Adesso ci chiediamo quante scale pentatoniche maggiori possiamo tro-
vare all'interno di una scala minore melodica. La medesima di genera solo sul IV grado, la scala minore melodica origina una sola scala penta- tonica maggiore collocata sul IV grado. (03.13)
Come al solito, questa pentatonica si relaziona con tutti gli accordi
della scala, in maniera esclusiva e modale. Nella tavola che segue, la pentatonica maggiore agganciata ai vari accordi.
Accordo pentatonica maggiore
a m(Maj7) 4 giusta sopra susb9 3a minore sopra Maj7#5 2a maggiore sopra 7#11 la stessa b13 7 2a maggiore sotto m7b5 3a maggiore sotto 7#9b13 tritono sopra o sotto Ogni scala pentatonica maggiore possiede una propria relativa mino- re, di conseguenza anche quella individuata sul IV grado può mutare nella relativa minore. Questa, come quella maggiore, può parimenti es-
73 sere utilizzata su tutti gli accordi originati dalla minore melodica, con le corrispondenze dello specchietto che segue:
Accordo pentatonica minore
a m(Maj7) 2 maggiore sopra susb9 la stessa #5 Maj7 2a minore sotto 7#11 3a minore sotto 7b13 4a giusta sotto m7b5 4a giusta sopra 7#9b13 3a minore sopra Sappiamo altresì che la scala minore blues differisce minimamente dalla scala pentatonica minore per l'aggiunta della quarta aumentata, pertanto anch'essa può essere adoperata per tutti gli accordi della mino- re melodica e con le stesse relazioni della sinossi precedente.
Accordo Scala minore blues
a m(Maj7) 2 maggiore sopra susb9 la stessa #5 Maj7 2a minore sotto 7#11 3a minore sotto 7b13 4a giusta sotto m7b5 4a giusta sopra 7#9b13 3a minore sopra Nel corso di queste lezioni osservato l’esistenza di una armonizzazione simmetrica della scala minore melodica che può essere realizzata ache con una u.s.. La u.s. che ci occorre è quella relativa all’accordo semidi- minuito che, per essere strutturata, prevede nella parte bassa del poly- chord un tritono, in quella superiore una triade maggiore un tono sotto al nome dell'accordo. Risalendo la scala minore melodica, gli intervalli di 5a diminuita si scovano tra il VI e il bIII grado e fra il VII e il IV. Possiamo di nuovo armonizzare simmetricamente la scala minore me- lodica sfruttando il tritono posizionato tra VI e III grado e i voicing del- la. Come si scopre nella (03.14), se un pianista nella mano sinistra inse- risce il tritono tra VI e III grado e nella destra una triade maggiore un tono sotto al nome dell'accordo, da vita ad una vera e propria sovra- struttura per un m7b5. Con questa upper structure abbiamo modo di ar- monizzare tutta la scala minore melodica tenendola immobile, e alter- nando al basso i gradi della scala. Gli accordi generati sono gli stessi di figura (03.04), del resto le voci che compongono il VIm7b5, se riordinate concretano un bIIIMaj7#5 con la #4 aggiunta. (03.15)
Di nuovo gli accordi si presentano parziali, privi dei toni guida: al
IIsusb9 e al V7b13 mancano la 7a minore; al VIm7b5 la 3a minore. Anche in questo specifico caso la mancanza dei toni guida torna utile per quanto analizzato nel corso delle lezioni.