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Resurrectione Domini
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• Coteeh , Bosco» di Leumann <Torino)
LA CROCE DI CRISTO È LA NOSTRA GLORIA
in collaborazione con la Facoltà di Teologio T: Giuseppe f'alabella . M: Valentino Mise rachs 2
de ll'Università Pontificia Salesiana (Roma)
e con il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma Versione «base» ed elaborazioni
AMIAMOCI COME CI HA Al\lATO
qjÙ<e4:iorre- T: Enrico dal Covolo. M: A. Zo rzi 4
Massimo Palombella Versione base
Università Pontificia Salesiana I:AMORE DI CRISTO CI RADUNA
Piazza Ateneo Salesiano, 1 • 00139 Roma
T: Massimo Pa lom be lla. M: Remigio de Cristoraro 6
Tel.lfax 06.872.90.505
• e-mail : massimo@ups.urbe.it VERSATO PER TUTTI È IL ~I10 SANGUE
T: Mau ro Mantovan i. f\1: Giuseppe Gai 8
SONO RISORTO
Musico: T: Mau ro Mantovan i. M: Valen tin o Miserachs lO
M. Bargagna - N. Barasce
M. Chiappero - R. de Cristofaro - D. De Risi
CRISTO , SEI I:AGNELLO IMMOLATO
V. Donella • L. Donorà - G. Gai - S. Kmotorka T: Mauro Ma ntovani. M: Do m eni co De Risi 12
G. liberto - D. Machetta - A. Martore!! - I. Meini
V. Miserachs - L Molfino - R. Mucci - M . Nardella
Elaborazione per Schola
M . Nosetti • F. Rampi - A. Ruo Rui - D. Stefani LA CROCE DI CRISTO È LA NOSTRA GLORIA
G.S. Vanzin - A. Zorzi. T: C iuseppe Falabella. 1\1: Va len tino Mise rachs 14
T~stJ: I:AJlIORE DI CRISTO CI RADUNA
R. Bracchi - E. dal Covolo - M. Mantovani. T: Massimo Palom bella. f\1: Remi gio de Cri storaro 20
Musico-Uturgia-Culturo: VERSATO PER TUTTI È IL MIO SANGUE
A. Amato - E. Costa - F. Rainoldi T: Mauro Mantovani. M: Ciuseppe Gai 26
M. Sodi · E. Stermieri.
c 2006 Espressione Edizioni Musicali
Elaborazione per Schola e parti organistiche
Tutti i diritti riservati. SONO RISORTO
T: Mauro Mantovan i. M: Valentino Miserachs 32
CRISTO, SEI I:AGNELLO IMMOLATO
T: Mauro f\1a ntovani . M: Do m enico De Risi 38
Editrice Elledici, 10096 Leumann (Torino)
l.a musica contenuta nel CO allegato è eseguita da un OUetto vocale composto da
Ufficio abbonamenti: coristi del Coro Interuniversitario di Roma diretti da moos. Valentino Mi~ rachs.
tel. 011.95.52.1641165; fax 01\95.74.048 preside del Pontilicio Istituto di r>lU$ka Sacra di Roma.
• e-mail: abbonamenti@elledici.org Coristi: ~Ionica Cognoli (SO\lrano). ~Iariangela Topa (soprano). Serenella Alfani
internet: ww..v.elledici.Ofg (mezzo soprano). Cristina Nocchi (cQfltrallo). Adriano CMoletti {tenore}, Erme·
Abbonamento annuo 2006: negildo Co!"!in; (tenore), Luciano Lucian; (basso). Roberto \'alenti (basso).
€ 52,00 <estero € 60,00) • CCP 21670104 Organista: Juan Paralleli Soli.
Un numero € 14,80 La registrazione è stata effettuata il 14 e il15 llO\'tmbre 2005 nella Chiesa dell'U·
niwrsiu Pontificia Salesiana di Roma {OrgaltO Tamburini. Piazza dell'Ateneo Sa·
lesiano, Il dallo StuJio ~Iobile della Radio \'aticana.
ELUDICI· 10096 UUMANN (fORINO) L.\s.swlbl(a è St.lta formata da alcuni coristi dd Coro Interuni\"mitario di Roma.
Direttore responsabile: Giovanni Battista Bosco
TernKo del suono-: Roberto Bf:llioo.
EdiflTl9 digitale e mQSt~ing: Studio OpenSound (via B. Cemlti. 32 - Roma).
Jng.tgn;m' del suono: Sil\io Piersanti - .o\ugusto Arena.
Coordinammlo gentrale: Massimo Palombella.
Camminando, quasi senza renderci conto, siamo giunti al dal dato appena descritto e quindi il confronlO vivo con la
sessantesimo anno di vita della Ri vista. Dal 1946 ArmOllia fo nte musicale di viene onestamente imprescindibile, fonte
di l'Oci segue il camm ino di rinnovamento della LilUrgia. che no n dovrebbe essere «meccanicamente» ripetuta ma in-
cammino che è passato per gli anni entusiastici de lla Rifor- vece intell igentemente ",inculturata».
ma Liturgica del Concilio Vaticano II e ora continua con la Su questa linea si pone il materiale musicale presente in
viva preoccupazione di attualizzare. rendere viva ed efficace questo primo numero dell'annata 2006, che cerca di ripro-
proprio quella sospirata rifanna conciliare. porre le interne e feconde d inam iche musicali esistenti tra le
La rinomata raccolta di canli lilUrgici nazionale «Nella celebrazioni III Cella Domilli e III Resllrrectiolle Domini. di-
Casa del Padre,. nasce dalla nostra Ri vista che ha continua- namiche che ribadiscono e dicono plasticamente il signifi-
lO in questi anni. attraverso la pubblicazione di nuovi testi e cato teologico del Mistero Pasq uale: Colui che è risono è lo
nuova musica, ad esserne il «serbatoio». Guardando il cam- stesso che ha pati to. è mo no ed è stato sepolto e porta dun-
mino percorso è doveroso ricordare quelle persone che at- que nella sua carne gloriosa i segni della sua passione.
traverso un paziente e silenzioso lavoro fano di feconde re- Il primo brano. UI croce d i Cristo è la /lostra gloria. svi-
lazioni. con la loro direzione hanno pennesso di giungere fi - luppa l' Antiphona ad introitum della Messa In Cella Domi-
no a qui : do n Luig i Lasagna (dal 1946 al 1964), don Dusan Ili ed ass ume la ponderata scelta. anuata dai testi liturgici.
Stefani (da l 1965 al 1968), delle strofe del Salmo 67 (66)
don Antonio Fant (dal 1969 co me risposta al mi stero di
fino alla morte, ne l 1995) e salvezza che viene annuncia-
nuovamente do n Dusan Ste-
fan i (fino al 1997). 60 anni lo a li ' inizio del so lenne Tri-
duo: «D i null 'a ltro mai c i
È grande l'eredità ricevuta glorieremo se non della croce
e in questi ultim i anni abbia-
mo cercato di camminare nel
di cammino di Gesù Cristo. nostro Signo-
re: egli è la nostra salvezza,
prezioso sentiero tracciato dai vita e risurrezione; per mezzo
predecessori in una sempre d i lui siamo stati salvati e li-
maggiore fede ltà al Conci lio Vaticano Il con lo sforzo di berati» (Gal 6. 14).
rendere fruibile a tutti , attraverso un supporto audio e una l canti Amiamoci come ci ha amalo. L 'amore di Cristo ci
d ifferenziazione di «versioni .. , il materiale musicale conte- raduna e Versmo per lUI/i è il mio sallgue si pongono ne lla
nuto nella Ri vista. stessa pros pettiva di riferimento non solo tecnico. ma conte·
Guardando al futuro possiamo senz'ahro affennare che nutistico e teologico al dettato proposto dai testi liturg ici e
la grande sfida del Conci lio Vaticano Il rimane la priorità, dalle Allliphonae gregoriane rispettivamente per i mo menti
una sfida che oggi, con maggiore distanza. possiamo coglie- della lavanda dei piedi , de lla processio ne che accompagna
re nelle sue fini sfumature, una sfida che forse nelrattuale ]' offerta de i doni e di quella di comunione.
