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DIRITTO ROMANO

 Base del diritto mondiale


 Diritto Romano diritto privato dei romani
 “Non è possibile un diritto se non c’è un giurista” Pomponio
 Presente in Europa fino al 1900 fin all’introduzione del diritto civile la Germania(fino al
1900) utilizzerà il diritto romano in forma diretta. In Italia(diritto romano fino al 1942)era
usato in via residua ovvero solo quando il nuovo codice civile(c.c) non era efficace. Dopo
il ’42 si farà ricorso all’ordinamento statale Italiano
 Esistono 3 sistemi giuridici: 1. Romano(utilizzato nell’Europa continentale, nell’America
latina, in Messico e in alcune parti dell0Asianegli anni ’80 la Rep. Popolare Cinese si è
dotata di un diritto privato nascono i loro studiosi del diritto romano) 2. Common
Law(utilizzato nei paesi anglosassoni valore della sentenza(ciò che fa il precedente
cercano un precedente oppure fanno riferimento a delle precedenti sentenze). “Il giudice
che fa la legge”). 3. Islamico(utilizzato nel nord africa e in gran parte dell’Asia. Importanza
del Corano ha una funzione religiosa ma in esso vi sono i comportamenti e le norme da
seguire)
 Importanza del dare significato ai testi tecnica esegetica utilizzata inizialmente dai
sacerdoti
 CAPACITA’ GIURIDICA un individuo il quale è titolare di diritti e obblighi. L’acquistiamo
nel momento in cui nasciamo(due scuole di pensiero)
 CAPACITA’ D’AGIRE è la concretizzazione della capacità giuridica capacità di
eseguire, modificare o estinguere un diritto. Nel momento in cui compiamo 18 anni
l’acquistiamo
 DUE SCUOLE DI PENSIERO 1. PROCULIANI: Per loro un neonato acquisisce la
capacità giuridica nel momento in cui compie un vagito. 2. SABINIANI: Per loro invece nel
momento in cui il neonato compie un movimento o emette un sospiro utilizzo di alcune
macchine per il controllo dei polmoni
 MANUALE DI GAIO manuale molto importante per l’impero + molto chiaro. Vi sono 4 libri
divisi in 3 macro aree
1. Diritto che attiene alle persone
2. // // alle cose
3. // // alle azioni
 1816 il tedesco Nibur, nella biblioteca di Verona, scoprì un palinsesto con sotto un testo
antico vi era un testo di Gaio

DIRITTO CHE ATTIENE ALLE PERSONE

 Vediamo la differenza tra liberi(1) e schiavi(2)


1. Hanno la pienezza della capacità giuridica e quindi hanno la possibilità di
diventare PATER FAMILIAS
2. Non hanno la capacità giuridica e quindi non hanno nemmeno la capacità
d’agire su di loro può essere esercitato un diritto(sono oggetto di diritto).
Vediamo due fasi1. Inizialmente venivano trattati bene e venivano utilizzati
per l’agricoltura e l’allevamento. 2. Tutto cambia nel 3 secolo avanti Cristo
Roma VS Cartagine Roma vince vediamo l’arrivo di molti schiavi a Roma(
su 17.000 abitanti 15.000 erano schiavi) cambia il rapporto offerta-qualitàil
loro valore diminuisce e quindi vengono trattati diversamente ecco che le
loro condizioni “peggiorano”
 Gli schiavi devono sottostare al padrone, la loro è una condizione personale quindi anche
nel momento in cui scappano dal padrone rimangono sempre schiavi. Possono anche
diventare RES RELICTA cosa abbandonata
 1 CASO: Possono avere un patrimonio(PECUNIAM) può amministrare e usare questo
patrimonio, esso, però, APPARTIENE AL PADRONE
 2 CASO: Il padrone gli affida dei beni e lo schiavo lavora su questi beni in modo tale da
favorire lo stato del padrone. Gli acquisti fatti dagli schiavi sono in automatico del suo
padrone MA se lo schiavo ha un debito non se ne deve occupare il padrone perché lo
schiavo deve solo favorire lo stato del padrone e non peggiorarlo
 ISTITUZIONE DELL’OBBLIGAZIONE NATURALE Nel momento in cui un terzo
soggetto commercia con lo schiavo e quest’ultimo si indebita è obbligato a pagare e non
può riavere la somma indietro(ASSOLUTI RETENTIO)
 I figli di schiavi non erano considerati “fructus” e quindi non potevano essere ceduti al
padrone
 Quando il padrone affida dei beni allo schiavo e lui in qualche modo ottiene un debito
vediamo che la terza parte può usufruire di 5 azioni
1. ACTIO QUOD IUSSUIn questo caso il padrone paga tutta la somma
del debito dello schiavo
2. // // DE PECULIOLa terza parte può chiedere il risarcimento del debito
solo nei limiti del peculio quindi se il padrone ha dato10.000£ e lo schiavo
ha un debito di 12.000£ il padrone è ritenuto ha pagare solo 10.000£
3. // // DE IN REM VERSOAvviene in un secondo momento, ovvero
quando viene constatato che lo schiavo non è in grado di pagare la
somma mancata e quindi parliamo di un arricchimento ingiustificato del
padrone
4. // // INSTITORIALo schiavo viene messo a dirigere un’imprese edile e il
padrone è tenuto ha pagare tutta la somma del debito
5. // // EXERCITORIA Lo schiavo viene messo a dirigere un’imprese
marittima e il padrone è tenuto ha pagare tutta la somma del debito
 Gli uomini liberi si dividono in due rami: 1. INGENUI(coloro che nascono come uomini liberi
e quindi sono uomini liberi) 2. LIBERTINI(coloro che vengono liberati dalla condizione di
schiavitù)
 LOCUS RELIGIOSUS luogo dove venivano sepolti gli schiavi. Questi luoghi erano RES
RELIGIOSAluoghi consacrati agli dei degli inferi
 Gli schiavi possono svolgere dei VOTA richieste a una divinità per ricevere qualcosa e
promettere a quest’ultimo qualcosa in cambio(EX: se mi succede X allora io in cambio farò
Y). Se tale richiesta avveniva allora lo schiavo doveva mantenere la promessa, se non
viene rispettata il sacerdote può intervenire contro lo schiavo
 Nel corso della storia diversi imperatori hanno preso provvedimenti contro i padroni che
trattavano male gli schiavi
1. CLAUDIOMolto spesso i padroni abbandonavano, sull’isola tiberina
vicino il templio di Esculapio, gli schiavi in quanto malati. Adriano
dispose che se lo schiavo abbandonato per malattia il quale però
guariva assumeva lo status di liberto
2. DOMIZIANOIII imperatore Flavio. No alla castrazione degli schiavi
altrimenti si pagava una pena pecuniaria alla cassa dello stato
3. ADRIANONo azioni violente(o azioni vs buon costume) multa al
padrone
4. ANTONINO PIONel momento in cui vi è maltrattamento il padrone
perde lo schiavo(diventa un liberto)

