è una frazione di Monsummano Terme in provincia di Pistoia.
Il paese consiste ancora oggi nell'antica rocca sulla sommità di un colle, posto al km 4,35 sulla statale 436 in direzione Fucecchio. La fortificazione si arrese spontaneamente a Firenze all'inizio del XVI secolo e nel 1597 Ferdinando I de' Medici vi fece costruire la villa medicea di Montevettolini, che inglobò il borgo. La rustica villa-fattoria, a pianta poligonale, faceva capo a un vasto territorio bonificato a cavallo tra Cinque e Seicento. In una lunetta di Giusto Utens del Museo di Firenze com'era (1599) si vede la villa dipinta "a volo d'uccello", con accanto la chiesa dei Santi Michele Arcangelo e Lorenzo Martire, con il campanile che un tempo era la porta-torre della rocca, tutt'oggi esistente. Poco lontano dal paese si trova anche l'oratorio di Santa Maria della Neve, con un pregevole affresco quattrocentesco di scuola pistoiese. Fino ad alcuni decenni fa erano caratteristiche di Lamporecchio anche alcune aziende che “lavoravano” i fiori secchi per farne composizioni ornamentali e che, soprattutto in estate, impiegavano una grande quantità di manodopera, in prevalenza femminile. A Lamporecchio è esistita anche una produzione artigianale di cappelli di paglia, così come è stata un'importante e pregevole caratteristica del paese la tradizione dei ricami, che sia pur in maniera più limitata ancora sopravvive soprattutto nella zona collinare di San Baronto, Porciano, Papiano…. Esiste un tipo particolare di punto, chiamato significativamente “punto di Lamporecchio” che pare sia nato proprio all'interno della scuola di cucito istituita da Laura Merrick. Attualmente l'economia di Lamporecchio si basa principalmente sull'attività terziaria, in modo particolare sul commercio (fisso e ambulante) e su varie attività industriali, fra cui alcune di un certo rilievo, sviluppate soprattutto nel settore calzaturiero, dolciario, edile, in quello della produzione di materie plastiche, nel settore agroalimentare, ed in quello della commercializzazione dei prodotti agricoli, in primo luogo dell'olio e del vino. L'agricoltura attualmente continua a rivestire una certa importanza anche perché viene realizzata con tecniche avanzate e modalità operative vantaggiose anche per la presenza di importanti strutture cooperative: fra le altre, l'Oleificio Cooperativo Montalbano, la Cooperativa Vinicola “Chianti Montalbano”, all'interno della quale, dal 1994, sono comprese anche le strutture e le attività di una cooperativa “storica” del territorio, la Cooperativa Agricola “Giuseppe di Vittorio”. Alcuni anni fa i Sindaci del Montalbano, Capraia e Limite, Carmignano, Cerreto Guidi, Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, Quarrata, Serravalle Pistoiese, Vinci, sottoscrissero un “Patto” per lo sviluppo di questo territorio. Alla base di questa intesa c'era la convinzione comune che il Montalbano doveva essere inteso come un sistema territoriale omogeneo, un territorio in cui la presenza umana si è caratterizzata per una felice sinergia fra il contesto naturale e le stesse attività umane, con i suoi antichi terrazzamenti costruiti in modo sapiente, ricchi di vigneti e uliveti, con le sue antiche fattorie disseminate lungo le pendici collinari, con una diffusa attività agricola di qualità. Un ambiente a “misura d'uomo” che si è mantenuto, suggestivo e confortevole nel corso dei secoli. Il “Patto” si proponeva di salvaguardare questa realtà sviluppando un'azione politica coerente rivolta a salvaguardare l'ambiente, valorizzandone fra l'altro le potenzialità turistiche e la qualità dei suoi prodotti agricoli più tipici: vino ed olio. In questo contesto di dare vita ad uno strumento che fosse in grado di creare una rete di supporto alle aziende, di collegare i punti di forza turistici, culturali e produttivi, di presentare in una logica di sistema integrato il nostro territorio, i suoi operatori e i loro prodotti, nasce nel 2004 l'Associazione Strada dell'Olio e del Vino del Montalbano – Le Colline di Leonardo, riconosciuta ufficialmente dalla Regione Toscana. Il proposito dell'Associazione è di favorire la valorizzazione della viticoltura e dell'olivicoltura di qualità. In questa zona vengono prodotti il Chianti Montalbano DOCG, il Bianco della Valdinievole DOC, il Vin Santo della Valdinievole, il Bianco Empolese DOC, i vini di Cerreto ad indicazione geografica tipica. L'olio d'oliva qui prodotto, famoso per le sue qualità organolettiche e l'alto valore nutrizionale è l'extravergine IGP Toscano “Montalbano”. Il progetto è stato fin dall'inizio apprezzato e condiviso dagli operatori di questo territorio che hanno aderito in modo significativo alla Strada: circa 140 tra aziende agricole, aziende agrituristiche, oleifici, cantine, enoteche, ristoranti, alberghi, terme, strutture sportivo, associazioni agricole, Enti Locali.