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ESAME STATISTICA DEL MERCATO DEL LAVORO - RISPOSTE

- Per questione ontologica si intende l'approcio dei paradigmi principali a una delle tre domande pricipali della
scienza sociale (La realtà sociale esiste?). Secondo il positivismo, che torva nel sociologo Durkheim il maggior
esponente, è possibile trattare i fatti sociale come effettivamente esistenti al di fuori della conscenza
individuale e studiabili oggettivamente. Il neopositivismo, paradigma che eredita gli studi positivisti, assume
una posizione chiamata realismo critico, per cui esiste una realtà sociale esterna all'indiiduo, conoscibile solo
imperfettamente in modo probabilistico. Il paradigma Interpretativista si propone di comprendere la realtà e
non spiegarla. Assume una visione costruttivista e relativista. Afferma che la realtà si sia da intendere come
complessa e molteplice (realtà multiple), infatti le singole realtà indiviuali o condivise con i gruppi sociali
variano tra le culture. Non esiste dunque un'unica realtà sociale universale.

- Per questione epistemologica si intende l'approcio dei paradigmi principali a una delle tre domande pricipali
della scienza sociale (La realtà sociale è conoscibile?). Secondo il positivismo, che torva nel sociologo Durkheim
il maggior esponente, il punto di vista epistemologico si basa sul dualismo ricercatore e oggetto di studio, che
non si influenzano in alcun modo, fa presumere di ottenere i risultati veri e certi. Ha come obbiettivo formulare
leggi generali e naturali immutabili. Il neopositivismo, paradigma che eredita gli studi positivisti, riconosce la
presenza di un'interferenza nel rapporto studioso/studiato. Si pone di formulare leggi non più assolute (come
nel caso del positivismo) ma limitate nel tempo e soggette a costanti falsificazioni per avvicinarsi sempre di più
ad una conoscenza assoluta. Il paradigma Interpretativista si propone di comprendere la realtà e non spiegarla.
Propone una separazione tra ricercatore e oggetto di studio. Considera la ricerca sociale come scienza
interpretativa alla ricerca dei significati.

- Per questione metodologica si intende l'approcio dei paradigmi principali a una delle tre domande pricipali
della scienza sociale (come può essere conosciuta la realtà sociale?). ll positivismo, che torva nel sociologo
Durkheim il maggior esponente, prevede una metodologia strutturata da esperimenti e manipolazione della
realtà attraverso tecniche di natura quantitativa con alterazioni di variabili (utilizzo metodo deduttivo). Non ci
sono differenze metodologiche fra il positivismo e il neo positivismo. L'approcio Interpretativista prevede
l'interazione tra studioso e studiato. Utilizzo di tecniche qualitative e soggettive (metodo induttivo).

-L'impostazione del lavoro è una delle 4 fasi del processo di ricerca. Ogni fase è costituita dall'azione e dal
controllo. L'impostazione del lavoro viene sollecitata spesso e volentieri dalla richiesta di un committente (che
può essere la comunità scientifica, un'istituzione pubblica o privata). La ricerca neopositivisa,di natura
quantitativa, è dunque strutturata in fasi logicamente sequenziali, è caratterizzata da un'impostazione
deduttiva e da un processo detto della giustificazione, per cui si ricerca il sostegno di dati empirici della teoria
precedetemente studiata. L'operativizzazione dei concetti avviene prima prima di iniziare una ricerca.
L'approcio della ricerca non ritiene che la reattività del soggetto alla manipolazione sia un ostacolo di base. Non
prevede solitamente alcun contatto fisico tra studioso e studiato che risulta avere un ruolo passivo. Nella
ricerca qualitativa interpretativista, invece, l'elaborazione teorica e la ricerca empirica procedono in modo
intreciato; la ricerca è di tipo induttivo, cioè nasce dall'osservazione del fenomeno sociale. Rispetto la ricerca
neopositivista si da minor enfasi alla letteratura, che ha quindi un ruolo ausiliare. L'approcio è di tipo
naturalistico, per cui il ricercatore attua una immedisimazione empatica con la realtà presa in esame
(osservazione partecipante). l'interazione fisica con i soggetti studiati è una precondizione essenziale per la
comprensione, i quali risultano così avere un ruolo attivo.

-Rilevazione (raccolta dati) è una delle 4 fasi del processo di ricerca. Ogni fase è costituita dall'azione e dal
controllo. La rivevazione della ricerca è definita dal disegno di ricerca definita come le decisioni operative che
sovrintendono all'organizzazione pratica della ricerca. Nello studio quantitativo (di natura neopositivista) il
disegno di ricerca è costituito prima dell'inizio della rilevazione, è rigidamente strutturato, deve soddisfare la
domanda cognitiva determinando le varibili, gli strumenti, i metodi, la letteratura precedente da cui informarsi
(è dunque rigidamente strutturato). Molta importanza viene data alla rappresentatività del campione studato
rispetto alla popolazione di apparteneza. Lo strumento di rilevazione è uniforme per garantire validità
statistica. La natura dei dati rilevati è oggettiva e standardizzata (hard). Nella ricerca qualitativa
(interpretativista) il disegno di ricerca è destrutturato, aperto e modellato nel corso della rilevazione. Viene
enfatizzata l'importanza del caso singolo. Le informazioni sono approfondite a livelli diversi a seconda della
convenienza del momento. Il focus della natura dei dati è incentrato sulla loro richezza e profondità soggettiva
(soft).

- Elaborazione dei dati è una delle 4 fasi del processo di ricerca. Ogni fase è costituita dall'azione e dal
controllo : constatazione qualitativa e quantitativa. delineano il quadro degli stati espressi dall'ambiente in cui
si svolgono i fenomeni. La ricerca quantitativa raccoglie le proprietà individuali inerenti alla ricerca e si limita ad
analizzare statisticamente queste variabili. L'obiettivo di dell'analisi è stabilire il rapporto tra variabili
indipendente/dipendente. La ricerca qualitativa considerai soggetti nella loro interezza. L'obiettivo è quello di
comprendere le persone interpretando il loro singolare punto di vista in quanto attori sociali.

- La presentazione dei risultati è una delle 4 fasi del processo di ricerca. Ogni fase è costituita dall'azione e dal
controllo : nella ricerca quantitativa ci si serve di tabelle standardizzate (nelle cui colonne verticali vengono
rappresentati casi, nelle righe orizzontali le singole varibili e nell'intersezione vi sono le celle che contengolo il
valore delle singole variabili in quel dato caso), per la generalizzazione si pone l'obiettivo di stabilire rapporti
causali tra le variabili che possano spiegare i risultati ottenuti. La portata dei risultati risulta maggiormente
ampia per via della maggiore generalizzabilità. Nella ricerca qualitativa la presentazione dei dati avviene per
narrazioni, si pongono come una fotografia dei pensieri dell'intervistato. Per quanro riguarda la
generalizzazione dei dati cerca di individuare i "tipi ideali" ovvero categorie concettuali che non esistono nella
realtà, ma che liberano i casi reali dai dettagli della realtà per estrarre le carateristiche essenziali ad un livello
superiore di atrazione. Lo scopo dei tipi ideali è quello di essere utilizzati come modelli con i quali illuminare e
interpretare la realtà stessa. La portata dei risultati risulta essere meno ampia che nella ricerca quantitativa.

