo Maiello.
ZOOM l 15
l
FUORI FASE
LA TRATTATIVA
E LA SENTENZA
SEGNO DEI TEMPI
» Antonio Padellaro
V
oglio leggere prima le moti-
vazioni, è un opportuno sal-
vagente politico che consen-
te di tacere oggi (nel caso della sen-
tenza d’Appello sulla trattativa
Stato-mafia), per poi tacere anche
domani, o dopodomani quando
delle famose motivazioni si occupe-
ranno forse soltanto i cultori della
materia. Nel frattempo, chissà per-
ché, mi ronza nella testa l’espressio-
ne “spirito del tempo”. Ovvero, rias-
sumo, il concetto reso in tedesco co-
me zeitgeist che indica la tendenza
culturale predominante di una de-
terminata epoca. Poiché in questa
mia innocente evasione (in attesa
delle motivazioni, ovvio) tempo è la
parola chiave, per chiarirmi le idee
provo a mettere in fila una breve
cronologia degli eventi. Dal 1992,
quando comincia la stagione delle
stragi: l’uccisione di Falcone e Bor-
sellino, il papello di Cosa Nostra
con il ricatto allo Stato, le bombe a
Firenze, Milano, Roma con la fal-
lita ecatombe dello Stadio Olimpi-
co. La “tendenza culturale predo-
minante” era allora ( forse qualcu-
no ricorda qualcosa) quella del ter-
rore e dello sgomento, ma anche del-
la più ferma e convinta solidarietà
alla magistratura in prima linea
contro le mafie. Poi arriva il 2018,
con le condanne in primo grado al
processo di Palermo sulla Trattati-
va: mafiosi, ma anche uomini dello
Stato. Sullo spirito del tempo spira-
va allora il vento del cosiddetto
“cambiamento”. Che si manifestò
con la grande affermazione eletto-
rale dei 5Stelle. Lotta alle mafie, al-
la corruzione, legalità, onestà/one-
stà. Giungiamo così all’altroieri.
Sono trascorsi 30 anni dall’origine
di tutto, il mondo è cambiato dieci
volte, c’è stata la pandemia, oggi si
tratta sul Green pass, i nostri bam-
bini sono diventati padri di fami-
glia, e se provassimo a parlare di
Trattativa ai nostri nipoti, ci guar-
derebbero con grande affetto. Lo
zeitgeist è quello dell’unità nazio-
nale. Su Totò Riina preparano una
fiction, mentre Silvio Berlusconi
corre per il Quirinale. Nella sua in-
finita saggezza, la giustizia italia-
na misura il tempo in una gigan-
tesca clessidra trentennale (qua-
rantennale se si stratta delle bombe
fasciste). Dice l’Ecclesiaste che c’è
un tempo per tutto: “Un tempo per
uccidere e un tempo per guarire/un
tempo per demolire e un tempo per
costruire”. Sto forse insinuando che
i giudici di Palermo hanno respira-
to lo spirito di questo nostro tempo
solidale? Certo che no. Aspetto di
leggere le motivazioni.
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16 l ESTERI
IMPROVVISAMENTE PUIGDEMONT
NEL ‘98 IL CASO
DEL CAPO
CURDO ÖCALAN
L’ARRESTO del leader
catalano ha ricordato
a molti quello del capo
del Pkk curdo Abdullah
Öcalan, arrestato in Italia
ed estradato in Turchia
nel 1998. Ma mentre
Öcalan è ancora l’unico
detenuto nell’isola
di Imrali, Puigdemont
già oggi può tornarsene
in Belgio, dove vive
‘‘
da 4 anni, e sedere
al Parlamento europeo
La Spagna
non perde mai
l’occasione
di rendersi
ridicola: ma non
ci arrendiamo
Carles Puigdemont
» Alessia Grossi
e Alessandro Mantovani
U
na notte nel carcere
Bancali di Sassari, cel-
la singola perché c’è il
Covid. “Non ho man-
giato niente, ho lo stomaco
vuoto, non me l’aspettavo”, ha
detto Carles Puigdemont, ieri
all’ora di pranzo, al Garante dei
detenuti, lo psicologo Antonel-
lo Unida. Poi l’udienza davanti
alla giudice della Corte d’appel-
lo, Plinea Azzena, seguita in vi-
deoconferenza: arresto regola-
re e quindi convalidato e libera-
zione immediata senza misure
cautelari né obblighi, come ri-
chiesto anche dal procuratore
generale, Gabriella Pintis.
“Comprometterebbero in mo-
do grave il diritto dell’arrestato
di viaggiare liberamente per
partecipare alle riunioni del
Parlamento europeo”, ha
scritto la giudice.
PUIGDEMONT È STATO accol-
to come un eroe dal presi-
dente della Regione Sarde-
gna, Christian Solinas, e da
sostenitori indipendentisti
e si è messo in macchina per
Alghero, città ancora legata
alla Catalogna dove era in-
’’
vitato alla festa internazio-
nale della cultura popolare
catalana, Adi-
folk. Era il moti-
vo, ben noto, del
viaggio in Italia.
Ma giovedì, ap-
pena atterrato, la
polizia l’ha arre-
stato. All ’uscita
dal carcere non ha parlato ai
cronisti, ha però riproposto un
tweet del 2009: “A casa, è il mo-
mento”, in risposta al Partito
Popolare spagnolo che, ironiz-
zando sul suo arresto, aveva ti-
rato fuori quel vecchio messag-
gio. “È una nuova vittoria giu-
diziaria. La Spagna non perde
mai l’occasione di rendersi ri-
dicola”, ha twittato ancora il
leader separatista, la cui scar-
cerazione è uno schiaffo al go-
verno di Pedro Sanchez. “Ri-
spettiamo la magistratura ita-
liana”, aveva dichiarato il pre-
mier, per ribadire però che
Puigdemont deve lasciarsi giu-
dicare dalla magistratura spa-
gnola perché “nessuno è al di
sopra della legge”.
Tranne il leader catalano, si
direbbe. Viene quasi da pensa-
re che possa aver “cercato” l’ar-
resto, a pochi giorni dall’anni-
versario del contestato referen-
dum sull’indipendenza della
Catalogna (1° ottobre 2017),
nel pieno dei negoziati con Ma-
drid e in vista dell’approvazio-
ne del Bilancio. Ora infatti po-
trebbe ottenere una protezione
più consistente dalla Corte di
giustizia dell’Ue. La pilatesca
ordinanza emessa il 30 luglio
scorso dai giudici del Lussem-
burgo, come si è visto, non ri-
muove il mandato d’arresto eu-
ropeo, inserito nel sistema in-
formatico di Schengen. Il Bel-
gio, dove Puigdemont si è rifu-
https://overposting.org
giato da quattro anni, non l’ha
mai eseguito. La Germania
non l’aveva consegnato a Ma-
drid neanche nel 2018, prima
che fosse eletto all’Europarla-
mento, perché il reato di rebe-
lion allora contestatogli non ha
equivalenti nel dirit-
to tedesco. Non lo
imbarcherà su un
v o l o p e r Ma d r i d
neppure l’Italia: a
Puigdemont basterà
non presentarsi
all’udienza del 4 ot-
tobre, la sua diparti-
ta dall’Italia estin-
guerebbe il procedi-
mento.
Non c’è conferma
del coinvolgimento
politico del governo
italiano. “C’è un
mandato di arresto europeo.
Lo dobbiamo eseguire”, ha di-
chiarato il sottosegretario con
delega ai Servizi, Franco Ga-
brielli, ex capo della polizia. Gli
uffici della ministra della Giu-
https://overday.info
IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021
stizia, Marta Cartabia, sono
stati informati a cose fatte. Sa-
pevano tutto invece al Vimina-
le, la polizia di Sassari aveva in-
formato preventivamente il ca-
po della polizia, Lamberto
Giannini. Davanti agli agenti
Arrestato ad Alghero
Il leader separatista
catalano liberato
in poche ore. Nuova
beffa per Sánchez
e negoziati in salita
all’aeroporto di Alghero, giove-
dì sera, il leader catalano si è
mostrato sorpreso, anche per-
ché da mesi viaggia per l’Euro-
pa così come la sua ex consiglie-
ra Clara Ponsatì, ricercata da
IL
Questione
aperta Carles
Puigdemont;
in basso, una
protesta verso
gli arresti
FOTO
LAPRESSE/ANSA
EX
DE
ON
Madrid come il suo leader:
giorni fa era passata da Roma e
la polizia non se n’è accorta.
In Spagna “la sua detenzio-
ne avrà conseguenze sui nego- DA
ziati con il governo centrale”, fa è an
sapere il presidente della Ge- in L
neralitat, Pere Aragonés, vola- Cris
to ad Alghero. Al contrario, per org
Sánchez e il presidente dei so-
cialisti catalani Salvador Illa
indi
vec
“l’accaduto non sposta di una “pe
cos
virgola il tavolo negoziale”. An-
zi, “il dialogo è più che mai ne- più
tra
cessario”, spiega il premier.
ha l
IL 1° OTTOBRE I SEPARATISTI so- il co
no celebreranno l’anniversario Sala
mis
del referendum illegale di indi-
pendenza del 2017 da cui sca- Naz
turirono gli arresti dei leader (e (Un
la fuga di Puigdemont), accu- nell
lavo
‘
sati prima di ribellione e poi, in
alcuni casi, condannati a pene Pre
tra i 9 e i 13 anni per sedizione e
malversazione di fondi pubbli-
ci. Ora liberi grazie all’indulto
di Sánchez, che però non ri-
sparmierebbe il processo a
Puigdemont. Sarà l’occasione
per rivendicare “la persecuzio-
ne di Puigdemont da parte del- Db
un
la Spagna” e una ‘scusa’ per tor-
nare alla via della “proclama-
zione unilaterale di indipen-
denza della Catalogna”, come di
ha ribadito da Aragonés. C’è
tensione nel governo centrale
ma anche negli ambienti cata-
ma
lani: il segretario generale del
partito di Puigdemont, Junts da
per Catalunya, Jordi Sánchez,
nonostante la prova di forza ri- ve
corda che “l’assenza di persone
ancora detenute era la condi-
zione sine qua non per il dialo-
go”. L’accusa non è al premier,
ma alla “giustizia spagnola che
si impegna nell’interferire nel
processo di dialogo con le sue
costanti risoluzioni contro l’in-
dipendentismo”, dicono gli al-
leati di Esquerra Repubblica-
na. In quest’ottica di continui
scontri, quella di Sassari pare
solo l’ennesima puntata della
saga tra governo e separatisti,
in salsa sarda.
021 IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 ESTERI l 17

