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Scienze 2
Scienze 2
Tutti gli organismi viventi ricavano energia dalla demolizione di carboidrati, dalle proteine e
dagli acidi grassi (o lipidi).Questa energia non è utilizzata direttamente dalla cellula, ma è
sfruttata per sintetizzare la molecola di ATP.
ATP è la sigla di una molecola chiamata adenosina tri fosfato, che è costituita da una base
azotata (adenina), zucchero a 5 atomi di carbonio (ribosio) e 3 gruppi fosfato legati da
legami covalenti ad alta energia (~).
Quando un gruppo fosfato si stacca per idrolisi, ATP si trasforma in ADP (adenosina
difosfato) e si liberano 7 kcal di energia per Mole.
Se per idrolisi viene rimosso un altro gruppo fosfato, l’ADP si trasforma in AMP (adenosina
monofosfato) E vengono liberate altre sette kcal di energia per mole.
Mediante la reazione inversa, la molecola di ADP può ritrasformarsi in ATP con l’aggiunta di
un gruppo fosfato e l’apporto energetico di sette kcal per mole. Quindi l’ADP viene ricaricato
in ATP quando nella cellula vengono demolite le molecole di glucosio con conseguente
liberazione di energia.
REAZIONI ACCOPPIATE
Affinché possano avvenire le reazioni, è necessaria l’energia di attivazione. Grazie agli
enzimi, la quantità di energia di attivazione necessaria viene ridotta e le reazioni dunque
possono procedere a grande velocità.
Nelle reazioni di biosintesi in cui molecole grandi vengono sintetizzate da molecole più
piccole, è necessario un ulteriore apporto di energia; tali reazioni di costruzione sono dette
endoergoniche.
In questo tipo di reazioni il contenuto di energia dei prodotti è maggiore rispetto a quello dei
reagenti, è proprio per questo che è indispensabile prelevare energia dall’ambiente esterno.
L’insieme di questi processi è chiamato anabolismo.
Quindi le cellule riescono a ottenere ulteriore energia grazie alle reazioni accoppiate, in cui
alle reazioni endoergoniche si abbinano quelle esoergoniche che forniscono un surplus
energetico. La molecola più frequentemente utilizzate in queste reazioni accoppiate per
fornire energia è l’ATP.
IDROLISI E FOSFORILAZIONE
Nelle cellule l’ATP è a volte idrolizzato direttamente in ADP +fosfato, liberando energia
indispensabile per le attività vitali. Infatti, l’idrolisi dell’ATP è necessaria per produrre calore
nei mammiferi, che mantengono una temperatura corporea elevata e costante.
Il gruppo fosfato terminale dell’ATP non viene semplicemente rimosso, bensì viene
trasferito a un’altra molecola. Quindi si dice fosforilazione l’aggiunta di un gruppo fosfato.
Le reazioni di fosforilazione trasferiscono parte dell’energia del gruppo fosfato dalla molecola
di ATP al composto fosforilato che, acquisendo energia, è in grado di partecipare alla
reazione successiva.
Non è quindi la rottura del legame con l’ultimo gruppo fosfato a fornire energia al prodotto
finale della reazione accoppiata, ma bensì il suo trasferimento.
Un esempio è la formazione del saccarosio, un disaccaride formato a partire dai
monosaccaridi glucosio e fruttosio. L’energia è fornita dalla fosforilazione delle molecole di
glucosio e fruttosio:
ATP + glucosio—> glucosio fosfato + ADP
ATP + fruttosio—-> fruttosio fosfato + ADP
Le cellule ottengono biomolecole in due modi: •usando fonti esterne, come fanno le cellule
autotrofe;
•procurandole dall’ambiente esterno, come le cellule eterotrofe.
Inoltre tutte le cellule tendono a demolire le biomolecole per ricavarne energia.
Esistono due tipi di cellule autotrofe: quelle chemiosintetiche che ottengono energia con
reazioni inorganiche, infatti la resa energetica è scarsa perché le loro dimensioni sono
piccole.
Poi ci sono quelle fotosintetiche, che ottengono energia dal sole per svolgere le loro
attività. Un esempio è la fotosintesi clorofilliana.
