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Il nostro approccio

alla Teosofia
Radha Burnier

A
bbiamo preso in esame due aspetti im- mo riflettere, meditare a lungo nel profondo
portanti; la fratellanza universale senza del nostro cuore. Se facciamo così allora il no-
distinzioni, uno stato di coscienza con stro approccio alla teosofia sarà fecondo, per-
implicazioni profondissime e, in secondo luo- ché teosofia è sapienza divina. Il nostro lavoro è
go, l’importanza cruciale del percepire la veri- di pervenire a quella sapienza.
tà, la consapevolezza della quale rende diversa La vita teosofica è basata sulla sapienza, non
tutta la nostra vita e ogni relazione. Se diventia- solo sulla conoscenza concettuale. Se vogliamo
mo coscienti non solo della forma e dell’appa- una prova della sterilità della conoscenza nel
renza delle cose, ma anche della loro vera natu- senso comune del termine, abbiamo solo da
ra interiore, allora vi è amore, abbiamo a cuore guardare il nostro mondo del ventesimo secolo,
e ci occupiamo di ogni cosa. Se comprendete il nel quale essa aumenta ogni giorno, ogni minu-
significato e la bellezza di un fiore, siete teneri to. Eppure è un mondo di crudeltà straordina-
con lui. Quando non si vede o si vede solo un ria, d’ignoranza dal lato spirituale. Forse nessu-
oggetto che varia a seconda dei nostri desideri na epoca ha visto tanta crudeltà come la nostra.
e del nostro condizionamento momentaneo, Si pensi a popoli interi spostati con la forza dal-
allora si può essere distruttivi e creare il caos. le loro case. Questo solo basterebbe a renderla
Quindi, la ricerca della verità non è remota e un’età crudele. Ma vi sono molti altri avveni-
astratta. È il più pratico degli sforzi. menti nei quali non occorre che ci addentriamo.
Naturalmente la fratellanza senza distinzio- La conoscenza non ha contribuito a rendere
ni – di natura universale – e la consapevolez- gli esseri umani più felici, più pacifici o amore-
za della natura interiore, della bellezza e del voli. Perciò non c’è nessun motivo per ricercar-
significato della vita cose sono correlate. La ne un’altra forma che noi chiamiamo teosofica.
fratellanza è il riflesso della giusta percezione Non si deve far diventare la teosofia una teoria,
nell’azione. Tutto questo è attinente al nostro una dottrina, una serie di concetti. Deve essere
studio della teosofia. Non diciamo: “Di questo la verità che trasforma, che ci rende amorevoli,
so tutto, conosco la fratellanza” perché non è premurosi, teneri nei nostri rapporti, come lo
vero. Sappiamo in un certo modo. Abbiamo siamo quando guardiamo la bellezza nascosta
un concetto mentale sulla fratellanza, che può di un fiore. Ma il fiore non è un esempio suffi-
essere forse inadeguato e incompleto perfino ciente, perché è troppo facile sentire la bellez-
come concetto ma, per quanto bello, esso non za di un fiore, almeno a livello superficiale. È
è la stessa cosa dello stato di coscienza nel quale molto più difficile vedere la bellezza altrove: nei
la fratellanza universale è una realtà. Vi è un’e- minorati, negli indigenti, in tutti i tipi di perso-
norme differenza fra i due. Vi sono questioni ne e in tutte le cose generalmente trattate con
che dobbiamo esaminare e sulle quali dobbia- durezza o indifferenza. Dobbiamo interessarci

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alla verità che trasforma, che libera la mente tirsi soddisfatti dalle sole affermazioni, dalle bel-
dall’egocentrismo, non alla conoscenza sterile. le dissertazioni o discussioni. Il nostro approccio
Come perveniamo alla verità che è la teo- deve condurci a scoprire in noi la verità, a sentirla.