Accordo con il Dipartimento,

STATI UNITI Lady Huawei può tornare in Cina
s DOPO TRE ANNI trascorsi ai domiciliari in Canada
per aver violato l’embargo all’Iran, Meng Wanzhou,
direttrice finanziaria di Huawei, ha raggiunto un ac-
o cordo con il Dipartimento di Giustizia americano: la
manager potrà tornare in Cina. Meng, figlia del fon-
datore e amministratore delegato di Huawei, Ren
A Zhengfei, venne arrestata quasi tre anni fa a Vancou-
ver e accusata di aver violato le sanzioni americane
all’Iran e ingannato le banche nel 2013 sui rapporti fra
Huawei e Teheran. Da quel momento è rimasta ai do-
miciliari; ora potrebbe ammettere alcune responsa-
bilità ottenendo prima il rinvio e poi il ritiro delle ac-
cuse di frode. L’arresto di Lady Huawei costituisce un
elemento di tensione tra Stati Uniti e Cina. Anche il
Canada ha pagato un prezzo, con il crollo degli scam-
bi commerciali fra Ottawa e Pechino e la detenzione
di due connazionali accusati di spionaggio.

L’INTERVISTA • Claudia Gazzini L’analista e la crisi in Libia

“Premier e Parlamento, la zuffa

riguarda la torta degli appalti”
» Roberta Zunini

M
EX CONSIGLIERA ancano solo tre
DELL’INVIATO mesi alle elezioni
ONU SALAMÈ parlamentari e
presidenziali libi-
che, ma più si avvicina la fa-
tidica data del 24 dicembre
più il quadro politico e mili-
tare si va complicando, tanto
che le elezioni sembrano sul
punto di saltare. Se accades-
se, il generale Haftar, che ha
appena dismesso la propria
er: divisa militare per parteci-
ae pare alla corsa presidenziale,
non la prenderebbe bene,
io- ma neanche i libici, che sof-
go- DAL 2012 Claudia Gazzini frono per la mancanza di sa-
, fa è analista specializzata lari e servizi oltre che di sicu-
Ge- in Libia nell’International rezza.
la- Crisis Group, Abbiamo chiesto a Clau-
per organizzazione dia Gazzini, analista per la
so- indipendente che analizza Libia dell’International Cri- Elezioni dopo
lla vecchi e nuovi conflitti sis Group, già consigliera po- la guerra civile
na “per definire politiche che litica dell’ex inviato dell’O- Il premier
An- costruiscano un mondo nu, Ghassan Salamé, di spie- Dbeibeh a Tripoli.
ne- più pacifico”. Gazzini garci perché nei giorni scorsi Il 24 dicembre
tra il 2017 e il 2018 il Parlamento di Tobruk, la data del voto
ha lavorato anche con presieduto da Aguila Saleh, FOTO ANSA
so- il consigliere Ghassan avesse sfiduciato il premier
rio Salamè, capo della ad interim Abdulhamid D-
di- missione di sostegno delle beibeh, pur senza chiederne
ca- Nazioni Unite in Libia le dimissioni. A Tripoli, va ri- minari, con alcuna impresa in piazza ieri. Perché il dell’Onu. L’inviato Jan Ku- ternazionale è del tutto in-
r (e (Unsmil). Prima di entrare cordato, considerano que- straniera data la natura premier ha fatto questo bis non fa mediazione attiva soddisfatta da questo inviato
cu- nell’Icg Gazzini ha sta mozione illegale sulla provvisoria del proprio appello? e ha accettato senza fiatare la basato a Ginevra e sostiene
lavorato con la Associated

‘‘ ‘‘
, in base di una legge del 2015 in mandato. In questo senso, Il Parlamento in pratica sta legge elettorale per le presi- che serva tornare al modello
ne Press e con la Reuters cui sono richiesti più voti af- vale la pena sottolineare che dicendo al premier di fare so- denziali voluta unilateral- di inviato a Tripoli. La ragio-
ee finché sia valida. “Da mesi i a mostrare la propria contra- lo ciò per cui era stato nomi- mente da Saleh pur non es- ne per cui non è stata rinno-
bli- parlamentari accusano il rietà all’o p e rat o nato, come per esempio pa- sendoci state consultazioni e vata la missione Unsmil è
lto governo di transizione di a- del governo vi sono gare gli stipendi. Dbeibeh votazioni in merito. E ora dovuta proprio al fatto che
ri- gire come se si trattas- anche politici tri- però sta cercando che il Parlamento ritarda il nella risoluzione del Consi-
oa se di un esecutivo vero polini che tradizio- di capitalizzare la varo della legge elettorale re- glio di Sicurezza si prevede
ne e proprio. Nello speci- nalmente dovreb- sfiducia per aizzare lativa alle consultazioni par- che il nuovo inviato speciale
io-
el- Dbeibeh guida fico accusano il pre-
mier di aver firmato
bero sostenere D-
beibeh. Il primo ministro una campagna
c o n t r o i l Pa r l a-
lamentari, Kubis si trova in
difficoltà. La comunità in-
dovrà essere basato a Tripoli,
depennando di fatto Kubis.

un governo agisce in modo

or- numerosi contratti A questo propo- mento stesso allo
ma- preliminari per la ri- sito, come van- scopo di farlo cade-
en- costruzione con alcu- no letti gli scon- re. Questa reazio-
me
C’è
di transizione, ne nazioni, ultima l’E-
gitto, e usato impro-
tri tra milizie
armate tutte af-
inappropriato; ne ha colto di sor-
presa il Parlamen-
ale
ta-
ma si comporta priamente i fondi
pubblici quando inve-
ferenti al gover-
no tripolino av-
non potrebbe to stesso il cui ruolo
è fondamentale
del
nts da capo di un ce si sarebbe dovuto
occupare per legge so-
venuti una deci-
na di giorni fa coinvolgere per il varo della leg-
ge elettorale senza
ez,
ri- vero esecutivo lo di gestire gli affari
correnti come tutti i
nella Capitale ?
Si tratta del risulta-imprese straniere cui non sarà possi-
bile andare a ele-
ne governi provvisori”. to sul campo tripo- zioni.
di- Si tratta dunque di lino delle tensioni Intanto il Con-
lo- faide intestine per tra vari gruppi di siglio di Sicu-
er, la spartizione del- interesse, tra fazio- rezza dell’Onu
he la torta della rico- ni cioè che voglio- non è riuscito a
nel struzione dove le no che Dbeibeh votare il rinno-
ue mazzette si camuf- porti avanti questi vo della missio-
in- fano facilmente nei suoi contratti per prendersi la ne di supporto Unsmil,
al- vari strati ? propria quota, e chi non ne approvando solo una
ca- Che questo sia uno dei mo- trae vantaggio. proroga fino al 30 set-
nui tivi reali è molto probabile, Dbeibeh ha criticato la tembre. Da cosa deriva
are resta il fatto che Dbeibeh a- mozione di sfiducia con- questa impasse delle Na-
lla gisce in modo inappropriato tro di lui e ha chiesto zioni Unite ?
sti, visto che non potrebbe fir- pubblicamente ai propri Parlerei piuttosto di una as-
mare contratti, seppur preli- sostenitori di scendere senza di mediazione da parte
 https://overpost.biz https://overday.info
18 l ITALIA IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 IL

LUNGO ADDIO ALLA MERKEL

Più che elezioni

sono un obituario
“Mutte” (mamma)
Merkel ha regnato
per 16 anni:
i candidati alla “G
cancelleria paiono
scialbi e neanche
L’u
lontanamente il 1
all’altezza tra
» BARBARA SPINELLI FOTO ANSA Sa

