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WE BZ IN E DIST R IBUITO
T R AMIT E IN T E R N E T
A l’
L’astronomia
S delle onde
gravitazionali
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Gli astrofili
detective della
O
scienza
II PARTE
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O IYA2009, a te scoprirlo!
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Prof. Mario Cavedon
direttore responsabile
Michele Ferrara IN COPERTINA
La teoria della relatività generale interpreta la gravità come
direttore scientifico una distorsione dello spazio-tempo causata dalla massa.
Enrico Maria Corsini [Denver Museum of Nature & Science]
editore, redazione, diffusione
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mondo astrofilo
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n. 51 del 19/11/2008
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L’astronomia delle onde
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usciti e a tutti quelli che usci- sicuramente più idoneo per loro livello di trattazione, più
ranno. fornirvi notizie fresche e indi- la rivista sarà realmente per
Alla decisione di distribuire pendenti dall’uscita della rivi- tutti. Non meno graditi sa-
gratuitamente la rivista siamo sta. Ma stiamo anche ranno i suggerimenti, i com-
giunti dopo lunghi scambi di valutando l’utilità di inserire menti e le critiche che chi
opinioni con rappresentanti una sezione news nel nostro legge vorrà inviarci per mi-
del mondo astrofilo, del sito. Una cosa non esclude gliorare l’Astrofilo.
mondo dell’istruzione e del l’altra.
mondo dell’astronomia com- Grazie all’ammirevole soste- Michele Ferrara
merciale. Essenzialmente vo- gno offerto da tutti gli autori
gliamo scongiurare il rischio della rivista e delle news, e
di lasciar fuori intere fasce di ora grazie all’appoggio di di-
lettori, che già altri esclu- versi inserzionisti, siamo dun- Cometa Lulin -C/2007 N3
20 febbraio 2009
dono, ma che di fatto rap- que in grado di garantire a Foto AAAV
l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
verso il telescopio di Galileo Ga- di cui è parte e che gli appar-
The World At Night lilei. tiene.
Grazie al lavoro dei migliori spe- Per tutta la durata dell’evento:
cialisti in astrofotografia ed ela- - Riduzioni e ingrandimenti per-
A Torino, la tappa italiana della borazione digitale, è stata formances e letture teatrali libe-
mostra che raccoglie immagini creata una raccolta di imma- ramente tratte dal Carteggio
straordinarie del cielo stellato e gini straordinarie del cielo Linceo e dalla drammaturgia
dei più affascinanti fenomeni stellato e dei pià affascinanti contemporanea, dal Teatro
celesti: fenomeni celesti, riprese dai Franco Parenti di Milano, di e
Data di inizio: 19/03/2009 siti più conosciuti della Terra, con Bob Marchese e Fiorenza
Data di fine: 26/03/2009 gran parte dei quali nominati Brogi.
Luogo di svolgimento: Mira- Patrimonio dell’Umanità da - La nostra stella, il Sole - cono-
fiori Motor Village parte dell’UNESCO. scere e giocare con... laboratori
Indirizzo: Torino, Piazza Catta- didattici a cura del Museo A
neo 9 La mostra TWAN’S SELEC- come Ambiente di Torino.
Ingresso: libero TION, accompagnata da proie- La mostra proseguirà al
zioni multimediali, conferenze, Museo Clizia - Palazzo Luigi Ei-
The World At Night è il pro- eventi collaterali e rappresenta- naudi
getto creato dall’associazione zioni di vario genere, sarà pre- 4 aprile - 6 settembre 2009
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APRILE 2009 che negli ultimi anni. Soci e simpatizzanti sono invi-
Venerdì 17 aprile: CONFE- Inizio alle ore 21:15 presso il tati a partecipare con i loro
RENZA “LA STAGIONE 2009 Centro Civico Rosario strumenti.
FRA LE STELLE SUL MONTE Livatino di Tavernerio. Inizio alle ore 21:30 c/o il
CALBIGA” Sabato 23 maggio: OSSERVA- Centro Civico Rosario Livatino
Tradizionale conferenza, a cura ZIONE PUBBLICA presso di Tavernerio.
di Luca Parravicini, di apertura l’osservatorio “Monte Calbiga” Per tutte le iniziative, in caso
della nuova stagione osserva- (Lenno). di maltempo proiezione di dia-
tiva per la specola del Monte Prima apertura ufficiale, per la positive.
Calbiga, con presentazione stagione 2009, interamente
degli appuntamenti in calen- dedicata all’osservazione degli Gruppo Astrofili Lariani
dario. oggetti del profondo cielo pri- Sede: Via Risorgimento 21,
Inizio alle ore 21:15 presso il maverile, mentre quelli estivi c/o Centro Civico Rosario Liva-
Centro Civico Rosario Livatino ci terranno compagnia fino al tino, 22038 Tavernerio (CO).
di Tavernerio. termine dell’osservazione. Ini- Tel: 328 097 6491 (dal lunedì
zio osservazioni ore 21:00, al venerdì dalle 9 alle 21),
MAGGIO 2009 appena buio. e-mail:
Venerdì 8 maggio: CONFE- Venerdì 29 maggio: OSSERVA- astrofili_lariani@virgilio.it
RENZA “LE NUOVE FRONTIERE ZIONE PUBBLICA “Telescopi sito:www.astrofililariani.org
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mondo astrofilo
COSMOS 2009
Viaggio alla scoperta
dell’Universo
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’ numero 4 - marzo 2009
mondo astrofilo
L’astronomia delle
onde gravitazionali
Si sta aprendo una nuova fi-
nestra sull’universo, quella
delle onde gravitazionali,
che tutto investono e tutto
deformano, anche se rile-
vare i loro infinitesimi ef-
fetti è ai limiti dell’attuale
tecnologia.
