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GENNAIO
FEBBRAIO
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IL CULTO EUCARISTICO
Dm Versioni «base»
PANE DI DIO
T: Massimo Palombella. M: Domenico De Risi 2
SIGNUM UNITATIS
Rivi sta del Centro Evangelizzazione
e Catechesi «Don Bosco» di Leumann (Torino) T: Liturgia. M: Alessandro Ruo Rui 4

in collaborazione con la Facoltà di Teologia


ERA L'ORA NONA
dell ' Università Pontifici a Salesiana (Roma) T: Mauro Mantovani. M: Valentino Donella 6
e con il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma
TU ES PANIS VIVUS
T: Liturgia. M: Alessandro Ruo Rui 8
PROPOSTA DI MUSICA HA DATO PER NOI LA SUA CARNE
PER LA LITURGIA
T: Remo Bracchi. M : Valentino Miserachs 10
ISSN 0391-5425
CHRISTE DOMINE
Gennaio-Febbraio-Marzo 2005 T: Liturgia. M: Alessandro Ruo Rui 13
Anno 60, numero 1
CRISTO, PANE DEL CAMMINO
T: Mauro Mantovani. M: Roberto Mucci 15
DIREZIONE
Massimo Palombella Elaborazioni per Schola e parti organistiche
Uni versità Pontificia Salesiana PANE DI DIO
Piazza Ateneo Salesiano, I - 00139 Roma
Tel./Fax 06.872.90.505 T: Massimo Palombella. M: Domenico De Risi 17
e-mai l: massimo @ups.urbe.it
ERA L'ORA NONA
COLLABORATORI T: Mauro Mantovani . M : Valentino Donella 22
-Musica: HA DATO PER NOI LA SUA CARNE
M. Bargagna - N. Barosco - M. Chiappero T: R. Bracchi. M: Valentino Miserachs 32
R. de Cristofaro - D. De Risi - V. Donella
L. Donorà - G. Gai - S. Kmotorka CRISTO, PANE DEL CAMMINO
G. Liberto - D. Machetta - A. Martorell T: Mauro Mantovani. M : Roberto Mucci 36
1. Meini - V. Miserachs - L. Molfino
R. Mucci - M. Nardella - M. Nosetti
F. Rampi - A. Ruo Rui - D. Stefani La mu sica contenuta nel CD allegato è eseguita da un Ottetto vocale composto
G.S . Vanzin - A. Zorzi. da coristi della Cappella Musicale di Trinità dei Monti (Roma) diretti da mons. Va-
lentino Miserachs, preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma.
- Testi: Coristi: Carla Ferrari (soprano) , Marina Mauro (soprano), Cri stina Nocchi (con-
tralto), Clementina Zarrillo (contralto), Adriano Caroletti (tenore), Ermenegildo
R. Bracchi - E. dal Covo lo - M. Mantovani.
Corsini (tenore), Lih Raph ael (basso), Alberto Tapia (basso).
Organista: Juan Paradell Solé.
- Musica-Liturgia-Cultura:
La registrazione è stata effettu ata il 25 , 26 e 27 novembre 2004 nella Chiesa del-
A. Amato - E. Costa - F. Rainoldi l'Uni versità Pontificia Salesiana di Roma (Orga no Tamburini , Pi azza dell ' Ateneo
M. Sodi - E. Stermieri. Salesiano, I) dallo Studio Mobile della Rad io Vaticana.
L' Asse mbl ea è stata for mata da alcuni coristi del Coro lnte runivers itari o di
Roma.
Tecnico del suono: Roberto Bellino.
© 2005 Espressione Ed izioni Musicali Editing digitale e mastering: Studio OpenSound (via B. Cerretti, 32 - Roma).
Tutti i diritti riservati.
Ingegneri del suono: Silvio Piersanti - Augu sto Arena.
Coordinamento generale: Massimo Palombella.
«M istero grande, " Eucaristia! Mistero che dev'essere totale nascondimento, Cristo si fa mistero di luce, grazie
innanzilUtto be" celebrato», così recita il numero 17 del· al quale il credente è introdotto nelle profondi tà della vi-
la recente Lenera 3(Xlslolica di Giovanni Paolo II Malie ta divina» (ibidem, n. I I).
lIobiscum Domine. Forse di fronte all'espressione «ben Cristo è la vera vi ni ma sacrificale, l' altare, il sacerdo-
celebrato» potremmo correre il rischio d i soffermarci ec- te, «l' eterno pano». «il dono estremo, al limite». la vita
cess ivamente su un aspetto «estetico» dell a Liturgia. del mondo, la «presenza che rigenera)). Proprio il miste-
preoccupato della gi usta applicazione delle rubriche, del- ro della presellza reale viene colto ed espresso, sulla scia
l'incenso. delle «riverenze» da fa rsi. dei modelli di cami- . di M ND , come «un aspello che più di tutti mette alla pro-
ce da usarsi... Tutte realtà importanti ma che rischiano di va la nostra fede [... ]. Con tutta la tradizione della Ch ie-
essere vuOle. assolutamente vuote se disancorate da una sa noi crediamo che, sotto le spec ie eucaristiche, è real-
sana teologia del celebrare. Infatti la Liturgia non è una mente presente Gesù. Una presenza - come spiegò effi-
vetrina dove si espongono degli oggcui bell i, oppure un cacemente Paolo VI - che è detta "reale" non per esc lu-
palcosce nico dove «ci si muove bene». come no n do- sione, quasi che le altre forme di presenza non siano rea-
vrebbe essere neanche lo spazio consolatorio per chi non li, ma per antonomasia, perché in forza di essa Cristo in-
ne trova diversamente. La litur- te ro si fa sostanzial mente pre-
gia è il punto di arrivo di un pen- sente nella realtà del suo corpo e
sare la realtà considerando la Ri- del suo sangue. Per questo la fe-
velazione come un fatt o «reale»; de ci chiede di stare davant i al-
in poche parole la Liturg ia è il
«distillato», il «precipitato chi -
«Celebrare» l' eucaristia con la consapevolez-
za che siamo davan ti a Cristo
mico» della teologia in quanto
sc ienza. Pri ma di ogni conside-
l'Eucaristia stesso. Proprio la sua presenza
dà alle altre dimensioni - di con-
razione meramente «estetica» la vito, d i memoriale della Pasqua.
Liturgia è allora un fatto d i cul- d i antic ipazione escato logica -
tura dove il bello, l'estetico non un signi fi cato che va al d i là di
sono altro che l'espressione di uno spessore cullural e. un puro simbolismo. L'eucaristia è mistero di presenza,
Tutto ciò che esiste nella Liturgia deve allora rispondere per mezzo del quale si reali zza in modo sommo la pro-
ed essere intimamente connesso al primo e fondamentale messa di Gesù di restare con noi fino alla fine del mon-
compito della Chiesa e cioè quello dello spiegare ed at- do» (n. 16).
tualizzare la Rivelazione. Celebrare la memoria del corpo e del sangue di Cristo,
Non possiamo allora onestamente d ire che il Mistero adorare in preghiera il Santissimo Sacramento, esprimere
Eucaristi co è «be n celebrato» quando fo rmal mente è la propria fede attraverso la tradizionale processione del
«tutto a posto». Noi celebriamo in verità quando ciò che Corplls Domilli significa dunque fare «memoria» della
facciamo dice cultura e cioè affonda le sue radici nel pas- Sua presenza, riconoscere che Egli è con noi e «c i fa
sato e dialoga con l'oggi. compagn ia» tutti i giorni fi no alla fine del tempo. In que-
E questa è la sfida del «celebrare», sfid a carica di po- sta «memoria» Cristo ci coinvolge nel dono di sé : siamo
siti va tensione che impedisce alla Ch iesa di essere un così in comunione con Lui , con la sua vita di amore, con
«pezzo da museo» ed insieme di di menticare le sue radi- il suo essere vero Uomo e vero Dio. II Signore del cosmo
ci. In lUtto ciò la musica, istanza costitutiva dello stesso e della storia, infatti , si è donato a ciascuno, per voi e per
celebrare, rappresenta il «termometro» dell' identità ec- tllui: proprio perché egli vive in ogn uno di coloro che si
clesiale di ogni comunità e cioè dci suo essere capace di accostano all'altare per ci barsi di lui, essi diventano Wl
cultura. e quindi di vera evangelizzazione, oppure de l suo solo corpo. Vi è così un ambito profondo, interiore , «di-
essere solo preoccupata di un mero «facere» che a lunga vino», in cui ciò che unisce è più forte di tutto ciò che se-
gettata la rende radicalmente insignificante. para e divide. Scriveva il vescovo tedesco Klaus Hem-
Vivere il Sacramento dell ' Eucaristia significa «abita- merle a proposito della comunione che scaturisce dal-
re» in un dialogo d' amore, di misericordia e di alleanza, l'Eucari stia: «Solo nella condivisione della vita di Dio
perché Cristo stesso è la nuova e definiti va alleanza tra noi impariamo la nostra vita. Nell'esperienza del Dio vi-
Dio e l'uomo, realizzando nell a sua persona il loro pieno ci no noi esperiamo noi stessi e il nostro mondo, come
incontro, impresso «sulla carne». Il «pane vivo di sceso siamo veramente, come siamo in virtù del Creatore e del
dal cielo» (Cv 6,5 1) diventa così la fonte e il vertice di Salvatore. Questa sola è la vera realtà. Come unico corpo
lOtta la vi ta della Chiesa e di ciascun credente. di Cristo, possiamo comunicare con Dio e tra noi . E in
I canti proposti in questo numero della Rivista svilup- questa comunione è insita la speranza che la nostra esi-
pano i temi teologici fondamental i dell ' Eucaristia, ispi- stenza, che ci è stata donata, che si fa terra e nutri mento
randosi ai testi liturgici e scrinuristici propri. In partico- per il cosmo, approda all'amore di Dio» (cf K. Hemmer-
lare raccolgono l' invito espresso dalla Lettera apostolica le, in H. Hanspeter {hrsg), Eill Leib \Verdell. ZlIgiùrge li'
Malie 1I0bisCIIIII Domine [MNDJ (nn. 11 - 12) a sottolinea- eiller ellcharistischell PaslOral, Miinchen 1979l , p. 25).
re la dimensione «luminosa» dell'Eucaristia, ossia la co- Celebrare ed adorare, dunque la SS.ma Eucaristia, signi-
muni caz io ne delle «profondità dell a vi ta divina», de l fica atti ngere a questa "sorgente ed epifania di comunio-
«mistero» che si esprime in questo sacramento proprio ne" e mettersi alla sua scuola per assumere, nell a propria
grazie ana dinamica, «tipicamente)) eucaristica, del «na- esistenza quotidiana, uno stile eucaristico , affi nché il Si-
scondimento»: «nell'eucaristi a [... ] la glori a di Cri sto è gnore Gesù fin d'ora sia «tutto in tutti» .
velata. Il sacramento eucaristico è "I1I)'steriwn fidei" per
eccellenza. Tunavia, proprio attraverso il mistero del suo Mantovani M, -1\1 , Palom bella
PANE DI DIO
Versione "base"
T: Massimo Palombella
M: Domenico De Risi
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l. Pane d i Dio, 2. Vita del mo ndo, 3. Dono di pace,


fratello Ira g li uomini. agnello mite ed umi le. presenza che rigenera.
ci nutri d ' amore senza li mite. dal fianco trafitto acque sgorgano, col pane che o ffri a tutti i popoli
dischiudi il tesoro della grazia. un fiume di salvezza c he ristora. confermi nella fede il sacro patto.

4. Manna gloriosa. 5. Cristo risorto,


tu forza inarrestabile, o Figlio unigenito
la Pasqua ri vive per i secoli la lode cantiamo nello Spirito
nel cibo a no i donato daJr Eterno. a Te che con il Padre vivi e regni.

