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Gruppo Radioamatoriale nato nel 2010, che raccoglie e gestisce i Diplomi: Watt x Miglio, Rifugi e
Bivacchi, FM Montano, Radio e Storia, Centenario Grande Guerra e HRFC.
Collaboratori:
I5SKK Alessandro Santucci
IN3RYV Sergio Broggi
IZ1OQU Stefano Chiesa
lo spunto per proporvi questo articolo mi è stato dato per aver dovuto spesso riscontrare, sui
Forum, ed ultimamente anche su nostro, lamentele da parte di noi cultori del QRP, riguardo i
disturbi che le stazioni QRO ci arrecano, in particolare in VHF SSB, durante i contest.
Tale banda, solitamente silenziosa, diviene una vera baraonda, piena di segnali prepotenti che ci
recano, inutile nasconderlo, non poche difficoltà di convivenza.
La gran parte di noi si adegua, capisce che, a chi è armato di ben altre armi rispetto al nostro
piccolo 817 e una modesta Yagi, si deve lasciare strada libera; altri no, non accettano quella che
appare una sopraffazione e si ritirano, altri ancora, si ribellano e si comportano in maniera
inadeguata.
E' giusto ciò ? Sbaglierò, forse, ma porto un paragone che trovo abbastanza calzante: il Codice
della Strada.
Situazione: siete a bordo di una piccola utilitaria e, in corsia di sorpasso, c'è una lunga fila di veloci
vetture impegnate, appunto, nel sorpasso.
Voi, vi inserireste fra loro, solo perché è anche vostro diritto sorpassare un automezzo, magari
anche più lento di voi, e che vi intralcia la strada ? No: vi dovete adeguare e aspettare il momento
giusto per sorpassare.
Nel contest ci sono sempre dei "big gun" all'opera, sempre che questi utilizzino potenze legali,
ebbene, vuoi per i sistemi di antenne che utilizzano (*) ed in paticolare per dove sono direzionate,
vi arrivano con segnali tali da produrre nel vostro apparato sovraccarico, fastidiosi prodotti
d'intermodulazione che vi rendono difficile l'ascolto.
(*) la legge che regola le nostre radiotrasmissioni parla di potenza dell'apparato e non di EIRP - In
telecomunicazioni con il termine EIRP, si intende una misura di densità di potenza radio irradiata
da un'antenna. Tale densità è riferita all'irradizione di una antenna isotropa ideale, e si riferisce
all'effettiva potenza di trasmissione di un sistema radio. .. )
Visto ciò, siete voi (noi) QRP a dovervi adeguare, non loro. E' opportuno che ci si allontani dalla
loro frequenza e fare la nostra attività, consci che, se stiamo utilizzando "un'utilitaria", non
dobbiamo intralciare una "Ferrari", in fase di sorpasso.
Se poi la stazione disturbante ci sembra "sporca", prima di sparare a zero, sarà il caso di verificare,
presso altre stazioni in aria, se il problema esiste, o meno.
Il nostro prezioso apparato QRP non può essere certo paragonato con un misuratore di spettro e se
il corrispondente che ci arriva, specie in VHF, in montagna e con la Yagi magari diretta nella sua
direzione, con una segnale "mostruoso", una decina di chilocicli per parte, non è un dramma.
In particolar modo, mai, dico mai, fare il "giustiziere", mettendo la portante o disturbando, magari
mettendoci in chiamata sulla loro frequenza che, correttamente, occupano da inizio contest e che,
la gara, la stanno facendo, magari, sul serio.
Un comportamento non adeguato e, fra l'altro, non rispettoso del 1° Punto del Decalogo del
Radioamatore ( quanti di noi lo conoscono e lo applicano ? ) non fa altro che nuocere
all'immagine del "nostro" mondo QRP.
Al di là degli "stra-segnali" di certe stazioni, vi rendete conto di quanto, più spesso di quanto
crediate, sono proprio loro, i "QRO", ad essere cortesi e pazienti ?
Si fanno ripetere volte e volte i nostri rapporti, che non riescono a ricevere per via della nostra
esigua potenza emessa e, alla fine, quasi esausti, si scusano con noi e ci ringraziano per la nostra
pazienza e costanza nel dover ripetere infinite volte i nostri "numeretti" ? Dovremmo essere noi, a
scusarci e ringraziarli per averci permesso di portare a compimento il QSO, e non loro !
