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WE BZ IN E DIST R IBUITO
T R AMIT E IN T E R N E T

il mensile dell’astronomo dilettante numero 4 - marzo 2009

A l’
L’astronomia
S delle onde
gravitazionali
T
R
Gli astrofili
detective della

O
scienza
II PARTE

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O IYA2009, a te scoprirlo!
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ASTROFILO
l’
anno II - numero 4 - marzo 2009
il mensile di scienza e tecnica
dedicato all'astronomo dilettante

direttore onorario
Prof. Mario Cavedon

direttore responsabile
Michele Ferrara IN COPERTINA
La teoria della relatività generale interpreta la gravità come
direttore scientifico una distorsione dello spazio-tempo causata dalla massa.
Enrico Maria Corsini [Denver Museum of Nature & Science]
editore, redazione, diffusione
e pubblicità
Astro Publishing di Pirlo L.
Via Bonomelli, 106
25049 Iseo (BS)

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www.astropublishing.com
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mondo astrofilo
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n. 51 del 19/11/2008
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IYA2009, a te scoprirlo!
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nica, necessario per ricevere nostro servizio gratuito di quel caso sono assolutamente
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4 accedere ai numeri sinora anche le effemeridi), il canale genei saranno i contenuti e il
usciti e a tutti quelli che usci- sicuramente più idoneo per loro livello di trattazione, più
ranno. fornirvi notizie fresche e indi- la rivista sarà realmente per
Alla decisione di distribuire pendenti dall’uscita della rivi- tutti. Non meno graditi sa-
gratuitamente la rivista siamo sta. Ma stiamo anche ranno i suggerimenti, i com-
giunti dopo lunghi scambi di valutando l’utilità di inserire menti e le critiche che chi
opinioni con rappresentanti una sezione news nel nostro legge vorrà inviarci per mi-
del mondo astrofilo, del sito. Una cosa non esclude gliorare l’Astrofilo.
mondo dell’istruzione e del l’altra.
mondo dell’astronomia com- Grazie all’ammirevole soste- Michele Ferrara
merciale. Essenzialmente vo- gno offerto da tutti gli autori
gliamo scongiurare il rischio della rivista e delle news, e
di lasciar fuori intere fasce di ora grazie all’appoggio di di-
lettori, che già altri esclu- versi inserzionisti, siamo dun- Cometa Lulin -C/2007 N3
20 febbraio 2009
dono, ma che di fatto rap- que in grado di garantire a Foto AAAV

presentano il più grande tutti un canale diversificato e


bacino di utenti che una rivi- gratuito di cultura e informa-
sta scientifica possa deside- zione astronomica nell’anno
rare. In fondo, se solo un internazionale dell’astrono-
decimo circa degli astrofili mia, un’iniziativa unica nel
italiani legge almeno una ri- suo genere, fra le tante av-
vista di astronomia, ci sarà viate per questo 2009.
un perché… L’obiettivo è quello di conti- Il cielo di febbraio è stato interessato dal pas-
saggio della cometa Lulin. Delle numerose im-
Sempre ascoltando chi ci ha nuare a lungo su questa magini giunte in redazione segnaliamo quelle
letto sinora, abbiamo conve- strada, ma è indispensabile dell’Associazione Astrofili Alta Valdera, che ha
nuto di ridurre moderata- che i lettori ci supportino pub- prodotto anche degli interessanti spettri. Per
approfondimenti: www.astrofilialtavaldera.com
mente il numero delle pagine blicizzando quanto più possi-

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
verso il telescopio di Galileo Ga- di cui è parte e che gli appar-
The World At Night lilei. tiene.
Grazie al lavoro dei migliori spe- Per tutta la durata dell’evento:
cialisti in astrofotografia ed ela- - Riduzioni e ingrandimenti per-
A Torino, la tappa italiana della borazione digitale, è stata formances e letture teatrali libe-
mostra che raccoglie immagini creata una raccolta di imma- ramente tratte dal Carteggio
straordinarie del cielo stellato e gini straordinarie del cielo Linceo e dalla drammaturgia
dei più affascinanti fenomeni stellato e dei pià affascinanti contemporanea, dal Teatro
celesti: fenomeni celesti, riprese dai Franco Parenti di Milano, di e
Data di inizio: 19/03/2009 siti più conosciuti della Terra, con Bob Marchese e Fiorenza
Data di fine: 26/03/2009 gran parte dei quali nominati Brogi.
Luogo di svolgimento: Mira- Patrimonio dell’Umanità da - La nostra stella, il Sole - cono-
fiori Motor Village parte dell’UNESCO. scere e giocare con... laboratori
Indirizzo: Torino, Piazza Catta- didattici a cura del Museo A
neo 9 La mostra TWAN’S SELEC- come Ambiente di Torino.
Ingresso: libero TION, accompagnata da proie- La mostra proseguirà al
zioni multimediali, conferenze, Museo Clizia - Palazzo Luigi Ei-
The World At Night è il pro- eventi collaterali e rappresenta- naudi
getto creato dall’associazione zioni di vario genere, sarà pre- 4 aprile - 6 settembre 2009
internazionale Astronomers Wi- sentata in tutto il mondo, con Piazza d’Armi, 6 - Chivasso (TO)
thout Borders (Astronomi senza la finalità di diffondere un mes- www.luoghidellacultura.it
Frontiere), con l’alto patronato saggio forte, di pace univer- mercoledì 9:30-12:30
dell’UNESCO. È dedicato al- sale: UN SOLO CIELO, UNA SOLA giovedÏ e venerdÏ 16:00-19:00
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osservazione del cielo attra- prenda cura del pianeta vivente Per informazioni: 011 910 3591.

numero 4 - marzo 2009 l ASTROFILO



mondo astrofilo

cate all’Astronautica con esposi- diatica adeguata, risponderà alle


Tutti al Festival dello zione della ricostruzione in scala domande del pubblico.
Spazio di Bari 1:1 dello Sputnik, esposizione Il Festival dello Spazio è pen-
dei Vettori Americani (Gemini, sato, oltre che per l’appassio-
Il Centro Astronomico “SIDE- Redstone e Saturn V), del Mo- nato, anche per le scuole che
REUS” di Salve (LE) e l’associa- dulo MLPL (fornito dall’Agenzia sono le fucine dei futuri ricerca-
zione Culturale Giulio Verne di Spaziale Italiana), della ricostru- tori, divulgatori e astronauti.
Bari sono lieti di annunciare la zione in scala 1:48 dell’ Atterrag- Infatti gli istituti scolastici po-
presentazione della manifesta- gio di Apollo 11 e dell’esposizio- tranno avvalersi del programma
zione nazionale ne del “Satellite a Filo Tethe- School Pass www.festivaldel-
“Festival dello Spazio - La red”. lospazio.it/pagine/scuole.htm
Convention italiana di Astro- Infine verrà allestito un Lo School Pass non è altro che
nomia, Astrofisica, Astronau- grande Planetario che un progetto che intende pri-
tica... e dintorni” effettuerà continuativa- vilegiare le scuole, crogiuolo
www.festivaldellospazio.it mente una serie di delle future generazioni, in
La manifestazione, ad entrata li- sessioni per tutti gli in- modo che queste possano pre-
bera e con tutti gli eventi fruibili teressati. L’esperienza notare le “Sessioni al Planeta-
gratuitamente, si terrà a Bari il vissuta all’in- rio”, gli “Esperi-
29 marzo 2009 presso le sale terno di menti Scienti-
dello Sheraton Nicolaus Hotel un pla- fici” e i “Rela-
& Conference Center. netario, tori per le
La manifestazione punta alla di- permette Mostre” che
6 vulgazione scientifica grazie alla di riprodurre saranno presenti
Galleria delle Scienze, un fedelmente la volta nella convention.
grande contenitore scientifico celeste con tutte le stelle, i pia- In questo modo il personale del
ricco di esperimenti che saranno neti e altri oggetti visibili nel Festival dello Spazio potrà dedi-
tenuti da importanti divulgatori e cielo. Inoltre, la visita all’interno carsi completamente alla classe
che avranno come comune de- di questa struttura dona la sen- dell’Istituto Scolastico che avrà
nominatore l’interattività con il sazione di trovarsi realmente prenotato le varie visite e quindi
pubblico presente, grazie ad una sotto il cielo notturno stellato. offrire un programma mirato e
serie di “Relazioni Divulgative”, Oltre alla Galleria delle Scienze, studiato appositamente per l’esi-
proposte da valenti personaggi il Festival dello Spazio si impre- genza formativa dello specifico
della scienza, che si confronten- ziosisce della presenza di Os- gruppo di visitatori.
ranno con il pubblico su argo- piti illustri provenienti dai vari Il Festival dello Spazio e gli
menti molto interessanti, e da settori della ricerca scientifica eventi correlati sono patrocinati
Proiezioni che avranno lo scopo che terranno delle conferenze dalla Regione Puglia, dalla
di divulgare e far conoscere, con per esporre i risultati del loro la- Provincia di Bari, dalla Agen-
le immagini, diversi argomenti voro e rispondere alle domande zia Spaziale Italiana, dal-
collegati all’Astronomia e al- del pubblico e dei media pre- l’Anno Internazionale della
l’Astronautica. senti. Astronomia, dall’Unione As-
Inoltre la convention punta Completa l’evento il prestigioso tronomica Internazionale ,
molto sull’immagine e sulla inte- Premio Divulghiamo la dall’Istituto Nazionale di As-
rattività. Ed è in virtù di questo Scienza Galileo Galilei, asse- trofisica e da altri enti e
che vi saranno delle importanti gnato al miglior divulgatore società del settore.
Mostre su meridiane, orologi scientifico dell’anno che ritirerà L’ ingresso alla manifestazione
solari, calendari astronomici, personalmente il premio in una è completamente gratuito e
meteoriti provenienti da tutto il cerimonia che si terrà all’interno l’accesso è libero ad ogni attività
mondo (tra cui alcuni rarissimi della manifestazione. che si svolgerà all’interno del
frammenti di breccia lunare e Al termine della cerimonia il per- Festival dello Spazio.
basalto marziano) e su fotografie sonaggio, di cui sarà resa pub- Per ricevere qualunque ulteriore
astronomiche. blico il nome tramite comunicati informazione sul Festival:
Ci saranno poi delle mostre dedi- stampa e tramite campagna me- info@festivaldellospazio.it

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
mondo astrofilo

Vedere la Scienza Festival, fe- inediti per l’Italia e alcune ri-


Festival Internazio- stival del film, del video e del scoperte del passato, in grado
nale del Video, del documentario a carattere di soddisfare grandi e piccoli,
scientifico, torna con il suo an- appassionati e semplici curiosi.
Film e del Documenta- nuale appuntamento a Milano, Come di consueto le proiezioni
rio Scientifico dal 30 marzo al 5 aprile tratteranno varie questioni
2009. scientifiche. Il 2009 è l’anno
Anche per l’edizione 2009 la darwiniano (ricorre il bicente-
Vedere la Scienza Festival manifestazione - organizzata nario della nascita di Darwin e
2009 dall’Università degli Studi di il 150esimo della pubblicazione
Milano, 30 marzo – 5 aprile Milano, dalla Provincia di Mi- dell’Origine delle Specie):
2009 - Spazio Oberdan - Viale lano/Settore cultura e dalla quale migliore occasione per
Vittorio Veneto 2 Fondazione Cineteca Italiana - fare un’incursione tra le moltis-
Inaugurazione: Teatro Dal offrirà un ricco programma di sime specie che popolano il
Verme - Via San Giovanni sul proiezioni e incontri: una cin- pianeta e le questioni più at-
Muro, 2. quantina di titoli, tra cui molti tuali sulla comparsa della vita

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matico Grigori Perelman si in-


trecciano in La maledizione Brescia e Lumezzane
della congettura di Poincaré attività marzo-aprile
(Giappone, 2008). La paura di
chi è sopravvissuto alla trage-
dia dell’11 settembre è raccon- CORSO SULL’USO DEL TELE-
tata, tra psicanalisi e SCOPIO
neurologia di frontiera, ne Il Dal 9 marzo 2009 a Brescia.
volto nascosto della paura (Ita- In occasione dell’Anno mon-
lia, 2008). Ci sono anche due diale dell’astronomia, il Centro
viaggi impossibili alla scoperta studi e ricerche Serafino Zani e
del cosmo, nell’infinitamente l’Unione Astrofili Bresciani or-
piccolo con Viaggio incredibile ganizzano due corsi dedicati ri-
(GB, 2008) e nell’infinitamente spettivamente all’uso del
lontano con Viaggio al centro di telescopio e ai buchi neri. Il
un buco nero (Francia, 2008). primo si svolge nei lunedì sera,
a partire dal 9 marzo, alle ore
Perché Vedere la Scienza non 20:30, presso il Museo di
manca di celebrare anche il scienze naturali. Il seminario
2009 Anno Internazionale divulgativo dedicato ai buchi
sulla Terra e sulla sua evolu- dell’Astronomia a 4 secoli neri avrà invece inizio nella
zione? Tra i titoli, il curioso e dalle prime osservazioni di Ga- stessa sede giovedì 2 aprile. Il
divertente Specie di specie lileo, e 40esimo anniversario calendario completo di tutte 9
(Francia, 2008), per la prima dallo sbarco sulla Luna del lu- queste iniziative può essere
volta in Italia. glio 1969. consultato nel sito www.astro-
Ma il tema ha affascinato In una simbolica sintesi tra filibresciani.it
anche grandi firme del cinema, evoluzione e viaggi nello spa-
tra cui Peter Greenaway, a cui zio, il Festival chiuderà la setti- In quattro sedi di Brescia e Lu-
il programma fa un omaggio mana con Wall-E (USA, 2008). mezzane (aprile 2009)
con i suoi Darwin (1992) e Lo La manifestazione propone un QUATTRO VIAGGI CON LA
zoo di venere (1985). programma mattutino e pome- SCIENZA
Per gli appassionati di altre te- ridiano con documentari, film e Laboratori e corsi per i giovanis-
matiche ecco qualche altra an- video a carattere scientifico simi e per tutte le età.
ticipazione di Vedere la della più recente produzione, La Valle di Mompiano, il Museo
Scienza. Four Wings and a Pra- provenienti da molti Paesi del di scienze naturali, il Castello di
yer (Francia, 2007) un poema mondo. Brescia e il Museo delle costella-
su natura e mistero della mi- zioni di Lumezzane sono le sedi
grazione della farfalla monarca, Il programma completo è su in provincia di Brescia nelle
raccontato da Kristin Scott www.brera.unimi.it/festival quali, a partire da aprile,
Thomas (volto noto del grande per ulteriori informazioni: avranno luogo numerosi appun-
schermo). Hear and Now (USA, vederelascienza@unimi.it tamenti sulla natura e sulla
2007) è la storia di una coppia Vedere la Scienza Festival scienza per i giovanissimi e le
di coniugi anziani sordi che, Istituto di Fisica Generale famiglie. Gli incontri sono tutti
dopo una vita nel silenzio, si Applicata - Università degli ad ingresso libero e sono orga-
sottopongono a un’operazione Studi di Milano - Via Brera 28 - nizzati dall’Unione Astrofili Bre-
per riacquisire l’udito. 20121 Milano sciani e dal Centro studi e
Tra gli altri inediti l’eterna lotta Tel. 02 50 314 680 ricerche Serafino Zani.
tra uomo e microbi prende Fax 02 50 314 686 Si inizia sabato 4 aprile, alle 16,
forma in L’avventura degli anti- e-mail: nell’infopoint “Casa della na-
biotici (Francia, 2008). Le in- vederelascienza@unimi.it tura” di via Resolino 4, a Mom-
dagini sulla forma dell’universo Tel. 02 50 314 680; e-mail: ve- piano, con “Scienza Viva nella
e l’enigmatica storia del mate- derelascienza@unimi.it Valle di Mompiano” (Parco delle

numero 4 - marzo 2009 l ASTROFILO



mondo astrofilo

Colline di Brescia), che propone ATTIVITA’ DI INTERESSE (Bergamo), Caserta, Catania,


esposizioni naturalistiche e os- NAZIONALE Crespano del Grappa (Treviso),
servazioni al microscopio. Alle Crotone, Ferrara, Firenze, Foli-
ore 15, in via Fontane 48, è GIORNATA DEI PLANETARI gno, Genova (itinerante), Lecco,
anche prevista una visita gui- Domenica 22 marzo avrà luogo Livorno, Lumezzane (Brescia),
data alla fonte di Mompiano. La l’annuale Giornata dei Planetari, Marina di Carrara, Milano, Mira
manifestazione è promossa dal l’evento principale dei “cieli arti- (Venezia), Modena, Napoli
Coordinamento dei gruppi ficiali” nelle cui spettacolari sale (Città della Scienza), Padova (in
scientifici bresciani. Queste atti- viene simulato il vero aspetto progetto), Parma (itinerante),
vità anticipano quelle che si del firmamento. Lo schermo Perugia, Pisa, Prato, Ravenna,
svolgeranno per i bambini du- emisferico delle decine di strut- Roma (Museo della Civiltà Ro-
rante il centro estivo, in pro- ture esistenti in tutta Italia ci mana), Reggio Calabria, Rocca
gramma a giugno nel fresco restituirà quel cielo rubato dalle di Cave (Roma), Roccapalumba
bosco della Valle di Mompiano. luci artificiali visibile solo nei (Palermo), Rovigo, Saint Bar-
Un altro appuntamento da non luoghi più bui. Lo spettatore thélemy (Aosta), Saltara (Pe-
perdere è quello di domenica 5 sarà accolto da una moltitudine saro-Urbino), San Giovanni in
aprile, ore 15:30, con la caccia di stelle e dalla scia biancastra Persicelo (Bologna), Torino (Os-
al tesoro nel Giardino botanico della Via Lattea. servatorio di Pino Torinese),
della Montagnola, sul versante La Giornata dei Planetari, che Trento, Treviso, Trieste e Vene-
nord del Castello di Brescia. dalla metà degli Anni Novanta è zia Lido. L’elenco completo dei
Martedì 7 aprile, alle ore 21, diventato un appuntamento di planetari lo si può richiedere
riaprirà inoltre l’Osservatorio interesse internazionale, ha lo all’Associazione dei Planetari
10 astronomico Serafino Zani (colle scopo di far conoscere al pub- Italiani (tel. 030 872 164), che
San Bernardo, Lumezzane), ac- blico di ogni età dove si trovano ha sede a Lumezzane (Brescia)
cessibile fino a ottobre tutti i queste cupole sotto le quali presso il Centro studi e ricerche
martedì, tranne l’ultimo martedì viene ricreata la magia del cielo Serafino Zani.
del mese, sempre alle ore 21. notturno. L’elenco dei planetari italiani è
Infine da giovedì 2 aprile, ore Quando le luci della sala plane- disponibile anche nelle pagine
20:30, presso il Museo di tario si spengono e gli occhi del sito www.planetaritaliani.it.
scienze naturali, avrà inizio il degli spettatori si sono adattati
seminario divulgativo dedicato al buio, appaiono ad una ad MEETING DEI PLANETARI
ai buchi neri. Il calendario com- una, dalle più brillanti alle più ITALIANI
pleto di tutte queste iniziative deboli, le stesse stelle che pos- Domenica 19 aprile a Napoli si
può essere consultato nel sito siamo ammirare nel cielo vero, svolgerà il XXIV Meeting dei
www.astrofilibresciani.it ma in numero assai maggiore. Planetari Italiani, tra il pomerig-
Sembra di scoprire un gio di sabato 18 aprile e la gior-
AAAV cielo che non c’è, es- nata di domenica 19 aprile
sendo così diverso da 2009, presso la “Città della
come abitualmente lo Scienza” di Napoli per iniziativa
vediamo nei cieli ur- dell’Associazione dei Planetari
bani velati da smog e Italiani. Tutte le informazioni re-
luci inutilmente di- lative al meeting verranno ag-
sperse verso l’alto. giornate nelle news del sito
Sono numerose le lo- www.planetaritaliani.it.
calità dove si trovano Ulteriori informazioni si possono
dei planetari. Ne se- richiedere all’Associazione dei
gnaliamo solo alcune Planetari Italiani, c/o Centro
tra le oltre 130 esi- Studi e Ricerche Serafino Zani,
stenti in Italia: Amelia via Bosca 24, 25066 Lumezzane
(Terni), Bedonia (BS), tel. 030/872164, fax
(Parma), Bologna, 030/872545, e-mail: osservato-
Brembate di Sopra rio@serafinozani.it.