P “
iù che una competizio- sistenza della Banca centrale euro-
pea e della Commissione europea.
ne politica, la campa- A volte la monotonia pragmatica
gna elettorale tedesca è s’interruppe, e Mu tti i mpr ovvi sò
condotte inedite. Accadde quando
stata una lunga, stre- annunciò l’uscita dal nucleare, dopo
mata cerimonia degli il disastro di Fukushima, ma accre-
scendo poi la dipendenza da carbone
addii. e gas. E accadde soprattutto nel
Addio ai 16 anni di Angela Merkel, 2015, durante quella che viene chia-
eulogia sterminata delle sue inegua- mata crisi migratoria e fu invece crisi
gliabili doti, necrologio che da mesi europea sulle migrazioni. La Merkel
si sovrappone malinconicamente al- d’un colpo spalancò le porte ai mi-
le analisi su passato, presente e fu- granti, soprattutto siriani. Furono
turo. Non pianto, ma rimpianto che circa 1 milione a entrare. Ma durò
inonda ogni pensiero, paralizzando poco, tanto quanto bastava per rin- BIO
in anticipo chiunque sia chiamato a giovanire un Paese sempre più vec-
succederle alla cancelleria: forse il chio. Le porte si richiusero, e Berlino
socialdemocratico Olaf Scholz, forse fu la prima nell’Unione a imporre un
il democristiano Armin Laschet, in accordo con la Turchia cui si chiese
fondo non sembra importare molto. di non far partire i rifugiati in cam-
Forse di nuovo alleati, forse invece bio di 6 miliardi di euro.
coalizzati ciascuno con altri partiti: Un’altra interruzione dell’utilita-
Verdi o Liberali. Con la sinistra – la rismo pragmatico fu la messa in co-
Linke – le coalizioni restano impro- mune del debito europeo, al culmine
babili: il “nemico rosso” già governa della pandemia Covid: una soluzio-
ne sempre osteggiata dal dissi- JÓ
mulato nazionalismo tedesco. STE
Nat

.GERMANIA, CERCASI .
Nato in Germania, l’ordoliberi-
smo esigeva che ogni Paese imp
membro “facesse i compiti in isla
c a s a” prima di ricevere assi- can
stenza dall’Unione ed ecco che per
d’un tratto Merkel sconfessava ess
gli ordoliberisti, accettava la sva

.MAMMA PERDUTA.
lettera che Giuseppe Conte ave- in m
va scritto assieme ad altri otto un p
leader dell’Unione in favore di l’eso
una nuova solidarietà europea. fu d
Ne nacque il Recovery Plan, racc
particolarmente generoso ver- ne “
so Italia e Spagna. che
Ma Mutti non disse mai che la v
LA FORZA DELLA MONOTONIA Ha governato i tedeschi come “figli”, la soluzione sarebbe stata strut- stra
turale, permanente, e tale da a- qui
con pragmatismo, uso parsimonioso della parola, senso dell’utile, bolire i rigidi parametri fissati a
Maastricht e inseriti nei Tratta-
Mer
onli
del management, della modestia. I successori impallidiscono al confronto ti dell’Unione. Fu un’iniziativa dei
necessaria ma di eccezione, fece
capire. E così dicono i successo-
ri: da Laschet il democristiano
agli aspiranti Tesorieri nei futu- ILL
in regioni e città, ma critica troppo la Nato. La logica dell’obituario esige che ri governi di coalizione (tra gli altri: il democristiano Friedrich Merz o il li-
tutto resti così com’è. Come se ancora ci fosse lei: Mutti come la chiamano i berale Christian Lindner). Lo stesso Scholz, che forse favorirebbe il supe-
tedeschi – Mamma. Di Mamma ce n’è una sola. ramento di parametri che risalgono agli anni Novanta, non ha mai preco-
Scialbi tutti e due, Scholz e Laschet, non perché la natura li abbia fatti così, nizzato a chiare lettere la loro riscrittura. Lo spettro dell’Unione delle Elar-
ma perché questa è la legge del necrologio cui si attengono quasi tutti i com- gizioni (“Transfer Union”), di cui profitterebbero gli “sperperatori intrap-
mentatori, soprattutto fuori dalla Germania. È commisurando le caratte- polati nel debito” del Sud Europa, continua a ossessionare le élite tedesche,
ristiche dei candidati al mirabile profilo della Merkel che il commentatore dalla Banca centrale nazionale all’Unione industriali: una paura cavalcata
giudica, azzarda ipotesi di coalizioni, di politiche. L’occhio sgranato dei ce- per anni dalla nuova destra impersonata da Alternativa per la Germania
lebranti non vede quel che guarda. Vede solo quello di cui ha fin d’ora no- (Afd), nata nel 2013 durante la crisi greca.
stalgia, l’attimo che vorrebbe fermare perché così bello. Si è anche molto parlato dell’asse fra Macron e Merkel. Ma Berlino in realtà
L’attimo di Angela Merkel non è stato eroico. Non è stato nemmeno ca- fa da sé, sia nei rapporti con Mosca (di volta in volta freddi e caldi) sia in quelli
rismatico, come ricorda lo storico Heinrich August Winkler. Gli attributi che con la Cina.
sintetizzano i 16 anni di governo, e che si ripetono con impressionante mo- La Cancelliera non ha sprecato molte parole neppure quando Emmanuel
notonia, sono: pragmatismo in primis, e uso parsimonioso della parola, sen- Macron ha ricevuto da Joe Biden la formidabile sberla che è consistita »L
so dell’utile, del management, della modestia. nell’accordo Usa-Australia-Regno Unito per la fornitura di sottomarini a vo
Questo si cerca oggi di trovare, nei successori e anche ai vertici degli Stati propulsione nucleare, che ha affossato l’accordo franco-australiano con una ch
europei: un sosia della Merkel. mossa imperiale che smentisce ogni ipotesi sul declino Usa dopo il ritiro mi
Scholz e Laschet vanno bene se la imiteranno, se continueranno a di- dall’Afghanistan. Troppo presto è stato scritto che lo schiaffo colpisce l’intera Jón
sarmare l’immaginazione, se non saranno lì per risolvere le grandi crisi, ma Unione, proprio mentre quest’ultima discute di comune difesa e perfino di Ste
per arrangiarsi e cavarsela nel breve termine (durchwursteln è l’ottimo ver- autonomia strategica da Washington. Pa
bo tedesco). Non ci sarà mai accordo su simile autonomia, fino a quando Parigi non Pre
Sono anni che Angela Merkel è descritta come egemone in Europa, e “europeizzerà” la propria atomica e fino a quando gli avamposti orientali Ed
oggi più che mai. La modestia pratica elude le ideologie, le visioni di lungo dell’Unione (Polonia, Baltici) preferiranno la protezione militare statuni- Ipe
periodo, le scelte trasformatrici che durano nel tempo. Angela era così an- tense garantita dalla Nato.
che quando viveva nella Repubblica Democratica Tedesca: silenziosa e li- Berlino stessa, di fronte a una scelta radicale, non si farà trascinare in prove
gia. Quando i tedeschi dell’Est sfilavano nelle piazze lei non c’era. Fece autentiche di indipendenza. Adenauer fu messo davanti a questa scelta da De
capolino ben dopo la caduta del Muro di Berlino, quando Kohl la scelse Gaulle, alla fine degli anni Cinquanta, e rispose con un secco No.
come pupilla. Forse verrà il giorno in cui Berlino guiderà la trasformazione dell’Unione.
Il management delle crisi è la dote merkeliana cui oggi si anela, ovunque. Ma l’Eliseo dovrà cambiare rotta, e per smuoverlo non basterà di certo il
Anche quando si espresse con ferocia, e Berlino impartì le direttive alla trojka pragmatismo tedesco.
che piegarono e umiliarono la Grecia, riducendola quasi alla fame con l’as- © RIPRODUZIONE RISERVATA

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021 IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 SECONDO TEMPO l 19

“Gomorra”, l’ultima serie Cottarelli lancia Interspac Sangiovanni, nuovo brano

L’ultima attesissima stagione debutta Per rilanciare il club nerazzurro, Dopo il successo di “Malibù” e di
il 19.11 su Sky e Now Tv: uscito anche il l’economista e altri tifosi propongono “Lady”, il giovane cantante della
trailer ufficiale in cui si vedono Genny una forma di azionariato popolare, scuola di “Amici” torna con un altro
Savastano latitante e il redivivo Ciro con la partecipazione di tutti dal basso singolo inedito: “Raggi gamma”