Chi è un po' pratico di Contest, questo lo sa, chi invece non li frequenta, si regoli di conseguenza.
Il Contest delle Sezioni, così come il Contest Lazio, è una di quelle gare dove c'è da darsi da fare
per ottenere il massimo risultato per la Classifica per Sezioni.
Proprio per questo esso è una delle gare che preferisco e che io, da anni, vi partecipo in QRP.
Proprio per tale ragione, la scorsa Primavera, mi sono spostato in Toscana, avvicinandomi così alle
zone maggiormente popolate di radioamatori, per poter effettuare il massimo dei QSO con la mia
irrisoria potenza.
Ho scelto una cima che conosco da decenni, facilmente raggiungibile da una strada che porta in
vetta, dove sono situati diversi ripetitori.
La quota è di ottocento metri, e siamo all'estremo sud della provincia di Pisa, nell'area geotermica
di Larderello.
L'ho raggiunta di buon mattino, in una giornata che si presentava serena, ma anche assai fredda.
Uscito dalla macchina, sono stato investito da folate di vento gelido: mi sono coperto
abbondantemente e stavo iniziando, riparandomi dietro alla macchina, a montare le antenne
quando ho visto delle persone che si incamminavano verso di me.
"Siamo in diversi, stavolta quassù ... " ha esordito uno di loro. Ho intuito che dovessero essere
anch'essi dei radioamatori.
Lo erano, infatti: un team della Sezione ARI Pontedera, che poco dopo avrebbero operato, con
nominativo IQ5DY con ben tre stazioni contemporaneamente, da tre automezzi, in 144, 432 e 1296
MHz
Devo dire che non ci siamo dati reciprocamente disturbo, anche se eravamo a pochi metri di
distanza; io, certamente, non l'ho dato, visto che uscivo con soli tre watt, e loro, credo, con meno
di cinquanta. Non ho avuto, quindi, particolari problemi, solo in 432 MHz è stato un po' difficile
operare verso sud, perché proprio in quella direzione c'erano loro.
Comunque, da laggiù, in 432 MHz, a parte alcuni miei colleghi di Sezione (ARI Colli Albani), non
arrivava proprio nulla.
IQ0HV l'ho collegata in entrambe le gamme, mentre Mario IW0HNZ (QRP anch'esso, Socio
MQC-040 ) e IK0MPJ, li ho collegati, solo in 144 MHz.
Solo un piccolo inconveniente, nel corso del contest: la caduta delle antenne, dovuta ad una raffica
di vento, più impetuosa delle altre. Problema prontamente risolto, senza conseguenze particolari.
Complessivamente 44 QSO in 144 e 15 in 432 MHz, non male, credo, per una stazione QRP.
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Il rettangolo della Moxon è diviso in 4 pezzi ciascuno, della dimensione maggiore di circa 38 cm,
che entrano perfettamente nello zainetto.
La connessione tra il direttore ed il radiatore è fatta con uno spezzone di tubetto isolante centrale di
un cavo TV, tagliato a misura; gli elementi sono infilati dentro il foro centrale.
Una soluzione temporanea che poi è diventata definitiva ed ha resistito anche al maestrale della
Sardegna.
Il choke per le correnti di modo comune è stato realizzato con 5 spire di RG58 fissate con fascette
e termorestringente, avvolte sul boom plastico da 2 cm.
Questa posizione è stata criticata con il motivo che il choke, in quella posizione, potrebbe influire
sul rendimento e sul diagramma di radiazione.
Infatti potrebbe, ma all'atto pratico i risultati ottenuti con l'antenna sono stati più che soddisfacenti
e, quindi, il choke rimane lì.
L'osceno malloppo di connettori e adattatori che si vede in foto sarà quanto prima eliminato con
l'uso di connettori N, non appena mi arriveranno gli N femmina volanti presi su Ebay.