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e gli affetti di un gigante del VHUYD]LRQHGHOFLHORQRWWXUQR VXOOD/XQDLQTXHVWRVSHWWDFR JUDPPD%%&FLSHUPHWWHGL HSLVRGL,O%LJ%DQJHO¶RULJLQH
SHQVLHURULFRVWUXHQGRLPRPHQWL destinata non soltanto agli ODUHSURJUDPPD%%&YHQJRQR DPPLUDUHODQRVWUDVWHOODSL GHOO¶8QLYHUVR/¶8QLYHUVR
FKLDYHGHOODVXDELRJUD¿DFKH DVWUR¿OLPDDQFKHDTXDQWLYR DSSURIRQGLWLTXHVWLHGDOWUL YLFLQDFRPHPDLSULPDG¶RUD FRPHWHPHWHRULWLHEXFKLQHUL
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della luna e dei pianeti. FDUDWWHULVWLFKHGHJOLRJJHWWLFKH DIIDVFLQDQWHFRPSDJQDGL DOOHPRGHUQLVVLPHVRQGH pianeti.
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,O '9' FRPSOHWD LO VLVWHPD VRODUH SUHQGHQGR LQ FRQVLGHUD]LRQH L SLDQHWL HVWHUQL Gli asteroidi, Giove, VHOOHUHGLWRULDOHTXHVWD QHULLPLVWHULGHOFRVPROD
Saturno, Urano e Nettuno, Plutone, Le comete e la fascia di Oort. SURGX]LRQHGHVFULYHLQPRGR WHRULDGHOODUHODWLYLWj¿QR
VHPSOLFHHFRLQYROJHQWHH DOOHPRGHUQHULFHUFKHGHJOL
L’ESPLORAZIONE SPAZIALE - CDV 6135 Durata: 60’ FRQODUJRLPSLHJRGLFRPSXWHU DVWURQRPLGHO;;,VHFROR
Il DVD è suddiviso in 6 capitoli: Le costellazioni, Seimila anni di scoperte, L’uomo nello spazio, 6SHWWDFRODULLPPDJLQLGDLSL
JUD¿FDO¶DIIDVFLQDQWHPRQGR
Satelliti all’opera, Navette e stazioni orbitanti, L’origine della vita sulla Terra. GHOOD¿VLFD,O¿OPDWRGD¶ è SRWHQWLWHOHVFRSLHGHODERUD]LR
NASCITA ED EVOLUZIONE DEL COSMO - CDV 6136 - Durata: 70’ SUHVHQWDWRGD%ULDQ*UHHQH QLLQFRPSXWHUJUD¿FDGHVFUL
Il DVD è suddiviso in 7 capitoli: il Big Bang e l’espansione dell’universo, La nascita e la morte del- SURIHVVRUHDOOD&ROXPELD8QL YRQROHSLLPSRUWDQWLVFRSHUWH
le stelle, Galassie e buchi neri, La radioastronomia e i telescopi spaziali, Il futuro dell’universo. YHUVLW\HGha vinto numerosi DVWURQRPLFKHHGLOOXVWUDQRL
premi internazionali. SULQFLSDOLIHQRPHQLFHOHVWL

COME ORDINARE
COME ORDINARE: 'HVLGHURRUGLQDUHL
seguenti DVD:
Invia un fax:
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Manda una e-mail:
03 info@astropublishing.com
09 82 29 68 ___________________
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Astro Publishing di Pirlo L.
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mondo astrofilo

DEL SISTEMA SOLARE” Vs. spotting scope”


Gruppo Astrofili Conferenza, accompagnata da Osservazione della Luna e
Lariani - conferenze immagini computerizzate, “sfida” fra telescopi e spotting
a cura di Mauro Broggi, Fabio scope, i cannocchiali per l’os-
Marchi e Walter Scarpone sulle servazione della natura che
MARZO 2009 nuove foto del Sistema Solare sempre più spesso vengono
Venerdì 6 marzo: OSSERVA- inviateci dalle sonde automati- utilizzati in campo astronomico.
ZIONE PUBBLICA “LE GEMME
DEL CIELO DI PRIMAVERA”
Presso il Centro Civico di Sol-
zago sarà possibile assistere a
una proiezione del planetario
per conoscere il cielo di prima-
vera. Terminata la proiezione si
potrà osservare con i telescopi
all’esterno della struttura.
Inizio alle ore 21:15 presso
il Centro Civico Rosario Livatino
di Tavernerio.
Venerdì 20 marzo:
CONFERENZA “IL PLANETARIO
VIRTUALE”
12 Conferenza, accompagnata da
immagini computerizzate, a
cura di Marco Papi, sull’uso del
software astronomico per po-
tersi orientare in cielo e poter
organizzare le proprie osserva-
zioni in maniera professionale.
Inizio alle ore 21:15 presso il
Centro Civico Rosario Livatino di
Tavernerio.

APRILE 2009 che negli ultimi anni. Soci e simpatizzanti sono invi-
Venerdì 17 aprile: CONFE- Inizio alle ore 21:15 presso il tati a partecipare con i loro
RENZA “LA STAGIONE 2009 Centro Civico Rosario strumenti.
FRA LE STELLE SUL MONTE Livatino di Tavernerio. Inizio alle ore 21:30 c/o il
CALBIGA” Sabato 23 maggio: OSSERVA- Centro Civico Rosario Livatino
Tradizionale conferenza, a cura ZIONE PUBBLICA presso di Tavernerio.
di Luca Parravicini, di apertura l’osservatorio “Monte Calbiga” Per tutte le iniziative, in caso
della nuova stagione osserva- (Lenno). di maltempo proiezione di dia-
tiva per la specola del Monte Prima apertura ufficiale, per la positive.
Calbiga, con presentazione stagione 2009, interamente
degli appuntamenti in calen- dedicata all’osservazione degli Gruppo Astrofili Lariani
dario. oggetti del profondo cielo pri- Sede: Via Risorgimento 21,
Inizio alle ore 21:15 presso il maverile, mentre quelli estivi c/o Centro Civico Rosario Liva-
Centro Civico Rosario Livatino ci terranno compagnia fino al tino, 22038 Tavernerio (CO).
di Tavernerio. termine dell’osservazione. Ini- Tel: 328 097 6491 (dal lunedì
zio osservazioni ore 21:00, al venerdì dalle 9 alle 21),
MAGGIO 2009 appena buio. e-mail:
Venerdì 8 maggio: CONFE- Venerdì 29 maggio: OSSERVA- astrofili_lariani@virgilio.it
RENZA “LE NUOVE FRONTIERE ZIONE PUBBLICA “Telescopi sito:www.astrofililariani.org

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
mondo astrofilo

Ass. Astrofili Alta Astrofili Frentani - 1° mia: Orientamento e coordinate.


Venerdì, 20 marzo, ore 18:00
Valdera - conferenze Corso di Astronomia
Corso di introduzione all’astrono-
mia: Il telescopio – ottiche e
Programma Il Gruppo Astrofili Frentani montature.
incontri AAAV organizza per la prima volta Venerdì, 27 marzo, ore 18:00
marzo-aprile un corso di astronomia per Corso di introduzione all’astrono-
2009. avvicinare persone di ogni età a mia: Approccio pratico all’uso del
La AAAV, Ass.ne questa affascinante branca telescopio.
Astrofili Alta Valdera di Pec- scientifica. Il corso si terrà Venerdì, 3 aprile, ore 18:00
cioli (PI) comunica il calenda- presso la nostra sede riunioni Corso di introduzione all’astrono-
rio dei prossimi incontri a in viale Sant’Antonio a Lan- mia: L’Universo vicino – il Si-
tema che si svolgeranno ciano, presso la casa religiosa stema Solare.
presso l’Osservatorio Astrono- Antoniano di fianco alla chiesa di Venerdì, 10 aprile, ore 18:00
mico di Libbiano di Peccioli Sant’Antonio. Il corso si articola Corso di introduzione all’astro-
(PI) con inizio alle ore 21:15 in sei lezioni di astronomia, della nomia: L’Universo vicino – Co-
(ingresso libero). durata di circa un’ora, adatte ad smologia.
Chiunque fosse interessato ogni livello di preparazione che
alle attività del gruppo può si terranno il venerdì pome-
contattare la AAAV ai numeri riggio alle ore 18:00. Data la
340 591 5239 e 347 468 particolarità del corso, e per una
2035. migliore fruizione dello stesso,
sono ammesse un numero limi- 13
Giovedì 12 marzo 2009 tato di persone per cui occorre
LUCI ED OMBRE TRA LE registrarsi.
STELLE
Polveri e nebulose a rifles- Iscrizione ai corsi
sione. Serata dedicata all’ela- La quota di partecipazione al
borazione delle immagini corso di astronomia è di € 20,00.
digitali del profondo cielo (a La quota comprende le lezioni
cura di Gimmi Ratto). teoriche e quelle pratiche al tele-
scopio. Inoltre gli argomenti sa-
Giovedì 9 aprile 2009 ranno trattati, in maniera chiara
DEEP IMPACT !! e dirette, dai soci del Gruppo
Dalla fantasia alla realtà: da Astrofili e verranno fornite ai
Tunguska alla SL9, i crateri da partecipanti le dispense in for-
impatto sul nontro pianeta (a mato elettronico. Ulteriori informazioni sul sito
cura di Paolo Bacci). www.gaf97.it. Per qualsiasi chia-
Per ulteriori informazioni sulle Lezioni in programma rimento è possibile contattare il
nostre attività potete visitare i Venerdì, 6 marzo, ore 18:00 presidente Nico Di Rocco
siti: Corso di introduzione all’astrono- (368 369 1175) o il vice
www.astrofilialtavaldera.com mia: Costellazioni. presidente Americo Bonanni
www.valdera.org e www.pro- Venerdì, 13 marzo, ore 18:00 (347 930 5981), oppure scrivere
gettopeccioli.org Corso di introduzione all’astrono- un’email al direttivo@gaf97.it

Astrofili! questo spazio è a vostra disposizione, inviateci i calendari delle vo-


stre iniziative, i vostri programmi osservativi e didattici, le foto dei vostri os-
servatori, planetari, strumenti vari, pubblicheremo tutto su queste pagine.
Inviate a: mondo@astropublishing.com

numero 4 - marzo 2009 l ASTROFILO



mondo astrofilo

COSMOS 2009
Viaggio alla scoperta
dell’Universo

Per tutto il 2009, proclamato dal-


l’UNESCO come anno internazio-
nale dell’Astronomia, si svolgerà
in Veneto, a Montebelluna, la
grande mostra didattica di Astro-
nomia Cosmos 2009. Essa sarà
ospitata dal Museo di Storia Na-
turale e Archeologia di Montebel-
luna, tra le cento migliori
istituzioni pubbliche italiane, ci-
tata dal Ministero per la pubblica
amministrazione e l’innovazione
(prima per il Veneto) come
esempio di innovazione e moder-
nizzazione.
La mostra illustra le conoscenze
attuali sulla struttura, l’origine e
14 l’evoluzione del cosmo, grazie ai
testi del nastro grafico, ai modelli
tridimensionali con piccoli esperi- esplorazione spaziale ci saranno nonna/o e nipote (solo dal mar-
menti, all’uso di elettronica e di modelli di sonde spaziali e tele- tedì al venerdì): 4,00 €. - Ogni
tecniche multimediali, alla sug- scopi, inclusa una tuta spaziale nipote aggiunto: 1,00 €
gestione di luci e immagini della indossabile.
nostra Via Lattea. Il visitatore La mostra Cosmos 2009 sarà CATALOGO
che ama le esperienze interattive inaugurata sabato 22 novembre Cosmos. Viaggio alla scoperta
troverà gli esperimenti “quanto 2008 e durerà fino al 31 dicem- dell’Universo.
pesi sugli altri pianeti?”, “quanto bre 2009 restando aperta tutti i
è calda una stella”, “come vedo il giorni della settimana per il pub- INGRESSI RIDOTTI PER LE SCUOLE
cielo stanotte?” o si perderà nella blico e le scuole. Ridotto scolaresche: 2,50 €
realtà virtuale con occhiali-video Visita guidata: 50,00 € + bi-
con cui navigare nella galassia in Informazioni varie glietto d’ingresso ridotto.
3D, muovendo un joystick o pe- Museo di Storia Naturale e Ar- Pacchetto speciale scuole (visita
dalando su una cyclette per imi- cheologia di Montebelluna - Via guidata + laboratorio): 70,00 €
tare il viaggio del fotone dal Sole Piave 51, 31044 Montebelluna + biglietto d’ingresso ridotto.
alla Terra. Chi ama la sugge- (TV) tel. 0423 300 465 - fax Ogni laboratorio didattico ag-
stione si troverà nello spazio al- 0423 602 284. Orario d’aper- giuntivo: 30,00 €
l’interno “sala delle domande e tura: tutti i giorni ore 9:00- PRENOTAZIONI presso: Segrete-
dei numeri”, vedrà sé stesso 12:00 e 14:30-18:00. ria MAM (Musei Alta Marca)
pieno di luci in “siamo fatti di Chiuso lunedì e nei giorni di Na- presso il Museo di Storia Natu-
stelle” o camminerà su un pavi- tale, Capodanno e Pasqua, del 1° rale e Archeologia di Montebel-
mento con stampato il cielo au- maggio, del 2 giugno, del 15 luna, dal lunedì al venerdì dalle
strale, sotto una grande cupola agosto e del 1° novembre. 9:00 alle 13:00.
luminosa con l’immagine del BIGLIETTO D’INGRESSO Tel. 0423 602 271
cielo boreale. Chi ama gli appro- Intero: 5,00 € - Ridotto: 3,00 € Fax 0423 602 284
fondimenti troverà i dettagli nei Pacchetto famiglia (2 adulti e 3 E-mail:didattica@museomonte-
pannelli e nel libro/catalogo. ragazzi al di sotto dei 18 anni): belluna.it
Nella sala dell’astronomia ed 12,00 € - Speciale offerta www.museomontebelluna.it