L' inno - che ha come prima fonte i testi liturgici propri de lla Solenni tà del 5S.mo Corpo c Sangue del Sig no re - mCHe partico-
larmente in risalto l'Eucaristia come " forza inarrestabile" che rigenera e sostiene la vita del crede nte. Nell'incarnazione e nella
sua presenza eucarislica Cristo "si è fatt o nostro compagno di viaggio" (Malie nobiscllm Domine, n. 18). Penanto "chi mangia
di questo pane ... " è chiamato ad ass umere lo stesso "stile di vita" che in questo sacrame nto si esprime .


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SIGNUM UNITATIS
T: Liturgia
M: Alessandro Ruo Rui
c 2005 E'prc..ionc Edizioni Mu,",. I;
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Signum un itatis.
vinculum charitatis,
verum corpus,
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I tre ritornell i eucaristici proposti (Sigllllm IIlIitatis. Tu es panis vivus e Christe Domine) sono Iralli dalle antifone proprie e da
espressioni presenti nella liturgia della Solennità del SS.mo Corpo e Sangue del Signore, ed intendono ricollegarsi alla ricca tra-
dizione di preghiera eucaristica di adorazione che accompagna la storia della Chiesa dal medioevo in poi, e che nella forma ripe-
IUta della preghiera litanica, sullo "stile di Taizé", ha visto negli ultimi anni un rinnovato utilizzo.
La lingua latina non soltanto offre la possibilità "tecnica" di accomunare gruppi d i preghiera che possono essere caratterizzati,
nel caso di grandi assemblee, da provenienze diversificale, ma anche permelle d i "affondare" nelle radici da cui è scaturita que-
sta stessa forma di preghiera,

VE RSIONE " BASE" PER ASSEMBLEA

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Ai cari amici Paola, Valeria, Raffaele e Stefano
ERA L'ORA NONA
Versione «base"
T: Mauro Mantovani
M: Valentino Donella
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I. Era l'ora nona 2. Nuova creazione 3. Il convito eterno 4. Fonte inesauribile,


quel giorno in cima al Golgota che nasce in quel patibolo dall ' alto ci comunica Gesù, Pastore umile
e il Figlio dell' Altissimo s ul legno verde, giovane, il vincolo insondabile da forza ai suoi discepoli ,
rendeva a Lui lo Spirito. s' immola e si sacrifica. d ' amore, Trinità santa. la Chiesa sempre illumina.
Il dono estremo, al lim ite. È Lui la vera vittima Con fede noi partecipi Uniti dallo Spirito
abisso del m istero, altare e sacerdote, a questo memoriale con voci d'es ultanza
sancì l'eterno patto che ci conquista il Regno un corpo di ve ntiamo, cantiamo lode a Cristo
in cielo come in terra. di vita senza fine . la Sposa dell' Agnello. nei secoli in eterno.

1\ testo dell'inno evidenzia panicolarmenle l' identità sacramentale tra l'Eucaristia e il mistero della croce "compiuto una volta
per tutte", Afferma a proposito Mane flobiscum Domine: "Non si può tuttavia d imenticare che il convito eucari stico ha anche un
senso profondamente e primariamenle sacrificale. In esso Cristo ripresenta a noi il sacrificio all/laro una volta per LUtte sul
Golgota. Pur essendo presente in esso da risorto, Egli pona i segni della sua passione, di cui ogni Messa è «memoriale», come
la Liturgia ci ricorda con l'acclamazione: «Annunciamo la tua mone, Signore, proclam iamo la tua risurrezione ... », Al tempo stes-
so, mentre att ualizza il passato, l'Eucaristia ci proietta verso l/futuro dell'ultima venuta di Cristo, al tennine della storia. Questo
aspetlo «escatologico» dà al Sacramento eucaristico un dinamismo coinvolgente, che infonde al cammino cristiano il passo de lla
speranza" (n. 15).

Devotamente cantabile
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2. Nuo- va c<e - a - zio - oe che na - "e in quel'" p' - ti - bo-Io s ul _
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TU ES PANIS VIVUS
T: Liturgia
M: Alessandro Ruo Rui
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gloria tibi Domine.

VE RSIONE " BASE" rE I{ ASSEMBLEA

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HA DATO PER NOI LA SUA CARNE
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T: Re mo Bracchi
M: Valentino Misemchs
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Avendo amato i suoi,


il Signore li amò sino alla fin e
e ha dalo per noi la sua carne,
nutrimento per non più morire.
I. Con loro stava come colui che serve. 3. Prendete. Questo è il pane de lla vita.
Spezzò tm le sue mani la sua vila. Chi mang ia la mia carne più non muore.
Disse: Prendete. Questa è la messe viva. Non proverà più sete colui che beve,
Sarà trebbiata sull'aia dai piedi degli uomini. ma questo calice in lui sarà come scaturigine .

2. Se il chicco muore. ritroverà la luce, 4. Il Figlio e il Padre sono una cosa sola.
andrà per i sentieri della terra Amatevi così come vi ho amati .
senza smarrirsi a mezzo de l suo inganno . Noi meneremo in voi la dimora eterna,
E Giuda uscì nella notte, frate llo delle tenebre. nel Figlio unili per sempre, nel Padre e ncllo Spirito.

Il testo, ricco di citazioni del Nuovo Testamento, mette in relaz.ione il Mistero Pasq uale con l' Eucaristia. Pane e vino. segni sto-
rici della reale presenza dell ' umanità di Cristo, continuando ad attestare altraverso la Chiesa il Suo sacrific io. sono quel "fanna-
co d i immortalità" che ci innesta ne lla pericoretica unione trinÌlaria anticipando così la nostra elernilà.

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3. ma que -sto ca - li - ce in
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Dal ~ l /I Fil/ e

12
CHRISTE DOMINE
T: Liturgia
M: Alessandro Ruo Rui
o = ~ Edizimi MlIS",ali
Tulti i di,i", ti ..,,·.,;
Christe, Domine,
Christe, adoramus Te.

VERSiONE " BA SE" PEH ASSEMBLEA

J .l J J J .l I J J I ))J r I r' Il
Chri -Sle. Chri -ste, Do-mi-ne, Do-mi - ne, Chri-ste, Chri -sle, a-do-ra-mus Te.

ELABOR.J\ ZIONE I)ER SC HOI..A


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Chri -ste, Chri-sle, Do -mi-ne, Do-mi - ne, Chri-Slc, Chri-ste, a-do-ra-mus T"
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ELABORAZIONE PER SCI-IOLA - ST HUl\1ENTI


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14
A Fausto Basilico, «in memoriam "
CRISTO, PANE DEL CAMMINO
Versione "base"
T: Mauro Mantovani
M: Roberto Mucci
Cl :ntS ~ Edi.liooo, M..........i
'funi i (I;tÌIti ritM'Iti

Il tuo corpo, Gesù, 2. Sei tu, Gesù,


hai dona to per noi, l' offerta e il sommo sacerdole,
il tuo sangue è vita del mondo; il patto santo. la noslra gioia
t 'adoria mo, nostro Re: che ci è donala.
Cr isto, pa ne dci cammino,
3. Sei Iu , Gesù,
I. Sei Gesù,
IU , la luce chiara per chi cerca,
il centro vivo della sloria in le sapienza che mai delude.
e chi l'accoglie con vera fede dono immenso.
sarà beato,
Il canlO può essere utilizzato sia per la Celebrazione Eucaristica, sia per accompagnare procession i o momenti di adorazione
Eucaristica. In ri sposta all 'invito della Lettera apostolica M al/e l/obiscl/m Domine di "coltivare, sia nel la celebrazione del la Messa
che nel culto eucaristico fuori della Messa, la "il'O cOl/sa/Jevolezza della fJreseflZll reale di Crislo" (n. 18), lo sviluppo lematico
del canto approfondisce l'affermazione centrale del prefazio della 5S.ma Eucaristia "CIlil,s camem fJro lIobis immolalam. dI/m
sumimus, roboralll/ls", "il suo corpo per noi immolato è nostro cibo e c i dà forza".

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2. san · IO. la no - stra gio - ia che ci è do · na - la. do · na . · · la.
3, - pien · ,a che mai de . lu • dc, do - no ;m · mcn-so, ;m · men · so.
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16
PANE DI DIO
Elaborazioni per Sehola e parti organistiehe
T: Massimo Palombella
M: Domenico De Risi
o zoo:! ~ Edino.; M.....,.,
Tooni i diritti ri\ft>..,;

s
IV
.
ELABO HAZIONE DELLE STROFE PEH SCHOLA A 2 VOC I PA lU (SC)
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J. Pa · ne d; D; - o, r" - tel - lo t" gli uo · ml - m, d no - tn d' a-mo-re ' sen - za
2. Vi - ta del mon - do, - gnel - lo mi - teed ti - mi- le. dal fian - co tra - fil - IO aç - que
"
Do - no d; pa - ce, p,e - sen - za ehe ii - ge - ne - ra,
3.
4.
5.
Man - na glo - no - sa, lo
Cri - sto ri - sor - IO, o
for- za i - nar - re - sta - bi -le,
Fi - gllO o - ni -gc- ni - Io.
001 pa - ne ehe of- fna
la Pa - squa novi-ve-
la lo - de can - tia - mo
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nel - lo
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J. Pa - ne d; D; - o, r" - lei - lo tea gl i uo - ml - m, no - tri d'a-mo - re sen-za
2. Vi - la del mon -do, a - gnel - lo mi-teed o - mi-le.
-. "
dal fian - co Ira -fil - 10 ae - que
3. 0 0- no d; pa - ce,
4. Man - na glo - rio - sa. lo
p" - sen - za ehe n - ge - nc- ra.
for -za i - nar - re - sta - bi - le.
eol
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pa - ne ehe of-fri a
Pa - squa novi -ve- pe'
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la lo - de can- lia - mo nel - lo
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- g" - zia.
2. sgor - ga - no, fiu - mc d; sal - vez - za ehe n - sto - ro.
3. po - po - li ""
eon - fer - mi nel - la fe - deil sa - cro pat - to.
4. se - co - li nel ci - boa noi do - na - to dal - l'E - te, - no.
5. Spi - ri - IO a Te che eon ;1 Pa - dre vi e
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con - fer - m; nel - la
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Te che eon ;1 Pa - dre vi - vi e
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ELABORAZIONE DELLE STH OfE PE H SCUOLA A 2 VOC I Dl 5PAHI (5 8 )
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., •• , r
I. Pa - ne di Di - o, r", - tel - lo tm gli uo - mi - ni, " u - tn d'a- ma - re sen - za
2. Vi - ta del mon - do, a - gnel - lo mi- teed u - mi - le, "
dal fian - co tra - fil - lo ac - que
3. Do - no di pa - ce, pre - sen - za ehe n - ge - ne - ra, eol pa - " e ehe of-fria lui - li i
4. Man - na glo - rio - sa, tu far - za i - nar - re - sia - bi - le, la Pa - squa ri-vi -ve pc' ,•
5. Cri - sto ri - sor - to, o Fi - giro u - ni - ge - ni-to, la lo - de can-lia - ma nel - lo

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I. Pa - ne di Di - o, r", - leI - lo tea gli uo - mi - ni , ei nu - Iri d 'a -


2. Vi - la dci mo n - do. a - gnel - lo mi - Ieed u - mi - le, dal fian - eo Ira -
3. Do- no di pa - ce, pre - sen - za ehe ii - ge - oe - ca, eol pa - ne ehe
- - le,
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4 . Man-na glo - rio - sa, tu for - za i - nar - re - sia bi la Pa - squa
5. Cri - sia ri - sor - to, o Fi - gIro u - ni - ge - m - to, la lo - de can -
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I. li - mi - te, di - schiu - di il te - 'o - ro del - la g'" - zia.
2. sgor - ga - no,
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ree - mi nel - la fe - dei! sa - ero
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I. - ma - re sen - za li - mi - te, di - schi u - di il te - 'o - co del - la gca - zia.
2. - fi l - to ac - que sgor - ga - no, un fiu - me di sal - vez - za ehe ci - sto - ca.
3. of-fria . pc,
luI - li i po - po - li 00" - re< - mi nel - la fe-dei l sa - cro pat - to.
4. - " - ve • , - eo - li oel ei - bo a noi do - na - to dal - l' E - te, - no.
5. -tia-mo "cl lo - "
Spi - n - to a Te che oon il Pa - dre vi - vi. e re - gOl,
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ELABOHAZJONE DELLE STROFE P ER SCUOLA A 4 VOCI DI S PAR I (SCTB)

