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FKHQXPHURVHL" Non permetterebbero, a chi di dovere,
 proprio grazie al numero, di punire o
“mandare a riposo” colui che si macchia di
6ono mesi che sentiamo parlare di gravi atti di violenza o di gesti inconsulti?
“Tessera del tifoso” e delle migliorie (a A queste domande, vorrei rispondere con
detta loro e dei loro strani sondaggi…) che un’intervista (riportata sul libro “Quando lo
questa ha apportato al nostro sistema di stato uccide” di T. Della Longa- A. Lai,
controllo in ambito delle manifestazioni Castelvecchi Tazebao editore) al
sportive nazionali. Non si è più sentito presidente nazionale dell’unione arma dei
parlare, invece, della numerazione sui Carabinieri (che include anche i reparti
caschi dei reparti antisommossa impiegati celere) Antonio Savino. Se leggerete la
negli stadi e nella manifestazioni di minuziosa intervista, capirete quanto
piazza. segue: l’esigenza di ogni libero cittadino,
Eppure, per chi non lo ricordasse, è da un perché stiamo trattando una questione di
bel pezzo (oramai qualche anno) che interesse comune (e non prettamente
svariate associazioni organizzano raccolte ultras), di potersi sentire maggiormente
firme per portare a galla il problema. tutelato da un numero di identificazione
Problema tutto italiano, dato che in molti riportato su di un casco, non è correlata
altri paesi europei (e non) liberi e alla reale volontà (da parte di chi sta in
democratici, i numeri sui caschi degli alto) di rendere questa gente riconoscibile.
agenti impiegati nei “reparti speciali” sono Il Dott. Savino ammette che uomini
la normalità. Allora perché in Italia non impiegati nella forza pubblica, non sono
vogliono adeguarsi? A questa domanda adeguatamente addestrati ad affrontare
dobbiamo associare una serie di altre situazioni di stress o pericolo. Di fatto,
domande. I numeri sui caschi non carabinieri e poliziotti imparano il loro
comporterebbero una maggiore efficienza mestiere sul campo, giorno dopo giorno,
di chi dovrebbe tutelarci?  facendo esperienza sulla propria pelle.

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Magari “rubando” consigli ai più vecchi e


qualche aneddoto dai propri superiori, ma
non essendo sufficientemente esercitati
per il compito a loro assegnato. Insomma,
noi cittadini crediamo di avere a che fare
con uomini di reparti “speciali”, quando
così realmente non è. La maggior parte di
quegli uomini, è gente inesperta; gente
alle prime armi, messa lì a eseguire un
compito ingrato; la classica patata bollente
da affibbiare ai soggetti più giovani, più
incoscienti, con più palle e meno testa.
Magari senza famiglia, ragazzi che hanno
“meno da perdere” rispetto ad agenti più stessa ammissione comporterebbe il
anziani, quindi più spavaldi e sprezzanti (a licenziamento. E come mai dai controlli cui
parole, ma non nei fatti) del pericolo. vengono posti gli agenti, questo non
Il casco numerato permetterebbe di capire risulta? Proprio perché i controlli vengono
ed aprire gli occhi, ed è questo che loro eseguiti in ospedali militari, dove operano
non vogliono. Non possono realmente medici militari e non medici autonomi
mostrarci la verità, che è la seguente: non (superparte), così che i responsi sulle
esiste la mela marcia. Forse, almeno ci analisi il più delle volte vengono pilotati a
piacerebbe fosse così, non esistono dovere, per permettere a questi signori di
nemmeno le “tante” mele marce, come mantenere il proprio lavoro.
qualcuno di noi sostiene. Più Il Dott.. Savino ammette, senza mezzi
realisticamente possiamo parlare di tanti termini, che manca il reale supporto
agenti inesperti, che commettono tanti psicologico. “Non è un caso che nella
errori proprio in quanto tali, dal momento televisione italiana, siano molte le fiction
che sono impiegati in compiti “delicati” e che trattano la vita di carabinieri, poliziotti
quindi sottoposti a situazioni di caos, ecc, ecc., impavidi eroi e paladini della
stress, grossa tensione che non sono giustizia. Chi detiene il potere, ne ha
assolutamente preparati ad affrontare. bisogno per far sembrare che le cose
I caschi numerati, in Italia, sono pura vadano per il verso giusto.”.
utopia perché verrebbero a dirci “signori, E invece la verità qual è? “La verità è che
ci sono decine e decine di numeri che lo Stato non dispone di sufficienti fondi per
sono stati annotati, segnalati e denunciati addestrare i corpi speciali o, comunque
(ad esempio, dopo la manifestazione del sia, non investe su di essi. Ecco spiegata
14 dicembre 2010 a Roma). Decine di la situazione attuale.”.
agenti che hanno perso la testa e hanno Dati alla mano (sondaggio Trendsetting), il
risposto al pericolo scatenando una 46% dei cittadini italiani afferma che la
reazione violenta” (omettiamo, propria fiducia nelle forze dell’ordine è
volontariamente dato che non è diminuita (mentre per il 40% è rimasta
l’argomento trattato, lo spiacevole capitolo immutata). E ben il 68% degli italiani
degli agenti in borghese che si spacciano chiede che siano stampati dei numeri
per manifestanti e si impegnano a creare identificativi sui caschi degli agenti
loro stessi disordini e tensioni). antisommossa. Ma questo è il volere di
Oltretutto, Savino pone l’attenzione anche noi cittadini italiani, non di chi ci governa. I
sullo “screening psicologico”. Se gli agenti numeri sui caschi porterebbero alla luce
fossero posti in maniera adeguata a tale anni e anni di menefreghismo, male
screening, ne uscirebbe fuori che il 90% è addestramento e inaffidabilità di chi
affetto da seri problemi psicologici che si dovrebbe tutelarci e gestire l’ordine.
ripercuotono sulla vita lavorativa di tutti i Sovranità al popolo? Bella battuta…
giorni. Molti di loro fanno uso di
psicofarmaci, di droga o di alcool ma Testo di Travax.
nessuno di loro lo ammette, perché la Foto di Valerio Poli.

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 classe.
Per tutta la settimana stampa nazionale e
VLIDFFLDGDSDUWH
VLIDFFLDGDSDUWH locale hanno parlato dell’evento, e c’è

stata una vera e propria chiamata alle
3artita importante, quasi fondamentale armi del pubblico di fede bresciana per
per il cammino delle due squadre in una partita che può valere molto: la
campionato, e pubblico che deve possibilità di permanenza in serie A o il
rispondere alla grande. Il Milan è ad un definitivo abbandono della categoria.
passo dal titolo di campione d’Italia ma Bresciani e milanisti non sono
deve riuscire a far punti per allontanare propriamente due tifoserie acerbe, la loro
definitivamente le velleità di Inter e Napoli, storia parla chiaro come chiaro è il
che inseguono con un margine di tutto rapporto che intercorre tra i rispettivi ultras
rispetto ma nessuno, comunque, può che sono legati, ormai da anni, da un
permettersi di dormire su due guanciali. gemellaggio che va ben oltre le comuni
Anche mister Allegri ha definito la partita rivalità ed affonda in una simile idea di
contro il Brescia un crocevia molto vivere lo stadio.
importante per tastare definitivamente la L’alta posta in palio fa andare in fumo i
maturità di una squadra che è incappata biglietti di curva nord e dei settori più
in qualche passo falso inspiegabile, economici, tanto che nel pomeriggio della
proprio quando era sul punto di dare una partita i botteghini sono aperti solo per
scossa quasi definitiva al campionato. vendere i ticket di tribuna, gradinata
Di contro il Brescia è una squadra con superiore e distinti sud. Qualche
l’acqua alla gola, deve riuscire a vincere o ritardatario si fa vedere, qualche tifoso del
comunque a fare punti per tentare di Milan dell’ultima ora ottiene il prezioso
uscire da una situazione di classifica non biglietto, resta il fatto che già qualche ora
certo buona, e per farlo ha bisogno di una prima del via la zona dello stadio pullula di
grande prestazione contro la prima della tifosi delle due squadre che non…