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
mondo astrofilo

Il cielo in una notte stellata è


Un libro di mitologia un suggestivo palcoscenico in
per tutti gli astrofili cui si esibiscono eroi e divinità,
protagonisti di leggende lon-
tane nel tempo.
Nell’ambito delle iniziative per L’idea che si è voluta percor-
l’anno dell’astronomia, segna- rere attraverso questo libro è
liamo un interessante libro a quella di coniugare il racconto
carattere mitologico-astrono- dei principali miti greci e ro-
mico, scritto da Filomena Mon- mani con la descrizione delle
tella e Franco Ruggieri. Si costellazioni visibili nei nostri
intitola Gli dèi e le stelle. Un cieli e dei pianeti del Sistema
affascinante viaggio tra mitolo- Solare.
gia e astronomia. L’impianto narrativo, agile e
Si tratta di un libro di narrativa scorrevole, ripercorre il formi-
per gli alunni della scuola se- dabile catalogo degli dèi e degli
condaria di primo grado, ma la eroi del mondo antico.
cui lettura non è certo vietata Con i suoi racconti, nonno
ai più grandi, che spesso e vo- Paolo parla delle marachelle di
lentieri ignorano il fascino dei Zeus e delle estenuanti fatiche
racconti mitologici e come que- di Ercole, e poi ancora di Afro-
sti siano traslati sulla volta ce- dite, Apollo, Callisto, facendoli mente avviato alla conoscenza
leste. Il libro, infatti, permette rivivere con straordinaria effi- dei fondamenti dell’astronomia 15
di conoscere più da vicino gli cacia attraverso alcune delle attraverso una delle pratiche
elementi del cielo, presentando vicende che li vedono protago- che più di tutte ha da sempre
prima un racconto mitologico nisti, a partire dai nomi degli affascinato l’essere umano:
legato ai pianeti e alle stelle, astri. Il lettore è così condotto l’osservazione del cielo not-
approfondendo poi, o contem- alla scoperta del ricchissimo turno.
poraneamente, alcuni elementi immaginario mitologico greco- I racconti sono corredati da
astronomici. romano e contemporanea- mappe per riconoscere le co-
stellazioni e brevi schede
astronomiche che riassumono
le principali caratteristiche dei
pianeti.
Ciascun capitolo contiene inol-
tre una scheda didattica che
include strumenti per la com-
prensione del testo, esercita-
zioni linguistiche, spunti per la
riflessione e per la produzione
scritta e orale.
Completa l’opera un poster (a
sinistra) raffigurante perso-
naggi mitologici, elementi di
astronomia e riferimenti ai
principali osservatori astrono-
mici presenti sul territorio na-
zionale.
Chi desidera maggiori informa-
zioni può fare riferimento al
sito dell’editore, all’indirizzo
www.ondaedizioni.it .

numero 4 - marzo 2009 l ASTROFILO



articoli

L’astronomia delle
onde gravitazionali
Si sta aprendo una nuova fi-
nestra sull’universo, quella
delle onde gravitazionali,
che tutto investono e tutto
deformano, anche se rile-
vare i loro infinitesimi ef-
fetti è ai limiti dell’attuale
tecnologia.
16
di Gianfranco Benegiamo

La teoria della relati-


vità generale inter-
preta la gravità come
una distorsione dello
spazio-tempo causata
dalla massa.
[Denver Museum of
Nature & Science]

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
articoli

Nei laboratori del-


l’Istituto Nazio-
nale di Fisica
Nucleare di Le-
gnaro, in provin-
cia di Padova, il
sensore realiz-
zato nell’ambito
del Progetto AU-
RIGA tenta di ri-
velare le onde
gravitazionali uti-
lizzando una
barra risonante
raffreddata con
elio liquido.
[INAF]

17

A ccedere a regioni dello spettro elet-


tromagnetico situate oltre il visibile,
partendo dalle onde radio per arrivare
mette di dare accesso a molte sorpren-
denti scoperte.
I rivelatori di onde gravitazionali, intorno
sino ai raggi gamma, nonché rivelare al cui perfezionamento oggi lavorano nu-
particelle elementari (raggi cosmici e merosi gruppi di ricerca in tutto il mon-
neutrini), negli ultimi decenni ha per- do, oltre all’eventuale rivelazione di fe-
messo di acquisire conoscenze altrimenti nomeni ancora sconosciuti potrebbero
inimmaginabili sul funzionamento del- fornire importanti informazioni su alcuni
l’universo. Fotoni e particelle sono i mes- singolari oggetti astrofisici: tra questi
saggeri celesti che custodiscono alcuni basterà rammentare supernovae, stelle
segreti fondamentali della natura, ma gli di neutroni e sistemi binari formati da
ostacoli superati prima di raggiungere la oggetti molto densi.
Terra spesso alterano la leggibilità delle Sondare le condizioni presenti 380 000
informazioni da essi trasportate. Scru- anni circa dopo il Big Bang è reso possi-
tare il cielo attraverso queste “finestre”, bile dalla radiazione cosmica di fondo; gli
raccogliendo dati differenti sulla mede- studi sulla nucleosintesi primordiale
sima realtà fisica, permette di costruire spingono questo limite intorno a tre mi-
un modello cosmico tanto meglio definito nuti dall’origine dello spazio e del tempo;
quanto maggiore è il loro numero. Ciò il fondo cosmico di neutrini promette di
spiega il notevole impegno dedicato allo arrivare a circa un decimo di secondo;
sviluppo di un telescopio a onde gravita- mentre le fluttuazioni dell’ipotizzato
zionali, probabilmente la frontiera più fondo cosmico di onde gravitazionali po-
avanzata in questa direzione, che pro- trebbero addirittura rivelare quali condi-

l ASTROFILO
numero 4 - marzo 2009 ’
articoli

zioni esistevano poco dopo il termine del mente differenti contraddistinguono i


periodo inflazionario, dominato da una due tipi di radiazione: generalmente le
espansione rapidissima, quando erano onde elettromagnetiche sono la disordi-
trascorsi circa 10-24 secondi dalla nascita nata sovrapposizione di emissioni rila-
dell’universo.

Secondo Albert Einstein,


qui raffigurato nel monu-
mento situato di fronte
alla National Academy
of Sciences di Washin-
gton, accelerando una
massa si producono
onde gravitazionali che
viaggiano in ogni dire-
zione alla velocità
della luce.

La più debole delle


forze conosciute
Nel corso dei millenni le
ipotesi sulla forza gravi-
tazionale si sono evolute
18 partendo dalla spiega-
zione di Aristotele, secondo il quale gli sciate dagli atomi (o da elettroni liberi),
oggetti cadono al suolo perché quello è mentre le onde gravitazionali sono pro-
il loro posto naturale, passando più di tre dotte dal moto coerente di un numero
secoli addietro per la legge universale di enorme di particelle. Ma le alterazioni
Isaac Newton, e arrivando poi alla teoria dello spazio-tempo causate dai più vio-
della relatività generale di Albert Ein- lenti fenomeni astrofisici, come ad
stein, che interpreta la gravità come una esempio le supernovae o la fusione (coa-
distorsione dello spazio-tempo causata lescenza) di buchi neri, sfuggono ancora
dalla massa. agli strumenti di misura.
L’ipotesi di Einstein consentì di spiegare Circa trent’anni addietro, Russel Hulse e
l’anomala rotazione del perielio di Mer- Joseph Taylor scoprirono, analizzando il
curio (il punto in cui il pianeta è più vi- comportamento della pulsar binaria de-
cino al Sole), ma soprattutto di nominata PSR 1913+16, la più impor-
prevedere l’influenza esercitata dalla tante prova indiretta a favore delle onde
massa sulla propagazione della luce e gravitazionali e per tale motivo nel 1993
sullo scorrere del tempo segnato dagli furono insigniti del Premio Nobel. Osser-
orologi. Queste conseguenze sono state vando la diminuzione del periodo orbi-
ampiamente verificate sperimental- tale, intorno a 76 milionesimi di secondo
mente, mentre attende ancora una defi- ogni anno, giunsero alla conclusione che
nitiva conferma l’esistenza delle onde corrispondesse quasi esattamente al-
gravitazionali. l’energia rilasciata sotto forma di onde
Accelerando una massa, secondo quanto gravitazionali dall’insolito sistema bina-
previsto da Einstein, si dovrebbero pro- rio. La radiazione emessa, infatti, sottrae
durre onde gravitazionali che viaggiano continuamente piccole quantità di ener-
in ogni direzione alla velocità della luce: gia e ciò riduce progressivamente la di-
il fenomeno è analogo alla formazione di stanza media tra gli oggetti coinvolti.
radiazione elettromagnetica quando par- Secondo le previsioni, l’intensità delle
ticelle elettricamente cariche subiscono onde gravitazionali provenienti dal si-
un’accelerazione. Caratteristiche radical- stema binario PSR 1913+16, formato da

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
articoli

La pulsar PSR1913+16 sente di concludere che la pulsar percorre in 7,75


ore un’orbita piuttosto eccentrica attorno al centro di
Russell Hulse e Joseph Taylor scoprirono nel 1974, massa condiviso con un compagno silenzioso nel
utilizzando il radiotelescopio costruito in una depres- campo delle onde radio. Questa sequenza di impulsi
sione naturale presso Arecibo, la prima pulsar ap- offre anche il modo per stabilire che la separazione
partenente a un sistema binario. Le pulsar sono tra le due stelle, entrambe di massa pari a circa 1,4
stelle molto dense, dove le pressioni in gioco sono volte quella del Sole, varia tra 1,1 e 4,8 raggi solari:
tanto elevate da ricom- il ritardo di circa 3 secondi, accumulato quando la
binare elettroni e pro- pulsar passa dal punto più vicino alla Terra a quello
toni per formare neu- più lontano, fornisce indicazioni sul fatto che lungo
troni: nel raggio di 10 la linea di vista l’orbita misura 1 milione di km.
km questi oggetti rac- Le condizioni esistenti in questo singolare sistema
chiudono una quantità astrofisico permettono di osservare effetti relativistici
di materia paragonabile piuttosto marcati: la precessione del periastro, infatti,
a quella presente nel raggiunge 4 gradi per anno e questo è un valore
Sole. Ruotando rapida- enorme se confrontato con i 43 secondi d’arco ac-
mente attorno al pro- cumulati dal perielio di Mercurio nel corso di un se-
prio asse, le stelle di colo. Come dicevamo, la regolare emissione radio
neutroni emettono un rende la pulsar paragonabile a un orologio molto
fascio radio altamente preciso, ma gli effetti relativistici dovuti alle forti va-
direzionale: i radiotele- riazioni del campo gravitazionale rallentano la suc-
scopi ricevono da que- cessione degli impulsi emessi durante il passaggio
ste sorgenti un impulso al periastro e l’accelerano in prossimità dell’afastro
ogni volta che il fascio, (o apoastro). Nell’arco di oltre tre decenni le misure
simile a quello di un eseguite su PSR1913+16 permettono di confer- 19
faro, ritorna a puntare mare una riduzione del periodo orbitale, pari a 76
verso la Terra. La sco- milionesimi di secondo ogni anno, quasi esatta-
perta dei due astronomi mente equivalente all’energia che secondo la teoria
si dimostrò di grande utilità, mettendo a disposizione sarebbe emessa sotto forma di onde gravitazionali.
un segnale periodico quasi costante e condizioni fi- Un altro sistema binario molto interessante, sco-
siche soggette a rilevanti effetti relativistici, per di- perto pochi anni addietro e denominato PSR J0737-
I punti riportati mostrare indirettamente l’esistenza delle onde 3039, è formato da due pulsar capaci entrambe di
su questo gra- emettere segnali radio che si ripetono, rispettiva-
gravitazionali previste da Albert Einstein.
fico indicano il mente, dopo intervalli di 23 e 2,7 millisecondi.
La stella di neutroni scoperta da Hulse e Taylor,
ritardo osser-
denominata PSR1913+16 per- L’avanzamento del periastro os-
vato nel pas-
ché situata nella costellazione servato in questo sistema, carat-
saggio al peri-
dell’Aquila a 19h13m di ascensione terizzato da un periodo orbitale di
astro della
retta e circa 16° di declinazione 2,4 ore, raggiunge circa 17 gradi
PSR
nord, ruota attorno al proprio asse l’anno: un valore oltre quattro volte
1913+16,
17 volte ogni secondo: una pro- superiore a quello misurato per la
mentre la
linea continua prietà molto importante di questa pulsar di Hulse-Taylor. Il favore-
indica l’anda- pulsar è legata al fatto che il pe- vole orientamento, derivante dal
mento calco- riodo dell’impulso radio risulta es- fatto che il piano orbitale è quasi
lato per un sere estremamente stabile. parallelo alla linea di vista, con-
sistema che Secondo le misure eseguite, oc- La precessione del periastro sente di determinare con elevata
emette onde correrà oltre un milione di anni per della pulsar PSR 1913+16 rag- precisione il ritardo attribuito al-
gravitazionali aumentare del 5% circa il periodo giunge 4 gradi per anno, men- l’emissione di onde gravitazionali:
in accordo del segnale: la pulsar in que- tre la precessione del perielio le misure hanno verificato che il
con la teoria stione, pertanto, può essere usata di Mercurio è pari a solo 43 se- comportamento del sistema PSR
della relatività come un segnatempo estrema- condi d’arco in un secolo. J0737-3039 si scosta di appena lo
generale. mente preciso (capace di compe- 0,1% da quanto prevede il mo-
[Joel M. Wei- tere coi migliori orologi) per studiare le caratteristiche dello teorico. Sistemi binari formati da almeno una
sberg e del singolare sistema. stella di neutroni, pertanto, mettono a disposizione
Joseph H. Esaminando i dati raccolti è evidente che gli impulsi la principale prova indiretta sull’esistenza delle
Taylor] radio anticipano oppure ritardano, sempre con inafferrabili (forse solo ancora per poco) onde gra-
grande regolarità, rispetto al valore medio: ciò con- vitazionali.

l ASTROFILO
numero 4 - marzo 2009 ’
articoli

due stelle molto dense con periodo orbi- mentre quelle gravitazionali modificano
tale di appena 7,75 ore, sarebbe vari or- la struttura stessa dello spazio-tempo.
dini di grandezza inferiore alla sensibilità Le prime interagiscono con il mezzo in-
limite dei migliori rivelatori attualmente terstellare attraversato, fornendo infor-
disponibili. mazioni sullo stato di quest’ultimo e
dell’oggetto da cui pro-
vengono: le seconde, in-
vece, viaggiano senza
subire condizionamenti e
trasportano dati relativi
soprattutto allo stato di-
namico della sorgente.
L’intensità della radiazione
gravitazionale diminuisce
in misura direttamente
proporzionale alla distanza,
mentre quella luminosa si I rivelatori di
affievolisce col quadrato onde gravita-
del cammino percorso. zionali potreb-
Ciò significa, pertanto, che bero dare
raddoppiando la sensibilità importanti in-
dei rivelatori di onde gravi- formazioni su
tazionali è possibile inda- supernovae
gare volumi di universo come quella
20 che ha dato
otto volte maggiori.
origine alla ne-
Radiazioni con lunghezze
bulosa Gran-
d’onda molto più piccole chio.
rispetto alle dimensioni [NASA/HST
della sorgente, come ac- Team]
cade con la luce visibile,
consentono di ottenere
Onde a confronto immagini dettagliate dell’oggetto da cui
La luce è un’onda trasversale, dove i vet- provengono. Usando invece la radiazione
tori elettrico e magnetico oscillano per- gravitazionale a cui si potrà verosimil-
pendicolarmente, sia tra loro sia rispetto mente accedere in un prossimo futuro,
alla direzione di propagazione. Cariche caratterizzata da lunghezze d’onda con-
elettriche in movimento da un’estremità frontabili o superiori alle dimensioni del
all’altra di un conduttore metallico, come sistema astrofisico da cui provengono,
ad esempio accade nelle antenne dei te- sarà difficile definire i contorni e in alcuni
lefoni cellulari, generano onde elettro- casi persino la posizione della sorgente.
magnetiche che si allontanano alla ve- A differenza dei telescopi tradizionali, ca-
locità della luce. paci di raccogliere la radiazione prove-
Una particella elettricamente carica, per niente da regioni anche minuscole del
contro, oscilla quando è sottoposta al- cielo, i rivelatori di onde gravitazionali ri-
l’azione della radiazione elettromagne- cevono segnali da ogni direzione: oc-
tica: qualcosa di analogo capita alle corre pertanto collegare più strumenti
masse che variano periodicamente la insieme per determinare, utilizzando i ri-
loro distanza reciproca quando sono in- tardi registrati all’arrivo del segnale,
vestite da onde gravitazionali. Nono- dove si trova la massa accelerata emit-
stante questa analogia, i due tipi di tente.
radiazione si differenziano profonda- Fonti particolarmente vigorose di onde
mente perché le onde elettromagnetiche elettromagnetiche, infine, probabilmen-
viaggiano attraverso lo spazio-tempo, te producono onde gravitazionali molto

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
articoli

Il passaggio di La radiazione gravita-


onde gravita- zionale proveniente
zionali, per- da sistemi binari, co-
pendicolari al me ad esempio quelli
piano conte- contenenti stelle di
nente un neutroni o buchi neri,
anello circolare
genera increspature
di masse, pro-
duce le distor- dello spazio-tempo la
sioni mostrate cui ampiezza è diret-
dalla figura, a tamente proporzio-
seconda che nale alla massa degli
abbiano pola- astri coinvolti, mentre
rizzazione Più deboli, mentre oggetti con modesta emis- varia in misura inversa al semiasse mag-
(+) o Per (x). sione luminosa dovrebbero essere in- giore della loro orbita e alla distanza dalla
tense sorgenti gravitazionali. I telescopi Terra. Quando le componenti seguono
che esamineremo nella seconda parte, traiettorie quasi perfettamente circolari,
potrebbero pertanto fornire informazioni ad esempio, la frequenza delle onde
complementari a quelle ottenute dagli emesse è circa pari al doppio di quella or-
strumenti tradizionali. Queste notevoli bitale.
differenze consentiranno forse di sco- La radiazione gravitazionale, infine, è ca-
prire, dopo l’apertura di una finestra an- ratterizzata da due tipi di polarizzazione,
che sulle onde gravitazionali, fenomeni denominati Più (+) e Per (x), che si di-
ancora sconosciuti che arricchiranno di stinguono per il fatto di esercitare effetti 21
nuovi capitoli i testi di astrofisica. analoghi (salvo essere ruotati di un an-
golo pari a 45 gradi) sulle masse disposte
Gli effetti delle onde gravitazionali nel piano perpendicolare alla direzione di
Le onde gravitazionali sono perturbazioni propagazione.
dello spazio-tempo capaci di stirare e La natura della polarizzazione prevalente,
comprimere, alternativamente, gli og- secondo il modello teorico proposto, di-
getti attraversati. Si può tentare di visua- pende dalla posizione dell’osservatore ri-
lizzare gli effetti causati dal loro pas- spetto alla sorgente. Se ad esempio il
saggio immaginando un tubo di gomma rivelatore di onde gravitazionali giace
allineato con la loro direzione di propa- sullo stesso piano in cui i due corpi orbi-
gazione. L’arrivo della radiazione de- tano attorno al comune centro di massa
forma la sezione del tubo in un’ellisse con (purché la distanza dal sistema binario
orientamento dell’asse maggiore che da sia sufficientemente grande) risulterà tra-
orizzontale passa a verticale, trascorso scurabile la polarizzazione di tipo x e
metà ciclo, per tornare nuovamente ver- massima quella di tipo +.
ticale dopo un ciclo completo. Terminato Vedremo sul prossimo numero come si
il passaggio di queste particolari onde, sta materialmente procedendo nella ri-
ovviamente, la sezione trasversale del cerca delle onde gravitazionali.
tubo riprende la forma circolare di par-
tenza. L’effetto atteso sulle quattro
masse disposte ai vertici di un quadrato,
per esaminare da una diversa prospet- Gianfranco Benegiamo è nato a Genova nel
tiva il fenomeno, è quello di lasciare co- 1953. Laureato in Chimica, lavora nel campo
stante la distanza tra le due masse della tutela dell’ambiente naturale, ma da sem-
pre coltiva un profondo interesse per l’astrono-
disposte sulla medesima diagonale per- mia e la storia della scienza. Ha pubblicato una
corsa dall’onda gravitazionale e di variare cinquantina di articoli sulle principali riviste di
periodicamente, attorno al valore medio, divulgazione astronomica e altri suoi scritti
sono ospitati nel sito web del Circolo Astrofili
la separazione tra le due masse collocate Talmassons.
agli estremi dell’altra diagonale.