Il tubo grigio da 4 cm per impianti idraulici è stato forato con un diametro di 2 cm e nel foro è
infilato il boom dell'antenna; questa soluzione è stata adottata sia per la Yagi 144 sia per le mie due
Moxon e permette anche di ruotare la polarizzazione in un attimo.
Provata sul campo, prima sul terrazzo di casa e poi nella QSY in IM0 ha dimostrato di avere un
buon rapporto F/R e F/S, ed anche una buona direttività; non ho fatto misure strumentali ma le
decine di QSO effettuati sia in SSB che in FM con QRB massimo di 750 km con 2,5 W
testimoniano la validità dell'antennina.
Certo non compete con Yagi a più elementi ma se vi serve un'antenna compatta, facile da montare
e da gestire, direi che la Moxon fa per voi.
Di seguito vi riporto le misure meccaniche della mia Moxon, considerando che ho utilizzato un
metallo non ben definito del diametro di 2 mm.
A= 740 mm
B= 106 mm
C= 028 mm
D=142 mm
NOTA 1: il riflettore è diviso in due spezzoni di 370 mm ciascuno, connessi al boom con un
mammuth
NOTA 2: il radiatore è costituito da 2 pezzi della lunghezza di 365 mm ciascuno per tener conto
anche della dimensione del mammuth ( 10 mm )
I due pezzi del radiatore hanno una piega ad "L", che serve a fissarle al mammuth; attenzione che
questa piega non contribuisce alla lunghezza del lato A/2.
Il mammuth è stato messo in questa posizione per poter connettere il coassiale all'altra estremità.
I due pezzi del riflettore invece non hanno questa appendice ed il mammuth è ruotato di 90 gradi in
quanto non c'è il coassiale da connettere ed i due pezzi devono essere in continuità elettrica.
Bene, detto questo e data la mia soddisfazione per questo tipo di antenna, ho deciso di costruirne
una gemella per i 70 cm, da usare nella prossima QSY sulle Dolomiti.
Ecco la gemella.
Qui il choke è di tre spire invece di 5.
Dato che il mio VNA si ferma a 200 Mhz ho proceduto col metodo del ROSmetro accorciando
l'antenna, mm dopo mm, fino ad ottenere 1:1 a 432.000 (la lancetta non si muoveva).
Anche qui il malloppo dei connettori sarà sostituito quanto prima.
Buona sera, scrivo dopo aver visto il vostro interessantissimo sito. volevo parteciparvi un
lavoretto che ho partorito da poco. Dopo aver letto un po' sulle antenne frattali, diffusissime nei
cellulari e in tantissimi altri apparati .specie SHF, ho pensato se si poteva applicare la medesima
tecnica anche ad antenne HF di dimensioni ragguardevoli.
Prendendo in esame la Delta Loop, ho elaborato lo schema che ho allegato insieme ad altre foto.
Così facendo si riducono le dimensioni di una Delta Loop canonica di ben un terzo.
Interessante anche la particolarità della Z, che si aggira intorno ai 50 ohm contro i 90 ohm di una
Delta intera; ciò evita la costruzione della linea coax di adattamento a 75 ohm.
Il collega Stefano Chiesa, IZ1OQU, ha fatto una simulazione con MMANA, ottenendo risultati
interessanti.
Ho costruito delle versioni per 21, 50 MHz e 144 MHz, confermando i risultati di cui sopra.
Ho fatto delle comparazioni di ricezione con la Windom, ottenendo spesso in media da 2 a 4 punti
di segnale a favore della MINIDELTALOOP.
( per correttezza, un po' perché questo valore sembra eccessivo, forse dovuto al posizionamento,
nonché il direzionamento dell'antenna, ma anche perché, a suo tempo, è intervenuto IN3FOX
nella discussione, sembra opportuno rimandarvi alla lettura del Forum
http://mountainqrp.forumfree.it/?t=72545270 ndr )
Gradirei se altri amici volessero cimentarsi nella costruzione di questa antenna, magari dando dei
giudizi e suggerimenti su modifiche e varianti.
La MINIDELTALOOP ha la particolarità di essere piccola, leggera, alimentata direttamente con
cavo 50 ohm e facilmente riproducibile.