sofia? Dovremmo innanzi tutto capire che i Per fare questo dobbiamo prima convincer-
nostri pensieri e opinioni non sono la verità. ci che le parole e i concetti non sono la verità,
Se, quando studiamo un libro, tutto quello che per quanto sottili possano essere; e neppure i
acquisiamo sono opinioni e conclusioni, che libri stampati lo sono. Essi possono essere dei
valore ha? Vi sono due tipi di letteratura: ve n’è mezzi utili per farci pervenire alla verità. Per
una che offre quella conoscenza che ha poco o esempio la lettura di un libro adatto aiuta a libe-
niente a che fare con la via della sapienza, co- rare la mente dall’assillo dei problemi persona-
me la conoscenza su come funziona un aeropla- li di scarsa importanza. È importante imparare
no o quali montagne si assomigliano sul piano a elevare la mente dal livello personale a quello
astrale. Come può questo renderci più saggi? umano più vasto.
Non può. Chi ha questo genere di conoscenza I libri che studiamo possono dunque aiu-
o asserisce di averla, in genere, è esattamente tarci – se sono quelli giusti e se li adoperiamo
uguale a chiunque altro. Nelle Upanishad si nar- nel modo corretto – a elevarci al di sopra del
ra di un tale che va da un saggio e dice: “Ho stu- personale e dell’insignificante. Essi possono an-
diato ogni cosa, non solo la scienza, l’arte e la che ispirare la mente a esaminare in profondità
grammatica, ma anche le scritture, la religione quello su cui altrimenti sorvoleremmo. Quan-
e la filosofia, eppure mi manca la saggezza”. Se do diciamo che un libro o una conversazione
vogliamo, anche la teosofia si potrebbe aggiun- ispira, che cosa intendiamo? Significa che ha
gere a quella lista! Possiamo studiare tutti i li- toccato qualcosa nel profondo di noi stessi. Ma
bri teosofici, conoscere ogni citazione, dire che spesso, dopo quel breve momento di ispirazio-
H.P.B. affermò qualcosa ma che Annie Besant ne, lasciamo cadere l’argomento. E quando si
dichiarò qualcos’altro, possiamo abbandonarci tratta della sapienza, dovremmo tenercelo den-
a discussioni e dispute vane e, dopo tutto que- tro, soffermarci ogni tanto, guardarlo da diver-
sto, che cosa è avvenuto in noi? Niente. Siamo si punti di vista, considerarlo sotto vari aspetti,
esattamente dove eravamo. Questo tipo di ap- vedere se vi è maggiore profondità di quanto
proccio non è veramente d’aiuto. avevamo prima percepito. Forse allora, a poco
La vera letteratura teosofica, se affrontata a poco, cominceremo a conoscere il contenuto
nel modo giusto, può invece aiutare l’aspirante reale di ciò che è stato detto.
nella sua ricerca di saggezza e nella sua vita. Ciò Vi può essere un insegnamento completo in
presuppone che non si prenda quello che viene una singola parola. Ogni insegnante spirituale
detto come materiale da imparare a memoria e ha parlato d’amore. Può essere necessaria una
da ripetere. L’affermazione “La mente è la di- vita intera di contemplazione per trovare il si-
struttrice del reale” è nota a tutti noi. Sappiamo gnificato di tale termine. Per questo motivo il
in modo intellettuale che essa è importante e nostro approccio deve essere di seria esplora-
possiamo anche discuterne. Ma non è per noi zione, non quello di uno che dica: “Sì, di questo
una verità finché non incominciamo a vedere so tutto”. La questione deve rimanere in sospe-
che la mente è limitata, incline all’inganno e so, in attesa di una risposta. Dovremmo esami-
all’insensibilità. Dobbiamo comprendere come narla e cercare di dare la risposta. Ma nessuna
essa funzioni in noi e passare dalle apparenze a risposta può essere definitiva, conclusa, se il
percepire la vera natura delle cose. È futile sen- soggetto è spirituale. Sappiamo che cosa è l’a-

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Rivista Italiana di Teosofia Dicembre 2020

more solo quando esso è diventato una realtà cace. Ella afferma inoltre che il futuro della S.T.