contesto interpella silenziosamente più d i ieri e si pone pri- Sono risorto e Cristo. sei l'Agnello illlllloiato sono pro-
ma di ogni altra cosa come sfida culturale. posti invece come speci fici canti per la Domenica di Ri sur-
Non si tratta infatti di lasciare cose vecchie senza più va- rezione del Signore, nella prospeniva di una fedeltà d inami-
lore e neanche di inventare dal nulla nuove prassi musicali, ca alle antifone proposte dalla Tradizione e dalla sapiente ri-
ma di ricomprendere il tuttO all'interno di un 'ecclesiologia leltura cri sto logica dei testi dei Salm i (si veda. per esempio,
capace di cogliere il valore, la cultura e la professionalità di il Sal \38 [18.5-6 J ripreso dall'All/ip/lOlIa ad illlroituIII: «Re-
una grande tradizione insieme alle inalienabili sfide dell 'oggi. surrexi, et ad/mc leCIlIII SI/III : POSliiSli sI/per me manulII
Crediamo fermamente che debba rimanere viva la preoc- I!/Gm : mirabilis fa cra eSI scientia tua. alle/uia»).
cupazione di tutelare un grande e g lorioso patrimonio - il Si offrono in questo modo dei nuovi bran i musical i per il
gregoriano e la polifonia - ma insieme di realizzare l'aper- momento che apre e per q ue llo che, in qualche modo, com-
tura alla sfida del l' incarnazione nello specifico cattolico del- pieta l' unica celebrazione del Triduo Pasquale che è la realtà
l'uomo capax Dei. Cultura, li ngua viva, «umano», storia, stessa della Pasqua del Sig nore celebrata sacramentai mente
sono istanze che doverosamente devono entrare nel culto in tre giorni. l testi e la musica a servizio della liturgia in
non solo con fu nzione «didattica» - così come accadde con questi mome nti così fondamental i de lla vita cristiana. ci au-
la vicenda Luterana - ma perché costitutivamente legate al- guriamo possano aiutare i singoli credenti e le comunità ce-
l'essere Stesso della liturg ia, con il superamento di ogni lebranti ad approfondire e a vivere quanto si esprime nella
ideologico «sacro.. e «profano». ricchezza del mistero ce lebralO.
L' uso della lingua vernacola ne lla liturgia implica il vivo Cosi ha scri tto l'allora Card. Ratzinger nella meditazione
coinvolgimento di coloro che, con g li sti lemi propri d i una sull'ultima stazio ne della Via Crucis al Colosseo il 25 mar-
precisa lingua e c ultura, possono esprimere il senlire reli- zo 2005: ",Dal sepolcro risplende in ogni tempo la pro messa
gioso di un popolo, e i musicisti sono messi nella feconda de l chicco d i grano, dal quale viene la vera manna. il pane di
condizione d i impiegare la loro professionalità e fanlasia al- vi ta ne l quale tu o ffri te stesso a noi. La Parola eterna. aura-
l'interno di una precisa cultura. Tutto ciò diviene parte stes- verso l'incarnazione e la mone, è d iventata la Parola vicina:
sa e costitutiva del celebrare e non solo elemento periferico ti metti nelle nostre mani e nei nostri cuori affin ché la tua
e secondario. Parola cresca in noi e produca frutto. ' ... ] Come il chicco di
In questo delicato lavoro occorre un 'intelligente cono- grano si rialza dalla terra come stelo e spiga, così anche tu
scenza delle fonti per coglierne la loro attuale nonnatività. Il non potevi rimanere nel sepolcro: il sepolcro è vuoto perché
canto. gregoriano, ad esempio, sempre ribadito - anche dal lui - il Padre - non ti "abbandonò negli inferi. né la tua car-
Concilio Vaticano Il - come il canto proprio della Chiesa, ne vide corruzione" (At 2,31. Sal 16, 10 LXX). No, tu non
possiede una sua normatività che è prima d i lutto «teologi- hai visto la corruzione. Sci ri sorto e hai dato spazio alla car-
ca» nel senso di operare, con la sua struttura formale , l'ese- ne trasformata nel cuore di Dio. Fa' che possiamo rallegrar-
gesi de lla Parola celebrata (cf. l'Editoriale del n. 4 dell'an- ci di questa spera nza e possiamo portada gioiosamente nel
nata 2005). L'attuazione de lla Riforma Liturgica del Conci- mo ndo, fa' che diventiamo testimo ni de lla tua risurrezione».
lio Vaticano 11 non può, anche in campo musicale. eludere Massimo Palombella
LA CROCE DI CRISTO È LA NOSTRA GLORIA
Versione «base"
T: Giuseppe Falabella
M: Valenlino Miserachs
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Il testo del ritornello riprende l'antifona d'ingresso della Messa In Cena Domini (Gal 6, 14: Nos autem gloriari opartet in cruce
Domini nostri lesu Christi, in qua est salus, vita et resurrectio nostra. per quem salvati et liberati sumus), mentre le strofe hanno
come riferimento sia i temi eucaristici classici (Gesù stesso è il vero Agnello immolato. è il pane della vita nuova, è il "patto"
che unisce c ielo e terra) sia il testo del Salmo 67 (66), indicato dalla stessa litugia.
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AMIAMOCI COME CI HA AMATO
Versione "base " ed elaborazioni
T: Enrico dal Covolo
M : A. Zorzi
Il testo del canto sviluppa i lemi propri della Lavanda dei piedi prev ista, alr interno della Messa III Cella Domini. Il ritornello
ri prende l'antifona V (Gv 13.34: Manda/unI lIovum do vobis. ul diligatis invicelll. siclIl di/ex; vos. dicir Dominus) proposta dalla
liturgia, mentre le strofe hanno come riferimenlO le altre antifone Iralle dal Vangelo di Giovann i (Gv 13,4.5.15 - G v 13,6.7.8 -
Gv 13, 14 - G v 13,35) indicale dalla Slessa liturgia.
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L'AMORE DI CRISTO CI RADUNA
Versione "base"
T: Massimo Palombella
M: Remigio de C ristofaro
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Dio è amore, Dio è verità,
a miamoci come Lui ci ama.
l. L'amore di Cristo ci raduna, 2. Amatevi come vi ho amati
ci nutre col suo corpo e col suo sangue. scompaiano invidie e divisioni,
un'unica famiglia di discepoli sarete testimoni più credibili
che vive nel dono vicendevole. che sempre son presente in mezzo a voi.
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VERSATO PER TUTTI È IL MIO SANGUE
Versione "base "
T: Mauro Mantovani
M: Giuseppe Gai
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Versato per tutti è il mio sangue, na; i ........ ,;,-.....
il mio corpo è offerto per voi :
fate questo in memoria di me.
I . Ogni volta che mangiare questo pane 2. Calice che ci disseta e ci rafforza
rinnovate il patto santo d' alleanza sacramento delta nostra comunione.
il memoriale del dono della croce sei IU il pastore che ci chiama per nome
sacrificio d ' infinito amore . l' immo lato agnel lo vittorioso.
Il ritornello e la prima strofa del canto riprendono l' antifo na d i co munione della Messa In Cella Domi" i (l COT 11 , 24.25 : Hoc
Corpus. quod l'm vobis traderll r: hic calix I/ol'i testamemi est iII meo Sanguine, dici/ Domilllls; hocfaci/e, q/lotiesculllque sUllli-
lis, in mel/m commemoraliol/elfl ), mentre le altre due strofe hanno come riferimento sia i temi eucaristici che i testi dei Salmi 23
(22) e 11 6 ( 115), indicati dal la stessa liturgia.
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SONO RISORTO
Versione "base"
T: Mauro Mantovani
M: Valentino Miserachs
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"Sono risorto, e sempre sarò con te".