“P
» Jón Kalman Stefánsson
STEFÁNSSON “Niente liceo, lavoravo nell’ittica” lungo, i capelli di un rosso cri-
minale con riccioli fitti impos-
ro- erché questo spreco di carta?”. sibili da pettinare, e a volte bal-
. Suonava così la prima critica bettavo talmente tanto che le
ica che ricevetti per il mio libro di parole mi si frantumavano in
sò poesie, Con il porto d’armi per bocca. Un caso disperato. La-
do l’eternità, uscito nel marzo del Il più famoso sciai la scuola, mi feci largo a
po 1988. La prima critica alla pri- d’Islanda tentoni nel mercato del lavoro
re- ma raccolta di versi. Più o me- Stefánsson e mi impiegai per quasi tre anni
ne no quattro anni dopo che avevo era macellaio nella salatura dello stoccafisso,
nel cominciato a scrivere. e pescatore, con la sola parentesi di un au-
ia- poi iniziò tunno al macello.
isi È SEMPRE DIFFICILE farsi un’i- a scrivere Anni splendidi... Nel sud, in
kel dea del tempo, e a guardarsi in- particolare a Sandgerði, lavo-
mi- dietro i fatti e gli eventi sem- rare nel pesce mi si addiceva a
no brano cambiare posizione, pennello. Era un lavoro fatico-
urò confondersi. I ricordi non sono so, è vero, spesso al freddo; do-
n- BIOGRAFIA lineari come un ordine alfabe- vevamo lasciar scorrere l’acqua
ec- tico interiore che si possa riper- di continuo perché non conge-
no correre con certezza dall’inizio lasse, ma mi sentivo quasi al ri-
un alla fine. Alcuni fatti però sono paro dal mondo; finché facevo
ese indiscutibili, come per esem- il mio dovere nello stabilimen-
m- pio che ai primi di gennaio del to ittico, non c’era bisogno che
1976 mi trasferii da Reykjavík a prendessi decisioni per il futu-
ta- Keflavík, dove arrivai una sera ro. Avevo un po’ paura della vi-
co- tardi all’inizio del mese più ta, in un certo senso. Non vede-
ne buio. Era talmente scuro sulla vo come potesse esserci posto
io- Reykjanesbraut che per un per me, non stavo bene da nes-
si- JÓN KALMAN momento pensai che il mondo suna parte, abile non ero, pre-
co. STEFÁNSSON si fosse perso, fosse sparito; che parato men che meno...
ri- Nato nel 1963, è il più l’eternità fosse un sedile poste- La poesia era lontanissima
se importante scrittore riore buio e gli unici rumori il da me in quegli anni, con l’ec-
in islandese, più volte ronzio del motore dell’auto, cezione di quella contenuta
si- candidato al Nobel l’ipnotico rotolare delle ruote. nella musica e nei testi, ovvio.
he per la Letteratura. A Lo trovai un pensiero conso- In realtà leggevo molto, più che
ava essa si dedicò dopo lante. Ma l’eternità non la in- altro narrativa di intratteni-
la svariati mestieri, contriamo mai in vita, se non mento appena non mi bastaro-
ve- in macelleria o su forse in qualche poesia. E nella no più i libri per ragazzi, e qual-
tto un peschereccio: musica, naturalmente. Arrivai che testo di scienze, di storia, di
di l’esordio come poeta a Keflavík e mi iscrissi a scuola. religione. In quegli anni tutta
ea. fu difficile, lo Tre anni e mezzo dopo, nella la cultura letteraria della mia
an, racconta egli stesso primavera del 1979, conclusi la vita consisteva in un’unica poe-
er- ne “La prima volta scuola dell’obbligo e mi cercai sia, La volpedi Örn Arnarson, a
che il dolore mi salvò un lavoro. Prima della fine cui mi ero talmente appassio-
he la vita”, di cui uno dell’anno avevo lavorato come nato a scuola che l’avevo rita-
ut- stralcio è anticipato manovale e in un macello, per gliata e la tenevo nel portafo-
a- qui accanto. finire come mozzo a bordo di glio. Come un documento di i-
ti a Mercoledì sarà ospite un guardacoste. Fu un’uscita di dentità che potessi esibire. Af-
ta- online del Circolo due settimane, ebbi il mal di fascinato, immagino, dalla
va dei lettori di Torino mare per tutto il tempo. morale. No, “morale” è un ter-
ece Keflavík verso la fine degli mine noioso, troviamone un
so- anni Settanta; un numero infi- altro, mi fa venire in mente un
no nito di ghiacciaie e di fabbriche insegnante rinsecchito, un au-

LA POESIA
tu- ILLIBRO per la lavorazione del pesce in siliario del traffico stanco della
li- piena attività, e il porto – che a- vita e sempre di malumore. Di-
pe- desso è spesso deserto, come ciamo piuttosto che ero rima-
co- due parentesi intorno al niente sto affascinato dalla rappre-
ar- –affollato di barche di ogni for- sentazione del mondo della
ap- ma e dimensione. La cittadina poesia. E dalla sua rivelazione.
he, brulicava di vita, c’era un gran La poesia è complessa, ma uno
ata

NASCE
bisogno di braccia ed era pra- dei suoi aspetti più importanti,
nia ticamente scontato per un ra- che allo stesso tempo è il moti-
gazzo di quindici anni trovarsi vo per cui spesso è una spina
ltà un lavoro piuttosto che iscri- nel fianco dei dittatori di qual-
elli versi alle superiori. A parte siasi epoca e di chi nutre insof-
questo, ero profondamente in- ferenza per i punti di vista e le
uel sicuro e non vedevo nessun opinioni altrui, è la sua capaci-
ita » La prima motivo per continuare a stu- tà di vedere oltre, e talvolta di

PESCANDO
ia volta diare. Troppo imbranato per smascherare, le opinioni e i
na che il dolore un istituto tecnico, non abba- luoghi comuni dei suoi tempi.
iro mi salvò la vita stanza intelligente per un li- Oppure di metterli in dubbio.
era Jón Kalman ceo; la matematica e la gram- Di costringerci a dubitarne. La
di Stefánsson matica, codici cifrati incom- poesia non rispetta le regole, è
Pagine: 288 prensibili provenienti da un al- un gatto che non si lascia addo-
on Prezzo: 17,50 e tro sistema solare. Uscito mesticare mai del tutto.
ali Editore: dall ’ultimo anno di scuola
ni- Iperborea dell’obbligo con due in mate- scusa ma/ a causa di molte-
matica e cinque in islandese, e plici impegni/ per mettere su
ove così più o meno in tutte le altre casa/ aumentare le entrate
De materie. In realtà in storia ero il nazionalizzare i venti,/ va

“Libri? Salavo stoccafissi”