-Paradigma: prospettiva teorica condivisa e riconosciuta, fondata da acquisizioni precedenti, indirizza la ricerca
circa i fatti rilevanti da studiare, le formulazioni delle ipotesi e i metodi e le tecniche di una ricerca necessari.
Fornisce teorie, metodi e criteri. Devono rispondere a 3 quesiti: Ontologia, Epistemologia, Metodologia.

-concetti: sono elementi costitutivi della teoria, tramite la loro operativizzazione (processo di trasformazione in
variabili empiricamente osservabili) permettono alla teoria di essere sottoposta ad un controllo empirico. E'
un'astrazione che sintetizza un gruppo di eventi, classificabili o raggruppabili per caratteristiche. Equivalenza
semantica tra il concetto termine (definiendumm) e una determinata combinazione logica di altri concetti
(definiens). Le proprietà di un concetto sono: unitarietà, determinatezza, uniformità d'uso. Giudizio critico cui
sottopone un concetto: estensione, intenzione, chiarezza, rilevanza.

-Legge: esprime una relazione tra concetti e costituisce un'affermazione circa la natura della realtà; può essere
ritenuta vera o falsa se riferita ad eventi osservabili e verificata direttamente o dedotta da proposizioni già
verificate. E' caratterizzata da 3 elementi: tipo, intensità e esistenza.

-Teoria: insieme di proposizioni connesse in modo organico e sistematico. Hanno la possibilità di essere
verificate.

-Obbiettivi della conoscenza: descrizione, processo di sistemazione organica dei fatti per illustrare il fenomeno
oggetto di indagine volto a ampliare il contenuto di conscenza, a costruire i concetti. Generalizzazione,
processo di riconoscimento di elementi comuni e non che conducono sulla base di verifica empirica a leggi dalla
forma "tutti gli x=y". Induzione e deduzione. La spiegazione è il processo di individuazione dei meccanismi che
collegano gli eventi fra loro, in una prospettiva causa-effetto o di pura concomitanza. Previsione, processo di
determinazione di cosa avverrà in un sistema o come si evolverà in un futuro (se A allora B).

-Il concetto di Validità concerne il grado con il quale una certa procedura di traduzione di un concetto in
variabile effettivamente rileva il concetto che si intende rilevare. Si associa all'errore sistemantico. Per
determinare la validità di un indicatore di usano tre procedure: validità per contenuto (o convalida a vista),
indica che l'indicatore copre l'intero dominio di significato del concetto, concerne le formulazioni di un giudizio
da parte dello spermentatore sulle proprietà di una procedura di misurazione che si basa sulla correlazione
epistemica tra concetto e misura adottata; validità di criterio (procedura di convalida mediante criterio), si
riferisce alla corrispondenza tra l'indicatore e un criterio esterno che si reputa correlato al concetto (si distingue
in valididtà preditiva, concomitante e per gruppi noti), concerne ; validità di costrutto (procedura di convalida
per costruizione), circa la corrispondenza tra un indicatore e le attese teoriche, richiede la verifica delle
proposizioni che incorporano il concetto in oggetto che si misurano con uno strumento nuovo e che siano già
state verificate con strumenti già esistenti e convalidati (se lo strumento nuovo conferma i risultati degli
strumenti già esistenti, allora vuol dire che è valido per costruzione). Si distingue per validità interna (il
requisito per interpretare un esperimento) e validità esterna (requisito per generalizzare un risultato), validità
diagnostica (la capacità del test di rievare i disturbi), prognostica (la capacità del test di fornire informazioni utili
per promuovere la prevenzione), predittiva (di fornire una previsone affidabile sull'evoluzione del fenomeno).

-Il concetto di Attendibilità concerne la riproducibilità del risultato, segnala i grado con il quale una certa
procedura di traduzione di un concetto in variabile produce gli stessi risultati in prove ripetute con lo stesso
strumento di rilevazioni (stabilità) oppure con strumenti equivalenti (equivalenza). Si associa all'errore
accidentale. Per determinare l'attendibilità si utilizza il concetto di equivalenza. Se lo strumento presenta errori
sitematici l'attendibilità è soddisfatta pur presentando errori nei risultati.

-I processi di misurazione. Test e retest, la variabilità di misura consiste nella differenza tra gli esiti di una prima
somministrazione (test), e gli esiti di una secondo somministrazione (retest). Se la differenza fra tes e retest e
uguale a zero si parla di misura attendibile. Tuttavia nella ripetizione del test si ha apprendimento, che
pregiudica la validità della misura. Il primo contatto può influenzare il successivo. Si può aumentare la distanza
tra le somministrazioni per scoraggiare l'effetto dell'apprendimento, ma maggiore è la distanza maggiore è il
rischio che fattori esterni abbiano generato il plausibile cambiamento. Misure contestuali, sono o test parallele
(due test diversi che valutano la stessa abiltà nella stessa situazione ma formulati in maniera differente), test
seriali (unico strumento con un numero doppio di domande suddivisibili in due parti, aventi la stessa
dimensione, in modo che valutino la stessa abilità somministrato in un unico istante. Dopo che i dati sono stati
raccolti, i risultati delle due metà sono confrontati). Misurazione di coerenza interna, per valutare la presenza
di errori accidentali circa le domande dello stesso test, una di queste è l'alfa di Cronbach calcolata dividendo il
prodotto tra il numero complessivo di domande (K) e la media di tutti i coefficenti di correlazione degli
elementi del test (r) con 1+(K-1)r.