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…vogliono mancare all’evento e


preferiscono godersi la partita in ogni suo
aspetto.
Tantissime famiglie di fede rossonera,
tanti i tifosi provenienti da tutto lo Stivale,
immancabili nelle occasioni importanti, ma
tanti anche gli ultras che si ritrovano dietro
lo striscione Curva Sud.
Che il pubblico locale risponda bene
all’appello lo si capisce da come si riempie
lo stadio: in gradinata, un’ora prima della
partita c’è già un bel proliferare di
persone, ed ovviamente spiccano i drappi
della Curva Sud di fede biancoblu. bandierone nella parte bassa del settore,
In curva nord la situazione è più tranquilla, unitamente a qualche bandiera a due aste
con il settore centrale, quello occupato che si alza nelle zone laterali.
All’ingresso in campo della squadra del
dagli ultras, quasi deserto, mentre gli altri
Milan per il rituale riscaldamento, si
tifosi si posizionano ai margini o nella
scaldano anche le ugole degli ultras
parte alta della curva. rossoneri che, già come mi è capitato di
In questo prepartita sono i tifosi rossoneri sentire in altre occasioni, non mancano di
a catalizzare l’attenzione: arrivati con un incoraggiare prima la squadra e subito
abbondante anticipo, posizionano lo dopo ogni singolo calciatore con un coro
striscione Curva Sud a centro settore e, personalizzato.
dietro di esso, si evidenzia la parte più Intanto lo stadio comincia a riempirsi,
attiva del tifo rossonero. Che i milanisti anche i tifosi di fede bresciana prendono
siano in grande forma lo si intuisce fin da posto sulle gradinate, mentre il settore
subito, infatti iniziano a sventolare qualche destinato ai milanisti sembra far fatica a…

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…contenere i presenti, che si sbracciano inizia il gioco di colore di milanisti e


per sostenere maglia e calciatori. bresciani: gli ospiti tappezzano il settore
In gradinata la Curva Sud bresciana con sciarpe, bandieroni e bandiere a due
comincia a provare qualche battimano e a aste e, ciliegina sulla torta, accendono,
scaldare l’ambiente con qualche coro, cercando di mimetizzarsi, qualche torcia
mentre in curva nord è ben visibile un po’ ed un paio di fumogeni.
di movimento che, penso, preannunci una I Brixia usano un telone per “segnare” il
coreografia. proprio settore, la Curva Sud si esibisce in
Intanto, in zona Brixia, si nota la pezza una sciarpata, mentre i Brescia 1911
rossa degli ultras di Norimberga, che non espongono un telone copri settore con la
perdono l’occasione di partecipare dal scritta “Giustizia per Paolo”.
vivo ad una sfida davvero avvincente, sia Non c’è che dire, l’inizio partita delle due
sul campo ma soprattutto sugli spalti. tifoserie è stato paragonabile alla posta in
Tanto per confermare il rapporto esistente palio: le tre entità del tifo bresciano hanno
tra le due tifoserie, i milanisti, dopo aver offerto un degno spettacolo coreografico,
incoraggiato la squadra, non mancano di ed anche i milanisti non sono andati certo
omaggiare i gemellati bresciani, con la per il sottile, colorando ulteriormente un
curva nord che risponde con un sincero settore che già nel primo prepartita aveva
applauso. dato idea di cosa si potesse verificare
Si avvicina l’ora di inizio della partita, la quando fossero sbucati i protagonisti della
tensione si taglia letteralmente a fette, lo gara dal tunnel.
stadio è ben pieno in ogni settore e le Mi sistemo sotto i milanisti: svanisce
tifoserie preparano una qualche l’effetto delle torce e dei fumogeni, ma
coreografia per l’ingresso in campo dei rimangono ben alti i bandieroni che
giocatori. sventolano nella parte bassa, con qualche
Finalmente le squadre entrano sul due aste che dona colore in continuo.
rettangolo verde e, per quanto possibile, I rossoneri partono spediti con la voce…

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…cercando di spingere la squadra alla


vittoria. C’è un ottima partecipazione: tifosi
ed ultras cantano in maniera impeccabile,
i cori si alzano senza problemi ed i
battimani non mancano di certo. Molto
attive anche le sezioni: quella di Torino si
fa vedere per le bandiere a due aste e per
una partecipazione sempre attiva, ma c’è
euforia anche nella zona della Toscana ed
un po’ in tutto il settore. Oltre ai normali
cori per la squadra, cantati da un po’ tutti i
presenti, segnalo, ormai immancabili, i
cori contro l’ex mister Leonardo, al quale
qualche fantasioso milanista dedica un
due aste di scherno per la batosta subita
in Champions League ad opera del non
irresistibile Shalke 04. Non mancano
neanche i cori di amicizia e di stima verso
i bresciani ed altrettanto immancabili sono
i cori contro i cugini interisti. Tanto per non
farsi mancare nulla, i milanisti salutano i
tifosi di casa con un bello striscione che
conferma il medesimo stile di vita, lo
stesso pensiero ultras.
Gli ospiti cantano davvero bene: è pur
vero che il numero è dalla loro parte,
comunque c’è l’eloquente fatto che sono
davvero pochi coloro che si limitano
esclusivamente a vedere la partita, mentre
una buona parte dei presenti contribuisce
attivamente al tifo oppure, nei periodi
morti della partita, fa bella mostra di una
bandiera a due aste.
I tifosi di casa pagano a livello vocale la
divisione, fin troppo netta, in tre tronconi di
tifoseria: certamente la cosa influisce
pesantemente sul sostegno canoro.
Bisogna pur dire che le tre anime del tifo
bresciano ci danno dentro, non si
risparmiano e cercano di spingere la
squadra. La curva sud accompagna i cori
con battimani quasi continui, mentre in
nord c’è un discreto tocco di colore con le
bandierine costantemente al vento e con i
bandieroni perennemente agitati nella
parte bassa.
In campo è il Milan che si rende più
pericoloso, qualche occasione fa gridare
al gol il settore ospite, mentre il Brescia fa
fatica ad uscire dal guscio e non ce la fa a
togliere il pallino del gioco ai
centrocampisti avversari.
Il primo tempo finisce tra gli applausi dei
tifosi rossoneri che si aspettano, nel…

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…secondo tempo, il colpo da ko, dopo


aver quasi completamente dominato nei
primi quarantacinque minuti.
La seconda frazione si apre con i Brescia
1911 che accolgono le squadre con una
bella sciarpata, abbellita dall’accensione
di qualche torcia che dona quel tocco di
colore in più. Accanto a tutto ciò, tornano
ad alzarsi i bei bandieroni che non
cessano di sventolare per un secondo.
Nel settore ospiti, intanto, per farsi notare,
si ricorre nuovamente ai fumogen,i
accompagnati dagli immancabili cori verso
la squadra.
Dalla mia posizione, sotto la curva nord,
posso apprezzare più nitidamente il tifo
dei padroni di casa: gli ultras che
stazionano in gradinata continuano a
proporre cori e battimani, mentre i Brescia
1911 coadiuvano i loro cori con bandieroni
e con qualche torcia, accesa e subito fatta
cadere a terra. Sempre da parte di
quest’ultimi, tanti cori contro la
repressione e a favore del movimento
ultras, anche se a cantare rimane solo la
parte centrale della curva, mentre il resto
del settore preferisce godersi la partita e…

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…e non farsi coinvolgere nell’incitamento


alla squadra.
I milanisti confermano quello di buono
mostrato nella prima frazione: a livello di
colore continuano a farsi ben vedere, ed i
cori denotano una buona potenza che
conferma quella compattezza già ben
espressa nel primo tempo della partita.
Se i rossoneri si fanno preferire per la
continuità nell’apporto vocale, i bresciani
vanno più a sprazzi ma quando riescono
ad esprimere tutto il loro potenziale sono
veramente impressionanti.
Sul terreno di gioco il Brescia mostra tutto
il proprio carattere e mette in difficoltà il
più quotato Milan: qualche giocata
infiamma il pubblico che si fa sentire e
spinge letteralmente la squadra alla
ricerca della vittoria. È il momento migliore
del Brescia, in campo, e coincide anche
con il miglior momento del tifo degli ultras
biancoblu, che credono nell’impresa e
cercano di infiammare il Rigamonti.
La legge del calcio è spietata, e quando
sembra che sia il Brescia a poter
conquistare la vittoria, è il Milan che si
porta in vantaggio con il più classico…

