conosciuta con il nome di TARGET COSTING è stata introdotta per la prima volta negli anni Settanta nelle imprese giapponesi operanti nei settori ad alta tecnologia e con processi di produzione complessi. Toyota è sempre stata considerata una delle imprese maggiormente impegnate nell’applicazione degli strumenti collegati al target costing, già a partire dagli anni Sessanta. IL TARGET COSTING
La metodologia in questione, che mira alla
determinazione del costo obiettivo, è attualmente adottata da una pluralità di aziende: Compaq, DaimlerChrysler, Ford, NEC, Nissan, Olympus, Sharp e ancora la stessa Toyota. Principi ispiratori del target costing
1 Accentuata attenzione al cliente e alla sua
percezione di creazione del valore
2 Consapevolezza che la maggior parte di
un costo di prodotto è determinata in fase di progettazione Il target costing
La particolarità del target costing consiste
nella correlazione tra costi e prezzi, che vede una logica opposta rispetto a quella delle metodologie tradizionali.
Target cost = prezzo - margine di reddito
stabilito quale % del prezzo Fissazione dell’obiettivo di profitto
L’obiettivo di profitto si determina mediante
la moltiplicazione tra il prezzo di vendita e il R.O.S., vale a dire la redditività delle vendite (data dal rapporto tra l’utile operativo e le vendite). A sua volta il ROS è determinato da alcuni fattori tra cui: - obiettivi alla base dell’OSF - risultati passati - simulazioni da sistemi esperti Quando impiegare il target costing?
Il target costing può essere impiegato in
due momenti diversi:
- fase di progettazione di un nuovo prodotto
o servizio (pianificazione e prevenzione dei costi)
- in occasione di varianti del
prodotto/servizio originario durante la produzione Il target costing
Quali sono i principali presupposti del target
costing?: - l’analisi è orientata al lungo periodo, prendendo in considerazione l’intero ciclo di vita del prodotto - il prezzo del prodotto è determinato dalle forze presenti sul mercato (clienti) - di fondamentale importanza risultano essere i legami tra la tecnologia, i processi produttivi e i costi associati a questi Fasi del target costing
1) ideazione e progettazione del nuovo
prodotto 2) individuazione del prezzo (benchmarking) 3) determinazione del costo tollerabile 4) determinazione del costo tendenziale (in genere più elevato del primo) 5) analisi del gap 6) sviluppo dei processi di produzione aventi come vincolo il costo tollerabile (nella duplice ottica di qualità totale e riduzione dei costi) Fasi del target costing
7) determinazione del target cost: costo
obiettivo, attraverso la definizione di specifici interventi frutto dell’applicazione dell’analisi del valore, al fine di approssimare il costo tollerabile.
Il target cost esprime la sintesi di un
complesso di decisioni relative alle modifiche di processo e di prodotto volte al miglioramento della qualità e alla riduzione del costo. Il target costing
Per conciliare le eventuali differenze tra
costo accettabile e costo ottenibile si utilizza l’analisi funzionale, che permette di indirizzare l’attività dei responsabili dello sviluppo del prodotto verso un costo obiettivo impegnativo ma raggiungibile. L’analisi funzionale
Nell’applicazione del target costing risulta
fondamentale il contributo dell’analisi funzionale, volta alla descrizione delle funzioni d’uso che il prodotto è in grado di offrire al cliente. Lo sviluppo del progetto definisce le funzioni, le prestazioni e il design che rappresentano il valore del prodotto, determinando tutti gli elementi del costo complessivo. Gestire la progettazione implica gestire i costi aziendali. Fasi dell’analisi funzionale
1 scelta del campo di analisi (prodotti a
elevata onerosità e progettazione complessa) 2 raccolta di informazioni (dati economici e specifiche progettuali) 3 costruzione dell’albero delle funzioni 4 stima del valore delle funzioni, vale a dire il loro costo 5 indicazione del costo obiettivo 6 identificazione delle alternative di miglioramento 7 decisione finale e verifica Le tavole dei costi
Le informazioni contabili che sostengono le
attività del target costing e dell’analisi funzionale sono contenute all’interno delle Tavole dei Costi. Il loro contenuto è utilizzato per: - definizione di nuovi prodotti - modificare prodotti già esistenti - favorire scelte di make or buy di selezione di gamma di prodotti e di fornitori. Possono essere tavole di massima o tavole analitiche. Devono essere continuamente aggiornate. Il target costing
Il target costing presenta particolare
relazioni con alcune metodologie di analisi dei costi tra cui l’activity based costing e i costi standard. In effetti si esegue una scomposizione del prodotto in attività e fattori produttivi, al fine di eseguire gli opportuni interventi migliorativi e fissare i costi standard delle attività individuate. Non si tratta tuttavia dei tradizionali costi standard! Il target costing
I costi standard utilizzati nell’ambito del
target costing costituiscono una particolare categoria di valori preventivo-ipotetici formulati lungo l’intero ciclo di vita del prodotto considerato. La logica sottostante per la formulazione dei costi standard è sempre quella del miglioramento qualitativo e della riduzione dei costi. Dall’analisi non possono rimanere esclusi i costi di natura commerciale e amministrativa. I costi standard nel target costing
I responsabili della contabilità sono a
conoscenza di un prodotto ormai delineato nella distinta base in tutti i suoi elementi costitutivi.
I dati tecnici del progetto permettono ai
responsabili amministrativi di definire i valori standard della produzione. La portata strategica del target costing
E’ evidente la dimensione strategica del
target costing risultante dalla dipendenza da fattori esterni determinanti per il successo competitivo dell’impresa:
- la tecnologia
- il mercato
Da ciò la fitta rete di interrelazioni tra
queste grandezze. Il target costing e la redditività aziendale
ROI = ROS * TURNOVER
RO = RO * V K V K
Ci sono effetti sulla relazione DU PONT da
parte del target costing e della logica del just in time. Contesto di applicazione del target costing Il target costing risulta essere particolarmente adatto in contesti che presentano le seguenti caratteristiche:
- mercati caratterizzati da elevata
concorrenza - presenza di prodotto complessi per diversità di attributi e alto contenuto tecnologico - marcata riduzione dei cicli di vita del prodotto Target costing e Kaizen costing
Con l’espressione:
kaizen costing
si intende il processo di miglioramento
continuo riferito in modo particolare al ciclo produttivo
obiettivo è la ricerca incessante di una
riduzione dei costi. Il kaizen costing
Il kaizen costing si caratterizza per il suo
approccio bottom-up. Esso si caratterizza infatti per un elevato coinvolgimento dei dipendenti coinvolti nel processo di miglioramento continuo applicato alle fasi della produzione e della commercializzazione del prodotto. Spetterà poi all’alta direzione decidere dove concentrare gli sforzi per la riduzione dei costi. CONCLUSIONI Promozione di una cultura aziendale volta al miglioramento continuo
Sensibilità maggiore verso la gestione dei
processi interaziendali e le relazioni tra reti di imprese
Orientamento al valore e alla soddisfazione
del cliente
Coinvolgimento di tutta l’organizzazione e
promozione dello spirito di collaborazione e comunicazione