 Due modi per essere schiavi:


1. NASCITANASCUNTUR O è il figlio di due schiavi oppure è il figlio
di una donna schiava(si deve considerare lo stato della madre nel
momento della nascita del figlio. Se l madre schiava allora il figlio sarà
schiavo, se è un donna libera il figlio sarà libero)
2. SI DIVENTAFIUNTprincipalmente soggetti catturati(CAPTILIAS),
come ad esempio un esercito sconfitto alla fine di una battaglia. Si
diventava schiavi anche nel momento in cui NON si accettava la
DEDITIO ovvero nel momento in cui NON si accettava il dominio
romano
 POSTLIMINIUM Oltre i confini se un cittadino romano veniva reso schiavo fuori i
confini romani MA riusciva a tornare a casa, una volta tornato riacquistava tutti i suoi diritti
come se non fosse successo niente. Ritorna al suo STATUS QUOD ANTE. Ci sono però
delle situazioni(SIRUAZIONI DI FATTO) in cui non si può riavere quello che si era
perduto(se hai una moglie e lei si risposa dopo che sei diventato schiavo, una volta tornato
non puoi riavere tua moglie)
 SPES POSTLIMINIUMSperanza che il cittadino divenuto schiavo potesse tornare a
Roma. Se non tornava dopo 50 anni si dava per morto
 Se un soldato romano fosse stato catturato e quindi fatto schiavo e moriva da schiavo si
fingeva (FICTIO IURIS) che fosse morto in battaglia e quindi nel momento in cui non era
schiavo in questo modo può trasmettere i suoi beni
 Il cittadino romano non può diventare schiavo a Romavediamo quindi il caso del debitore
insolventese esso ha un debito con un’altra persona e non paga nemmeno dopo il
processo(l’altra persona ha il diritto di essere pagata), allora questa persona può portare in
giro, nei mercati di Roma, per un massimo di tre volte(20, 20,20), il debitore insolvente per
trovare un familiare che paghi il debito. Se dopo 60 giorni nessuno ha pagato il debito, il
debitore può essere venduto nei mercati fuori i confini romani(Tevere, TRANS TIBERINI)
 INDELECTUS Colui che si sottraeva alla leva militare(vigeva il principio dei cittadini
soldati, si combatte per la propria patria) diventava uno schiavo
 INCENSUS colui che si sottraeva al censimento diventava uno schiavo
 Questi ultimi due erano i modi per cui un cittadino romano diventava schiavo a Roma. Altro
modo per essere schiavo a Roma se eri cittadino romano era se una donna aveva una
relazione con uno schiavo e il padrone dello schiavo intimava(intimazionerichiesta
formale)per tre volte la cessazione di questa relazione ma non finiva allora la donna
diventava schiava del padrone
 Se un cittadino romano commetteva un crimine aveva due possibilità: o veniva mandato a
lavorare nelle miniere(AB MINIERA) oppure veniva mandato a combattere nei giochi
gladiatori a combattere vs gli animali(AB BESTIA)
 Vi sono tre riduzioni del proprio status
1. CAPITIS DEMINUTIO MAXIMARiduzione del proprio status giuridico,
da cittadino romano a schiavo
2. // // // // MEDIAQuando si perdeva la cittadinanza romana
3. // // // // MINIMAQuando si perde la capacità d’agire