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…dei contropiedi, facendo esplodere di


gioia il settore ospite e facendo cascare
nel più tragico imbarazzo i restanti settori
dello stadio.
I milanisti sembrano già festeggiare lo
scudetto, i cori non parlano d’altro, tra i più
gettonati ci sono quelli contro i cugini,
aspettando con trepidazione il triplice
fischio.
I padroni di casa accusano il colpo: ora i
cori subiscono un evidente rallentamento
e c’è un mix di rabbia e delusione. Gli
ultimi attacchi della squadra alla porta
difesa da Abbiati confermano quanto il nord scatta l’applauso della parte ultras.
Brescia per tutta la stagione abbia dovuto Fuori lo stadio le due tifoserie si mischiano
convivere con episodi sfortunati, senza problemi: i milanisti sono
nonostante la squadra abbia dimostrato di sicuramente più euforici, i bresciani sanno
avere attributi ed un gioco discreto. di aver perso una buona occasione per
Il triplice fischio dell’arbitro Mazzoleni di cercar di raggiungere la salvezza.
Bergamo fa esplodere la gioia dei La serata per gli ultras di casa si sposta di
milanisti, mentre qualche tifoso bresciano pochi chilometri, laddove i Brescia 1911
non accetta il verdetto e si lascia andare a hanno organizzato la festa per il
qualche gesto sicuramente poco gentile centenario della squadra ed
verso la tifoseria rossonera. A scanso di immancabilmente fanno la loro presenza
equivoci sono proprio i milanisti che anche gli amici milanisti.
scandiscono gli ennesimi cori di stima
verso gli ultras bresciani, e dalla curva Testo e foto di Valerio Poli.

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6abato pre-pasquale in una giornata
tipicamente primaverile al San Nicola di
Bari. Gara resa importante solo per i
“sentimenti”, sbocciati da qualche anno,
tra la tifoseria di casa e quella doriana.
Retrocessione ormai scritta per i locali,
che aspettano solo la matematica
certezza, tanto che il risultato sul campo
appare abbastanza scontato. Che il Bari
possa perdere in casa oggi, contro la delusioni e una società che non ha saputo
Sampdoria, ci sta per una serie di cose: porre un freno ad una lunghissima agonia,
intanto le motivazioni dei genovesi su durata praticamente per tutto il
quelle baresi, poi la paura per una campionato. In B, però, ci torna senza
classifica diventata improvvisamente alcuna colpa anche una città intera. In B ci
pericolosa per i motivi ben noti, ed infine il torna una tifoseria che, ora più che mai,
timore di essere accolti all’aeroporto di ha perso l’unione, l’identità, i valori basilari
Genova, al ritorno, non sicuramente col che rendevano la Nord bella da vedere,
tappeto rosso. non solo esteticamente. Da una parte gli
In casa biancorossa, dopo due anni, si “UCN” oramai stanchi di una
torna tra i cadetti con largo anticipo sulla contestazione che non ha mai portato ai
fine della stagione. In B tornano tutti: in B frutti sperati, anche se aldilà di tutto e per
ci tornano, con merito e senza rimpianti, una condotta coerente di pensiero, tale
una squadra che ha regalato mille contestazione doveva essere portata…

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…avanti in barba a promozioni, successi,


vittorie o momenti di gloria, conservando
quell’immagine e quell’impronta diventata
caratteristica peculiare della Nord.
Dall’altra parte, altri gruppi nati
nell’immenso (e inutile) “San Nicola”, figli
di mezzo di questo cambio di condotta,
che in tanti non hanno visto di buon
occhio e che ha contribuito a far perdere
quella simbiosi fra tutti.
Ma oggi, come detto prima, è un giorno da
ricordare soprattutto per la presenza dei
circa 200 doriani e per celebrare l’amicizia giocatori, cosa che non dovrebbe mai
tra le due tifoserie, con il consueto giro di succedere, perché il detto “i giocatori
campo e tanti striscioni di stima e rispetto cambiano, la maglia e gli ultras restano”
reciproco. deve essere un caposaldo, ricordato
Per concludere, vorrei esprimere il mio sempre e comunque, anche quando le
augurio alla tifoseria barese, che possa cose girano per il verso giusto. Con
tornare a risplendere e possa ritornare questo calcio moderno, il tradimento è
unita nel rancore verso una presidenza
sempre in agguato alle spalle, solo la
mediocre, possa ritornare unita per amore
maglia e la città rimangono inamovibili e
della città e “solo per la maglia”, che negli
sempre nel cuore.
ultimi anni, per via di pseudo campioni
rivelatisi traditori e mercenari, è stata
messa a pari misura dell’amore per i Testo e foto di Massimo D’Innocenzi.

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Foto & News: Fiorentina-Juventus

Non e' solo una gemellaggi o rapporti amichevoli tra


tifoserie comunque distanti tra loro come
partita di calcio ad esempio Palermo e Padova, Bari e
Sampdoria, Catania ed Inter e potrei
D a qualche tempo tendo a classificare le continuare ancora.
rivalità in due distinte categorie: quelle che Poi ci sono i derby regionali che meritano
rimangono nell’ambito calcistico e quelle un capitolo a parte, ma anche la rivalità tra
che spaziano negli ampi confini sociali. Fiorentina e Juventus è decisamente
Esistono rivalità tra tifoserie che non si materia di studio. Non voglio andare ad
ripercuotono nei tessuti cittadini, per fare analizzare la nascita dei cattivi rapporti tra
un esempio la rivalità esistente tra doriani le tifoserie, diciamo che negli anni ’70-’80
e milanisti non si ripete tra le città di in più di un’occasione le due squadre, e di
Genova e di Milano, ed in pratica conseguenza le due tifoserie, si son
genovesi e milanesi conducono la loro vita trovate di fronte, e a spuntarla, almeno sul
senza tanto guardarsi in cagnesco. terreno di gioco, è stata la Vecchia
Poi ci sono quelle rivalità che considero Signora, da qui cominciata ad essere
assai più pericolose e sanguigne, che detestata nella città di Giotto per via di
coinvolgono, oltre la sfera calcistica, qualche “favoritismo” avuto proprio a
anche città intere, mettendo a confronto scapito della Viola. La cessione di Baggio
due “popoli”; l’esempio classico che porto ha buttato benzina sul fuoco e la rivalità
spesso è la rivalità tra Verona e Napoli, tra le due tifoserie si è ben presto
che va ben oltre il terreno verde o lo tramutata nella rivalità tra due “popoli”,
stadio, ma si ritrova anche tra due città quello juventino, storicamente proveniente
profondamente diverse in tutto e per tutto. da tutto lo Stivale, e quello viola che, è
Sicuramente le differenze esistenti tra bene ricordarlo, è comunque in rapporto di
nord e sud dell’Italia accentuano le rivalità, antica amicizia con la Torino granata.
anche se non mancano esempi di Passano gli anni, cambiano le dirigenze

Sport People n° 16/2011


Foto & News: Fiorentina-Juventus

Sport People n° 16/2011


Foto & News: Fiorentina-Juventus

cambiano i gruppi portanti delle due


tifoserie, ma la rivalità non accenna ad
attenuarsi.
Per i tifosi di fede viola è sicuramente la
partita più attesa dell’anno, quella che non
si può perdere sugli spalti e neanche sul
campo, quella che può salvare, almeno in
parte, una stagione non del tutto positiva.
Per i bianconeri è una rivalità molto
sentita, anche se le recenti vicende
extrasportive, leggasi Calciopoli, hanno
messo nella hit delle rivalità anche interisti
e milanisti. Ma i viola restano per tanti i
nemici numero uno, quelli da sconfiggere Franchi con un colpo d’occhio all’altezza
per rimarcare la superiorità storica, quelli del blasone delle due tifoserie, con pochi
da sconfiggere, almeno in questa posti vuoti e con un pathos da grande
stagione, per continuare a cullare il sogno sfida.
del quarto posto che domenica dopo Il prepartita è decisamente elettrizzante,
domenica si fa sempre meno reale e più con viola e bianconeri che guadagnano i
difficile da raggiungere. rispettivi settori con un discreto anticipo e
Tra le due tifoserie la rivalità ha generato in cui, naturalmente, non mancano le
scontri epici così come coreografie da immediate invettive: i primi ospiti ad
brividi ma in tempi moderni, dove anche arrivare sono i Drughi, che posizionano lo
sventolare una bandiera può provocare striscione in balaustra e non ci mettono un
problemi, non mi aspetto molto sotto secondo a discutere a lunga distanza con
l’aspetto del colore. Ciò che mi aspetto, e gli appartenenti alla curva Ferrovia.
non resto deluso, è lo stadio Artemio Intanto anche in curva Fiesole

