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Lo strutturalismo non fu l'unica corrente innovativa del periodo.

Nel 1951, sulla costa americana del Pacifico il compositore Dalla fine degli anni '50 le sue composizioni hanno inglobato il principio dell'alea
americano John Cage (1912-1992) aveva scritto qualcosa di non solo nel momento compositivo ma anche in quello esecutivo, affidandosi
a quella che Cage chiama 'indeterminatezza umana' e realizzando la cosiddetta 'forma aperta'.
veramente insolito. Cage conosceva il tentativo di Boulez Ad es. nel Concerto per pianoforte e orchestra(1958) non vi è alcuna partitura ma solo
di comporre una musica in cui tutti i parametri fossero singole parti, composte sempre con metodi aleatori; gli esecutori, di numero e
razionalmente predeterminati, ma lo giudicava un tentativo strumenti variabili, decidono da sé quali parti suonare, per quanto tempo,
velleitario: l'applicazione integrale della serialità dava in quali raggruppamenti ( un unico solista, un gruppo da camera,
infatti come risultato previsto e ricercato una musica l'orchestra sinfonica, ...) mentre il direttore funge solo da orologio
che segna lo scorrere del tempo. Questo tipo di composizione rientra
senza alcun filo logico percepibile, una composizione
nel concetto di 'happening' (avvenimento), che divenne la cifra stilistica
che sembrava realizzata con note messe lì, a caso. caratteristica della produzione di Cage dagli anni '60 in poi. Il termine si potrebbe
Tanto valeva usare il caso per davvero. Così fece nel suo anche tradurre con 'evento', in cui l'autore si limita a suggerire agli esecutori ,
' Music of Changes'(Musica di mutamenti, 1951) ove tutte
John Cage e la musica aleatoria sempre variabili, cosa devono suonare o fare (ad es. nella serie delle 'Variations I-IV'
le componenti ( altezze, intensità, dinamiche, andamenti, (1958-63). Infatti egli sostiene che tutto ciò che facciamo è musica.
sovrapposizioni degli eventi tra di loro) venne deciso da Cage Persino il gesto, le stesse reazioni del pubblico che è chiamato spesso
ad un ruolo attivo. In molti casi l'autore offre vasti ambienti fittamente
mediante il lancio casuale di 3 monetine, secondo la tecnica popolati di esecutori che suonano le musiche più disparate: sta agli spettatori
divinatoria cinese detta 'I-Ching', l'antichissimo 'Libro dei muoversi liberamente nello spazio e determinare da sé le proprie modalità di ascolto.
mutamenti'.

La coerenza estrema a questi


principi porta Cage al provocatorio
quanto famoso ' 4' 33'' ' del 1952
( e siamo di nuovo ai limiti della 'terra fertile'),
per qualsiasi strumento. Sulla partitura c'è scritta
L'uso del caso nel processo compositivo e/o esecutivo un'unica indicazione : 'tacet'. Questa provocatoria
viene chiamato 'alea' (dal latino alea=dado), da cui musica composizione vuole, fra l'altro, stimolare ad un attivo
aleatoria. L' irruzione dell'alea nel processo compositivo ascolto del silenzio il quale, nella visione di Cage,
comporta una rottura con la musica del passato ancora più radicale non è un non-suono. Esso è pieno di musica fatta
rispetto a Darmstadt: erano addirittura la razionalità e la creatività dai rumori interni ed esterni all'ascoltatore stesso
umane a essere poste in discussione.Cage proseguì su questa e alla sala da concerto: noi viviamo sempre all'interno
strada in assonanza con gli studi compiuti alla Columbia University di una sfera sonora che bisogna imparare a percepire Nella posizione estetica di Cage si possono trovare molti punti di contatto
sulle filosofie orientali e sul buddismo zen, ripensando il concetto con la contemporanea 'pop art' americana. In entrambi i casi si verifica
stesso di ciò che è musica e ciò che non lo è. un'apparente scomparsa della figura dell'autore, il quale propone come valore
estetico oggetti o avvenimenti della vita quotidiana così come sono, senza che
abbiano subito alcuna manipolazione da parte sua: ad es. nel campo figurativo
le scatole di zuppa Campbell's o le bottiglie di Coca Cola di Andy Warhol
( con il celeberrimo precedente dadaista dell'orinatoio esposto da
Marcel Duchamp nel 1917). Lo stesso Warhol realizzó alcuni film ponendo una
Secondo la concezione cageana di ascendenza orientale, cinepresa in un posto qualsiasi e andandosene, lasciandola così registrare eventi
l'uomo non deve tendere a modificare l'ambiente circostante, casuali in modo assolutamente impersonale: sono esempi di realismo naturalista
ma deve adattare se stesso a ciò che lo circonda: portato anch'esso ai limiti della terra fertile). Ma in realtà, nonostante la rinuncia
natura, oggetti o persone che siano. Quindi ne consegue ad ogni intervento soggettivo, l'importanza dell'autore ne risulta addirittura potenziata:
che la figura ideale del compositore non è quella di un 'homo faber' infatti egli, solo grazie alla sua scelta, può conferire una funzione estetica
capace di costruire rigorose forme musicali, ma è quella di un artista a cose che normalmente non l'hanno, isolandole da ogni altra loro funzione.
capace di disciplinare l'ego e di non sottomettere i suoni È quasi una bacchetta magica che l'autore ha in mano, con la quale traccia
alle sue preferenze, ai suoi gusti, alla sua memoria, un 'cerchio estetico' attorno a ciò che vuole isolare dalla vita concreta
ma liberare i suoni da se stesso e se stesso dai suoni, e trasformarlo in opera d'arte.
perché la forma deve crearsi di volta in volta all'interno di ciascun
ascoltatore, a seconda delle modalità personali della sua percezione.

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