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1.

L’osservazione microscopica può essere condotta con due metodi diversi, il primo metodo è
l’osservazione a fresco con l’impiego della tecnica standard, il secondo metodo può avvenire con il
vetrino di cock oppure può avvenire dopo colorazione o con l’allestimento di preparati fissati e
colorati
2. L’esame a fresco può avvenire in due metodi con la tecnica standard o con il vetrino a goccia
pendente. Per l’allestimento a fresco basta prelevare un qualsiasi campione da una cultura
batterica e depositarla sul vetrino porta oggetto per poi coprire il preparato con un vetrino porta
oggetto e analizzarlo al microscopio partendo dall’ingrandimento minore. Mentre se si dovesse
usare un vetrino a goccia pendente non è richiesto l’uso del copri oggetto.
3. Per i preparati fissati e colorati bisogna prelevare una goccia di acqua deionizzata sul vetrino porta
oggetto e poi con l’ansa prelevare un qualsiasi campione da una cultura batterica e depositarlo sul
vetrino per poi fissarlo (fissazione avviene tramite la fiamma del becco Bunsen facendo passare il
vetrino senza il suo vetrino copri oggetto per almeno 3 volte vicino alla parte più calda della
fiamma, il calore emanato da essa fa coagulare le proteine cellulari per impedirne lo spostamento).
Dopo aver fissato la cultura batterica si deposita poi una goccia di colorante e si aspetta che essa si
espanda e colori gran parte del preparato per poi eliminare il colore in eccesso.
4. I coloranti in microbiologia servono ad identificare e distinguere i vari microrganismi. Un gruppo
cromoforo è responsabile dell’attività colorante ed è caratterizzata dalla presenza di doppi legami.
Il gruppo auxocromo può essere basico o acido in grado di legarsi ai componenti cellulari e
responsabile della solubilità.
5. I coloranti più utilizzati sono la fucsina basica, il blu di metilene, il cristalvioletto, safranina, verde
metile, deosina e fucsina acida
6. X

7. Le sostanze mordenzanti sono sostanze che si legano saldamente alle strutture delle pareti cellulari
come il liquido di Lugol e che fissano il colorante alla struttura colorante di cui è bersaglio in quanto
reagiscono con esso per dare un prodotto che ha particolari caratteristiche di stabilità e di
penetrazione
8. Le colorazioni batteriologiche si possono dividere in base ai coloranti impiegati in colorazioni
semplici o monocromatiche con un solo colorante e il più comune è il blu di metilene. Le colorazioni
policromatiche comprendono l’uso di più coloranti in contrasto cromatico per differenziare gruppi
diversi di microrganismi
9. Sono soluzioni sature in alcol assoluto della sostanza in polvere che vanno lasciati a riposo per
alcuni giorni con frequente agitazione e si ottiene con 10 g della sostanza in polvere e 100ml di alcol
assoluto.
10. Le colorazioni policromatiche usano due o più coloranti in contrasto cromatico per differenziare
gruppi diversi di microrganismi. La colorazione di Gram permette di distinguere tra due gruppi di
batteri gram positivi che si colorano in violetto e i gram negativi colorati in rosso. La colorazione
impiega in successione il cristal violetto un mordenzante a base di iodio una decolorazione
effettuata con alcol e infine un colore rosso di contrasto; i batteri che trattengono il primo
colorante violetto e non subiscono la decolorazione con l’alcol rimangono colorati in blu/ violetto
cioè gram positivi mentre quelli che appaiono rossi e assorbono il secondo colorante sono i gram
negativi

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