Sei sulla pagina 1di 45

velli: se, da un lato, come scrive Carl che la caratterizza.

Da queste premess
I" I MUSICOLOGIA Dahlhaus:3 .un'interpretazione storica non
si sforza di inserire un'opera in un proces-
vediamo come l'atteggiamento prevalent
degli studi sull'autore abbia evaso il prc
so storico nel quale essa ottiene una valu- blema: l'insistenza delle analisi sino ad O!
tazione relativa alla sua posizione cronolo- gi prodotte su aspetti ·statici· delle comp(
gica, bensl tenta di sviluppare una descri- sizioni (la modalità, la filologia testuai<

I motetti di Josquin Desprez: zione della struttura dell'opera a partire da


implicazioni storiche in essa incluse L.. l il
consegna un'immagine del nostro comp(
sitore come di un monumento da contell
suo soggetto non è l'opera nella storia ma plare e proteggere, del quale si intui.,ce
interpretazione attraverso l'analisi la storia nell'opera>; dall'altro non possia- valenza espressiva ma non si tenta di del
mo negare che, nel caso di ]osquin, la sua nirla. Tutto ciò si collega con l'ancora s.
importanza come fulcro nell'evoluzione stanziale assenza di una scuola analiti(
formale ed estetica della polifonia vada che si occupi con continuità e complete
valutata in relazione all'assoluta unicità za della musica pre-tonale. 4
1. I MOTETIl DI ]OSQUIN DESPREZ, OSSERVAZIONI PREliMINARI