16
di Gianfranco Benegiamo
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due stelle molto dense con periodo orbi- mentre quelle gravitazionali modificano
tale di appena 7,75 ore, sarebbe vari or- la struttura stessa dello spazio-tempo.
dini di grandezza inferiore alla sensibilità Le prime interagiscono con il mezzo in-
limite dei migliori rivelatori attualmente terstellare attraversato, fornendo infor-
disponibili. mazioni sullo stato di quest’ultimo e
dell’oggetto da cui pro-
vengono: le seconde, in-
vece, viaggiano senza
subire condizionamenti e
trasportano dati relativi
soprattutto allo stato di-
namico della sorgente.
L’intensità della radiazione
gravitazionale diminuisce
in misura direttamente
proporzionale alla distanza,
mentre quella luminosa si I rivelatori di
affievolisce col quadrato onde gravita-
del cammino percorso. zionali potreb-
Ciò significa, pertanto, che bero dare
raddoppiando la sensibilità importanti in-
dei rivelatori di onde gravi- formazioni su
tazionali è possibile inda- supernovae
gare volumi di universo come quella
20 che ha dato
otto volte maggiori.
origine alla ne-
Radiazioni con lunghezze
bulosa Gran-
d’onda molto più piccole chio.
rispetto alle dimensioni [NASA/HST
della sorgente, come ac- Team]
cade con la luce visibile,
consentono di ottenere
Onde a confronto immagini dettagliate dell’oggetto da cui
La luce è un’onda trasversale, dove i vet- provengono. Usando invece la radiazione
tori elettrico e magnetico oscillano per- gravitazionale a cui si potrà verosimil-
pendicolarmente, sia tra loro sia rispetto mente accedere in un prossimo futuro,
alla direzione di propagazione. Cariche caratterizzata da lunghezze d’onda con-
elettriche in movimento da un’estremità frontabili o superiori alle dimensioni del
all’altra di un conduttore metallico, come sistema astrofisico da cui provengono,
ad esempio accade nelle antenne dei te- sarà difficile definire i contorni e in alcuni
lefoni cellulari, generano onde elettro- casi persino la posizione della sorgente.
magnetiche che si allontanano alla ve- A differenza dei telescopi tradizionali, ca-
locità della luce. paci di raccogliere la radiazione prove-
Una particella elettricamente carica, per niente da regioni anche minuscole del
contro, oscilla quando è sottoposta al- cielo, i rivelatori di onde gravitazionali ri-
l’azione della radiazione elettromagne- cevono segnali da ogni direzione: oc-
tica: qualcosa di analogo capita alle corre pertanto collegare più strumenti
masse che variano periodicamente la insieme per determinare, utilizzando i ri-
loro distanza reciproca quando sono in- tardi registrati all’arrivo del segnale,
vestite da onde gravitazionali. Nono- dove si trova la massa accelerata emit-
stante questa analogia, i due tipi di tente.
radiazione si differenziano profonda- Fonti particolarmente vigorose di onde
mente perché le onde elettromagnetiche elettromagnetiche, infine, probabilmen-
viaggiano attraverso lo spazio-tempo, te producono onde gravitazionali molto
l ASTROFILO
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tali che quattro potenza marinara europea ri-
secoli fa sconvol- masta nel Mediterraneo.
sero la nostra vi- Frontespizio della prima edi-
sione del cosmo. zione del Sidereus Nuncius
(1610) di Galileo Galilei.
di Rodolfo Calanca
Galilei è consultato, sicura-
mente fin troppo spesso, dai
“tecnici” della Repubblica per
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’ numero 4 - marzo 2009
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La pagina del
Sidereus Nun-
cius dove Ga-
lilei illustra la
scoperta dei
quattro satelliti
successiva-
mente deno-
minati Medicei
23
attivo il laboratorio nel quale, tra l’altro, fab- moni diretti degli avvenimenti, che il gioco
brica occhiali da vista su ordinazione. di Galilei non è proprio limpidissimo, perché
Nel 1609 è ancora talmente oppresso da a Venezia già si sono visti degli “occhiali”
problemi economici (deve finire di pagare la francesi, anche se di qualità assai inferiore
dote per una sorella, mantenere altri cinque a quelli da lui fabbricati. Il Senato, pur con-
fratelli, la madre, tre figli nati fuori dal ma- sapevole di non trovarsi di fronte a una vera
trimonio etc.) che, quando scopre che in Eu- “invenzione”, non ha alcuna esitazione a
ropa stanno circolando degli “occhiali” ca- raddoppiargli lo stipendio.