COME UNO SCHIAVO DIVENA LIBERO

 Si diviene liberi attraverso una MANOMISSIONE un allontanamento dalla


MANUSallontanamento dal potere del padrone
 Manomissione attraverso il DIRITTO CIVILE e DIRITTO PRETORIO
 Nel primo abbiamo 3 tipologie di manomissioni1.MANOMISSIO VINDICTA
2.MANOMISSIO CENSU 3.MANOMISSIO TESTAMENTO
1. Atto attraverso cui si libera uno schiavo davanti un pretore con un finto pretore. Il padrone
si accorda con un amico che diventa ABSENTOR IN LIBERTATEM esso afferma che lo
schiavo è libero, il padrone quindi assume un contegno passivo(tace) e facendo così il
padrone riconosce la libertà dello schiavo. L’amico quindi tocca lo schiavo con un
bastoncino che prende il nome di VENDICTA che simboleggia la libertà. Successivamente
non servirà il finto processo in quanto basterà che il padrone si rechi dal pretore e tocchi lo
schiavo con la vendicta
2. Questo è l’opposto dell’incensus, attraverso quest’atto il padrone metteva il nome dello
schiavo nei nomi dei cittadini liberi
3. Il padrone mette nel suo testamento la volontà di rendere libero lo schiavo. Procedura più
lunga, bisogna aspettare la morte del padrone affinché lo schiavo diventi libero
 Attraverso queste tre procedure lo schiavo, una volta diventato libero, otteneva la
cittadinanza romana
 Nonostante fosse libero lo schiavo aveva degli oneri verso il padronese non fa
testamento tutti i beni dello schiavo finiscono al padrone e in più doveva andare un giorno
a lavorare dal padrone
 LEX DELLA SENTIA Augusto per limitare le manomissioniimpose che lo schiavo al
di sotto dei 30 anni non poteva essere reso libero e che il padrone al di sotto dei 20 anni
non poteva effettuare le manomissioni
 DIRITTO PRETORIANO 3 situazioni le quali però sono prive di formalità1.PER
MENSAM 2.INTER AMICOS 3.PER EPISTULAM
1. Può succedere che durante un banchetto con gli amici il padrone, dopo aver bevuto alcool,
dica “voglio liberare lo schiavo”. In questo caso non c’è formalità e quindi il padrone
rivendica lo schiavo. Intorno al II secolo può intervenire un pretore e si vi sono le prove che
il padrone abbia detto “voglio liberare lo schiavo” allora lo schiavo diventa un liberto
2. Stessa cosa del caso precedente ma senza banchetto, quindi la frase è detta ad un amico
3. È presente una lettere dove viene indicato che il padrone vuole rendere libero lo schiavo
 In questo caso abbiamo la cittadinanza latinaLEX IUNA NORBANA del 19 d.c. con la
quale si riconosce a questi liberti la cittadinanza latina
 MANOMISSIO IN ECCLESIALo schiavo poteva essere liberato anche davanti ai fedeli e
al vescovoanche qua vediamo un gesto simile alla vendicta e in più deve girare su se
stessosimboleggia il cambio di status
 La cittadinanza romana era il massimo a cui si poteva aspirare
 5 diritti per quelli che avevano la cittadinanza latina1.IUS COMMERCI(potevano
compiere atti che solo i cittadini romani potevano fare) 2.IUS CONNUBI(riconosciuto il
matrimonio con un cittadino romano) 3. IUS SUFFRAGGI FERENDI(si poteva votare a
Roma se ci si ritrovava in un giorno di elezioni) 4. IUS MIGRANDI(si potevano trasferire a
Roma ottenendo la cittadinanza romana) il 5 il prof ha detto che si può sorvolare
 GUERRA SOCIALE91-88 a.c. vediamo Roma vs tutte le popolazioni italiche. Roma vince
perché concede la cittadinanza romana. 91 LEX IULIA cittadinanza romana a coloro che
non attaccavano Roma e a chi si ritirava dalla guerra. 89 LEX PLAUTIA PAPIRAtutti i
cittadini dell’Italia possono richiedere, attraverso un lungo processo, la cittadinanza romana
 Nel corso del tempo vediamo che Roma cambia il considerare i cittadini stranieri che
arrivano a Roma. Inizialmente erano “hostes”(nemici) e quindi catturati, dopo invece
diventano dei pellegrini e quindi non vengono più catturati. A essi vengono riconosciuti i
diritti IUS COMMERCI e IUS CONNUBI. Hanno anche la possibilità che un cittadino
romano lo riconosca erede dei suoi beni(TESTAMENTI FACTIO PASSIVA)
 Antonio Caracalla COSTITUTIO ANTONIANA212 d.c. la cittadinanza romana era data
a tutto l’impero