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l. Pa - ne di DI - o, fm - tel - lo tm gli uo- "ml - m, c. nu - tri d' a-mo - rer sen - za
2. Vi - ta del mon - do, , - gnel - lo mi -teed u -
-. mi-le, d,I fian - co tra - fit - to ac - que
3. 00- no
4. Man-na
5. Cri - slo
di pa - ce,
glo - rio - sa,
ri - sor - lo,
p"
tu
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- sen - za che n - ge -
for -:ro i - nar - re - sta -
Fi - giro u - ni-ge-
ne -ra,
bi - le,
ni - to,
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Pa - squa
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che of-fria
ri-vi-ve -
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- tel - lo tm gli uo -
l. Pa - ne
2. Vi - ta
di DI - O. fm
del mon -do, , - gnel - lo mi - Ieed u -
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mi - le,
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nu - Irl a-mo-re
fian - co tra - fil - IO
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ac - que
3. Do - no
4. Man - na
5. Cri - sto
di pa - ce, p"
glo - rio - sa, tu
ri - sor - IO, O
- sen - za che n - ge -
for- za_i-nar - re - sIa -
Fi - glio u - ni -ge-
ne-ra,
bi- le,
ni- Io,
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Pa - squa ri-vi-ve
lo - de can - lia - mo
- pet
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li l. Pa - ne di Di - o, rta - tel - lo tm gli uo - m, - m, cl nu - tTi d'a -
2. Vi - la del mon -do, a - gnel - lo mi - teed
-. u - m, - le. dal fian - co tra -
3. 0 0- no di pa - ce, pte - sen - za che n - ge - - m, col pa - ne che
4. Man-na glo - rio - sa, tu for-za i - nar - re- sla - "'bi - le. I, Pa - ",ua ri -
5. Cri - sto ri-sor-to o Fi - gllo u - ni - ge - m - to, l, lo - de can -
,
.
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l. ;a-ne~i DI - o, fm - lei - lo tla gli uo - mi - ni, e; - Iri d'a -


2. Vi - ta del mon - do, a - gnel - lo mi - Ieed u - mi - le, dal ""
fian - co tta -
3. Do - no di pa - ce, pre - scn - za che ii - ge - - m. col - che
4. Man -na glo - rio - sa, tu for- za i- nar - re - sta - "'bi - le, la
p'
Pa - "'
squa ri -
5. Cri - sto ri - sor - IO, o Fi - gllO u - ni - ge - m - to, lo lo - de cnn -
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2. sgor - ga - no, uo fiu - me d; sto - m.
sal - vez - za , he n -
3. po- po - H 00 0 - [er - m; nel - I, re-de i! sa - ero p" - lo.
4. - co - H 001 ci - bo, noi do - - IO dal - l'E - le< - 0 0.
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Spi - co - IO , Te che 000 H Pa - dre vi - vi e "'
re - gnL
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2. sgor -
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mI - te, d; - schiu - di
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le - so - m
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sal - vez - za , he .;
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;, --:: - 'stolo -- zft m.
3. po - - po - H ""
'00 - feT - m; ne l - la (e- de i! sa - ero p" - IO.
4. se - - - 'o - I; 001 ci - boa noi do - na - IO dal - l 'E - IC' - 0 0.
Spi - - - ri - lo , (,)
Te che coo ;1 Pa - dre vi - vi e
- .e - gni.
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I. - mo-re sen - za I; - mi - te, d; - sch iu - d i H le - so - '0 del - I, gr; -. zia.


2. - fil - IO ae - que sgor - ga - no, uo fiu - me d; sal - vez - za , he co - sto - m.
3. of-fri a l UI - ti i
4. - V> - per I
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5. - tia - mo oel - lo
- po-po - H
- co - H
Spi - ri - lO
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- [er - m; nel - I, re-deil sa - ero
ci - bo, noi do - na - IO dal - l' E
Te che '00 H Pa - dre vi - vi e
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p" - lo.
- le. - 00.
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I . - mo - re sen - za ;; ' .
- mI - le, d; - schiu - di ;1 del - lo « - so - m gm
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2. - fil - IO ae - que sgor - ga - no, fiu - me d; sal - vez - za che ri - sto - m.
"" feT - m, nel - la fe- de il sa - ero
3. of- fria tut - Iii
4. - ,; - - per
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5. - tia - mQ nel - lo
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Te che coo H Pa - dre VI - VI e
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ELABORAZIONE DELL' ULTlMA STROFA PEH ASSEfltBLEA E SCI-IO LA A 4 VOCI tt-n STE (SeTB)
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5. Cri-sto ri - sor - lo, o Fi - glia u - ni - ge - ni- Io
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ERA L'ORA NONA
Elaborazioni per Schola e parti organistiche
T: Mauro Mantovan!
M: Valentino Done lla

ELABORAZIONE DELLE STROFE PER SCHOLA A 2 VOCI UGUALI (SoT-CoB)


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mo - re, Tri - ni
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3. re - de "O - i p" - te - ci - pi , qae
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mo - n, - le a"
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3. re - de "O - i p" - le - c i - pi qae - SlO me" - mo - na - le
4. - ni - ti d,I - 10 __ Spi - ri - to eo" 'o - ci d'e - sol - -
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CQ - me m te - m.
2. che ci con - qui -sta iL Re - - sen - za fi - oe.
3. un cor - po di - ve., - lia -
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Spo - sa del - l' A - gnel - Io.
4. can-lia - mo lo- de a_ Cri
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ELABO RAZI ONE DELLE STHOFE PER SCI/OlA A 2 VOC I MI STE (C B)
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s' im · mo- la-e
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ELABORAZ IONE DELLE STROFE PER SCU OLA A 4 VOCI MISTE (SCTB)
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2. Nuo - va " ccc "
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3. Il con · , i · loe ·
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4. ~on - le...! · ne ,i · bi · lo,
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I. E · l' o · ! - !q!1 glor · no ci · ma al
m Gol · go - ta c il
2. Nuo - va '"
C" · a · '" · ne che na · "C in quel pa · li · bo - lo ' ul _
3. Il con · vi · loe · ICI
4. Fon-tei · ne · '"u · , i - "" · no dal · l'al ·
· bi · le, Ge ·
IO _ _ C!
sù, Pa - sia ·
co · mu
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2. Nuo - va
3. Il con ·
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C" · a · zio · ne che
gior · no in ci · maal
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·
Gol
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·
·

·
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bo - lo
ni - ca
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4. Fon - lei · ne · ,"u · n · bi · le. Ge · sù, Pa - sto · u . mi - le dà_
-
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I. E · l' o · ca no · na quel gLOr · no ci · ma al
m Gol · go · c il
2. Nuo - va "
Ctc · a · zio · che na · "C in quel pa · li · bo · '"lo ' ul _
3. Il con · , i .
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loe · ICI · no dal · l'al · IO _ _ ci co · mu · no · ca il _
4. Fon -le i · ne . ,"u sù, Pa - sto · u . mi dà _
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4. for za ai suoi di -sce-po li . la _ _ Chie - sa sem-pre_il l, mò na._ _ U


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2. lo gno ver - de. gio - va no. s' im mo - Iae sò cri fi on. _ _ È
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me - mo -
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4. - ni - ,; dal - 10__ Spi -ri - Io coo 'o - d'e - ,ul - " o - la coo -
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III l. do - 00.-e - sue - mo, al li - mi- te, a - bis - 'o del m; - "e - 00, "n -
2. Lu - , la ve - fa vii - Ii- ma al - ta - 'ee - cco - do - te, che
3. fe - de no - , pno - te-ci - pi a que - "o " - mo - ria
me - le uo
4. - ni - ,; dal - 10__ Spi -ri- Io con 'o - d d'e - , ul - " n - la cno -
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l. do - - ~o,
no e-slre :1
li - m i - te, a - bi s - <o del m; - " e - m , "O -
2. Lu - ,.-la ve - fa vii -Ii- ma al - la - ,ee - eco - do - te, che
3. fe - de 00 - ,
pno - te-ci - pi a que - "o " - mo - ria - le uo
me
4. - ni - ,; dal - 10_ Spi - ri - to coo 'o - c; d'e - , ul - "O - la coo -
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3. cor - po di - ve" - lia - mo, Spo - sa del - - - l' A - gnel - lo.
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2. d CO" qui - sia U se" - za fi - - - - "e .
3. cor - po di - ven - tia - mo, la Spo - sa del - l'A - gnc l - - - - lo.
4. - lia - mo lo - de a Cri - SlO nei se - co - - li in e - leI - - - - " o.

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11 I _ d l' e - Icr - no pal - lo ;" cie - lo co - me in lee - - - - m.
2. d - qui - sia_il Re - gno d; ,; - se" - za
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3. cor - po
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di - ven - lia - mo. la Spo - "
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4. - !ia - mo lo - dea Cri - s to nei se - co - li in e - lee - - - - "o.
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I -ci re - tcr - no pa! - IO m de - lo co - me in lee - - m.
2. d - qui - sta_il Re - gno d ; ,; - se" - za
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d i - ven - lia - mo, la Spo - "
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4. - lia - mo lo - dea Cri - slO nei se - co - li in e - lee - -
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HA DATO PER NOI LA SUA CARNE
Elaborazioni per Schola e parti organistiche
T: Remo Bracc hi
M: Valentino M iserachs

ELABOHAZ IONE DEL LE STROFE PER SC UOtA A 4 VOC I (SeTB)


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l. Con lo - co >ta
4. Il Fi-glio_c_il Pa - d" ~oJ~ co-sa 'o - la.
, A - ma- le-vi co - "
co- mevihoa-
" - -

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I. Coo lo - ro "a -
" co- me co-lui che ,oc -
..
ve. Spez
.,;' .,;
- zò tra le
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,uo ma- ni la
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4. Il Fi-glio_e_il Pa - so -no u-na co-sa - la. A - ma- Ie- vi co - sì co - me vi ho a-
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, -3-----,
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." - ,0 tca
I. Coo lo - co , ta - co - me co- lui che - ve. Spez , uo ma - ni la ,ua
4 . Il Fi-g 1io5} Pa "
- d" so-no u-na co - sa
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'o - la. A - ma -le-vi " co - sì co- me vi ho n-
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B

I. Coo lo - co sta - va co- me co- lui che sec - ve. Sp" - ,0 tca lo , ue ma-ni la ,ua
4. Il Fi-glia e il Pa - dco so-no u - na co - sa - la. A - ma- te- vi co - co- me vi hoa-
N - ....,
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I. vi - ta. Dis - se: Pren - de - te. Que-sta} la mes - se V> - va. Sa- rà t" b - bia - ta sul -
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• , Noi mel - te- re- mo in va< la di- mo- rae - ter- oa, 001 Fi -glio_u - oi
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I. VI - ta. 15

4. - ma - ti. Noi
- se: Pren - de - te.
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4. - ma - ti. Noi met - Ie- re- mo In voi la di - mo- ra e-ter - 03. 001 Fi -glio_u - oi - ti p'c

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35
CRISTO, PANE DEL CAMMINO
Elaborazioni per Schola e parti organistiche
T: Mauro Mantovani
M: Roberto M ucei
o 2005 Es"""""", Edi,."",; Mu,bl;
T.lti i diri"i ri,e....,i

E LABO RAZION E DELLE STHQF'E P E R SCUOLA A 2 VOC I DI S PA RI (S B)

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2. Sci '", som -mQ sa - cee -do- te, pal - 10_
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3. Sei '", Gc - SÙ, la l" - cc
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l. Sei '", Gc - SÙ, ;1 cen - tro vi - vo del -la sto - ria c chi t'ae -
2. Sei
'". Gc - sÙ. l'or - (ef- tae il sorn - ma sa - cer
-- - do - te, ;1 pat-to
3. Sei '", Gc - SÙ, la l" - cc chia - fa per chi cer- ca. ;,
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2. la no - stra gio - ia che ci è do - na - la. do - oa - - - tu.
3. che mai dc - lu - de, do - n'O ;m - men - so, ;m . moo . - so.
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B
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l. 'co-glie eoo ve - re - dc sa - cl be - a - IO, be - 'a - - - '0.