l ASTROFILO
numero 4 - marzo 2009 ’
articoli

Gli astrofili detective


della scienza
seconda parte

Proseguiamo la Sarpi, storico e uomo politico


conoscenza del di vastissima cultura. Queste
amicizie, sia pur preziose,
progetto EAN di non lo hanno però quasi mai
ricerca delle tre messo in contatto con i centri
opere fondamen- del vero potere dell’ultima

22
tali che quattro potenza marinara europea ri-
secoli fa sconvol- masta nel Mediterraneo.
sero la nostra vi- Frontespizio della prima edi-
sione del cosmo. zione del Sidereus Nuncius
(1610) di Galileo Galilei.
di Rodolfo Calanca
Galilei è consultato, sicura-
mente fin troppo spesso, dai
“tecnici” della Repubblica per

G alileo Galilei e la genesi del SIDE-


REUS NUNCIUS (1610)
Corre l’anno 1592 e l’università patavina
problemi di natura pratica, legati ai com-
merci, alla navigazione e alle necessità mi-
litari. In una lettera si lamenta di essere
offre al giovane Galilei una cattedra, ma non sottoposto a un continuo bombardamento
di “prima grandezza”. Le autorità della Re- di richieste da parte dell’università, dall’ar-
pubblica hanno semplicemente bisogno di senale, dalle vetrerie di Murano, che lo di-
un matematico con una forte propensione straggono dai suoi studi prediletti.
“tecnologica”, che non gli costi troppo ma Ma i frutti del suo impegno nel laboratorio al
che sia dotato di un sicuro talento per la piano terreno della sua abitazione sono co-
progettazione e la costruzione di strumenti munque tangibili. Inventa, infatti, una spe-
scientifici e di macchine. ciale “bilancia idrostatica” e un “compasso
Nella sfarzosa società lagunare, ormai ine- geometrico militare”. Quest’ultimo gli crea
sorabilmente avviata al declino (uno splen- però non pochi grattacapi legati alla sua pri-
dido tramonto, cinto com’è dalla magnifica mogenitura, perché, con la sua solita ir-
aura crepuscolare che riverbera tra i suoi ruenza, si fa trascinare in una acrimoniosa
palazzi e le sue calli), il suo non è certa- disputa con Baldassarre Capra.
mente considerato un incarico di grande Per arrotondare lo stipendio, che è solo una
prestigio. Galilei non riceve mai inviti “poli- frazione di quello dei docenti più acclamati,
tici” prestigiosi, anche se ha amici influenti, è anche costretto a ospitare in casa sua stu-
tra i quali, stimatissimo, il servita Paolo denti di diverso lignaggio e a tenere sempre

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
articoli

La pagina del
Sidereus Nun-
cius dove Ga-
lilei illustra la
scoperta dei
quattro satelliti
successiva-
mente deno-
minati Medicei

23
attivo il laboratorio nel quale, tra l’altro, fab- moni diretti degli avvenimenti, che il gioco
brica occhiali da vista su ordinazione. di Galilei non è proprio limpidissimo, perché
Nel 1609 è ancora talmente oppresso da a Venezia già si sono visti degli “occhiali”
problemi economici (deve finire di pagare la francesi, anche se di qualità assai inferiore
dote per una sorella, mantenere altri cinque a quelli da lui fabbricati. Il Senato, pur con-
fratelli, la madre, tre figli nati fuori dal ma- sapevole di non trovarsi di fronte a una vera
trimonio etc.) che, quando scopre che in Eu- “invenzione”, non ha alcuna esitazione a
ropa stanno circolando degli “occhiali” ca- raddoppiargli lo stipendio.
paci di avvicinare gli oggetti e ne comprende È da questo momento, cruciale per la sua
immediatamente le potenzialità, non esita vita non solo professionale, che Galilei rin-
ad avventurarsi in un gioco azzardato, che salda l’intenzione di tornare a Firenze. Im-
sembra quasi dettato da una sorta di an- magina che l’infallibile veicolo che final-
siosa disperazione. mente gli spalancherà le porte di palazzo
Grazie alla sua competenza nella fabbrica- Pitti, accolto da due ali di folla, sarà proprio
zione di lenti per correggere la vista, in pochi “l’occhiale”, uno strumento che, nonostante
giorni realizza un esemplare di “occhiale” la sua dimostrata efficacia, è ancora erro-
perfettamente funzionante e, senza por neamente considerato alla stregua di un cu-
tempo, con l’aiuto di alcuni nobili amici ve- rioso, divertente, giocattolo perché com-
neziani, ottiene un’udienza davanti al Se- posto da due semplici “lenticchie” di vetro
nato della Repubblica. Con una indubbia levigate, montate alle estremità di un vol-
faccia tosta, annuncia al Doge e a tutti i no- gare tubo di piombo e dal funzionamento
tabili riuniti che il cannocchiale, frutto di sue, sconosciuto.
non meglio precisate, speculazioni “fondate Nella seconda metà di quell’anno memora-
sulla dottrina delle rifrazioni”, ha una grande bile, con un accanimento e una perseve-
importanza militare. Segue una magistrale ranza assolutamente sbalorditivi (in una
dimostrazione delle potenzialità dello stru- lettera a un suo corrispondente dichiara di
mento dal campanile di S. Marco. aver strenuamente lavorato, in quei pochi
È chiaro anche ai suoi contemporanei, testi- mesi, decine e decine di lenti, conservando

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numero 4 - marzo 2009 ’
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care, in perfetta solitudine, un salto intellet-


tuale e psicologico di una portata vertigi-
nosa.
Nel corso di poche notti serene di un freddo
e brumoso inverno padano, durante le quali
Galilei, con l’occhio incollato al cannocchiale,
scruta sbalordito la volta stellata, l’intero ca-
stello dell’astronomia e della cosmologia ari-
stotelico-tolemaica, dopo un lungo dominio
durato quasi 1500 anni, crolla rovinosa-
mente.
Con il successo pressoché immediato, la
grande avventura, umana e scientifica di
Galilei sembra finalmente imboccare una
strada che porta a mete di cui non si intra-
vedono i confini. Non è più un ragazzino ma
un battagliero (quasi) cinquantenne di inar-
rivabile talento. D’ora in avanti, la sua per-
sonale, straordinaria parabola conoscerà
lampi di gloria e riconoscimenti senza pari,
ma sarà anche tormentata da rivalità, ama-
rezze e dolori indicibili. Indubbiamente, il
In questa sezione della Dioptrice (p. 11, momento di maggior afflizione sarà rag-
24 proposizione 24) Kepler illustra, con un lin- giunto nel corso del tristemente famoso
guaggio estremamente moderno, il per- “processo” del 1632.
corso dei raggi che arrivano paralleli Il 12 marzo 1610 esce a Venezia il Sidereus
all’asse ottico sopra un una lente piano- Nuncius, nel quale Galilei annuncia, in un la-
convessa. tino asciutto e misurato, che la sfera celeste,

solamente le quattro o cinque migliori), Ga-


lilei perfeziona lo strumento e, finalmente,
lo rivolge al cielo.
La fretta è giustificata dal fatto che teme di
essere preceduto nella scoperta di quelle
“novità celesti” che, ne è certo, sono alla
portata del suo eccellente cannocchiale.
Sarebbe poi inammissibile perdere quel
vantaggio che sa di aver acquisito grazie alla
sua abilità di fabbricante di lenti. È un ti-
more, questo, che ben presto si rivela privo
di fondamento. È vero che in quei mesi al-
cuni tra i più spregiudicati “filosofi naturali” Figura della
d’Europa rivolgono il cannocchiale verso il Dioptrice (p.
cielo, ma è altrettanto vero che nessuno di 14, proposi-
zione 38) che
essi accetta incondizionatamente il responso
illustra il fun-
fornito dallo strumento, spesso considerato zionamento
una semplice curiosità, come le tante che il del cristallino
noto “stregone” napoletano Giovanni Batti- dell’occhio,
sta della Porta ha disseminato nella sua fa- assimilato ad
volosa Magia Naturale. una lente con-
Ma il genio si manifesta, anche e soprat- vergente.
tutto, nella fantastica capacità di saper spic-

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
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Il frontespizio dell’edizione del


1611 della Dioptrice di Johan-
nes Kepler.

orbitanti, acquisisce, di colpo,


conferma e indubbia attendibi-
lità.
È convinzione comune che il Si-
dereus, che fin dal suo apparire
ebbe una risonanza vastissima,
sia una delle pietre miliari della
“nuova” scienza.

Kepler e la nuova ottica:


DIOPTRICE (1611)
Alla fine del 1610, Johannes Ke-
pler così scrive a Galilei: «Ti
rendo noto che nel passato
mese di agosto e settembre ho
scritto la Dioptrice, che consta di
149 proposizioni e assiomi pro-
miscuamente numerati. L’ho
consegnata all’Elettore di Colo- 25
nia. Il lavoro per definire le
cause è stato forte, ma non mi-
nore tuttavia è stato il piacere di
trovarlo di quello che puoi aver
provato tu nello scoprire i Pianeti
medicei o la figura di Saturno».
Da tutti i punti di vista la Diop-
trice, pubblicata ad Augsburg nel
marzo 1611, dodici mesi dopo il
Sidereus, è la vera risposta di
Kepler al libretto galileiano, ne
vista attraverso il suo potente “cannone”, è conferma i contenuti osservativi attraverso
assai diversa da quella percepita dagli occhi una compiuta teoria matematica del can-
degli antichi e così indegnamente assecon- nocchiale. La Dioptrice trasforma i fenomeni
data dai suoi sprovveduti contemporanei. osservati con il cannocchiale da pura e sem-
La Luna non è formata da una sostanza ete- plice “magia naturale” in dati scientifici og-
rea, ma ha montagne ed enormi crateri; gettivamente verificabili.
Giove ha quattro satelliti; la Via Lattea è Anche lo stile, asciutto ed essenziale, mo-
tutta un pullulare di stelle. stra quanto sia stata ampia l’influenza eser-
Prende inaspettatamente corpo l’immagine citata da Galilei su Kepler. In effetti, non
di un sistema del mondo eliocentrico, esat- solamente non vi si trovano quei tratti au-
tamente quello che un oscuro prete polacco, tobiografici, le confidenze personali e nep-
tre quarti di secolo prima, aveva proposto pure le solite disquisizioni metafisiche che
riformulando vecchie idee di ormai dimenti- costellano le opere precedenti (l’Astronomia
cati filosofi greci. Nova ne è letteralmente piena), bensì, ogni
Lungi dall’essere un semplice modello ma- enunciato è rigorosamente presentato e di-
tematico utile per i calcoli astronomici, la mostrato con una concisione sorprendente.
centralità di un Sole circondato da pianeti La lunghissima prefazione è considerata uno

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numero 4 - marzo 2009 ’
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Ecco il genere di com-


mento a margine che si
può trovare consultando
una delle opere oggetto
della nostra ricerca. L’au-
tore di questo articolo ha
trovato l’annotazione a p.
39 della Dioptrice (edizione
del 1611, Biblioteca Comu-
nale dell’Archiginnasio, Bo-
logna), nella quale uno
sconosciuto commentatore
della metà del Seicento
(certamente un buon cono-
scitore delle tecniche co-
struttive del cannocchiale;
l’autore, dopo un confronto
con campioni di scrittura
esistenti nella medesima
biblioteca, ha escluso che
possa trattarsi di una anno-
tazione di G.D. Cassini, per
molti anni professore del-
l’università bolognese),
26 consigliava di consultare
l’opuscolo Telescopium
(1618) del milanese Giro-
lamo Sirtori, e le Novae
Coelestium (1646) del co-
struttore napoletano di te-
lescopi Francesco
Fontana. Si noti come l’ag-
gressione dell’umidità
abbia lasciato segni pur-
troppo indelebili
sulla pagina.

dei più notevoli testi di storia e di filosofia 12 parti; nella prima parte Kepler tratta
della scienza mai scritti. Nella prima parte della rifrazione (la cui legge generale non
troviamo un’ampia discussione sul ruolo era però ancora nota) e formula un assioma
dell’ottica nella scienza. Dopo aver demolito importante (Dioptrice, p. 3, assioma VII)
le basi del meccanismo della visione se- che suona così: “le rifrazioni del vetro sono
condo gli antichi e aver confermato ciò che proporzionali sensibilmente alle inclinazioni
egli stesso aveva costruito nella sua prece- fino a 30°”.
dente opera di ottica, i Paralipomena del Nella seconda parte Kepler fornisce la defi-
1604, nella seconda parte sono trattati i più nizione fondamentale di punto radiante, il
recenti e spettacolari sviluppi dell’astrono- punto da cui escono i raggi luminosi sotto
mia conseguenti alla pubblicazione del Side- forma di cono che ha per base la pupilla
reus Nuncius e dei motivi che lo hanno dell’occhio. Definisce poi l’ottica “delle lenti
indotto a elaborare una teoria del cannoc- concave e convesse e del fuoco dei raggi che
chiale. arrivano parallelamente all’asse sopra una
L’opera è articolata in 11 commentari e in lente piano convessa”. Una delle definizioni

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chiave della Dioptrice riguarda la spiega- tuali considerazioni sui meccanismi della vi-
zione kepleriana del funzionamento del cri- sione.
stallino dell’occhio, della miopia e della Nonostante i suoi aspetti autenticamente ri-
presbiopia, nonché l’azione delle lenti cor- voluzionari e avanzatissimi, essa non sem-
rettrici usate come occhiali. bra però aver inciso in modo profondo sulle
Lo studio delle lenti convesse e delle loro conoscenze ottiche dei suoi contemporanei.
combinazioni gli consente di definire la Lo stesso cannocchiale kepleriano, tecnica-
struttura del cannocchiale a oculare con- mente molto più avanzato di quello galile-
iano, allora dominante, è trattato solamente
di sfuggita in due pagine ed è supportato da
due schemi grafici assai esplicativi, senza
per altro stimolare neppure lo stesso Kepler
a costruirne un esemplare funzionante.
Questo cannocchiale diventerà di uso co-
mune solamente un trentennio dopo la pub-
blicazione della Dioptrice.