paci di avvicinare gli oggetti e ne comprende È da questo momento, cruciale per la sua
immediatamente le potenzialità, non esita vita non solo professionale, che Galilei rin-
ad avventurarsi in un gioco azzardato, che salda l’intenzione di tornare a Firenze. Im-
sembra quasi dettato da una sorta di an- magina che l’infallibile veicolo che final-
siosa disperazione. mente gli spalancherà le porte di palazzo
Grazie alla sua competenza nella fabbrica- Pitti, accolto da due ali di folla, sarà proprio
zione di lenti per correggere la vista, in pochi “l’occhiale”, uno strumento che, nonostante
giorni realizza un esemplare di “occhiale” la sua dimostrata efficacia, è ancora erro-
perfettamente funzionante e, senza por neamente considerato alla stregua di un cu-
tempo, con l’aiuto di alcuni nobili amici ve- rioso, divertente, giocattolo perché com-
neziani, ottiene un’udienza davanti al Se- posto da due semplici “lenticchie” di vetro
nato della Repubblica. Con una indubbia levigate, montate alle estremità di un vol-
faccia tosta, annuncia al Doge e a tutti i no- gare tubo di piombo e dal funzionamento
tabili riuniti che il cannocchiale, frutto di sue, sconosciuto.
non meglio precisate, speculazioni “fondate Nella seconda metà di quell’anno memora-
sulla dottrina delle rifrazioni”, ha una grande bile, con un accanimento e una perseve-
importanza militare. Segue una magistrale ranza assolutamente sbalorditivi (in una
dimostrazione delle potenzialità dello stru- lettera a un suo corrispondente dichiara di
mento dal campanile di S. Marco. aver strenuamente lavorato, in quei pochi
È chiaro anche ai suoi contemporanei, testi- mesi, decine e decine di lenti, conservando
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dei più notevoli testi di storia e di filosofia 12 parti; nella prima parte Kepler tratta
della scienza mai scritti. Nella prima parte della rifrazione (la cui legge generale non
troviamo un’ampia discussione sul ruolo era però ancora nota) e formula un assioma
dell’ottica nella scienza. Dopo aver demolito importante (Dioptrice, p. 3, assioma VII)
le basi del meccanismo della visione se- che suona così: “le rifrazioni del vetro sono
condo gli antichi e aver confermato ciò che proporzionali sensibilmente alle inclinazioni
egli stesso aveva costruito nella sua prece- fino a 30°”.
dente opera di ottica, i Paralipomena del Nella seconda parte Kepler fornisce la defi-
1604, nella seconda parte sono trattati i più nizione fondamentale di punto radiante, il
recenti e spettacolari sviluppi dell’astrono- punto da cui escono i raggi luminosi sotto
mia conseguenti alla pubblicazione del Side- forma di cono che ha per base la pupilla
reus Nuncius e dei motivi che lo hanno dell’occhio. Definisce poi l’ottica “delle lenti
indotto a elaborare una teoria del cannoc- concave e convesse e del fuoco dei raggi che
chiale. arrivano parallelamente all’asse sopra una
L’opera è articolata in 11 commentari e in lente piano convessa”. Una delle definizioni
l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
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chiave della Dioptrice riguarda la spiega- tuali considerazioni sui meccanismi della vi-
zione kepleriana del funzionamento del cri- sione.
stallino dell’occhio, della miopia e della Nonostante i suoi aspetti autenticamente ri-
presbiopia, nonché l’azione delle lenti cor- voluzionari e avanzatissimi, essa non sem-
rettrici usate come occhiali. bra però aver inciso in modo profondo sulle
Lo studio delle lenti convesse e delle loro conoscenze ottiche dei suoi contemporanei.
combinazioni gli consente di definire la Lo stesso cannocchiale kepleriano, tecnica-
struttura del cannocchiale a oculare con- mente molto più avanzato di quello galile-
iano, allora dominante, è trattato solamente
di sfuggita in due pagine ed è supportato da
due schemi grafici assai esplicativi, senza
per altro stimolare neppure lo stesso Kepler
a costruirne un esemplare funzionante.
Questo cannocchiale diventerà di uso co-
mune solamente un trentennio dopo la pub-
blicazione della Dioptrice.
l ASTROFILO
numero 4 - marzo 2009 ’
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Sidereus, nelle cinque edizioni secente- una buona occasione per accostarsi alla sto-
sche (compresa la traduzione francese), fu ria dell’astronomia, entrare nelle biblioteche
probabilmente stampato in circa 4000 e assaporare in senso quasi letterale il
copie. Tempo. Ma non solo: toccare con le proprie
Tutte queste edizioni saranno oggetto del mani pagine vecchie di secoli, nelle quali le
nostro censimento, anche se, di ogni grandi idee che stanno alla base della Rivo-
opera, quella di maggior interesse storico luzione astronomica scorrono ancora piena-
è la cosiddetta editio princeps, ovvero la mente vitali, può essere un’emozione unica
prima a essere stata pubblicata, perché è e assolutamente indescrivibile!
generalmente su di essa che i contempo-
ranei, e le generazioni immediatamente
successive, studiarono il pensiero dei due
grandi Maestri.
Infine, quante copie di esse, presumibil-
mente, sono ancora esistenti nelle biblio-
teche pubbliche e private d’Europa? È una Frontespizio
domanda che allo stato attuale non ha una dell’Astrono-
risposta certa, dipendendo questa dai mia Nova di
Johannes
molti fattori che incidono sulla conserva-
Kepler.
zione dei volumi. Ad esempio, il Sidereus,
negli ultimi cento anni, è stato oggetto di
furti ripetuti in molte biblioteche pubbli-
che, ma anche altri grandi nemici ne
28 hanno sicuramente decimato o disperso le
copie: le guerre, il fuoco e l’acqua, che in
assoluto sembra essere la peggior causa
di danneggiamento e distruzione del libro
antico. È probabile perciò che della prin-
ceps del Sidereus ancora oggi potremmo
forse reperire un centinaio di esemplari.