Mirabile, Signore, è la tua sa pienza,
mirabile è la tua sapienza.
l . Hai posto su di me la tua mano, 2. Mistero di passione e di dolore,
hai guardato alla mia debolezza. che ci salva dalrodio e dalla morte.
Meravigl ie ha compiuto il Dio polente. Il Signore m' ha provato e conosciuto,
lode all' immensa sua saggezza. ora mi dona la salvezza.
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2. sal - va dal - l' o-dioe dal - la mor - te. Il SI - gno - <e m'ha pco -
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CRISTO, SEI L'AGNELLO IMMOLATO
Versione "base"
T: Mauro Mantovani
M: Domenico De Risi
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Cristo, nostra Pasqua, Tuni i d,fini """".. i
sei l'agnello immolato,
a te cantiamo in novità di vita.
I . Celebriamo in verità la nOSlTa feSla. 2. Resta saldo chi confida nel Signore,
con azzimi di sincerità nel Giusto. che è grande in santità
e il cuore trasformalO e compie meraviglie:
dalla luce del Risorto. l' uomo chiama alla sua destra.
3. Questo è il giorno che ha fallO il Signore.
immenso in potenza e maestà,
e autore di prodigi.
in eterno il suo amore.
Il ritornello e la prima strofa riprendono l'antifona di comunione della Messa In Resurrectione Domini - Messa del giorno -
( I Cor 5. 7-8: Pascha nostrum immolatus est Christus; ilaque epulemur in azymis sinceritatis et veri/alis. alleluia) mentre le altre
strofe hanno come riferimento il Salmo 117, ri letto in chiave esplicitamente pasquale e cristologica.
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2. R, . sta sal - do chi con- fi-da n,I Si - gno - re, noi Giu - SIO, che è gran-de_in san- Ii -
3. Que- slo}_il gior - no ch, ha fai - lo il Si - gno - re, ,m - men - so m po - len - la_e ma - e -
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2. - là -, com -pie me - ra - , i -
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glie: l'uo-mo chia- ma al - lo su - a de - stra.
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- di pm - di - gi. in , - ter - no il su - o a
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LA CROCE DI CRISTO È LA NOSTRA GLORIA
Elaborazione per Schola
T: Giuseppe Falabella
M: Valentino Mi serachs
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L'AMORE DI CRISTO CI RADUNA
Elaborazione per Schola
T: Massimo Palombella
M: Remigio de Cristofaro
Cl 2006 Esrr-iono Edizioni 1o.1.""oIi
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2. A - ma-te -vi co- me vi ho a - ma - ti scom - pa - ia- no in-vi-die-e di -vi -
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I. i:a - mo-re di Cri-sto ci ra- du - na, " nu -tre col suocor-po e col suo
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VERSATO PER TUTTI È IL MIO SANGUE
Elaborazione per Schola
T: Mauro Mantovani
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del - la vi · IO e ci por - ti nel - la tua d i - mo · m.
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2. - ma pe' no - - - - me ]' im-mo - por
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SONO RISORTO
Elaborazione per Schola e parti organistiche
T: Mauro Manlovani
M: Valentino Miserachs
o 2006 ~ Edirioooi M...,..i
T.Iti ; diriai ns.n...;
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l. Hai po - sto , u di ~e la tu - a ma - no, hai g~ar -
2. Mi - ste - ro di p" - sio- ne e di do - lo - re, che d
3. Le le - ne-bre son vin • te dal · la lu - ce, l' u - ni -
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2. Mi- ste-ro
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3.- ne-re " I se · poi - ero Cri - sto. I, por - ta del - l'E t<e o o o . "o.
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I. - vi - gl ie h, com · p1U - to. lo - deal-l'im
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so sua sog . ~-za.
2.- g no - re m'ha pco to. o m; do I, vez- za.
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3.-te-va per - ma te. Cri - sto. I, pot del - l'E ter - no.
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ELABQHAZIQNE DELLE STHOFE PEn SCl-IOtA A 2 VOC I D ISPAH I (5T )
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I. Hai po - sto d; me I, tu - a m, 'o. hai guar
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1. H ai po - ~o ' u d; mc lo ma - no.
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2. Mi- stc -ro d; pas-sio-nee d;
do-lo- re,
3. Le te - ne o
bre son vin - te dal - la lu - cc,
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3. -ver - so è nem
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len - te. lo - d~al-J'im
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2. -va - to e co . no sci u - lo. o mi do - na la sal . 'ez . . za .
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3.- ne-re nel se . poi - ero Cri - SIO. la por - la de l· l'E o ,e< o o o
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I. - vi - glie ha com . piu - 'o. lo - dcal-I'im men sa_ ,"a sag gez-za.
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ELABORAZ IONE DELLE STHOFE PER SCUOLA A 4 VOCI (SCTB)
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2. Mi o
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3. Le le - ne- bre son vin - te
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l. Hai po - sto su di me la tu - a ma - no. hai guar o
2. Mi o
Sle - ro di pas o
sio- nee di do o
lo re, o
che c;
3. Le le - ne- bre son vin - le dal - la lu - ce. ,' u - ni .
T
2. Mi o
s le - fO di pas o
sio- nee di do o
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3. Le le - ne - bre son vin - le
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1. Hai po - su di
SIO me la tu - a ma - no. hai guar o
2. Mi o
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sio-nee di do o
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3. Le le- ne- bre son vi n - le
dal - la lu - ce, l ' u - ni o
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2. - va- Ioe co -
3. - ne - re nel - no - sciu - to. o-ra mi do - na la sal - vez - - "'.
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I. -vi - glie ha com - piu - to. lo-deal-J'im - mcn - sa
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2.- gno - re m'ha pro - va - lo, o- rami do - na la sal vez-za.
3.- le -va per - ma - ne -re. Cri - sia. la por - la del - l'E teT - no.
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ELABO RAZIONE I>EL UITO RNELLO PER SCHO Ltt A 4 VOC I DI S PARI (SCTH)
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CRISTO, SEI L'AGNELLO IMMOLATO
Elaborazione per Sello/a e parti organistiche
T: Mauro Mantovani
M: Domenico Dc Risi
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Giu - sto. che è gran - dc_in san - ti -
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Giu - sto. ch, è gra n -dc_in san - Ii -
3. QUC-SIO}} gior - no ch, h, fai - Io Il SI - gno- re. im - men - so m po • ten • z3_e ma - e -
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ELABOHAZ IONE DELLE STROFE PER SCUOtA A 2 VOC I DI SPARI (S U)
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Giu -sto. che è gran-dc_i n san-Ii -
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2. - là e com-pie me - ra - - - glie: l' uo-mo chia-ma al-la su - a dc - stra.
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Giu -SlO. çhe è gran-dejn san - Ii -
meo -so m po - teo - Z3_C ma- e -
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Ce - le -
2. Re - sia
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Gi u-slo. che è gran-dc_in san - Ii -
men - so lo po - Ien - za5 ma-c -
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l- Ce - le - bria- mo in ve - ri - t' la no-s~ra fe - sia. con - zi - mi di
2. Re - "a_ "I . do chi con - Ii - da nel "
SI - goo - <c • 001 Giu - SIO. che è
3. Que - SIa è il_ gior - no che ha faI - IO Il SI - goo - re. im - men - so lo po -
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l- Ce - le - bria- ma in ve - ri - tà la no-stra re ' . di
- SIa. con az - zi - mi
2. Re - "a " I - dochi con . li - da nel SI - goo - re. nel Giu - sIa. che è
3. Quc -
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sto è il gior - no che ha faI - IO Il SI - goo - re. im-men - so In po-
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I QUATTRO FASCICOLI
DELL'ANNO
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Dal 1946 Armonia di Voci offre il suo prezioso ser- In Cena e in
vizio alle assemblee parrocchiali. Ogni fascicolo Resurrectione Domini
contiene nuovi ca nti destinati all'azione liturgica i
quali - nella dinamica fedeltà alla li nea t racciata 2
dalla riforma liturgica del Concilio Vaticano Il - Il rito delle Esequie
all 'impegno di offrire validi ed appropriati testi ,
congi ungono quelto di far partecipare, in un conti- 3
nuo e fecondo dialogo, ogni «persona celebrante .. .