Le edizioni secentesche delle tre opere


L’Astronomia Nova non ebbe altre edizioni
nel corso del Seicento; la Dioptrice, invece,
dopo la prima edizione del 1611 fu ristam-
pata a Londra nel 1653 e nel 1683, insieme
al Sidereus e all’Institutio astronomica di
Pierre Gassendi. 27
Il Sidereus Nuncius uscì il 12 marzo 1610
dalla tipografia di Tommaso Baglioni, a Ve-
nezia, in 550 esemplari (ce lo dice lo stesso
Galilei) e tutta la tiratura fu esaurita in meno
di due settimane. Nello stesso anno ne uscì
una seconda edizione a Francoforte. Biso-
gna attendere poi il 1653 per quella londi-
nese sopra citata, e il 1656, quando videro
la luce le Opere di Galilei dell’edizione bolo-
gnese. Ricordiamo inoltre la traduzione
Schema del cannocchiale kepleriano a p. francese del 1681, Le messager céleste,
44 dell’edizione del 1611 della Dioptrice. Paris, a cura dell’Académie des Nouvelles
È in assoluto la prima raffigurazione di Decouvertes de Médecine.
questo strumento apparsa nella letteratura Quanti esemplari di queste tre opere sono
scientifica. stati complessivamente stampati nel corso
del Seicento? Occorre premettere che in
vesso, oggi noto con i nomi di cannocchiale quel secolo non era usuale che l’editore ren-
kepleriano o astronomico. Ne accenna però desse pubblico il numero delle copie stam-
in un’unica proposizione, la 86, per poi pas- pate di un’opera. Si può dire, con una certa
sare subito allo studio della proiezione di fi- attendibilità, che difficilmente il numero
gure su schermi con due lenti convesse. degli esemplari di una tiratura superasse le
Nelle pagine successive fornisce la teoria ot- mille unità. Una tiratura media, infatti, si ag-
tica completa del cannocchiale galileiano, girava tra le 400 e le 800 copie.
che era poi l’obiettivo primario di questo suo L’Astronomia Nova, nell’unica edizione del
lavoro. 1609, probabilmente non superò le 500
La Dioptrice è un’opera di straordinaria im- copie. La Dioptrice, nelle sue tre edizioni, ha
portanza sia perché in essa è formulata una probabilmente raggiunto una tiratura com-
teoria ottica molto moderna, sia per le pun- plessiva di 1500-2000 esemplari. Mentre il

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Sidereus, nelle cinque edizioni secente- una buona occasione per accostarsi alla sto-
sche (compresa la traduzione francese), fu ria dell’astronomia, entrare nelle biblioteche
probabilmente stampato in circa 4000 e assaporare in senso quasi letterale il
copie. Tempo. Ma non solo: toccare con le proprie
Tutte queste edizioni saranno oggetto del mani pagine vecchie di secoli, nelle quali le
nostro censimento, anche se, di ogni grandi idee che stanno alla base della Rivo-
opera, quella di maggior interesse storico luzione astronomica scorrono ancora piena-
è la cosiddetta editio princeps, ovvero la mente vitali, può essere un’emozione unica
prima a essere stata pubblicata, perché è e assolutamente indescrivibile!
generalmente su di essa che i contempo-
ranei, e le generazioni immediatamente
successive, studiarono il pensiero dei due
grandi Maestri.
Infine, quante copie di esse, presumibil-
mente, sono ancora esistenti nelle biblio-
teche pubbliche e private d’Europa? È una Frontespizio
domanda che allo stato attuale non ha una dell’Astrono-
risposta certa, dipendendo questa dai mia Nova di
Johannes
molti fattori che incidono sulla conserva-
Kepler.
zione dei volumi. Ad esempio, il Sidereus,
negli ultimi cento anni, è stato oggetto di
furti ripetuti in molte biblioteche pubbli-
che, ma anche altri grandi nemici ne
28 hanno sicuramente decimato o disperso le
copie: le guerre, il fuoco e l’acqua, che in
assoluto sembra essere la peggior causa
di danneggiamento e distruzione del libro
antico. È probabile perciò che della prin-
ceps del Sidereus ancora oggi potremmo
forse reperire un centinaio di esemplari.
Dell’Astronomia Nova forse ne esisteranno
ancora, in tutto il mondo, 150-200 copie.
Della prima edizione della Dioptrice, in-
vece, credo non ne siano sopravvissuti più
di un centinaio di esemplari. È ovvio che
tutti questi numeri vanno presi cum grano
salis e che potranno essere eventualmente
confermati solamente alla conclusione del
progetto! La necessità di recarsi personalmente nelle
biblioteche, in Italia e in Europa, è dettata
Come procedere nella ricerca dal fatto che la grande maggioranza di esse
Voglio ancora una volta ricordare a chi legge non ha i propri cataloghi disponibili nel web.
che l’obiettivo di questo progetto è di creare Spesso tali cataloghi sono sotto forma di
un censimento, esteso al continente euro- schedari o di volumi manoscritti e la ricerca
peo, delle tre opere sopra indicate. Tale cen- deve essere pazientemente condotta senza
simento non ha affatto la pretesa di co- dimenticare di chiedere il preziosissimo
stituire, in sé, uno studio analitico; la sua aiuto dei bibliotecari, che possono dare un
funzione è, più semplicemente, quella di for- orientamento alla ricerca.
nire un primo strumento di ricerca e di Una volta reperito il volume (o i volumi) e
orientamento per gli studiosi e gli storici. Per averlo richiesto per la consultazione, esso va
gli appassionati, gli studenti e gli insegnanti, trattato con estrema cura. Lo si sfogli deli-
partecipare a questo progetto può essere catamente pagina per pagina, controllando

l ASTROFILO
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Pagine del Si-


dereus Nun-
cius dove
Galilei (sini-
stra) parla
delle Pleiadi e
della costella-
zione di
Orione, di cui
riporta le stelle
della regione
spada/cintura.
Sulla destra
altri disegni
dei satelliti
Medicei.

29

che non vi siano parti mancanti e si cerchino chiedere la collaborazione di un bibliotecario


eventuali annotazioni manoscritte, firme, esperto
date etc. ● se è indicata la provenienza (proprietario,
Quando possibile si chieda l’autorizzazione, o altro) specificare dove essa è indicata: ad
a scopo di studio, per la riproduzione foto- esempio, se è nel frontespizio, scrivere tp,
grafica del frontespizio e delle note più oppure, se è presente nell’altra facciata,
estese. Foto digitali in formato JPEG, leggibili, usare la sigla convenzionale c<2>.
vanno benissimo! È importante segnalare Per ulteriori informazioni, contattate l’autore
all’autore (redazione@eanweb.net) an- che e visitate il portale www.eanweb.net
l’esito di una visita infruttuosa, in modo da BUONA CACCIA!
tenere una traccia dell’insieme delle biblio-
teche visitate. Riassumendo, ecco le infor-
mazioni che si dovrebbero raccogliere: Rodolfo Calanca si occupa da anni di comunica-
● nome della biblioteca zione scientifica e divulgazione astronomica. Ha
● foto del frontespizio e di eventuali annota- scritto decine di articoli per numerose testate ed
è autore di un libro sui transiti di Venere. Tra i
zioni, date etc. suoi principali interessi, la storia dell’astronomia
● prendere nota della collocazione dell’opera (in particolare il periodo fra il XVI e il XVIII se-
● prendere nota di eventuali pagine man- colo) e il coordinamento, in ambito nazionale, di
progetti di ricerca scientifica rivolti agli astrofili.
canti È stato il primo in Italia a proporre con suc-
● prendere le esatte dimensioni delle pagine cesso, nel 2007, l’osservazione dei transiti di
pianeti extrasolari con strumentazione amato-
del libro riale. Dirige il portale di informazione astrono-
● indicare il periodo, anche approssimato, mica EANweb.
della rilegatura, e se non si ha esperienza,

l ASTROFILO
numero 4 - marzo 2009 ’
articoli

IYA2009, a te
scoprirlo!
Nel vedere come procede l’anno internazionale dell’astronomia, torniamo sul-
l’opera di Galilei, ricordando le motivazioni e le finalità di un’iniziativa che
dovrebbe avvicinare nuovo pubblico al mondo dell’astronomia. Se ci riuscirà
lo sapremo solo in futuro, ma i presupposti sono incoraggianti.
di Gabriele Umbriaco

L ’anno internazionale dell’astronomia


(IYA2009) è iniziato ufficialmente con
la cerimonia di apertura di Parigi del 15
chelangelo e due mesi dopo nacque Wil-
liam Shakespeare.
Quel periodo, il Rinascimento italiano, di
30 gennaio scorso. Chi ha potuto assistere casa a Firenze, Padova e Bologna si dif-
all’evento, di persona, via TV o Internet, fuse a livello europeo come ideale di en-
ha assaggiato il sapore di questa inizia- tusiasmo verso la vita.
tiva, ricca di passione da parte di tutti i Il padre di Galileo, Vincenzo, era un
partecipanti, con la preparazione e pro- grande musicista del tardo Rinascimento
fessionalità di chi sta organizzando uno e fu il precursore della musica barocca.
degli eventi mondiali più importanti degli Nel Dialogo della musica antica e della
ultimi tempi. Durante la cerimonia ci moderna egli scriveva: «...mi sembra
sono stati vari interventi tra cui un colle- che coloro che per prova di una qualsiasi
gamento col Very Large Telescope, os- affermazione si basano semplicemente
servazioni remote con il Canada France sul peso dell’autorità, senza addurre
Hawaii Telescope, una dimostrazione alcun argomento a suo sostegno, agi-
delle nuove potenzialità della rete Global scano in maniera molto assurda. Io, al
e-VLBI e le ultime notizie dalla stazione contrario, voglio poter liberamente inter-
Concordia del Polo Sud, dove è stata ap- rogarvi e liberamente rispondervi senza
pena conclusa l’installazione del telesco- alcun tipo di adulazione, come ben fanno
pio italiano IRAIT a Dome-C. L’attività coloro che ricercano la verità»; come può
scientifica e umana di Dome-c può es- questo padre non aver segnato l’indole
sere seguita giorno per giorno tramite il del figlio?
diario online. Lì ora c’é la prima donna Galileo Galilei è il maggiore di sette figli
italiana a capo della spedizione. e viene mandato, per la sua istruzione,
Come sappiamo, l’IYA2009 nasce dal de- al monastero camaldolese di Vallom-
siderio di celebrare le prime osservazioni brosa. Attratto dalla vita serena del
di Galileo Galilei: conoscendo la storia luogo, entra come novizio nell’Ordine,
della sua vita possiamo comprendere ma il padre lo riporta a Firenze, deside-
meglio le varie iniziative che si svolge- rando che studiasse medicina. Si iscrive
ranno in giro per il mondo. Va ricordato alla Facoltà di Medicina all’Università di
che il periodo storico in cui visse Galilei Pisa nel 1581. L’anno successivo viene
è collocato tra il 1564, anno della sua introdotto il calendario Gregoriano, isti-
nascita, e il 1642, anno della sua morte. tuito dalla commissione pontificia presie-
Ad alcuni piace ricordare che due giorni duta dal sacerdote gesuita, astronomo e
dopo la nascita dello scienziato morì Mi- matematico Christopher Clavius, dal me-

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
articoli

ed era appassionato di architet-


tura militare e matematica ap-
plicata. Contagiò con le sue
passioni anche Galilei, che de-
cide quindi di abbandonare la
laurea in medicina per comin-
ciare a insegnare le stesse ma-
terie. Scrive Breve instruzione
all’architettura militare e il Trat-
tato di fortificazione, una sorta
di dispense di cui si serve per
istruire a Padova la nutrita
schiera di allievi privati. Ricci
era aggregato alla corte di To-
scana e teneva le sue lezioni in
volgare, come in volgare era
scritto il testo di Euclide su cui
basava i suoi corsi. Sempre in
quell’anno Galilei, osservando le
oscillazioni di una lampada nella
cattedrale di Pisa, formula la
teoria dell’isocronismo del pen-
dolo. La famosa “Lampada di
Galilei” è però custodita nella
Cappella Aulla del camposanto
di Pisa, mentre quella nella cat- 31
tedrale viene costruita 15 anni
dopo la scoperta dell’isocroni-
smo.
D’ora in avanti Galilei ottiene
sempre più fama per le sue le-
zioni private, che gli consen-
tono l’autonomia economica dal
padre, e nel suo studio ha
anche un’officina dove costrui-
sce gli strumenti che gli sugge-
risce il suo ingegno. È qui che
inventa la bilancia idrostatica e
pone le basi dei suoi studi sul
moto dei corpi che lo porte-
ranno ad insegnare all’univer-
sità di Pisa. Dopo la morte del
padre ottiene, nel 1592, la cat-
tedra di matematica a Padova,
dico e astronomo Luigi Giglio e dal sacer- dove insegna matematica e astronomia
Alcune delle dote domenicano, astronomo, matema- e costruisce e brevetta molte delle sue
principali ini- tico e geografo alla corte di Cosimo I de’ macchine, usate poi in ambito militare.
ziative legate Medici Egnazio Danti. Di quest’ultimo so- Nello stesso anno Giordano Bruno viene
all’IYA2009 e no le meridiane della basilica di Santa condannato a Venezia dall’Inquisizione:
raggiungibili Maria Novella in Firenze e della basilica uno solo dei tanti portati al rogo.
sul web. di San Petronio in Bologna, rifatta in se- Il 4 ottobre 1604 accade una cosa stra-
guito da Cassini nel 1655. ordinaria: in cielo si accende una super-
Nel 1583 Galilei viene iniziato allo studio nova nella costellazione di Ofiuco, che
di Euclide e Archimede da Ostilio Ricci, rimase visibile per 18 mesi e che fu tanto
un professore all’Accademia del Disegno osservata da Keplero da essere ricordata
di Firenze, che era amico del padre. Il con il nome di “supernova di Keplero“.
Ricci era stato allievo di Niccolò Tartaglia Galilei nel contempo tiene a Padova le-

l ASTROFILO
numero 4 - marzo 2009 ’
articoli

zioni sulla stella nuova. Questo evento scenza della prospettiva, produce acque-
celeste accentuò lo scontro tra gli inno- relli dettagliati del suolo lunare: qui rico-
vatori e i sostenitori della cosmologia tra- nosce la presenza di valli e montagne
dizionale, poiché la comparsa di un scrutando il bordo illuminato della Luna
nuovo corpo celeste negava il principio e ne intuisce la sua non perfetta sfericità.
aristotelico dell’incorruttibilità dei cieli. Ora, immaginate un astrofilo di oggi alle
Ma che cos’era? Una stella o una co- prime armi con un cannocchiale, la prima
meta? La mancanza cosa che osserverà
di una parallasse in- in cielo sarà la Luna,
dicava trattarsi di una facile da puntare e
stella, ma per gli ari- anche molto lumi-
stotelici era meglio nosa. Se lì vicino ci
pensare che fosse fosse Giove, natural-
una cometa. mente la sua curio-
sità sarà meta di
Galileo Galilei, diari quella stella così lu-
autografi delle osser- minosa. E se magari
vazioni relative alle Giove si trovasse in
posizioni dei satlliti prossimità delle Ple-
Medicei, 1610-1613. iadi, perché non
esaudire il desiderio
di vedere e contare
Nel 1608 Hans Lip- tutte quelle stelle
pershey inventa in ammassate? È mera-
Olanda un cannoc- viglioso come il cielo
32 chiale che cerca di che si presentò a Ga-
brevettare senza suc- lilei verso la metà del
cesso. Venezia all’e- dicembre 1609 era
poca era una impor- proprio questo: la
tante via di commer- Luna vicino a Giove,
cio e comunicazione, che stava a pochi
tanto che Fra Paolo gradi dalle Pleiadi. Il
Sarpi viene subito a cosmo aveva prepa-
conoscenza dell’in- rato per Galilei una
venzione olandese. Il Sarpi era amico di strada di conoscenza ricca di scoperte.
Galilei e così quest’ultimo ne ricostruisce Infatti il 7 di gennaio del 1610 Galilei os-
uno simile con potere diottrico 3x; in se- serva Giove, ripetutamente per molte ore
guito lo perfeziona e lo porta fino a 8x. e per molte notti: era enormemente in-
Galilei vede immediatamente la portata curiosito dalle stelline che danzavano at-
militare di tale invenzione e presenta torno a quel pianeta. L’importanza della
questo “perspicillum” al Senato di Vene- scoperta squarcia come un fulmine la
zia il 21 agosto del 1609, tenendo una di- mente di Galilei, che viene fermato nelle
mostrazione dal campanile di San Marco. osservazioni solo dalle condizioni meteo-
Ciò basta per confermare a Galilei il rologiche. Galilei annota con un dettaglio
posto a Padova per tutta la vita. eccezionale tutte le sue osservazioni e le
Il 26 luglio dello stesso anno Thomas pubblica nel famoso Sidereus Nuncius
Harriot osserva e disegna la Luna da Lon- che viene subito diffuso in tutta Europa.
dra con un telescopio, nell’agosto os- Durante quell’anno Galilei osserva con
serva la cometa di Halley e nel dicembre sorpresa Saturno, ma non ne riconosce
del 1610 le macchie solari. Scopre inoltre la presenza degli anelli; poi verifica e di-
la legge di rifrazione di Snell 20 anni mostra che Venere presenta le fasi come
prima del celebre ottico, ma non passò la Luna. Poco tempo dopo scriverà un
mai alla storia perché Harriot non era so- trattato sulle macchie solari nel quale mi-
lito pubblicare i suoi studi. sura il periodo di rotazione del Sole e ne
Nel dicembre del 1609 Galilei punta il suo constata l’imperfezione contro la teoria
telescopio sulla Luna e grazie alla sua aristotelica che prevedeva le stelle come
esperienza di disegnatore e alla cono- sfere perfette. Nell’osservazione stellare