di Carlo Fiore Rispetto al Medioevo, nuovi raffinatis- certi versi, di un tentativo di autodifes:1
simi artigiani contribuiscono, a partire abilità faticosamente acqui'iite (e di profE
dall'epoca dell'Ars Nova - anche in relazio- sionalità) contro l'ipotesi di una conce
ne con un flusso migratori0 5 di musicisti renza dilagante e dannosa; questo non
Il\'TRODUZIONE
mai verificatosi prima - al fiorire di piti ela- un elemento sempre rilevante per l'a
borati procedimenti di scrittura che com- proccio diretto al prodotto musicale r
Questo lavoro parte dalla scelta di una ti appare contraddistinto dalla compattez- portano essenzialmente tre conseguenze: aiuta la comprensione, pur difficolto.'
significativa porzione della produzione za esp~essiva di un messaggio che, di dirit- il progressivo abbandono della politestua- dell'atteggiamento creativo tra Quattrc
motettistica di ]osquin come valido estrat- to, puo essere definito .multimediale•. 2 lità, in favore cii un unico testo che favori- Cinquecento, quando alla laboriosa ricel
to da un corpus di opere che, articolato in ~e.r quanto riguarda le metodologie di sca la compattezza espressiva; il vertigino- d'invenzioni si sovrapponeva una fortif
tre grandi gruppi - messe, motetti e chan- analiSI adoperate, si ricorrerà a una indagi- so sviluppo del contrappunto, inteso an- ma gelosia verso i propri mezzi creativi.
sons - offre un'esorbitante ricchezza di so- ne -funzionale- al senso espressivo della che come artificio oscuro e specchio del li- Gli artifici contrappuntistici appaio
luzi<?r:i espressive, formali e di approccio pagina musicale, che non ricorra in manie- vello di competenza raggiunto; la neces- significativi di vari aspetti della vita musi.
an~h~ICO. La decisione di privilegiare i mo- ra preconcetta e aprioristica a detenninate sità di disporre di organici specializzati, le pre-rinascimentale: mettono in evider
tetti e avvenuta perché essi, pur non vin- scuole analitiche piuttosto che ad altre: all'interno dei quali il solista non è piti COSI la bravura del loro inventore, contribuis(
colati dalle restrizioni fonnali e testuali ti- l'osservazione di implicazioni retoriche spiccatamente importante come lo era nel- no alla definizione del .mestiere· di mus
piche delle messe, mantengono uno stile n~>n sa~ priva di riferimenti, ove opportu- la pratica gregoriana. 6 sta, incidono sull'evoluzione della pra
'~s:~e:vato> che li innalza, nella gerarchia nI, a pm generali schematizzazioni fornlali. La personalità creativa di ]osquin De- vocale e stnl1nentale, nonché sull'afferm
St1hstica propria dell'epoca, a un livello di nel motivare andamenti agogico-dinamici sprez emerge quando queste linee di con- si di una sensibilità di tipo sempre piti
medietas e di varietà inventiva che le non si escluderà l'anaIi.,i di tipo gestaltico dotta sono già ampiamente tracciate. Il cordaie (pur nel generale predominio d!
chansons non raggiungono.1 compositore è obbligato a specializzarsi e linea) a scapito della tradizione monocl
come non verranno disdegnate considera-
Dei 1110tetti di ]osquin verranno analiz- zioni basate sulle problematiche diretta- si presenta definitivamente come un pro- (del filone gregoriano e lirico) che ha
zati l'impianto formale, i rapporti testo- mente esecutive (gestione dell'organico co- fessionista nel senso moderno del termine: mai ceduto il posto, nelle piti import<
musica, la testura generale e le caratteristi- rale, opportunità di raddoppi strumentali). diviene dunque comprensibile il perché di celebrazioni, alla pitl .lussuosa- polifoni~
che retoriche che ne penneano la scrittura La valutazione della figura di ]osquin un'arte contrappuntistica COSI esclusiva co- ]osquin, agli occhi dello studioso r
anche. in funzi.one di un consapevole ap~ che proporremo, dovrebbe configurarsi me quella dei fiamminghi. Si tratta, per demo, come anche dell'ascoltate
procCiO esecutivo. Questo repertorio infat- come una .interpretazione storica- a piti li-
3. Cfr. C. DAHUlAus, Ecco mormorar l'onde, Sag- li si deve il nome collettivo di Fiamminghi, Fran·
gi() d'interpretazione di un madrigale di Oltremontani - inizia un po' dappertutto a pa
1. In realtà la -gerarchia stilistica. di cui parliamo Monteverd~ in -Anali~i-, VI, Milano, Ricordi, 1992. dalla seconda decade del secolo. È celto che. r
Anche le testimonianze trattatistiche suonano più co-
possiamo ravvisarla oggi con piti chiarezza di quan- 4. Il meritorio esempio costituito dalla rdccolta di nando a Roma, la corte papale aveva portato co
me una nominalistica preci~azione che come il riferi-
to non avvenisse all'epoca: si tratta - in prospettiva mento a una realtà concreta. analisi Music before 1600, curata da Mare Everist, molti musicisti ff'dnCesi e che l'esempio della car
stonca - di giustificare una caratteristica del livello non basta a ritenere avviata una sistematica pratica la pontifIcia fu poi seguito dalle altre cappelle e
2. Ci sembra questo il tennine più adatto a indi-
poietico delle composizioni certamente piti significa- care. la complessa rete di riferimenti linguistici che analitica della musica pee-tonale. principesche •.
tIva e -comoda. per uno studioso contemporaneo cre~amo alla base della tecRica compositiva di Jo- S. In I Fiamminghi in Italia, cfr. AA. VV., Glt 0/- 6. Da qui ci si rialbccia alla piLi volte des<
che non effettivamente documentabile nel passato. Squillo tremontan~ Cremona, Cleup, 1984, Nanie I3ridgman evoluzione del termine concerto. concetto "re
scrive: -Questa invasione di maestri stranieri - ai qua- prima ancora che stnunentale.
54
CARATIEIUSTICHE FORMALI
dell'epoca, emerge subito per i suoi tratti tamente devianti o -decadenti-o Piuttosto,
Nell'ambito di una classificazione delle imitativo continuo, dall'altro quelli ch
di originalità: sia per il trattamento dell'im- ove notevoli siano dei mutamenti stilistici presentano anche più o meno ampie s(
pianto formale che per le caratteristiche nell'arco di una carriera, questi sono più forme adoperate da ]osquin nei motett~,
zioni omoritmiche; tra i primi si posson
espressive della sua musica, particolarmen- correttamente inquadrabili come adegua- non si può pretendere di trovare de1l7 ~U­
poi distinguere quelli basati sul largo \.lS
te per come si configurano nella produzio- menti della scrittura al gusto mutato del chette che si adattino perfettamente al sm-
goli brani. Innanzi tutto è necessario di- di bicinia contrastanti da quelli in cui l
ne motettistica. Nonostante la matrice for- pubblico, alle nuove possibilità ec'iecutive, al scrittura canonica procede contempor;
mativa del compositore sia la stessa di tutti prevalere di stilemi prima sperimentali su al- stinguere, dove esista, la presenza dI un
vero e proprio exemplum preso a model- neamente in tutte le voci; tra i second
i suoi contemporanei, gli approdi raggiunti tri ormai arcaici e obsoleti. In seconda istan-
lo 12 altrimenti definire la portata innovati- quelli in cui stile omoritmico e imitativo
dai suoi brani divergono spesso profonda- za, segmentare rigidamente la produzione
v~, o comunque l'originalità, di ciascun
alternano senza soluzione di continuità,
mente da quanto si produce attorno a lui: di ]osquin non rende pienamente il conti-
brano. È limitativo ricorrere a descrizioni dividono dagli altri in cui i passi omoLitm
l'intero repertorio dei mezzi tecnici preesi- nuo organico sviluppo del suo stile che, di-
stenti viene assimilato e plasmato in uno versamente da quello dei L'Ontemporanei, i che isolino un aspetto o un altro delle ci sono sClitti in tripla.
In margine a queste prime grandi catl
stile dove ogni particolare ha una valenza quali si muovevano aU'intemo di varianti già composizioni (utilizzo del camus firmus,
andamento contrappuntistico, periodizza- gorie, se ne aftìancano altre meno rappl'<
funzionale mai ridotta a mera esibizione di storicamente definite, appare sempre (an-
zione, ecc.): conseguentemente l'analisi sentative, che possono far emergere ora
dottrina compositiva. La semplice lettura che se in differente misura) come frutto di presenza di refrains, ora di interpolazio:
del catalogo delle opere di ]osquin svela un ·salto qualitativo- fi"petto al passato. In dei brani metterà in evidenza le caratteri-
gregoriane,14 ora di un eccezionale num
una precisa gerarchia tra le forme effetti la peculiare attenzione verso la preci- stiche di eterogeneità fonnale presenti.
ro di partes o di altri singoli eventi: tuttav
preferite? i motetti, nonostante la cospicua sa amplifìcazione del messaggio testuale ac- Una schematizzazione di massima aiu-
ta a ordinare il materiale sulla base delle tali motetti, costituendo nuclei fortemen
quantità di messe e chansons, sono il ge- compagna i brani di ]osquin sin dai primi
sue macroscopiche differenze: è possibile differenziati, sono più adatti ad anali
nere più assiduamente praticato. esempi;9 l'individuazione di diverse tappe
puntuali e, se schelnatizzati, formerebbe
Quanto alle sbrigative divisioni in perio- nello stile del compositore può quindi veni- infatti una divisione in gruppi della produ-
soltanto numerosi e dispersivi sottoinsi
di (apprendistato, maturità, tardo stile) della re sostituita con quella della progressiva ela- zione motettistica da cui emergano, in or-
produzione di ]osquin che potrebbero ten- borazione di almeno un principio estetico dine d'importanza e ampiezza, articolazio- mi.
L'importanza del lato testuale è fond
tare lo studioso,8 sono insufficienti per due un po' in tutto il catalogo. ni formali di riferimento generale. Due pri-
mi grandi gruppi, basati sulla divisione mentale per il costante legame U'a il mE
motivi: innanzitutto, viziate da un'imposta- I! motetto si presenta come fonna adat-
delle composizioni in piu partes, com- saggio che viene veicolato e il modo c<
zione storiografica obsoleta, tali periodizza- ta alla sperimentazione, all'esibizione di
prendono l'intero corpus dei motetti: il cui la musica ne sottolinea volta per voi
zioni adattano categorie estetiche prefabbri- uno stile personale: un -biglietto da vi"ita ..
le più diverse inflessioni. Proprio in gu
cate a una realtà lontana anni luce dall'idea- del compositore in cui appaiono tutti i plimo è fonnato da quelli biparti~ .(la mag-
gioranza)I3, il secondo da quelli m una o sto senso è corretto parlare di retorica
lismo romantico. Tra l'altro, grazie all'impo- tratti salienti della sua personalità artistica
tre parti. le deviazioni rispetto alla nomta~ relazione a ]osquin: non si tratta di un u
stazione sociologica degli studi storiografici, nonché delle stesse sue modalità di scrittu-
le bipartizione sono dovute, nel caso del lizzo programmatico e profondamente el
che si sono occupati di descrivere le moda- ra (trattamento della voce, variabilità della
motetti unitari, prevalentemente alla bre- borato come avviene in Bach e, in gene!
lità di scambio culturale come le relazioni -strumentazione- della timbrica corale
le, (ma a livello qualitativamente me!
generali che intercOlTevano nel mondo me- ecc.); le caratteristiche interne del motett~ vità del testo; nel caso di quelli tripartiti, la
secunda pars, con riduzione del numero pregnante), nel barocco tedesco;!" in J
dievale e moderno, risulta improponibile vengono poi affiancate da altri tratti più
delle voci, rappresenta un elemento di va- squin la retorica è esibita attr~verso un II
una vi~ione del compositore come autore di appariscenti che ne completano il disegno
riazione timbrica e di divertimento rispetto guaggio che ricerca, come fondament,
un corpus predestinato a raggiungere deter- - tutti quegli elementi specifici che si pos-
esigenza estetica, la chiarezza espressi
minati livelli di matlllità artistica, rispetto ai sono di volta in volta incontrare, come le alle più ampie parti. .
circostanze di committenza lO o gli artifici La successiva divisione dei motettl attraverso il contrappunto e non, COI'
quali le opere precedenti sono viste come
spesso succede nel barocco, la cm'atter
preparatorie e quelle tarde come ec'iaSpera- contrappuntistici particolari. l l comprende da un lato quelli scritti in stile