I canti sono infatti compost i offrendo sempre una
Il canto di Offertorio
«versione base .. per sola assemblea e successive
elaborazioni della stessa per Schola a due voci pari
4
e dispari, tre voci dispari e quattro voci dispari. La Celebrazione Eucaristica
Vengono inoltre proposti degli interludi organistici
con la finalità di offrire valido materiale musicale
per l ' esercizio della viva ministerialità celebrativa
dell 'organista.
Dirett. respon~ ,:
Giovanni Battista Bosco
Registr. 01 N. 392 del Trib. Civ. di TOf'ino, 1.4-2·19.49.
Scuola Grafico Solesiono - Torino 2005
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MAGGIO
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apri/t.'-IIIf!!I!/i0'i9ÙI9NO 2006'. n. 2
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155N 0391 -5425
~ =~-
Ingegneri del suono: Silvio Piersanti - Augusto Arena.
~ KIUCIDOCA""""" Coordinamento generale: Massimo Palombella.
Trattare la tematica delle Esequie nella Rifonna vo- indicare che l'evento della morte è la nonnale conclu-
luta dal Concilio Vaticano Il riteniamo sia una sfi da sione di un itinerario cristologico, conclusione avvolta
molto soni le. Infatti in forza della giusta istanza de I- di luce e non di tenebre.
"aderenza della Liturgia al la vita. potremmo correre il Esiste allora un professare la nostra fede non solo
rischio di affrontare la questione musicale mossi pre- con un testo ma anche con ciò che è il " farsi suono"
valentemente da criteri d'ordine "soc iologico", criteri del medesimo testo, istanza che tra l' altro ricupera una
che evinciamo dana specifica situazione umana che è visione unitaria, realtà dove l' arte, il " bello" non si ag-
intensa, " tri ste", sit uazio ne dove vi è un profondo di- giunge all' esistere (come se ne fosse un o rnamento)
stacco. si rivede tanta gente ... Questo comesto potreb- ma è costituti vo de llo stesso esistere. E se siamo o ne-
be giustamente indurci ad usare il segno musica ne lla sti e conseguenti non dovrebbe esistere Liturgia senza
Celebrazione come amplifi cante e assecondante la si- musica esattamente come l'evento Rivelazione no n si
tuazio ne umana appena descritta, una prassi che si può è esaurito con il solo parlare.
alluare indipendentemente dal l'accezione testuale. nel Il materia le mus icale contenuto in questo numero
senso che retti lesti potrebbero rischiare di essere resi cerca allora, con tulli i limiti de lla sperimentazione, di
musicalmente con forme inadeguate. rispo ndere a ll e esige nze profond e
La questione c he sti amo pone ndo della Rifonna Liturgica del Conci lio
può sembrare però sciocca o in uti le. Vaticano Il proponendo testi e musica
" L' importante è che la ge nte canti", che, in dinamico contatto con le fon ti
che si "senta partec ipe", si potrebbe musicali. insieme dicano la fede della
immediatamente obbiettare, e con ra- Musica Chiesa.
gione. Infatti il criterio partec ipat ivo I testi attingono al patrimonio delle
della Li tu rgia, frutto d i una preci sa e fede antifone d'i ngresso, d i co mu nione.
scelta ecc lesiologica, non deve mai de ll a sepo ltura, de l co mmi a to co n
essere pe rso di vista, ma riteni amo della Chiesa aspersione e incensazione, così come
occorra affrontarlo in modo "inclus i- si trovano ne ll'Ordo exsequiamm. La
vo" e non "esclusivo". fedeltà alle indicazioni salmiche pro-
Cerchia mo di spi ega rci. Da l mo- spella te dalla li turgia de ll e Esequie
mento in c ui un testo ri suona ncl con- offre la poss ibilità di permanere ne ll a
testo li turgico è immediatamen te sottoposto ad una stessa ratio con cui la Chiesa ha inteso la sce lta de lle
operazione sti listico-formale che costituisce un 'esege- antifone, e le ha collocate all'interno de i singoli mo-
si dello stesso testo. Il falla che la Ch iesa riconosca meOl i ce lebrativi. I salmi graduali non a caso sono sta-
come no rmativa il canto Gregori ano è proprio in re la- ti sce lti perché particolarmente espressivi nel l' indicare
zione a q uesto processo. Questo "seg mento nob ile" la gioia e la pienezza de lla Città Santa verso cui cam-
della Tradizione musicale, con tutti i suoi limiti stori- mi ni amo, luogo in cui Dio ha posto la sua presenza.
co-culturali (esauamente come la Parola di Dio), nel la Sul Salmo 121 , uti lizzato - come richiesto dalla Li -
sua accezione fo nna le cont iene una no rmalività "teo- turg ia - nelle strofe del canto Nella tlla casa, è inte-
logica". Quando l'Istruzione Mu sicam Sacram del ressante segnalare quanto si racconta su come un vec-
1967 al capitolo VII nel numero 54 parl a di " leggi del- chio monaco ne avesse ben compreso il senso profeti-
la musica sacra" l riteniamo che inte nda proprio quel- co e rel igioso: " [un vecchio monacoJ aveva appeso ac-
la normatività teologica contenuta nella struttura fo r- canto al suo letto, e ntro un 'antica cornice tarlata. un
male della fo nte musicale della Chiesa. grande carte llo in cui a gross i caratteri aveva scritto di
La Rifo rma Liturgica allora non si pone come un suo pugno: «quando sarò in agonia, fatemi la carità di
semplice "trad urre lettera le" o un "gregoriani zzare" intonare questo salmo: Quale gioia quando mi disse-
ma invece un "inculturare" " ne ll 'indole e nelle carat- ro: lludiamo alla casa del Signore, e continuate a can-
teristiche di ogni popolo" que i dati nonnativi - di na- tarme lo finché sarò spirato. Grazie)/'.2
tura teologica - che emergono dall a fonte mu sicale. Massimo Palombclla
Circa le Esequ ie è interessante notare che l' Introito
della Messa (Requiem aerernam dOlio eis. Domine, et
Illx perpetua lliceat eis) è in VI modo, quel modo che
rappresen ta in un certo se nso il "ri poso della moda-
li tà", quel modo sul quale si "appoggia" il tempo Pa- , "Nel tradurre in volgare le pani che dovranno essere musica·
squale (cf. ad esempio l'Antifona di Comunione " Pa- te. e specialmente i salmi. gli espeni abbiano cura che nel testo vol-
gare siano opponunamente congiunte e ta fedeltà al testo tatino e
sella nostrum immola"'s eSI Chrisllls. allelllia: ilaque l'adauabilità al canto: in questo lavoro. tengano conto della natura
eplllemlir iII az)'mis sillceritalis el veriwlis"). Pare in- e delle leggi di ciascuna lingua e dell'indole e delle caratteristiche
teressante ancora rilevare che il Graduale della Messa di ogni popolo. TullO questo complesso di dati. insieme alle leggi
de i defunti (" Requiem aelemam ..... ) è in Il modo, lo della musica sacra. abbiano ben presente anche i musicisti nel pre-
parare le nuove melodie".
stesso del Graduale della Messa de lla notte di Natale l P. B ELTRAME QUAnRocclIl. I Salmi. preghiera cris/imw. Sal-
("TecliI/I prillcipium ...") e lo stesso del Graduale de lla terio corale. Edizioni del Deserto. S. Agala sui due Golfi (Na).
Messa del giorno di Pasqua (" Haec dies .. .") quasi ad 282.