-La tecnica delle scale consiste in un insieme di procedure atte a misurare concetti complessi non direttamente
osservabili. Una scala è un'insieme coerente di elementi che sono considerati indicatori di un concetto più
generale. I tipi di scale derivano direttamente dal tipo di variabili che si intende misurare. Il carattere
qualitativo nominale (rispettivamente alla scala nominale) è determinato empiricamente con operazioni di
ugualianza e disugualianza e la sua rappresentazione è basata su categorie distinte e logicamente sconnesse.
Ogni manifestazione del carattere può essere posta in una delle classi che soddisfano le seguenti proprietà: si
adotta un fundamentum divisionis appropriato (un criterio mediante il quale si stabiliscono le categorie);
riducibilità (se gli stati sono molti occorre decidere quali e come convertirli in categorie della variabile); i
principi della classificazione; ogni classe non è vuota; la disgiunzione; L'unicità (ogni elemento appartiene ad
una sola classe); equivalenza (tutti gli elementi di una classe sono tra loro equivalenti); esaustività (l'insieme
delle categorie deve essere esaustivo). Ogni modalità si può indicare con una cifra, che non ha un valore
aritmentico. L'attribuzione deve rispettare due vincoli: non assegnare lo stesso numero a classi diverse, non
assegnare numeri diversi alla stessa classe. Il simolo delle tre linee rappresenta la relazione di coinceidenza.
Esprime l'ugualianza tra i membri delle categorie costituenti di un dato insieme. Per la relazione di coincidenza
valgono le seguenti proprietà: riflessiva, simmetria, transitiva. L'insieme di tutte le classi di equivalenza è detto
scala nominale e i caratteri si dicono qualitatici sconnessi o mutabili.

-La tecnica delle scale consiste in un insieme di procedure atte a misurare concetti complessi non direttamente
osservabili. Una scala è un'insieme coerente di elementi che sono considerati indicatori di un concetto più
generale. I tipi di scale derivano direttamente dal tipo di variabili che si intende misurare. Il carattere
determinativo ordinale è determinato empiricamente con operaziondi di ugualinaza/disugualianza e di
ordinamento. Il conecetto è classificato quindi secondo diverse modalità di classi di attribuzioni, le quali sono
suscettibili nell' essere poste in relazione tra loro tramite gli operatori maggiore e minore (proprietà ordinale).
L'insieme di tutte le classi di equivalenza è detta scala ordinale. La classficazione è basata su categorie distinte
(K), ma logicamente connesse alla relazione d'ordine. Ogni manifestazione del carattere può essere posta in
una delle categorie (o classi) che soddisfano le seguenti proprietà: si adotta un fundamentum divisionis
appropriato (un criterio mediante il quale si stabiliscono le categorie); riducibilità (se gli stati sono molti occorre
decidere quali e come convertirli in categorie della variabile); i principi della classificazione; ogni classe può
essere vuota; la disgiunzione di classi diverse; L'unicità (ogni elemento appartiene ad una sola classe);
equivalenza (tutti gli elementi di una classe sono tra loro equivalenti); esaustività (l'insieme delle categorie
deve essere esaustivo). Ogni modalità si può indicare con un numero. L'attribuzione deve rispettare due vincoli:
non assegnare lo stesso numero a classi diverse, non assegnare numeri diversi alla stessa classe. Godono della
relazione di coincidenza e della relazione di precedenza, per cui valgone le proprietà: C-irriflessiva (A non
Precede A, oppure A coincide con B allora A non precede B); non simmetrica (A precede B, allora B non precede
A); transitiva (a precede B, B prece C allora A precede C); Tricotomia o C-connessa (se A non equivale B, allora o
A precede B o B precede A). Nella scala ordinale non possono essere svolte operazioni algebriche.

-La tecnica delle scale consiste in un insieme di procedure atte a misurare concetti complessi non direttamente
osservabili. Una scala è un'insieme coerente di elementi che sono considerati indicatori di un concetto più
generale. I tipi di scale derivano direttamente dal tipo di variabili che si intende misurare. La scala ad intervalli
permette l'ordinamento degli elementi e include il concetto di distanza fra le categorie. I valori attribuiti alle
categorie devono corrispondere a determinati livelli della scala in modo tale che si possano eseguire le
operazioni di somma algebrica e moltiplicazione. Valgono le proprietà: C-irriflessiva (A non Precede A, oppure A
coincide con B allora A non precede B); non simmetrica (A precede B, allora B non precede A); transitiva (a
precede B, B prece C allora A precede C); Tricotomia o C-connessa (se A non equivale B, allora o A precede B o
B precede A). Oltre a queste valgono le proprietà dell'addizionio e moltiplicazione (commutativa, associativa,
assioma degli uguali e distributiva). E' caratterizzata da uno zero convenzionale perchè la scelta dell'origine è
arbitraria come nelle scale delle temperature (ciò impedisce i calcoli della sottrazione e divisione). Anche l'unità
di misura è convenzionale

-La tecnica delle scale consiste in un insieme di procedure atte a misurare concetti complessi non direttamente
osservabili. Una scala è un'insieme coerente di elementi che sono considerati indicatori di un concetto più
generale. I tipi di scale derivano direttamente dal tipo di variabili che si intende misurareLa scala a rapporti (o
caridale) si ha con lo zero assoluto. Tutte le operazioni algebriche sono eseguibili. L'unità di misura può essere
non convenzionale (nel caso di scala assoluta) o convenzionale (nel caso di scala a rapporti). La scelta dello zero
assoluto può ragionevolmente corrispondere alla assenza della proprietà dell'oggetto.

-La tecnica delle scale consiste in un insieme di procedure atte a misurare concetti complessi non direttamente
osservabili. Una scala è un'insieme coerente di elementi che sono considerati indicatori di un concetto più
generale. I tipi di scale derivano direttamente dal tipo di variabili che si intende misurare. La scala Likert è un
tipo di scala composta da una batteria di domande chiuse. In questa scala vengono sommati i punti attribuiti ad
ogni singola risposta (domande autoancoranti). E' solitamente costruita da 5 alternative di risposta (in un
continuum che varia da "sono perfettamente d'accordo" a "non sono assolutamente d'accordo") alle quali
viene attribuito un punteggio da 0 a 4. L'ordine delle proposizioni è casuale. Sono distinti 4 fasi per la
costruzione della scala: formulazione delle domande, somministrazione delle domande (ad un campione di
soggetti rappresentativo della popolazione), analisi degli elementi (gli strumenti usati sono "correlazione
elemento scala" per cui si calcola il punteggio si tutta la scala e successivamente la correlazione fra esso e il
punteggio di ogni singolo elemento; "coefficente alfa" per valutare la coerenza interna della scala), controlli
sulla validità e l'unidimensionalità della scala (attraverso l'analisi fattoriale). Si eliminano dalla scala le
affermazioni con la stessa risposta e le affermazioni alle quali i soggetti ad alti punteggi e bassi punteggi hanno
reagito allo stesso modo. A ciascun soggetto viene attribuito un punteggio risultante la sommatoria dei
punteggi di tutte le risposte. Assunti della scala: unidimensionalitòà degli atteggiamenti oggetto di misura (le
proposizioni della scala devono riferirsi allo stesso concetto o proprietà), collocamento dell'atteggiamento in un
continuum; la equidistanza e la linearità tra le categorie di risposta (nega che la scala si ordinale, ma senza di
esso i valori numerici attribuiti alle categorie non si potrebbero sommare, perchè la distanza tra
"completamente d'accordo" e "d'accordo" non è uguale a "disaccordo " e "completamento disaccordo").Risulta
essere una scala semplice e di facile applicabilità, ma il punteggio finale non rappresenta un valore cardinale (i
suoi elementi sono ordinali ma vengono trattati come cardinale) e non è riproducibile (dal punteggio della scala
non è possibile risalire alle risposte delle singole domande). Inoltre altri svantaggi sono legati al fatto che ha
una modalità centrale (discussione sul convenienza o meno di una opzione di risposta neutra), che le domande
sono a risposta chiusa, gli assunti di continuità e linearità sono arbitrari, la curvilinearità (violazione della
linearità, quando soggetti con atteggiementi opposti danno la stessa risposta), effetto estremità (tendenza dei
soggetti di essere attratti o respinti da risposte estreme), risposte seriali o acquiescenza (quando le proposizioni
sono presentare agli intervistati di seguito e denotano la selezione meccanica della stessa risposta
indipendendentemente al contenuto; con domande a risposta dicotomica sì/no si parla di yea-saying o nay-
saying), l'effetto somaro (nei sondaggi elettorali), effetto primacy (si ricordano meglio i primi elementi e si
ritiene siano più importanti), reazione all'oggetto (quando l'intervistato non reagisce al significato delle
affermazioni, ma agli attori sociali e all'ambiente delle situazioni delle affermazioni), tendenza centrale,
indulgenza, satisficing (= effetto primacy), overclaiming (si asserisce qualcosa che non si conosce).