dentro di noi, quando è universale, totalmente dipende dalla buona volontà, dalla devozione
altruistico, senza scelta. Sappiamo che la mente e dall’altruismo dei suoi membri e anche dal
è la distruttrice del reale solo quando non erige fatto che la teosofia diventi una sapienza viven-
più barriere e consente un contatto diretto fra te. La S.T. non chiede alla gente di credere in
il nostro essere interiore e quello di ogni altro. qualche cosa, nel karma, nella reincarnazione
Allora soltanto ci sarà la conoscenza reale, sen- o in qualcos’altro. Il karma e la reincarnazione
za il pensiero “Io conosco”. Quindi dobbiamo possono essere dei fatti nello schema delle co-
affrontare la conoscenza teosofica come princi- se; tuttavia dobbiamo studiare, cercare di com-
pianti, con un serio spirito di ricerca. prendere in quale modo siano logici e offrano
Spesso si crede che il rispetto per un istrut- una spiegazione ragionevole, finché non li co-
tore spirituale significhi accettare l’autorità di nosceremo direttamente come reali; il che per
quella persona o metterla su di un piedistallo. ora non avviene.
Ogniqualvolta vi è una discussione, se si cita È importante sapere cosa è vero per noi
l’autorità, quella deve diventare la parola defi- e cosa non lo è. Vi sono molte possibilità per
nitiva. Questo può essere un approccio errato. auto-ingannarsi. Il nevrotico pensa che ciò che
Il più grande rispetto che possiamo tributare vede sia realtà; anche il sognatore ha la propria
alle parole di saggezza è di tenerle nel cuore, realtà. Le nostre visioni potrebbero essere l’e-
meditare su di esse, ripensarci, sperimentarle, spressione di ambizioni e desideri nascosti e
cercare di tradurle in azione e verificarne la va- diventare la nostra realtà. I devoti cristiani han-
lidità. Il Buddha disse: “Non accettate qualcosa no apparizioni della Vergine Maria, mentre i
perché è scrittura o tradizione o perché altri la buddhisti vedono la Kwan Yin in una forma par-
credono; neppure perché lo dico io: scoprite da ticolare e i devoti indù vedono Krishna con il
voi stessi. Siate la lampada a voi stessi”. Ma po- flauto. Perché l’indù non vede la Kwan Yin, il ci-
tremmo usare anche queste stesse parole come nese la Vergine Maria e così via? Semplicemente
una citazione autorevole, invece di metterle in perché la visione corrisponde a quello che già è
pratica; questo non deve essere lo spirito degli nella mente. La fede profonda e la devozione
studi teosofici. La comprensione o conoscenza possono evocare certe forze; non è necessario
reale ha a che fare con la rigenerazione perché, addentrarci in questo argomento. La devozione
più percepiamo e comprendiamo la grande pura è una forza ed evocherà qualche cosa, ma
profondità di qualsiasi affermazione che riflet- la forma che assume varia a seconda del condi-
te la verità, più le nostre vite saranno trasforma- zionamento della persona. Questo spieghereb-
te. Quando non vi è alcun riflesso sulla qualità be come qualcuno possa essere sinceramente
delle nostre azioni e dei nostri rapporti, la veri- chiaroveggente e nondimeno commettere de-
tà non è stata sfiorata. gli errori. Quindi non si deve ritenere certa la
La S.T. non è destinata a consistere in un propria conoscenza o percezione. È necessario
gruppo di credenti in una nuova teologia, in analizzarle continuamente ed essere vigili.
una nuova filosofia denominata teosofia. Se Una risoluzione del Consiglio Generale
succede, procurerà un grave danno. Ne La Chia- della Società Teosofica dichiara che non vi è
ve della Teosofia, in risposta a una domanda sul nessuna autorità nella Società, neppure H.P.B.,
futuro della S.T., H.P.B. dice che, se diventerà nessuno le cui affermazioni o scritti debbano
un’altra setta, morirà. Potrà continuare come essere accettati come definitivi. Non dobbiamo
un guscio, ma non essere un corpo vivente effi- istituire un’autorità in nome della cooperazio-

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ne, amicizia o unità, perché questo è contro il scernimento e scoprire la verità, affonda in una
carattere della S.T.; possiamo onorare H.P.B. ed forma di ottusità che non è desiderabile per la
esserle grati, ma né lei né Buddha né Gesù pos- crescita spirituale.