Sport People n° 16/2011


Foto & News: Fiorentina-Juventus

cominciano ad arrivare tifosi ed ultras, e bianconero avviene, per quanto posso


le due fazioni non mancano di scambiarsi intuire, senza troppi intoppi: l’elicottero
ulteriori messaggi belligeranti. sorvola il cielo ma non si sentono sirene o
Manca ancora più di un’ora all’inizio della i vecchi bomboni che in passato venivano
partita ma il clima è particolarmente fatti esplodere nel tragitto stazione-settore
acceso, decisamente poco adatto ad una ospiti.
partita “comune” ma molto più consono ad I bianconeri ingrossano le loro file, il
una sfida ben più importante. settore comincia a riempirsi e si notano le
La gara non poteva non cadere sotto le prime bandiere a due aste che vengono
grinfie dell’Osservatorio sulle mostrate al pubblico viola, che non ci
manifestazioni sportive che, poco mette un secondo a ribattere alle offese
saggiamente, ha deciso la vendita dei dei rivali.
tagliandi solo nella regione Toscana. A Lo stadio comincia ad animarsi e ben
tale provvedimento sono esclusi i prima del fischio d’inizio delle ostilità,
possessori della tessera del tifoso ed i parte il tifo delle due tifoserie. I bianconeri
turisti stranieri residenti all’estero. Resta il partono incitando i giocatori nel rituale
fatto che buona parte degli ultras riscaldamento, i viola caricano la squadra
bianconeri hanno sottoscritto la tessera, e dalla Fiesole partono i primi cori chiari e
perciò una buona fetta di questi è ovvio potenti verso i rivali. “Uccidiamoli,
che cali a Firenze ed il piano di uccidiamoli” è l’esortazione che la Fiesole
prevenzione delle forze dell’ordine deve indica alla squadra di mister Mihailovic,
essere comunque capillare. Oltre ai mentre nelle due curve viola non si fa
classici posti di blocco nei pressi dello mistero delle simpatie verso il Liverpool ed
stadio, infatti, si alza in cielo un elicottero è superfluo spiegarne il motivo. Resta il
a scongiurare azioni a sorpresa dei fatto che magliette, sciarpe e bandiere dei
fiorentini. Reds abbondano sia in Fiesole che in
L’arrivo del grosso del contingente Ferrovia, a conferma di come in certe

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rivalità non si vada davvero per il sottile,


continuando a rivangare certi episodi
anche tragici.
Se il colore delle due curve viola non fa
mistero della simpatia verso il Liverpool,
anche i cori confermano, semmai ce ne
fosse bisogno, quanto l’Heysel non sia
dimenticato. I bianconeri, in questa lotta di
cori, non fanno un passo indietro,
intonando cori a favore del Pacciani e
paragonando i viola agli ebrei con chiaro
intento dispregiativo.
Come antipasto niente male, e al
momento dell’ingresso in campo delle gli stadi con ciò che è permesso
squadre non è proprio possibile non introdurre, anche se certi spettacoli del
gettare un occhio verso le due tifoserie: la passato sono duri da dimenticare. In zona
Fiesole organizza una bella sciarpata Marasma si notano, oltre alle sciarpe, dei
abbellita dai bandieroni sventolati dai palloncini viola-giallo-blu ed uno striscione
ragazzi del Parterre, mentre la Ferrovia si che ricorda un ultras del Verona.
copre di un bel bandierone già usato in Inizia l’incontro ed il tifo dei due
alcune sfide del passato. schieramenti sale prepotente: i bianconeri
Anche gli juventini salutano l’ingresso offrono un buon apporto anche se, in
delle squadre con una bella sciarpata, trasferte così di massa, a cantare rimane
accompagnata dalle immancabili due aste la parte bassa, mentre in alto c’è chi
che aggiungono colore a colore. Finita segue solamente la partita. Resta, però,
l’era di coreografie mastodontiche ed un tifo continuo, condito da tanti battimani
elaborate, gli ultras continuano a colorare e da cori che si susseguono con buona

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Foto & News: Fiorentina-Juventus

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lena, limitando le pause.


I viola fatico a sentirli, solamente perché la
mia posizione è proprio sotto il settore
ospite. Visivamente si sbattono tanto, si
notano in basso le bandiere sventolate
continuamente, mentre nella parte
superiore le braccia si alzano senza sosta.
La Fiesole non manca di mettere per
scritto i propri pensieri, e dopo qualche
minuto dall’inizio della partita, estrae un
vecchio striscione rubato agli juventini
correlato da un secondo striscione che la
dice tutta sul rapporto esistente tra la città persone, anche se non mancano singoli
di Firenze e la squadra bianconera. Ad tifosi che sbeffeggiano i rivali esibendo
onor del vero, nel settore occupato dagli bandiere o magliette del Liverpool.
juventini, si nota anche in questo Tra un coro e l’altro, ed un offesa ed
pomeriggio la pezza “Firenze”, segno che un’altra, è ancora la Fiesole che estrae il
un barlume di bianconero permane in una secondo striscione della giornata: “Nel tuo
città a forti tinte viola. museo pluridecorato hai dimenticato lo
Il tifo dei bianconeri, dopo una buona striscione ricomprato!!!”. Questo è
partenza, si stabilizza su livelli discreti; sicuramente più attuale, poi è ovvio che
non mancano le offese ai rivali ma anche sull’argomento ognuno ha le proprie idee
la squadra viene sostenuta senza sosta. e le proprie “versioni”.
La Fiesole ruggisce in qualche Il primo tempo termina a reti bianche, il tifo
circostanza, un paio di cori si alzano dei bianconeri, senza essere
potenti mentre in Ferrovia il tifo è delegato trascendentale, si è comunque mantenuto
essenzialmente ad un centinaio di su livelli più che sufficienti, del resto tra

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Foto & News: Fiorentina-Juventus

gli juventini c’è anche chi si vuol godere della giornata ed ancora si prende di mira
l’incontro, limitando l’incitamento a la poca trasparenza della società
qualche battito di mani e poco più. Juventus: “Ferrara, Ranieri, Delneri: loro
Mi dirigo sotto la Fiesole e ad inizio non hanno fallitoma è il vostro sporco
secondo tempo è il “7 Bello” a dedicare gioco ad essere finito!!!”.
uno striscione al Campa, ultras gialloblù. Sul campo il risultato permane quello di
Riparte il tifo: nel parterre di Fiesole gli partenza, ma è la Fiorentina a cercare la
ultras tornano a sventolare i loro via della rete con maggiore insistenza e
bandieroni, mentre in zona ex CAV c’è chi nella seconda parte della ripresa c’è, a
continua a dettare cori per sostenere la tratti, un vero e proprio assedio.
squadra. La Fiesole spera nella vittoria e qualche
È il momento di un altro striscione coro è veramente potente perché cantato
offensivo che i viola dedicato ai nemici: da una larga fetta di curva. A livello di
“Juve storia di un grande amore fatta di colore restano sempre alti i bandieroni del
furti senza pudore”. parterre, anche se segnalo qualche
Pure in questa ripresa i cori offensivi non fumogeno acceso clandestinamente e
mancano, anche se i viola tendono in qualche bombone fatto esplodere per dare
primis ad incitare la squadra, e nei la giusta carica. La sciarpata della Fiesole
momenti di stanca della partita si decreta anche la fine dell’incontro ed il
dedicano qualche minuto ai dirimpettai. risultato non accontenta le tifoserie, che
La Fiesole prosegue sul cammino del non mancano di manifestare alle squadre
sostegno ad oltranza, i cori si alzano il loro disappunto: per la Juventus si
continua discreta continuità, anche se in allontana quasi definitivamente la
alcune circostanze parterre e zona Champions, la Fiorentina non riesce a
superiore non si coordinano e c’è un battere l’eterna rivale.
accavallamento di cori.
Arriva anche il terzo striscione offensivo Testo e foto di Valerio Poli.