-Costruzione scala nominale: La procedura generale di costruzione coincide con la procedura del sistema di
classificazione che utilizza il criterio di UGUAGLIANZA/ DISUGUAGLIANZA deisoggetti o modalità, come il
criterio di SOMIGLIANZA/DISSOMIGLIANZA.

-Costruzione scala ordinale: Si possono seguire due approci: centrato sul soggetto, e centrato sulle risposte. Si
basano sull'attribuzione su un concetto misurato un valore ottenuto dalle risposete o dalle scelte prese
soggetto preso in esame. Risulta distinto sulla base delle differenze individuali. Se il concetto si misura tramite
più domande concorrenti allora il modo più semplice di ottenere la misura del concetto è sommare il punteggio
delle singole domande (graduatoria per somma). Si riferiscono in genere all'ordinamento di soggetti rispetto
all'intensità del concetto presensente in essi. Per ottenere l'ordine desiderato, si costruisce una batteria di
domande pertinente al concetto da misurare (si/no). Si stabilisce una direzione, o posizione del contenuto della
domanda rispetto al concetto. Se favorevole si attriuisce il punteggio 1, se contraria il punteggio 0 (si possono
scegliere altri valori come +1/-1). Ogni soggetto corrisponde un punteggio ottenuto dalla somma di tutte le
singole risposte circa lo stesso concetto. il risultato è un ordinamento parziale (si ottiene tendenzialmente un
gran numero di pareggi).

-Scala di Thurstone: scala a intervalli, segue un approcio centrato sugli stimoli. Si opera in modo tale che la
distanza di ogni coppia di stimoli adiacenti abbia la stessa distanza (assunto linearità). I concetti si misurano
tramite asserti o domande sottoposti al giudizio di un gruppo di individui esperti, in grado di vlutare
correttamente l'itensità delle propososiozioni, gli oggetti e i comportamenti osservati. Non solo centrata sugli
stimoli ma anche sul giudizio di questi. Le variazioni delle risposte sono attribuibili alle differenze esistenti tra
gli stimoli. Tre modalità di costruzione di una scala a intervalli unidimensionale: metodo degli intervalli
apparentemente uguali (. La scala di Thurstone), metodo intervalli successivi, metodo degli confronti
accoppiati. La scala di Thurstone le proposizioni o le modalità di un concetto vengono collocate su valori che si
trovano a uguale distanza l'una dall'altra. Fasi di costruzione: si sceglie il concetto da studiare, si raccolgono
numerose osservazioni semanticamente pertinenti, la proprietà viene rappresentata con un segmento che va
da un min a un max composto da 11 punti che dividono il segmento in 10 intervalli uguali, ogni giudice
selezionato deve mettere un giudizio su ogni asserto collocandolo su un punto segmengo in base alla distanza
semanitica che la divide dal valore min e max di quella proprietà, si eliminano le scelte dei giudici disattenti e le
proposizoini che presentano un giudizio estremamente variabile (distibuzione dei dati a forma di U o L), si
selezionano 11 asserti tra i rimanenti per la formazione della scala finale (il valore degli asserti è dato dalla
mediana delle risposte), si dispongono in ordine casuale gli asserti e il punteggio di ogni soggetto è dato dalla
sommatoria dell'insieme del punteggio delle risposte. Assunti per valutazione degli stimoli: ogni stimolo Sj dà
origine ad un processo discriminatorio e la sua intensità è collocabile su un continuum, e valutazioni di Sj, Xj, si
distribuiscono secondo una normale con media mi j e varianza omega alla seconda j , ciò si scrive in simboli
cosí: Xj ~ N( mi j, omega alla seconda j), La MEDIA = mi j= valore corrispondente allo stimolo, ma in pratica si
usa la mediana La VARIANZA = omega alla seconda j, e la sua radice quadrata= omega j misura la dispersione
discriminatoria. [Legge del giudizio comparativo: descrive la relazione esistente tra la proporzione Pgreco k di
volte che uno stimolo Sk è giudicato maggiore o uguale alla proporzione Pgreco j dello stimolo Sj nella scala di
valori utilizzati omega k e omega j le dipsersioni discriminatorie Sk e Sj, sia Xk-Xj la differenza discriminatoria
allora: Sk-Sj= Zk-j (radice quadrata di omegak alla seconda+ omega j alla secondo- 2r omegak omegaj)].

-concetto di Indicatore e relative caratteristiche e trasformazioni: il concetto è un'immagine mentale che


esprime in forma sintetica un'isieme di osservazione, comportamenti, idee simili. La concettualizzazione è il
fenomeno di definizione dei termini che differisce per i paradigmi. Gli indicatori sono le componenti elementari
di un concetto e si originano da un processo di disarticolazione dal complesso in componenti elementari più
semplici spefici e traducibili, connessi tra loro da un rapporto di indicazione o rappresentazione semantica. Le
prorietà dell'indicatore: specificità (colgono solo un aspetto parziale e specifico del concetto generale, in modo
da essere misurabil); molteplicità (per essere connesso a più concetti dal contenuto diverso, maggiore è parte
inidicante, ovvero quella che si riferisce al concetto, maggiore è la sua efficacia); arbitrarietà (la scelta è
arbitraria, è di natura stipulativa). Operativizzazione composta da tre processi: rappresentazione del concetto
iniziale (approcio psico semantico), individuazione degli indicatori (attraverso iter analitico-classificatorie e iter
empirico), operativizzazione del concetto. Costruzioni di indici: attraverso sandardizzazione dei punteggi (si
eliminano gli effetti delle medie e dell'unità di misure diverse) e normalizzazione (riporta gli indicatori sullo
stesso campo di variazione tra 0 e 1).-> effetture un trasformazione: cambia un insieme in un altro insieme di
regole. [guardare formule appunti].