SOGGETTI CON CONDIZIONE PARA SERVILE

 Sono soggetti che giuridicamente sono liberi ma sono assoggettati al potere romano
 Esistono 5 tipologie
1. SOGGETTO IN MANCIPIOin mancipio sono le persone che sono libere ma che sono
sottoposte a un pater familias. Se il padre vende per tre volte il figlio allora perde la potestà
su di esso. “qual’ora il padre abbia venduto per tre volte il figlio perde la padre potestà sul
figlio” versetto delle 12 tavole. Le due volte in cui veniva venduto il figlio poteva tornare dal
padre. Tre casi:1. Se il sogg in mancipio ha un figlio egli non è in mancipio, la padre potestà
è in sospeso. 2. Se il padre in mancipio il figlio ottiene piena capacità d’agire. 3. Se il padre
è ancora sotto la padre potestà del padre allora il figlio è sotto la padre potestà del nonno
2. SOGGETTO ADDICTUSquesto è il caso del debitore insolvente(abbiamo già visto come
si diventa debitore insolvente). Il debitore è ADDICTUS al creditore
3. SOGGETTO REDENTOR AB HOSTIBUSriscatto dai nemici. Se persona X trova uno
schiavo e decide di acquistarlo e una volta tornati a Roma si scopre essere cittadino
romano allora scatta il POSTLIMINIUM e quindi lo schiavo torna ad essere cittadino
romano. Se uno schiavo dice “comprami che sono cittadino romano e una volta a Roma ti
pago” ma una vota tornato a Roma non paga scatta l’obbligazione naturale. O schiavo
tornato a Roma poteva essere trattenuto solo per 5 anni e non gli si potevano far svolgere
attività che andavano contro il buon costume
4. SOGGETTO AUCTORATUSun sogg che attraverso un giuramento(auctoramentum) si
assoggetta a un cittadino romano(assoggettato a sua volta al lanista ovvero colui che
gestisce i giochi dei gladiatori) per i giochi dei gladiatori. Se questa persona non muore
allora torna ad essere libero attraverso una manomissione. Viene toccato dalla RUDIIS
ovvero da una spada di legno che simboleggia la libertà
5. SOGGETTI COLONImentre le altre figure sono figure che sono rare, i coloni sono figure
di massa. Non sappiamo come nascono queste figure ma sappiamo che viene da
COLEREcoloro che coltivano la terra. Coloro che possedevano un terreno dovevano
mettere nel catasto(registro delle proprietà immobiliari) il nome di chi coltivava quel pezzo
di terre(ecco quindi il ruolo dei coloni, coltivare il pezzo di terra ed erano costretti a prestare
giornate lavorative al dominus e anche parte del raccolto). Vediamo un forte rapporto tra
soggetto e cosa(terra). La situazione però cambia intorno al II e III secolo d.c. in quanto
dopo la fine delle guerra di conquiste a Roma non arrivarono più schiavi ma c’era bisogno
che qualcuno coltivasse la terra ci misero i coloni che diventarono “servitù della
terra”legame inscindibile con la terra. Dal IV secolo saranno alla base della servitù della
gleba(origine della società sociale). I coloni hanno delle limitazioni: non possono lasciare la
terra, il figlio di due coloni è anche lui servo della terra, due coloni si possono sposare solo
tra loro(lo vedremo con l’età Giustiniana). ASSEGNAZIONI FORZOSE altro modo per
diventare coloni. Determinate persone(mendicanti, senza tetto, poveri ecc…) venivano
prese e portate nelle terre di confine(ritenute pericolose) in modo da essere coltivate e
abitatediventavano meno pericolose. C’erano tre modi per liberarsi dalla condizione di
coloni: 1. Se il dominus toglieva il nome del colone dal catasto(forma rara). 2. Se il
figlio(sempre colone) voleva intraprendere la carriera monastica ma serviva l’autorizzazione
del dominus. 3. Se si voleva intraprendere la carriera ecclesiastica ma anche qui serviva
l’autorizzazione del padrone

