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Neurologia clinica ed esame obbiettivo

Libro di testo: Bertora, neurologia per i corsi di laurea in professioni sanitarie.

Cosa è il sistema nervoso?


Tutte le patologie in neurologia dipendono dalla sede della lesione.

Il sistema nervoso è una serie di organi che ricevono stimoli dal mondo circostante ed elaborare risposte
modulate sulla base di essi.

Si divide in sistema nervoso centrale e sistema nervoso periferico.

In sistema nervoso centrale è composto dall’encefalo e dal midollo spinale, è avvolto dalle meningi.
L’encefalo è diviso in due emisferi, sinistro e destro, la parte più esterna è detta sostanza grigia, mentre
quella più interna è detta sostanza bianca.

L’emisfero sinistro è detto emisfero dominante, il destro è detto non dominante, questo perché è sede
della funzione del linguaggio e perché controllano la parte opposta del nostro corpo, l’emisfero di SX
controlla la parte DX del corpo e viceversa (la parte DX è quella che la maggior parte delle persone usano di
più). Nei mancini, in un terzo dei casi il centro del linguaggio si trova a DX, negli altri casi rimane a SX.

Le prime funzioni del cervello che ci vengono in mente sono la motilità e la sensibilità.
La corteccia motoria regola i movimenti, la corteccia sensitiva sente per ricevere gli stimoli. La corteccia
motoria primaria di trova nel lobo frontale.
La corteccia sensitiva regola le sensazioni e le percezioni e si trova nel lobo parietale, nella parte anteriore
di esso.

Ad ogni porzione della corteccia motoria o sensitiva corrisponde una zona del corpo. La quantità di
porzione dedicata ad una specifica zono viene determinata dalla necessità di movimenti maggiore rispetto
ad altre parti. (bocca e mani occupano una parte maggiore della corteccia)

Il lobo frontale
La parte posteriore del lobo frontale è occupata dalla corteccia motoria, la parte frontale invece è la sede
del nostro carattere e della nostra personalità. Ci permette di scegliere tra bello e brutto, giusto o sbagliato.
Si occupa anche di permetterci di rispettare le regole sociali.
Una piccola parte del lobo frontale, in particolare una parte destinata al controllo della bocca nel lobo SX si
occupa della produzione del linguaggio. (area di brocka???)

Il lobo temporale
Ha due funzioni principale, la recezione e codifica del linguaggio (nell’area di Vermik) solitamente situata
anch’essa a SX.
È responsabile della memoria, ed è dunque la porzione colpita dal morbo di Alzheimer. Il lobo temporale di
SX si occupa della memorizzazione verbale, il lobo di DX si occupa di memorizzazione non verbale.
La parte destra si occupa inoltre di comprendere la prosodia, ovvero se stiamo ascoltando una domanda o
una affermazione. (l’accentazione)

Il lobo parietale
La parte anteriore è occupata dalla corteccia sensitiva. La parte posteriore si occupa di porre attenzione agli
stimoli esterni, una persona non risponde agli stimoli che provengono da un determinato lato
(emidisattenzione, emineclet).
Il lobo occipitale
È la sede del processo visivo primario

Il cervelletto
Confronta cio che abbiamo intenzione di fare con gli stimoli di periferia e regola la corteccia motoria di
conseguenza, è in pratica la sede della coordinazione dei movimenti, la mancanza della coordinazione dei
movimenti è detta dismetria (incapacità di camminare) o atassia (incapacità di mantenere l’equilibrio).

Il tronco encefalico
È sede dei nervi cranici nonché di alcune funzioni vitali arcaiche

Il midollo spinale
È la sede in cui passano le fibre che trasmettono i messaggi nervosi (33 paia di nervi spinali, 8 cervicali, 12
toracici, 5 lombari, 5 sacrali, e coccigee)

Il sistema nervoso afferente si muove nei cordoni posteriori del midollo, il sistema nervoso efferente si
muove nella parte anteriore del midollo.