43
DONA LORO, SIGNORE, LA PACE SENZA FINE
Versione "base"
T: Mauro Mantovani
M: Valentino Miscnlchs
o 2006 ~ EdinoN M"""-I,
T'Ulb i <!iri ... ....,...,
Il testo del ritornello riprende l'antifona d' ingresso (4 Esd 2, 34.35: Reqlliem (le/emam dO/w cis, Domine. et lux perpelUa
IlIcem cis) proposta dalla liturgia. mentre le strofe hanno come riferi mento il Salmo 65 (64), esplicitamente indicato dagli stessi
testi liturgici. L' ultima strofa proietta l'altenzione sulla resurrezione di Cristo intesa come l' evento che "apre" il Paradiso.
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NELLA TUA CASA
Versione "base"
T: LilUrgia
M: Giuseppe Gai
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CANTO DI COMMIATO
Versione "base"
T: Mauro Mantovani
M: G ian Sandra Vanzin
c 2006 E>Pf<"""'" Edizioni Musiocoli
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I miei occhi si apriranno alla tua luce Il mio cuore è ricolmo di speranza
un giorno con te risorgerò. un giorno con te risorgerò.
Tu da sempre mi hai amato e conosci uto Credo in te, Signore, che vivi e sei risorto
un giorno con te risorgerò. un giorno con re risorgerò.
Il canto lrae la sua ispirazione testuale dalle antiphonae ad ulrimam commendationem et valedictionem proposte dalla liturgia.
Le tre affermazioni centrali , I miei occhi si apriranno alla tua luce, Tu da sempre mi hai amato e conosciuto, Il mio cuore è ricol-
ma di speranza. richiamano la luce della fede con la quale il cristiano si accosta al mistero della morte.
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IN PARADISO
Versione "base"
T: Gino Stefani
M: Valentino Miserachs
o 2006 ~ Edizioni Mu,inli
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Il testo - che fa riferimenlO direttamente alle prime due antiphonae dell'orda exsequiarum nel momento del prelievo del corpo
del defunto per la sepoltura - si concentra sulla speranza cristiana che avvolge il mistero della morte: i cristiani, "membri come
sono di Cristo e una sola cosa in lui, non possono essere separati neppure dalla morte" (cf. StMEQNE DI TEsSALONICA, De ordine
sepullurae, PG 155,685 B). Per queslO si canta l'unione tra la Chiesa pellegrinante e quella celeste, richiamando l'intercessio-
ne degli angel i, dei martiri e dei santi, a partire dalla presenza materna di Maria.
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50
DONA LORO, SIGNORE, LA PACE SENZA FINE
Elaborazione per Schola
T: Mauro Mantovani
M: Valenlino Miserachs
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del tuo Re - gno quan-ti_3C -
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Elaborazione per Schola
T: Liturgia
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CANTO DI COMMIATO
Elaborazione per Schola T: Mauro Mantovani
M: Gian Sandro Vanzin
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I QUATTRO FASCICOLI
DEll'ANNO
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Dal 1946 Armonia di Voci offre il suo prezioso ser- In Cena e in
vizio alle assemblee parrocchiali. Ogni fascicolo Resurrectione Domini
contiene nuovi canti destinati all'azione liturgica i
quali - nella dinamica fedeltà alla linea tracciata 2
dalla riforma liturgica del Concilio Vaticano Il - Il rito delle Esequie
all'impegno di offrire validi ed appropriati testi ,
congiungono quello di far partecipare, in un conti- 3
nuo e fecondo dialogo, ogni "persona celebrante».
I canti sono infatti composti offrendo sempre una Il canto di Offertorio
«versione base» per sola assemblea e successive
elaborazioni della stessa per Schola a due voci pari 4
e dispari, tre voci dispari e quattro voci dispari. La Celebrazione Eucaristica
Vengono inoltre proposti degli interludi organistici
con la finalità di offrire valido materiale musicale
per l'esercizio della viva ministerialità celebrativa
dell'organista.
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Per informazioni: ~~
Ufficio Abbonamenti Elledici
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ELLEDICI
Tel. 011. 9552 164-5 - Fax 011. 95740 48
E-mail: abbonamenti @elledici.org
Internet: www.elledici.org 9
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15SN 0391 -5425
Il canto di Offertorio
R'.nsj~1o Centro Evangelizzazione NATALE - MESSA DELLA NOTTE
~ Q t«he$I -Oon Bosco » di Leumann (Torino) T: Massimo Palombella; M: Giuseppe Gai 64
in collaborazione con la Facoltà di Teolog ia EPIFANIA
dell'Università Pontificia Salesiana (Roma)
e con it Pontificio Istitu to di Musica Sacra di Roma T: Fabri zio Lonardi; M: Fulvio Rampi 69
PASQUA DI RISURREZIONE
!bù-e-rlONe MESSA DEL GIORNO
M assimo Palom bella T: Fabri zio Lonardi; M: Fu lvio Rampi 73
Università Pontificia Salesiana PENTECOSTE - MESSA DEL GIORNO
Piazza Ateneo 5alesiano, 1 - 00139 Roma
TeUfax 0 6.872.90.505
T: Mauro Mantovani; M: Valentino Miserachs 76
• e-mail: massimo@ups.urbe.it
Musica:
M . Bargagna - N . Barosco
M . Chiappero - R de Cristofaro - D. De Risi
V. Donella - L Donerà - G. Gai - S. Kmotorka
G. Liberto - D. M achetta - A. Martorell - I. M eini
V. Miserachs - L Molfi no - R. Mucci - M. Nardella
M . Nosetti - F. Rampi - A. Ruo Rui - D. Stefani
G.s. Van zin - A. Zorzi.
Testi:
R. Bracchi - E. da l Covolo - M. Mantovani.
Musica-Liturgia-Cultura:
A. Amato - E. Costa - F. Ra inoldi
M . Sodi - E. Stermieri. La musica contenuta nel CD allegato è eseguita da un Dltetto
CI 2006 Espressione Edizioni M usicali vocale composto da coristi del Coro Interuniversitario di Ro-
Tutti i di ri tti riservati. ma diretti da mons. Valentino Miserachs, preside del Pontifi-
cio Istituto di Musica Sacra di Roma.
JI/~"nÙIIÀ"'Vlzio"e Coristi. Fabiana Laureani (soprano), Mariangela Topa (sopra-
no), Serenel!a Alfan i (mezzo soprano), Cristina Nocchi (con-
e Bo,nInerciale tralto), Adriano Caroletti (tenore), Ermenegildo Corsini (te-
Editrice Elledici, 10096 l eumann CTorino) nore), Luciano Luciani (basso), Roberto Valenti (basso).
Ufficio abbonamenti: Solisti: Fabiana Laureani, Adriano Caroletti, Ermenegildo
tel. 01t95.52.1641165; fax 009 5.74.048 Corsini, Roberto Valenti.
• ~mail: abbonamenti@elledici.o.-g
internet: www.elleclici.cxg Organista: Juan Paradell Solé.
La registrazione è stata effettuata il 29 e 30 maggio 2006 nel-
la Chiesa dell 'Università Pontificia Salesiana di Roma (Organo
Tamburini, Piazza dell'Ateneo Salesiano, 1) dallo Studio Mo-
bile della Radio Vaticana.
EllEOICI· 10096 lEUMANN (TORINO)
Direttore responsabile: Giovanni Battista BoKO Tecnici del suono: Roberto Bellino e Silvio Piersanti .
Registr. N. 39 2 del Trib. c;..,. di Torino, 14· 2· 19 49.
Editing digitale e mastering: Studio OpenSound (via B. Cer-
SlalnjN: XuoIIo Gralica ~ . Tonno
retti, 32 - Roma).
Ingegnere del suono: Silvio Piersanti.
Coordinamento generale: Massimo Palombella.