2. san - to, la 00 - stra " g iù - ia che ci è do - na - ta, do - oa - - - tu.
3. • plen· za che mal dc - lu . de, do- n'O un - men-so, ,m - meo - - - so.
po c o Iralt •
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I QUATTRO
FASCICOLI DELL'ANNO

Dal l 946 Armonia di Voci offre il suo pre-


zioso servizio alle assemblee parrocchiali .
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Ogni fascicolo contiene nuovi canti destinati Il Culto Eucaristico
all'azione liturgica i quali - nella 0,inamica
fedeltà alla linea tracciata dalla riforma litur- Z
gica del Concilio Vaticano" - all'impegno Feste e Solennità del Signore
di offrire validi e appropriati testi, congiun-
gono quello di far partecipare, in un conti- 3
nuo e fecondo dialogo, ogni «persona ce-·. . '~ \; L'attesa del Signore
lebrante» . I canti sono infatti composti o.f~ .
frendo sempre una «versione base» per s01'à ,
assemblea e successive elaborazioni qella
4
stessa per Schola a due voci pari e dispari, La Celebrazione Eucaristica
tre voci dispari e quattro voci dispari. Ven-
gono inoltre proposti degli interludi organi-
stici con la finalità di offrire valido materiale
musicale per l'esercizio della viva ministeria-
lità celebrativa dell'organista.

Ogni fascicolo è accompagnato da un- CD


contenente la registrazione di tutta la rrtu~i­
ca . Le esecuzioni sono curate dal Coro' èÌèl
Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma
insieme al Coro Interuniversitario di Roma
diretti dal Maestro Valentino Miserachs, con
il supporto tecnico dello studio mobile della
Radio Vaticana .
Nel corso dell'-anno Armonia di Voci pre-
senterà recensioni delle più significative com-
Direttore responsabile:
posizioni destinate alla rgia. Giovanni Battista Bosco.
Registr. al N. 392 del Trib. Civ. di Torino, 14-2- 1 9.
Scuola Grafica Salesiana - Torino

Per informazioni:
Ufficio Abbonamenti Elledici
Tel. 011 .9552164-5 - Fax 011.9574048
ç-mail : abbonamenti@elledici.org
E possibile abbonarsi anche on-line,
sul sito www.elledici.org
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2.005
APRILE
MAGGIO
GIUGNO

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FESTE E SOLENNITA
DEL SIGNORE
~ di~
. ~ VersiOlli «base»
BATTESIMO DEL S IGNORE
VOCI T : Mauro Mantovani. M : Valentino Miserachs 41
Rivista dci Centro Erallgeliuaz.ionc
e Catechesi «DolI B OICO» di L cumann (Torino) G RAN DE IL T UO NOME
T: Mau ro Mantovan i. M : Alessandro Vanzin 43
in collabo razione con la Facolrà di Teologia
de lr Univcrsità Pontific ia Salcsiall3 (Roma ) SORGENTE I NFINITA D' AMORE
e con il Powificio f s/iiI/IO di MI/sico S(lcra di Roma T: Mau ro Mantovan i. M : Giovann i Merulano 45

TI ADORIAMO, SPLENDORE DEL PADR E


PROPOSTA DI MUSICA T: Mau ro Mantovan i - Massimo Palombe lla
PER LA LITURGIA M: Rem igio de Cristofaro 47
ISSN 039 1-5425 LODE ALL' AGNELLO
T: Mauro Mantovan i. M : Giu seppe Gai 49
Aprile· ]\·laggio- Gi ugno 2005
Anno 60, numero 2
Dabora;.iolli per Sello/a e parli o rgallisliche
BATTESIMO DEL SIGNORE
DIREZIONE T: Mau ro Manto vani. M: Valentino Mi serachs 51
Massimo Palombclla
Università Pon ti ficia Salcsiana GRANDE IL TUO NOME
Pialza Ateneo Salesiano. l - 00 139 Roma T: Mauro Mantovan i. M: Alessand ro Vanzin 58
Tcl.lFax 06.872.90.505
c-mai ]: massi lllo@ ups.urbe.il SORGENTE INFINITA D' AMORE
T: Mau ro Manto vani. M: Giovanni Merulano 67
COLLABORATORI
TI ADOR IAMO, SPLENDO RE DEL PADRE
• JWllS;Ca:
M. Bargagna - N. Barosco - M. Ch iappero T: Mauro Mantovani - Massimo Palombc lla
R. de Cri stofaro - D. De Risi - V. Donella M: Re migio de C ristofaro 75
L Donorà - G. Ga i - S. KmOlorka
LODE ALL'AGNELLO
G . Li berto - D. Mac hena - A. Martorell
I. M eini - V. Miserachs - L. M olfino
T: Mauro Mantovani. M: Giuseppe Ga i 82
R. Mucc i - M, Narde lla - M, Noselli
F. Rampi - A. Ruo Rui - D, Stefan i La mus ica cont e n ut~ nel C D ~ I1egalO è eseguita da un Qucuo \'ocale composto
G.S. Va nzin - A. Zorzi. dn coristi deI1a Cnppc !l ~ Musica le di Trinità dei Mo nt i (Roma) diretti da !nons. Va-
le nt ino Miscmchs. preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Ro ma.
• Testi: Cor;.!/;: Carl a Ferrari (sopmno). MaTÌnal\·tauro (soprano). Cris tina Nocchi (con-
R. Bracchi - E. dal Covolo - M. ManlOvani. tralto). C leme ntin a Zarril10 (cont ra lto). Ad riano Caroleui (tenore), Ermenegildo
Corsini (te nore). Li h Raphael (basso). Alberto Tapia (ba%o).
Orgal/isll/: Juan Paradcll 501c'.
• Musica-Liturgia-Cultura:
La reg istrazio ne è 5tata effelluata il 25. 26 e 27 no\"embre 2()()4 ne ll a Chiesa del-
A. Am ato - E. Costa - F. Rainoldi 1" Uni \'ers ità Po mili cia Snlcsinna di Roma (O rgano Tambu rini . Piazza dell"Aleneo
M. Sodi - E, Ste rmi eri. 5ales iano. I ) dall o Studio Mobi le de lla Radio Vat ica na.
L"Assemblea è 51ata form31n da alcuni coristi del Coro Interu ni\"ersitario di
Roma.
Tl'ol;t·o del SI/OliO : Roberto Bellino.
© 2005 Espressione Edizioni 1\'lu sic~1i Edi/ing digi/afl' (' II/as/eril/g: Studio OpenSou nd (via B. Cerrelli. 32 _ Romn).
Tutti i diri u i riservati .
Ingegneri dI'I ,illono: Silvio Piersa llii - Augusto Arena.
Cool~/il/(lIII('IIIO geI/l'mie: Mass imo Palombella.

Registr. al N. 392 del Trib. Civ. di Torino, 14-2·1949.


Amministrazione e Commerciale: Scuola Grafica Salesiana . Torino
ELLEDICI · 10096 LEU MANN (TOR INO)
Direttore responsab ile: Giovanni Battista Bosco
Editrice Elledici , 10096 Leumann (Torino)
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€ 50,50 (estero € 58,00) · CCP 2t670 t 04
• Un numero € t 4,50


Il produrre un numero sulle "Feste e solennità del Si- me "indietro" . rispetto al correre della storia con un len-
gnore", lavoro esplic itamente sugge rito dalrUfficio li - to acu irsi dello iato tra uomini produttori di cullura e
turgico della CEI, ci ha condono una volta di più alla ri- commi llenza ecc lesiale,
nessione speci fica sulla persona di Cristo. Tale riflessione. Lo "spettro" di Lutero blocca ogni serio dialogo cultu -
se epistemologicamente carrena. porta inevitabil mcnle al- rale generando comprensioni disgiunte della realtà dove.
la considerazione della peculiari tà de ll'esperienza religio- ad esempio, si dà un modo di cantare in Chiesa e un altro
5.1 crisli,ma in 1ll1le}e sue dimensioni. e dunque anche in per il teatro dell ' Opera, realt à che risu ltano separate e in
ordine alla comprensione culturale dcll'arle musica. antites i, COIl un'attitudine che purtroppo non è ancora fi-
L' Incarnazione infatti fondamenta il positivo valore nita oggi.
della storia. dell ' umano. e dunque dclrane in quanto no- Infatti tante polemiche attuali circa la musica "sacra",
bile prodotto dell ' umano: In forza dell' Incarnazione esi- gli strumenti da usarsi. le fo rme musicali ... vivono e si
ste cosl un approcc io, una comprensione della realtà. in al imentano ancora su ideologiche posizioni che d isallen-
cu i Ilon si danno cose "inirinsccamelUc" malvagie. "pro- dono radicalmente c iò che costituisce il sano illcipir del
fane" o cose "sante", ma tutta la realtà. proprio in ragio- pensare e comprendere rettamente la realtà. e cioè \'In-
ne de ll'Incarnazione, è posit iva e carnazione. Arroccati su sleri li po-
ciò che non la rende "buona" è solo sizioni che pretendono di fare della
dettato dall'uso. propria comprensione il metro della
Questo dato (che è mutuato dalla realtà, dimentichiamo spesso il do-
rivelazione cristiana e quindi rap-
presenta un principio "arch itetton i-
Incarnazione vere di tutelare un grande e glorio-
so patrimonio - il gregoriano e la