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Galilei si accorge, con il


Le fasi di Ve- suo telescopio, che le
nere ne Il sag- stelle del cielo sono molte
giatore di di più di quelle visibili a
Galilei, p. 166, occhio nudo, ne conta
1655, fonte tantissime nelle Pleiadi, in
European Orione e vede che la Via
Cultural Heri- Lattea è punteggiata di
tage Online stelle.
(ECHO). Le opinioni di Galilei sul
moto della Terra vengono
giudicate pericolose dalla
Chiesa e nel 1616 riceve
la prima ammonizione dal
Cardinale Bellarmino.
Il 1618 è l’anno delle co-
mete, furono ben tre
quelle visibili in cielo e
questo generò una di-
sputa tra Galilei e il padre
gesuita Orazio Grassi sulla
natura delle comete. È
una vicenda che porta Galilei a pubbli- completo possibile i 400 anni delle prime
care il Saggiatore, nel quale non si di- osservazioni di Galilei: una testimonianza
scute tanto sulla tesi cometaria quanto del salto culturale che l’umanità ha do-
sul metodo scientifico fondato su confu- vuto affrontare 400 anni fa, un salto così 33
tazione e sperimentazione. Questi eventi grande da sconvolgere dalle fondamenta
portano Galilei sulla strada dell’abiura, ogni concetto naturale fino allora accet-
che arriva nel 1632, dopo la stampa del tato. Le celebrazioni del 2009 furono pro-
Dialogo sui massimi sistemi. A Galilei poste da Franco Pacini all’Assemblea
vengono risparmiate le carceri in onore Generale dell’Unione Astronomica Inter-
del suo prestigio, ma viene costretto agli nazionale svoltasi a Sidney nel 2003. Lo
arresti domiciliari fino alla morte, soprag- scopo primario delle celebrazioni è rivol-
giunta l’8 gennaio 1642, quando era gere l’attenzione non agli astronomi ma
completamente cieco. a tutti quelli che non lo sono, ecco il mo-
Vista la storia fantastica di questo scien- tivo dello slogan “The Universe, yours to
ziato, si vuole celebrare nel modo più discover” (L’Universo, una cosa tua da
scoprire). Nel 2009
si vuole che ognuno
pensi almeno una
volta alle meraviglie
del cielo, nel deside-
rio di comprenderle
e di trasmettere la
sensazione di farne
parte. Si vuole che
Fotomontaggio delle fasi di Venere. Immagini otte- ognuno abbia la
nute con newtoniano di 30 cm a f/40, CCD Lumenera possibilità di osser-
e filtro UV Baader. Autori S. Faworski e S. Walker. vare dentro un tele-
scopio, o di poterne
avere uno a disposi-
zione simile a quello
di Galilei, magari a
buon mercato. Chi
vorrà intraprendere
questo viaggio sarà
accompagnato dai

l ASTROFILO
numero 4 - marzo 2009 ’
articoli

contributi culturali
degli astronomi, dalle Nella città dove Gali-
note della storia del- leo Galilei fece le
l’astronomia, dai re- sue scoperte sarà
centi successi del- presente una mostra
l’astronomia e dalle spettacolare, che
prospettive che essa farà rivivere la
realizzerà nel futuro. scienza prima e
Il concetto base è dopo il grande scien-
quindi quello di una ziato: Il futuro di Ga-
celebrazione globale, lileo, dal 28 febbraio
nel maggior numero al 14 giugno 2009.
possibile di Paesi del
mondo, al fine di sti-
molare l’interesse aiutano a compren-
per le scienze in ge- dere come gli orga-
nerale, avendo parti- nizzatori hanno ela-
colare attenzione per borato le linee guida
i giovani, all’unisono dell’IYA2009.
con gli obiettivi di Il 50% degli europei
sviluppo del millen- preferisce ricevere
nio delle Nazioni le informazioni ri-
Unite. guardanti la scienza
Sono in mobilitazione da scienziati, men-
per questa missione tre solo il 20% da
34 astronomi professio- giornalisti: questo
nisti, fisici, storici, indica una certa fi-
scrittori scientifici, ducia nell’uomo di
giornalisti, planetari, scienza perché più
musei della scienza, preciso e realistico,
astrofili e insegnanti. anche se il giornali-
L’ o r g a n i z z a z i o n e sta riesce ad avere
dell’evento ha preso un linguaggio più
il via nell’ottobre del comprensibile.
2005 con l’approva- I mezzi di comunica-
zione dell’UNESCO zione che riscuotono
dell’IYA2009. In se- più fiducia risultano
guito, nell’agosto del essere nell’ordine:
2006, si è costituito a Praga il gruppo di la televisione (di gran lunga), i giornali e
lavoro al quale hanno partecipato i più la radio e Internet.
importanti membri dell’astronomia Lo sforzo da perseguire non è da poco,
mondiale. Nel 2007 si è poi svolto il poiché solo il 25% della popolazione è
primo meeting internazionale a Gar- interessata ad argomenti di astronomia
ching (Monaco), sede dell’ESO, dove si e spazio, un valore che non è mutato
è scelto il logo della celebrazione, il negli ultimi 10 anni: questa è una sfida
motto, si sono stabiliti gli obiettivi, lo che si pone a tutti gli organizzatori del-
scopo e la prima definizione dei progetti l’IYA 2009. Ci si deve inoltre confron-
cardine. La Segreteria dell’IYA2009 ha tare con una diffusa perdita di voca-
preso il via ufficialmente nell’estate del zione alla scienza nei giovani, che for-
2007, due anni prima dell’evento. Lo tunatamente quest’anno ha avuto un’in-
scopo primario è quello di aiutare i cit- versione di tendenza. In quest’ottica, lo
tadini di tutto il mondo a riscoprire l’uni- scopo e l’obiettivo degli organizzatori è
verso cercando di far rinascere il senso rivolto ad aumentare la consapevolezza
di scoperta e meraviglia per l’astrono- scientifica, alla promozione dell’accesso
mia in particolare e per la scienza in ge- diffuso a nuove conoscenze e nuove
nerale. esperienze osservative, ad aumentare
In Europa le statistiche ufficiali del 2007 l’autorità delle comunità astronomiche

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
articoli

dei Paesi in via di sviluppo, al sostegno sizione e tantissimi astrofili. Si trovano


delle scienze dell’educazione, a produrre molte iniziative a Padova, Firenze e Ar-
una moderna immagine della scienza e cetri, ma anche a Torino, Milano, Venezia
degli scienziati, a facilitare le reti di co- e in molti altri capoluoghi. Da non per-
municazione e rinforzare quelle esistenti, dere la cerimonia di chiusura dell’anno
a preservare e facilitare la protezione internazionale, il 9 e 10 gennaio 2010,
dell’eredità cul-
turale e naturale
Franco Bran- del mondo, dei
ciaroli inter- cieli scuri e dei
preta Galilei luoghi storici. La
nella piece rete organizza-
teatrale Vita di tiva si è presto
Galileo di Ber- estesa a tutto il
tolt Brecht. mondo e anno-
[Foto di scena vera: 137 nodi
di Tommaso nazionali di rife-
Le Pera] rimento su 192
nazioni del-
l’ONU, 33 centri
operativi, 94 si-
ti web, 11 pro-
getti cardine,
11 gruppi spe-
ciali operativi, 9
progetti speciali 35
e 5 prodotti uf-
ficiali per l’IYA
2009, il più grande network astronomico esattamente 400 anni dopo le osserva-
mai esistito! zioni di Galilei, in Prato della Valle a Pa-
I progetti cardine sono iniziative svolte dova, alla quale parteciperanno centinaia
a livello mondiale, alle quali possono ag- di delegati da tutto il mondo. Tutte le ini-
gregarsi le varie nazioni. Qui ci limitiamo ziative sono raccolte nel sito del nodo
a menzionare la prima iniziativa che si italiano dell’IYA2009; nel sito dell’Uni-
svolgerà tra il 2 e il 5 aprile e che si versità di Padova si trovano in dettaglio
chiama “100 Hours of Astronomy“: si quelle svolte nella città di Padova, men-
potrà assistere a 24 ore di trasmissioni tre il sito www.astronomy2009.roma.it
in diretta dagli osservatori di ricerca di ospita le iniziative organizzate a Roma e
tutto il mondo, per capire cosa osser- nel Lazio.
vano gli astronomi, che ricerca stanno L’Universo non è mai stato così vicino a
compiendo, cosa sperano di scoprire e noi, tocca a te ora scoprirlo!
per poter fare loro domande in diretta.
Contemporaneamente si svolgeranno vi-
site guidate ad osservatori amatoriali,
planetari e musei con programmi speci-
fici un po’ in tutto il mondo. Ci si può
Gabriele Umbriaco è nato nel 1973 a Castel-
iscrivere e portare il proprio contributo. franco Veneto (TV). Laureando in astronomia a
Per tutti gli altri progetti cardine e per i Padova, dal 1991 collabora con la Specola
progetti speciali rimandiamo il lettore alla Astronomica “Don Chiavacci” per l’attività di
pagina www.specolachiavacci.it/iya2009. divulgazione e osservazione. Ne ha curato nel
2002 il progetto di ampliamento generale e am-
In Italia, patria di Galilei, le celebrazioni modernamento del planetario e dell’osservato-
si svolgeranno a livello regionale soprat- rio. Dal 2000 lavora presso il Dipartimento di
tutto in Veneto e Toscana dove il grande Astronomia dell’Università di Padova, occupan-
scienziato ha trascorso la sua vita, ma dosi del laboratorio di ottica, di strumentazione
ottica e quantistica, di osservazioni al telesco-
anche a livello locale con moltissime at- pio Galileo dell’osservatorio di Asiago e del
tività che coinvolgono università, enti di museo degli strumenti annesso.
ricerca, musei, planetari, centri di espo-

l ASTROFILO
numero 4 - marzo 2009 ’
software

IRIS
Costo decisamente abbordabile,
peso contenuto (questa caratteri-
seconda parte stica ne consente l’abbinamento
anche a strumenti dotati di mon-
tature e sistemi di guida non par-
Ritorniamo su questo prestante software freeware an- ticolarmente robusti), possibilità di
dandone a conoscere altre potenzialità e caratteristiche catturare un numero elevato di
che ne hanno decretato il successo, l’apprezzamento e la frame al secondo e sensibilità
grande diffusione nel mondo degli astroimager. (orientativamente intorno a 0,01
lux) più che sufficiente per il loro
utilizzo su corpi planetari, ne
Un settore dell’astrofotografia che me ottenuti e consente tempi di hanno decretato il successo e la
vede il diffuso impiego di IRIS è integrazione notevolmente più diffusione fra gli astronomi dilet-
quello dell’acquisizione e dell’ela- lunghi. tanti. Accoppiate a un telescopio o
borazione di immagini digitali di Quando si riprendono oggetti lumi- a un obiettivo fotografico, regolata
Luna, Sole e pianeti. I rivelatori nosi come, ad esempio, Giove, Sa- opportunamente la posizione del
che la fanno da pa-
droni nella ripresa di
questi corpi celesti
sono le telecamere e
36 le webcam. Diversa-
mente dalle più sofi-
sticate e costose ca-
mere CCD, questi di-

Se si seleziona l’op-
zione ‘Preview’ sono
visualizzate costante-
mente sul monitor le
immagini riprese dalla
webcam collegata al
computer. In qualun-
que momento si può
catturare un frame
spuntando ‘One shot
acquisition’.

spositivi di acquisizio-
ne di immagini digitali
non hanno il sensore
raffreddato. L’abbas-
samento della tempe-
ratura di lavoro al di sotto della turno, Marte, la Luna o il Sole non fuoco, settati i valori di satura-
temperatura ambiente (solita- è necessario a tutti i costi disporre zione, luminosità e contrasto si è
mente -30°C, -40°C) contrasta di un dispositivo con sensore raf- pronti per la realizzazione del fil-
l’insorgere di rumore termico, au- freddato per ottenere risultati mato in alta risoluzione. Consi-
menta in modo considerevole il anche notevoli in fatto di qualità gliamo a coloro che sono princi-
rapporto segnale/rumore dei fra- dei frame finali. pianti in questo settore dell’astroi-

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
a cura di Mario Dho

I sottomenu per il
settaggio e la configu-
razione di un sistema
di acquisizione di im-
magini digitali con-
nesso al PC e gestito
da IRIS.

tenti e versatili in que-


sto genere di tratta-
mento ed elabora-
zione, ma è strutturato
in modo tale da poter
gestire la fase di acqui-
sizione dei filmati. Tut-
te le configurazioni e i
settaggi sono visiona-
bili e impostabili spun-
tando la voce ‘Video’
dalla barra principale
dei menu posta oriz- 37
zontalmente sopra la
toolbar. Ecco, in detta-
glio, il contenuto della
maging di scegliere come primo eccezioni, sono dotate di sensore window visualizzata:
target la Luna: è facile da trovare, a colori (quindi munito di opportuni - Preview
inquadrare e da mettere a fuoco. filtri schermati), le videocamere - AVI Capture (video source)
Nella maggior parte dei casi si ac- sono quasi sempre in bianco e - One shot acquisition
quisiscono filmati non eccessiva- nero. Questa caratteristica au- - Video snapshot acquisition
mente lunghi, della durata di un menta la sensibilità del rivelatore - Autoguiding
minuto o poco più, a una fre- ma è controproducente nei casi in - Image size
quenza variabile fra i 5 e i 10 cui si vogliono ottenere immagini - Video properties
frame per secondo. Solitamente, finali a colori, specie se di soggetti - Lumenera snapshot acquisition
oltrepassare la soglia di 10 frame/ mutevoli (in rapida rotazione in- - Lumenera video capture
secondo implica un eccessivo de- torno al proprio asse) come Giove - Lumenera AVI capture.
grado della qualità dei singoli shot. e Saturno. Con una webcam connessa via
Risultati ancora migliori si possono I filmati ottenuti e salvati su un USB al computer, lanciando la mo-
ottenere con l’utilizzo di vere e qualche supporto informatico dalità ‘Preview’, appare sullo
proprie telecamere (come quelle (hard disk interno o esterno, pen schermo un’immagine live ripresa
impiegate nei circuiti di videosor- drive, CD, DVD etc.) devono es- dallo strumento di acquisizione.
veglianza) con scheda di acquisi- sere sottoposti a elaborazioni che Con quest’impostazione è più
zione dedicata, che permettono di consentano di estrarre i frame mi- semplice regolare la posizione del
ottenere un frame rate ancora più gliori e successivamente di som- miglior fuoco fino a ottenere im-
elevato (50 frame/secondo), ta- marli fra loro per ottenere un’im- magini contrastate e nitide. Si pos-
gliare e congelare drasticamente magine finale con elevato rapporto sono riprendere e salvare singoli
gli effetti negativi del seeing. segnale rumore. IRIS non è sol- frame oppure interi filmati atti-
Mentre le webcam, salvo rarissime tanto uno degli strumenti più po- vando gli strumenti ‘One shot ac-

numero 4 - marzo 2009 l ASTROFILO



software

sion>Convert’. Nella
window di conversione
bisogna immettere il
nome del file AVI da
scomporre in singole
immagini e precisare se
si tratta di una ripresa a
colori oppure in bianco e
nero. Nel primo caso
IRIS, per ogni foto-
gramma a colori, pro-
duce tre file i cui nomi si
possono specificare. Per
praticità è conveniente
identificarli come “red”,
“green” e “blue”, sarà
poi il programma a
completare la dicitura
con numeri progressivi
da 1 a “n”. Il comando
38 ‘Convert’ lancia la pro-
La finestra per l’immissione dei da un cattivo stazionamento po- cedura di conversione vera e pro-
principali parametri per la guida lare. La routine di autoguida im- pria, che offre la continua visua-
automatica del telescopio su una plementata in IRIS è sufficien- lizzazione dei frame singoli e con-
stella con webcam o telecamera. temente ben strutturata e con- sente all’utilizzatore di seguire
sente di ottenere risultati molto in- passo passo il processo elabora-
quisition’ oppure ‘AVI Capture teressanti anche se, in fase di tivo, al termine del quale, in un’ap-
(video source)’. setup, non si possono gestire in posita finestrella, è indicato il
Le caratteristiche fondamentali di modo integrale tutti i parametri, le numero totale dei frame estratti e
acquisizione sono preimpostate a configurazioni e le variabili del salvati in modo automatico nella
piacere dall’utilizzatore attraverso caso, come in un software com- directory di lavoro prescelta.
le finestre di configurazione ‘Image merciale. Seguendo i suggerimenti di analisi
size’ e ‘Video properties’. Per i pos- Il nocciolo della fase di elabora- veloce dei file di immagine (menu
sessori di una camera Lumenera, zione principale delle immagini è ‘Statistics’, ‘View/Slice’ e ‘Histo-
IRIS dispone di driver interni spe- contenuto nel menu ‘Processing’, gram’) dati sul numero di gennaio
cifici di gestione e prevede un de- che raggruppa tutta una serie di di questa rubrica, si esegue una
dicato procedimento di acquisi- strumenti basilari per l’applica- cernita accurata al fine di selezio-
zione di singole immagini e di fil- zione dei più comuni filtri e il trat- nare i migliori frame adatti ai suc-
mati. tamento di frame singoli o di cessivi passi elaborativi che, nella
Di particolare interesse, specie per sequenze di immagini sia in bianco stragrande maggioranza dei casi,
gli astrofotografi che necessitano e nero sia a colori. I filmati AVI de- prevedono operazioni di somma
di lunghi tempi di posa, è la fun- vono essere preventivamente con- per innalzare il valore del rapporto
zione di autoguida per mezzo della vertiti in singoli frame da salvare in segnale/rumore. Queste sono fasi
quale il programma riesce a cor- formato FIT per mezzo di uno stru- che richiedono parecchio tempo,
reggere le imprecisioni dell’appa- mento di conversione attivabile se- poiché i fotogrammi da analizzare
recchiatura d’inseguimento e a guendo il percorso ‘Barra princi- possono essere centinaia o, anche,
ridurre i negativi effetti derivanti pale dei menu>File>AVI conver- migliaia. Nel software è implemen-

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
software

tato uno strumento per l’automa- lenza atmosferica non è compro- migliori frame, quelli che andremo
tizzazione della selezione, il cui co- mettente. Negli altri casi è sicura- poi a sommare fra loro, devono es-
mando di input può essere im- mente preferibile optare per la sere opportunamente rinominati in
partito direttamente dalla console cernita manuale che prevede modo che al frame contraddistinto
di IRIS digitando una riga di carat- l’analisi di singoli frame visionabili dal numero 1 corrisponda l’imma-
teri alfanumerici, che può essere attraverso comandi impostati e at- gine migliore, al numero 2 la se-
diversa in funzione delle specifiche tivati dal prompt di IRIS. Se, ad conda giudicata migliore e così via.
esigenze. Riportiamo una serie di esempio, abbiamo da analizzare Quest’operazione si esegue rapi-
righe di comando, specificandone un pacchetto di x immagini in damente compilando e spuntando
le relative caratteristi-
che esecutive per an-
dare incontro ai lettori
meno esperti e, comun-

La window di dialogo
‘Stellar registration’ che
consente di persona-
lizzare la fase di
allineamento delle im-
magini su una stella
prescelta dall’utiliz- 39
zatore.

que, per essere più


espliciti e chiari:
>bestof red 10 (IRIS
trova il migliore frame
nel rosso fra i primi 10
salvati)
>bestof green 50 (IRIS
trova il migliore frame
nel verde fra i primi 50
salvati)
>bestof bw 100 (IRIS
trova il migliore frame fra i primi bianco e nero, le possiamo aprire una riga di comando del tipo:
100 in bianco e nero salvati). singolarmente attraverso righe del >select red best
È bene precisare che, seppur ve- tipo: Come ogni astroimager ben sa, la
loce e comoda, la procedura auto- >load bw 1 somma non può limitarsi a una
matica non è sempre affidabile, >load bw 2 composizione pixel con pixel di
perché non sono rari i casi in cui >load bw 3 frame, ma richiede un allinea-
IRIS interpreta come buone im- >—————— mento preciso in modo tale da an-
magini affette da evidenti segni di >load bw x. nullare quegli sfalsamenti dei
degrado causato dal cattivo see- L’apertura dei singoli file può es- centroidi generati, per lo più, da
ing. Suggeriamo di sfruttare que- sere diversamente compiuta se- montature non perfettamente alli-
sto tool per il trattamento di gruppi guendo il percorso ‘File>Load’, neate col polo celeste o dotate di
di immagini ottenute in serate ido- operazione che, quasi sempre, ri- un sistema di inseguimento non
nee alla ripresa, quando la turbo- sulterà più pratica e immediata. I sufficientemente preciso.