Lo studio e la diuturna sperimentazione della Riforma traverso la forma musicale del "tropo", riesce ad "inclu-
Liturgica voluta dal Concilio Vaticano II ci conduce sem- dere" la concreta panecipazione vocale dell'assemblea in
pre di più alla convinzione che il processo attraverso il un dialogo con un solista e attraverso un testo che, radi-
quale concretamente attuiamo la succitata Riforma deve candosi nella fonte liturgica, la integra in un ' attualizza-
essere intrinsecamente inclusivo del deposito che la sana zione che cerca di cogliere le odierne esigenze culturali.
Tradizione ecclesiale ci ha consegnato. D'altronde è faci- Presentiamo in questo numero quattro "tropi di offer-
le constatare nella nostra vita quotidiana che ogni com- torio" cercando di cogliere le so lennità "ponanti" del-
prensione che si ponga aprioristicamente (per un insieme l'anno Liturgico: Natale (Messa della Notte), Epifania,
di condizionamenti di varia natura) come "esclusiva", Pasqua (Messa del giorno) e Pentecoste. I pri mi tre si
non è di fatto "umana". Infatti oggi, nel mio presente. io concludono con l' antifona gregoriana mentre l' ultimo,
sono sempre di più me stesso proprio perché ho armoni- quello di Pentecoste, in stretta continuità con la Tradizio-
camente collocato, "incluso" - non senza fatica - nella ne ecclesiale. termina con un mOlletta di nuova fattura in
mia esistenza il mio passato con tutte le cose belle e le "sti le palestriniano". Le antifone '1....aetentur caeli", "Re-
sofferenze. Solo cos1 la mia vita può guardare al futuro ges Tharsis", "Terra tremuit", e il monetto "Confirma
con un principio di "reallà" e di per- hoc Deus" (che si riferi sce ai vv. 29-
mane nza , di irrinunc iabile conti- 30 del Salmo 67) trovano così la loro
nuità. In questo cammino le tentazio- collocazione al culmine di un fecon -
ni del rifugio nel passato come luo- do dialogo tra Schola e assemblea
go di sicurezza, o, al contrario, di ne- che ci sembra bene sottolinei la di-
gare lo stesso passato perc hé ci si mensione antropologica fondamen-
trova senza adeguat i strume nti per Tra inclusione tale dell'oblatività, dell '''offerta di
comprenderlo - e qu indi ciò che ci sé", secondo le peculiarità e tonalità
precede si presenta come fonte di di-
sag io -, e ques te tentazion i sono
ed esclusione proprie di ciascuna deLle singole ce-
lebrazioni.
molto sottili , silenziose, ed è faci le Nel tropo natalizio il ritornello as-
cadervi , spesso senza piena consape- sembleare si concentra sul tema del-
volezza. la comunicazione all'uomo della vita
Nello specifico contesto musicale divina che si opera attraverso l' Incar-
la romantica esaltazione del gregoriano o della polifonia nazione del Fi g li o , sottolineando la gioi a d i ques to
- spesso ridotti esclusivamente ad una sterile grammatica "scambio dei doni" tra Dio e l'umanità assunta dal Verbo,
o ad una rigida d isciplina contrappuntistica - e, d 'altra che "rivela il mistero" e che, innalzando l'uomo a dignità
parte, la freneti ca "esplorazione di nuovi linguaggi" spes- perenne, lo conduce verso l'eternità, dandogli di assapo-
so disancorali da un sano "sentire ecclesiale" e purtroppo rarne fin d'ora le primizie.
tante volte condotta senza una reale competenza, sono at- Nel tropo dell ' Epifania Cristo è cantato come "luce
teggiamenti che, anche se sortiscono con espressioni pla- delle genti", richiamando un tratto basilare dell'omoni -
stiche antitetiche, hanno sottilmente la stessa origine che ma Costituzione conciliare del Concilio Vaticano Il. Ciò
si radica in un atteggiamento aprioristicamente "seletti- offre ad ogni credente che vive questo momento offerto-
va", che conduce a comprensioni "esclusive" della realtà, riale un criterio fondamentale di autocomprensione non
e dunque fondamentalmente non "umane". soltanto della realtà ecclesiale di cui fa parte ma anche
Il presente numero dell a Rivista cerca, all ' interno di della sua vocazione personale di testimone della " luce
un cammi no da definirsi di "sperimentazione", e rece- del mondo" che si offre a tulte le genti.
pendo le giuste istanze del Concilio Vaticano II, di coniu- Il tropo pasquale si concentra sul tema della partecipa-
gare presente e passato includendo un prezioso fram- zione di ogni fedele al mistero pasquale, come con-mori-
mento dell a nostra Tradizione ecclesiale all'interno di re e con-risorgere in Cristo, il Signore della vita, e con-
un 'architenura attuale che si radica su quella costruzione tribuisce cosI a rendere esistenzialmente pregnante il mo-
formale chiamata "tropo·'.1 mento specifico dell ' offerta di sé che si unisce ali ' offerta
Il momento celebrativo dell ' Offertorio aveva, prima sacrificale del Signore, che è "il dono" per eccellenza. Su
della Riforma Liturgica del Concilio Vaticano II, un 'an- questa linea anche il tropo di Pentecoste si concentra sul-
tifona che nel canto gregoriano si presenta in stile preva- la tematica del "dono", evidenziando così lo Spirito San-
lentemente "ornato". Giovanni Pierlui gi da Palestrina to come "donum Dei altissimi" che, invocato anche dal-
compose tutti gli offertori dell ' anno liturgico! che si pon- l'assemblea - nell ' esercizio del proprio sacerdozio batte-
gono in strena continu ità formale con quelli gregoriani simale - , trasformerà il pane e il vino nel corpo e sangue
nel senso che, rispetto al classico "mottetto", si caratte- del Signore. AI "datore dei doni" si chiede così che sia
rizzano per la vivacità dello stile, per la libera invenzione Egli ad operare anche la trasformazione dei cuori di cia-
dei loro temi e per le varie proporzioni ritmiche impie- scuno dei fedeli .
gate. Massimo Paiombella
Il dato storico della Tradizione circa il "canto di Of-
fertorio" ci fa ragionevolmente pensare che, rispetto ad
altri interventi musicali dell a celebrazione, a causa della , Cf. PALQMBEl..LA M . · F. RAMP1, Nova el ~·elera. in Armonia di Vo-
sua struttura formale esso richieda lo specifico intervento ci 3 (2004). 93·94.
I Cf. GIOVANNI PlERLU1Gl DA PALESTRINA, OjJerlori di tUllO l'anno a
della Schola cafltorum . Tale intervento, oggi ricompreso 5 voci : U Opue Compltu di Giollanni Pier/uigi da Paltstrina t7
dall ' ecclesiologia recepita dal Concilio Vaticano Il, e al- (Edizioni Fratelli Scalera, Roma 1952).
63
NATALE - MESSA DELLA NOTTE
TROPO DI OFFERTORIO
T: Massimo Palombella
M: Giuseppe Gai
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TIoni i diritti riom.';
Il testo del ri tornello assembleare sì concentra sul tema della comunicazio ne all ' uomo della vita divina che si opera attraver-
so l' Incarnazione del Figlio, l'''evento'' della salvezza che produce una vera e propria "trasfonnazione" dell'esistenza. chiaman-
do il fedele a partecipare "alla stessa sua gloria". Le strofe sottolineano, nella dimensione offen oriale propria d i questo momen-
IO celebrati vo. la gioia di questo "scambio dei doni" tra Dio e l'umanità assunta dal Verbo. che " rive la il mistero" e che. innal-
zando l'uomo a dignità perenne, lo conduce alla gioia senza fi ne. Si notino in particolare le espressioni: "l' infi nito si è dato a
no i" e " il tempo è divenuto ~ gre m bo dell ' Elemo)+".
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* L'Alltifono gregoriana va esegllita I 10110 sopra.