LIBERTINI

 Due divisioni diverse per Gaio e per Ulpiano


 GAIOPer lui gli uomini si dividevano in SCHIAVI e LIBERI(a loro volta si dividevano in
INGENUI e LIBERTINI)
 ULPIANOPer lui gli uomini erano divisi in LIBERI, SCHIAVI, LIBERTINI
 In questi due casi vediamo che la “soluzione” non è unanime e quindi questa situazione
prende il nome di IUS CONTROVERSUM
 I libertini avevano diverse limitazioni: non potevano sposare donne di rango equestre o di
rango senatorio, avevano degli OBSEQUOM ovvero degli obblighi morali verso l’ex
padrone(come ad esempio recarsi periodicamente dal vecchio padrone). Non poteva citare
in giudizio il dominus e non poteva esercitare due eccezioni processuali(un’affermazione
del convento, colui che si difende in giudizio, ed è un’affermazione che ha lo scopo di
mettere un elemento di valutazione favorevole al convento di fronte il giudice) EXCEPTO
QUOD METUS(primo vizio della virtù) CAUSA il liberto non poteva sollevare questa
accusa verso il padrone, quindi il padrone non poteva essere citato in giudizio per violenza.
EXCEPTO DOLI(secondo vizio della virtù) per dolo si intende un raggiramento(EX: mi
fanno firmare un contratto attraverso un raggiramento), non poteva citare in giudizio il
padrone per raggiramento(DOLO)
 Se il liberto non scriveva un testamento allora i beni andavano al vecchio padrone(se era
morto andavano ai figli del padrone)
 CLAUDIO se vi era stata un’offesa pesante contro l’ex padrone vi era la REVOCATIO IN
SERVITUTEM ovvero il liberto tornava ad essere schiavo. Forma poco usata
 Vi era la possibilità che un liberto potesse diventare un ingenuoRESTETUTIO
NATALIUM se un liberto meritevole interveniva l’imperatore che con un provvedimento lo
faceva diventare un ingenuo acquistava tutti i diritti di un ingenuo(può diventare anche
senatore), il suo status di schiavo veniva cancellato. IUS ANULARUMl’anello
simboleggia la classe dei cavalieri, l’imperatore trasforma il liberto in cavaliere e quindi in
ingenuo

STATUS FAMILIAS

 Vediamo un’altra divisione per gli uomini liberiSUI IURIS e ALIENI IURIS
 La famiglia romana è propria solo dei romani infatti non esistevano altre popolazioni che
avevano famiglie con caratteristiche simili alle famiglie romane
 ADAGNATIOVincolo che lega tutte le persone che sono assoggettate ad un unico pater
potestas oppure tutte le persone che sarebbero state sotto lo stesso pater potestas se non
fosse morto. Questa famiglia è la FAMIGLIA DI’ DIRITTO CIVILE
 FAMIGLIA DI’ DIRITTO PROPRIO piccolo nucleo familiare, composto dal padre, dalla
madre e dai figli
 SUI IURIS Soggetti propri, sono i pater familias e hanno la piena capacità giuridica e
d’agire(anche se a volte può essere limitata e sono sottoposti a cura(minori di 25 anni,
furiosi e prodigi(sperperano i beni ricevuti in eredità)) o a tutela(donne e impuberi))
 ALIENI IURIS Soggetti altrui, e sono sottoposti al pater familias. In genere sono coloro
che sono in potestas, in manu, in mancipio
 Se una donna si sposava IN MANU farà parte delle famiglia come alieni iuris, per i figli sarà
come una sorella mentre per il marito come una figlia. Nel momento in cui si sposa perde
l’eredità del padre
 Se si sposa senza diritto di matrimonio non nasce il nucleo familiare e per il figlio si tiene in
considerazione la condizione della madre
 Ci sono diverse teorie sul perché la famiglia romana sia strutturata in quel modo
1. THEODOR MOMMSENPer lui la famiglia romana è una famiglia patriarcale e si basa sul
potere del padre
2. FUSTEL DE COULANGEStrutturata così perché ha un impianto religioso. Hanno delle
divinità familiari(LARI e PENATI) che alla fine sono i loro antenati
3. VINCENZO ARANGIO-RUIZCaratterizzata su uno schema economico, c’erano delle
finalità economiche
4. PIETRO BONFANTETeoria più efficace. Natura squisitamente politica. Perseguire gli
obblighi propri di uno stato(difesa dai nemici esterni e ordine all’interno). Tutto ciò parte
dalle teorie dell’evoluzionismo darwiniana. Per lui la famiglia rappresenta il nucleo familiare
primordiale, tante famiglie formavano una GENS e tante gens formavano il populus
romanus(importanza delle gens, potevano avere anche un proprio esercito. Infatti vediamo
che nella guerra contro Veio a un certo punto la gens Fabia combatté da sola(con il proprio
esercito) contro Veio). Ci sono 5 elementi per dimostrare la natura politica della famiglia
romana:1:il potere del padre ricorda il potere di un sovrano, il padre ha anche potere di
vita/morte sul figlio. 2:nella famiglia romana si entra e si esce attraverso meccanismi
giuridici e stessa cosa per uno stato. 3:sia la famiglia che lo stato hanno un proprio culto
religioso. 4:con la successione testamentaria si sceglie un nuovo capo
famigliadiscrepanze perché non si sa se sia nata prima la successione con testamento o
quella senza e in più con il testamento si possono scegliere più eredi. 5:in ogni famiglia
era presente un tribunale domesticodiscrepanza, poteva far parte del primo elemento
 Sappiamo dell’esistenza del tribunale domestico grazie alla leggenda degli Orazi e dei
Curiazidopo la lunga battaglia scopriamo che la sorella degli Orazi stava con un Curiazi
e quindi il fratello degli Orazi in un impeto furioso uccide il Curiazinon viene processato
pubblicamente perché ha salvato la loro genteil padre lo giustizia nel tribunale domestico
ma il figlio esercita la provocatio ad populum popolo decide se salvarlo o meno) e quindi
l’Orazi si salva