7. Non s'intende una prevalenza numerica, ma Cambridge, Cambridge Universiry Press, 1996. ga scala. In qlle,to senso è forse con'etto parlare
qualitativa: nel senso della maggiore varietà rispetto lO. F. BWME, in Josquin Desprez, The Man The compositiva, derivati da spunti occasionali, da voluti
-fonn,,- a proposito del motetto rinascimentalc, (
alle messe e alle chansons. Muslc, AA.VV. fosquin, op.cit, cita alellne cii queste accostamenti di materiale preesistente, da ecceziona-
tutta l'elasticità che implica la descrizione suddelt;
8 .... e di fatto si ritrovano nel paragrafo che occasioni: -Il Salve regina Ca 5) è datato 1502, il suo li disponibilità cii organico. . 14. In tal senso ven'anno di volta in volta co,
Wilhelm Elcler,; dedica a Josquin nel New Grolle Dic- committente fil Sigismondo Cantelmo, conte di Sora, 12. Come nel caso di parodie vere e propne o
derati sepal'atamente I motetti su tello/'. La prese,
tionary C!f Music and musicians, ed. cb Stanley Sa- e nl spedito al Duca di Ferra!".! con una lettera del 24 dell'utilizzo di forme schematiche preesistenti. di melodie sacre o profane non si considera qui
clie, Londra-New York 1991. febbraio 1502. Il Mlserere Ca 5), composto per Ercole 13. Ne consegue la defmizione di un modello -ti-
me elemento di rilevante importanza nell'articola;
9. La povertà circa le infonnazioni biogl".tfìche e l d'Este, è connesso con il servizio di Josquin a Ferra- po- di motetto che, nella sua interna articolazione,
ne formale, ma come espediente costruttivo esp'
la difficile datazione gillstificano un approccio anali- ra tra il 1501 e il 1505. Il motetto Memor esto verbi tui affianca alla bipartizione del materiale testuale anche
sivamente ed esteticamente autonomo.
tico cauto e privo di pregiucUzi derivati da llna cro- Ca 4) fu scritto per il re Luigi XII per ingraziarsi una due tranches di di.<;corso musicale compiute. Questo
15. Dove spesso la retorica viene adopemta r
nologia assai lacunosa. Un interessante contributo è qualche prebertda, se questa informazione è corretta assicura al motetto bipartito tutti i connotati di mo-
sino in senso specificamente referenziale (co
quello fornito da Philip Macey, Galeazzo éiforza (md il brano è stato scritto tra il 1500 e il 1507 [... l-. dello in sé arti.,ticamente completo e sufftcientemen-
te complesso, il più adatto ad essere adottato su br- nell'Qffe/1a Musicale di Bach).
musical patl1l/1age in Milan, in .Early Musk." n. 15, Il. Quelli che esulano dalla canonica pratica

56
zazione attraverso uno stile che fosse raffi- pars siano concentrati numerosi procedi-
nato, ameno, riconoscibile ma fondamen- m~nti espressivamente pregnanti, mentre
talmente erudito. 16
nel motetti bi o tripartiti gli stessi procedi-
Per quanto riguarda i motelti unitari la
brevità del cui testo limita in partenz; le
menti siano maggiormente dilatati. Il fa- CONTRA PUNTO
moso motetto Ave Maria a quattro voci è
possibilità di divisione in più movimenti il un esempio di quanto detto: nonostante la
loro impianto formale appare compatt; e sua brevità contiene diversi momenti for-
permeato da un'economia di mezzi grazie t~mente polarizzati. 17 In un motetto bipar-
alla quale si assicura, anche a brani brevi, tito, anch.e non particolannente lungo, co-
U~la grande ricchezza di soluzioni capaci
cb rendere ugualmente l'idea di comPiu-
me Dommus regnavit, a quattro voci tutti lestrina e la sua eredità
i pr~)Cedimenti contrappunti"tici sono' pro-
tezza articolata e cii molteplicità. È note-
vole infatti come nei motelti in una sola
trattI per sezioni più lunghe.18 dopo 400 anni*
(continua)