Il prodotto finale della fotosintesi clorofilliana è il glucosio, una molecola che viene utilizzata
dalle cellule per ottenere energia. Questo monosaccaride viene demolito dalle cellule e in
presenza di ossigeno, l’equazione riassuntiva di questo processo è:
REAZIONI DI OSSIDO-RIDUZIONE
Nel caso della fotosintesi, le cellule eterotrofe demoliscono gli zuccheri, degradandoli in
anidride carbonica e acqua. Questo processo avviene in più fasi, quindi si prende lo
zucchero (C6H12O6) e in assenza di ossigeno si ha la fermentazione, che può essere
alcolica o lattica.
La fermentazione alcolica è quella che produrrà etanolo (CH3CH2OH). Si tratta di quella
fermentazione che può essere ricavata dal vino, se lo si lascia decomporre infatti, lo
zucchero si trasforma in alcol.
La fermentazione lattica riguarda gli organismi, i batteri, il lattosio o i formaggi stagionati che
lo producono e l'acido lattico attraverso la respirazione cellulare.
In particolare, l’acido lattico si produce in mancanza di ossigeno e si va a depositare a livello
dei muscoli o del fegato. L’acido lattico ha un pH molto basso, ed è responsabile del classico
dolore al fianco che ci fa fermare per assumere ossigeno. Infatti, solo assumendo ossigeno
l’acido lattico può tornare indietro, dando la possibilità lo zucchero di essere degradato in
presenza di ossigeno e produrre anidride carbonica e acqua.
Nella demolizione del glucosio, i COENZIMI che trasportano elettroni sono NAD+ e FAD:
NAD+ ha due nucleotidi e accetta un protone e due elettroni, riducendosi a NADH.
Il FAD, può accettare i due atomi di idrogeno riducendosi a FADH2.
Il metabolismo è l’insieme delle reazioni chimiche che garantiscono lo stato vitale delle
cellule.
Quando parliamo di trasformazioni chimiche in particolare ci riferiamo a trasformazioni che
portano alla sintesi o alla demolizione di macromolecole. Le macromolecole biologiche sono
i carboidrati, le proteine e i lipidi.
Il guadagno netto di energia nel processo di glicolisi è di due molecole di ATP e due
molecole di NADH per ogni molecola di glucosio. In questo processo la molecola di glucosio
è stata trasformata in due molecole di acido piruvico.
Dal citosol, dove è stato prodotto per glicolisi, l’acido piruvico passa nella matrice del
mitocondrio.
Però, prima di entrare nel ciclo di Krebs, la molecola di acido piruvico a tre atomi di carbonio
si ossida trasformandosi in una molecola a due atomi di carbonio che prende il nome
di gruppo acetile.
Di conseguenza questo gruppo acetile si lega a un composto chiamato coenzima A,
formando l’acetilcoenzima A.
Alla fine di questa fase, per ogni molecola di glucosio ossidata ci saranno due molecole di
acetil coenzima a, due molecole di NADH e due molecole di CO2
Sono necessari due giri completi nel ciclo di Krebs per ottenere l’ossidazione di una
molecola di glucosio, perciò il guadagno energetico complessivo è di due molecole di ATP,
sei molecole di NADH e due molecole di FADH2 per ogni molecola di glucosio.
Alla fine del ciclo di Krebs, la molecola di glucosio risulta completamente ossidata.
Ha inizio il trasporto finale di elettroni, ovvero la fase finale della respirazione cellulare.
Gli elettroni che si trovano a un alto livello di energia sono trasferiti all’ossigeno, dunque
scendono a un livello energetico inferiore.
questo passaggio graduale è reso possibile dalla catena respiratoria che comprende
citocromi, flavin mononucleotide e coenzima Q.
Mano a mano che gli elettroni scendono di livello energetico, si libera energia che viene
utilizzata dai mitocondri per favorire la sintesi di ATP a partire da ADP.
Questo fenomeno è detto fosforilazione ossidativa.