primo del mio corso, ma lo si accantonata la vita/ da oggi e
ne. può considerare alla stregua di per i prossimi giorni
o il un malinteso o di una deviazio-
ne polare. Sono maturato tar- Traduzione
ATA di, sono rimasto bambino a di Silvia Cosimini/ ©Iperborea
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20 l SECONDO TEMPO
CINEMA E SERIE TV
LA SERIE
DA VEDERE
SEGNALAZIONI Scene da un
matrimonio
Hagai Levi
» Anna Maria Pasetti
T
i amo e poi ti odio. Ti o-
Paw Patrol – Il film dio e poi ti amo. Mon-
Callan Brunker tagne russe di estasi e
Zampette salvifiche tormenti, equilibri fra-
,,,,, gili e passioni violente, vertigini
tra sentimenti opposti, osses-
sioni fino gli abissi dell’anima.
LASCIATE OGNI SPERANZA voi
ch’entrate: da Scene da un ma-
trimonio non si esce indenni.
Perché là dentro regna il miste-
ro sublime del vivere in coppia.
L’aveva capito Ingmar Ber-
gman, e non avrebbe invocato
lesa maestà davanti alla magni-
Tre piani fica rivisitazione del suo capo-
Nanni Moretti lavoro del 1973. Del resto, ap-
Rigorismi e rimozioni provazione e opportunità di un
,,,,, remake contemporaneo sono
arrivate da suo figlio Daniel
(nel cda della The Ingmar Ber-
gman Foundation): “È il mo-
mento giusto per una nuova
versione di Scene da un matri-
monio”. Così certificando, la fa-
miglia Bergman è entrata nella
produzione esecutiva di Scenes
from A Marriage sviluppato,
scritto e diretto da Hagai Levi
per Hbo, in Italia su Sky e in
Il buco Michelangelo streaming su Now.
Frammartino Celebrata all’unanimità fuo-
Cercando la luce ri concorso alla 78esima Mo-
,,,,, stra veneziana, la miniserie da
cinque episodi abbandona le
lande svedesi dei 70 per calarsi
nella New York residenziale
2.0, la metropoli ove tutto coe-
siste, esattamente come nel
matrimonio. L’ideatore di In
Treatment e di The Affair ha
“setacciato” dalla materia ber-
gmaniana ciò che poteva “resi-
stere” da quanto, invece, anda-
va attualizzato o modificato. E
Lucus a lucendo se a persistere sono gli argo-
A. Lancelotti, E. Masi menti e i turbamenti seminali –
A proposito di Carlo Levi e dunque universali ed eterni –
,,,,, della vita di coppia che nell’ani-
mo di Ingmar prendevano cor-
A CURA DI AM PAS po dall’esperienza personale
INSALA Ryusuke adatta un racconto di Murakami, a sua volta ispirato da Cechov: un “road movie” intimo e struggente
DALLA RUSSIA D
OPO AVER CONQUISTATO l’Or-
so d’Argento Gran Premio della
Giuria a Berlino con Wheel of For-
AL GIAPPONE: tune and Fantasy, il giapponese Hamagu-
chi Ryusuke ha bissato a Cannes – ricono-
“DRIVE MY CAR” scimento per la miglior sceneggiatura – con
Drive My Car, per più di qualcuno il vin-
citore “morale” della 74esima edizione.
È UN GIOIELLINO TRATTO DAL RACCONTO Uomini senza
donne (Einaudi) di Haruki Murakami, rac-
conta la storia di Yusuke Kafuku (Hidetoshi
» Federico Pontiggia Nishijima), un rinomato regista e interprete
teatrale che sta mettendo in scena una pro-
duzione multilingue dello Zio Vanja di Ce-
chov. Non è art pour l’art, l’uomo cerca di
superare la morte della compagna, la sce-
neggiatrice Oto (Reika Kirishima), amatis-
sima e infedele, il cui ex amante Takatsuki
Scene da Bergman:
ogni matrimonio
fallito è un trionfo
c o n l ’a t t r i c e L i v U l l m a n
(co-protagonista delle sue Sce-
ne con Erland Josephson), a
mutare di segno sono le esigen-
ze del contesto in cui moglie e
marito navigano e tentano, lo-
ro malgrado, di non naufraga-
re. Al punto che ancor più pre-
gnanti del matrimonio in sé,
diventano le istanze del divor-
zio (con figli piccoli), un gesto
ancor più esposto al caro prez-
zo del (soprav)vivere in una so-
cietà individualistica, narcisi-
stica e consumistica come
quella contemporanea.
La scommessa vinta da Levi
è di riuscire a far rispecchiare e
Poesia “Drive my car” di Ryusuke è
la Miglior sceneggiatura di Cannes 74
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IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 IL
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ma
dialogare i suoi bellissimi Mira lista destinato a subire e a rein- de
e Jonathan – gli straordinari ventarsi attingendo al sapere
Jessica Chastain & Oscar Isaac antico.
– con le donne e gli uomini del Lacrime e sangue, emozioni »C
nostro tempo: ogni criticità re- Il remake che solcano tracce profonde Fil
lazionale diventa luogo di un con Chastain negli spettatori: Scene da un Da
dibattimento post-moderno, matrimonio non è psicotera- Tea
siamo nella fisica delle parti- e Isaac pia, bensì una lezione di “cine- To
celle, nel buco nero degli egoi- conserva ma televisivo” che non dimen-
smi. E a cambiar di verso è an- tica la propria natura di dispo-
che il paradigma decisionale: è la potenza sitivo al limite tra verità & fal-
la donna, supermanager di dell’originale sità e realtà & finzione, metten-
successo e simbolo del tec- dosi in-scena con un backstage
no-realismo, a prendere l’ini- pandemico che ci identifica ol-
ziativa, rompendo l’equilibrio tre ogni ambiguità. Mira e Jo-
apparente con una dichiara- nathan siamo noi: facciamoci
zione di tradimento. L’uomo, del bene per evitare di farci del
prof di filosofia ebreo, è l’idea- male. IL C
di I
int
con
nei
(Masaki Okada) ingaggia nel ruolo del pro- conversazioni, intime, possono nascere so-
tagonista. Ma l’elaborazione del lutto non lo all’interno di quello spazio chiuso e in mo- »M
avverrà sul palcoscenico, bensì a bordo di vimento. Un luogo, in realtà un non-luogo, Mu
una Saab 900 rossa: Kafuku ha un glauco-
ma all’occhio sinistro, a scarrozzarlo per Hi-
che ci aiuta a scoprire aspetti di noi stessi
mai mostrati a nessuno”. Un surplace che
Tim
Da
roshima è la giovane, silente ed empatica
autista Misaki (Toko Miura), con cui stabi-
lirà una connessione profonda e salvifica.
non è mai impasse, bensì flusso di coscienza
e conoscenza, che frulla vita e rappresen-
tazione, persona, personaggio e dramatis
Alt
Stu
Ottima trasposizione da Murakami, che
trova un trattamento cinematografico su-
personae, chiedendo al pubblico la sospen-
sione non dell’incredulità, ma dell’indiffe-
LO
di E
periore a Burning di Lee Chang-dong, Dri- renza. eP
ve My Car consegna l’enfant prodige Ha- Merito ineludibile, Drive My Car sa ren-
maguchi, classe 1978, in splendida forma, derci immediatamente consapevoli del pro-
poetica ardita e ricadute esistenziali. Dura prio valore: è un bene prezioso, un film che
tre ore, senza sforzo alcuno per lo spetta- chiedendoci di custodirlo ricambia il favore.
tore, e si dà il privilegio di filmare l’ineffabile, Un road movie da fermo, una seduta di a-
svelare l’indicibile, rinvenire i sentimenti. nalisi per immagini, suoni e –tanti – pensieri.
Complice una eterodossa “camera car”, si Non perdetelo.
scopre dramma da abitacolo, giacché “certe @ fpontiggia1
021 IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 SECONDO TEMPO l 21

30 MARZO
LA PIETÀ BANDINI
ESPOSTA FINO AL 2022 2022 FIORELLO A SANREMO
AMADEUS: “NON POTREI FARLO SENZA DI LUI”

TEATRO E ARTE

: INSCENA ILPERSONAGGIO

o Così fan tutti:

» Edificio 3
Claudio
Tolcachir
Dal 2 ottobre al 7 Shakespeare riscritto
novembre, Piccolo
Teatro Studio o commentato
Melato, Milano
funziona sempre
IL REGISTA
argentino inaugura
la stagione
meneghina con la » Camilla Tagliabue
“Storia di un intento

L
assurdo”, la sua e vecchie insegnanti d’accademia
nuova commedia hanno sempre consigliato ai pro-
“per interni” pri studenti di debuttare con un’o-
pera del Bardo: “Ridotto, frainteso,
maltrattato, Shakespeare sta in piedi da
» Andy solo, nonostante le vostre scempiaggini
Gus Van Sant di giovani registi e attori”. La tirata vale
Dal 7 al 10 ottobre, anche per gli autori: non si contano ogni
Teatro Argentina, anno in libreria le riscritture, i saggi, i
Roma commenti al geniale drammaturgo. Co-

Banksy è a Parma
me se ci fosse bisogno di aggiungere al-
tro alla sua “invenzione dell’umano”, ma
tant’è: così fan tutti, tanto con William
anche le baggianate su carta riverbera-
no (quasi) sempre intelligenza.

(a sua insaputa)
TRA I FRESCHI DI STAMPA, si trovano le
“Guide a…” di Carocci accanto agli ot-
timi studi di Paolo Bertinetti (Shake-
speare creatore di miti, Utet) e Nadia
Fusini (Maestre d’amore. Giulietta, Ofe-
ROMAEUROPA lia..., Einaudi); il più
ospita il regista originale è il PaperA-
americano con il suo mleto della Disney, il
personale omaggio più svalvolato Wil-
ad Andy Warhol liam Shakespeare:
e alla New York
maledetta e geniale
degli anni Sessanta
Nella Capitale italiana “Da collezioni private?!” direte voi. Ma come?
Non è un artista di strada? Sì, però spesso succede
maschera per so-
dalizio italo-e-
b ra ic o? di tale
in- che i privati, che si ritrovano sul muro il suo stencil,
ere della Cultura 2021, cerchino di rimuoverlo per poi venderlo – viste le
quotazioni milionarie di Bansky – suscitando l’ira
Silvano Guido,
aitante antise-
oni
de
» Casa di bambola
Filippo Dini vanno in mostra cento degli abitanti del quartiere, che sentono l’opera co-
me (giustamente) fosse loro, anche se realizzata su
mita, che si in-
terroga sull’i-
un Dal 4 al 31 ottobre, muro privato. Però, lo dicevamo all’inizio, se nell’ar- dentità del
ra-
ne-
Teatro Carignano,
Torino
opere del misterioso te non ci sono regole, non ci possono essere solo
quando fa comodo: il “ratto” dello stencil è legittimo
p o e t a “ n a-
scosta in au-
en-
po- artista britannico e forse dovuto, destino di chi non vuole entrare nei
musei ma starsene libero per le strade e – intento
tori italo-e-
brei, che
al- nobilissimo quanto rischioso – redimere muri di- t r o var o n o
en- menticati. Come in un gioco perverso ma intrigante nell ’att or e
age Banksy riesce a farsi “sequestrare” senza il suo con- una maschera per poter impunemente
ol- senso esplicito ma (forse) con il suo consenso im- pubblicare le loro opere... nella comu-
Jo- plicito – troppo intelligente questo artista per non nità cripto ebraica di Londra”. Aiuto.
oci » Luca Sommi mettere nel conto i rischi. E così le mostre su Banksy Il più pop per spigliatezza e passione