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EPIFANIA
TROPO DI OFFERTORIO
T: Fabrizio Lonardi
M: Fulvio Rampi
0 2006 E.prr;sk>n< Edizioni M., inli
Tult; i dintli ri\<'rVali
Il testo del ritornello assembleare si concentra su l tema del cammino dell'intera umanità verso Cristo, luce delle genti. In Lui
e nel suo mistero la Chiesa ed ogni fedele offrono se stessi riscoprendo la loro identità di /umen gentium. "Cristo è la luce delle
genti": così si apre l'omonima Costituzione conciliare del Vaticano II, che desidero "ardentemente, annunciando il Vangelo ad
ogni creatura (cfr. Mc 16,15), illuminare tutti gli uomini con la luce del CrislO che risplende sul volto della Chiesa" (LG, l).
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l. Guar-da le no- stre of - fe r - le: non o-ro, in - cen - so e mir - ra, mail do - no del tuo Fi - glio
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Organo
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che of-f~a-;o sul - I' al- ta-re per es-se-reim - mo -la - to e m tut-tii cuo - riac-col to.
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72
PASQUA DI RISURREZIONE - MESSA DEL GIORNO
TROPO DI OFFERTO RIO
T: Fabrizio Lonardi
M: Fulvio Rampi
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Tu", , d;riniri..,..,.. ,
111eSl0 dcI ritornello assembleare si concentra sullema della partecipazione di ogni fedele al mistero pasquale. come con-mori-
re e con-risorgere in Cristo. il SiBnore della vita. Il passaggio, nell 'i ntervento assembleare. dal genere singolare al genere plura-
le. segna proprio questa estensione semanl ica: ciò che si è operato ne l Cristo. ''l' ultimo Adamo rad ioso di luce", coinvolge vital-
mente. nella gioia e nella speranza della primi zia di una vita nuo va. l'intera assemblea dci "noi battezzati",
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PENTECOSTE - MESSA DEL GIORNO
TROPO DI OFFE RTORIO
T: Mauro Manlovani
M: Valentino Miserachs
o lOO6 ~ Edirioooi MooiaIi
t;oti ; dirini n...-;
II testo del rilom ello asse mbleare rinnova - anche in questo momento offen oriale in cui i doni vengono presentati affinché sia
lo Spirito SanlO a trasfonnarli nel corpo e sangue del Signore -l'invocazio ne ·'Vieni . Santo Spirito", Al "datore dei doni"-si chie-
de che operi anche la trasfonnazio ne dei cuori di ciasc uno dei fede li . I1leslO melle anche particolarmente in luce la d imensione
universale propria d i questa solennità.
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81
DIVOC1
I QUATTRO FASCICOLI
DEll'ANNO
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Dal 1946 Armonia di Voci offre il suo prezioso ser- In Cena e in
vizio alle assemblee parrocchiali. Ogni fascicolo Resurrectione Domini
contiene nuovi canti destinati all' azione liturgica i
quali - nella dinamica fedeltà alla linea tracciata 2
dalla riforma liturgica del Concilio Vaticano Il - Il rito delle Esequie
all'impegno di offrire validi ed appropriati testi ,
congiungono quello di far partecipare, in un conti- 3
nuo e fecondo dialogo, ogni .. persona celebrante .. .
I canti sono infatti composti offrendo sempre una Il canto di Offertorio
«versione base» per sola assemblea e successive
elaborazioni della stessa per Schola a due voci pari 4
e dispari, tre voc i dispari e quattro voci dispari. La Celebrazione Eucaristica
Vengono inoltre proposti degli interludi organisti ci
con la finalità di offrire valido materiale musicale
per l'esercizio della viva ministerialità celebrativa
dell'organista.
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. _ nO. vie
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Per informozioni:
Ufficio Abbonamenti Elledici
Tel. 011. 9552164-5 - Fax 0 11. 957 404S J. vie
EWDICI E-mail: abbonamenti @elledici.org
Internet. www.elledici .org 9
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OTTOBRE
NOVEMBRE
DICEMBRE
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olloIHce-Nooe,J/6,-e-l!ù:tW'/Hce 2006'· N. -1
(U"W 6ò
IS5N 0391-5425
La Celebrazione
Eucaristica
Centro Evangelizzazione MESSA «VIEN I SANTO S PIRITO•
• Q"~rh,""~on Bosco» di leumann ITorino) T: Liturgia; M: Alessandro Ruo Rui 84
in coflaborazione con la Facoltà di Teologia Kyrie 84
dell'Università Pontificia Salesiana (Roma)
e con il Pontificia Istituto di Musica Sacro di Roma Gloria 86
Santo 90
{L);,-ezio"e
Agnello di Dio 91
Massimo Palombella
Università Pontificia 5alesiana O FILI! ET FILiIE
Piazza Ateneo 5alesiano, 1 - 00139 Roma
Tel./fax 06.872.90.505
T: Liturgia; M: Valentino Miserachs 93
• e-mail : massimo@ups.urbe.it
Goll«6w<CTtO""
Musica:
M. Bargagna • N. Barosco
M. Chiappero - R. de Cristofaro - D. De Risi
V. Donella - L Donorà - G. Gai - 5. Kmotorka
G. Libe rto - D. Machetta - A. Martorell - I. Meini
V. Miserachs - l. Molfino - R. Mucci - M. Nardel1a
M. Nosetti - F. Rampi - A. Ruo Rui - D. Stefani
G.s. Vanzin - A. Zorzi.
Testi:
R. Bracchi· E. dal Covolo - M. Mantovani.
Musico -Liturgio -Culturo:
A. Amato - E. Costa - F. Rainoldi
M. Sodi - E. Stennieri.
La musica contenuta nel CD allegato è eseguita da un OUetto
Cl 2006 Espressione Edizioni Musicali vocale composto da coristi del Coro Interuniversitario di Ro-
Tutti i diritti riservati. ma di retti da mons. Valentino Miserachs, preside del Pontifi-
cio Istituto di Musica Sacra di Roma.
1,./ (,7un;",;,,.bv/.zio,,e Coristi: Fabiana Laurean; (soprano), Mariangela Topa (sopra-
no), Serenella Alfani (mezzo soprano), Cristina Nocchi (con-
e 6->O""ne,·ciale tralto), Adriano Caroletti (tenore), Ermenegildo Corsin i (te-
Editrice Elledici, 10096 leumann <Torino) nore), Luciano Luciani (basso), Roberto Valenti (basso).
Ufficio abbonamenti: Solisti: Fabiana Lau reani, Adriano Caro letti. Ermenegildo
tel. 011.95.52.164/165; fax 0095.74.048 Corsini, Roberto Valenti .
• e-mail: abbonamenti@elledici.org
intemet: WWW'.elledici.org Organista: Juan Paradell Solé.
La registrazione è stata effettuata il 29 e 30 maggio 2006 nel-
la Chiesa dell'Università Pontificia Salesiana di Roma (Organo
Tamburini, Piazza dell'Ateneo Salesiano, 1) dallo Studio Mo-
ELLEDICI • 10096 LEUMANN ITORINO) bile della Radio Vaticana.
Direttore responsabile: Giovanni Battista Bosco Tecnici del suono: Roberto Bellino e Silvio Piersanti.
~i5lr. N. 392 del Trib. Civ. di Torino. 1.-2- 19.9.
Editing digitale e mastering: Studio OpenSound (via B. Cer-
Stampo: Scuola Grafoa SalMiana - Torino
retti, 32 - Roma).
Ingegnere del suono: Silvio Piersanti.
Coordinamento generale: Nassimo Palombella.
