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piemonte vivo RASSEGNA PERIODICA

DI LAVORO,
ARTE, LETTERATURA E
COSTUMI
PIEMONTESI 4 81
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I quindici giorni
del Maestrino Mozart
a Torino

A due secoli Il 14 gennaio 1771, Mozart e suo scroscianti e da grida di '-Viva


padre partirono da Milano per il Maestro, viva il Maestrino!"».
dalla morte del Torino, dove si fermarono fino Il 14 gennaio dell'anno «che è
Grande Musicista al 31 gennaio. davanti come di dietro e in mez­
un poco noto Mozart, allora quasi quindicen­ zo raddoppiato .. C) il «Maestri­
ricordo del suo ne, si trovava al suo primo viag­ no.. , accompagnato dal padre
gio in Italia. Questo viaggio, in­ giunse dunque a Torino. Pur­
viaggio a Torino trapreso non certo al richiamo troppo poco o nulla si sa dei
di un ideale vagabondaggio tra reali motivi che indussero i Mo­
popoli e paesi, ma soprattutto zart a soffermarsi nella nostra
per la necessità di un appro­ città una quindicina di giorni,
fondimento tecnico e di una periodo di tempo non trascura­
pratica sistemazione in ambien­ bile anche per allora: le uniche
te più consono alle straordina­ notizie che abbiamo di questo
rie possibilità di un prodigioso soggiorno sono due riferimenti
fanciullo (l'Italia, come tutti san­ contenuti nelle lettere di Leo­
no, aveva, nel Settecento (') tra­ pold il quale scriveva alla mo­
dizioni musicali rinomate in tut­ glie il 12 gennaio: «Noì andremo
to il mondo e, nel campo del il prossimo lunedì a Torino» e,
melodramma soprattutto, offrirà poi il 2 febbraio «... durante il
a Mozart un tesoro di esperien­ viaggio torinese non potemmo
ze], aveva già visto ovunque nu­ scrivere. Del 31 gennaio siamo
merosi successi, ed ovunque contenti: siamo tornati da que­
eg I i era stato colmalo di onori: sta bella città, dove abbiamo vi­
l'anno precedente, a Bologna, sto un'opera veramente splendi­
era stato nominato membro del­ da. A suo tempo sentirai tutto»,
la celebre Società Filarmonica, e gli appunti di viaggio presi dai
ricevendo da Padre Martini un due, che trascriviamo qui sot­
«attestato» di alta stima e, pro­ to ('):
prio poche settimane prima di Torino: alla Dogana Nova.
giungere a Torino (il 26 dicem­ Conte de Lascaris. Cavaliere
bre del 1770) aveva avuto un Raiberti. Conte Caron e la sua
lusinghiero successo a Milano bella Sig.ra Principessa di Vo­
con la prima rappresentazione ghera e le sue figlie.
della sua opera Mitridate re di L'ambasc. die Spagna. Il Cava­
Ponto. Fu questo il primo gran­ liere Tornasi.
de successo teatrale di Mozart. Maestro di Cappella del Re Giai.
«Son successe due cose che a
Maestro del Domo Gasparini.
Milano non s'erano mai viste -
riferì il padre nella gioia del mo­ Sgr. Pugnani. i due Sg.ri Besoz­
mento - e cioè che un'aria della zi. Sgr. Chambrano Violon: il
prima donna è stata replicata, Sgr. Cantone. Sgr. Girelli. Sgr.
mentre alle prime esercitazioni Tonare/li. Sgr. Duvraval Ba/lari­
non avviene mai che si gridi: no. La Blache Ballerina.
Mozart al tempo della sua venuta
"Fora"; e che quasi tutte le arie Sgr. Celoniat. Sgr. Paesiel/o.
a Torino sono state seguite da battimani Sg.ra Mazzo/i. I 37 I
A sinistra:
Uno spettacolo
al Teatro Regio nel "70!:J

Nella pagina seguente:


Frontespizio e terza pagina
del/" edizione originale del libretto
di Annibale in Torino.
(Biblioteca Nazionale di Torino)

Sotto:
Jean D'Aubreval interprete
de •I popoli Taurini ed Allobrogi
festeggianti»