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Züri isch Wild Ebbene, oggi mi sono ripreso, con gli


interessi, quanto il destino mi aveva tolto
(ma che spettacolo) allora, perché vedere questi Ultras in
azione, soprattutto per le bellissime scene
C erte volte le parole non servono, o vissute nel finale, è davvero qualcosa che
almeno non bastano, a spiegare delle vale il prezzo del viaggio. C’è di meglio,
emozioni. anche in Svizzera, a livello vocale e di
Certe volte capita che arrivi, banalmente, coreografie, ma il calore e il cuore,
per carità, in uno stadio per vedere una passatemi il termine troppo spesso
partita, anche solo per mettere una abusato, che ci hanno messo gli Zürcher,
“tacca”, per dire che quella squadra tu pochissime volte negli ultimi anni mi è
l’hai vista, ma resti folgorato. capitato di trovare su un campo di calcio.
Certe volte, e la gara di oggi è davvero È vero che in palio, oggi, ci sono punti
una di quelle, succede che un proverbio si pesantissimi per entrambe le squadre, che
concretizza, quel proverbio che recita “le a sei giornate dal termine della stagione
cose belle capitano a quelli che sanno sono ancora in piena corsa per centrare
aspettare”, motto di una delle birre più gli obiettivi stagionali: ACB per la salvezza
pregne di significato al mondo. diretta, senza passare dalle forche
Due anni fa sono arrivato alla barriera di caudine dello spareggio
Como Sud, proprio mentre stavo promozione/relegazione con la seconda di
raggiungendo la Svizzera per godermi Challenge League, FCZ per il Titolo, al
ACB-FCZ, quando una terribile notizia mi momento secondo dietro di un solo punto
ha costretto al ritorno a casa, ai rivali di sempre dell’FC Basel.
impedendomi di documentare i Per questo, nonostante una splendida
festeggiamenti dei biancoazzurri che, su giornata che coincide con la Festa dei
questo campo, conquistavano il titolo di lavoratori, al termine della settimana
campioni di Svizzera. pasquale propizia, a queste latitudini

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Foto & News: AC Bellinzona-FC Zürich

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Foto & News: AC Bellinzona-FC Zürich

...per le vacanze, più di 4.000 spettatori tratti, ma continuano a non impressionare,


seguono il match sugli spalti, scomodi e meritando anche oggi una menzione solo
ormai a termine, del “Comunale” di per diritto di cronaca.
Bellinzona. La gara, nervosa fin dall’avvio, dopo un
Persino i padroni di casa, oggi, mi primo tempo stanco, in cui capita che, al
sembrano in buona forma, sfoderando minuto 23, l’arbitro sospenda il gioco per
una prestazione che, se non riesco permettere ai giocatori di dissetarsi (mai
comunque a definire ottima, si attesta tra visto...), con molti ammoniti, viene decisa
le loro migliori in assoluto cui ho assistito da un gol del centravanti zurighese
negli ultimi anni. Mehmedi a metà ripresa, che consente al
Gli ospiti, giunti per lo più in treno, FCZ, non senza qualche affanno
gremiscono il settore loro riservato; specialmente nei minuti finali, di vincere la
accolgono l’ingresso in campo delle gara e conquistare la vetta della classifica,
squadre con una coreografia semplice ma grazie al contemporaneo tracollo del
d’impatto, sventolando numerosissimi Basilea, che cade sul campo del Sion.
bandieroni e lanciando coriandoli gialli. Vittoria celebrata coi propri, commoventi
Durante tutta la partita, un po’ come tifosi sotto il settore, in una festa
consuetudine di tutte le tifoserie svizzero- coinvolgente che dura più di qualche
tedesche che ho visto, estrarranno minuto. Per l’ACB, insieme all’ennesima
numerosi due aste, intonando cori ripetuti, sconfitta, arriva anche il penultimo,
uno dei quali, credo una novità, sarà il lei- maledetto posto, dal momento che lo
motiv della gara, una sorta di colonna Xamax si impone, in uno spareggio
sonora che si protrarrà fino alla stazione, anticipato, sul fanalino San Gallo, in vista
accompagnando gli Zürcher anche nel di un emozionante finale di stagione, che
loro, festoso corteo. riserverà sicuramente sorprese.
I locali, che ad inizio gara espongono un
eloquente “Vincere!”, si faranno sentire a Testo e foto di Matteo Mangiarotti.

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) R W R  1 H Z V   / L Y R U Q R  $ W D O D Q W D 

,O/LYRUQRULPDQGDOD potrebbe star bene anche all’Atalanta, che


potrebbe festeggiare la matematica serie
IHVWDSURPR]LRQH A davanti al suo pubblico nel prossimo
GHOO
$WDODQWD
GHOO
$WDODQWD turno.

I bergamaschi si presentano a Livorno
/a Dea può tornare matematicamente in belli carichi, sanno di avere la possibilità di
serie A, ha bisogno di vincere questo festeggiare e, fin dal loro arrivo, mostrano
anticipo con un Livorno ormai quasi una vitalità inusuale per i tempi che
demotivato, e poi deve attendere i risultati corrono. Naturalmente i berghem presenti
del sabato. Non che la promozione sia in sono rigidamente tesserati, per i “cattivi”
dubbio, ormai dovrebbe succedere una non c’è posto allo stadio Armando Picchi,
tragedia sportiva per far sì che l’Atalanta anche se a vedere le tribune ed il numero
non acciuffi la serie A ma, quando il di presenti, sembra di giocare una partita
traguardo si avvicina, spesso le gambe amichevole in periodo estivo. Assurdità di
cominciano a tremare e si fa fatica a uno sport legato a doppio filo, strettissimo,
raggiungere quell’obiettivo tanto inseguito al business delle televisioni, dove lo
per tutta la stagione. spettatore è chiamato “cliente” e dove le
L’Atalanta a Livorno si gioca il primo idee trasversali devono essere lasciate
match point della stagione, mentre gli fuori dei cancelli, magari addirittura oltre i
amaranto si barcamenano tra il desiderio tornelli.
di quei playoff lungamente inseguiti, ma Se nella zona bergamasca c’è aria di
ormai sempre più lontani, e quei playout festa, tutt’altro clima si respira nella curva
che son sempre distanti ma ad essere di casa dove capeggia uno striscione
pessimisti non sono scongiurati; come piuttosto inequivocabile, “Spinelli vattene”,
spesso accade la verità sta nel mezzo: la a firma Curva Nord. Che l’amore tra il
squadra labronica ha bisogno di qualche presidente e buona parte del pubblico sia
altro punticino, e stasera il pareggio arrivato agli sgoccioli ormai è cosa…

6 SRU W 3 H RSOH Q Ì  


) R W R  1 H Z V   / L Y R U Q R  $ W D O D Q W D 

…nota, però la contestazione, almeno


questa volta, parte subito con l’eloquente
striscione e con buona parte dei presenti
che non accenna ad un coro per tutto il
primo tempo.
I bergamaschi si sistemano nel settore
destinato alla tifoseria ospite e appendono
qualche pezza. Niente di particolarmente
ultras se non una bandierina marcata Wild
Kaos che fa volare la mia memoria a
qualche decennio fa, quando la nord si
reggeva sull’asse, quanto mai granitico e
scorbutico, Wild Kaos –Brigate.
Al momento dell’ingresso in campo delle
squadre gli ospiti si fanno notare per
qualche bandiera a due aste, alzata in
bella mostra, e per le numerose
bandierine fatte sventolare unitamente ad
un altro paio di bandiere di dimensione
maggiore.
Con la curva di casa in rigido silenzio, i
cori dei bergamaschi non hanno difficoltà
a farsi sentire, e dopo i classici canti di
incitamento alla squadra, i presenti la
buttano sul dialetto, e la comprensione per
il sottoscritto si fa difficile. Impossibile
dimenticare i “cugini” bresciani ed in
questa serata non può mancare il coro
che annuncia l’arrivo della Dea in seria A.
I bergamaschi non tengono un profilo
basso: la promozione è dietro l’angolo e
non fanno niente per non mostrarlo.
È il campo, però, a distribuire verdetti ed il
Livorno sembra avere una determinazione
ed una concentrazione assai maggiore
degli avversari che, pur tecnicamente di
livello superiore, devono lasciare il pallino
in mano alla squadra di Novellino.
La curva di casa prosegue nel mutismo
ma il bel gioco espresso dalla squadra
invoglia il restante pubblico ad accennare
a qualche coro, anche se i risultati
ottenuti, come è facile immaginare, sono
quelli che sono.
Gli ospiti proseguono con buona lena,
sostengono la squadra con cori e con
qualche battimano e, a livello di colore,
agitano le bandierine in loro possesso.
Oltre ai cori contro i bresciani, prendono di
mira prima l’allenatore del Livorno
Novellino e successivamente l’estremo
difensore De Lucia.
Il primo tempo finisce con il risultato di
parità, con i bergamaschi che…