“N
del proliferano per il mondo, ma rigorosamente con la è, invece, Chiedilo a Shakespeare di Ce-
IL CLASSICO ella pittura non esistono regole” dice dicitura “L’artista conosciuto come Banksy non è in sare Catà, che interroga il Bardo come
di Ibsen, diretto e Francisco Goya all’Accademia di San alcun modo coinvolto in questa mostra. Il suo uf- un bibliomante, aprendo a caso le pagi-
interpretato da Dini Fernando il giorno del suo insediamen- ficio è stato informato”. E altrettanto interessanti ne dei suoi libri in cerca di risposte ai
con Deniz Özdogan to come direttore. E questa regola lui la sono gli eventi che accompagnano la mostra, intor- quesiti banali della vita. E funziona: co-
nei panni di Nora incarnava proprio: era il pittore del Re ma al con- no a Parma, nominati Around Bansky, un progetto sì, Sogno di una notte di mezza estate è
tempo denunciava i disastri della guerra e la corru- diffuso di street art che vede il suo empireo a Fiden- consigliato a chi si innamora della per-
so- zione della società. Oggi l’unico artista capace di u- za, vicino a Parma, al “Fidenza Village”, uno dei vil- sona sbagliata; Macbeth è adatto a “chi
mo- » Mumble scire dall’alveo dorato dell’arte contemporanea si laggi dello shopping più famosi d’Ita- si porta l’inferno dentro”, ma non vuole
go, Mumble... chiama Banksy, l’artista inglese senza identità che » Banksy: Building lia. Qui il direttore artistico, che ri- vederlo; Enrico V va ai pessimisti incon-
ssi Timothy Jomm gira le per città del mondo e attraverso i suoi murales Castles in the Sky sponde al nome di Davide Rampello, cludenti; Otello è un farmaco tipo Xa-
che Dal 1° al 3 ottobre, denuncia le debolezze della nostra società. È im- Palazzo Tarasconi, ha pensato a un museo a cielo aperto nax per gli ansiosi...
nza Altrove Teatro prendibile Banksy, compare e scompare dagli angoli Parma, fino al 16.01 dove alcuni degli street artist più noti a A parte qualche deriva buddista
en- Studio, Roma del pianeta – nessuno lo ha mai visto – ma ogni volta livello interazionale hanno “usato” le (mah), ovvietà e déjà-lu – vedi la perni-
tis che dipinge tutto il mondo ne parla. Arte collettiva, si belle strutture classiche del villaggio ciosa e presunta pensosità di Amleto, u-
en- LO SPASSOSO show chiama, arte che torna a parlare al cuore della gente, come murales dove esprimere la loro esplosione di no sciroccato studente per cui muoiono
fe- di Emanuele Salce non esclusiva ma inclusiva: quando un vecchio ru- ingegno – e dove farlo se non in uno shopping cen- ben otto persone, lui compreso, per ven-
e Paolo Giommarelli dere di periferia viene “marchiato” da Banksy acqui- ter, nuova piazza della cultura di massa, ossia del dicarne una –, Catà è un brillante affa-
en- sta immediatamente un grande valore. pop più sofisticato? Camille Walala, Peeta e Luca bulatore e riesce nella difficile impresa
ro- A Parma, Capitale della Italiana Cultura 2021, ha Barcellona hanno fatto diventare i muri di “Fidenza di raccontare Shakespeare come un
che A CURA DI inaugurato a Palazzo Tarasconi la mostra BANKSY Village” una grande pinacoteca en plein air, colo- “nostro contemporaneo”.
ore. CAM. TA. Building Castles in the Sky, un’esposizione che conta rata, allegra e, appunto, collettiva. Perché eviden- © RIPRODUZIONE RISERVATA
a- oltre 100 opere dell’artista, provenienti da collezioni temente Alighiero Boetti aveva più ragione di Goya
eri. private, da Dismaland print a Love Is In The Air, da quando diceva “Nell’arte non esistono regole. Com-
Barcode a Monkey Queen, da Girl with Balloon a presa quella che ho appena detto”.
ia1 Mickey Snake. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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22 l SECONDO TEMPO IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 IL

LIBRI

D. C. (DOPO CHRISTIE)

Il meritato successo
del pensionato
Bordelli, longevo
anche nella top ten
» Giorni
di collera
e di » Fabrizio d’Esposito
annientamento

L
Francesco a riccanza, quando ancora non si
Permunian chiamava così. Rich kids della Pri-
Pagine: 176 ma Repubblica all’alba degli anni BIO
Prezzo: 15,90 e Settanta, quando i social erano solo in HIL
Editore mente Dei: “Erano quattro ragazzi tra i Nat
Ponte alle Grazie venti e venticinque anni, belli, eleganti, 69 a
sfrontati, viziati e temerari (...) figli di di 1

L’editoria italiana
persone immensamente importanti, ric- spic
chi da fare schifo, e con le mani bucate che dina
dove camminavano seminavano soldi”. da “
Feste esclusive in un lago di champagne, Bol
a sniffare cocaina o iniettarsi morfina e a fam
fare sesso violento con escort, i maschi e la

pubblica “caccole
travestiti da nazisti. Tutto sulle colline del volu
Chianti, attorno a Firenze. Ossia il regno la s
bucolico del commissario Franco Bor- Gol
delli, il detective dei romanzi di Marco mig
Vichi. Ragazze smarrite è uscito nel giu- il su
ha p

sentimentali”
gno scorso e dopo tre mesi resiste ancora
nella top ten dei libri più venduti. Un me- “La
ritato successo per il poliziotto giunto or- Rivo
mai alla sua ultima inchiesta. volu
fran
IN QUESTO GIALLO, Bordelli compie infatti di l
sessanta anni e va in pensione. Un trau- aG
ma quieto, per usare un ossimoro. Nel esp
senso che la nostalgia dell’infanzia e i tra- da p
gici ricordi della Seconda guerra mon- “I fa
» Crocifisso Dentello vince il premio Strega. Scaraventato in “un li- Ma è Patrizia la Funebrera la “mario- » Ragazze

F
rancesco Permunian, dal suo
eremo sul lago di Garda, licen-
zia un altro “febbrile tramestio
di santi, puttane e istrioni”. Fe-
dele alla sua vena iconoclasta, aggiun-
ge nuove pagine al suo manicomio di
carta.
Ponte alle Grazie manda in libreria
Giorni di collera e di annientamento,
titolo preso a prestito da Anna Maria
Ortese. Ma è l’ombra di Giorgio Man-
ganelli a sublimare il suo consueto
gioco di specchi. L’autore di Centuria
(che appare in sogno al protagonista),
animato da furia omicida, si avventa
contro una pletora di aspiranti scrit-
tori, rei di distillare “raccontini da Lia-
la”. Sì, perché questo nuovo romanzo
di Permunian è un’invettiva che mor-
de la mano agli annegati nel grande
fiume della scrittura evocato da Ro-
berto Bolaño.
LUNFARDO, IN ARTE DON FIFÌ, voce nar-
rante, “nato e cresciuto laggiù, in quelle
miserabili terre del Polesine”, dopo una
parentesi come cantante nelle balere
della Riviera romagnola, si improvvisa
homme de lettres e con il suo esordio
brificio a cielo aperto in cui si ammassano le
caccole sentimentali dell’intera penisola ita-
liana”, novello editor di una major milanese
scopre talenti beccandoli a caso nell’elenco te-
lefonico o richiamando il primo passante per
strada. Lunfardo, a dispetto dell’odierna “bu-
limia scribacchina”, preferisce chiac-
chierare “con delle vere battone anziché
con certe puttanelle da quattro soldi che
circolano sui marciapiedi dell’editoria
nostrana”.
Tra gli incerti del mestiere respinge le Gran satira
avance di tale Ausilia Intronati, mito- di Permunian
mane che con il suo romanzo autopub-
blicato si reputa la legittima erede di contro i nostri
Virginia Woolf. Quando agli stagisti intellettuali
della casa editrice esibisce come me-
mento un sacchetto di feci evocando la
Merda d’artista di Piero Manzoni la sua
strada professionale è segnata. Nella
provincia padana che lo ha visto cresce-
re –con il padre macellaio minato dall’i-
pocondria che cerca miracoli improba-
bili a Lourdes – Don Fifì sconta il suo esilio a
contatto con una fauna umana in bilico tra
Fellini e Almodóvar: mariti adulteri con bam-
bole di celluloide, poeti a braccio che improv-
visano versi, imprenditori di rubinetteria di
lusso ridotti a fare i clochard, frivoli dandy che
si suicidano sulla pubblica piazza.
netta” che più di ogni altra brilla sul pal-
co di queste pagine stralunate. “Amaz-
zone guerriera con tanto di scarponi mi-
litari”, fascistissima, viaggia con l’anzia-
na madre in sella a un sidecar della Wer-
macht. Campa facendo marchette
all ’Hotel Paradiso, locanda
convertita a bordello. Tra una
gita a Predappio e pompini
intellettuali, Lunfardo in-
treccia con Patrizia una rela-
zione ambigua e discontinua
fintanto la pandemia Co-
vid-19 nella primavera del
2020 non piega la curva di
certi destini prima surreali a
un incubo senza ritorno.
Ecco che il nostro Lunfar-
do si trova a mollo in due pan-
demie che si sovrappongono:
scrittori abusivi e vite spezza-
te dal virus. Si ride amaro
dentro a questo affresco sati-
rico. La distorsione grottesca sembra fi-
glia della nevrosi creativa ma Permu-
nian non fa altro che campionare la real-
tà per allestire il suo teatro dell’assurdo.
C’è più slancio etico qui che in certi re-
sidui engagé.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
smarrite
Marco Vichi
Pagine: 358
Prezzo: 19 e
Editore: Guanda
diale formano uno strano mare in cui il
commissario nuota ma non affoga. Del
resto, il suo presente è fatto di amore e di
tanti amici, con cui condividere la tavola.
E poi c’è sempre un mistero da risolvere.
Questo caso inizia con il cadavere di una
povera ragazza gettato in un fiumiciatto-
lo. Ma stavolta a prevalere su tutto sono i
valori in cui Bordelli ha creduto: il senso
di giustizia, l’indipendenza dal potere, le
relazioni umane, finanche la solitudine
della campagna. Il romanzo si chiude con
la scatola di cartone che contiene il suo
passato da sbirro, dopo aver svuotato la
scrivania. Chissà se lo ritroveremo anco-
ra, il vecchio Bordelli.

