Introduzione
In questa esperienza sono state effettuate delle misure su un circuito in cui passava corrente elettrica
per verificare sperimentalmente la prima legge di Ohm, V = IR, dove con R è stata indicata la
resistenza in esame, con V il voltaggio ai capi della resistenza e con I la corrente che passa per la
resistenza.
Apparato Sperimentale
Le misure sono state effettuate con 2 multimetri, uno analogico ed uno digitale, su un circuito
composto da un alimentatore da 5 V e 2 resistenze in serie: mentre un multimetro era collegato in
serie con le resistenze l'altro multimetro era collegato in parallelo con una delle due resistenze.
In questa maniera sono stati ottenuti 2 circuiti: nel circuito numero 1 la resistenza collegata in
parallelo con uno degli strumenti di misura variava fra 12 resistenze disponibili e l' altra resistenza
rimaneva fissa, mentre nel circuito numero 2 la resistenza collegata in parallelo allo strumento di
misura era fissa e l' altra resistenza variava fra le 12 resistenze usate in precedenza.
A questo punto il multimetro posizionato in serie è stato impostato per misurare il passaggio di
corrente mentre il multimetro posizionato in parallelo rispetto ad una delle 2 resistenze è stato
impostato per misurare la tensione ai capi della suddetta resistenza e sono state ottenute due serie di
dati per ogni circuito invertendo il multimetro analogico con il multimetro digitale (questo secondo
circuito è illustrato nell'immagine 1. In precedenza le 13 resistenze usate sono state misurate con
entrambi i multimetri.
Resistenza fissa
Multimetro
Multimetro analogico
digitale
Resistenze variabili
Alimentatore da 5V
Elemento di circuito
Immagine 1: In questa immagine il multimetro digitale è posizionato per misurare la tensione ai
capi della resistenza fissa mentre il multimetro analogico misura la corrente: nella seconda serie
di dati sul circuito le posizioni dei due strumenti sono state invertite. Da notare che il circuito
numero 2 differisce rispetto al circuito numero 1 per le posizioni invertite delle resistenze
variabili rispetto alla resistenza fissa.
Analisi dei dati
Sono stati ottenuti per ogni circuito 2 serie di 12 dati che sono riassunti nelle tabelle sottostanti
assieme alle 2 serie di misure sulle 13 resistenze: in realtà nelle tabelle sono presenti meno di 12
dati dal momento che alcune grandezze risultavano fuori scala per il multimetro usato.
La sensibilità del multimetro digitale è stata considerata pari all'ultima cifra significativa mostrata
sul display mentre la sensibilità del multimetro analogico è stata considerata pari al valore di mezza
tacca nella relativa scala usata per effettuare la misura. Gli errori associati alle misure sono stati
quindi uguagliati alla sensibilità dello strumento utilizzato per effettuare la misura.
Il circuito n. 1 aveva come scopo primario non la verifica di una legge ma l'acquisizione da parte
del gruppo di laboratorio di familiarità con gli strumenti in dotazione attraverso la misura indiretta
mediante la prima legge di Ohm delle 12 resistenze variabili ed il confronto di tali misure con i
valori nominali assegnati ad ogni resistenza ed i valori diretti misurati con i due multimetri su ogni
resistenza prima di collegarle al circuito. L'errore sulla misura indiretta è stata calcolato mediante la
somma in quadratura degli errori relativi. I dati calcolati delle varie resistenze sono riportati nella
tabella 1.
R con A digitale, V analogico Errore R con V digitale, A analogico Errore R Teoriche Errore teorico (10%)
R1 31 1 33.9 0.4 33 3
R2 67 1 59 2 68 7
R3 322 12 329 8 330 33
R4 648 46 648 15 680 68
R5 3414 122 3125 68 3300 330
R6 6942 496 6460 135 6800 680
R7 32400 1082 28385 592 33000 3300
R8 70142 5012 49689 1036 68000 6800
R9 307500 9629 124688 2513 330000 33000
R10 617500 38613 155763 3152 680000 68000
R11 2475000 618770 190114 3870 3300000 330000
R12 Fuori scala Fuori scala 195312 3980 6800000 680000
------------------- -------------- --------------------- -----------------
R diretta digitale Errore R diretta analogica Errore
R1 33.1 0.1 36 0.5
R2 68.1 0.1 70 2.5
R3 327 1 350 5
R4 673 1 700 25
R5 3280 10 3500 25
R6 6760 10 7000 50
R7 33100 100 35000 250
R8 67600 100 70000 500
R9 322000 1000 Fuori scala Fuori scala
R10 681000 1000 Fuori scala Fuori scala
R11 3440000 10000 Fuori scala Fuori scala
R12 6960000 10000 Fuori scala Fuori scala
Da questi dati possiamo trarre alcune considerazioni intermedie:
– Misurare il circuito con voltmetro analogico e amperometro digitale è significativamente più
accurato che viceversa con l'aumento progressivo dei valori di resistenza, in particolare per
resistenze con ordine di grandezza uguale o superiore a 105 ohm.
– Le misure sul primo tipo di circuito sono però meno precise ma il maggior errore è da
considerarsi più realistico in quanto nel secondo tipo di circuito sono probabilmente presenti
significativi fattori di errore aggiuntivi alla tolleranza degli strumenti.
A questo punto passiamo a calcolare il valore della resistenza singola utilizzando la prima legge di
Ohm sul circuito n. 2. Scegliamo di ignorare i circuiti in cui gli strumenti devono misurare valori
talmente piccoli di I o V da avere un errore strumentale superiore al 33% della misura, che
corrispondono in linea di massima con i valori di resistenza più alti che creavano già problemi nel
circuito 1. Riduciamo così il campione di dati rispettivamente a 8 e 9 misure, valori riportati nelle
tabelle 2 e 3.
Eseguiamo il plot dei valori, ponendo I sull'asse delle x e V sull'asse delle y, con i relativi errori,
ottenendo i grafici 1 e 2.
Dal momento che il software utilizzato (Scidavis) quando opera un fit tiene conto solo degli errori
sulle ordinate, e che il nostro errore sulle ascisse è tutt'altro che trascurabile, abbiamo deciso di non
eseguire un semplice fit dei dati per trovare il valore della resistenza singola ma di calcolare per
ogni coppia di misure di corrente e voltaggio il valore del rapporto V/I in Ohm con il relativo errore
e di associare ad ognuno di questi risultati un valore arbitrario sulle ascisse come mostrato in tabella
4 e 5. Abbiamo quindi riportato questi dati su un grafico associando gli errori assoluti trovati sui
rapporti V/I, mediante somma in quadratura degli errori relativi delle singole misure, alle ordinate.
Sul grafico così ottenuto abbiamo operato un fit mediante la funzione y = a1, a1 è stato considerato
come parametro e come initial guess gli è stato assegnato il valore trovato con un precedente fit.
I grafici con i relativi fit sono riportati come grafico 3 e grafico 4.
Affinchè Scidavis riuscisse ad operare il fit sul grafico 2 è stato necessario aumentare la tolleranza a
10-2.
Tabella 4
Tabella 5
1) a1 = 47 ± 1
2) a1 = 49 ± 1
Il parametro a1 rappresenta secondo la legge di Ohm una stima della resistenza: infatti da V = R*I
si ricava V/I = R.
Considerando che i valori teorici di a1 misurati con il multimetro digitale ed il multimetro analogico
sono rispettivamente
e considerando che le stime 1) e 2) della resistenza rientrano in entrambi i casi entro 2 volte l' errore
nelle misure 3) e 4) possiamo concludere che la legge di Ohm è verificata.