numero 4 - marzo 2009 l ASTROFILO



software

Con IRIS, questa particolare fase gini desiderata. Nelle apposite aree il procedimento non si limita ad
di trattamento richiede la visualiz- superiori occorre immettere il no- analizzare un determinato settore
zazione sul monitor del miglior me della sequenza da allineare bensì l’intero frame.
frame, scelto manualmente dal- (‘Input generic name’), la denomi- Anche se molto precisa, quest’ul-
l’utilizzatore o automaticamente nazione da attribuire alle immagini tima modalità operativa si dimo-
dal programma, all’interno del allineate (‘Output generic name’) e stra assai lenta, considerando
quale, per mezzo del tasto sinistro il numero di immagini (‘Number’). l’elevato numero di pixel che costi-
del mouse si deve scegliere un set- Dopo aver immesso il check in cor- tuiscono le matrici delle moderne
tore particolarmente nitido e con- rispondenza del metodo ‘One star’ macchine di acquisizione di imma-
trastato come un gruppo di stelle si impartisce il comando di avvio gini digitali. In alcuni casi si po-
in prossimità del centro, un cratere cliccando sulla casella ‘Ok’. trebbero addirittura verificare
lunare o un intero disco nel caso di Un metodo di allineamento più blocchi del programma con conse-
immagini planetarie. preciso, ‘One matching zone (li- guente perdita di tutti i dati fino a
Se il target è costituito da una ne- near transform)’, prende in consi- quel momento elaborati. Il sistema
bulosa, un ammasso stellare, una derazione le stelle più luminose di allineamento contraddistinto
galassia o, comunque, da un qual- contenute all’interno di un sub dalla dicitura ‘Three matching zone
siasi oggetto del profondo cielo si frame ritagliato dall’utilizzatore. (affine trasformation)’ si basa sui
utilizza il comando ‘Stellar regis- Durante le operazioni di allinea- dati rilevati in tre zone automati-
tration’ che prevede ben quattro mento le stelle impiegate sono evi- camente individuate e aventi l’am-
modalità operative: denziate da cerchietti bianchi. Di piezza, in pixel, impostata nel-
40 - One star default questo metodo opera con l’apposita area ‘Zones sizes’. Se
- One matching zone (linear trans- la casella ‘Select a zone’ attiva, ma questi valori sono troppo bassi e
form) è possibile disabilitarla; in tal caso non consentono di trovare un nu-
- Three matching zone
(affine transformation)
- Global matching.
Il primo metodo è il più
veloce in quanto non ri-
chiede particolari opera-
zioni di computazione
da parte dell’hardware e
si basa sull’utilizzo di
una sola stella di riferi-
mento, sul centroide
della quale il software
allinea la serie di imma-

Per la messa a
registro delle immagini
planetarie, del
Sole o della Luna, IRIS
implementa un paio di
funzioni specifiche de-
nominate ‘Planetary
registration’ e lanciabili
dal menu ‘Processing’.

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
software

Se si desidera som-
mare in modo automa-
tico una sequenza di
frame molto disallineati
fra loro, è conveniente
eseguire una pre-
ventiva centratura ma-
nuale servendosi del
tool ‘Mosaic’.

mero sufficiente di stelle


di riferimento, il pro-
blema è evidenziato da
un messaggio in seguito
al quale è opportuno
incrementare il prece-
dente valore immesso.
Ultima delle modalità,
‘Global matching’ cor-
regge anche gli sfasa-
menti causati dalla ro- 41
tazione di campo e si può svilup- di determinati dettagli superficiali que un dettaglio sufficientemente
pare in tre distinte modalità: o del contorno del disco; IRIS im- definito e contrastato, all’interno di
- Affine plementa due applicazioni per con- un perimetro rettangolare o qua-
- Quadratic cretizzare queste operazioni: drato e immettere nelle apposite
- Cubic. - Planetary registration (1) - Inter- aree di dialogo il nome della se-
Deselezionando la casella ‘Select a correlation quenza di immagini da mettere a
zone’ l’operazione è eseguita uti- - Planetary registration (2) – Con- registro, la denominazione dei file
lizzando come riferimento tutta tour. in uscita e il numero di immagini
l’area. Pur richiedendo tempi di at- Le due routine si lanciano spun- da misurare, analizzare e allineare.
tesa piuttosto lunghi, in funzione tando gli omonimi comandi dalla Il valore da immettere nell’area
del numero di frame analizzati, lista dei sottomenu appartenenti al denominata ‘Size of the sub-frame’
non si riscontrano intoppi nel fun- gruppo ‘Processing’. Vediamo an- deve corrispondere a una potenza
zionamento e neppure gli indesi- che qui come, in pratica, l’opera- di 2 (4, 8, 16, 32, 64, 128 etc.). I
derati blocchi evidenziati nell’uti- tore deve procedere. Aperta la principianti possono mantenere il
lizzo di IRIS in modalità ‘One mat- miglior immagine planetaria si valore 256 di impostazione di de-
ching zone (linear transform)’ prosegue con il lancio del tool ‘Pla- fault che, nella maggior parte dei
come precisato in precedenza. netary registration (1) – Intercor- casi, consente di lavorare senza
Proprio come avviene per le im- relation’ in seguito al quale si apre alcun tipo di intoppo funzionale.
magini deep sky, anche le se- una finestra strutturata in quattro La window esecutiva della seconda
quenze planetarie devono essere settori (‘Input generic name’, ‘Size modalità di registrazione offerta
allineate prima di poter essere sot- of the sub-image’, ‘Output generic dal software francese è pratica-
toposte alle successive fasi di ela- name’, ‘Number’), due comandi a mente identica a quella su cui ci
borazione avanzata. In presenza di pulsante (‘Ok’, ‘Stop’) e una check- siamo appena soffermati; al posto
soggetti di tipo planetario i proce- box (‘Spline’). dell’area dedicata alla specifica-
dimenti di allineamento si basano Attraverso il mouse si deve delimi- zione della dimensione del sub-
sulla misurazione e sul confronto tare il disco planetario, o comun- frame da comparare se ne trova

numero 4 - marzo 2009 l ASTROFILO



software

una con etichetta ‘Level’. Questo pologie di immagini. numero variabile di frame in
tipo di comparazione e allinea- Stesso discorso vale per la scelta bianco e nero o a colori. Queste ul-
mento dei frame non prende infatti del metodo più propizio per rag- time, come abbiamo avuto occa-
in considerazione una superficie li- giungere i risultati migliori. sione di precisare, vanno preven-
mitata dell’immagine, bensì il li- Non sempre si hanno a disposi- tivamente scomposte nei canali
vello di luminosità dei pixel impo- zione sequenze di immagini suffi- rosso, verde e blu.
Seguendo il percorso
‘Barra principale dei
menu>Processing’ si
accede ad un paio di
strumenti denominati ri-
spettivamente ‘Align &
stack 1’ e ‘Align & stack
2’ che si dimostrano fa-
miliari e funzionali an-
che nei passaggi di im-
postazione e settaggio
preliminare.
Il frame finale, risul-
tante cioè dalla somma
42 dei migliori singoli shot,
per evidenziare tutte le
informazioni e i segnali
di cui si compone, può
essere elaborato più o
meno profondamente.
Si può, ad esempio, fil-
trare il rumore di fondo
che sicuramente lo ca-
ratterizza, correggere le
deformazioni generate
cientemente buone da poter es- dal seeing e molto altro ancora.
Con IRIS si possono svolgere in sere allineate automaticamente da Fra i gruppi di filtri più usati dagli
modo automatico non solo gli alli- IRIS, e in molti casi sarà oppor- astroimager segnaliamo quelli di
neamenti ma anche somme di un tuno intervenire manualmente convoluzione e quelli di deconvo-
numero variabile di frame, in
sulle stesse, utilizzando ad esem- luzione, tutti quanti raggruppati
bianco e nero o a colori, spun-
pio il comando ‘Mosaic’ attivabile all’interno del menu ‘Processing’. I
tando la routine ‘Align&stack’.
dal menu ‘Geometry’. primi agiscono nel dominio dello
A compromettere o a rendere del spazio e sono fondamentalmente i
stato dall’utente. È consigliabile tutto impossibili alcune elabora- seguenti:
impratichirsi con tale tecnica pro- zioni automatiche non sono tanto - Gaussian filter (riduce il rumore
vando ad applicare, su immagini gli sfasamenti o le traslazioni oriz- e “ammorbidisce” le immagini)
appartenenti a una medesima se- zontali o verticali, quanto piuttosto - Adaptive filter (riduce il rumore)
quenza, valori marcatamente dif- le rotazioni di campo. - Unsharp masking (aumenta la ri-
ferenti e osservando, di volta in Con IRIS si possono svolgere in soluzione)
volta, il comportamento e la “reat- modo automatico non solo gli alli- - Wavelet (aumenta risoluzione e
tività” del software con diverse ti- neamenti ma anche somme di un contrasto)

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
software

- Crisp filter (incrementa il con- medesima costante ad un grup-


Glossario trasto) po di immagini (sottomenu ‘Add
- Blur filter (“ammorbidisce” le a constant to a sequence’), la
AVI immagini). sottrazione di una costante da
Acronimo di Audio Video Inter-
I filtri di deconvoluzione agi- una particolare immagine (sotto-
leave. Identifica un contenitore
multimediale strutturato in modo da scono, invece, nel dominio delle menu ‘Subtract’), la sottrazione
poter contenere un flusso video ed frequenze trasformando un di una medesima costante da un
eventualmente due flussi audio. È frame in una serie di segnali di insieme di immagini (sottomenu
stato realizzato nell’ultimo decen- frequenza, ricampionandolo, fil- ‘Subtract to a sequence’), la
nio del secolo scorso dalla Micro-
trandolo opportunamente e ri- moltiplicazione e la divisione di
soft come formato video standard
del sistema operativo Windows. convertendolo nel frame risul- una costante a un’immagine sin-
CCD tante trattato. Dal momento che gola o a una sequenza di imma-
Acronimo di Charge Coupled De- hanno lo scopo basilare di mi- gini. Per sommare o mediare più
vice. Si riferisce ad una matrice fo- gliorare il PSF deteriorato dalle immagini si può anche usare un
tosensibile composta di elementi
aberrazioni atmosferiche e otti- apposito tool denominato ‘Add a
semiconduttori al silicio chiamati
pixel (da picture element), che rac- che, vanno applicati prima di sequence’ che prevede innume-
colgono i fotoni provenienti da una qualunque altro filtro, ritagliando revoli opzioni, fra le quali:
sorgente luminosa trasformandoli opportunamente l’immagine da - Arithmetic
in una carica elettrica che è imma- trattare in modo tale che le sue - Median
gazzinata e, al momento oppor-
dimensioni equivalgano ad un - Min-Max rejection
tuno, trasferita a un convertitore
analogico digitale. numero di pixel corrispondente - Adaptive weighting 43
Frame ad una potenza di 2 sia in al- - Sigma median
Si definisce frame un fotogramma tezza che in larghezza (256 x - Sigma clipping.
singolo, ovvero una delle tante im- 256, 512 x 512, 1024 x 1024, La prima opzione della lista è
magini ferme di cui si compone
2048 x 2048). Durante il taglio particolarmente consigliata per
una pellicola o un filmato in gene-
rale. di immagini planetarie occorre eseguire somme di immagini di
Lux avere l’accortezza di preservare, profondo cielo poiché incre-
È l’unità di misura adottata dal Si- all’interno dell’area utile, almeno menta sensibilmente la lumino-
stema Internazionale per l’illumina- una stella o un satellite. Si può sità di aree nebulari o galattiche
mento.
accedere ai filtri deconvolutivi rendendole più contrastate ri-
Pendrive
Anche definita penna USB o chia- aprendo la finestra dei comandi spetto al background.
vetta USB, la pendrive è un dispo- di IRIS e digitando specifiche Se si devono sommare immagini
sitivo di memoria di massa di righe composte di caratteri alfa- di tipo planetario, a condizione
ridotte dimensioni, che si collega al numerici: che non siano sottoesposte, si
computer tramite una porta di co-
>rl per applicare il filtro di Ri- ottengono risultati soddisfacenti
municazione USB (Universal Se-
rial Bus). Per il trasferimento dei chardson-Lucy impostando il check su ‘Median’;
dati dal computer alla pendrive, e >wiener per applicare il filtro di l’immagine risultante eviden-
viceversa, si utilizza un protocollo Wiener zierà anche i dettagli più fini e il
standard denominato USB Mass >mem per applicare il filtro di rumore generale sarà basso.
Storage protocol.
Massima Entropia Data la natura e la qualità delle
PSF
Acronimo di Point Spread Func- >vancittert per applicare il filtro matrici dei sensori che equipag-
tion. Definisce la diffusione del di Vancittert. giano la maggior parte dei si-
punto luminoso sul piano focale di Svariate sono pure le operazioni stemi di acquisizione di immagini
uno strumento ottico. Tale diffu- matematiche eseguibili sui frame digitali, sui frame possono es-
sione può essere causata da errori
finali, come la somma di una co- sere presenti svariati pixel caldi
di inseguimento, dall’aberrazione e
dalla diffrazione. stante al frame visualizzato (sot- che vanno opportunamente ri-
tomenu ‘Add’), la somma di una mossi. Durante il processo di

numero 4 - marzo 2009 l ASTROFILO



software

Una fase di elabora-


zione avanzata di
un’immagine allineata e
sommata in modo auto-
matico da IRIS. Diretta-
mente dal menu
‘Processing’ si possono
selezionare e attivare
numerose tipologie
di filtro.

somma di una se-


quenza di frame, IRIS
riconosce ed elimina
automaticamente que-
sti difetti e buona
parte del rumore ca-
suale presente in al-
cuni shot. Questa
opzione operativa si
44 abilita spuntando la funzione luce nel fondo cielo può essere gramma i valori di background e
‘Adaptive weighting’. ridotta o quasi interamente eli- abilitandolo a uniformarli impo-
Una certa qual disuniformità di minata facendo leggere al pro- stando il grado di rilevazione
(sensibilità) e il livello
di precisione fra una
serie di opzioni pre-
senti nelle aree ’Back-
ground detection’ e ‘Fit
precision’:
- High
- Medium
- Low.
Il menu di IRIS è tal-
mente vasto e com-
pleto da non poter
essere contemplato e
analizzato per intero;
fare questo richiede-
rebbe centinaia di pa-
gine. Per forza di cose
ci siamo limitati a ci-

Applicazione del filtro


‘Unsharp masking’
su un’immagine di
Mercurio.

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
software

La pulsantiera virtuale
del telescopio con-
sente di gestire le fasi
di puntamento degli
oggetti e, successiva-
mente, di eseguire le
operazioni di centrag-
gio del bersaglio
attraverso gli
appositi comandi
a pulsante.

tare solamente le fun-


zioni di base, quelle
cioè che costituiscono
il punto di partenza
per intraprendere una
conoscenza sempre
più approfondita di un
modo di fare astrono-
mia piuttosto recente, 45
molto evoluto e al
tempo stesso contrad-
distinto da margini di
sviluppo davvero grandi. Le due torial17/doc30_fr.htm trollare remotamente anche un
parti di questo articolo non vo- www.astrosurf.com/buil/iris/tu- focheggiatore elettrico.
gliono avere la pretesa di costi- torial3/doc13_us.htm L’insieme dei tool rende IRIS un
tuire una guida o un tutorial, www.canoniani.it/articles.asp?id programma “all in one” molto
bensì si prefiggono di presen- =47 versatile e completo in grado di
tare, seppur in modo molto su- www.canoniani.it/articles.asp?id rispondere alle esigenze più di-
perficiale, un pacchetto di =51 sparate, anche degli astroimager
strumenti, di routine e di algo- Concludiamo accennando a una evoluti ed esperti.
ritmi resi disponibili a tutti e in ulteriore potenzialità di IRIS,
grado di valorizzare al massimo ossia la possibilità di gestire i
anche immagini ottenute con movimenti dei telescopi dotati di
strumentazioni del tutto comuni protocollo tipo LX200. Una sorta
e a “portata di astrofilo”. di tastiera virtuale permette al- Mario Dho è nato a Cuneo nel 1963 e
vive a Chiusa di Pesio, nel cuneese.
Per le elaborazioni più avanzate l’utilizzatore, una volta interfac- Perito e capotecnico industriale, da
suggeriamo di servirsi delle ciata la montatura del telescopio sempre appassionato di astronomia,
si dedica con particolare attenzione
tante guide disponibili in Inter- al computer, di muovere lo stru- allo studio, alla realizzazione e al test
net, e allo scopo riportiamo al- mento in tutte le direzioni con di soluzioni tecniche di gestione e di
controllo degli osservatori astrono-
cuni interessanti link: velocità variabili secondo le esi- mici. Tester di alcuni software di auto-
www.astrosurf.com/buil/us/iris/i genze, di impartire veri e propri mazione, è autore di un manuale
tecnico per l’UAI, e di numerosi arti-
ris.htm comandi di Go To dopo aver im- coli apparsi su riviste italiane di
www.astrosurf.com/buil/iris/roa messo le coordinate equatoriali scienza e astronomia. Suoi alcuni
contributi sulle pagine culturali di pe-
dmap/help2_us. del target desiderato. riodici locali piemontesi.
www.astrosurf.com/buil/iris/tu- All’occorrenza è possibile con-

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astronautica

Ares I-X, fase di sviluppo completata


La Alliant Techsystems (ATK), una delle aziende leader nel panorama aerospaziale statunitense, ha por-
tato a termine lo sviluppo di alcuni sistemi del programma Constellation della NASA. La ATK, infatti, è
coinvolta nello sviluppo del Solid Rocket Booster (SRB), ossia il primo stadio del razzo vettore Ares I, e
del Launch Abort System (LAS), ossia del si-
stema di emergenza e salvataggio della cap-
sula Orion. I test condotti a terra sono stati
realizzati su modelli in scala ridotta e su
esemplari a dimensioni reali. Dopo le prime
fasi sono stati individuati e poi risolti i pro-
blemi riguardanti le oscillazioni del primo
stadio, sono stati realizzati alcuni collaudi
sul recupero del primo stadio mediante l’uti-
lizzo di paracadute e in più si sono sviluppati
alcuni sistemi importanti del nuovo razzo.
Tutto ciò in vista del primo flight test del-
l’Ares I-X, previsto per il luglio di que-
st’anno. Prima del volo di test, però,
verranno condotti a terra il collaudo di ac-
censione del motore dell’SRB a 5 segmenti
e il Pad Abort Test-1 su un simulacro della
capsula Orion. Il Pad Abort Test è il collaudo
46 Schema dell’Ares I-X. [NASA]
del sistema di salvataggio della capsula.