CAPITOLO VI. NuoVi ORIZZONTI NELLA PEDAGOGIA EL CONTIW'PUNTO PALESTIUNIANO

1. Il metodo classico delle .specie. di Fux. Si tratta, infatti, cii contrapporre a ur


tus firmus una melodia costituita d~
10 stile palestriniano occupa un impor- un ndamento ritmico uniforme: I specie
tante posto nell'insegnamento del contrap- nota antro nota; II specie, due note con
punto, posto che, d'altro canto, gli è stato U'O no . III specie, quattro note contro no
riservato da molto tempo e che ha mante- ta; IV scie, sincopi; V specie, ritmo libe
nuto fino ai nostri giorni. Ciò è dovuto, co- ro (contra unto fiodto).
me abbiamo già spiegato, al carattere fon- Queste, ecie hanno una tradizione cl
damentale di questo stile, al fatto che esso molto anteri e a Fux. Essa si estende da
contiene in modo evidente le regole es- Liber de arte ontrapuncti di J. Tinctori:
senziali e durature dell'elaborazione di (secolo XV) - e espone le regole de
una struttura polifonica. lex- e del ·contrapunc
La metodologia classica dell'insegna- tus diminutus· o» ridus" - fino ai trattat
mento del contrappunto palestriniano è di G. Diruta, A. Ban
basata sulle cosiddette -specie. che J. J. Berardi (secoli XVI e O, in cui si trova
Fux espose nel suo trattato Gradus ad no già tutte le cinque sp de e altre ancora
Pamassum del 1725. Le specie consi"tono successivamente abband ate [27]. Il me
16. I due elementi non si escludono vicendevol- N grado del modo d'Lmpianto; bb.55-93 - estesa se- in una serie cii esercizi, dapprima a due e rito di Fux è d'avere selezi ato e organiz
mente, sono piuttosto indici di un gusto musicale zione IYdsata su bicinLa di voci contrastant~ bb. 94-110 in seguito a più voci, attraverso cui lo stu- zato questi esercizi raggrup ndoli in Ul
profondamente mutato.
- tripla con funzione di slanciata variazione ritmiGI; dente assimila progressivamente le regole sistema pedagogico che si è i asta com
17. Se ne fomLsce qui una hreve descrizione: bb. bb. 111-142 - ultima parte contrappuntLstica ciel mo-
1-.'\0/31 - prima sezione in cui tutte le voci vengono principali della coordinanzione delle voci metodo di lavoro in tutti i tratt i di con
tetto in cui i timbli delle voci vengono sfruttati; bb. in sovrapposizione. trappunto che sono seguiti (Bel rmann
per due volte introdotte in canone; bb. 31-39 - breve 143-155 - perorazione finale in totaIe omoritmia.
tratto di collegamento in cui i gmppi del com (S/A _
18. DescrLzione: bb. 1-58 = reitemte coppie di bi-
AIf/1l) in andamento omoritmico, altemano una me- cinia contrastanti; bb. 59-84 = sezione a pieno coro • Seguito e conclusione del saggio apparso sul n. Traduzione e adattamento dall'originale fra ces
lodia che lì.mge da morbido trapasso tra la parte cano- m contrdppunto piti denso; bb. 85-114 = sezione in 113 de ·La Cartellina. alle pp. 63-{58. cii Marco Boschini.
nica e la successiva a maggiore tendenza massiva; bb. bicinia; bb. episodio omoritmico-cadenzale; bb. 130- LIVIU COMES, Palestrina et son héritage après Ricordiamo che i numeri racchiusi tra parente.
40-54 - sezione a pieno com caratterizzata da un pro- 147 = bidnia; bb. 147-176 = sezione conclusiva con 400 ans, Bucarest, Les éditions musicales de quadra rinviano alla bibliografia pubblicata al tel
cedllnento ch progressione, culminante sulla parola bicinia ·incomiciati· da trdtti di Ì)ieno utilizzo del co- l'union des compositeurs et des musicologues de mine della prima parte deI presente saggio neI r
.Ietl!la., che poi si chiude in arcata su una <cadenza sul ro in stretto stile imitativo. Roumanie, 1994. Si rLngraziano l'autore e l'editore 99 cle ·La Cartellina., alle pp. 44-45.
per la gentile concessione alla pubblicazione.
58
5
mandare all'ascolto di particolari sonorità, ti che coprono i più diversi momenti dell<
particolari atti o momenti del vissuto civile liturgia. 23 Alcuni -temi. della fede appaio
MUSICOLOGIA o del culto). -Sarebbe errato a ogni modo no privilegiati, come ad esempio il culte
definire lo scopo della musica funzionale mariano al quale sono dedicati 33 hrani. 6
del Cinquecento e deI Seicento, della mu- Di seguito descriveremo la metodologi;
sica liturgica o della musica cerimoniale con la quale analizzare i rapporti testo-musi
profana, sulla hase del concetto angusto e ca, prendendo come spunto un motetto c11(
immiserito di Gebraucbsmusiko.3 Per que- abbia il maggior numero di caratteristiche d
I motetti di Josquin Desprez: sto motivo l'intento di fondo resterà, an- varietà possibili pur restando nel nucleo de
che quando si dovesse rendere conto di motetti .regolari., comprendente cioè un;
interpretazione attraverso l'analisi un intento didascalico o semplicemente prima e una secunda pars, dei passagg
iconico della musica, quello di perseguire chiaramente canonici come altri altrettante
sempre l'intema e ancora attuale .bellezza cI1iaramente omoritrnici. Si tratta del motet
poetica. dei brani. to a quattro voci Domine, ne projicias me.
La produzione motettistica di ]osquin Sin dalle prime lni~ure il messaggio te
comprende un gran numero di testi: infat- stuale veicola l'andamento musicale: infatt
ti, su un totale di 96 motetti e 74 opere ·di ogni segmento di testo di significato com
di Carlo Fiore carattere motettistico., 4 soltanto 12 testi piuto termina in una cadenza che è al lem
possiedono piti, di un'intonazione; ne de- po stesso cesura nel discorso contrappunti
riva una considerevole varietà di argomen- stico e .respiro, nella preghiera cantata:
F!-o
II. RAPPORTI TRA MUSICA E TESTO
Se adottare una prospettiva storica dei testi per la musica è avvenuta esclusi-
vamente a partire da presupposti utilitari- Do - mi ne, ne pro -
nell'analisi musicale è ormai una condizio-
ne scontata, non sempre si riconosce stici; infatti ogni evento che comprendesse 1\
all'aspetto testuale quella stessa mutevo- la musica vocale era di carattere fonda-
lezza che invece gli è propria: infatti, co- mentalmente didascalico. Ogni occasione
Do -
me per ogni stile compositivo si usano di far musica, sia che si svolgesse in am-
metodologie analitiche differenti, è oppor- biente ecclesiastico, curtense o popolare- "
tuno anche per i rapporti testo-musica ri- sco, oltre alle diverse specifiche funzioni
conoscere di volta in volta dei pertinenti che andava ad assolvere, comprendeva Do - mi ne, ne pro ci -
amhiti entro i quali investigare. L'approc- sempre un preciso messaggio: si trattava
cio ai testi dei motetti di ]osquin sarà mira- di uno spunto, sacro o profano, 1 sul quale
to a sottolineare la valenza contenutistica la musica, anche se elaboratissima sul pia-
per come espressivamente viene resa at- no del contrappunto e, potenzialmente Do - mi ne,
traverso l'intonazione musicale: di conse- autonoma artisticamente, agiva da ricco e
guenza non si considereranno tanto gli solenne amplificatore. 3. aro c. DAHI.IIAus, Analisi musicale e giudizio vi spiegazione in due argomentazioni storiche: il cuI
aspetti metrici o strofici, poco rilevanti Non è questo il luogo per vaste digres- estetico. I3010gna, Il Mulino, 1987. to mariano tradizionalmente privilegiato dal mond,
quanto alle loro conseguenze sui procedi- sioni sulla valutazione estetica del reperto- 4. Cfr. l cataloghi delle opere di ]osquin conte- cattolico e, in particolare, venerato dagli strati medi c
menti contrappuntistici, ma quelli prosodi- rio in esame. L'attribuzione di valore a nuti in H. Osthoff, op.cit., e in Tbe New Grove, op.cit. popolari della società medievale e rinascimentale; l:
ci, retorici e didascalici, vero fulcro un'opera d'arte musicale in base all'ipotesi L'l denominazione eli brani .di carattere motettistico- grande varietà di temi canonici ispirati alla Madonn:
viene qui importata come riferimento a una tradizio- in ogni campo dell'arte: da qui i tÒfJOt di Maria RegI
dell'estetica musicale nella polifonia del che assolvesse o meno a funzioni sociali è ne bibliografica consolidata: tuttavia resta la convin- na coeli, Mate. dolorosa, Stella maris, ecc. In quest,
'500. ormai un dato acqui~ito, 2 comunque resta zione che la produzione josquiniana di accertata au- senso acquista ancor piu valore l'ipotesi dicbscalic:
Almeno fino agli esordi dell'età baroc- da discutere in che misura i mezzi della tenticità vada considerata valorizzandone le diversità per certa produzione sacr.l di ]osquin, dle si esprim,
ca, intesi qui come corrispondenti alla se- polifonia fossero o meno utilizzati con come importanti caratteristiche rispetto agIi altri au- attraverso tematiche assai sentite dal pubblic,
conda prattica monteverdiana, la scelta precise funzionalità referenziali (nel ri- tori e non adducendole a fittizia motivazione per tra- dell'epoca, restando, anche dopo la sua mOlte, un,
scurare particolari impianti formali. colonna portante del repertorio: questo specialmen
S. Lo stesso H. Osthoff, op. cit., divide i motetti a te presso le istituzioni tendenzialmente conservatrici
• Seguito del saggio pubblicato sul n. 119 de ·La re per il nobile mecenate) si contaminavano a vicenda . seconda che siano scritti su testi di Salmi, Sequenze, come la Cappella Sistina, dove ]osquin continuò,
Cartellina- (gennaio-febbraio 1999) alle pp. 54-58. 2. Cfr., tra gli altri, il saggio in due volumi di G. Inni, Magnificat o brani dell'antico testamento. venire cantato sino a buona parte del secolo XVII
1. E talvolta, come nel caso della Messa Hercules STEFANI, La musica barocca. Milano, llompiani, 6. Vale la pena di osservare come la grande ab- secondo - solo per numero di opere conservate ir
Du.O\" Ferrariae, entrambi gli ambiti (fede in Dio e ono- 1974. . bondanza di composizioni dedicate alla Vergine tro- archivio - a Palestrina.

52
D 1\

v
-
I
in _ _ _ _ _ _ __ - a
ji - - - ci - as me tem -
Il
Il

I
I
vir
f_ mi ne, ne pro ji - ci - - as me
- UIS 111e - a
Il
1\

~- - tus
~
me - - a
as mc, ne pro - ji - ci---as me in

I
I I I I I - fe - - ce fit vir - tus 111C - - a
ne pro - ci - a5 _ _ _ __
mc in _ _
ES,-l
Il verso successivo - "ne derelinquas ma cadenza al modo di la, quarto grado
me- - si configura come primo apice del modo d'impianto Ci! modo di mi):
espressivo del brano venendo intonato una cadenza forte a un'area importante,
in omoritmia da tutte le voci e rappre- che definisce ulteriormente l'articola-
~ I I ~
po - re se - nec-tu- - tis mc - - ae: senta il primo momento di deviazione zione formale già preannunciata dal te-
dall'ambito modale, sfociando nella pri- sto:
1\
...1l

~
in tcm - po re se - ncc - tu - tis mc- ne de - re !in -
...1l

r' I I f
" tcm po - re se - nec- - tu - - tis me- ne de - re lin -
1>-

f ne de re
.
!in
- tcm - po- re se - - nec - - - tu - tis me

GJ 1\
ne de re - lin

Ji
.., u u

cum de re - - ce rit vir - tus me - O!