Dell’Astronomia Nova forse ne esisteranno
ancora, in tutto il mondo, 150-200 copie.
Della prima edizione della Dioptrice, in-
vece, credo non ne siano sopravvissuti più
di un centinaio di esemplari. È ovvio che
tutti questi numeri vanno presi cum grano
salis e che potranno essere eventualmente
confermati solamente alla conclusione del
progetto! La necessità di recarsi personalmente nelle
biblioteche, in Italia e in Europa, è dettata
Come procedere nella ricerca dal fatto che la grande maggioranza di esse
Voglio ancora una volta ricordare a chi legge non ha i propri cataloghi disponibili nel web.
che l’obiettivo di questo progetto è di creare Spesso tali cataloghi sono sotto forma di
un censimento, esteso al continente euro- schedari o di volumi manoscritti e la ricerca
peo, delle tre opere sopra indicate. Tale cen- deve essere pazientemente condotta senza
simento non ha affatto la pretesa di co- dimenticare di chiedere il preziosissimo
stituire, in sé, uno studio analitico; la sua aiuto dei bibliotecari, che possono dare un
funzione è, più semplicemente, quella di for- orientamento alla ricerca.
nire un primo strumento di ricerca e di Una volta reperito il volume (o i volumi) e
orientamento per gli studiosi e gli storici. Per averlo richiesto per la consultazione, esso va
gli appassionati, gli studenti e gli insegnanti, trattato con estrema cura. Lo si sfogli deli-
partecipare a questo progetto può essere catamente pagina per pagina, controllando
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articoli
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IYA2009, a te
scoprirlo!
Nel vedere come procede l’anno internazionale dell’astronomia, torniamo sul-
l’opera di Galilei, ricordando le motivazioni e le finalità di un’iniziativa che
dovrebbe avvicinare nuovo pubblico al mondo dell’astronomia. Se ci riuscirà
lo sapremo solo in futuro, ma i presupposti sono incoraggianti.
di Gabriele Umbriaco
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numero 4 - marzo 2009 ’
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zioni sulla stella nuova. Questo evento scenza della prospettiva, produce acque-
celeste accentuò lo scontro tra gli inno- relli dettagliati del suolo lunare: qui rico-
vatori e i sostenitori della cosmologia tra- nosce la presenza di valli e montagne
dizionale, poiché la comparsa di un scrutando il bordo illuminato della Luna
nuovo corpo celeste negava il principio e ne intuisce la sua non perfetta sfericità.
aristotelico dell’incorruttibilità dei cieli. Ora, immaginate un astrofilo di oggi alle
Ma che cos’era? Una stella o una co- prime armi con un cannocchiale, la prima
meta? La mancanza cosa che osserverà
di una parallasse in- in cielo sarà la Luna,
dicava trattarsi di una facile da puntare e
stella, ma per gli ari- anche molto lumi-
stotelici era meglio nosa. Se lì vicino ci
pensare che fosse fosse Giove, natural-
una cometa. mente la sua curio-
sità sarà meta di
Galileo Galilei, diari quella stella così lu-
autografi delle osser- minosa. E se magari
vazioni relative alle Giove si trovasse in
posizioni dei satlliti prossimità delle Ple-
Medicei, 1610-1613. iadi, perché non
esaudire il desiderio
di vedere e contare
Nel 1608 Hans Lip- tutte quelle stelle
pershey inventa in ammassate? È mera-
Olanda un cannoc- viglioso come il cielo
32 chiale che cerca di che si presentò a Ga-
brevettare senza suc- lilei verso la metà del
cesso. Venezia all’e- dicembre 1609 era
poca era una impor- proprio questo: la
tante via di commer- Luna vicino a Giove,
cio e comunicazione, che stava a pochi
tanto che Fra Paolo gradi dalle Pleiadi. Il
Sarpi viene subito a cosmo aveva prepa-
conoscenza dell’in- rato per Galilei una
venzione olandese. Il Sarpi era amico di strada di conoscenza ricca di scoperte.
Galilei e così quest’ultimo ne ricostruisce Infatti il 7 di gennaio del 1610 Galilei os-
uno simile con potere diottrico 3x; in se- serva Giove, ripetutamente per molte ore
guito lo perfeziona e lo porta fino a 8x. e per molte notti: era enormemente in-
Galilei vede immediatamente la portata curiosito dalle stelline che danzavano at-
militare di tale invenzione e presenta torno a quel pianeta. L’importanza della
questo “perspicillum” al Senato di Vene- scoperta squarcia come un fulmine la
zia il 21 agosto del 1609, tenendo una di- mente di Galilei, che viene fermato nelle
mostrazione dal campanile di San Marco. osservazioni solo dalle condizioni meteo-
Ciò basta per confermare a Galilei il rologiche. Galilei annota con un dettaglio
posto a Padova per tutta la vita. eccezionale tutte le sue osservazioni e le
Il 26 luglio dello stesso anno Thomas pubblica nel famoso Sidereus Nuncius
Harriot osserva e disegna la Luna da Lon- che viene subito diffuso in tutta Europa.