co" e non "ermeneutico" nell'i nter-
pretazione della realtà) ha av uto
e musica poli fonia - insie me all'altrettanto
dovere di cogl iere la conti nua sfida
una sua metabolizzazione cu lturale dell'l ncarn<lzione dove cultura. lin-
in un difficile equilibrio mat urato g ua viva. "uma no". storia sono
a]]'interno dei grandi Conc ili Ecu- istanze che necessariamente en tra-
menici del primo millennio e nel cammino della Scola- no nel culto non solo con fun zione "didatt ica'· - così co-
stica med ioevale in quel processo di sana e feconda inte- me accadde con la vicenda luterana - ma perché cost itu-
gnlzione tra diverse prospettive di pensiero, si pensi al ti vamente legate all' essere stesso del la liturgia con il su-
platoni smo e all ' ari stoteli smo. pera men to di ogni ideologico "sacro" e " profa no". Il
Nel basso medioevo il nominali smo segnò la rottura di continuare a liti gare oggi su un po' musica è in fondo il
questo equi librio condizionando pesantemente il futuro segno d i una povertà culturale che affonda le sue radici
cammino culturale dell'Europa e ponendo la C hiesa nel- sull'aver fatto di poche ed insicure nozioni l'assol uto. e
la fati ca di una ricomprensione g lobale dell'essere in una di illudersi che sarà questo a salvare.
continua lotta con una istanza cuhurale priva di rafio me- Nell'annunzio de l giorno di Pasqua, che si proclama
tafisica. ne ll a solennità deIr Epifania. si afferma che "da ll a Pa-
Con il nominal ismo assistiamo allo smarrimento del squa scaturiscono tutti i giorn i santi ... (dato che) nei ritmi
rello rapporto uomo- Dio o. più profondamente. all a per- e nelle vicende de l tempo ricordiamo e viviamo i mi steri
dita dell'intrin seca unità dell'esistere dell' uomo. Questo della salvezza" il cui centro è il Triduo del Signore croci-
smllrrimento è innanzitutto meta fisico. dove avviene la fisso. sepolto e risorto. In questo senso le feste e solennità
disg iun zione delle proprietà trasce ndentali dell ' essere. del Signore esprimono la ricchezza de lla Ri ve lazione
Con la pOfemia Dei abso/ullI dci nomi nalismo il b01ll11ll operata dal Figlio di Dio fatto uomo e o fferta alla Ch iesa
non coincide più essenzialmente con il l'eml1l in quanto affinché la renda sacramentalmente preseme. Alla quasi
la volontà di Dio potrebbe in se stessa non essere corri- totalità di queste ce lebrazioni è dedicato un canto di que-
spondente al bene deJruomo. Inoltre lentamente si sgre- sto numero della Rivista. con l'intento di souolineare una
tola 1'(llIalogia elllis, cioè la distanza a nto logica tra uomo dimensione essenziale della celebrazione, attingendo al le
e Dio, distanza che dice anzitutto d issimi litudine ma font i scriuuristiche e liturgiche. Nel Battesimo di GestÌ. si
esprime anche una reale somiglianza dal punto di vista mette in luce la novità d i vita in cui è "incorporato" in
ontolog ico, Con il nomi nali smo Di o di viene, in senso Gesù ogni fedele. e la gioia per questo dono: nell a Pre-
IlUOVO ed assoluto, il ",otalmente altro" . Questa precisa sellfaziolle del Signore. la pienezza d i senso che CristO
collocazione filosofica ha immedimamente dei riflessi a rappresenta per ogni uomo e donna. specie coloro che si
li ve ll o teologico distruggendo il modello antropologico mettono alla sua sequela: nel SacralissilllO Cuore di Ge-
crist iano con il conseguente con fin are l'uomo ad una to- .Hi. la totali tà del dono di sé come espressione su prema
tale e costitutiva passività. In campo morale in fa tti si ge- dell'amore umano-divino vissuta dal C risto: la Tra.ifigu-
nera il "posilivismo teonomico" dove l'esperienza mora- ra ziol/e del Sigllore come rivelazione d i Gesù "meta. via
le diventa una resa incond izionata ali' intimazione divina, e cammino"; la Solellllirà di Cristo Re come espressione
che proclama l'irrimediabile cecità della ragione umana e della Signoria cosmica di Gesù. "punto foca le dei desi-
la sua incapaci tà di cogliere il bene in se stesso. deri de ll a storia e della civiltà" (GaI/diI/III et speso 45 ).
Da questo momento "sacro" e "profano" tornano ad Nella ce lebrazione del suo mistero. che si esprime in
essere in dialettica, e all'i nterno della stessa realtà eccle- queste feste , si realizza l'incontro misterioso e affasci-
siale si veri fi cano impliciti slittamenti su uno pse udo- nante tra eternità e tempo: anche attraverso questi canti
agostinismo esasperato che producono fo rvianti spiritua- "a Cristo, che era, che è e che vie ne. Signore del tempo e
lità. con la loro conseguente <Irte (si pensi al Gianse ni- della storia, lode perenne ne i secoli de i secoli".
smo). In tutto ciò la Ch iesa in Europa appare spesso co- Mantovani M. - M. Palombella
BATTESIMO DEL SIGNORE
Versione "base "
T: Mauro Mantovani
M: Valentino Miserachs
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Questo è il mio Figlio prediletto, n.';;di,;,tiri........i
in lui mi sono compiaciuto,
in lui mi sono compiaci uto.

I. I cicli s'apri rono. 3. Noi siamo immagine di Dio.


lo Spirito di scese, del suo amore,
si rivela il mistero, sulla croce redenti dallavacro
il Messia ci lava da ogni colpa. del fianco trapassato.

2. In mezzo a noi 4. Quest'acqua rigenera.


è Cristo sacerdote e pro feta. ci rende tutti fi gli.
il Signore del mondo. il Banesimo santo ci innesta
il Risono che libera e raduna. nel corpo della Chiesa.
l] testo attinge alr amifona d'ingresso. di comunione. al prefazio e alla preghiera di collelta propri della Festa del Battesimo del
Signore. La liturgia della Festa è innanzitutto un invilO a gioire per il dono del Battesimo: in Gesù ciascun fede le diven ta una
creatura nuova, "figlio predilelto" del Padre.

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2. In mez- zo a noi è Cri - sto sa-cer - do - te e pro - re - ta, il


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3. Noi sia
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A Roberto, Pierpaofo, Ba rbartl e Francesca, con affello
GRANDE IL TUO NOME
Versione "base"
T: Mauro Mantovani
M: Alessandro Vanzin
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Tu"i idirini n"',,·" ;

Grande, grande il tuo nome Signore,


tu sei luce che illumina la storia.

I . Abbiamo accolto la tua misericord ia: 3. Andiamo incOnlro a Cristo. gloria immensa.
sei tu Signore il principio della gioia; ci presentiamo a Lui umili d i cuore;
sei verità, via e vita d'ogni uomo è in unità, nell'offerta dell' altare
che ha compreso nel Cristo il suo mistero, il suo mistero. che ci raduni. è in te la nostra vita, la nostra vita.

2. Il nostro Dio verrà, rEmmanuele, 4. Signore nostro. o Cristo. Verbo eterno.


per rischiarare il cammino delle genti; somma bellezza d'un Dio fatto carne,
lui è per noi pace che non ha misura tu vieni a noi. mite Agnello vittorioso,
partec ipando a tutti il suo Amore. il suo Amore. centro del cosmo, sei tu il Redentore, il Redentore.

Il testo. composto per la Festa della Presentazione del Signore (2 febbraio), attinge alle fonti liturgiche proprie, particolarmente
alla benedizione delle candele e alla rispettiva processione. all'antifona d'ingresso e al pre fazio. Le espressioni che chiudono ogni
strofa - volutame nte ripetute - intendono mettere in luce la ricchezza del mistero cristologico. In Gesù trova il suo senso la vita
d i ogni fedele e particolannente - lo sottolinea il valore che ha assunto questa festa - la vocazione di ogni consacrato.

Andante solenn e (J - 60)


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2. - pan - do ti tUI - ti TI suo A mo re, suo A mo re.
3. - du - ni. è in
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4. co - smo. sei tu il Re - den to cc, Re - den to cc.
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44
SORGENTE INFINITA D'AMORE
Versione "base"
T: Mauro Mantova" i
Sorgente infinita d 'amore, M: Giovanni Merulano
tu cuore inesauribile di Cristo, o :!Vm ~"""" Edinoooi M.>i<o/i
Tun;; (!;rini ri ......·..i
nostro Dio, nostro Dio.
l . Donò la sua vita per noi 3. Pastore buono del gregge
innalzato sulla croce. carità senza confini.
Ci aniTa col suo amore eterno. Radun i chi geme perdu to.
Cristo mite ed umile di cuore. ci conduci, o Cristo. nel tuo reg no,
umile di cuore. nel tuo regno.

2. Usci rono sangue ed acqua 4. A I fonle della tua gioia


dal costato del Signore. si rinfranca r asselalO.
È il dono divino di grazia. Sci tu la speranza e la pace,
la salvezza d i tutte le genti. compimento d i ogn i promessa,
di tutte le genti. di ogni promessa.
Il lestO, composto per la Solenni tà de l Sacratissimo Cuore di Gesù, attinge al prefazio, alla colletta e alle antifone d' ing resso e
d i comunione. Il cuore è ovu nq ue. alme no nelle culture occide ntali , simbolo di amore, e indice del "centro dell'uomo", laddove
egli esprime la sua intelligenza. la sua volontà. le sue energie. g li orientamenti profondi della sua vita. Dio è amore e la prova
suprema di ciò è il dono di sé che CriStO ha fatto morendo per noi sulla croce: "Ii amò sino alla fine",

Anda nte . cont emplati\'o ,

Anda nte. contempl ativo IUT. Sor - gen - te in - ti -


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TI ADORIAMO, SPLENDORE DEL PADRE
Versione "base"
T: Mauro Manlovani - Massimo Palo mbella
M: Remigio de CriSlOfaro
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Ti adoria mo, splendore del Padre,


la tua gloria è la nostra vita.

l . Apparve lo Spirito Santo. 3. "Signore, è bello restare",


s' udì una voce dall'alto. con te pregustiamo il c ielo.
"È Lui il mio Figlio prediletto. Il volto s' accende luminoso
ascoltate ogni sua parola", Tu, Gesù. sei la gioia infinita.

2. Sul monte Gesù si rivela, 4. Ancora ci chiami alluo monte,


r.e r noi meta, via e cammino. per noi dono senza mi sura.
E Lui il Signore della storia, Il C risto è risorto dalla morte
compi rà lutto il suo mistero . immo lato, è la nostra salvezza.

Il testo è per la Festa de lla Trasfi gurazione del Signore (6 agosto), e attinge alle antifo ne di ingresso e d i comunione, al prefazio
e alla preghiera di colletta propri della Festa. Nella quarta strofa no n manca un riferimento al celebre commento che di questo
brano fece Sant'Agostino. laddove si melle in luce da una parte la chiamata che Dio continuamente fa a salire al "suo" monte e
d' altra pan e J'impegno di "scendere" per essere suoi testimoni credibi li : " la tua g loria è la nostra vita".

Tabor: " . .. Si trasfi gurò davanti a loro ... "


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3. voi - IO s'ae - cen - de lu - mi . no - so Tu, Ge · sù. sei la gio-ia_in - fi · ni - la.

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4. Cri - sto è n . sor - IO dal - la mor - te im - mQ · la - IO. è la no - stra sal · vez- za.
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48
LODE ALL' AGNELLO
Version.e "base"
T: Mauro Mantovan!
M: Giuseppe Gai
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Tuni i dirini ri .. " ..,;

Lode all' Agnello immolato,


lode a Cristo, Re dcII ' universo.

l. Sacerdote eterno è Cristo Gesù. 3. Verità e giustizia è Cristo Gesù.


Dio l'ha consacralO con olio d'esultanza. Lo Spirito ci dona per vivere da figli,
il Figlio unigenito. l'Amore senza limite
il Re delruniverso. sgorgalO dal Calvario.

2. Lo splendore del cosmo è Cristo Gesù. 4. Mite agnello immolato è Cristo Gesù.
Cantiamo a Lui per sempre con inni di letizia, Sul trono di vittoria. l' altare de lla croce;
salvezza del suo popolo. tu. vittima pacifica.
Signore della storia. accogliei nel Regno.

IIleslO. composto per la celebrazione della Solennità di nostro Signore Gesù Cristo Re delrUniverso, 3ninge particolarmente alle
amifone d'ingresso, d i comunione e al prerazio proprio. Le espressioni che aprono ogni su o ra, "sacerdote eterno", "splendore del
cosmo", "verità e giustizia". "mite agnello immolato'·. con il loro rondamento biblico e teo logico. conducono alla considerazio-
ne della centralità del mistero pasquale come ';Iuogo" privilegiato in cui si rivela la regalità del Signore del cosmo e della storia.