- QU:1S me: _ _ _ _ _ _ _ _--j-

Ji

v
'"
,; - ae:

"
,; - ae:
~

CLlm
-
dc
Clltll

re -
de

- ce
re

rit
ce - rit

vir
- \'
\'

"
- qU:1S me'----f-

- qutls me

- qUllS me
- ae: ctlm de -
Es. 2

54 55
Alla pIima sezione del brano, formal- mento a due voci contIibuisce a declama- ~
mente ed espressivamente compiuta, ne re con chiarezza. Si noti come alle bb. 30-
segue un'altra strutturata in alternanza di 35, alle parole «multiplicatae sunt nimis- ... sus sum,
bicinia: questa, superato il momento pret- corIispondono dei vocalizzi che, mediante
tamente orante dei versi precedenti, enun- delle discese melodiche (redictae) sottoli- "
cia un testo di tipo esplicativo che l'anda- neano il significato del testo:
\'
- SUS SUIll, et dis - - - - si - -

I
v
- [~e sunt ni- mis \' - fu - SUS SUffi,

- lae sunI 01- mis


- fu - sus sum, et

Es. 3
Successivamente è vi'itoso come il ver- brusco delle diminuzioni; la differenza tra @]
so .velut aqua effusus sum- venga intonato l'andamento a note nere di bb. 55-58 ri- "
in maniera quasi descrittiva: infatti si tratta spetto ai valori bianchi di bb. 59-65, assu- ...
et dis - - - si pa -
del primo verso del motetto che viene Ii- me un evidente significato simbolico
petuto due volte e in crescendo di scorre- nell'unione dell'espressione del testo alla ,.,
volezza melismatica, compensata poi, alle sua vocalizzazione e anche agli specifici
parole -et dissipatum- da un rallentamento grafismi adoperati. \' - l'a - tum
,.,
"
\' et dis - - - si
vel - ut a - - qua cf- fu -

"
vel - li{ a - - - qua ef - dis - - - si - p" - - tum

" Es. 4
4
vel - - - ut il - qua Questo genere di operazioni che ren- simbolismo o mimesi identificabile nella
dono ai brani un valore simbolico, se para- monodia sacra. Sempre in questa prospet-
gonati agli accostamenti programmatici di tiva, la connotazione simbolica sperimen-
testo e musica attuati nei secoli successivi - tale delle figure musicali risulta una novità
ef - - fu - dai madrigalismi ai poemi sinfonici ... - del Rinascimento quanto piti il ricorso alla
possono sembrare banali. Tuttavia sono parodia di brani e/o temi preesistenti si
propIio qui i primi tentativi di realizzare mostra come un'opera Cpur con'iervatrice)
un metalinguaggio grafico-uditivo in musi- di «centonizzazione· su vasta scala del re-
#- ~#
ca e in tal senso acquisiscono tutto l'origi- pertorio esistente7 che, all'epoca, una vol-
- - - - sus_ SUni, cf - fll - nale rilievo che a essi compete; tantopiti ta uscito dal calamus del compositore di-
.-- che al presente stato delle ricerche sul veniva immediatamente un materiale di
canto gregoriano, gli studi sulla centoniz- pubblico dominio; l'utilizzo di questo era
f. fu
zazione hanno relegato alla pura casualità poi maggiormente apprezzato e qualifi-
- SUS SUIll, ef - fu
ogni presunto esempio di descrittivismo, cante quanto maggiore era la fama che
"
cf - - fu - sus, :r- 7. Gli autori si servivano delle melodie note per in virtù della notorietà che avevano i canti presi a
motivi che oggi sono assai difficili da associare a pra- modello, serviva da motivo cii nobilitazione del pro-
tiche correnti. Utilizzare del materiale altnti non si- prio lavoro, che in tal modo instaurava col passato
gnificava rinunciare al proprio apporto creativo ma, un rapporto cii filiazione storica e stilistica.
- SLIS
sum, _ _ _ _ __ cf -
57
56
aveva conquistato nella circolazione cor- ci. Basta il -sed· iniziale a catapultare il Ji ~

rente. R III secunda pars si presenta com- brano in un ambito contenutistico - e


plessivamente omoritmica: Questo fattore quindi musicale - contrapposto;9 in una -il I
no tu sis
trova giustificazione (dal punto di vista re- scrittura di questo tipo la declamazione
torico) nel carattere costantemente orante viene veicolata da un uso molto appro- "
del testo musicato, carattere che, come si è priato delle pause che punteggiano il di-
visto per un passo della prima pars, viene scorso musicale aiutando anche il compat- -V-
or - -
espresso proprio con la scrittura omoritmi- tamento e l'insieme delle voci sincroniz-
ca e la forte presenza sonora di tutte le vo- zandone il respiro: Ji

1=1=0
\f sis pro tll - -
oJ
- so - de re - lic -

-
ti bi

" I I
or - - pha - - no' _ _ __ tul-_ _ _ _ __
~
De - lIS me - lIS. ti bi so -
" 8]
f\
~
ti - bi so - li de - re lic -
-.I
pro tu a
f\
r; bi so - - li de - re Hl'

"- pha - no tu sis


[TI
"
"
Ol
-tus SlIm pau per
" - a pi -
.
c ta
I
- te ,~d
=
t( -Ii de re tic - tus SlIn\ I I
sis pro

~- tus pau - per [2]


f\

-.I
- tus p~lll per pi e la te

Es. 5 f\

Complessivamente il tratto di bb. 88- -sentito-: -orphano tu sis pro tua pietate.
116 vede al suo centro la messa in eviden-
za, tramite una veste timbrica piti evane-
che risulta incastonato senza soluzione di
continuità tra due sezioni omoritmiche e a
"
f\
pro tll - a pi - e -

scente (due voci), del nesso testuale piii pieno coro:

8. W. Elders si è occupato approfonditamente


delle valenze simboliche della musica di Josquin: cfr.
verrà paragonato a un passaggio retorico, polarizzato
rispetto al motivo iniziale, codificato come argumel1-
" ju

Das Svmbol in der Musik vonfDsquin Desprez. latiD, una sezione in cui all 'idea (intesa in sen'iO lato)
9. Come si vedrà nella parte di questo saggio ri- che ha dato adito all'esordio del hrano se ne aggiun- tu - - il pi - C - - ta -
guardante i rapporti tra la musica e l'ordine retorico, ge una d1e, se da un lato ne costltui<;ee l'alternativa,
un simile passaggio (la uno stile di scrittura a un altro dall'altro ne permette la sUccessiva perorazione. Es. 6

58 59
Questa parziale analisi del motetto ser- attribuibile a un franunento di testo o a un Un particolare codice simbolico si chiaramente .simboleggiata. dal motiVI
ve a far intuire la pluralità di spunti che altro deriva strettamente da quanto la veste esprime chiaramente ogni qual volta un si- iniziale del brano, caratterizzato da!l'inter
possono essere tratti da un'osservazione polifonica ne è maggiore o minore amplifì- gnificato testuale viene veicolato attraver- vallo di quinta ascendente che avvia un'ar
pertinente dei rapporti testo-musica. Il te- catore;13 le parti di testo che maggiormente so precisi andamenti intervallari: nel mo- cata anch'essa complessivamente ascen
sto può essere connesso di volta in volta al- richiedono evidenza declamatoria vengono tetto Levavi oculos meos in montes, a quat- dente ripresa canonicamente dalle altre
la melodia, al ritmo, alla testura, a tutti in- appositamente intonate: parzialmente in tro voci, .l'elevazione. descritta dal testo è voci:
sieme; non è però del nltto pertinente ri- questo risiede la scelta dell'omoritmia piut- A ~-o
cercare a ogni costo la completezza in
un'analisi, come quella precedente, che si
limita a esporre un metodo di massima.
tosto che del contrappunto canonico,
dell'uso di tratti intervallari melodicamente
statici piuttosto che di elaborate e lunghe
tJ
~ ~
va -
~
VI
<>
o - eli - - 105 _ _
. me -
L'ambito piti coerente entro il quale le que- diminuzioni; la pregnanza contenutistica A
stioni analitiche possono affrontare il rap- del testo agisce sull'articolazione macro e
porto con il testo è quello dettato dallo microformale dei brani. t
specitìco interesse verso un testo con una Lo studio svolto secondo queste coor- Le - - - va - vi o - - ('tI -

musica. Infatti è proprio nella diversità dei dinate deve armonizzarsi con quello A