POTERI DEL PADRE

1. IUS VITAE AC NECIS Potere di vita/morte sul figlio, questa pratica si trasformerà in IUS
CORREGENDI educare i figli con maniere violenti
2. IUS VENDENDIPuò vendere il figlio(che ottiene la condizione di IN MANCIPIO). Dopo
tre volte che il padre ha venduto il figlio perde la pater potestas e il figlio ha la condizione di
IN MANCIPAZIONE
3. IUS NOXAE DANDISe il figlio commette atti illeciti il padre può vendere il figlio alla parte
danneggiata
4. IUS EXPONENDIEsporre il figlio, diritto di non riconoscerlo e quindi poteva vederlo.
Chiunque prenda questo figlio ottiene su di lui la pater potestas. Questa pratica è durata
molto il cognome “Esposito” deriva da questa pratica
5. TOLIERE LIBEROSOpposto al 4, il padre alzando il figlio lo riconosceva, riconosce la
sua pater potestas sul figlio
 Augusto introdusse la possibilità, ai soldati, di riconoscere i figli una volta finita la loro
situazione

ALIENI IURIS

 Non hanno la capacità patrimoniale, ciò che il figlio acquista si acquista IPSO IUREM al
padre. Se il figlio ottiene un debito il padre paga nei limiti del peculio. Il figlio non può
peggiorare lo status del padre.
 Anche loro potevano avere in amministrazione un peculio datogli dal padre
 PECULIAM CASTRENSEPeculio dei soldaticombattevano per l’urbem. Diritto di
proprietà. Lo ottenevano con i beni che acquistavano dal servizio militar. Se durante il
servizio comprano X cosa una volta finito era di loro proprietà. Se un suo amico gli vendeva
una villa, quando finiva il servizio farà parte del peculium normale ma se quelle villa era
stata regalata per ringraziare del servizio militare allora farà parte del castrense. Se nel p.c
c’era uno schiavo e il filius decide di manomettere lo schiavo, esso avrà un rapporto di
padronanza con il pater del figlio. Con Costantino venne esteso e lo avranno i dignitari di
corte e gli avvocati del prefetto. Dopo lo vedremo anche con i funzionari e i dignitari della
chiesaPECULIUM QUASI CASTRENSE
 FIGLIGrava il potere famigliare, non hanno la capacità giuridica e d’agire. Hanno il diritto
pubblico. A diff degli schiavi possono essere consoli. Se il padre muore diventano soggetti
sui iuris e diventano pater familias hanno anche loro un peculium che possono
amministrare ed anche a loro le 5 azioni per i debiti.
 Se un soggetto succede ad un altro per causa morte deve pagare i debiti della persona
morta. Il soggetto prima di accettare di succedere deve chiedere l’inventario dei beni dove
sono presenti anche i debitiaccettare nei limiti dell’attivo

COME SI COSTITUISE LA FAMIGLIA ROMANA

 Colui che nasce tra due cittadini romani sarà sotto la potestas del padre. Se non c’è ius
connubi non c’è pater potestas, se il nonno è ancora vivo ha la pater potestas sul nipote
 ADROGATIOIl pater familias si assoggetta ad un altro pater familias diventando suo
“figlio”.viene fatto per ragioni patrimoniali, successorie o per aumentare i propri beni.
Avviene davanti l’assemblea del popolo(comizi centuriati) con il pontefice massimo. I due
soggetti chiedevano al pontefice se l’assemblea popolare fosse d’accordo con il formarsi di
questa nuova famiglia. Se l’assemblea era d’accordo il pontefice attraverso la
DETESTATIO SACRORUM estingueva le divinità della famiglia arrogante. Tutti i beni
passano alla nuova famiglia
 ADOPTIOPassaggio di un sogg alieni iuris da un pater all’altro. Bisogna estinguere la
pater potestas originariasi perde vendendo tre volte il figlio Padre1, Padre2, Padre3 si
mettono d’accordo e per tre volte P1 si vende a P2, interviene P3 citando in giudizio P2
rivendicando il figlio. P2 assume lo status passivoP3 avrà il diritto sul figlio. ADOPTIO
PLENAAdozione da parte di un sogg facente parte della famiglia. ADOPTIO
ANGUSTOAdozione fatta da un esterno