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) R W R  1 H Z V   / L Y R U Q R  $ W D O D Q W D  

…applaudono la squadra dopo averla


sostenuta quasi continuativamente, e con
la curva di casa che si sveglia dal torpore
per far alzare un coro contro il presidente
Spinelli, anche se altri settori dello stadio
disapprovano tale comportamento
fischiando. Le prime scollature tra il
pubblico locale si cominciano ad
intravedere, con la curva che tiene la
propria linea anti-Spinelli e con tribuna e
gradinata che, almeno per questa serata,
sembrano essere molto più “morbide”.
Pronti–via del secondo tempo e l’Atalanta
si porta in vantaggio. Facile immaginare che questa volta si fanno sentire molto
l’entusiasmo dei suoi tifosi: la serie A meglio che in precedenza.
sembra sempre più vicina ed il tifo sale L’Atalanta barcolla, il Livorno continua a
prepotentemente d’intensità, coinvolgendo spingere e Danilevicius, l’attaccante
tutti i presenti che non ci mettono un lituano in forza alla squadra di casa, trova
secondo ad iniziare a pronunciare la la rete del vantaggio. Ora i bergamaschi
parola “promozione”. cadono nello sconforto più totale,
Sul terreno verde il Livorno non molla, la smettono per qualche minuto di cantare e
squadra gioca bene, diversi applausi pensano a questo uno–due che avrebbe
arrivano dal pubblico e dopo una manciata steso anche un elefante, perché
di minuti ecco la rete che riporta il risultato assolutamente inatteso, benché il Livorno
in parità. Dalla curva parte una bomba si fosse mostrato per tutta la partita più
carta ed immediatamente dopo altri cori pericoloso.
contro il presidente, con i restanti settori Malgrado il vantaggio, la curva di casa…

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) R W R  1 H Z V   / L Y R U Q R  $ W D O D Q W D  

…non accenna ad abbassare la guardia,


ed i cori verso il presidente Spinelli hanno
la precedenza su tutto.
La curva sposta l’obiettivo anche
sull’attuale mister Novellino e rimarca con
un paio di cori come il Livorno appartenga
a loro. Resta il fatto che la scollatura tra
curva nord e gli altri settori dello stadio si
fa sempre più evidente: il disappunto del
pubblico è palese e lo capisce anche la
curva che inizia un botta e risposta con gli
occupanti della gradinata. Certamente la
buona prestazione di questa sera fa
cambiare opinione a qualche indeciso, a pareggio con veemenza, anche se alla
quelli che “…in fin dei conti se va via fine dovrà inchinarsi al Livorno che
Spinelli chi viene?”. strappa i tre punti e sembra allontanare le
Passato il momento di sconforto, riparte il critiche di una parte di pubblico.
tifo degli ospiti ma tra i presenti serpeggia Nel finale c’è tutto lo sconforto degli
un certo pessimismo visto che i cori verso atalantini che non vedono arrivare sotto il
la squadra ora son molto meno potenti, settore neanche la squadra, che prende la
ragion per cui è pensabile che qualcuno via degli spogliatoi a testa bassa.
abbia alzato bandiera bianca prima del Per la curva di casa gli ultimi cori sono per
previsto. Resiste qualche irriducibile che la bandiera Igor Protti, mentre ad ogni
prova a sostenere la squadra e a chiedere sostituzione di mister Novellino vengono
impegno fino al novantesimo minuto. fischiati i giocatori chiamati in causa.
L’Atalanta resta in dieci per l’espulsione di
Bellini ma, nonostante ciò, cerca il Testo e foto di Valerio Poli.

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) R W R  1 H Z V   ( P S R O L  / L Y R U Q R 

/D/LYRUQRXOWUDV Presenti tre striscioni, tutti rigorosamente


appartenenti a club, e qualche ragazzo
UHVWDDFDVD
UHVWDDFDVD che si posiziona dietro ad una bandiera

amaranto ma che non può davvero essere
7ra i derby toscani questo è tra i più identificato sotto la voce ultras quanto,
tranquilli sotto il punto di vista dell’ordine tutt’al più, come acceso tifoso, anche se
pubblico, infatti le due tifoserie hanno questa sera i cori degli ospiti si
avuto un avvicinamento a livello di idee conteranno sulle dita di una mano.
già da qualche anno ed i rapporti La tifoseria di casa è in fermento: dopo
burrascosi del passato remoto sono ormai qualche passo falso, l’ultima vittoria
ricordi ingialliti. A conferma di ciò la partita casalinga ottenuta con la capolista
non entra sotto la lente d’ingrandimento Atalanta ha ridato nuovamente speranze
dell’Osservatorio sulle Manifestazione di playoff a Rangers e Desperados, che
Sportive, perciò massima libertà di qualche partita fa erano andati ben più in
raggiungere Empoli da parte degli ospiti. là dei semplici mugugni verso squadra ed
La situazione ultras a Livorno è allenatore.
decisamente critica, le presenze allo Partita molto più importante per l’Empoli
stadio sono ai minimi storici ed anche in mentre il Livorno sembra essersi adagiato
trasferta non c’è un minimo di su una posizione di metà classifica che
organizzazione, con il tifo delegato ai permette di dormire sonni abbastanza
componenti dei club ufficiali. tranquilli, senza pensare a quel traguardo
In passato Empoli aveva visto buone che ad un certo punto della stagione
invasioni da parte del pubblico livornese sembrava a portata di mano.
ma questa sera le presenze sono irrisorie L’inizio partita avviene nel più assoluto
e, per di più, pesa come un macigno silenzio, gli empolesi entrano nel settore
l’assenza totale di un qualsiasi barlume di come al solito all’ultimo momento mentre,
ultras. tra le file labroniche, c’è da segnalare…

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) R W R  1 H Z V   ( P S R O L  / L Y R U Q R 

…che tesserati e non tesserati vengono


fatti accomodare tutti insieme. L’utilità
della tessera del tifoso, a queste latitudini,
ancora non si è capita, mentre il calo di
spettatori è evidente e le televisioni
ringraziano.
Buona presenza degli ultras azzurri che in
questa serata mostrano qualche due aste
targato Rangers nuovo di zecca mentre,
come al solito, bandiere e bandierine non
mancano in tutta la Maratona.
A livello vocale, dopo essersi compattati,
partono forte intonando qualche coro per
la squadra, poi urlano tutta la loro rabbia
verso la tessera del tifoso, prendendosi
una dose di applausi dal pubblico ospite.
Tra gli azzurri si notano i gemellati
parmensi con tanto di stendardo, e non
mancano i cori per un’amicizia che viaggia
a cento all’ora, alla faccia di quei rapporti
che si incrinano con il cambiare delle
generazioni.
Alla mezz’ora l’Empoli potrebbe passare
in vantaggio ma il rigore di Forestieri trova
pronto l’amaranto De Lucia, che riceve
applausi ed un paio di cori dai suoi tifosi,
dopo che nella partita precedente era
stato messo sul banco degli imputati per
un errore grossolano.
Nella seconda frazione il mutismo degli
ospiti prosegue, qualche timido coro viene
improvvisato da qualche tifoso ma non
trova la giusta collaborazione e tutto si
spenge sul nascere.
La Maratona empolese non fa mancare
l’appoggio alla squadra: cori abbastanza
continui, qualcuno a ripetere anche
potente, ed una buona partecipazione
fanno sì che il tifo degli azzurri sia più che
sufficiente, diciamo migliore che in altre
precedenti occasioni. Anche dal punto di
vista del colore gli empolesi non
demeritano: detto delle nuove bandiere a
due aste, segnalo i bandieroni targati
Desperados e le numerose bandierine in
zona Rangers.
L’Empoli ci prova fino all’ultimo, la vittoria
lo lancerebbe ai margini della zona
playoff, ma il risultato non cambia.
L’incontro finisce tra gli applausi del
pubblico e con la Maratona che non
dimentica la festa imminente del 25 aprile.