contenuti espressi che si nasconde l'intima dell'intera materia musicale presa in esa-
essenza dei rapporti testo-musica; conse- me: una chiara descrizione di una simile ~
guentemente deduciamo una serie di coor- metodologia analitica Ce di guida alla pras-
dinate metodologiche di riferimento che si esecutiva) è quella che prendiamo in
servano da primo suggerimento a piti spe- prestito da Emilia Fadini;14 un frammento
cifici snIdi del repertorio pollfonico del Ri- musicale, vista la sua evidente polistrati-
nascimento: lO la corrispondenza tra l'ac- cità - comune allo stile medievale, rinasci-
cennIazione naturale della parola e l'anda- mentale e barocco - si può leggere secon-
mento ritmico e diastematico della musica do diversi codici: un codice simbolico, un
è costante;ll è frequentissimo un legame, codice retorico, uno contrappuntistico-for- - 05, o
piti o meno stretto, tra il tenore emotivo del male, uno ritmico e altri suggeriti da diver-
testo - in frammenti sintatticamente com- se specifiche modalità di lettura. Tutti que-
piuti di varia grandezza - e la disposizione sti codici sono ravvisati anche dal nostro
timbrica dell'organico corale: ne risulta una approccio ai motetti di Josquin nella com- f.los _ _ me - - os,
netta polarità tra la veste sonora leggera e plessità dei rapporti tra i testi e la loro in-
trasparente dei hicinia e quella massiva e tonazione. A ridosso degli esempi generici "
armonicamente complessa 12 dell'intera precedentemente riportati, offriremo ades-
Le- - -va-vi o -
massa vocale, una polarità situata non solo so un'altra casistica piti specifica che illu- - Cll

nella densità e nella dinamica ma anche stri la valenza metodologica dei suddetti
nella resa affettiva. Per altro la stessa enfasi -codici semantici·.
Le - - - va vi o - - eli los _ _ mc -

10. Non si intende qui applicare a tutto il reper- 12. Ci si riferisce a un tipo di complessità che
torio rinascitnentale quanto individuato specifica- nun si collega al concetto moderno di armonia to-
mente in Josquin, piuttosto si incor.lggia l'analisi di naie - in cui gli intervalli degli accordi interagL<;cono
altre porzioni del vastissimo repertorio coevo. al fine in risultati percettivi sintetici - ma a una visione in- oJ. ClI _ 105; _ _ __ me - 05; _ _ _ _ _ _ _ _ 1

di confutare o perorare la validità dei principi esposti terlocutoria tra l'estrema Iinearità del decorso musi-
'1ttraverso gli esempi di un autore tr.\ i piu rappre- cale e la sua indubbia veste massiva, in cui comun- "
sentativi.
11. Il continuo legame tra j'accentu:1zione proso-
dica e il tactus, rappresenta una dimostrazione di
que dalla più semplice monodia si passa alla con-
temporanea percezione discreta di piu linee, la cui
complessiti cresce in proporzione diretta rL'petto al
in
I
mon
I
-
compattezza di fondo nel caleidoscopico stile di Jo-
squin: una costante espressiva che acquista valore
numero.
13. In questo processo il compositore attua auto-
"
anche alla luce del sistematico seguito che ha avuto; nomamente delle scelte poetiche circa il -peso. co-
" - 10."--- me - Os----
basti pensare ai traguardi successivi di Palestrina o municativo da dare alle singole strofe, oltrepassando
Monteverdi, le cui licenze in fatto di disposizione del la superficie neutrd del testo.
testo vanno viste come artifici ad hoc, non certo de- 14. Cfr. E. FADINI, Appunti per un'allalisi retori-
roghe a una prassi compositiva consolidata. di cui ca della musica ciel primo '600, Milano, Quaderni
Josquin è il principale responsabile. della Civica scuola di musica di Milano, 1987. 05, me - - 0.-; in mon -

60 6:
@l 0 A
1\

-O) ~ - I
fi - li mi;------f----------+--------
1\ - 1\

-f -.... - tes,
'" fi - - li mi, fj -
1\

~
1\
-
-I~n
I
f -53- _ fj - - - li mit - li

Es.7A
- tes,

-
Ab
Go'

sa - lon fi - li

GJ1\
J J • . EJ1d J ~
Ab - sa -
Es. 70 Ji

Qui la lunga ripetizione del primo verso l" I


Il codice retorico è quello che implica f mi, li - sa -
fj - mi; Ab -
l'espressione di un 'affetto.: anche nello rende mirabilmente il senso di dolore del
stile di ]osquin, pur non potendoci riferi- testo che, come si deduce dai documenti 1\

re al posteriore significato harocco degli coevi fu scelto per una luttuosa occasio-
ne;15la grande abhondanza di consonan- l I I
affetti, possiamo ugualmente riconoscere
la pregnanza ,affettiva· di alcuni passag- ze minori e la continua imitazione tra le '" mi; Ab - sa - lon,, _ __

gi: un interessante esempio di affetto re- voci, timbricamente molto basse, sono
toricamente conferito a un motetto lo si gli elementi pitl vistosi del passo in que-
nota in Absalon fili mi, a quattro voci. stione: nii, fj - - li mi;

[ii]
1\ I
-o)
lun fi - - li mi,
Ab - - sa ~ I rr
- lon fi - - - li mi,.----t----------I- fi -
1\

Ab - - sa lon
'--f-' I
mi; _ _ _-+-_ _
'"
Ji
-Ion, fi - - li Ab - sa -

Ab -
f -Ii mi; Ab - sa - - - - lon,---------I_

'" Q • 1>_ ~
Ab -sa lon,,--_ _ _ _ __ Ab -
15. Si tratta della morte di Giovanni Borgia, figlio del Papa Alessandro VI, assassinato nel giugno del 1497.

62 63
lE]
.
4J I
STUDIO DILETTEVOLE
- li; mi

"
~ -Ion, _ __

Il
La produzione sacra di
~ Ab I
I
- sa - I~n fi - - li
Giovanni Pierlugi da Palestri
le messe
v CJ
O1i, _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __
-sa- -Ion fi - - li

0
tJ
Ab - - sa - - lon fi - - - li mi,
La base vocale dell'intera messa viene bec hanno la sezione del Cbriste atTida
stabilita nella prima delle cinque parti t tre sole voci: si tratta delle messe Pn
dell'Ordinarium Missae che costituiscono esse d'amourettes, Et trop penser mi jòn
,; - I I
la messa polifonica, ossia il Kyrie. Relati- amours e Venus bramo Nello stesso mod<
Ab sa - lon fi li lni,
vamente alle messe a quattro voci la tripli- si comportano anèhe Pierre de la Rue nel
Il ce articolazione di questa parte CKyrie 1 la Missa Pourquoi non, Antoine Bmme
Cbriste - Kyrie Il) non subisce in Pales nella Missa Ut re mi fa sol la e, in area ro
~ I. mutamenti di organico all'intern del mana, Giovanni Animuccia in una su;
mi, fi li 011; Ab - - sa - - lon
quartetto vocale: la compagine voc e pre- messa senza titolo. Anche nella Missa LI
sente nel Kyrie I sarà quindi la s ssa an- basse dance di Guillaume Fauges il ehrist,
che per il Christe e per il Kyrie 1. Questa è affidato a tre sole voc~ mentre in un'altr,
scelta peraltro non è esclusiva i Palestrina sua messa, L'homme anné, il Kyrie II vie
trovandosi anche nei Kyrie . messe di au- ne addirittura cantato da due sole voci <
Es. 8 tori precedenti o coevi, si differenzia ciò come exordium di quella grande va
invece dalle scelte dei usicisti di area rietà fonica che caratterizza tutto lo svolgi
(continua) franco-fiamminga che on di rado predili- mento successivo di questa messa.
gono affidare la sez' ne del Christe a tre Il monolitismo fonico dei Kyrie dell<
sole voci. È il cas CIi Charles d'Argentilly messe a quattro voci palestriniane lo si ri
nella Missa De ala Virgine, di Guillau- trova anche nei Gloria: in questo caso l,
me Dufay nelle esse Se la face ry pale e scelta appare ancora piO. sorprendente s(
Ecce ancilla omini, di Antoine Busnois si considera l'articolazione del testo. Evi
nella Miss L 'bomme armé, di Jean Ri- dentemente in Palestrina assume una mag-
chefort ne Missa O genitrix gloriosa e di giore importanza la meditazione interioIiz·
Claude rmisy nella Missa Pbilomena zata della preghiera liturgica rispetto a un::
previa. tri esempi si incontrano in una possibile interpretazione di tipo quasi -pit·
messa enza titolo di Jean Mouton e, sem- torico- suggerita dalle singole immagin
Rinnovate al pia presto il Vostro abbonamento a «La Cartellina- pre 110 stesso, nella Missa Regina meo- del testo. Da qui la scelta di mantenere co-
e fate abbonare qualche Vostro amico. ru ,anche tre messe di Gaspar Weer- stante l'organico vocale iniziale. Nella
Vivrete da protagonisti un nuovo anno di coralità!
Seguito del saggio pubblicato sul n. 117 de -La Cartellina. Csettembre-ottobre 1998) alle pp. 53-58.