dra con un telescopio, nell’agosto os- Durante quell’anno Galilei osserva con
serva la cometa di Halley e nel dicembre sorpresa Saturno, ma non ne riconosce
del 1610 le macchie solari. Scopre inoltre la presenza degli anelli; poi verifica e di-
la legge di rifrazione di Snell 20 anni mostra che Venere presenta le fasi come
prima del celebre ottico, ma non passò la Luna. Poco tempo dopo scriverà un
mai alla storia perché Harriot non era so- trattato sulle macchie solari nel quale mi-
lito pubblicare i suoi studi. sura il periodo di rotazione del Sole e ne
Nel dicembre del 1609 Galilei punta il suo constata l’imperfezione contro la teoria
telescopio sulla Luna e grazie alla sua aristotelica che prevedeva le stelle come
esperienza di disegnatore e alla cono- sfere perfette. Nell’osservazione stellare
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’ numero 4 - marzo 2009
articoli
l ASTROFILO
numero 4 - marzo 2009 ’
articoli
contributi culturali
degli astronomi, dalle Nella città dove Gali-
note della storia del- leo Galilei fece le
l’astronomia, dai re- sue scoperte sarà
centi successi del- presente una mostra
l’astronomia e dalle spettacolare, che
prospettive che essa farà rivivere la
realizzerà nel futuro. scienza prima e
Il concetto base è dopo il grande scien-
quindi quello di una ziato: Il futuro di Ga-
celebrazione globale, lileo, dal 28 febbraio
nel maggior numero al 14 giugno 2009.
possibile di Paesi del
mondo, al fine di sti-
molare l’interesse aiutano a compren-
per le scienze in ge- dere come gli orga-
nerale, avendo parti- nizzatori hanno ela-
colare attenzione per borato le linee guida
i giovani, all’unisono dell’IYA2009.
con gli obiettivi di Il 50% degli europei
sviluppo del millen- preferisce ricevere
nio delle Nazioni le informazioni ri-
Unite. guardanti la scienza
Sono in mobilitazione da scienziati, men-
per questa missione tre solo il 20% da
34 astronomi professio- giornalisti: questo
nisti, fisici, storici, indica una certa fi-
scrittori scientifici, ducia nell’uomo di
giornalisti, planetari, scienza perché più
musei della scienza, preciso e realistico,
astrofili e insegnanti. anche se il giornali-
L’ o r g a n i z z a z i o n e sta riesce ad avere
dell’evento ha preso un linguaggio più
il via nell’ottobre del comprensibile.
2005 con l’approva- I mezzi di comunica-
zione dell’UNESCO zione che riscuotono
dell’IYA2009. In se- più fiducia risultano
guito, nell’agosto del essere nell’ordine:
2006, si è costituito a Praga il gruppo di la televisione (di gran lunga), i giornali e
lavoro al quale hanno partecipato i più la radio e Internet.
importanti membri dell’astronomia Lo sforzo da perseguire non è da poco,
mondiale. Nel 2007 si è poi svolto il poiché solo il 25% della popolazione è
primo meeting internazionale a Gar- interessata ad argomenti di astronomia
ching (Monaco), sede dell’ESO, dove si e spazio, un valore che non è mutato
è scelto il logo della celebrazione, il negli ultimi 10 anni: questa è una sfida
motto, si sono stabiliti gli obiettivi, lo che si pone a tutti gli organizzatori del-
scopo e la prima definizione dei progetti l’IYA 2009. Ci si deve inoltre confron-
cardine. La Segreteria dell’IYA2009 ha tare con una diffusa perdita di voca-
preso il via ufficialmente nell’estate del zione alla scienza nei giovani, che for-
2007, due anni prima dell’evento. Lo tunatamente quest’anno ha avuto un’in-
scopo primario è quello di aiutare i cit- versione di tendenza. In quest’ottica, lo
tadini di tutto il mondo a riscoprire l’uni- scopo e l’obiettivo degli organizzatori è
verso cercando di far rinascere il senso rivolto ad aumentare la consapevolezza
di scoperta e meraviglia per l’astrono- scientifica, alla promozione dell’accesso
mia in particolare e per la scienza in ge- diffuso a nuove conoscenze e nuove
nerale. esperienze osservative, ad aumentare
In Europa le statistiche ufficiali del 2007 l’autorità delle comunità astronomiche
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articoli
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software
IRIS
Costo decisamente abbordabile,
peso contenuto (questa caratteri-
seconda parte stica ne consente l’abbinamento
anche a strumenti dotati di mon-
tature e sistemi di guida non par-
Ritorniamo su questo prestante software freeware an- ticolarmente robusti), possibilità di
dandone a conoscere altre potenzialità e caratteristiche catturare un numero elevato di
che ne hanno decretato il successo, l’apprezzamento e la frame al secondo e sensibilità
grande diffusione nel mondo degli astroimager. (orientativamente intorno a 0,01
lux) più che sufficiente per il loro
utilizzo su corpi planetari, ne
Un settore dell’astrofotografia che me ottenuti e consente tempi di hanno decretato il successo e la
vede il diffuso impiego di IRIS è integrazione notevolmente più diffusione fra gli astronomi dilet-
quello dell’acquisizione e dell’ela- lunghi. tanti. Accoppiate a un telescopio o
borazione di immagini digitali di Quando si riprendono oggetti lumi- a un obiettivo fotografico, regolata
Luna, Sole e pianeti. I rivelatori nosi come, ad esempio, Giove, Sa- opportunamente la posizione del
che la fanno da pa-
droni nella ripresa di
questi corpi celesti
sono le telecamere e
36 le webcam. Diversa-
mente dalle più sofi-
sticate e costose ca-
mere CCD, questi di-
Se si seleziona l’op-
zione ‘Preview’ sono
visualizzate costante-
mente sul monitor le
immagini riprese dalla
webcam collegata al
computer. In qualun-
que momento si può
catturare un frame
spuntando ‘One shot
acquisition’.