Testo e foto di Valerio Poli.

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2ggi, domenica 10 aprile 2011, in


occasione dell’incontro di calcio che vede
opposta la Paganese al Lumezzane, la
Gioventù si trasferisce nel settore “distinti”
dello stadio Marcello Torre. Questa storica
decisione è presa in quanto alla base di
tutto, come ormai noto, c’è l’impossibilità
di poter proseguire la consueta attività di
gruppo, poiché le continue restrizioni in
materia da stadio, i divieti e le assurde
richieste d’autorizzazione “impongono” di
modificare il proprio modo di intendere lo
stadio e quindi di rappresentarsi. Tutto
questo per non piegarsi alla logica della
Tessera del tifoso. Per la gara di oggi,
importantissima ai fini della classifica, il
gruppo si presenta unito e compatto nel
posto dove in sostanza ha passato i
momenti più belli della propria militanza,
essendo il tifo a Pagani nato tanti anni fa
proprio nel settore “distinti”.
I gruppi principali che occupano la curva
nord, lasciano vuoto per l’occasione il
posto che solitamente era occupato dalla
Gioventù.
Il tifo in entrambi i settori è su buoni livelli
per tutta la durata della gara, durante la
quale sono accese anche diverse torce.
Per quanto riguarda la tifoseria ospite,
devo rilevare che, sebbene per tale
circostanza non esista qualche divieto in
particolare, nessun tifoso del Lumezzane
si presenta nella trasferta campana.
La gara in campo si sblocca nel finale,
grazie ad un goal della squadra azzurro-
stellata, quando ormai nessuno ci credeva
più, e che fa ottenere tre punti
importantissimi che le permettono di
tenere a distanza il Monza, anch’esso
vittorioso oggi in trasferta, di un punto.

Testo e foto di Alfonso Ceglia.

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,n un mondo in cui siamo sempre più


assuefatti dal calcio globalizzato, fatto di
supersquadre dai grandi nomi e con
megastadi sempre pieni; in un’epoca in
cui ormai chiunque mastichi un po’ di
pallone è al corrente di ciò che accade sui
campi della Premier League, così come
su quelli della Liga spagnola o della
Bundesliga tedesca e così via, è sempre
un piacere riuscire ogni tanto a “depurarsi”
con un po’ di sano calcio di provincia, fatto che ha sostituito uno stadio, il
vissuto e goduto in stadi che sono vecchio e glorioso “Mirabello”, che era già
indubbiamente moderni e all’avanguardia di per sé un’autentica chicca per gli
(e il Giglio di Reggio Emilia lo è senza appassionati del genere. Certo, il nuovo
alcun dubbio!) ma nei quali ancora si può (per modo di dire, visto che ha ormai più
ritrovare quell’atmosfera che ricorda tanto di 15 anni!) stadio Giglio, contrariamente
i campi infuocati degli anni ‘70 e ‘80. al vecchio impianto cittadino, ha la pecca
Tutto ciò, per mia fortuna, lo incontro di non essere situato in centro città ed è
quest’oggi al Giglio, il nuovo stadio della anche vero che i suoi gradoni, rispetto a
Reggiana, autentico gioiello di architettura quelli del Mirabello, non profumano
calcistica a 4 (o forse 5) stelle, a cui ancora di cuoio e sudore, ma è anche
mancherebbe davvero poco per vero che se si guarda questo nuovo
raggiungere la perfezione assoluta (la impianto con un po’ più di attenzione, si
copertura delle curve) e passi pure il noterà una certa somiglianza rispetto al…

6 SRU W 3 H RSOH Q Ì  


) R W R  1 H Z V   5 H J J L D Q D  3 H U J RF U H P D 

…suo predecessore, di cui sembra quasi


una copia più grande in scala (soprattutto
la tribuna e le curve).
Insomma, è vero che uno stadio così
grande è fin troppo dispersivo,
considerando la quantità di pubblico che
assiste oggigiorno alle gare interne della
Reggiana (in media 4.000 spettatori,
numeri comunque di tutto rispetto per la
serie C1), ma anche un nostalgico del
vecchio “Mirabello” come me non può
rimanere indifferente, immaginando cosa
sarebbero gli spalti del Giglio se solo i
granata riuscissero a ritornare grandi e a
riempirlo come ai tempi della serie A.
Dopo essermi rifatto gli occhi con lo
stadio, ritorno al principale motivo di
interesse della giornata, ossia la curva
sud di casa, che parte davvero forte e
viene condotta egregiamente per tutto il
tempo dalle Teste Quadre con un tifo
continuo e roboante per i primi 25 minuti,
salvo calare d’intensità per 10/15 minuti
(durante i quali, va detto, lo zoccolo duro
delle T.Q. continua a sostenere
imperterrito) e con un nuovo picco di tifo a
favore della Reggiana negli ultimi 5/10…

6 SRU W 3 H RSOH Q Ì  


) R W R  1 H Z V   5 H J J L D Q D  3 H U J RF U H P D 

… minuti del primo tempo.


Nella seconda frazione di gioco si assiste
ad un sostegno molto più continuo, con le
Teste Quadre che tifano per la propria
squadra a gran voce durante tutta la
durata della ripresa, senza calare mai il
ritmo dei cori e dei battimani.
Più volte viene coinvolto anche il resto del
pubblico presente in curva sud e,
addirittura, in 3 o 4 occasioni è l’intero
stadio ad unirsi ai cori delle T.Q., grazie
anche al supporto del Gruppo Vandelli
posizionato nei distinti, da dove spesso
partecipano ai cori provenienti dalla curva.
Rivedo gli ultras reggiani all’opera dopo
qualche anno, l’ultima volta fu in serie C2,
in occasione di una sfida di vertice contro
la capolista Cavese, che a quel tempo
viaggiava a gonfie vele e aveva al suo
fianco un seguito degno della serie A; fu
una sfida da categoria superiore, almeno
sul piano del tifo, con l’intera tifoseria
reggiana stipata in tribuna (unico settore
agibile a seguito dei lavori di
adeguamento dell’impianto) e gli ultras
granata che sostennero incessantemente
dal primo all’ultimo minuto la propria…

6 SRU W 3 H RSOH Q Ì  


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…o perlomeno a quelli rivolti contro i


parmensi, e quando il resto dello stadio si
dimostra indifferente, la curva non ci
pensa due volte a mostrarsi ancora una
volta politically uncorrect, mandando “a
quel paese” anche il resto del pubblico di
casa presente negli altri settori del Giglio.
Nella vastità dell’impianto reggiano, i cori
provenienti dalla curva sud rimbombano e
si fanno sentire chiaramente in campo,
così come nella curva opposta.
Peccato che quest’oggi non ci sia una
tifoseria ospite pronta a raccogliere la
sfida del tifo.
Infatti, dalla parte opposta dello stadio, la
curva nord completamente vuota è la
fotografia più significativa della totale
assenza di ultras ospiti, a seguito dello
scioglimento del gruppo Curva Sud Pergo
avvenuto qualche mese fa, estremo gesto
con il quale gli ultras cremaschi hanno
voluto ribadire il loro rifiuto nei confronti
della “Tessera del Tifoso” e delle sue
implicazioni.
Così, la mia attenzione è catturata
dall’altra realtà del tifo reggiano “attivo”
degna di nota, ossia il Gruppo Vandelli…

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…che, dopo le divergenze dei mesi scorsi,


ha deciso di lasciare la curva sud per
posizionarsi nei distinti e provare così ad
animare un altro settore del Giglio, tanto
popolato quanto poco partecipe nel
sostegno alla squadra.
Come detto in precedenza, malgrado non
siano numerosi, i ragazzi del G.V.
provano ugualmente a farsi sentire
nell’immensità dell’impianto reggiano,
talvolta unendosi ai cori che partono dalla
curva sud, altre volte proponendo loro
stessi cori e battimani con i quali ogni evidenza non è ancora, fortunatamente,
tanto riescono a coinvolgere anche il resto passato di moda.
degli spettatori presenti nei distinti. In definitiva, l’atmosfera che si respira
Non manca il colore, nel loro settore, all’interno del Giglio è ancora quella dei
grazie allo sventolio di bandieroni e vecchi tempi, grazie soprattutto agli ultras
bandierine con il simbolo del loro gruppo. della curva sud che, per intensità e
Verso la fine del match, che la Reggiana continuità del loro sostegno, dimostrano di
finirà per vincere di misura con non poca essere una spanna al di sopra rispetto a
sofferenza, le Teste Quadre propongono tante tifoserie della stessa categoria e,
una sciarpata che riesce piuttosto bene, vale la pena dirlo, rispetto anche a tante
prolungata e anche abbastanza fitta, curve di serie B.
segno che a Reggio Emilia andare allo
stadio indossando i propri colori bene in Testo e foto di Giangiuseppe Gassi.