L’esame obbiettivo neurologico


Ha il compito di valutare

 Stato mentale
 Linguaggio
 Nervi cranici
 Motilità
 Riflessi
 Sensibilità
 Coordinazione
 Stazione eretta e marcia

Stato mentale
Linguaggio
Un disturbo del linguaggio è detto afasia, si dividono in disturbi di produzione e disturbi di comprensione, in
base all’area in cui si verificano si dividono in afasia di Broca o di Wernicke.

L’afasia di Broca provoca un disturbo della produzione di linguaggio senza alterarne la comprensione.
L’afasia di Wernicke permette un eloquio fluente ma non riesce a comprendere gli stimoli verbali che
riceve.
Se entrambe le aree sono danneggiate si parla di afasia globale, avremo sia un deficit di comprensione che
un deficit di produzione.

Nervi cranici
Sono 12:

I. Nervo olfattivo, regola gli stimoli olfattivi


II. Nervo ottico, trasmette l’informazione visiva ai centri celebrali (lobo occipitale)
III. Nervo oculomotore, permettono di muovere gli occhi in maniera coordinata
IV. Nervo oculomotore, permettono di muovere gli occhi in maniera coordinata
V. Nervo trigemino, nervo sensitivo che regola la sensibilità del viso, si divide in 3 branche
1. Oftalamica
2. Mascellare
3. Mandibolare
VI. Nervo oculomotore, permettono di muovere gli occhi in maniera coordinata
VII. Nervo facciale, ci permetta di avere la motilità dei nervi mimici del volto e di chiudere gli occhi
VIII. Nervo statoacustico, trasmette informazioni uditive
IX. Glossofaringeo, con funzioni sia motorie che sensitive nell’area del rino-faringe
X. Nervo vago, permetta funzionamento di numerosi apparati
XI. Nervo accessorio, che mobilità il trapezio e lo sternocleidomastoide
XII. Nervo ipoglosso, deputato al controllo della motilità della lingua

Motilità
Si valuta la forza con la prova di Mingazzini I (si chiede di mettere la braccia avanti e contrarre i pugni
ripetutamente) e II (si chiede di mettere le gambe a squadra).

Riflessi
Il riflesso ci dice se è presente un’alterazione della corteccia motoria o soltanto agli altri periferici. Vengono
stimolati con il martelletto agli arti inferiori e superiori o con il segno di Babinski (scorrendo una punta
smussa che si trova nel martelletto sotto la pianta del piede e se il paziente piega il piede in avanti ha una
reazione fisiologica, in caso di lesione del sistema motorio avremo una estensione).

Sensibilità
Si chiede di chiudere gli occhi e si stimolano aree uguali a DX e SX e si verificano eventuali alterazioni.

Stato di coscienza e conoscenza


La coscienza rappresenta lo stato di consapevolezza di noi stessi e del mondo circostante. In uno stato di
normalità prevede dei precisi ritmi (ritmi circadiani o sonno-veglia). Nello stato di coma il paziente è inerte,
incapace di risvegliarsi nonostante stimoli verbali o fisici. La durata può essere transitoria e variabile.

La prima cosa da fare all’arrivo di un pz in coma vanno misurati i parametri vitali, tra cui anche la glicemia,
spesso causa di coma. È necessaria poi una completa anamnesi del pz e dei suoi familiari per accurare la
causa del coma, la gravità del coma e l’esame neurologico.

Le cause del coma (AEIIOU)


A- Apoplessia, emorragia intracranica o ischemia del tronco
E- Epilessia, spesso post critico
I- Injury, trauma, trauma cranico
I- Infezione, meningite, encefalite, ascesso cerebrale
O- Oppiacei, in generale un coma di causa farmacologica
U- Uremia, coma dovuto a cause metaboliche in generale

Gravità del coma


Per la valutazione della gravità del coma di utilizza la scala GCS (Glasgow Coma Scale), il punteggio va da 3 a
15. Valuta l’apertura degli occhi (1-4), la risposta verbale (1-5) e la risposta motoria (1-6). Maggiore è il
punteggio, maggiore è il grado di coscienza del paziente. Una Glasgow maggiore di 8 è considerata un
punteggio positivo.

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