Da
Imm
LACHICCA pod
Tud
SEGNALAZIONI » Il Banchetto annuale et a
della Confraternita fra
dei becchini si r
Mathias Enard (e/o) “I fa
David, giovane antropologo
intimorito dai climi esotici,
sceglie un villaggio della
» Non » Coronarisus » Sopravvissuta » La commedia provincia francese come
dimenticare, Nico Pillinini a un gulag cinese mitologica... campo d’indagine. Mentre mai. Chiunque la morte si
non odiare Progedit Gulbahar Haitiwaji Giorgio Pasquali cataloga i tipi umani che porti via, si rincarna sotto
Eugenio Occorsio “Il virus infetto Add Accademia incontra (lo scemo, il politico un’altra forma. In un trionfo di
Baldini + Castoldi della politica” La testimonianza fiorentina corrotto, il prete cicisbeo) erudizione giocosa e polifonia
Storia del giudice sbertucciato dalla scioccante di una La tesi di laurea del partecipa all’annuale cena dei pittorica, Enard squaderna
ucciso dai fascisti satira a fumetti donna uigura prof. più amato becchini, dove si accorge che quanto pensavamo di sapere
,,,,, ,,,,, ,,,,, ,,,,, in quel paese non si muore sull’immortalità. (A. M. F.)

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021 IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021 SECONDO TEMPO l 23

IN ALTRE PAROLE Hilary Mantel Scrittrice

o “Distrutta dalle cure, L’ASSAGGIO

Storia di Kojève,

scrivo per ricucirmi”

l’abile incantatore
che ha diffuso il mito
della fine della storia

» Salvatore Cannavò

T
n si orna il libro su Alexandre Kojève.
ri- uscito nel 2008 con il titolo Il fi-
nni BIOGRAFIA losofo della domenica, e oggi ri-
in HILARY MANTEL proposto con un nuovo titolo, rivisita-
ai Nata nel Derbyshire zione complessiva e tre nuovi capitoli
nti, 69 anni fa, è autrice sempre a cura di Marco Filoni, docente
di di 13 romanzi, fra i quali di Filosofia politica e ottimo divulgato-
ic- spicca la trilogia sulla re. Nella premessa si spiega che questa
he dinastia Tudor, composta versione arriva fino alla morte del filo-
di”. da “Wolf Hall”, “Anna sofo, nel 1968, con l’ambizione di dare
ne, Bolena, una questione di conto non solo della portata della sua fi-
ea famiglia” e “Lo specchio losofia, ma anche della sua dimensione
chi e la luce”. Dai primi due politica.
del volumi la Bbc ha tratto Kojève è un personaggio spumeg-
no la serie tv “Wolf Hall”, giante e che desta curiosità, al di là delle
or- Golden Globe 2016 come sue idee. Emigrato dalla Russia, prima
rco miglior miniserie. Fazi, in Germania poi in Francia, qui si impo-
iu- il suo editore italiano, ne all’attenzione pubblica con le lezioni
ora ha pubblicato anche all’École Pratique des Hautes Étudesse-
me- “La storia segreta della guite da un parterre culturale ecceziona-
or- Rivoluzione”, opera in tre le: “Jacques Lacan, Georges Bataille,
volumi sulla Rivoluzione Maurice Merleau-Ponty, Raymond
francese e i romanzi “Al Queneau (...), Raymond Aron e talvolta
atti di là del nero”, “Otto mesi André Breton”. La sua celebre Introduc-
au- a Ghazzah Street”, “Un tion a la lecture de Hegel ha rappresen-
Nel esperimento d’amore”. È tato un passaggio obbligato e, se si ag-
ra- da pochi giorni in libreria giunge che dopo l’esperienza professo-
on- “I fantasmi di una vita”
» Carlotta Vissani na”. Non nelle sue. Così, a 50 anni, A 23 anni, sposata da tre con

“I
fantasmi sono gli avanzi
di stoffa della vita quoti-
diana, scampoli di sape-
re che non sei in grado di
elaborare, cartelle saltate fuori
dal tuo schedario, macchie d’in-
chiostro sulla pagina”. I fantasmi
occupano Hilary Mantel. Sono
quelli di una vita. Dimorano nei
i il ricordi, nei sogni, nei muri delle
Del case che ha abitato, li ha visti dav-
e di vero. Per la regina anglosassone
ola. del romanzo storico, per il Time
re.
na
to-
tra le cento persone più influenti
al mondo, unica donna ad aver
vinto due volte il Booker Prize coi
no i
nso
primi due volumi della trilogia
sui Tudor e Thomas Cromwell,
, le
ne
scrivere del proprio passato è
“vagare a tentoni per casa con
on tutte le lampadine fulminate, al-
uo
la
lungando una mano in cerca di
punti di riferimento”, ma è anche
co- strumento per “collocarsi se non
dentro un corpo, almeno nel mi-
nuscolo spazio fra una lettera e
l’altra”.
SE LA PROTAGONISTA di Un espe-
rimento d’amore, figlia di umili
Dai Tudor al dolore cattolici irlandesi, come Mantel,
Immortalata per le riannoda infanzia e adolescenza
poderose serie sui dopo aver visto la foto di una vec-
Tudor (“Wolf Hall” chia compagna d’università sul
et al.) e la Rivoluzione giornale, Mantel lo fa mentre sta
francese, Mantel per vendere il cottage nel Norfolk
si racconta ora ne in cui ha vissuto nei 90: è lì che
“I fantasmi di una vita” aleggia lo spettro del patrigno,
quando capisce che il libro della
sua esistenza è nelle mani della
madre, del padre, sparito quan-
do aveva dieci anni e mai più
riapparso, e del patrigno appun-
to (per un periodo la mamma vis-
se con entrambi sotto lo stesso
tetto e dentro due letti differen-
ti), della bambina che è stata e dei
“figli non nati che allungavano le
dita fantasma per rubarle la pen-
decide di “recuperare i diritti d’auto-
re” su se stessa.
Cresciuta in un cupo paesino del
Derbyshire, da piccola sognava di di-
ventare capotreno, cavaliere erran-
te, addestratore di cammelli, imma-
ginava di essere stata pellerossa o che
sarebbe diventata uomo. Cagione-
vole di salute, sarà tormentata anche
da adulta da una serie di disturbi fi-
sici, uno tra tutti l’endometriosi, nei
70 considerata “la malattia della
La regina british
del romanzo
storico svela
in un memoir tutti
i suoi “fantasmi”
donna in carriera” (come a dire: hai
dato precedenza alla carriera e non
ai figli? Eccoti servita), che le causa
dolori atroci, che i medici non le dia-
gnosticano continuando a imbottir-
la di psicofarmaci certi che la causa
del patimento sia la psiche. Quando
le tolgono ovaie, utero, pezzi d’inte-
stino e vescica, ha 27 anni. Una pie-
tra tombale sulla possibilità d’esser
madre. “Sono stata talmente massa-
crata, sabotata e manipolata dalle
procedure mediche, sono stata così
magra e così grassa, che a volte ho la
sensazione di dovermi materializza-
re per iscritto ogni mattina”. Così fa,
dunque. Si aggrappa alla scrittura
per non affondare e perché, a un cer-
to punto, pensa sia la sua strada.
un geologo, molla la pratica fo-
rense per mancanza di soldi, la-
vora un anno in un ospedale ge-
riatrico, poi in un grande magaz-
zino di Manchester. Si stufa pre-
sto. È così che comincia a prende-
re in prestito libri sulla Rivoluzio-
ne francese in biblioteca. Si ap-
passiona, accumula un quantita-
tivo enorme di appunti. Quando
si domanda che cosa sta facendo
si risponde: “Sto scrivendo un li-
bro”. Non sa niente, però, di come
si fa narrativa e il malloppo che » L’azione
propone ad agenti ed editori vie-
ne respinto. Molti si sarebbero
arresi, lei no. Si lancia in acque
politica
del filosofo
Marco Filoni
differenti, scrive Every Day Is
Mo t h er ’s Day, storia cupa con
Pagine: 352
Prezzo: 22 e
protagonisti inquietanti e depri-
menti, lo fa mentre è in Arabia
Editore: Bollati
Boringhieri
Saudita col marito, dopo tre anni
in Botswana, permanenza che le
dà anche l’ispirazione per Otto
mesi a Gazzah Street a raccontare
il complesso mondo saudita, e
rale, Kojève decide di entrare nel corpo
diplomatico francese dando prova di
dieci anni dopo rimette mano al grandi capacità – e probabilmente di
lavoro sulla Rivoluzione francese grande internità alle élites politiche, cul-
vista attraverso le figure di Robe- turali e diplomatiche di mezza Europa –
spierre, Danton e Desmoulins. si colgono le sfaccettature del personag-
Funziona, è il ’92, oggi la trilo- gio, che per i suoi tratti potrebbe ben fi-
gia, un successo, pare prezioso la- gurare in un film a carattere storico.
voro preparatorio per il ciclo de- Nelle lezioni di Kojève, Hegel è stra-
dicato a Cromwell, il progetto volto. Filoni descrive una sorta di “gioco
quindicennale che la dà fama e ri- della seduzione” da parte del docente
conoscimenti. Sempre dedita a che più che rifarsi alla scrittura originale
una routine ferrea, sveglia presto preferisce scomporre i concetti e resti-
la mattina, penna in mano ancor tuirli reinterpretati. Succede, spiega
prima di aver parlato perché i re- l’autore, anche con il concetto di “fine
sidui del sonno, dei sogni, sono della storia” che fascinerà Francis Fuku-
dono e ispirazione, Mantel ri- yama, abbeveratosi alle parole di Kojève
sponde così agli ospiti che le fan- e che in luogo di rappresentare il grande
no visita nella sua casa attuale, enigma del rapporto tra natura e storia
nuovamente nel Derbyshire, in finirà per essere rappresentato solo co-
un edificio che fu manicomio, e le me la vittoria del liberalismo e dell’Ame-
chiedono se ha paura dei fanta- rican way of life.
smi: “Non io, non qui, non ades-
so ”. La scrittura salva ed è, in
qualche caso, così che si tengono
a bada i fantasmi.
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24 l ULTIMA PAGINA IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 25 Settembre 2021