spositivi di acquisizio-
ne di immagini digitali
non hanno il sensore
raffreddato. L’abbas-
samento della tempe-
ratura di lavoro al di sotto della turno, Marte, la Luna o il Sole non fuoco, settati i valori di satura-
temperatura ambiente (solita- è necessario a tutti i costi disporre zione, luminosità e contrasto si è
mente -30°C, -40°C) contrasta di un dispositivo con sensore raf- pronti per la realizzazione del fil-
l’insorgere di rumore termico, au- freddato per ottenere risultati mato in alta risoluzione. Consi-
menta in modo considerevole il anche notevoli in fatto di qualità gliamo a coloro che sono princi-
rapporto segnale/rumore dei fra- dei frame finali. pianti in questo settore dell’astroi-
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a cura di Mario Dho
I sottomenu per il
settaggio e la configu-
razione di un sistema
di acquisizione di im-
magini digitali con-
nesso al PC e gestito
da IRIS.
sion>Convert’. Nella
window di conversione
bisogna immettere il
nome del file AVI da
scomporre in singole
immagini e precisare se
si tratta di una ripresa a
colori oppure in bianco e
nero. Nel primo caso
IRIS, per ogni foto-
gramma a colori, pro-
duce tre file i cui nomi si
possono specificare. Per
praticità è conveniente
identificarli come “red”,
“green” e “blue”, sarà
poi il programma a
completare la dicitura
con numeri progressivi
da 1 a “n”. Il comando
38 ‘Convert’ lancia la pro-
La finestra per l’immissione dei da un cattivo stazionamento po- cedura di conversione vera e pro-
principali parametri per la guida lare. La routine di autoguida im- pria, che offre la continua visua-
automatica del telescopio su una plementata in IRIS è sufficien- lizzazione dei frame singoli e con-
stella con webcam o telecamera. temente ben strutturata e con- sente all’utilizzatore di seguire
sente di ottenere risultati molto in- passo passo il processo elabora-
quisition’ oppure ‘AVI Capture teressanti anche se, in fase di tivo, al termine del quale, in un’ap-
(video source)’. setup, non si possono gestire in posita finestrella, è indicato il
Le caratteristiche fondamentali di modo integrale tutti i parametri, le numero totale dei frame estratti e
acquisizione sono preimpostate a configurazioni e le variabili del salvati in modo automatico nella
piacere dall’utilizzatore attraverso caso, come in un software com- directory di lavoro prescelta.
le finestre di configurazione ‘Image merciale. Seguendo i suggerimenti di analisi
size’ e ‘Video properties’. Per i pos- Il nocciolo della fase di elabora- veloce dei file di immagine (menu
sessori di una camera Lumenera, zione principale delle immagini è ‘Statistics’, ‘View/Slice’ e ‘Histo-
IRIS dispone di driver interni spe- contenuto nel menu ‘Processing’, gram’) dati sul numero di gennaio
cifici di gestione e prevede un de- che raggruppa tutta una serie di di questa rubrica, si esegue una
dicato procedimento di acquisi- strumenti basilari per l’applica- cernita accurata al fine di selezio-
zione di singole immagini e di fil- zione dei più comuni filtri e il trat- nare i migliori frame adatti ai suc-
mati. tamento di frame singoli o di cessivi passi elaborativi che, nella
Di particolare interesse, specie per sequenze di immagini sia in bianco stragrande maggioranza dei casi,
gli astrofotografi che necessitano e nero sia a colori. I filmati AVI de- prevedono operazioni di somma
di lunghi tempi di posa, è la fun- vono essere preventivamente con- per innalzare il valore del rapporto
zione di autoguida per mezzo della vertiti in singoli frame da salvare in segnale/rumore. Queste sono fasi
quale il programma riesce a cor- formato FIT per mezzo di uno stru- che richiedono parecchio tempo,
reggere le imprecisioni dell’appa- mento di conversione attivabile se- poiché i fotogrammi da analizzare
recchiatura d’inseguimento e a guendo il percorso ‘Barra princi- possono essere centinaia o, anche,
ridurre i negativi effetti derivanti pale dei menu>File>AVI conver- migliaia. Nel software è implemen-
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software
tato uno strumento per l’automa- lenza atmosferica non è compro- migliori frame, quelli che andremo
tizzazione della selezione, il cui co- mettente. Negli altri casi è sicura- poi a sommare fra loro, devono es-
mando di input può essere im- mente preferibile optare per la sere opportunamente rinominati in
partito direttamente dalla console cernita manuale che prevede modo che al frame contraddistinto
di IRIS digitando una riga di carat- l’analisi di singoli frame visionabili dal numero 1 corrisponda l’imma-
teri alfanumerici, che può essere attraverso comandi impostati e at- gine migliore, al numero 2 la se-
diversa in funzione delle specifiche tivati dal prompt di IRIS. Se, ad conda giudicata migliore e così via.