-Differeziale Semantico è una scala ordinale orientata alla misurazione del significato attraverso l'auto
collocazione dell'intervistato su un continuum suddiviso in 5,7 o 9 categorie (modalità), e contrassegnato
all'estremità da una coppia di aggettivi opposti. Ha l'obiettivo di verificare il significato dei concetti che
assumono gli individui con il massimo della standardizzazione. Importante per l'analisi dei comportamenti. Si
basa sulle associazini che l'intervistatore instaura tra qusto concetto e altri concetti in forma standardizzata.
Permette di esplorare le dimensioni dei significati. 3 dimensioni: valutazione, attività, potenza.

-Approci alla misurazione: misurare significa associare a ogni concetto una entità matematica. Una teoria viene
interpretata quando saranno stati specificate le corrispondenze tra i concetti matematici ed empirici
(isomorfismo). Ciò avviene per un processo di operativizzazione, che avviene in due stadi: si trasformano i
concetti in variabili, si definiscono i gli strumenti e le procedure di valutazione (disegno di ricerca). L'oggetto è
la rilevazione di uno stato, intensità, livello del concetto. Il processo di musurazione, che congiunge la teoria
all'empiria, è: unico, coerente, valido, attendibile (riproducibile, stabile), preciso (avente unità di misura).
Rapporto biunivoco: a un concetto corisponde un fenomeno empirico e vicerversa. Approci alla costruzione e
alla verifica delle ipotesi: operazionismo (identifica il concetto con il gruppo di operazioni necessarie per
determinarlo. Il concetto è sinonimo del gruppo di operazioni relativo ad esso. Se è fisico operazioni fisiche (se
è mentale operazioni mentali). Soggetto all'errore di misura.); teoria classica (contesto della giustificazione.
Neopositivista. Empirismo deduttivo sviluppato in 3 fasi: individuazioend ei concetti, individuazione strumenti
di misura, esecuzione misure e analisi dei dati); teoria emergente (contesto della scoperta. Paradigma
interpretativista. Il livello teorico deve essere generato da quello empirico. Empirispo induttivo composto da 3
fasi: lavoro sul campo senza ipotesi predefinite, descrizione degli eventi che accadono, formulazioni delle
spiegazioni medianti categorie concettuali).

-Soluzione scientifica: La soluzione scientifica è praticabili quando si può adottare uno degli indimostrabili
assunti di invarianza (consiste di supporre sia l'ininfluenza della rilevazione, ovvero il valore di Yt non risente
della rilevazione di Yc sulla stessa unità, sia la stabilità temporle, ovver il valore di Yc può essere sostituito dalla
rilevazione eseguita in un momento precedente sulla stessa unità-> si può rinunciare quindi alla simultaneità,
se vale questo assunto, dunque l'effetto causale ECi = Yt;i- Yc;i sulla stessa unità i in tempi diversi) e di
equivalenza (concerne l'ugualianza di due unità, i e j, per tutti gli aspetti rilevanti di fenomeno in oggetto sicchè
sia ha Yt;i=Yt;j e Yc;i=Yc;j, si misura Yc sull'unità di i e Yj sull'unità di j. Effetto causale ECij= Yt;j-Yc;i su unità i e j
nello stesso tempo)

-Soluzione statistica: in socio economia l'assenza di invarianza e di equivalenza (in quanto gli unici individui
"identici" da esporre alla stessa variabile sono i gemelli omozigoti) si risolve con la costituzione di due gruppi di
unità: il gruppo sperimentale (costituenti i soggetti trattati) e il gruppo di controllo (costituente i soggetti non
trattati). I due gruppi sono statisticamente uguali fra loro e differiscono solo per aspetti accidentali. La
soluzione statistica risolve i problemi spostando il ragionamento a livello di gruppo e quindi medio. Utilizza il
disegno sperimentale prima e dopo.

-disegno sperimentale prima-dopo: si rilevano sugli stessi soggetti le variabili, prima (p) e dopo il trattamento
(d), sia in un gruppo sperimentale che in quello di controllo relativo. Effetto toate ET= E(Yt;d)-E(Yt;p). Effetto
Contesto ECO= E(Yc;d)-E(Yc;p). Effetto Causale ECA= [E(Yt;d)-E(Yt;p)]-[E(Yc;d)-E(Yc;p)]. L'effetto totale misura il
cambiamento medio tra i trattati, può dipendere sia dal contesto che dal trattamento. L'effetto del contesto è
l'effetto medio osservato nel gruppo di controllo, misura il cambiamento prodotto dall'ambiente. L'effetto
causale è prodotto dalla differenza tra l'effetto totale el'effetto del contesto. Il gruppo di controllo proteggie
della minaccie di validità interna, come la ripetizione del test e l'evoluzione. La storia può essere isolata con la
differenza delle variabili dipendenti, purchè non misurate in tempi diversi. Se non si ha un'azzegnazione
univoca alle sessioni, allora gli peratori non dovranno conoscere il test (operatore in cieco). La distorsione da
selezione è esclusa da assegnazione casuale. La mortalità, ossia i casi persi, sono facilemente controllabili.

-concetto di causa: il pensiero causale appartiene al livello teoretico, e le leggi causali non posso essere
empiricamente dimostrate. Siano C la causa e E l'effetto, il principio causale è asserire che tutte le volte che si
verifica la causa C deve presentarsi l'effetto E. Se C allora, e soltanto allora E è prodotto da C (Bunge). Le
caratteristiche del nesso causale: condizionalità (L'evento E si verifica a condizione che si sia verificata la causa),
successione (si verifica prima la causa e poi l'effetto), costanza (relazione causa effetto si ripete sempre, non
esaurisce), univocità. La presenza di una costante correlazione tra due fenomeni e la presenza di costante
precedere del primo fenomeno sul secondo non implica una relazione causa effetto, tuttavia sia ad una
variazione del primo fenomeno segue sempre una del secondo, che tutte le altre possibili cause sono
mantenute costanti, allora sia ha un elemento empirico di rafforzamento delle ipotesi di relazione causale.
Minaccie alla validità esterna si mostrano come effetti interazione tra il trattamento e altre variabili,
minacciano la generalizzazione

-disegni sperimentali: semplificazione della realtà e prevedono l'esame di una singola azione X e un confronto
tra chi l'ha subito e chi no. Usano il campionamento della popolazione, assegnazone casuale dei membri, si
basano su confonti precisi e esplicitati. Simbologia: R random (assegnazione casuale ai gruppi), NR gruppi non
formati casualmento, X variabile indipendente, Y variabile dipendente, pedici O o X sono i gruppi ai quali sono
applicate le osservazioni (O) o le variabili (X), l'ordine temporale degli eventi va da sinistra a destra, la
simultaneità delle azioni è espressa in verticale.