COME UNA DNNA DIVENTA ALIENI IURIS

 In manudiventa alieni iuris sotto il marito. Lei diventa una figlia per lui(loco fili) e per i loro
figli diventa come una sorella
 CUMFARREATIOFatta davanti 10 testimoni e il libri pens. Lei e lui spezzano un pane di
farrola donna diventa sogg in manui loro figli possono ricoprire ruoli religiosi importanti
 COEMPTIOIl padre vende sua figlia al nuovo pater
 USUSCelebrato un matrimonio e non c’è stato né 1 né 2al termine di un anno la mano
sorgeva ipso factola donna può pure NON accettare la
manoTRINOCTIUM/USURPATIO TRINOCTIIPrima che si compie l’anno doveva
dormire fuori per tre nottinon sorge la manonon diviene alieni iuris

ESTINZIONE PATER POTESTAS

 Morte del padrei suoi figli diventano pater


 Estinzione della potestas ottiene una capitis de minutio maxima, media, minima
 Se commette dei crimini che comportano l’esilio

 EMANCIPAZIONEDopo tre emancipazione il figlio diventa sogg sui iurisdiventa


emancipato. Vediamo però che non avrà aspettative di successione del primo padre

 ESTINZIONE MANUSLa vediamo quando c’è il divorzio(sarà limitato nel diritto romano
cristiano) ci sono 2 procedure =/=DIFFARREATIOIl contrario della cumfarreatio.
Dovevano ricongiungere un pezzo di pane di farro. REMANCIPATIOLa donna torna ad
essere sogg sui iuris

SOGGETTO SUI IURIS CON LIMITATA CAPACITA’ D’AGIRE

 TUTELAAttiene alle persone, ne fanno parte gli impuberi e le donne


 CURAAttiene alle cose, ne fanno parte i furiosi, i prodighi, minori di 25 anni

TUTELA
 IMPUBERIBambini e bambine che non hanno raggiunto la pubertà. Le bambine sono
impubere fino ai 12 anni(dopo hanno dei tutori per donne) i bambini vediamo una
distinzione tra sabiniani(verificavano il raggiungimento della pubertà) e
proculiani(compimento dei 14 anni). Erano divisi in INFANTES(0-7 anni, nessuna capacità
d’agire) e INFANTES MAIOR(7-14 anni, parziale capacità d’agire). Diverse tipologie di
tutori
 TUTORE TESTAMENTARIOViene indicato un tutore nel testamento. Il soggetto sui iuris
scrive nel testamento chi sarà il tutore di suo figlio(il quale deve essere un impubero al
momento della morte del padre). Inizialmente era una tutela volontaria quindi il tutore scelto
poteva decidere di non accettare la tutela ma l’imperatore Claudio decise che i consoli
dovevano confermare il tutore segnato nel testamento e quindi la tutela da volontaria
divenne obbligatoria
 // // LEGITTIMOTutore predeterminato astrattamente dalla legge qualora non fosse
segnato nel testamento. Venivano scelti tra gli ADAGNATU PROXIMUS e tra i GENTILES.
La maggior parte delle volte la tutela veniva affidata allo zio o a un fratello che non fosse
impubere
 // // DATIVODiritto del sogg sui iuris impubere ad essere tutelato. Nasce dalla LEX
ATINIA il pretore doveva individuare il tutore. Claudio affiderà il compito ai consoli. Marco
Aurelio + Lucio Vero istituiranno una nuova magistratura che si occuperà di
ciòmagistratura del pretore tutelare
 // // FIDUCIRIOSogg che ha manomesso a scopo di emancipazione

COMPITI DEL TUTORE


 0-7 anni il tutore si sostituisce completamente al bambino. Gestisce le attività del
bambino ma non c’è rappresentanza direttagli effetti del contratto non si manifestavano
nella sfera giuridica del bambino ma in quella del tutore. ATTI PERSONALISSIMI atti che
l tutore non poteva fare come acquistare l’eredità del bambino(o si aspetta che il bambino
entri nella pubertà o si fa acquistare allo schiavo e tutto ciò che è dello sciavo è del
bambino)
 7-14 anni Il tutore rende piena la capacità d’agire del bambino. Prestazione
dell’auctoritasil tutore presenzia al momento dell’acquisto e deve rispondere alla
domanda della terza parte “AUCTOR ES?” “AUCOTR SUM”. Se il tutore non presenzia
avviene il NEGOTIUM CLAUDICANS

 ACCUSATIO SUSPECTI TUTORIS(tut. Testamentario)Azione pubblica contro il tutore


che compieva frodi e altre azioni negative contro il bambino. Tutti colo ronche avevano il
dubbio che il tutore stesse facendo queste azioni poteva citarlo in giudizio. Se le accuse
erano vere veniva allontanato dal bambino e si trovava un alto tutore, se le accuse non
erano vere tornava tutto come prima(il tutore poteva querelare chi lo aveva citato in
giudizio)
 ACTIO RATIONIBUS DISTRHAENDIS(tut. Legittimo)Contro il tutore che avesse
sottratto dei beni dal patrimonio del bambino. Il tutore era tenuto a risarcire una quantità di
denaro pari al doppio del valore sottratto e veniva allontanato dalla carica di tutore
 ACTIO TUTELAEContro il tutore che avesse amministrato male/non avesse
amministrato i beni del bambino. Doveva gestirli come se fossero i suoi beni