Dunque la catena di trasporto degli elettroni e la fosforilazione ossidativa sono due processi
accoppiati:
Dal primo, viene liberata l’energia contenuta in NADH E FADH2 attraverso il passaggio
graduale degli elettroni ad un livello energetico inferiore; mentre nel secondo processo
l’energia viene utilizzata per produrre ATP a partire da ADP e fosforo.
Ogni processo Glicolitico produce direttamente due molecole di ATP e due molecole di
NADH.
quando è presente l’ossigeno, gli elettroni di NADH devono attraversare la membrana
interna dei mitocondri e poi entrare nella catena di trasporto degli elettroni. In queste cellule
il guadagno totale della glicolisi è di otto ATP, mentre in altre cellule come quelle del
cervello, il guadagno totale della glicolisi è solo di sei ATP.
La trasformazione dell’acido piruvico in acetilcoenzima a produce due molecole di NADH e
sei ATP per molecola di glucosio.
Mentre il ciclo di Krebs offre un guadagno totale di 24 molecole di ATP; il trasporto degli
elettroni invece porta la formazione di 22 ATP.
Il rendimento complessivo di una singola molecola di glucosio raggiunge quindi un
massimo di 38 molecole di ATP.
Nel corso della glicolisi e della respirazione vengono liberate 686 kcal per mole di glucosio.
LE REAZIONI DI FERMENTAZIONE
Come sappiamo i trigliceridi sono composti da 1 alcool, il glicerolo e 3 catene di acidi saturi o
insaturi formati da 2 atomi di carbonio. A questo punto l’organismo deve attivare la
scomposizione per ottenere molecole piccole che saranno assorbite attraverso l’intestino.
Dato che i lipidi sono insolubili in acqua vengono aggrediti da Sali biliari prodotti a partire dal
colesterolo, questi permettono agli enzimi dell’intestino, le lipasi, di spezzare i trigliceridi. Le
Lipasi nel sangue vengono poi usate come fonte energetica dalle cellule bersaglio (cellule
muscolari) o cellule di deposito (adipose).
Nelle cellule muscolari gli acidi grassi vengono condotti nei mitocondri. Questo ingresso è
complesso a seconda della lunghezza delle molecole che poi vengono spezzate in
frammenti a 2 atomi di carbonio (mediante ossidazione).
A ciascun frammento segue un coenzima e il prodotto sarà acetil coenzima A ,il quale entra
nel ciclo di Krebs, dove viene ossidato (co2 e H2o) come nella glicolisi.
La demolizione di lipidi conviene dal punto di vista energetico poiché la rottura dei legami
tra le unità bicarboniose è un processo esoergonico che rilascia energia utile a ridurre NAd+
e FAD a NADH e FADH2.
Con la rottura di legami peptidici si ottengono amminoacidi che possono entrare nel sangue
e nelle cellule da pareti intestinali.molti amminoacidi dopo essere entrati nelle cellule
vengono usati dai ribosomi per la sintesi di proteine. Quelli in eccesso invece saranno
demoliti per separazione del gruppo amminico dallo scheletro carbonioso .
Gruppi amminici e scheletro carbonioso seguono percorsi differenti.
Il fegato usa gli ioni NH4 per produrre l’urea(CH4N2O) la quale viene portata ai reni dove si
forma l’urina e sarà eliminata. Questo negli organismi ureotelici(mammiferi).
Negli organismi uricotelici (uccelli e rettili) viene rimosso sotto forma di acido urico.
ACIDI NUCLEICI
Nel caso dellRNA è il ribosio lo zucchero monosaccaride. Nel DNA è il desossiribosio ,nel
quale manca il gruppo OH.
Sul 5 atomo di carbonio della struttura del nucleotide c’è un gruppo fosfato che reagisce con
il gruppo OH presente sul 3 atomo di carbonio dello zucchero.