-disegno solo dopo: non prevede perchè il processo casuale dell'assegnazione dei gruppi assicura l'assunto di
equivalenza dei due gruppi di partenza. Non si posso misurare quindi l'effetto delle ripetizioni e le sue
interazioni con altre variabili. Il gruppo sperimentale è sottoposto al trattamento. Si esegue l'osservazione e si
calcola la media di Y (variabile dipendente). La tabella composta è divisa sa una linea. La prima descrive la
struttura del disegno sperimentale, la seconda gli effetti che si possono misurare. La prima colonna della prima
parte della tabella informa che il disegno prevede la asseggnazione causale (R) dei sogg ai due gruppi. Nella
seconda parte di tabella è riportato l'impatto della trattamento (L'effetto causale EC) X dato dall differenza tra
le medie delle variabili dipenti nel gruppo sperimentale (Y1) e del gruppo di controllo (Y2).

-disegno sperimentale di Salomon a quattro gruppi: meno usato, combinazione dei due disegni. Prime due
righe sono disegno sperimentale prima-dopo, le successive due sono il disegno solo dopo. La prima colonna
della prima parte della tabella informa che il disegno prevede la asseggnazione causale (R) dei sogg ai quattro
gruppi. I due gruppi sperimentali sono sottoposti al trattamento Xk. Date le osservazioni si calcolano 6 medie
della variabile dipendente: due del gruppo sperimentale (prima-dopo; Y1, Y2), due nel gruppo di controllo ad
esso associato (Y3, Y4), infine una nel gruppo sperimentale solo dopo (Y5), una nel gruppo solo dopo nel
gruppo di controllo (Y6). Nella seconda parte della colonna ci sono alcuni effetti. EC si misura con il disegno
prima-dopo [(Y2-Y1)-(Y4-Y3)]. La generazzibilità aumenta le informazioni sugli effetti di X. CI sono 4 possibili
confronti di medie. Evoluzione è trascurabil? verifica dell'ipotesi nulla Y6=Y1 e Y6=Y3. La Storia è trascurabile?
verifica ipotesi nulla Y4=Y6. Ripetizione è una causa confondente Y4=Y3. L'equivalenza iniziale esiste? Y3=Y1.
Equivalenza inizio-fine? Y4=Y1. Non esiste una singola procedura statistica che tiene conto simultaneamente di
tutte le ipostesi.

-Disegno fattoriale: le variabili indipendenti sono più di una. Esempio costric et aliii 1975 con due. 4 gruppi di
discussione, dalle 5-8 persone caduno. in ognuno attore di genere X alternato uomo, donna, e un
comportamento alternato Z dominante, sottomesso. La variabile dipendente era indice di popolarità dai sogg
sperimentali agli attori sociali. Il gruppo X1 uomini è suddiviso un due sottogruppi, dominante e sottomesso Z1,
Z2 e le due variabili dipendeti Y1 Y2. Due sottogruppi delle donne X2 sempre suddiviso in Z1 e Z2. L'effetto
genere [(Y1+Y2)-(Y3+Y4)]. Effetto Z (dominante e sottomesso) [(Y1+Y3)-(Y2+Y4)]. L'interazioni mostrano che
donna dominante antipatica, uomo sottomesso antipatico.
-Covariazione/correlazione: l'accertazione di un potenziale meccanismo causale si basa su tre elementi:
correlazione/covariazione, la direzzione, il controllo delle altre cause. Sia X la variabile indipendente che causa
la variabile Y, occorre ossrvare una variazioe delle variabile X per osservarne una della variabile dipendente Y. Si
deve osservare dunque una covariazione Di X e di Y. Se la relazione è lineare allora la covariazione si esprime
con la l'indice di correlazione dato dal rapporto tra la covariazione tra X e Y la deviazione standar di X
moltiplicata per quella di Y. L'esistenza di una covariazione non implica la presenza di causalità. Il concetto è un
di cov è di natura empirica. Nel caso esista una covariazione in assenza di causalità si parla di correlazione
spuria.

9, 10, 11, 12, 13

-Osservazione partecipante: Nell'ambito della rilevazione dei dati. Richiede al ricercatore un coinvolgimento
con l'oggetto studiato. L'osservazione non manipolativa viene usata prevalentemente nel paradigma
interpretativista. E' una stategia di indagine della realtà sociale nella quale il ricercatore si iserisce in un gruppo
sociale in maniera diretta, in prima persona, per una periodo di tempo determinatamete lungo, nel suo
ambiente naturale, instaurando un rapporto di interazione con l'oggetto studiato. Ha lo scopo di descriverne le
azioni e comprenderne le motivazioni. Nasce dalla ricerca antropologica. Deve essere coadiuvata con fatti
presenti e passati, confrontata con il materiale esistente. Usata prevalentemente in ambito antropologo e
sociologo per lo studio di diverse culture. Paradosso dell'osservatore palese: l'osservato sa dell'osservatore e lo
riconosce, può quindi modificare i propri comportamenti per adeguarli a quelli dell'osservatore.
Dissimulazione: l'osservato non sa di essere sotto osservazione pertanto non modifica i propri comportamenti.
Ha delle controindicazioni: figura equiparabile a spia, l'essere scorperti ha ripercussioni su tutta l'indagine,
campo di ricerca più limitato, il paradosso dell'informatore vale solo all'inizio. Si può adottare la figura di
mediatore culturale.

-tipologia domande sonda e rispecchiamento: sono stimoli neutrali con l'obbiettivo di incoraggiare l'intervistato
ad abbassare le sue difese e andare avanti con l'intervista. Domande di rispecchiamento sono tecniche di
sollecitazione indiretta, che hanno molteplici strutture: riformulazione a eco (ri ripete in forma interrogativa il
concetto espresso dall'intervistato); reiterazioni a riflesso semplice (si riassumuno, ripetendole, le ultime parole
dell'intervistato); riflesso del sentimento (reiterazione focalizzata sugli aspetti emotivi del discorso); riflesso
parziale (all'interno delle frasi si selezionano le parti meritevoli di approfondimento).

- Indagine pilota: indagine preliminare svolta su un insieme ristretto della popolazione o su un piccolo
campione non rappresentativo per il reperimento di informazioni necessarie allo svolgimento di una indagine
più complessa tramite un successivo campione più ampio.