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Si . gno · re del - la sto - fin.
3. vi-ve-re d, fi · gli, l'A . mo - re sen - za li - mi - te sgor - g' · lo dal Cal - va - rio.
4. - ta-re del - la cro - ce; lo. viI- li-ma pa-ci -fi-ca, . co · gli - ci nel Re- gno.
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BATTESIMO DEL SIGNORE
Elaborazioni per Schola e parli organisliche
T: Mauro Mantovani
M: Valentino Miserachs
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51
ELABORAZIONE DELLE STilO rE PEH SCUOLA A 4 VOCIDlSPAH I (SCTB)
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2. In mez- zo a noi è Cri - sto sa-eer do - tee pro re - ta. il Si-
3. Noi sia mo , - im ,
ma- gi - ne__ di Di - o. del suo a mo- re. sul · la
ge-ne-m. _ _ d ren-de tul - li- fi - gli, il Bat-
4. Que
m,
,
st'ae
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q"' ,
ti ,

,~ ~

B
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I. I de li s'a , ,
si ri -
2. In mez- w a noi è Cri - sto, =================
pri-ro-no, ilSi·
3. Noi sia , moi m ,
ma-gi - ne, sul - la
4. Que ,
sl'ae q", ti , , ge- ne- ra, _ _ _ _ _ _ _-=:,-_______ il Bat-
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,- -V< - la il m; - sle - ro, ;1 Mos - s; -d , la - ~ad ay-gm' . wl - p'.
2. - gno - -
<e d,' _ man - do. ;1 R; - sor - IO ch, li - be-me ra - do - ",o
3. cro - ce <e - d, n - l; d,I la -- va - ero d,I fian - co Ira - pas -
" - l O.
4 . -IO - si - mo_ san - IO d ;n ne - sta n,I cor - po del - la Chie - ".
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" ,- - ve - lail
2. -gno - -
re
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- ste - ro,
mon - do.
B Mos
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sor - lO ch,
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" la - va d-a_o-gOl
li - be- rae ra
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do - na.
3. ero - ce - d,n - d,I - va - ero del fi an - co tra - pas - -
"
<e l;
4. -IO - s; - mo " n - lO d ;n - ne - sia noi cor - po de l - la '"
Chie -
lO.
sa.
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,- -ve - lail m; - sle - ro, B Mos - s; - a c; la - va day-gni col - p'.
2.-gno- <e del_ mon - do, ;1 R; - sor - IO ch, Ii - be - rae - do - n,.
3. ero - <e - d,n - l; d,I I, - va - ero d,I fian - co tra - pas " - sa - lO.
4. -IO - s; " - mo _ san - lO d ;n - ne - sta nel cor - po de l - la Chie - ".
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I. -ve - la il m; - Sle - ro. B Mos - s; - la - va da_D-gni col - p'.
2. -gno - re del mon - do. ;1 R; . sor - IO che " li - be-me r.t - do - n, .
3. cro - c, <e . den - l; d,I I, - va - ero d,I fian - co tra - pas - - lO .
4. ' 10 - s; - mo san - lO - ne - sIa nel cor - po del - la "
Chie - ".
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ELABo n AZ IQNE DEL RIT ORNE LLO PEB SC fl OLA A 4 VOC I DI SPAR I (SeTI])
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Que - sto è il mi - o Fl -g ,.lO pre


, - d·l - let - to. ;n lui m;
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Que - sIa è il mi - o Fi - glio pre - di - lo< - to.


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Que - sto è il mi - o F; - glio. lui m'
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57
GRANDE IL TUO NOME
Elaborazioni per Schola e parti organistiche
T: Mauro Mantovani
M: Alessandro Vanzin
o 2(W ~ &li<"",; Mu.n;
T.... i di""'.-.....

ELABORAZIONE DELLE ST ROFE P ER SCHOLA A 2 VOC I PA RI (Se)


1J (I t e llllJo : : =
s
l. Ab-bin-rno ae o
col - lo I, tu, mi - se n o o
COT - di - a: sei tu Si o
gno-re_~1prin -
2. Il no - stro Di o VOt o o
rà. l' Em-ma - nu o
e o
le. pet ri - schia o
ra-rel l cam -
3. An- dia - mo in con - tro a Cri- sto, glo - Tia im - men-sa. pre - sen tia-moa Lui
"
o o

4. Si -gno - re no -stro. o Cri-sto, Ver- bo e


-
o
tet o
"o. sOITl-ma bel o
lez - za d'un

I 11 Il te mpo = : =
c
..... y
L Ab - bia-mQ ae
2. Il no - Siro
.....
o
-y
col - IO I,
Di - o VOt
y
tu, mI-se - ti
rà. l' Em-ma - nu
o
CO T -
e
di - a:
le.
sei tu Si
pet Ti - schia
- - ..........
o
gno-re_il prin -
ra-rei! cam -
,
o o o o

3. An-dia-mo in con - lro C ri-slO. glo - ria im - men-sa. pre - sen tia-moa Lui
"
o o

4. Si -gllo - re no -stro. o Cri-sto, Ver-boe tet "o. SO Il1-m a bel lez - za d'un
-
o o o

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Man.

= :
s
,
l. -ci-pio del - la g 'o sei '.
ve - n tà. vi - oe , j d'o-gni uo mo
"
o o o

o "

2 .- mi· no del - le geo - ti ; lui è pet noi P" ce o che non ha m, o


su - m
3. u - mi - Ii di cuo - re: è in u m tà. ne l· l'or . rer - ta del - l'al te
"
o o

4. Di - o ral - 10 car - ne, tu


-
vie-ni a noi, m i · le A
- o
gnel-Io vii - IO o
rio o
so.

I
c
~ -------=.;
I. -ci-pio de l - la gio o o
ia; sei vi • a e vi - la d'o-gni uo o

2.-mi- no del· le geo o o


ti: tu pa - ce che non h, mi o
su o

3. u· mi - li di cuo o o
re: è nel- l'or . rer - la del-l'al o
ta o

"'. - - - -
4. Di - o ral - IO cat tu mi - le A gne - lo viI - 10
, rio
o o

I I
I I .

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I ~ I I I I r'
~m 1 J J ,J I
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58
s
I , = rull.
= =
,
1. che ha com - pre - so nel Cri-sto il suo mi - ste - ro, il suo mi - ste - ro.
2. par - te - ci pan-doa lUI - ti li suo A - mo -re. il suo A mo - re.
3. che ci fa du - ni, è in te fa no - stra vi - ta. no-stra vi - ta.
4. cen -trQ del co - SmO, sei tu il Re - den -to-re. "il Re-den - IO - re.
, : =
c
v • • ,,-
l. - ma Cri-slO il suo m i ste - ro, il suo mi - ste - fO.
2. - ra tut-liTi suo A ma - re, il suo A ma - re.
3. - re è in te fa no - stra no-stra
4. _ so, sei tu il Re - den
VI - ta,
to - re, "
il Re-den
VI - ta.
- IO - re.
,
r I . i mll. 'II ]
J
I Al R".
Ped.

ELABO RAZ IONE DELLE STlW FE PER SCI-IOLA A 2 VOC I DI SPARI (ST )
v (I t eti/Ilo =
s
, .... ,
I. Ab-bia-mo ae - col - IO - ,; - cor - di - a:
tu, mi - se sei tu S; - gno-re_il prin -
2, no - stro Di - m - rà, l'Em-ma - nu - e - 'e, -
"
3, An-dia-mo in
4, Si-gno - re
- con -Iro
O

no -stra, o
"
, Cri-slO, glo - ria
Cri-slo, Ver-bo e
im - men-sa,
- - " 0,
p" ri - schia
d pre - sen
som-ma be'
-
-
ra-reilcam-
lia-mo a Lui
lez - za d'un
- l"
p (I lemlJo
-- -, :
T

III - - tor - di-a:


'"ri - schia - - gno-re}
L Ab-bia-mo ac col - IO 100 mi - se - n sei S;
2. no - SIro
"
3, An-dia-mo in -
Di - o VOI
con - tro a
"- rà, l' Em-ma - nu - e
Cri-sto, glo - ria
- lo,
1m - men -sa,
p"
pre - sen -
prm -
ra-re il cam -
tia-moa Lui
4. Si-gno - re no- Siro, Cri-sto. Ver-bo e - lO' - "0, "
som- ma be' - lez - za
d'un
° -

a tempo T r j I r -- -r-
,
,
• ;; J- J .J
Man.

59
: :
s
'. '. '
, ,
1.- ci-pio del-la glo - .'la: ve - f1 - là, ,i
-" vi - ta d'o - gni "0 - mo
2.- mi-no del- le geo - ti: '"
lui è p" noi pa - ce- che non h, m i - -
3. u-mi - Ii di euo - re; èin u - ni
- - ,à nel- l'or - feT - ta del-l'al - '" "
"
-

4. Di-o faI - IO car - "', ," vie-ni a noi. mi - te A - gne!- Io viI - IO - fio - "
- - ~
SO,

~
T

l.-ci-pio del-la glO - - ia; sei vi - a e vi - la d'o-gni "0 -


2.- mi-no del-le gon - - ti; -
pa - ce che non ha - -
3. u-mi-li di - - re;
'"è nel- l'of -
n"
feT - la del -l'al - '" -
'"0
"
I
4. Di - o fai -IO w - - ne,
I
," mi - te A - - gnel-lo vii - IO
, - rio
I
-

vr r' p
~m
I I 'I
,
,
.1 :J J I.

= roll. : = r,-,
s
'-
l. che ha com - pre - so :el Cri - SIO il S"O mi - "o - m,
- re,
il '"0 mi -
-
Sle -
-
m.
2. par -te - ci - pan - do a - ti li S" O A - mo il S"O A mo re.
3. che ci
" - du - ni. èin
- '"'
re iii no - stra ,i - ", I, no - stra
"'o
- 'a.
4. cen - tra del co - smo, sei il Re - den - - re, il Re-den - - re.
'" {Q

T
===- = = r,-,

......
l. - mo nel Cri - sia il S"O mi - sre - m, il S" O mi - Sle - m.
2, - a lui - ti TI A - mo - re. il S"O A - mo - re,
3. - " èin
- re iO
S"O
no - stra ,i - ",,e, la no- stra
"'0 - ".
4. - "
so, sei il Re - den - '0 - il Re-den - - ".r,-,
, '"
r- Il 'T r- l-- r !Ir _I rafl.
'I
:
~ .J ,J 1
,
Ped. '" AI nil,

60
ELABOHAZ IONE DELLE STH OFE P ER SCHOLA A 4 VOC I DISPA HI (SCTB)
, P rt l(H IIIJO
= :
s
l' • • • • ·--- '
J. Ab-bia-mo ac · col - IO la lua mi- se- ri · cor - di - a: ",i IU Si · gno- rejl prin -
2. Il no - Siro Di - o m · rà. r Em-ma - nu · e · le. pe< ri - schia · m - re il cam-
3. An-dia-mo in · con - Iro a Cri-sIO. glo - ria im-men-sa. ci pre - sen · tia- mc a Lui
4. Si-gno - re nO- Siro. o Cri-SIO. Ver-bo e · le< · 00. som-ma bel · lez - za d ' un
-
I P fI / #! m IJO
= :
c
-.r ·... - -.r
J. Ab-bia-mo ac · col - IO la lua mi - se · n · cor - di - a: sei lu Si · gno-re} pnn -
2. Il no - stro Di - o ,el · rà. rEm-ma - nu · e · le. pel ri - schia · m- reil cam -
3. An-dia-mo in · con - lro a Cri-sto, glo - ria im- men -sa. ci pre - sen · tia- mc a Lui
4. Si-gno - re
no- stro. o Cri-sto. Ver- bo e · lei · 00.
- SOIl").ma bel · lez - za d'un

T
I
P (I /I~ mlU)
=. .
,
l. Ab-bia-moac · col - IO la lua mi - se · ti · cor - d'l - a:
I
sei IU Si · gno-re} prin -
2. Il no - Siro Di - o m · rà. J' Em-ma - nu · e · le. pel ri - schia · ra - re il cam-
3. An-dia-mo in · con·lro a C ri-slo, glo - ria im-men-sa. ci pre - sen · lia-mca Lui
4. Si-gno - re no- siro, o C ri-sto. Ver-bo e · let · 00. som-ma bel · Jez - zi d'un
- ---.
p (I l e mp o : · :
B ··
I. Ab-bia-mo ac · col - to la
'.
lua mi - se • n · cor -di - a: ",i lu Si · gno-re)1 prin -
2. Il no - stro Di . o · rà. r Em-ma • nu · e · le. pel ri . schia · m-reil cam-
3. An-dia-mo in · con - Iro a '" Cri-slo. glo - ria im-men-sa. ci pre - sen · lia- mc a Lui
4. Si-gno - re
no -siro, o Cri- sto, Ver-bo e · tel · 00.
- som-ma bel · lez - zi d'un
A

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1 (J / e llllJO
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Man.