sono costituire un’autorità nella Società Teoso- Il vero insegnante cerca di suscitare l’intel-
fica. Nessuno deve accettare un dogma senza ligenza spirituale del discepolo, proprio come
metterlo in discussione e senza usare la propria faceva Buddha: “Devi scoprire le cose da te, io
intelligenza. E nemmeno vi è una scrittura da ti darò dei suggerimenti, ti indicherò la direzio-
seguire. Io personalmente non accetto neppu- ne. Ma tu devi percorrere il sentiero”. Questi
re che vi siano “libri classici” poiché, quando maestri, membri della S.T. o meno, apparten-
qualifichiamo come “classiche” alcune opere, gono alla “comunità” teosofica. Solo gli pseudo-
ne mettiamo altre in una categoria diversa. Al- guru dicono: “Non devi cambiare te stesso; tutto
cuni testi sono ricchi di contenuto e particolar- quello che devi fare è credere in me” o ancor
mente apprezzati per le intuizioni che suscita- peggio: “Toccherò la tua fronte e sarai traspor-
no e per lo stimolo che offrono. Tuttavia non tato in una sfera trascendente”.
vi può essere una sola fonte di ispirazione per Se non comprendiamo questo, potremmo
tutti in ogni momento. La S.T. non dice a nessu- avviare un programma sbagliato nei nostri grup-
no: “Questi sono i libri che si devono studiare”. pi, non sapere quale tipo di relatori invitare o
Quando abbiamo compreso i concetti teo- quali libri sottoporre all’attenzione delle perso-
sofici noi sappiamo che l’evoluzione non è una ne. Non diciamo loro che debbono leggerli o
questione meramente biologica. Attraverso le accettarli, ma incoraggiamo o scoraggiamo cer-
crescenti complessità e la perfezione dell’orga- ta letteratura per aiutare tutti a comprendere
nismo fisico, del cervello ecc. viene elaborato da sé, a schiudere il proprio discernimento, la
uno strumento per lo sbocciare della coscien- propria intelligenza spirituale, la saggezza, non
za in tutto il suo splendore. Tutte le possibilità, la fede cieca.
tutte le facoltà che vi sono racchiuse si mani- Come abbiamo detto in precedenza, vi sono
festano. Col dischiudersi della coscienza av- due tipi di letteratura: quella non utile alla ricer-
viene quello che Krishnaji chiamò il risveglio ca della saggezza e quella che possiamo chiama-
dell’intelligenza. Dunque il progredire dell’e- re teosofica (non necessariamente edita da case
voluzione non è essenzialmente biologico, ma editrici teosofiche), che contiene la conoscenza
coinvolge l’essere interiore, la natura del quale utile per trovare la saggezza, purché i mezzi non
è intelligenza, amore e beatitudine. Per lo svi- siano scambiati per il fine. Questo tipo di cono-
luppo dell’intelligenza non giova conformarsi e scenza deve essere usato come una mappa viene
dire: “Credo in questo perché il tale o il tal altro usata per conoscere un Paese. La carta non è
lo ha detto”. Vorrebbe dire abdicare all’intelli- il Paese, naturalmente. H.P.B. afferma che La
genza. Sarebbe lo stesso che dichiarare: “Io non Dottrina Segreta può condurre alla verità ma non
voglio pensare, l’altra persona ha esaminato è la verità, giacché le parole non sono la verità.