-questionario postale: intervista auto compilata che si svolge tramie questionario cartaceo con un solo attore
sociale, l'intervistato, che legge le domande direttamente dal questionario su cui poi risponde. I tempi sono
tendenzialmente brevi, perchè l'invio dei questionari a tutto il campione è simultaneo che poi rientreranno in
circa 2-3 settimane, ma il tasso di risposta è basso. I costi sono bassi, il campione è corretto per via della
maggiore accessibilità agli individui. I dati godo di buona quantità e qualità. Permette libertà di compilazione,
maggior garanzia di anonimato e una più elevata standardizzazione delle risposte, non è presente la distorsione
da intervistatore. Il questionario è limitato e soffre di tutte le limitazioni delle interviste autogestite, la
reperibilità è ottima per via del sistema postale altemente capillare, facilitazioni discrete, le condizioni degli
intervistati sono ottime, seppur mancando di possibilità di aiuto da parte dell'intervistatore.

-intervista faccia faccia(FTFI): si svolgie tramite questionario sempre con due attori sociali che sono a vis a vis,
una relazione dinamica per cui l'intervistatore pone le domande all'intervistato. Carattrizzato da tempi lunghi,
costi alti, campionamento corretto e la qualità quantità dei dati rilevati migliore possibile. E' il migliore dei
questionari per quel che rigurada struttura del questionario, reperibilità, facilitazioni, condizioni intervistati.

-intervista faccia a faccia con computer (CAPI): include i vantanggi del FTFI e quelli dell'intervista con il
computer(efficacia nella somministrazione, codifica e archiviazione direttamente sull'herdware, elaborazione
dei dati in tempi quasi reali).

-intervista telefonica (IT): intervista per questionario svolta tramite via telefonica, sempre tra due attori sociali,
l'intevistato e l'intervistatore, una relazione dinamica per cui l'intervistatore pone le domande all'intervistato.
Caraterrizzato da tempi brevi, costi bassi, il campione risulta distorto e la qualità e quantità dei dati è
altalenante. L'estensione del questionario deve essere ridotta, la reperibilità è la migliore rispetto tutti gli altri,
ha buone facilitaizioni e condizioni dell'intervistato.

-intervista telefonica con computer: include i vantanggi del IT e quelli dell'intervista con il computer(efficacia
nella somministrazione, codifica e archiviazione direttamente sull'herdware, elaborazione dei dati in tempi
quasi reali).

-intervista autogestita (IA): si svolge tramite questionario ma con un solo attore, l'intervistato, che legge le
domande direttamente dal questionario su cui poi risponde. L'assenza dell'intervistatote rende la
partecipazione minore. Risulta avere tempi lunghi, costi bassi, campione tendenzialmente distorto e una
qualità e quantità dei dati discreta.

-la matrice dei dati e il tracciato record: è una struttura rettangolare CasiXvariabili, una tabella nelle cui righe
vengono indicati i casi, nelle colonne le variabili e nell'intersezione fra esse vi sono i valori delle variabili per il
singolo caso. Per ogni i-esimo soggetto si ha una corriispondenza bionivuca tra le domande del questionario e il
contenuto delle celle. Il tracciato record è insieme di informazioni che ci consente di passare dalla matrice
casiXcaratteri alla matrice dei dati, fornendoci per ogni variabile la colonna di fine e la colonna di inzio del suo
campo. La matrice casiXcaratteri è una struttura rettangolare composta da righe per i casi e le colonne per i
caratteri. Il tracciato record ci da per ogni variabile la colonna iniziale e finale del campo contenente le
informazioni pertinenti. Indica come leggere i caratteri per costruire il dato e la matrice dei dati, specificando
per ogni variabile quale colonna inizia e finisce il suo campo.

-intervista in profondità: possiamo definire l'intervista in profondità come una conversazione con determinate
caratteristiche: provocata dall'intervistatore; rivolta a soggetti scelti sulla base di un piano di rilevazione; in un
numero consistente; avente finalità di tipo conoscitivo; guidata dall'intervistatore sulla base di uno schema
flessibile e non standardizzato di interrogazione. Ha l'obiettivo di rilevare dati interrogando le persone, con un
approccio che mira a entrare nell'individualità della persona intervistata, alfine di vedere il mondo con i suoi
occhi. Lo scopo è di accedere alla prospettiva del soggetto studiato. Assenza di standardizzazione,
Comprensione contro documentazione, Assenza del campione rappresentativo, pproccio centrato sul soggetto.

-Intervista strutturata: A tutti gli intervistati vengono poste le stesse domande nella stessa formulazione e nella
stessa sequenza: lo stimolo è uguale per tutti gli intervistati, che hanno totale libertà nell'esprimere la propria
risposta. Si tratta di una tecnica ibrida, che in parte assicura le informazioni standardizzate utili al “contesto
della giustificazione”, in parte rimane aperta all'imprevisto che appartiene al “contesto della scoperta”. E'
adatta agli studi nei quali si vuole descrivere una situazione sociale anche quantitativamente, ma non si
conosce abbastanza il fenomeno da poter procedere con un questionario.

-intervista semi-strutturata: L'intervistatore dispone di una traccia che riporta gli argomenti che deve toccare
nel corso dell'intervista, ma è libero di decidere l'ordine con il quale affrontare i temi e il modo di formulare le
domande.La traccia può essere più o meno dettagliata, da un elenco di temi a domande di carattere generale:
essa stabilisce un perimetro all’interno del quale l’intervistatore decide quali tematiche approfondire.

-intervista non-strutturata (colloquio informale): Nell'intervista non strutturata non è prestabilito il contenuto
delle domande, che possono variare da soggetto a soggetto: la specificità di questo strumento sta
nell'individualitàdegli argomenti e dell'itinerario dell'intervista. Il tema base della conversazione è prestabilito,
ma i sotto-temi posso emergere nel corso dell'intervista stessa. L'andamento di un intervista non strutturata
dipende molto dal rapporto empatico che si instaura tra intervistatore e intervistato.

-Uso dei documenti: i documenti sono il materiale informativo su un fenomeno oggetto di indagine già
esistente. L'obbiettivo è quello di accedere alla prospettiva dell'oggetto studiato. Classificazione dei
documenti: personale/istituzionali, o sulla base della provenienza: fonti statistiche, espressive, orali.

14 domande LimeSurvey

- Chi sono i soggetti che possono compilare il questionario? Chiunque posssegga una connessino internet, non
servono particolari conoscenze informatica (?)

- Cos’è il codice domanda? è il codice (nome) che identifica in modo univoco la domanda. Per LimeSurvey, il
nome non può contenere spazi, deve iniziare con una lettera o il segno di sottolineatura (“_”) e può essere
composto solo da lettere o da numeri.