esigenze. Riportiamo una serie di esempio, abbiamo da analizzare Quest’operazione si esegue rapi-
righe di comando, specificandone un pacchetto di x immagini in damente compilando e spuntando
le relative caratteristi-
che esecutive per an-
dare incontro ai lettori
meno esperti e, comun-
La window di dialogo
‘Stellar registration’ che
consente di persona-
lizzare la fase di
allineamento delle im-
magini su una stella
prescelta dall’utiliz- 39
zatore.
Con IRIS, questa particolare fase gini desiderata. Nelle apposite aree il procedimento non si limita ad
di trattamento richiede la visualiz- superiori occorre immettere il no- analizzare un determinato settore
zazione sul monitor del miglior me della sequenza da allineare bensì l’intero frame.
frame, scelto manualmente dal- (‘Input generic name’), la denomi- Anche se molto precisa, quest’ul-
l’utilizzatore o automaticamente nazione da attribuire alle immagini tima modalità operativa si dimo-
dal programma, all’interno del allineate (‘Output generic name’) e stra assai lenta, considerando
quale, per mezzo del tasto sinistro il numero di immagini (‘Number’). l’elevato numero di pixel che costi-
del mouse si deve scegliere un set- Dopo aver immesso il check in cor- tuiscono le matrici delle moderne
tore particolarmente nitido e con- rispondenza del metodo ‘One star’ macchine di acquisizione di imma-
trastato come un gruppo di stelle si impartisce il comando di avvio gini digitali. In alcuni casi si po-
in prossimità del centro, un cratere cliccando sulla casella ‘Ok’. trebbero addirittura verificare
lunare o un intero disco nel caso di Un metodo di allineamento più blocchi del programma con conse-
immagini planetarie. preciso, ‘One matching zone (li- guente perdita di tutti i dati fino a
Se il target è costituito da una ne- near transform)’, prende in consi- quel momento elaborati. Il sistema
bulosa, un ammasso stellare, una derazione le stelle più luminose di allineamento contraddistinto
galassia o, comunque, da un qual- contenute all’interno di un sub dalla dicitura ‘Three matching zone
siasi oggetto del profondo cielo si frame ritagliato dall’utilizzatore. (affine trasformation)’ si basa sui
utilizza il comando ‘Stellar regis- Durante le operazioni di allinea- dati rilevati in tre zone automati-
tration’ che prevede ben quattro mento le stelle impiegate sono evi- camente individuate e aventi l’am-
modalità operative: denziate da cerchietti bianchi. Di piezza, in pixel, impostata nel-
40 - One star default questo metodo opera con l’apposita area ‘Zones sizes’. Se
- One matching zone (linear trans- la casella ‘Select a zone’ attiva, ma questi valori sono troppo bassi e
form) è possibile disabilitarla; in tal caso non consentono di trovare un nu-
- Three matching zone
(affine transformation)
- Global matching.
Il primo metodo è il più
veloce in quanto non ri-
chiede particolari opera-
zioni di computazione
da parte dell’hardware e
si basa sull’utilizzo di
una sola stella di riferi-
mento, sul centroide
della quale il software
allinea la serie di imma-
Per la messa a
registro delle immagini
planetarie, del
Sole o della Luna, IRIS
implementa un paio di
funzioni specifiche de-
nominate ‘Planetary
registration’ e lanciabili
dal menu ‘Processing’.
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software
Se si desidera som-
mare in modo automa-
tico una sequenza di
frame molto disallineati
fra loro, è conveniente
eseguire una pre-
ventiva centratura ma-
nuale servendosi del
tool ‘Mosaic’.
una con etichetta ‘Level’. Questo pologie di immagini. numero variabile di frame in
tipo di comparazione e allinea- Stesso discorso vale per la scelta bianco e nero o a colori. Queste ul-
mento dei frame non prende infatti del metodo più propizio per rag- time, come abbiamo avuto occa-
in considerazione una superficie li- giungere i risultati migliori. sione di precisare, vanno preven-
mitata dell’immagine, bensì il li- Non sempre si hanno a disposi- tivamente scomposte nei canali
vello di luminosità dei pixel impo- zione sequenze di immagini suffi- rosso, verde e blu.
Seguendo il percorso
‘Barra principale dei
menu>Processing’ si
accede ad un paio di
strumenti denominati ri-
spettivamente ‘Align &
stack 1’ e ‘Align & stack
2’ che si dimostrano fa-
miliari e funzionali an-
che nei passaggi di im-
postazione e settaggio
preliminare.
Il frame finale, risul-
tante cioè dalla somma
42 dei migliori singoli shot,
per evidenziare tutte le
informazioni e i segnali
di cui si compone, può
essere elaborato più o
meno profondamente.
Si può, ad esempio, fil-
trare il rumore di fondo
che sicuramente lo ca-
ratterizza, correggere le
deformazioni generate
cientemente buone da poter es- dal seeing e molto altro ancora.