64 65
viene dislocato in tripla per meglio con- tistico altrimenti troppo ripetitivo, vi.
"~;"~':'f'" notare la fase finale del brano e per di- che anche qui il testo viene ripetuto C
===-
,a.!.'i§:.."='
MUSICOLOGIA versificare un procedimento contrappun- volte:
(I
- ~

mi s(e - ri --
um, _ _

I motetti di Josquin Desprez:


interpretazione attraverso l'analisi mi - - ste - - ri - um,

mi - - - ste - ri - -

mi
di Carlo Fiore

Il codice contrappuntistico-formale ri- ve a una sua inCISIOne discografica: 2


guarda le modalità con cui -la musica par- -l'opera racchiude in sé stessa talmente
la di sé stessa e del suo codice.: 1 un tante "esperienze" simultanee che si è
esempio lo si può trarre dalla struttura colpiti dalle sempre nuove libere disso-
contrappuntistica particolarmente com- nanze e dalle sovrapposizioni ritmiche tra
plessa Ce vistosamente esibita) del motet- le ventiquattro voci. E come una cattedra-
to Qui babitas in adjiutorio altissimi a 24 le gotica in cui la luce del mattino pene-
voci. Il testo di questo motetto è stato in- tra rendendo visibili dettagli sempre piti .., ...
tonato da Josquin anche in una versione numerosi-o mi - - - Sfe Ti um, mi ste - - Ti
a quattro voci; nel caso della versione a I! codice ritmico si esprime mediante
24 voci, questa è costruita mediante un i riferimenti impliciti che una particolare
canone tra quattro gruppi corali a sei vo- mutazione ritmica, inserita a un certo
ci, a un certo punto del quale si inserisce punto di un brano, può conferire: si trat- mi ste - ri lIm, mi sfe - ri
anche il ricorso a un basso ostinato: sen- ta evidentemente di richiami a ritmi di
za dubbio un'evidente dimostrazione di danza o di sottolineature affettive. Nei "
perizia contrappuntistica, vertiginosamen- motetti di Josquin è frequente il passag- _ um, mi - ste - ri
te virtuosistica, che colpisce fortemente gio dalla mensuralità binaria a quella ter-
l'ascoltatore avvolto da una quantità sem- naria come mezzo per conferire vivacità
pre maggiore di stimoli sonori contempo- ritmica e slancio declamatorio a partico-
"
ranei. L'ampiezza della partitura di questo lari passaggi. Un singolarissimo esempio ste - ri - - - um, mi ste - - ri -
motetto non permette di inserirne un lo si trova nel motetto O Virgo Virginum
frammento come esempio (poiché richie- a sei voci: qui l'ultimo frammento testua-
derebbe un'impaginazione di formato ab- le - -hoc qui cernitis· - dopo che nella
norme), tuttavia vogliamo riportare la precedente parte del brano si è assistito mi - ste
suggestiva immagine del brano che Paul a una frequente ripetizione di frammenti
Van Nevel propone nelle note introdutti- testuali, ripetuti in anaphora tra le voci,3
mi - - - - ste ri
- Seguito del saggio pubblicato sul n. 119 de 3. Questo esempio ci induce ad adoperare un
·La Cartellina· (gennaio-febbraio 1999) alle pp. 54- termine codificato dalla Affektenlebere barocca, per
58. la proprietà con cui esso rende il carattere del pas- differenti zone dell'ordito polilineare: un procedi- -gioco imitativo- quasi in strettissima eco che r
1. Cfr. E. FADlNI, op. cito saggio in esame. Con anapbora si intende la ripeti- mento che, se riduttivamente definito come poli fo- parte integrante.
nia imirativa, non rende adegu3[amente conto del
2. Cfr. la discografia allegata in calce al testo. zione ·diffusa- di un tratto 1110tivlco-in1itativo tra le

42
JJ.
~. _ um,
quoel ____

~ - UITI, hoc_-+-_ _ _ _ _ __ quoel _


quod ______________

~ quod

~ _u~. hOc:-------------r------------- guoel cer guod

~
- ri unl, guod

I
-Uln, hoc qllod - tis, hoc-_ _ _ _ __

Es. 9
Per quanto riguarda altri specifici co- stuale: le parole devono essere pronun-

~
dici di riferimento, per il repertorio rina- ciate secondo la loro giusta dizione e de·
scimentale ricordiamo la frequenza del ri- vano essere sempre percepibili distinta-
hoc __________________ corso a simbologie numeriche o alfabeti- mente; anche nel tardo medioevo la tra-
che, che spesso caratterizza la struttura scuratezza in fatto di corretta pronuncia

If ~ F _
r'
cer- - -nt-
p C
-tlS,
Q' hoc: _________________
diastematica dei motivi-tema 4
Risulta con evidenza la grande interdi-
pendenza esistente tra testo e musica nel
motetto cinquecentesco come nelle altre
dei testi veniva severamente condannata.
A tale proposito ricordiamo come Conrad
Von Zabern,5 quando parla della neces·
sità di -satis urbaniter cantare- (cantare in
maniera piuttosto elegante), intendesse

~
forme polifoniche, esemplificata attraver-
so uno dei suoi autori piu rilevanti: in proprio descrivere, come modello di
hoc-_____ particolare crediamo di aver iniziato a buon gusto nel canto, quello praticatc
confermare come solo un approccio -re- con la giusta attenzione ala dizione, in
torico- ai testi - legato quindi al preciso contrasto con un modo ·rusticus- (volga-
significato della parola cantata - possa re) caratterizzato da tutta una serie di er-
? - ru - tis, condurre a risultati analitici pertinenti e a rori che vengono spiegati con dovizia di
scelte interpretative storicamente motiva- particolari. Riportiamo qui di seguito al-
te. D'altro canto, anche senza riferirsi a ri- cuni passi del capitolo VI (Satis urbanitet

L,: . lievi analitici, la stessa tradizione trattati-


stica sancisce la priorità del significato te-
4. Cfr. ad esempio il caso della Messa Herwles
cantare) del trattato appena citato: • L.. ]
Un primo errore (prima igitur rusticitas) è
prassi esecutiva della polifonia vocale ci17quece17te-
i
•I r? DztX Ferran"ae, sempre di Josquin.
5. Cfr. C. VON ZABERN. De modo bene cantandi,
sca, in ·La Cartellina· n. 70 (novembre-dicembre
1990), pp. 15-21.
cer - Mainz 1447. Cfr., al riguardo, G. ACCIAI, Problemi di