Tengo a precisare che non ho scoperto niente di nuovo ( anche se in giro di varianti come questa
non ne ho viste), voglio solo metter in comune un lavoro che potrebbe essere utile ad altri,
sperando che vi siano dei ritorni sotto forma di giudizi, suggerimenti e varianti .
Sfogliando man mano il manuale, ho proceduto a saldare tutti i componenti usando però
l’accortezza di inserire prima i pezzi meno sensibili al calore .
Ho riservato per il finale il quarzo fornito ( 14.060 MHz ) ed il delicatissimo transistor dissipato :
l’ultimo lavoro è stato quello di una pulizia con trielina al board ( anti pasta-salda ) ed un
ricontrollo minuzioso generale prima di provarlo sul carico fittizio . Tutto okay ! Meno di 1 watt
appunto …
BIBLIOGRAFIA :
Sito ufficiale della Kanga Us che propone tanti Kit nel campo QRP ( manuale ) ,
Sito di iw1axr che illustra, tra gli articoli, come si effettuano correttamente le saldature ,
QRP Kit generico, per progetti analoghi, sul nostro abituale motore di ricerca .
Antenna Mezz’onda ( E.F.H.W.A.) e relativo tuner ( anche sul nostro sito - ARI Roma
http://www.ariroma.it/wp/ )
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Autocostruzione:“PEG-LEG” - HOMEBREW (I1ROI)
(quante volte è successo anche a voi di dover sollevare il "muso" dell'817 per poter vedere il suo
display, quando si è accovacciati a terra o l'apparato è poggiato su un sasso ... a me, una infinità
di volte ... ndr)
Una piccola scomodità nell’uso dell’FT817 è costituita dalla necessità di sollevare il “muso”
dell’apparato per poter operare più comodamente e, a questo proposito, sul Web, si trovano molti
suggerimenti più o meno comodi (e pesanti) oltre ai classici “Peg-Leg”.
Perché non provare a realizzare una soluzione semplice, leggerissima, a costo zero e soprattutto
“homebrew”?
Personalmente ne ho realizzati di due altezze diverse in modo di usarli sia con l’apparato posato ad
un’altezza decente (tavolo, muretti e simili) ad altezza d’uomo, sia con appoggi bassi (piano
panchina, terreno, etc.) che richiederebbero nostre contorsioni verso il basso…
Per la realizzazione ho usato del filo di ferro zincato, nel mio caso ricavato tagliando quelle
“grucce” con cui nelle tintoria ti restituiscono, lavate e stirate, le giacche…
Una tenaglia per tagliare il filo di ferro della giusta lunghezza e un paio di pinze per sagomarlo… e
il gioco è fatto. Dopo la piegatura gli estremi di incastreranno nel supporto della cinghia di
trasporto e sono pronti all’uso, perfettamente funzionali, leggerissimi e a costo “0”.
Gli estremi del filo devono essere piegati “leggermente” verso l’esterno per non rigare
l’apparecchio. Visto che l’aggeggio è più facile a farsi che a dirsi allego alcune foto.
Qui si vede il supporto mentre viene incastrato nel supporto della cinghia di trasporto.
Una volta spinto nella sede il filo di ferro resta leggermente inclinato in avanti.
Come dicevo si potrà piegare il filo di ferro in modo di avere l’inclinazione più gradita.
Chi volesse, complicando leggermente di più le piegature, potrebbe sagomare il tratto orizzontale
di appoggio in modo di ricavare, agli estremi, di piedini e facilitare ancora di più l’appoggio su
rocce e muretti cioè su piani non perfettamente piani.
"That's all folks".
alla prossima volta.
Per chi avesse piacere di realizzare quanto descritto e gradisse ulteriori precisazioni, sono a
completa disposizione.
73 e MNY DX de I1ROI – Giorgio.
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Ciao a tutti, era da un po’ che non mi facevo sentire con un’attivazione in quota, ma a causa degli
esami di maturità non ho avuto tempo…
Venerdì e sabato vista la presenza di Fiodor IZ7YBG che è venuto a farsi un giro in zona IN3 ho
approfittato per portarlo a fare un’attivazione qrp in montagna; mi ero ripromesso dall’anno scorso
di aumentare la quota ad ogni attivazione e dopo questa sarà dura trovarne una più alta e
abbastanza accessibile hihi.