ogni cosa, è più saggia di me, quindi accetterò Dovremmo anche distinguere entro la let-
le sue idee e sarò pigro!” Questo non è ciò che teratura teosofica stessa ciò che è essenziale da
la Società Teosofica ci chiede. L’intelligenza ri- quello che non lo è. Nelle Lettere dei Mahatma
chiede che si usino facoltà come l’osservazione troviamo molti episodi avvenuti all’epoca. Se ne
e l’intuizione. Se una persona non usa i muscoli padroneggiamo i particolari potremo diventare
del suo corpo fisico, questi si atrofizzano. Allo esperti della storia della S.T., ma non necessa-
stesso modo, se essa non cerca di usare il di- riamente più saggi. Dal momento che il tempo

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è limitato, dobbiamo imparare a cogliere l’es- senza ambizione? E come cresciamo? Tutti noi
senziale. Questo è vero non solo per ogni libro, possiamo osservare e scoprire se qualcosa non
ma per ogni capitolo o passo che studiamo. Vi va nella natura del nostro studio o nel nostro
sono princìpi importanti, linee guida e indica- modo di affrontarlo. Se va bene dovremmo
zioni sulla natura reale della vita e istruzioni crescere nell’amore e nella comprensione, an-
etiche che sono molto importanti. Dobbiamo che delle persone “difficili”. Tutte le persone
soffermarci su di essi, sperimentarli. Nella Bha- spiritualmente grandi sono state un esempio
gavad Gita Sri Krishna, che rappresenta il divi- di come la comprensione possa abbracciare il
no spirito universale manifesto e immanifesto, cosiddetto peccatore. Nessuno pecca se non
dice che nella Natura non c’è fine ai dettagli. è spiritualmente ignorante e, quanto più una
Coloro che vogliono imparare tutti i particolari persona è ignorante, tanto più ha bisogno della
non vi riusciranno mai, poiché l’energia crea- comprensione degli altri. Questo non significa
tiva è così grande che ci saranno altre forme, accondiscendere a tutto quello che essa vuole o
altri cambiamenti. Quindi, attraverso lo studio, dire che ha ragione; si devono sviluppare nello
dovremmo cercare di giungere a ciò che è im- stesso tempo il discernimento e la comprensio-
portante. Lo studio dei fenomeni e dei proces- ne. Ma se non ne conosciamo le difficoltà inte-
si della Natura e la conoscenza dei fatti sono riori, come possiamo aiutarla?
certamente interessanti, ma non è lo stesso che La prova se si apprende correttamente la teo-
la percezione della verità che ne sta alla base e sofia sta quindi nell’aumento della comprensio-
che è sapienza. Quello che è importante è il si- ne, dell’amore, della serenità, della sensibilità e
gnificato dei fenomeni e dei processi. Qual è il nell’apertura non solo verso gli altri esseri uma-
significato della sofferenza, antica di millenni, ni ma verso la vita intera: il piccolo filo d’erba,
l’onnipresente? Non lo possiamo afferrare ve- l’uccello in volo, le creature di ogni specie. Vi è
nendo a conoscenza dei particolari che la carat- bontà dappertutto. La qualità preziosa della vi-
terizzano in tutto il mondo. Per quanto possia- ta esiste dovunque ci sia vita. Ci stiamo aprendo
mo tenerci al corrente delle notizie sulle mol- al senso di bellezza e di verità del tutto? Questo
teplici sofferenze dell’uomo e degli animali, è è il processo per giungere alla maturità. Guar-
di gran lunga più importante approfondire ciò diamo con onestà quello che succede, se stiamo
che essa è e chiederci se vi sia una via d’uscita. davvero diventando più aderenti ai princìpi te-
Nei nostri studi di teosofia dobbiamo scanda- osofici oppure no, se il nostro modo di studiare
gliare le fondamenta. Se lo studio non apre la e di imparare la teosofia è corretto, dal momen-
mente all’essenziale, e questo ha come effetto to che la prova sta nella condotta e nei rapporti
la trasformazione, esso può produrre un picco- quotidiani.
lo cambiamento, ma non radicale e duraturo.
Esaminiamo ora la relazione tra questi Tratto da Rigenerazione Umana -
studi e l’attualità della nostra vita quotidiana: Conferenze e Discussioni, capitolo IV,
gli argomenti studiati non devono diventare pp. 29-38.
astrazioni indipendenti dai problemi dell’uo-
mo e dai nostri crucci individuali. Il karma e Tradotto dalla prof.ssa Anna Crosazzo,
la reincarnazione quale messaggio portano ai riveduto dal prof. Enzo Forcellini.
rapporti, ai pensieri e alla condotta quotidiani?
La prova della nostra comprensione sta nella Radha Burnier è stata Presidente della Società
vita di ogni giorno. Cresciamo regolarmente, Teosofica dal 1981 al 2013.

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