Dalla Prima

» Marco Travaglio

N
on solo: Dell’Utri avrebbe
“successivamente rinno-
vato tale interlocuzione
con i vertici di Cosa Nostra, in e-
sito alle avvenute carcerazioni di
Ciancimino e di Riina, così age-
volando il progredire della ‘trat-
tativa’ Stato-mafia... quindi raf-
forzando i responsabili mafiosi
della trattativa nel loro proposito
criminoso di rinnovare la minac-
cia di prosecuzione della strategia
stragista; agevolando material-
mente la ricezione di tale minac-
cia (portata da Mangano su
mandato di Bagarella e Brusca,
nda) presso alcuni destinatari e...
favorendone la ricezione da Ber-
lusconi” appena insediato a Pa-
lazzo Chigi. Quest’ultimo passag-
gio è l’unico “fatto” che la Corte ri-
tiene non provato: è certo che i
mafiosi gli fecero sapere quali fa-
vori pretendevano dal governo B.
per mantenere la pax mafiosa,
ma non che Dell’Utri ne avvertì B.
Il quale quindi li favorì non per-
ché fosse sotto ricatto, ma sua
sponte.
I fatti che raccontiamo da anni
sono dunque veri. E bastano e a-
vanzano per un giudizio, se non
penale, almeno politico, istitu-
zionale e professionale non tanto
su Dell’Utri (pregiudicato per
mafia), quanto sui tre “servitori
dello Stato” che trattarono con
Cosa Nostra anziché combatter-
la. Non era reato? È la tesi della
Corte. Ma che trattarono non c’è
dubbio: infatti nel ’97, appena
Brusca svelò la trattativa, anche
Mori e De Donno la chiamarono
così. Ora si dice che finsero di trat-
tare in un’astuta operazione di in-
filtrazione per raccogliere infor-
mazioni e catturare Riina. E allo-
ra perché non avvertirono i pm né
il vertice dell’Arma, non verbaliz-
zarono e non pedinarono Cinà (il
postino che portò a Riina i loro
messaggi affidati a Ciancimino sr.
e tornò indietro col papello) né
Ciancimino jr. (il postino del pa-
dre)? Perché non perquisirono il
covo di Riina? Perché non arre-
starono Santapaola, scovato da
un collega a Terme di Vigliatore?
Perché non catturarono Proven-
zano, consegnato da un pentito a
Mezzojuso? Buon per loro che
siano stati assolti. Ma quei “fatti”
restano: qualcuno vuole scoprir-
ne il perché? Erano dei fessi inca-
paci o degli agenti deviati? La
trattativa incoraggiò Cosa Nostra
a uccidere Borsellino, la sua scor-
ta e tanti altri innocenti nel ’93. La
loro brillante attività investigati-
va produsse una catastrofe senza
pari. Data anche l’età, nessuno
vuol mandarli in galera. Ma, se
passa l’idea che trattare con la
mafia è lecito, o financo doveroso,
perché mai un giudice dovrebbe
condannare un mafioso a rischio
della vita, anziché mettersi d’ac-
cordo? Perché un ufficiale do-
vrebbe catturare i mafiosi giocan-
dosi la pelle, anziché lasciarli an-
dare? Perché un negoziante do-
vrebbe rifiutare il pizzo ai mafiosi
rischiando rappresaglie, anziché
farci amicizia?

PROGRAMMITV

08:30 UnoMattina in famiglia 07:35 Streghe 08:00 Agorà Weekend 07:45 Un Ciclone In Famiglia 07:59 Tg5 07:59 Cartoni animati 07:00 Omnibus News 19:20 Finalmente la felicità
10:25 Buongiorno benessere 09:40 Homicide Hills 09:00 Mi manda Rai3 09:42 FILM Franco, Ciccio 08:45 X-style 09:45 The Bold Type 07:30 Tg La7 21:00 Questo o quello - Speciale
11:15 Gli imperdibili 10:25 Il lato positivo 10:20 Timeline Focus e il Pirata Barbanera 09:25 Super Partes 12:25 Studio Aperto 07:55 Omnibus - Meteo 21:15 Un fantastico via vai
11:20 Passaggio a Nord Ovest 11:15 Check up 10:40 Geo 12:00 Tg4 11:00 Forum 13:00 Sport Mediaset 09:40 Coffee Break 22:55 Ridatemi mia moglie Ep. 2
13:30 Tg1 12:00 La stagione della rinascita 11:15 Doc Martin 12:31 Il Segreto 13:46 FILM Batman 11:00 L'Aria Che Tira - Diario 00:20 Fire with Fire
14:00 Linea Blu 13:00 Tg2 Giorno 12:00 Tg3 13:00 Tg5 12:50 LIKE Tutto ciò che piace 02:00 Il grande match
13:00 La Signora in Giallo 13:41 Beautiful 16:11 FILM Rush Hour - Due
15:00 Dreams Road 14:00 Le indagini di Ruby... 13:00 La Grande Storia 14:00 Lo Sportello di Forum Mine Vaganti 13:30 Tg La7 03:55 Mr. Brooks
15:45 A Sua immagine 15:30 Darrow & Darrow 14:20 Tg3 14:10 Una Vita 14:15 Calcio femminile 05:55 Questo o quello - Speciale
15:30 Pensa in grande 15:20 Love Is In The Air 18:30 Studio Aperto
16:30 Tg1 16:50 Squadra Spec. Stoccarda 15:00 Gli imperdibili 17:00 Scambio Fatale Milan vs Sassuolo
16:45 Ritratto d'amore 17:40 Gli imperdibili 15:20 Via dalla pazza folla 16:30 Verissimo 19:30 C.s.i. - Scena del Crimine 17:00 Atlantide
18:00 Amore in quarantena 17:50 Tg Sport Sera 17:10 Presa diretta 18:58 Tg4 20:24 Ncis - Unità Anticrimine 20:00 Tg La7 18:00 Professione assassino
19:50 Tempesta d'amore 18:45 Caduta Libera
18:45 Reazione a catena 18:10 Scatti di follia 19:00 Tg3 21:20 FILM Space Jam 20:35 In Onda 19:00 Professione assassino
20:30 Controcorrente 20:00 Tg5 23:02 FILM Asterix alle Olim-
20:00 Tg1 19:40 F.B.I. 20:00 Blob 20:40 Paperissima Sprint 21:15 Downton Abbey 20:00 Fratelli di Crozza
20:35 Soliti ignoti - Il ritorno 20:30 Tg2 20:30 Che ci faccio qui 21:25 FILM Agente 007 - Dalla piadi 00:25 In Onda (r) 21:25 Il delitto Claps
21:25 Arena Suzuki 21:05 The Rookie 21:20 Indovina chi viene a cena Russia con amore 21:20 Tu Si Que Vales 01:25 Izombie 00:35 Tg La7 Notte 23:25 I misteri di Arce - Chi ha
00:05 Tg1 Sera 21:50 Bull 5 23:20 Tg3 Mondo 23:59 FILM Lo Squalo 3 01:00 Tg5 02:15 Studio Aperto 01:05 LIKE Tutto ciò che piace ucciso Serena?
00:10 Mai così vicini 22:40 Clarice 23:45 Tg3 Agenda del mondo 01:59 Tg4 Ultima Ora - Notte 01:35 Paperissima Sprint - La Giornata 01:45 Face to Face 01:25 Ho vissuto con un killer

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