Quando nel settembre del 1992 ritornai a Roma prattutto da un attegg ia men to istintivamente
come seminari sta per lo studio della Teologia, con "esclu sivo" ad uno sempre più " inclusivo" della
. grande curiosi tà in alcune domeniche e nell e So- realtà. In questi ann i ho spe rimentato co n i fatti
lennità girai le Basiliche romane per rendenn i con- che, prima di ogni comp rens ione della Liturgia,
to del tipo di musica che veniva esegu ita. Risentii dell a partecipazione .... è importante la profess io-
la "Cappella Sistina" e mi impressionarono gli ef- nalità, l'onestà di continuare a studiare e ricercare e
fetti sonori che il Maestro Bartolucci era in grado l' umiltà del continuo confronto e del non occupar-
di ottenere. Più volte però ritornai nella Basi lica di si di settori dove non si hanno le competenze per
Sa nta Maria Maggiore affasci nato dalla bellezza farlo. Mi sembra di comprendere sempre di più che
dell'edificio e sempre più catturato dalla mu sica la " Riforma Liturgica" del Concilio Vaticano Il è
de ll a Cappella Liberiana. Un coro "generoso" nel una grande sfida e che abbiamo appena "balbetta-
cantare, con voci mature e capaci di particolari fi- to" qualcosa. Occorre ricomprendere le "fonti mu-
nezze. Il giorno di Pasqua mi sicali " per cogliere la lo ro ve-
commosse particolarmente il ra normatività; occorre dialo-
canlO di Offertorio "O filii et ga re profondamente con la
fi li ae" per la sua freschezza, cultura attuale per capire cosa
leggerezza ed insieme profon- Un lento cammino sign ifi ca " inculturare" ogg i;
da solennità.
Il mondo musicale romano
di comprensione occorre uscire da comprensio-
ni esclusive della realtà che
mi affasc inava ed insieme su- anzic hé unire continuano a di-
sc itava in me, formato musi- stinguere parlando ad esem-
calmente al nord Italia, una certa presa di distanza. pio di tipologie diverse di impostazione della voce
La polifonia veni va cantata a piena voce - contra- (liturgica e non liturgica, per l'opera lirica e per la
riamente a quanto avevo appreso - e mi rendevo poli fonia), di "assillante" partecipazione attiva qua-
co nto che i cantori era no fo rm ati "professiona l- si come condizione di validi tà del celebrare stesso
mente" e cioè al canto nella Cappella Mus icale al- (dimenticando che la partecipazione è detta "attiva"
ternavano quello al Teatro dell'Opera o ali ' Accade- quando que ll a "esterna" e quella "i nterna" si uni -
mia di Santa Cec ili a. scono); di necessità di ritorno radicale al passato o
Tutto questo non "quadrava" nella formaz ione di cancellazione totale dello stesso passato, di ripri-
che avevo ricevuto, eppure era molto bello. Prove- stino del solo latino come "li ngua sacra" o del ban-
ni vo da un ambiente culturale dove si insisteva c ir- dire radicalmente lo stesso latino ... Insomma atteg-
ca la netta distinzione del "ca nto liturgico" da quel- giamenti antitetici che non permettono all a fine di
lo "dell'Opera Lirica", dove la polifonia era "sus- cam minare con serenità, di attuare la vera speri-
surrata" con voci deli catissime quasi sul mode ll o mentazione che conduce "dentro" la Riforma Litur-
inglese e dove, pensando ad una celebrazione litur- gica.
gica, il primo "dogma" fondamen tale era, ad ogni Mi pare importante ri conoscere che la mu sica
costo, la "partecipazione attiva" dell' assemblea. A nella Liturgia è la conseguenza di una nozione del-
Roma ascoltai la Missa Ponlificalis Prima di Lo- la stessa Liturgia, nozione che si fonda su una pre-
renzo Perosi, la Missa SancIi Edoardi Regis di Li- cisa visione eccJesiologica. La povertà de l segno
cin io Refice ma non in un concerto (come avevo musica, la sua improvvisazione, la sua banalità,
già ascoltato) ma all 'i nterno del la Celebrazione Eu- semplicemente dicono in modo evidente la debole
caristi ca. fatto che "ideologicamente" mi faceva ecclesiologia soggiacente con tutti i problemi che
prendere una certa distanza in forza dell a già citata ne conseguono (pastorali , educativi ... ).
"partecipazione attiva" ma insieme mi coinvolgeva Sono trascorsi 60 anni di vita di questa Rivista,
e mi faceva "partecipare" con attenzione molto di che ha segnato un fecondo cammino proprio in re-
più, ad esempio, del canto del "Gloria di Lourdes". lazione all a Riforma Liturgica del Concilio Vatica-
Sono passati tanti anni, ho avuto e ho la fortuna no II. È ciò che intendiamo continuare cercando di
di studiare. di lavorare come maestro di musica in en trare sempre più "dentro" la succitata riforma nel
grandi celebrazioni, di praticare tanta polifonia, di sereno superamento degli atteggiamenti antitetici
dirigere questa Rivista ... Tutto ciò mi ha messo nel- sopra accennati . L' investire in ri cerca, in cultura,
la felice situazione di percorrere un cammino che crediamo che a lu nga gettata paghi.
mi ha fatto passare da "suggesti oni ", emozioni,
"e ntu sias mi giovanili" a tentati vi di sintesi e so- Massimo Palombella
83
MESSA "VIENI SANTO SPIRITO"
T: Liturgia
M: Ruo Rui
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Forma Tropata
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GLORIA
Gloria a Dio nell 'alto dei cieli.
Gloria a Dio nell'alto dei cieli
e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo.
ti benediciamo,
li adoriamo.
ti glorifichiamo,
li rendiamo grazie per la tua g loria immensa.
S ignore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, Figlio unigenito. Gesù CrislO.
S ignore Dio, Agnello di Dio, Figlio d el Padre;
tu che togli i peccali del mondo,
abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo.
accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre,
abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo,
tu solo il Signore,
tu solo]' Altissimo: Gesù Cristo.
con lo Spi rito Santo nella gloria di Dio Padre.
Amen, amen.
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SANTO
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo,
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna, osanna nell 'alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna, osanna nell'alto dei cieli.
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Agnello di Dio. che togli i peccati del mondo.
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Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
a bbi pietà di noi.
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INDICE DELL'ANNATA 2006
I. T EM I DEI SINGOLI NUMERI RAMPI F.
Epifania (Troflo di Offertorio) ..................... 3, 69-72
I. In Cena e in Resurrectione Dom ini (pp. 1-42) Pasqlla di Risurrezione - Messa del giorno 3, 73-75
2. Il rito delle Esequ ie (pp. 43-62)
3. Il canto di Offertorio (pp. 63-82) Ruo RUI A.
4. La Celebrazione Eucaristica (pp. 83-96) Messa " Vieni SanlO Spirito'· .......... ......... ...... 4, 84-92
VANZIN G. A.
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D al 1946 Armonia di Voci offre il suo
prezioso servizio alle assemblee parrocchia-
li. Ogni fascicolo contiene nuovi canti desti-
nati all'azione liturgica i quali - nella dinami-
ca fedeltà alla linea tracciata dalla riforma
liturgica del Concilio Vaticano 11- all'impegno
di offrire validi ed appropriati testi, congiun-
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•• •• • • gono quello di far partecipare, in un continuo
e fecondo dialogo, ogni «persona celebran-
te". I canti sono infatti composti offrendo
• sempre una «versione base" per sola as-
semblea e successive elaborazioni della
I.)" « « I QJ)ATTRO stessa per Schola a due voci pari e dispari,
• FASCICOLI tre voci dispari e quattro voci dispari. Ven-
gono inoltre proposti degli interludi organi-
DELL'ANNO stici con la finalità di offrire valido materiale
musicale per l'esercizio della viva ministeria-
Iità celebrativa dell'organista.
le Solennità Mariane
-le----. -----
Feste dei Santi
O gni fascicolo è accompagnato da un CD
contenente la registrazione di tutta la musi-
ca. Le esecuzioni sono curate dal Coro del
- ----. ----- Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma
insieme al Coro Interuniversitario di Roma,
con il supporto tecnico dello studio mobile
l'attesa del Signore
- ----. -----
Il Natale
della Radio Vaticana.
Nel corso dell'anno Armonia di Voci presen-
terà recensioni delle più significative compo-
sizioni destinate alla Liturgia.
Per informazioni:
Ufficio Abbonamenti Elledici
Tel. 011. 9552164-5 - Fax OIl. 957 40 48
E· mail: obbonamenti @elledici .org
Internet: www.elledici.org