61
I : : =
s
I. - ci -pio del-la
.'

gia - 13: ",i ve - n '. - ". vi - a e vi - la d'o-gni uo - mo


2.-mi- no del- le gen - ti; lui è pe' noi pa - ce - chc non h, mi - su - rn
3. u - mi - li di
4. Di -o faI - IO
cuo - re;
car - ne.
è in - ni
-tu vie-ni II
-
".
noi.
- nel - l'of
mi - te A
-
-
-
fer - la
gocl-lo
de\-\'al
viI - IO -
- IO
no
- re
- so.
I
: :
c
I.-ci-pio del-la
2.- mi - no del- le
gia - ia;
gen - ti;
sei
lui
ve - n
è pe'
- ".
noi
v. -
pa - ce
"' vi - la d'o-gni
che non h, mi - -------
uo
su
-
-
3. u - mi - li di cuo - re; èi n u m ". nel- l' of - (cr - la del-l'al - IO
4. Di - o fal- IO car - ne. vie-ni a noi. mi-teA - gncl -Io vii - IO - fio -
,
'u
- - : , :
T

1. - ci - pio del - la
2.- mi -no del- le
giù
gen
-
-
-
-
ia;
ti ;
sei
tu
vi
-
pa - ce
"'- vi - la d'o-goi
che- non h, mi -
uo
su
- mo
co -
3. u - mi - li di cuo - - re; è nel -lof - fef - la del-l'al - IO - re
4. Di - o faI - IO - - ne. tu mi-teA - gocl -lo viI - IO - no - so.
'"' -
:
B ··
,
I.-d-pio del-la gia - ia: ",i ve - ri - tà. vi - a e vi - la d'o-goi uo - mo
2. -mi -no del- le gen - ti; lui è pe' noi pa - ce - che non h, 'm - su - rn
3. u - mI - li di cuo - re: è in u m t'. nel - l'of reo IO de l l'al IO re
4. Di - o fal - to cnr - ne.
I
tu vie-n i n
- noi.
I
mi - te A
- - gnel - lo vit - IO

. , - do -
I
so.
I

vr I I I I '1 r' iJ
------- 1-
,ID 1 J I 1
··

62
, n d/. =
s '"
,
l. che ha com - pre - so :el Cri - sto il ,"o mi - sto - m. ;1 suo m, - ste - m.
2.
3.
par-Ie - ci
che e; m
-
-
pan - do a
du - ni è in
- te I,
tu t - ti Il suo A
no - stra
-
-
mo -
,; -
- ".
".
la.
;1 suo A - mo -
la no - stra v, - la .
;1 Re - den - to -
".
4. cen -Iro del co - smo. sei tu ;1 Re - den to
:
".
: n /II. :
'"
- --
c
H- H-
,
I. - mo " el Cri - sto il suo m; - sto - m. ;1 suo m; - ste - m.
2. -m p" - te - Cl - pan -do a tut - ti il suo A - mo - ".
3. _" che e; m - du - ni. è in
- te iii no- stra v; - la.
4. - so. ce" - 1<0 del co- smo. sei tu ;1 Re- den - to - ".
T
: m lt.
= = '"
, .' , , , '.
1. che ha com - pre - so "cl Cri - sto il suo mi - ste - m. ~ suo m, - stc - m.
2. par - Ie - e;
3. che e; m
4. ecn- tra del
-
-
pan - do a
du - nL èin
co - smo. -
se,
te
tu
I,
tut - ti li suo

;1
A
no - stra
Re - den
-
-
mo
v;
to
- <c.
- la,
- re.
;1 suo A
la no - stra
;1 Re- den
-
-
mo - ".
"to -- ".
la.

: roti. =
B ·- '"
I. che ha com - pre - so "el Cri - sto il suo m; - ste -- m. ;1 suo m; - ste - m.
2. par- te - ci
3. che e;
4. ecn- tra del
m
-- pan - do
du - ni.
-
co-smo. sei
a
è in te
tu
I,
tut - li Il suo A

;1
no - sira
Re - den
-
-
mo
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;1 suo A - mo -
la no- stra
;1 Re-den - to
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SORGENTE INFINITA D'AMORE
Elaborazioni per Schola e parli organisliche
T: Mauro Mantovani
M: Giovanni Merulano
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3. Pa - sto - re _ buo - " O d" greg - g'---
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3. - ca - ri - tà sen - za CO" - fi - ni. Ra - du - "I chi g' - m, pel -
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TI ADORIAMO, SPLENDORE DEL PADRE
Elaborazioni per Schola e parti organistiche
T: Mauro Mantovani - Massimo Palombclla
M: Remigio de Cristofaro
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ELA.BO RAZ IONE DELLE STlWFE P E R SCHOI.A A 2 VOCI PA RI (SC)

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2. Sul mon-Ie Ge- sù ve o o
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mi o

te pre-gu-sta-re il lo. 11

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3. "Si - gno-re, è bel - lo re - sta re", con
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o o

4. An co - fa ci chia-mi al tuo mon 'e, P" noi do - no sen-za mI ,u m . 11


-
o o o o

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J. Ap - par - ve lo Spi-ri-to San -IO, ,'u o
di u - na vo-ce dal-l~al-~.
2. Sul mon - le Go - sù ri -ve- la. noi me- ta, vi-a e cam-mi-no.
3. "Si - gllo - re, è "
bel - lo re - sta-re",
P"
con le pre - gu o
stia-ma il çie -lo.

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4, An - co - fa o; chia- mi_al tuo mon -te, p" noi do - no sen-za mi-su-ra.

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I. Lu- i il mIO Fi - glia pre - di o
let - 10. a - scol o
ta - te_o - gni ,u o
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2. Lui II Si-gno-re del- la sto - Tia. com - pi ,à tu - lO il ,u mi ste - m.
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o o o

3. voi - IO s"ac-cen - de lu - m i o
no - so Tu, G, o
sù. se i la gio-ia in - ti o
ni IO.
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4. Cri-sto è Ti - sor - IO dal-la mor - te im - ma o


la- lO,} lo no - stra sal o
vez - za.

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I. mio Fi - glia pre - di let - IO
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2. Si gno - re del - la sto - Tia l UI - to il ,u m, ste - 'o.


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3. s'ae o
een - de lu - m i o
no - so sei - la gio-ia_in - ti o
ni IO.
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(I discepoli) ... ·· ... erano Slali presi dallo spavenlo··.
ELABORAZ IONE DELLE STROFE PER SCHOI..A A 2 VOCI Dl SPAT I (ST)
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- S~ - :;,. s' u - di u-na ~o - ;e dal - -
l'al :;,.rÈ
2. Sul mon -Ie Ge- sù s; n - ve - la. pce noi me - la. vi- a e cam - m;- 00 . ~
3. "Si - gno-re, è bel - lo re - sta - re", con le pre - gu - stia-nlo ;1 -
cie lo. l!

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4. An - co - ra c i chia-mi..al IUO
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le. pce noi do- no sen-za mi
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l!

l. ;p - par - ve lo Spi-ri- Io San-IO. ;'u - di u - na vo-ce dal-ral-~.


2. Sul mon - le Ge - sù si ri -ve- Ia. pce no i me - la, vi - a e cam-mi -no.
3. "Si - gno - re, è bel-lo re - sia- re". coo le pre - gu - slia-mo ;1 cie- Io.
4, An - co - ca c; chiali aluo mon-Ie. pce noi do - no sen-Z3 mi -su-ra

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2. Lui I I Si - gno- re de l - la SlO - ria, com - pi - r.l tU-lOiI su - o m' - Sle - ro.
gio- ia_i n- fi - ni - la.

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3. val - IO s'ac-cen-de lu - mi - 0 0 - so Tu. Ge - sù. sei Iii
4. Cri-slo..è ri - sor - Io dal - la moe - le im- mo - la - IO...è la no- stra sal - vez - za.

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11 r 0- gm su - a pa - ro - la".
2. ~ SI- gno-re de l - la SlO - ria lul- IO il su - o mi sle - ro.
3. e s'ac-cen - de lu - mi - 00 - so sei l; gio- i ~i n - fi - ni - ta.
4. è ri - sor - IO dal - la mor-Ie è la no- stra sal - vez - za.

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" .. .uscì una voce .. : Questi è il mio Figlio prediletto, ascoltatelo!"
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FLAnO H \ Z IONE DE LLE STRO FE P E R seI f OLA A 4 VOC I DI S P\RI (SeT B)
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2. Sul mon - le Ge - sù - ve - la, pc' noi me - la. vi - a e oam - mi -no. É
3. "Si - gno - re, è bel - lo" " - sto - re". con -
te pre - gu - stia - mo il cie-Io, Il
4. Ao - co - ra ci
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chia-mi al <00 moo - te, pc' noi do - no sen - za m, - su - ra. Il

,-3--, r;--- 3----:1 r;- 3--, ;---


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l. Ap - par - ve lo Spi - - to Suo - to,
'" - d) U - vo - ce dal - l' al- lo, '~È
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Sul
"Si - gno - re, ,
mon - te Ge - sù si
bel - lo
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la. pc'
re". con
noi me - ta, vi-ae com
te pre - gu - stia-mo il
- mI - no. É
cie-lo, Il
4. Ao - co - ra ci chia-m i al tuo
- " moo - te, pc' noi do - no sen - za mi
r-.1 ---,
- su - ra. Il

• • , - - 3----, ,--3---,
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l. Lo
.' Spi - - to Suo - to, u - vo - ce dol - l' al-Io,
2. Ge - sù "
si ,i - ve - lo "'
me - la. via e oam - mi-no.
3. "È bel - lo - stu - re", pre - gu - stia - mo il cie - lo,
4. ci
- "
chia-mi al tuo moo - te do - no sen - za mi - su - ra.

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u - ou vo - ce dol -
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J'al- IO,
2. Ri - "
ve - lò lo glo - ria sul mon - te 000 , suo - i
3. "È bel - lo - sta - re", pre - gu - stia - mo il cie-lo,
4. ci
- "
chia-mi al ·tuo moo - te do - no sen - za OH - su - ra.

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2.- Lui TI
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3. -voI - lO s'ac-cen - de lu - mi - no - so Tu. G, - SÙ, "i gio-ia_in - fi - ni - ta.

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4.- Cri-sto è
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ri-sor -IO dal-la mor - te im - mo
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l. Lu - i il mio Fi - glio pre - di - le I - IO, -
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2.- Lui TI Si - g110- re del- la SIO - ria, com - pi- ri\ tu - IO il su - o mi - ste - ro.
3. -voi - lO s'ae-cen - de lu-mi - no - so Tu. G, - sù, sei gio- ia_in - fi - - la.

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4.- Cri-sto è ri - sor - IO dal - la


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mor - te im - mo - la-IO,}
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l. " Pre - ~i - '01 - - - to. gm
0 - , u - a pa - ro - la",
2. il Si - gl10 - - - re tut-tail- su - mi - ste - fO.
3. no -
'Uè - miri -- sor - - 'o. sei °
gio- ia_in - li - ni - ta.
4. - - - to è "'a no - stra ,,' - vez - za.
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l. "Pre - di - '01 - - - to. 0- gni ,u - a pa - ro - la",


2. il Si - gno - - - re tut - to il ,u -
° mi - ste - ro.
3.
'Uè - mi · no - -- -- 'o sei gio-iu_in - fi - ni - ta.
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78
"Maestro, è bello per noi stare qui.,,"
EL/\BOll AZ IONE DEL RrTO H.NE LLO P Ell SC HOI..A A 4 VOC I DI SP/\RI (SCTB)

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81
LODE ALL'AGNELLO
Elaborazioni per Schola e parti organistiche
T: Mauro Mantovani
M: Giuseppe Gai
ID 200S ~ Edi,,,,,,; 1>I ....... i
Tutti i diriMi """,... i

ELAUORAZIONE DELLE STIlOFE PEH SCHOLA A 2 VOCI 1:);\ Rl (SC)


Più calmo (d. - 40)
.
mf =
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I~ I. D
l - o l' ha con- sa-cra-Io con
,
2. Can-lia-mo_3 Lui per sem-pre con
3. Lo Spi-ri- to c; do - na pc'
4. Su l tra - no d; viI - lo - rin, l'a1-
, mp : ,"If
c
,f ' ......
I. Sa - ceT - do -
2. Lo splen - do
3.Ve- ri - tà
-
te
re
e
do!
---
e - ter- no
CQ-smo è
giu - sIi - zia
è

è
Cri-sto Ge-sù.
Cri -slO Ge-sù.
Cri-sto Ge -sù.
,

Di - o l 'ha con - sa- era - IO con


Can - lia - mo a Lui per sem -pre con
Lo Spi - rr.
IO Ò do - na pc'
-
4. Mi-te_3 - gnel-Io_im-mo-Ia - IO è Cri-SIO Ge-sù. Sul tra - no d; viI - IO - ria. l'al -

Più calmo (J . - 40)


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cresco
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I. o - rIO :. e-su
" -lan - za, ;1 Fi - glio ni - ge-ni -Io,
li - ;1 Re del-l'u - ni - ver - so.
2. in - ni d; le - ti - zia, sal - vez - za del suo po-po- lo, Si • gno - ce del - la SIO • ria.
3. vi-ve-re da r. - gli, l'A - mo - re sen·za li-mi-te sgor· ga - to dal Cal-va - rio.
4.-ta- re del - la cro - ce; tu, viI-Ii-ma pa - ci - fioca, ac - co - gli - ci nel Re -gno.

