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FKHQXPHURVHL" Non permetterebbero, a chi di dovere,
proprio grazie al numero, di punire o
“mandare a riposo” colui che si macchia di
6ono mesi che sentiamo parlare di gravi atti di violenza o di gesti inconsulti?
“Tessera del tifoso” e delle migliorie (a A queste domande, vorrei rispondere con
detta loro e dei loro strani sondaggi…) che un’intervista (riportata sul libro “Quando lo
questa ha apportato al nostro sistema di stato uccide” di T. Della Longa- A. Lai,
controllo in ambito delle manifestazioni Castelvecchi Tazebao editore) al
sportive nazionali. Non si è più sentito presidente nazionale dell’unione arma dei
parlare, invece, della numerazione sui Carabinieri (che include anche i reparti
caschi dei reparti antisommossa impiegati celere) Antonio Savino. Se leggerete la
negli stadi e nella manifestazioni di minuziosa intervista, capirete quanto
piazza. segue: l’esigenza di ogni libero cittadino,
Eppure, per chi non lo ricordasse, è da un perché stiamo trattando una questione di
bel pezzo (oramai qualche anno) che interesse comune (e non prettamente
svariate associazioni organizzano raccolte ultras), di potersi sentire maggiormente
firme per portare a galla il problema. tutelato da un numero di identificazione
Problema tutto italiano, dato che in molti riportato su di un casco, non è correlata
altri paesi europei (e non) liberi e alla reale volontà (da parte di chi sta in
democratici, i numeri sui caschi degli alto) di rendere questa gente riconoscibile.
agenti impiegati nei “reparti speciali” sono Il Dott. Savino ammette che uomini
la normalità. Allora perché in Italia non impiegati nella forza pubblica, non sono
vogliono adeguarsi? A questa domanda adeguatamente addestrati ad affrontare
dobbiamo associare una serie di altre situazioni di stress o pericolo. Di fatto,
domande. I numeri sui caschi non carabinieri e poliziotti imparano il loro
comporterebbero una maggiore efficienza mestiere sul campo, giorno dopo giorno,
di chi dovrebbe tutelarci? facendo esperienza sulla propria pelle.
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classe.
Per tutta la settimana stampa nazionale e
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VLIDFFLDGDSDUWH locale hanno parlato dell’evento, e c’è
stata una vera e propria chiamata alle
3artita importante, quasi fondamentale armi del pubblico di fede bresciana per
per il cammino delle due squadre in una partita che può valere molto: la
campionato, e pubblico che deve possibilità di permanenza in serie A o il
rispondere alla grande. Il Milan è ad un definitivo abbandono della categoria.
passo dal titolo di campione d’Italia ma Bresciani e milanisti non sono
deve riuscire a far punti per allontanare propriamente due tifoserie acerbe, la loro
definitivamente le velleità di Inter e Napoli, storia parla chiaro come chiaro è il
che inseguono con un margine di tutto rapporto che intercorre tra i rispettivi ultras
rispetto ma nessuno, comunque, può che sono legati, ormai da anni, da un
permettersi di dormire su due guanciali. gemellaggio che va ben oltre le comuni
Anche mister Allegri ha definito la partita rivalità ed affonda in una simile idea di
contro il Brescia un crocevia molto vivere lo stadio.
importante per tastare definitivamente la L’alta posta in palio fa andare in fumo i
maturità di una squadra che è incappata biglietti di curva nord e dei settori più
in qualche passo falso inspiegabile, economici, tanto che nel pomeriggio della
proprio quando era sul punto di dare una partita i botteghini sono aperti solo per
scossa quasi definitiva al campionato. vendere i ticket di tribuna, gradinata
Di contro il Brescia è una squadra con superiore e distinti sud. Qualche
l’acqua alla gola, deve riuscire a vincere o ritardatario si fa vedere, qualche tifoso del
comunque a fare punti per tentare di Milan dell’ultima ora ottiene il prezioso
uscire da una situazione di classifica non biglietto, resta il fatto che già qualche ora
certo buona, e per farlo ha bisogno di una prima del via la zona dello stadio pullula di
grande prestazione contro la prima della tifosi delle due squadre che non…
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6abato pre-pasquale in una giornata
tipicamente primaverile al San Nicola di
Bari. Gara resa importante solo per i
“sentimenti”, sbocciati da qualche anno,
tra la tifoseria di casa e quella doriana.