Con IRIS si possono svolgere in sere allineate automaticamente da Fra i gruppi di filtri più usati dagli
modo automatico non solo gli alli- IRIS, e in molti casi sarà oppor- astroimager segnaliamo quelli di
neamenti ma anche somme di un tuno intervenire manualmente convoluzione e quelli di deconvo-
numero variabile di frame, in
sulle stesse, utilizzando ad esem- luzione, tutti quanti raggruppati
bianco e nero o a colori, spun-
pio il comando ‘Mosaic’ attivabile all’interno del menu ‘Processing’. I
tando la routine ‘Align&stack’.
dal menu ‘Geometry’. primi agiscono nel dominio dello
A compromettere o a rendere del spazio e sono fondamentalmente i
stato dall’utente. È consigliabile tutto impossibili alcune elabora- seguenti:
impratichirsi con tale tecnica pro- zioni automatiche non sono tanto - Gaussian filter (riduce il rumore
vando ad applicare, su immagini gli sfasamenti o le traslazioni oriz- e “ammorbidisce” le immagini)
appartenenti a una medesima se- zontali o verticali, quanto piuttosto - Adaptive filter (riduce il rumore)
quenza, valori marcatamente dif- le rotazioni di campo. - Unsharp masking (aumenta la ri-
ferenti e osservando, di volta in Con IRIS si possono svolgere in soluzione)
volta, il comportamento e la “reat- modo automatico non solo gli alli- - Wavelet (aumenta risoluzione e
tività” del software con diverse ti- neamenti ma anche somme di un contrasto)
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software
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software
La pulsantiera virtuale
del telescopio con-
sente di gestire le fasi
di puntamento degli
oggetti e, successiva-
mente, di eseguire le
operazioni di centrag-
gio del bersaglio
attraverso gli
appositi comandi
a pulsante.
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a cura di Paolo Laquale
ché i satelliti SDS vengono lanciati generalmente anche il primo stadio ed entra in funzione il motore
da razzi vettori di piccola taglia, il satellite lanciato RL-10B del secondo stadio per la prima delle tre
il 17 gennaio scorso, con un razzo Delta IV, do- accensioni. Ambedue i motori vengono costruiti
vrebbe essere del secondo tipo. La segretezza del dalla Pratt & Whitney Rocketdyne. Dopo ulteriori
carico potrebbe far intendere due cose: che il sa- venti secondi si separano i tre petali dell’ogiva e il
tellite appartenga alla vecchia serie o che fosse il lancio prosegue fino alla separazione del carico
primo della nuova serie IOSA o “Intruder”. Questa utile.
nuova classe dovrebbe riunire, in un unico veicolo, Una piccola nota sulla rampa di lancio 37B di Cape
le potenzialità delle classi precedenti ma non è Canaveral. Venne costruita negli anni Sessanta
chiaro se tale programma sia rimasto attivo negli come backup per i lanci dei razzi Saturn 1 e Saturn
anni. 1B. Dopo il lancio dell’Apollo 5 fu prima abbando-
Il Delta IV Heavy appartiene alla famiglia dei razzi nata e poi parzialmente demolita. Negli anni No-
EELV (Evolved Expendable Launch Vehicle) ed è co- vanta è stata ricostruita per ospitare i lanci del
stituito da un primo stadio definito CBC (Common Delta IV ed è stata usata in sei degli otto lanci già
Booster Core), propulso da un motore RS-68, a cui effettuati. Gli altri due sono stati effettuati dallo
vengono affiancati altri due CBC come boosters la- Space Launch Complex 6, presso la Vandenberg Air
terali, che si separano circa quattro minuti dopo il Force Base. Questo è stato il primo di quattro lanci
lancio; meno di due minuti più tardi si separa programmati per l’anno 2009.
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astronautica
Koronas-Foton in orbita
Realizzato nell’ambito del programma International Living With a
Star Program (ILWS), il satellite Koronas-Foton è stato il terzo della
serie (dopo Koronas-I nel 1994 e Koronas-F nel 2001). Lanciato il 30
gennaio scorso alle 13:30 GMT dal poligono di Plesetsk, il satellite
ha raggiunto un’orbita circolare alta 500 km e inclinata di 82,5°. Il
lancio è avvenuto con un giorno di ritardo a causa di un problema
nel sistema del flusso del propellente nel secondo stadio del razzo.
La missione nominale sarà di tre anni, durante i quali il satellite stu-
dierà la fisica delle particelle emesse durante le eruzioni solari, la loro
Il satellite Koronas-Foton in allestimento. interazione con gli strati della corona solare e la loro correlazione con
i fenomeni chimico-fisici dell’alta atmosfera terrestre. I dati prove-
nienti dal satellite serviranno anche per realizzare e affinare un sistema previsionale relativo all’attività solare.
Con un peso di 1900 kg, il Koronas-Foton ha raggiunto l’orbita operativa senza problemi; vi era infatti un po’
di apprensione per il lancio, che è stato effettuato mediante un Tsyklon-3. L’ultimo volo di questo tipo di razzo
fu realizzato nel 2004 e il carico non raggiunse l’orbita a causa di un malfunzionamento. Per curiosità, questo
è stato l’ultimo volo del Tsyklon-3, la cui produzione è ferma da parecchi anni, poiché l’azienda costruttrice è
situata nella repubblica indipendente dell’Ucraina.
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