-La struttura del Questionario è esportabile? LimeSurvey permette di esportare la struttura in un formato
apposito (esportando il questionario, esso verrà salvato)

-Quali sono gli elementi base per attivare un questionario? definito un’indagine; creato gruppi di domande;
creato le singole domande e il loro ordine di presentazione.

- Descrivere tra quali tipi di domande può essere effettuata la scelta e brevemente le loro caratteristiche.
DOMANDE CON SCELTA SINGOLA (SINGLE CHOICE QUESTIONS): Le domande di questa categoria consentono
all’intervistato di inserire una sola risposta. DOMANDE CON SCELTA MULTIPLA (MULTIPLE CHOICE QUESTIONS):
Le domande di questa categoria consentono all’intervistato di selezionare due o più risposte. DOMANDE CON
TESTO (TEXT QUESTIONS): Si tratta di domande che prevedono una risposta testuale. L’intervistato ha a
disposizione uno spazio di testo libero per articolare la sua risposta. MATRICI - ARRAY-: Le domande di questa
categoria sono visualizzate in una matrice in cui le righe corrispondono alle sottodomande e le colonne alle
modalità di risposta selezionabili.DOMANDE CON MASCHERA (MASK QUESTIONS): Le risposte sono predefinite
e mostrate in riquadri di risposta.
- A cosa serve il tasto “condizionamento” sulla mascherina di una domanda?

-Quali sono le funzionalità dell’opzione “posizione”? consente di selezionare la localizzazione della domanda
appena creata. Serve per riordinare i campi.

- In base alla quantità di risposte, quale lista conviene utilizzare?

- Come inserire nel questionario una domanda presente in un’altra indagine?

15

- Descrivere l’indagine panel e gli obiettivi di stima ottenibili per l’analisi dei fenomeni nel tempo. richiede la
rilevazione delle stesse misure sullo stesso campione a momenti diversi del tempo, ovvero è un’indagine
ripetuta nel tempo sulle stesse unità (soggetti, famiglie, imprese) selezionate al momento della costituzione
iniziale del campione. Con l’indagine panel si conseguono gli obiettivi (c), (d), (e), (g), ma la sua realizzazione è
assai problematica.

-indagine trasversale ripetuta: L’indagine ripetuta o periodica consiste nell’effettuare osservazioni o misure
simili su campioni distinti estratti, in momenti diversi del tempo, da una popolazione equivalente che è
univocamente definita. Ogni campione corrisponde a una indagine trasversale (cross-section), detta anche per
contemporanei, che misura i caratteri delle unità statistiche alla data di riferimento, ossia tra loro
contemporanee. L’indagine ripetuta è la piú semplice da realizzare.

-indagine rotata: L’indagine rotata o panel rotante osserva gli stessi elementi solo per un periodo limitato: a
ogni fase, una quota di elementi, Q =1− P , lascia il campione, e una quota di nuovi elementi, pari a Q, viene
aggiunta.

-L’indagine split panel utilizza un campione suddiviso in due indagini distinte e “indipendenti”: una panel e
l’altra ripetuta o rotata (Kish, 1983, 1986); infatti, il termine split significa «diviso o spaccato o scisso».
L’indagine panel consente di ottenere gli obiettivi (c), (d), (e), (g). L’indagine ripetuta permette di conseguire
gli obiettivi (a), (b), (c), (f); inoltre, consente di accertare gli ingressi e le uscite che avvengono nella
popolazione o di controllare la distorsione che può avvenire nell’indagine panel, data dal condizionamento,
dalla perdita dei soggetti, e dal logoramento del campione. La sua realizzazione è, però, piú dispendiosa.

[leggenda degli obbiettivi: (a) stima dei parametri della popolazione relativi a tempi distinti, (b) stima dei
valori medi nel tempo dei parametri della popolazione, (c) stima della variazione netta (net changes), (d)
stima dei cambiamenti individuali (gross changes), (e) cumulazione dei dati individuali nel tempo, (f)
cumulazione dei campioni nel tempo, (g) osservazione di eventi che accadono in un periodo fissato:]

-Approfondimento sui campioni

Il PIANO DI RILEVAZIONE o disegno campionario: • il piano di campionamento, • le scelte per la


rilevazione dei dati, • la predisposizione degli strumenti e la formazione del personale da adibire alla
rilevazione delle informazioni. Il PIANO DI CAMPIONAMENTO comprende: (a) la struttura del campione
(ECR-ESR); (b) la numerosità del campione ai vari stadi; (c) la probabilità di selezione delle unità; (d) la
frazione di campionamento.
Occupati: Persone di quindici anni e piú che in settimana di riferimento:  hanno svolto almeno un'ora di lavoro
in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura;  hanno svolto almeno un'ora di
lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente;  sono assenti dal lavoro
(a esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l'assenza non
supera tre mesi, oppure se durante l'assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli
indipendenti assenti dal lavoro, a eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il
periodo di assenza, mantengono l'attività.

Persone in cerca di occupazione: Persone non occupate tra 15 e 74 anni che — hanno effettuato almeno
un'azione attiva di ricercadi lavoro nelle quattro settimane che precedonol'intervista e sono disponibili a
lavorare (o a avviare un'attività autonoma) entro le due settimane successive all'intervista; — oppure,
inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell'intervista e sono disponibili a lavorare (o a avviareun'attività
autonoma) entro le due settimane successive all'intervista, qualora fosse possibile anticipare l'inizio

DISOCCUPATI (D): Sono le PCO che hanno perso una precedente occupazione alle dipendenze per
licenziamento, per fine di un lavoro a tempo determinato, per dimissioni.

(b)PERSONE IN CERCA DI PRIMA OCCUPAZIONE (PCPO): Sono le PCO che non hanno mai esercitato un'attività
lavorativa, oppure l'hanno esercitata in proprio, oppure ancora, hanno smesso volontariamente di lavorare per
un periodo di tempo non inferiore a un anno.

Le PCO sono anche distinte, per periodi della durata della ricerca: (a) DURATA BREVE, periodi fino a 5 mesi •
(0 t  5); (b) DURATA MEDIA, periodi compresi tra 6 e 11 mesi • (5 < t < 12); (c) DURATA LUNGA, periodi di
dodici mesi e oltre • (12  t <).

NON FORZE DI LAVORO (NFL) (a)Popolazione in età non lavorativa, comprende le persone con meno di quindici
anni. (b)Forze di lavoro potenziali, rappresenta le PCO, secondo la definizione sopra riportata, che hanno però
effettuato l'ultima azione di ricerca prima de termini prescritti. Dall'Ottobre 1992 sono parte delle NFL. (c)
Persone che hanno dichiarato: • di non aver svolto alcuna attività lavorativa; • di non aver cercato lavoro nella
settimana di riferimento; • di essere in una delle condizioni definite di séguito. [Vedi appunti sul
campionamento]

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