Al 1 atomo di carbonio dello zucchero è legata una base azotata , le basi zotate del DNA
sono:
Gli scienziati Watson e crick credevano che il DNA avesse una struttura a doppia elica
formata da 2 filamenti poli polinucleotidici.tale struttura è paragonabile a una scala in cui gli
scalini erano formati da coppie di basi azotate mentre i montanti alternavano gruppi fosfato
e zucchero. Secondo gli scienziati le basi legano ai montanti con legami covalenti in
corrispondenza dello zucchero. Le basi azotate sullo stesso piolo sono legate da legami
idrogeno, Le basi non sono accoppiate casualmente : una purina si lega sempre a una
pirimidina e viceversa. La conseguenza degli appaiamenti determina la sequenza di basi
lungo i filamenti .le basi sono dette per questo complementari . la sequenza sui filamenti
pertanto è GCATGG CGTACC.
Le estremità dei filamenti sono 5 e 3 , a 5 il filamento termina con il gruppo fosfato legato al
carbonio in posizione 5 ,mentre a 3 termina con lo zucchero legato al carbonio in posizione
3. mentre un filamento è 3 – 5 l’altro sarà 5-3 . I sensi dei filamenti sono infatti opposti tra
loro perciò sono detti ANTIPARALLELI.
Nella composizione il solco maggiore presenta uno spazio vuoto tra le spine , il solco minore
corrisponde allo spazio pieno.
Il DNA può replicarsi nella fase S del ciclo cellulare quando la cellula si divide per MITOSI o
MEIOSI . Tale processo deve essere preciso ma rapido. Per renderlo rapido nelle cellule
eucariote la duplicazione non si sviluppa solo da diversi punti lungo la molecola. Questi punti
sono detti punti di origine della duplicazione.
Qui la doppia elica si apre grazie ad enzimi chiamati ELICASI che rompono i legami a
idrogeno che legavano le basi azotate. Si formano così le BOLLE DI DUPLICAZIONE grazie
anche a processi MULTIPROTEICI che si attaccano al filamento appena separato (detto
filamento stampo.) e assemblano il filamento complementare.
Il filamento che aggiunge nucleotidi senza problemi e si allunga in direzione della forcella è
detto FILAMENTO GUIDA . L’altro invece viene chiamato FILAMENTO IN RITARDO e viene
sintetizzato sotto forma di segmenti in direzione 5-3 legati tra loro grazie all’enzima DNA
LIGASI. Questi segmenti sono detti FRAMMENTI OKAZAKI e sono lunghi 100-200
nucleotidi.
Sul filamento guida il punto di attacco per le DNA polimerasi è unico , mentre su quello in
ritardo ce ne sono molteplici .Questi punti sono segnalati da un filamento provvisorio di RNA
sintetizzato da enzima Primasi. Vengono poi eliminati e sostituiti da DNA definitivo e i
frammenti sono legati da DNA ligasi. Alla fine del processo si ottengono 2 doppie eliche
identiche che presentano 1 solo filamento originale e uno neosintetizzato. Dato che la
doppia elica di ciascuna cellula contiene 1 filamento DNA di cellula madre , si parla dunque
di duplicazione semiconservativa.
SINTESI PROTEICA
Le cellule contengono 3 tipi di RNA a filamento singolo. Come il DNA anche l’RNA ha 2
estremità 5 e 3. Si aggiungono nucleotidi a partire da 3.
RNA di trasporto (tRNA)= è di piccole dimensioni ,trasporta gli aminoacidi durante la sintesi
proteica.
Trascrizione= questo processo trascrive il messaggio contenuto nel DNA in una molecola
complementare e si compone di 3 fasi : inizio, allungamento e terminazione.
La trascrizione è catalizzata dall'enzima RNA polimerasi che favorisce l’apertura del DNA
con separazione dei filamenti.
Nelle cellule eucariote l’RNA messaggero passa al citoplasma per essere tradotto in
proteine.Questo avviene grazie al codice genetico . le informazioni utili per la sintesi sono
dunque sotto forma di codice: A ogni tripletta di basi dell'mRNA corrisponde 1 amminoacido.
Le triplette possono essere 64 e ciascuno degli amminoacidi può essere codificato da più di
una tripletta. Questa tripletta è definita CADONE e si compone di catene di amminoacidi.
L’ mRNA raggiunge i ribosomi dove viene codificato , la successione dei suoi codoni
determina la sequenza degli amminoacidi della proteina finale.4