Lanciato il satellite spia


NROL-26
Dopo una serie di ritardi che sembrava intermina-
bile, lo scorso 17 gennaio un razzo Delta IV Heavy
ha lanciato il satellite NROL-26. Il carico, classifi-
cato, era per lo US National Reconnaissance Office;
l’organismo di sicurezza degli Stati Uniti che gesti-
sce i satelliti di sorveglianza. Il lancio è avvenuto
alle 02:47 GMT dalla Cape Canaveral Air Force Sta-
tion, presso il Launch Complex 37B. A dispetto
della segretezza del carico, sappiamo che è uno dei
più costosi. Lo stadio superiore del Delta IV
avrebbe eseguito tre accensioni del proprio mo-
tore, lasciando intendere che l’orbita finale del sa-
tellite fosse geosincrona. Infatti, da voci di
corridoio, si pensa che i satelliti del National Re-
connaissance Office operino in formazione su or-
bite geosincrone. La formazione include i satelliti
SDS per telecomunicazioni e due tipi di satelliti SI-
GINT (Signal Intelli-
gence) conosciuti come Lancio del satellite
“Mercury” e “Advanced NROL-26. [Pat Corkery]
Orion” o “Mentor”. Poi-

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
a cura di Paolo Laquale

ché i satelliti SDS vengono lanciati generalmente anche il primo stadio ed entra in funzione il motore
da razzi vettori di piccola taglia, il satellite lanciato RL-10B del secondo stadio per la prima delle tre
il 17 gennaio scorso, con un razzo Delta IV, do- accensioni. Ambedue i motori vengono costruiti
vrebbe essere del secondo tipo. La segretezza del dalla Pratt & Whitney Rocketdyne. Dopo ulteriori
carico potrebbe far intendere due cose: che il sa- venti secondi si separano i tre petali dell’ogiva e il
tellite appartenga alla vecchia serie o che fosse il lancio prosegue fino alla separazione del carico
primo della nuova serie IOSA o “Intruder”. Questa utile.
nuova classe dovrebbe riunire, in un unico veicolo, Una piccola nota sulla rampa di lancio 37B di Cape
le potenzialità delle classi precedenti ma non è Canaveral. Venne costruita negli anni Sessanta
chiaro se tale programma sia rimasto attivo negli come backup per i lanci dei razzi Saturn 1 e Saturn
anni. 1B. Dopo il lancio dell’Apollo 5 fu prima abbando-
Il Delta IV Heavy appartiene alla famiglia dei razzi nata e poi parzialmente demolita. Negli anni No-
EELV (Evolved Expendable Launch Vehicle) ed è co- vanta è stata ricostruita per ospitare i lanci del
stituito da un primo stadio definito CBC (Common Delta IV ed è stata usata in sei degli otto lanci già
Booster Core), propulso da un motore RS-68, a cui effettuati. Gli altri due sono stati effettuati dallo
vengono affiancati altri due CBC come boosters la- Space Launch Complex 6, presso la Vandenberg Air
terali, che si separano circa quattro minuti dopo il Force Base. Questo è stato il primo di quattro lanci
lancio; meno di due minuti più tardi si separa programmati per l’anno 2009.

Due Launch Pad per la ISS da Baykonour La Pad 31/6 di Bayko-


nour con un razzo 47
Nel mese di gennaio, alcuni dirigenti dell’Agenzia Soyuz-2.
Spaziale Russa hanno dichiarato che, a partire da
quest’anno, presso la base di Baykonour saranno
utilizzate due rampe di lancio per le missioni delle
navicelle Soyuz e Progress verso l’International
Space Station. Il motivo di questa decisione è da
ricondursi all’aumento del numero di lanci previsti
per quest’anno e all’utilizzo del nuovo razzo vet-
tore Soyuz-2. Le due rampe in questione sono il
Pad 1/5, dal quale partirono lo Sputnik 1, Yuri Ga-
garin e Valentina Tereskova, nonché tutte le mis-
sioni verso la Mir; il sito di lancio venne utilizzato
anche per le missioni scientifiche delle sonde
Lunik, Mars e Venera, e anche per parecchi satelliti
della serie Kosmos. La seconda rampa di lancio è
la Pad 31/6, per certi versi la gemella della prece-
dente, poiché venne utilizzata per alcuni voli pilo-
tati negli anni 1969-1970, 1979-1981 e nel 1984.
L’ultimo volo con equipaggio partito da questo Pad
fu la missione Soyuz T-12, proprio nel 1984, e l’ul-
tima capsula di rifornimento, la Progress M-15, nel
1992. In seguito la rampa venne utilizzata per
lanci militari, scientifici e commerciali, e per le due
sonde ESA Mars Express e Venus Express. L’ultimo
lancio è stato quello del satellite europeo Giove-B
nel 2008. Dall’anno scorso in poi, la rampa di lan-
cio ha subito alcune modifiche per ospitare il nuovo
razzo vettore Soyuz-2 che amplierà le capacità di
lancio verso la ISS.

numero 4 - marzo 2009 l ASTROFILO



astronautica

8 satelliti in un colpo! telliti si trovano su un’orbita eliosincrona alta 665 km


e con una inclinazione di 98°. Dai test effettuati sui
satelliti tecnologici si potranno sviluppare applicazioni
Il 23 gennaio scorso alle 3:54 GMT un razzo vettore per i futuri satelliti operativi.
H2A, partito dal Yoshinobu Launch Complex, situato
sull’isola di Tanegashima, in Giappone, ha portato in
orbita ben otto satelliti. In realtà sette di questi sono
satelliti tecnologici
di piccole dimen- 2 in avaria...
sioni destinati a
effettuare collaudi Il vetusto Astra 5A e il nuovissimo Eutelsat W2M
in orbita di strut- sono entrati in avaria nelle ultime settimane. Il
ture, dispositivi e primo, lanciato nel 1997 da un razzo Ariane per
tecnologie di nuo- conto della svedese SSC con il nome di Sirus 2 e poi
va concezione. acquistato dalla Lussemburghese SES, aveva subito
Uno solo era un un blackout 6 mesi fa. I tecnici, dopo le analisi,
satellite operativo dichiararono che questo evento era da ricondursi a
dell’agenzia giap- un errore umano di un operatore a terra. Ristabiliti
ponese JAXA; de- i contatti con il satellite, esso ha continuato a ope-
nominato GOSAT rare fino alla perdita delle comunicazioni nel mese
(da Greenhouse di gennaio. Dopo la perdita dell’orientamento, il
Gases Observing satellite ha consumato una grossa quantità di pro-
Satellite, ma che pellente per ristabilire il giusto assetto, operazione
48 una volta in orbita che è avvenuta senza successo. Attualmente,
è stato ribattez- aziende come Eutelsat e Intelsat sono in allerta
zato Ibuki), stu- sull’eventuale possibilità di collisione tra i propri
dierà i gas re- satelliti e l’Astra 5A fuori controllo. Questo evento
Lancio degli 8 satelliti giapponesi. sponsabili dell’ef- potrà essere evitato adottando manovre di controllo
[JAXA] fetto serra e in d’assetto sui propri satelliti. Il secondo satellite di
particolare la pre- cui si è riscontrato un malfunzionamento era stato
senza nell’atmo- lanciato lo scorso 20 dicembre da un Ariane 5.
sfera terrestre dell’anidride carbonica e del metano. Un’anomalia nel sistema
Costruito dalla Mitsubishi Heavy Industries Ltd, è un di alimentazione del sa-
satellite del peso di circa 1750 kg. Gli altri sette sono: tellite ne ha decretato la
l’SDS-1, un satellite tecnologico della stessa agenzia perdita. Il problema è
JAXA, del peso di 100 kg; lo SpriteSat, un minisatel- avvenuto mentre il sa-
lite che osserverà i fulmini nell’alta atmosfera, del tellite stava compiendo
peso di 50 kg costruito dalla Tohoku University di Sen- la manovra di trasferi-
dai; il KKS-1, un microsatellite tecnologico costruito mento dalla posizione
dalla Tokyo Metropolitan College of Industrial Techno- iniziale, utilizzata per
Rappresentazione grafica
logy; il SOHLA-1, un minisatellite tecnologico, del compiere dei test, a
del satellite Eutelsat W2M.
peso di 50 kg, che osserverà i temporali; il PRISM, un quella operativa. Il mo-
microsatellite tecnologico per il collaudo di un inno- dello W2M doveva sosti-
vativo sistema di ottiche rifrattive, dispiegabile in or- tuire il più vecchio W2, che è attualmente ancora
bita per acquisizione immagini; lo STARS, un micro- operativo e che proseguirà nelle operazioni. Il futuro
satellite tecnologico che emetterà un nanosatellite satellite Eutelsat W3B, che è attualmente in co-
collegato a un filo; e infine il SorunSat-Kagayaki, mi- struzione e pensato come scorta per eventuali man-
nisatellite tecnologico del peso di 20 kg, che collau- canze o malfunzionamenti di altri satelliti della
derà il dispiegamento di una struttura leggerissima stessa famiglia, diventerà quello operativo in sosti-
sulla quale sono stati incisi alcuni messaggi di ragazzi tuzione proprio del W2M. Il lancio è previsto per il
portatori di handicap. 2010. L’Eutelsat, dispiaciuta per l’accaduto, ha co-
Il lancio è stato rinviato più volte a causa del mal- municato ai propri clienti che continuerà a fornire i
tempo, ma poi tutto è andato bene. Attualmente i sa- servizi senza intoppi.

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
astronautica

...e altri 2 si scontrano!


Nella giornata dello scorso 10 febbraio, si è avuta, per la prima volta nella storia dell’astronautica, una colli-
sione distruttiva tra due satelliti in orbita terrestre. Ci sono state in passato collisioni tra satelliti e piccoli detriti
in orbita, ma mai eventi che coinvolgessero satelliti con masse superiori ai 500 kg. I due satelliti coinvolti
sono stati l’Iridium 33 e l’ormai di-
smesso Kosmos 2251. La collisione è
avvenuta alla quota di circa 800 km, al
Schema delle
di sopra della Siberia, alle 17:00 GMT di
orbite collidenti
martedì 10 febbraio, provocando la
dei satelliti
completa distruzione dei satelliti e
Kosmos 2251
generando più di 500 frammenti. La col-
e Iridium 33.
lisione è stata riscontrata solo quando
[Dan Deak]
lo US Space Surveillance Network, me-
diante i suoi radar, ha rilevato l’eco dei
detriti ma nessuna traccia dei satelliti.
Secondo quanto dichiarato dalla NASA,
al momento non esiste alcun pericolo
per la ISS, poiché essa orbita a una
quota di 350 km, più bassa della quota
dei detriti. Le attività di monitoraggio
continueranno per scongiurare, anche a
medio termine, qualsiasi pericolo per la
49
stazione e per il suo equipaggio. I rischi,
però, per altri satelliti in orbite e quote
simili non sono del tutto esclusi. La
compagnia che gestisce i satelliti Iridium ha dichiarato che metterà in funzione, nel giro di un mese, uno dei
satelliti già lanciati in orbita come scorta per eventuali guasti a quelli operativi. Frattanto, i ricercatori studie-
ranno l’evoluzione dinamica dei frammenti per stimare quando inizierà il decadimento orbitale.

Koronas-Foton in orbita
Realizzato nell’ambito del programma International Living With a
Star Program (ILWS), il satellite Koronas-Foton è stato il terzo della
serie (dopo Koronas-I nel 1994 e Koronas-F nel 2001). Lanciato il 30
gennaio scorso alle 13:30 GMT dal poligono di Plesetsk, il satellite
ha raggiunto un’orbita circolare alta 500 km e inclinata di 82,5°. Il
lancio è avvenuto con un giorno di ritardo a causa di un problema
nel sistema del flusso del propellente nel secondo stadio del razzo.
La missione nominale sarà di tre anni, durante i quali il satellite stu-
dierà la fisica delle particelle emesse durante le eruzioni solari, la loro
Il satellite Koronas-Foton in allestimento. interazione con gli strati della corona solare e la loro correlazione con
i fenomeni chimico-fisici dell’alta atmosfera terrestre. I dati prove-
nienti dal satellite serviranno anche per realizzare e affinare un sistema previsionale relativo all’attività solare.
Con un peso di 1900 kg, il Koronas-Foton ha raggiunto l’orbita operativa senza problemi; vi era infatti un po’
di apprensione per il lancio, che è stato effettuato mediante un Tsyklon-3. L’ultimo volo di questo tipo di razzo
fu realizzato nel 2004 e il carico non raggiunse l’orbita a causa di un malfunzionamento. Per curiosità, questo
è stato l’ultimo volo del Tsyklon-3, la cui produzione è ferma da parecchi anni, poiché l’azienda costruttrice è
situata nella repubblica indipendente dell’Ucraina.

numero 4 - marzo 2009 l ASTROFILO



astronautica

L’Iran entra nell’elite delle nazioni “spaziali”


Il 2 febbraio scorso, l’Iran ha lanciato il suo primo satellite artificiale usando
un missile balistico a medio raggio (probabilmente un Shahab 3), opportuna-
mente modificato per lanciare di satelliti. La nazione iraniana è quindi divenuta
membro del club delle nazioni spaziali. Il piccolo satellite per telecomunicazioni
chiamato Omid è partito alle 18:30 GMT da una zona non meglio precisata
della provincia di Semnan, situata nella parte centrale nord del Paese. Il lan-
ciatore, denominato Safir 2, si è diretto dopo il lancio verso sud est con un
volo sopra l’Oceano Indiano e immettendo in un’orbita di 153 x 273 miglia con
un’inclinazione di 55,5° il piccolo satellite e il suo booster. Il lancio è avvenuto
durante i 10 giorni di celebrazione del trentesimo anniversario della rivoluzione
islamica iraniana. Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha dichiarato:
«Questo è un passo verso la giustizia e la pace. La presenza dell’Iran nello
spazio è divenuta una pagina storica». Il lancio del satellite e la dimostrazione
delle possibilità tecniche della nazione iraniana hanno suscitato timori e per-
plessità, per ragioni politiche, in USA, Francia, Israele e Regno Unito. Il piccolo Il razzo Safir 2 sulla rampa di
satellite Omid trasporta un sistema sperimentale di controllo orbitale, un si- lancio. [Agence France
stema di telecomunicazioni e un piccolo sistema di telerilevamento. Presse]

sono stati spenti completando la prima fase del rien-


50 Il ritorno del Falcone tro sulla Terra. Da allora la sonda ha viaggiato per
inerzia fino al 6 febbraio scorso, quando è stato riat-
La sonda giapponese Muses-C, anche denominata tivato uno dei quattro motori a ioni di cui è dotata.
Hayabusa, ovvero Falcone, lanciata nel 2003 per I tecnici giapponesi hanno deciso di lasciare inuti-
una missione dedicata al prelievo di campioni di lizzati gli altri tre motori, tenendoli di scorta in caso
rocce da un asteroide, di guasti a quello fun-
ha iniziato la seconda zionante. Il funziona-
fase del viaggio di ri- mento del motore e la
torno verso la Terra. La relativa spinta dure-
sonda, colpita da mille ranno fino a marzo
2010, quando termi-
nerà questa seconda
Rappresentazione fase del rientro. Da
grafica della sonda aprile a giugno 2010,
Hayabusa su Itokawa. la sonda si troverà nei
[JAXA] pressi della Terra e si
attueranno alcune cor-
problemi tecnici (che rezioni di rotta per far
lasciano dubbiosi sul- rientrare al suolo la
l’effettiva riuscita del capsula contenente i
recupero di campioni di campioni. La speranza
suolo asteroidale, a degli scienziati è quella
causa di un malfunzio- di poter trovare all’in-
namento avvenuto nel novembre 2005, proprio du- terno di essa il prezioso carico. In ogni caso tutto
rante i 30 minuti della fase cruciale di tutta la quello che sarà presente nella capsula di rientro
missione), ha iniziato una lunga manovra che do- verrà comunque analizzato dai laboratori giappo-
vrebbe portarla nei pressi della Terra il prossimo nesi.
anno. Dopo aver abbandonato l’orbita dell’asteroide Nei suoi serbatoi, la sonda ha ancora abbastanza
Itokawa, la sonda giapponese ha attivato i suoi mo- propellente (gas Xeno) per completare la propria
tori a ioni fino alla data del 18 ottobre 2007, quando missione. Non resta che aspettare.

l ASTROFILO
’ numero 4 - marzo 2009
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