 EXCUSATIONESAzioni previste dalla legge per sottrarsi alla tutela1. Ci si poteva


sottrarre se si era fuori per svolgere dei compiti assegnategli dalla Repubblica. 2. Se si
aveva una grave malattia. 3. Se si aveva già un numero elevato di figli. 4. Se si era lontani
più di 20 miglia dal bambino da tutelare
TUTELA DONNE

 Si parla delle donne dai 12 anni in poi


 In una fase precedente alle 12 tavole(No fonti dirette, le conosciamo solo grazie alle
citazioni) la donna aveva sempre una potestas su di se, non era mai un sogg sui iuris
 Con la nascita della repubblica diviene sui iuris con la piena capacità d’agire
 Il marito nel testamento poteva scrivere che la moglie poteva scegliere il suo tutore
TUTELA OPTIVAPLENA(nel testamento c’è scritto che la moglie poteva scegliere tutore
tutte le volte che voleva) o ANGUSTA(lo può scegliere solo una volta)
 La tutela della donna è più gravosa rispetto a quella degli impuberi(una volta che
raggiungono la pubertà finisce la tutela sull’impubero) perché è una tutela a vita e per
questo può rinunciare alla tutela(ABDICATIO TUTELAE). Se vi è la rinuncia viene scelto il
nuovo tutore se la donna ha la tutela plena può sceglierlo lei altrimenti viene scelto dal
pretore. Se il nuovo tutore muore o si trova all’estero per conto della repubblica torna il
vecchio tutore
 Claudio abolisce la tutela legittima perché era la più odiosa se la donna fa testamento
non è detto che i beni vadano al tutore quindi vediamo un conflitto di interesse tra l’erede e il
tutore. Se non fa testamento i beni vanno al parente prossimo(molte volte tutore e parente
prossimo coincidevano, quindi il tutore ereditava i beni della donna)

COMPITI DEL TUTORE DELLA DONNA

 Presentare la sua auctoritas quando compiva gli antichi atti dell’antico ius civile
 Testamento senza tutore non aveva effetto
 Stessa cosa per la mancipazio
 TUTORE FIDUCIARIO Sogg che ha manomesso a scopo di emancipazione. M1
mancipio di P1, P1 “vende” M1 a P2, P2 manomette M affinché sia emancipata e quindi P2
diventa il nuovo tutore di M. Tutti erano d’accordo e M aveva già deciso P2 come nuovo
tutore)

CURA DEI FURIOSI

 Fur furia soggetti che erano impossessati dalle furie, avevano capacità d’agire solo nei
loro LUCIDI INTERVALLIse sono stati compiuti degli atti durante i lucidi intervalli allora i
loro effetti saranno validi
 Hanno una curatela legittimaadgnatu proximus o gentiles se non c’è né 1 né 2 viene
scelto dal procuratore
 Gli atti compiuti durante un “attacco” non producevano effetti

PRODIGHI

 Colui che sperpera i beni del patrimonio ricevuto dagli avi


 Sperpera patologicamente
 Se sperpera i beni che ha guadagnato non c’è cura
 La cura serviva per evitare che sperperasse il patrimonio avito
 Mentre nei furiosi non c’era mai l’intervento del magistrato in questo caso vi è sempre1.
Emana un decreto per cui il soggetto era interdetto dalla gestione patrimoniale e dal
commerciodivieto di compiere atti commerciali, poteva gestire solo gli atti che gli
portavano un guadagno. 2. Successivamente nomina il curatore

MINORI < 25 ANNI

 Solo i maschi dai 14 anni ai 25


 A causa della sua inesperienza rischiava di essere raggirato(CIRCUMSCRIPTO)
 190 a.c. LEX LAETONIA/PLAETONIA Azione pubblica qualora si pensasse che un
minore di 25 anni fosse stato raggirato. Poteva essere anche un’azione
privataazione fatta dallo stesso minore il quale riteneva di essere stato
raggiratoRESTETUTIO IN INTEGRUM1. Gli atti del contratto non producono
effetto o 2. Si ha uno status quod ante, ovvero si ritorna alla situazione iniziale che vi
era prima del contratto
 Qualora fosse stato citato in giudizio per non aver adempiuto a ciò che era stato
stabilito poteva non pagare se riusciva a provare che era stato raggirato(EX: “non ho
pagato il cavallo perché era zoppo”)
 I commercianti per paura che non venissero pagati chiesero un curatore per i minori di 25
anniMARCO AURELIOnomina curatori per singoli atti
 AURELIANO VENIA ETATIS il minore di 25 anni può rinunciare agli strumenti previsti
per la sua cura
 Giustinianosi ritorna ad avere un curatore generale

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