Ho pensato infatti di attivare il Catinaccio di Antermoia a 3006m (TN-021), il quale è
raggiungibile solamente per via ferrata dal Rifugio Principe a 2600m.
La nostra avventura inizia il venerdì pomeriggio quando Fiodor è arrivato a Trento con il treno, da
lì ho preso la macchina e siamo arrivati a Vigo di Fassa, ai piedi della funivia (1400m), dove
abbiamo lasciato la macchina e ci siamo incamminati verso la meta per la notte, il Rifugio Vajolet
(2245m).
Il primo pezzo, risalendo la pista è molto ripido, ma quando si giunge all’arrivo della funivia, il
sentiero si fa piano e si arriva al Rifugio Gardeccia (dove è possibile arrivare anche con il bus
navetta): Al Rifugio abbiamo incontrato il gestore Marco IW3BCJ, dopo la consueta pausa birra
media siamo ripartiti e siamo arrivati al Rifugio Vajolet per la cena e la notte.
Al risveglio, la mattina presto, ci siamo avviati verso il Rifugio Principe per la colazione e siamo
stati avvolti dalla classica “enrosadira” delle Dolomiti. ( "enrosadira":il fenomeno caratteristico
per cui le Dolomiti assumono al tramonto una colorazione rosa che passa gradatamente al viola.
ndr )
Dopo la colazione abbiamo iniziato la ferrata verso la cima per un’ora e mezza circa, da lì abbiamo
montato il dipolo doublet di 7 metri per braccio e abbiamo iniziato la ricerca… la propagazione era
buona e il tempo anche, i 17 metri ci hanno regalato parecchie soddisfazioni.
Verso l’una, circondati dalla nebbia, abbiamo smontato tutto e siamo scesi dall’altro versante
sempre in via ferrata.
L’unica nota dolente è stato il ritorno dal Rifugio Antermoia fino al paese di Mazzin sotto la
pioggia e con la luce che stava svanendo.
P.S. sulla cima abbiamo avuto molta difficoltà a sfruttare il sistema APRS, forse dovuto alla
costante presenza di segnali che impedivano alla radio di andare in trasmissione (un buon posto
per le VHF .. HI HI).
Mi scuso se il mio racconto è stato troppo lungo.
Equipaggiamento:
RTX: Yaesu 817
Batteria: Lipo 4 celle da circa 5A
Antenna: Dipolo doublet 7+7m
Accordatore manuale MFJ e automatico LDG Z817
Kit da ferrata
73, Sebastian IN3FOX
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Prossimi Appuntamenti:
La stagione propizia per le attività in montagna è giunta quasi al termine, ma non quella dedicata
agli eventi di gruppo.
A brevissimo termine, il 20 Ottobre prossimo, si terrà la quinta edizione dell' I1BAY Memorial
Day, un "classico" del Mountain QRP Club. Siamo orgogliosi di essere l'unico gruppo di
radioamatori in Italia che, anno dopo anno, si onorano di ricordare quello che fu il pioniere
d'eccellenza del QRP. Il Party si svolgerà in HF, il 20 Ottobre prossimo, di giovedì, in orario
pomeridiano e serale, perché legato al Contest Leonessa QRP, che si svolge, appunto, in tale data.
Dal 23 Dicembre al 1° Gennaio si svolgerà il Friendships Award, evento di Solidarietà verso i
Terremotati del Centro Italia, dove il nostro nominativo IQ3QC varrà come moltiplicatore -
Stazione Jolly - mentre alcuni componenti del Consiglio Direttivo e Collaboratori del Club si
sono impegnati ad operare come Stazioni Accreditate, valendo come altrettanti moltiplicatori,
sempre per la Classifica del Friendships Award stesso.
Ultimo, ma non meno importante, il nostro incontro, via radio, il 23 Dicembre pomeriggio, per
scambiarci gli Auguri di Natale, in H,F 7 MHz.
Con questa comunicazione siamo quasi giunti al commiato da quest'anno 2016, che ha visto il
Club consolidarsi sia nelle attività che nel numero di Soci, che sta raggiungendo un numero
nemmeno ipotizzabile, quando nacque, nel lontano 2010.