Retrocessione ormai scritta per i locali,
che aspettano solo la matematica
certezza, tanto che il risultato sul campo
appare abbastanza scontato. Che il Bari
possa perdere in casa oggi, contro la delusioni e una società che non ha saputo
Sampdoria, ci sta per una serie di cose: porre un freno ad una lunghissima agonia,
intanto le motivazioni dei genovesi su durata praticamente per tutto il
quelle baresi, poi la paura per una campionato. In B, però, ci torna senza
classifica diventata improvvisamente alcuna colpa anche una città intera. In B ci
pericolosa per i motivi ben noti, ed infine il torna una tifoseria che, ora più che mai,
timore di essere accolti all’aeroporto di ha perso l’unione, l’identità, i valori basilari
Genova, al ritorno, non sicuramente col che rendevano la Nord bella da vedere,
tappeto rosso. non solo esteticamente. Da una parte gli
In casa biancorossa, dopo due anni, si “UCN” oramai stanchi di una
torna tra i cadetti con largo anticipo sulla contestazione che non ha mai portato ai
fine della stagione. In B tornano tutti: in B frutti sperati, anche se aldilà di tutto e per
ci tornano, con merito e senza rimpianti, una condotta coerente di pensiero, tale
una squadra che ha regalato mille contestazione doveva essere portata…
gli juventini c’è anche chi si vuol godere della giornata ed ancora si prende di mira
l’incontro, limitando l’incitamento a la poca trasparenza della società
qualche battito di mani e poco più. Juventus: “Ferrara, Ranieri, Delneri: loro
Mi dirigo sotto la Fiesole e ad inizio non hanno fallitoma è il vostro sporco
secondo tempo è il “7 Bello” a dedicare gioco ad essere finito!!!”.
uno striscione al Campa, ultras gialloblù. Sul campo il risultato permane quello di
Riparte il tifo: nel parterre di Fiesole gli partenza, ma è la Fiorentina a cercare la
ultras tornano a sventolare i loro via della rete con maggiore insistenza e
bandieroni, mentre in zona ex CAV c’è chi nella seconda parte della ripresa c’è, a
continua a dettare cori per sostenere la tratti, un vero e proprio assedio.
squadra. La Fiesole spera nella vittoria e qualche
È il momento di un altro striscione coro è veramente potente perché cantato
offensivo che i viola dedicato ai nemici: da una larga fetta di curva. A livello di
“Juve storia di un grande amore fatta di colore restano sempre alti i bandieroni del
furti senza pudore”. parterre, anche se segnalo qualche
Pure in questa ripresa i cori offensivi non fumogeno acceso clandestinamente e
mancano, anche se i viola tendono in qualche bombone fatto esplodere per dare
primis ad incitare la squadra, e nei la giusta carica. La sciarpata della Fiesole
momenti di stanca della partita si decreta anche la fine dell’incontro ed il
dedicano qualche minuto ai dirimpettai. risultato non accontenta le tifoserie, che
La Fiesole prosegue sul cammino del non mancano di manifestare alle squadre
sostegno ad oltranza, i cori si alzano il loro disappunto: per la Juventus si
continua discreta continuità, anche se in allontana quasi definitivamente la
alcune circostanze parterre e zona Champions, la Fiorentina non riesce a
superiore non si coordinano e c’è un battere l’eterna rivale.
accavallamento di cori.
Arriva anche il terzo striscione offensivo Testo e foto di Valerio Poli.
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)inalmente è arrivato il giorno di Aironi-
Leinster, il giorno che molti aspettavano, il
momento di vedere all’opera sul prato
dello “Zaffanella” di Viadana la Provincia
irlandese che, in buona sostanza, insieme
a Munster, fornisce il maggior numero di
giocatori alla Nazionale in Verde.
Certo, dal punto di vista dei padroni di
casa, la logica prevede una giornata nera
come le maglie indossate, anche perché i
Dubliners vengono a Viadana con
l’obiettivo di conquistare una vittoria,
possibilmente con bonus, per non mettere
a rischio il secondo posto in classifica, a
due sole giornate dalla fine, e la possibilità
di giocare la semifinale di Magners
League tra le mura amiche della “Royal
Dublin Society”. Molta l’attesa nella
settimana che precede questo sabato
pasquale, dunque, vissuta con il fiato
sospeso in attesa della comunicazione
ufficiale delle formazioni. La
preoccupazione più grossa, che
serpeggiava tra gli appassionati, era
capire se il DoR di Leinster avesse...