= = , cre,c. N/ Il.
c
... -
I. o - \io d 'e-sul- Ian -
2. m -m d; le • ti -
-
>a, H
zia, sal -
Fi - glio
vez - za
,
u - ni -ge- ni-Io, H
del suo po-po-lo, S;
~

-
-
Re del - l'u-ni-ver
gno· re de l-la sto
~

-
-
'"
so.
ria.
3. vi-ve-re da - r. gli, l'A - mo - re sen -za Ii -mi-Ie sgor - ga - IO dal Cal- va - rio.
4.-ta-re del - la cro - ce; tu, vit - ti · ma pa· ci - fioca, ac - co· gli - c; nel Re - gno.
, ""
, ,

~~ I l r~ r T r r-
cre,c.
ru- r I- I r
m ll. L
, , I I ri I J I hJ
-
,

I I I I I I I I i,...-J J-

82
ELA BOHAZIONE DELLE STIl Of E PER SCUOLA A 2 VOC I DI SPAR I (e T)
Più calmo (J - 40)
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c
...... .
I. Sa -eer do . te e -ter -no
~~~

è Cri-sto Ge-sù.
.
Di-o l'ha con-sa -era-to 000
2. Lo splen - do . ce del eo- smo è Cri-sto Ge-sù. Can-tia- mo_a Lui per sem-pre '00
3. Ve-ri . tà e gi u-sti - zia è Cri-sto Gc-sù. Lo Spi - ri - to , ; do - na pec
4. Mi-te_a - gnel-Io_im-mo - Ia - to è Cri-sto Ge-sù. Sul tro - no d; vit - to - ria, l'al .
"If
T
. . .
l. Di - o l'ha eon -sa-
2. Can- tia-mo a Lui con
3. Lo Spi - ri-- IO pec
4. Sul lro - no l'al -
Più calmo (J . - 40)
.
m~ r r r /rj I I r I r
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I J.. ~. h :-- --J . J

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: : cresco , >
'" :::=>-
c .
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l. 0-lio d'e -sul - tan · la. H Fi - glio u - ni - ge-ni-Io. ;1 Re del-!, u - ni - ver - so.
2. in - ni d; le - li · zia, sal . vez - za del suo po- po- Io, Si - gno · re del - la sto -na.
3. vi - ve . ce da O · gli . l'A . mo - re sen -za li - mi-te sgor - ga · to dal Cal- va - rio.
4.- la - re del - la ero - ce; tu. viI - ti . ma pa - ci - fioca, ae - co · gli -ci nel Re-gno.

, cresco
,= , rflll.
T . . '"
I. -era-to con e - sul - tan - za,H F; glio u - ni-ge-ni - Io. i~ Re
. del-l'u-ni-ver · so .
2. in - ni d; le -Ii- xi · a. sal . , ez za del suo po- po- Io, S; . goo · re del-la sto
· · ria.
3. vi -ve -re da O · gli. l' A . mo · re sen - za li-mi-te sgor . ga · to dal Cal-va · rio.
4. -ta -re del - la ero - ce; tu. viI · li - ma pa - ci-fi-ca, ao . 'o · gli - ci nel Re · gno.
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r c resco
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I l i1 I J I .Il]
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, I l l I l I l I
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83
ELABO RAZIONE DELLE STHOFE PE R SCI-IOLA A 4 VOC I DI S PARI (SCTB)
Più ca lmo (J . - 40) mf :
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I ~
l. Di - o/ha con-sa-cra-IO eoo
2. Can-lia-mo a Lui persem-pre eoo
3. Lo Spi- r(- IO c; do - na pc'
4. S" ' lro - no d; viI -IO - ria. l'al -
, mp : ,
c
-.; ..,;
I.Sa-cer- do - le e-Ier- no
......... è Cri -SIO Ge -sù.
.
Di - o l'ha con-sa-cra - IO
...
eoo
2. Lo splen - do - re del co-smo è Cri -SIO Ge- sù. Can-lia-mo a Lui persem-pre con
3.Ve- ri · là e giu - sIi - zia è Cri - SIO Ge- sù. Lo Spi- r(- IO ci do - na per
4. Mi - le_a - gnel-Io_im-mo-Ia - IO è Cri - SIO Ge- sù. S,I Iro - no d; vii- IO - ria. l'al -
, mp = ,
T

l. S, · cer - do - le e -leT-no è
. '
Cn -slo Ge-sù.
. '
DI - o l'ha con-sa-CTa- IO con
2. Lo splen - do - re del co-smo è Cri- SIO Ge-sù. Can -lia-mo a Lui per sem-pre coo
3. Ve · ri · là e giu - SIi - zia è Cri-SlO Ge-sù. Lo Spi-ri-- IO c; do- na pc'
4. M; · le_a - gnel-Io_i m-mo -la - IO è Cri-slo Ge -sù. S,I Iro - no d; viI - IO - ria. l'al -
mp = , =
• ·· --------
l. Sa · ce, · do - le e - leT-no è Cri - SIO Ge-sù. Di - O l'ha con-sa-cra - IO coo
2. Lo splen - do - re del co-smo è Cri - 510 Ge-sù. Can-lia-moa Lui per sem-pre con
3. Ve · ,; · là e giu-sli-zia è Cri - SIO Ge-sù. Lo Spi-r(- lo ci do -na per
4. M; · le_a - gnel-Io_i rn-rno -la - IO è Cri-slO Ge -sù. S, I Iro- no d; vii - IO - ria. l'al -
Più ca lm o (J . - 40)
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2. in - ni di " .
3. vi-ve- re da r. · gli.
Il · zia. sal . vcz - za del suo po-po- lo.
rA . mo - re sen-za li-mi- Ie
SI . gno · re del - la sto - ria.
sgor - ga · IO dal Cal-va - rio.
4. - ta - re del - la c<o · ce; ,"o v iI - ti - ma pn - ci - fi oca, ac . co · gli - ci noi Re-glla.
: , cresco = ~

l.
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0- lio d'e- sul- tan · za. i!
2. in - ni di " Il · zia. sal
3. vl -ve- re da r. · gli. rA
·
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; '; 0 u _ ni -ge . ni . :
vcz - za del suo po- po- Io. Si -
mo - re sen- za li - mi-te sgor ·
~.J" -
Ro d" · r u - ni- ver
gna - re del - la slO
ga · IO dal Cal- va
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·
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rio.
4.- la - re del - la c<o · ce: '"o vit- li - ma pa - ci - fio ca. ne · co - gli · cl n" Ro · goo.
, : cresco ndl. =
T '"
Il
l. o - ho d'e-sul - tan · ?.a. i! Fi - glio u - ni - ge- ni - Io, i! Re del · l"u - ni -ver · so.
2. in - Il i di le . Il · zia. " l · vez - za del suo po-po-lo. SI · gno - re del - la SlO · ria.
3. vi-ve- re da r. · gli. r A · mo-re scn-za li - mi -te sgor · ga · IO dal Cal-va · rio.
4.- ta-re del-la cm · ce: lu. vil - ti · ma pa - ci· fi·ca. · co - gli · cl nel Re · gno.
cresco
" r::..lI . ~

B
I ~ .......
l. 0- lio d'e-sul-Ian · za. Il Fi - glia u - ni - ge-ni- Io. Il R, del · l' u- ni-ver -so.
2. in - ni di "
.
Il · zia. sal
3. vi-ve-re da r. · gli . l'A
·
·
vez - za del suo po-po-Io, SI ·
ma - re sen -za li· mi · te sgor .
gno - re
ga · IO
del - la sia - ria.
dal eal- va - rio.
4.- ta-re del - la cm · ce: IU. viI - li - ma pa - ci - fi-ca, · co - gli · cl nel Re-gno.
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85
ELABORAZIONE DEL RITORNELLO PER ASSEi\ffiLEA E SCUOLA A 4 VOCI Dl SPAHI (SCTB)
A Maes toso (d ... 52) ,)ilì sentito
~ ~: ,
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mI'.
Lo de -al - l'A-gnel - Iojm - mo la IO,
,
:0 - de
più sel/tito
,
s

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Lo de -al - l'A - gnel - Io_im - mo la to.
,
,
lo - de
,)iù sel/tilo
a

~.

de al l'A gnel lo, lo de ,


, ,
T

Lo de al l'A gnel lo. lo - de a


mI' , pilì sel/tit o

Lo· . de al l'A gnel lo, lo de a


Maestoso (J ... 52)

l' j--' --rt - 1.


mf
J. J

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,
An
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Cri · sto, Re del · l'a · oi · . so.
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s · , ,
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Cri · sto, Re del · l'a · oi · . so.
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c ,
. ,

Cri · SIO, Re del - l'a - oi ·


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· · · · so.
~ > f":\=
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" Cri · sto, Re del - l' a · oi ·


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· · · · so.
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Cri · sto, Re del · l'a · m · • ec · · · · so .
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N III.
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- ver - - - . - - so. Re del - l'u - n; - ver - so.
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PRELUDIO
Maestoso (J . - 52)

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INTERLUDIO
, Adagio (J _58)

Bordone 8' e Flauto 4

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89
VOCI
I QUATTRO
FASCICOLI DELL'ANNO

Dal 1946 Armonia di Voci offre il suo pre-


zioso servizio alle assemblee parrocch iali.
1
Ogni fascicolo contiene nuovi canti destinati 1/ Culto Eucaristico
all'azione liturgica j quali - nella dinamica
fedeltà alla linea tracciata dalla riforma litur- 2
gica del Concilio Vaticano Il - all'impegno Feste e Solennità del Signore
di offrire validi e appropriati testi. congiun-
gono quello di far partecipare, in un conti- 3
nuo e fecondo dialogo, ogni Kpersona ce- I:attesa del Signore
lebrante/J. I canti sono infatti composti of-
frendo sempre una «versione base» per sola
assemblea e successive elaborazioni della
4
stessa per Schola a due voci pari e dispari, La Celebrazione Eucaristica
tre voci dispari e quattro voci dispari. Ven-
gono inoltre proposti degli interludi organi-
stici con la finalità di offrire valido materiale
musicale per l'esercizio della viva ministeria-
lità celebrativa dell'organista.

Ogni fascicolo è accompagnato da un CD


contenente la registrazione di tutta la musi-
ca. Le esecuzioni sono curate dal Coro del
Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma
insieme al Coro Interuniversitario di Roma
diretti dal Maestro Valentino Miserachs, con
il supporto tecnico dello studio mobile della
Radio Vaticana.
Nel corso dell'anno Armonia di Voci pre-
senterà recensioni delle più significative com- Direttore responsabile:
posizioni destinate alla LI\U,,<,a Giovanni Battista Bosco .
Registr. 01N . 392 del Trib. Civ. di Torino, 14-2-1
Scuola Grafico Solesiono - Torino

Per informazioni:
Ufficio Abbonamenti Elledici
Tel. 011.9552164-5 - Fax 011.9574048
ç·mail: abbonamenti @elledici.org
E Fossibile abbonarsi anche on·line,
su sito www,elledici.org

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