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Foto & News: Teramo-Rimini

Le porte chiuse non


fermano la passione
E fu così che arrivò la sfida tra Teramo e
Rimini, attesa soprattutto per l’importanza
che riveste ai fini della classifica: dopo
qualche battuta d’arresto per entrambe, la
vittoria potrebbe valere il primo posto in
classifica, Santarcangelo permettendo.
Nella città romagnola, già da diverse
settimane, sono in allestimento vari
pullman: oltre la contesa del primato,
alimentano l’attesa della trasferta vecchie contro il Rimini si giochi sì al nuovo
ruggini mai sopite, nonostante anni di Comunale di Teramo, ma ugualmente a
assenza di questa gara. Purtroppo, porte chiuse. Penalizzati sono soprattutto i
tifosi ospiti, perché gran parte del pubblico
durante uno degli ultimi impegni casalinghi
di casa, sfruttando la posizione favorevole
del Teramo, un lancio ripetuto di oggetti dello stadio, si assiepa su di una collinetta
contundenti e cori a sfondo razziale nei dietro il settore ospite per assistere
confronti di un guardalinee, oltre ad una comunque a questa sfida che nessuno si
multa, ha comportato due giornate da vuole perdere.
disputare a porte chiuse e in campo Problemi di ordine pubblico si registrano
neutro. Così dopo il primo incontro giocato un’ora prima del fischio d’inizio, nei pressi
a Pescina, con gli ultras teramani a tifare del parcheggio del settore ospite, dove
dall’esterno dello stadio, la Lega ha sono giunti dalla Romagna oltre 30 ospiti,
parzialmente accolto un ricorso del incuranti delle porte chiuse. Se
Teramo ed ha concesso che la gara inizialmente, le poche Forze dell’Ordine

Sport People n° 16/2011


Foto & News: Teramo-Rimini

Sport People n° 16/2011


Foto & News: Teramo-Rimini

che presidiano all’esterno, consentono


agli ospiti di stazionare al di fuori del
settore loro destinato, la situazione poi
degenera quando i tifosi di casa si
avvicinano per cercare lo scontro; il clima
si surriscalda immediatamente e non è
semplice riportare la calma. Alla fine gli
ospiti vengono fatti ripartire, ma non prima
di essere stati tutti filmati e identificati.
Al fischio d’inizio, dalla collinetta, vengono
accesi molti fumogeni colorati: era da
molto che non ne vedevo, ed è un peccato
per le porte chiuse, vista la cornice di
pubblico da categoria superiore che si romagnoli: in pochi minuti il Rimini si porta
prospettava. sul 2-0, il Teramo è frastornato, e i pochi
Nel primo tempo dall’esterno giungono cori che riesco a sentire sono tutti contro
molti cori, sia d’incitamento alla squadra la dirigenza e i propri giocatori. Solo nel
finale i biancorossi locali accorciano il
abruzzese che a favore del movimento
divario, ma al novantesimo è comunque il
ultras cittadino, nonché contro la Rimini a festeggiare.
repressione che ha colpito duro negli anni All’esterno assisto ad un acceso diverbio
i teramani. Non mancano critiche alla tra ultras teramani e presidente, che
presidenza per le scelte che hanno successivamente si propaga anche a
portato all’esonero del mister, anche tutta la squadra. Perdere di mano così un
perché l’attuale guida di Ammazzalorso campionato a lungo in pugno, è dura da
non sta producendo i risultati sperati. digerire.
È nella ripresa che la partita prende una
svolta determinante a favore dei Testo e foto di Gilberto Poggi.

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)inalmente è arrivato il giorno di Aironi-
Leinster, il giorno che molti aspettavano, il
momento di vedere all’opera sul prato
dello “Zaffanella” di Viadana la Provincia
irlandese che, in buona sostanza, insieme
a Munster, fornisce il maggior numero di
giocatori alla Nazionale in Verde.
Certo, dal punto di vista dei padroni di
casa, la logica prevede una giornata nera
come le maglie indossate, anche perché i
Dubliners vengono a Viadana con
l’obiettivo di conquistare una vittoria,
possibilmente con bonus, per non mettere
a rischio il secondo posto in classifica, a
due sole giornate dalla fine, e la possibilità
di giocare la semifinale di Magners
League tra le mura amiche della “Royal
Dublin Society”. Molta l’attesa nella
settimana che precede questo sabato
pasquale, dunque, vissuta con il fiato
sospeso in attesa della comunicazione
ufficiale delle formazioni. La
preoccupazione più grossa, che
serpeggiava tra gli appassionati, era
capire se il DoR di Leinster avesse...

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...intenzione di schierare tutti i grandi nomi


di cui dispone. Fortunatamente già dal
venerdì, il solo scorrere l’elenco dei
convocati, con i 23 nomi sulla lista,
tranquillizzava tutti ed accresceva la
voglia di esserci, a questa sfida,
nonostante fosse un mismatch dall’esito
già abbondantemente scontato.
La nota positiva, oltretutto, viene dagli
spalti, dove, considerata anche la giornata
di festa a ridosso della Pasqua, almeno
4mila spettatori hanno visto uscire dal
tunnel degli spogliatoi O’Driscoll&Co., con
una buona presenza di ospiti, giunti
dall’aeroporto a Viadana con un pullman,
colorati e abbastanza chiassosi.
O’Driscoll, appunto, il capitano di Leinster,
è uno dei giocatori più conosciuti al
mondo, uno dei simboli del rugby
dell’emisfero nord, uno tra i protagonisti
dell’ultimo, sfortunato Tour dei Lions in
Sud Africa, nonché l’artefice principe del
Grand Slam dell’Irlanda al Sei Nazioni
2009; dei dublinesi, BOD non è che la
punta di diamante, lo “skipper” di una
formazione costruita per vincere tutto, la
Magners e, soprattutto, la Heineken Cup.

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Per Leinster, la gara di oggi si presenta


quasi come una pratica fastidiosa, da non
sbagliare però, inserita com’è tra due
weekend, l’ultimo con la vittoriosa
battaglia contro gli inglesi Leicester nei
quarti e la prossima, splendida sfida di
semifinale contro Tolosa, che può
regalare loro la finale della Heineken Cup,
la “Champions League del rugby”, in
programma al mitico “Millenium Stadium”
di Cardiff il prossimo 21 maggio.
Tornando alla gara di oggi, gli Aironi
schierano tutti i titolari, ad eccezione di
Del Fava e Rubini, ancora infortunati, per Ancora una gara da disputare, per
provare a chiudere in maniera positiva la entrambe, prima dell’attesissima post-
prima, difficilissima stagione in Celtic season, con gli Aironi che attendono i
League; tuttavia, Leinster, pur con gallesi degli Ospreys, campioni in carica e
qualche errore di troppo dalla piazzola, anch’essi ricchi di giocatori internazionali,
chiude il discorso già nella prima frazione, alla disperata ricerca di una vittoria per
andando a riposo con un confortevole 3- conquistare le semifinali, obiettivo minimo
20. Nella ripresa gli Aironi sono gli unici a di inizio stagione che sembra, ad oggi,
smuovere il tabellino, con la meta di compromesso. Per chi ci sarà, un’altra
consolazione del sempre positivo Gareth occasione da non perdere per gustarsi
Krause, mentre gli ospiti centrano la una nuova serata di grande rugby.
vittoria che, sebbene non corredata dal
punto di bonus offensivo, consente loro di Testo e foto di Matteo Mangiarotti.
garantirsi il secondo posto in classifica. matteo.mangiarotti@sportpeople.net.

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