Prima notizia che ricaviamo, la sere altro che l'Annibale in To­ Anna Pallerini, Filippo Pallerini,
locanda dove soggiornarono: la rino di Giovanni Paisiello su li­ Giuseppe Ancinelli e Regina Ca­
Dogana Nova. Si trovava, come bretto di Jacopo Durandi, la cui balata.
risulta dalle guide di Torino del­ prima rappresentazione ebbe Era questo Jean D'Aubreval (che
l'epoca ('), nella «Contrada del­ luogo il 16 gennaio di quell'an­
nell'appunto dei Mozart abbia­
l'Albero Fiorito», a un dipresso no con Lorenzo Tonarelli nella
parte di Artace, Bartolomeo mo visto citato come Sgr. Du­
all'incrocio dell'odierna via Cor­ vraval Ballarino) «ballerino ele­
te d'Appello con via Bellezia. Schiroli in quella di Annibale,
Antonia Maria Girelli Aguilar gante e brillante, incline al mez­
Altra indicazione preziosa, per zo-carattere e all'umorismo e
poter tracciare, almeno nei som­ (Adrane) e ancora Sabastiano
Fobicaldi, Marianna Nicolini Fer­ alieno dal virtuosismo puro (de­
mi capi, un resoconto della lo­ testava la pirouette)». Aveva già
ro permanenza in città, è quel- ri, Rosa Polidoro. I Balli: 1) At­
1' «opera veramente splendida» tacco a sorpresa in un parco di ballato per il Teatro Regio nella
che i Mozart ascoltarono nel equipaggi militari; 2) Il naufra­ stagione 1758-59 ed era stato
nostro Teatro. Basta una rapida gio fortunato; 3) I popoli Taurini in seguito messo al posto di
scorsa ai programmi del Teatro ed Allobrogi festeggianti, furono «monsieur Léger», che i Cava­
Regio, per renderci conto che interpretati dai ballerini Jean lieri non giudicarono all'altezza
l'«ope:a splendida» non può es- D'Aubreval, Madame Bianche, del suo compito.
A�fl�IJBAL
Come possiamo dunque vedere,
Mozart incontrò i personaggi
principali dell'allestimento: i
cantanti protagonisti, Lorenzo

IN TORliVO Tonarelll e Antonia Maria Girelli


Aguilar, i due primi ballerini
Jean O Aubreval e Madame
DRAìv1ft1A PER l\lUSICA Bianche, il direttore dell'orche­
stra del Regio e primo violino
Gaetano Pugnani che, nominato
D .,1 R A P P R E S E S T ,1 R S 1 con la stagione 1769-70 compo­

NEL �R EG·IO TE.cì.I'il ()


se anche la musica della favola
pastorale Issea. rappresentata
nell"aprile d1 quell'anno per le
nozze della Principessa Maria
DI TORI;-;O Giuseppa di Savoia con il Conte
di Provenza Luigi Stanislao, e
NEL CAR�OVALE DEL I 77 l • il compositore stesso dell'opera
Giovanni Paisiello.
.ALLA PRESE.SZA
Certo non restò senza conse­
guenze l'incontro che il ragazzo
ì Jf Mozart ebbe con il grande Mae­
.LVlo
stro: si ha notizia di un prece­
dente incontro tra i due musi­
cisti già nelle note del viaggio
a Napoli del 1770 e ora siamo
s:curi che questo secondo in­
contro di Torino dovette essere
determinante e addirittura il mo­
tivo stesso del viaggio in que­
sta città. Purtroppo non si han­
no altre notizie a proposito di
questo episodio, e sarebbe ve­
ramente auspicabile che qual­
che studioso, studiando accura­
tamente la partitura dell'Anni­
��-
TORINO. NCLLA STAMPERIA MAIRE�SE.

A fpcfc di O,c RATO


: ...
Drnoss1 Libraio dcll.t <;ocicti
bale, possa un giorno rilevare
gli eventuali influssi che l'ope­
ra ebbe su un genio incredibil­
de' !>11:nv11 C.,\" Ieri fn:rn i pi 1111i Pomd
mente ricettivo come quello di
tid.t Co;1u..;fa d1 P,J .
Mozart. E trattandosi di Paisiel­
lo, che godrà sempre di stima
affettuosa da parte di Mozart,
e i cui benefici innesti stilistici
derivati a Wolfango sono stati
abbondantemente sottolineati, la
cosa è di non poco conto.
--- - ------
-
Enrico Morano

NOTE

(') Libro prodigioso, sulla vita musicale


italiana del Settecento, è Il Settecento
in Italia della Vernon Lee, Milano. 1931.
(') La scherzosa denominazione é di
Leopold, il padre di Mozart, m una let­
tera da Milano alla moglie del 5 gen•
naio.
( ) Pubblicati in Mozart Bnefe. und Auf­
zeichnungen, a cura di W.A. Bauer e
O.E. Deutsch, Kassel, 1962, p. 416,
n. 229.
(') Si veda in particolare O. Derossi,
Nuova Guida per la città di Torino, To·
rino. 1781 39

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