44 45
quello di aggiungere una ·h· alle parole capire come la preoccupazione dei tratta- trattazione si serve piti volte di esempi fattore ritmico, -sicuramente l'elemento pii
che non la contengono; [.. .l il secondo er- tisti, in quelli che possono essere consi- tratti da brani di Josquin); -cos'è la texture critico nelle relazioni interlineari •. 13 Nel re
rore sta nel cantare con voce nasale [.. l. derati come gli -incunaboli· della prassi musicale? Essa: consiste nelle diverse com- pertorio in questione l'influsso delle varia
Altro errore sta nel non pronunciare le esecutiva, sia tutta indirizzata a descrivere ponenti della musica; è condizionata dal zioni ritmiche è determinante nella mag
vocali con sufficiente chiarezza sotto il lo- un tipo di canto che riesca a comunicare numero stesso di tali componenti che giore o minore fluidità degli intrecci polili
ro suono: questo infatti rende' le parole all'ascoltatore il preciso contenuto del te- suonano simultaneamente o concorrente- neari; tasso di mutamento, -un aspetto vi
del canto meno comprensibili da chi sto. Concludiamo questo paragrafo con mente, le cui qualità sono determinate tale dell'effetto espressivo.,14 che nella pc
ascolta [.. .]. Altro errore sta nel cambiare una citazione da Lodovico ZacconF che dalle interazioni, interrelazioni, relative lifonia rappresenta la varietà di soluzior
le vocali sotto molti suoni che ne preve- ci sembra riassumere in maniera assai sin- proiezioni e sostanze delle linee compo- tese alla resa in musica del contenuto df
dono una sola (ci si riferisce ai melismi tetica e incisiva quanto sino a ora discus- nenti, oltre che da altri elementi costituti- testi e del loro valore simbolico.
[n.d.r.D. LI Altro errore particolarmente so: ·il cantore LI dee pronunziar le paro- vi del fatto sonoro-o La nostra analisi testurale cercherà c
odioso è la deviazione, ascendente o di- le schiette, intelligibili e chiare, ché ogni La scrittura polifonica di Josquin evi- evidenziare come le descritte modalità c
scendente. della giusta intonazione di un uno facilmente le possa intendere e non denzia quattro tipi di organizzazione delle scrittura - viste come i primi esempi c
suono (qui si allude all'imprecisa intona- le rattenghi metà fra i denti, ché non è sì linee vocali - oltre al piti volte osservato -orchestrazione. della storia della musica
zione degli intervalli [n.d.r,,]). Altro errore bello il sentir la musica, quanto che in es- metodo di accostamento di bicinia (tipico siano adoperate non piti in senso pura
è l'emettere la voce con violenza e con sa musica udir le parole •. Il testo e i suoi SI della polifonia fiamminga del tardo mente astratto ma con chiara coscienz
impeto: questo modo di cantare si defini- valori simbolici sono sanciti come fonda- Quattrocento, ma, in Josquin divenuto timbrica, espressiva e formale. Ancor
sce ugualmente rnsticum poiché contrad- mento estetico dell'epoca anche dalle os- uno stilema paradigmatico)10 - che si con- una volta l'Umanesimo si manifesta attra
dice la normale soavità del canto (tradu- servazioni dei trattatisti, che, nel criticare figurano proprio in base all'incidenza dei verso la musica di Josquin: mentre sin,
ciamo cOSI la frase -quia suavitati cantus la trascuratezza nella resa della prosodia, bicinia autonomamente esposti: alla generazione precedente di compos:
non parum est contrarium.), descritta cosi fanno sicuramente riferimento a un pro- 1. Prevalente scrittura a due parti (bi- tori, le ragioni della condotta contrappuf
dalle parole del profeta Michea: ·cantabi- blema di prassi esecutiva scottante già al- cinia intorno al 60% del totale). tistica tendevano a prevalere - in asse
tur canticum cum suavitate· [... ]. lora, quando l'unico repertorio corrente 2. Prevalente scrittura omoritmica a quio a principi intellettualistici avulsi da:
Molto piti sintetico, ma altrettanto effi- era quello .contemporaneo•. È ovvio che, pieno coro (bicinia intorno al 30% del to- le effettive possibilità fonico-espressiv
cace, si dimostra essere Pietro Cerone: 6 sulla base delle scarse testimonianze circa tale), dell'organico corale -, adesso l'esigenz
-Sta attento il discreto (sic) cantore nel le modalità esecutive antkhe, quello che 3. Scrittura -equilibrata. (bicinia intor- retorica e poetica si è fatta talmente fort
pronunciare le parole in modo chiaro e fu un problema tanto annoso da giungere no al 40% del totale). da palesarsi in una scrittura verament
intelligibile, e di non dire mai una cosa sino a noi, ha oggi una valenza se possi- 4, Alternanza di -gruppi vocali- che funzionale alle diverse esigenze comun.
per un'altra·. Bastano queste parole per bile piti stringente di allora. non cantano mai tutti insieme tranne che cative. In questo senso tutti i variabili elf
nelle cadenze conclusive (caso tipico nei menti che comprendono la testura dt
ANALISI TESTURALE motetti a piti di quattro voci). moretti (massa vocale, tasso di -distanz,
·La prevalente area di registro nella si usa il termine di tessuto [fabricl nel rife- Tra questi quattro -modelli testurali-, imitativa, impostazione dinamica delle se
quale il compositore scrive una sezione, rirsi alla continua rete di tessiture combi- mentre il quarto è precluso ai motetti a vrapposizioni lineari) si dimostrerann
una parte o un movimento, viene con- nate con i livelli dinamici·. quattro voci, i primi tre, che invece li go- perfettamente efficienti all'amplificazion
venzionalmente indicata col termine di La precedente definizione, a opera di vernano, sono equamente distribuiti tra del messaggio testuale.
tessitura, equivalente italiano del termine Jan La Rue,8 tenta di illustrare il concetto tutti i brani. Un simile schema utilizza l'an- Marco De Natale ha definito cOSI
inglese texture; attraverso il frequente ri- di testura evidenziandone i due elementi damento contrappuntistico come guida at- processo d'innovazione il cui merito qt
corso a questo concetto, si è inteso iden- piti significativi: l'importanza nell'analisi traverso i parametri della testura musicale: attribuiamo in gran parte a Josquin: -è aç
tificare una piti precisa connotazione dei rapporti legati alla dislocazione di al- questi, per come descritti da W, Berry,n si punto il Rinascimento che opera la -rottt
dell'uso dei registri vocali [.. .]. Questa ter- tezze e registri; l'estremamente elastica possono cOSI riassumere: densità, rilevabi- ra. con la -macchinosità· intellettualistic
minologia non è tuttavia sufficiente a: dif- essenza del termine stesso, che può ab- le dall'osservazione quantitativa della te- medievale, mediante la riconquista pi
ferenziare con precisione i singoli éventi bracciare sia le grandi strutture musicali stura -degli eventi, del loro numero, del spregiudicata e ampliata dei piani sense
testurali del continuum della musica. che i tratti di estensione minima. grado di -compressione degli stessi-. 12 Un percettivi impegnati nella costruzione ml
Quindi, per precisare il concetto di tessi- La complessità di ambito in cui ci si simile parametro si adatta in maniera parti- sicale. Ma non si creda che ciò avveng
tura [texturel lo si riferisce a particolari e trova durante un'analisi testurale è espres- colarmente calzante a una musica, come in senso genericamente ·sensista- o .. emp
momentanee combinazioni di suoni; in sa con grande lucidità anche da Wallace quella di Josquin, articolata attraverso giu- rico-. È importante rilevare che quella 1~
seguito, continuando il paragone .. tessile·, Berry9 (il quale, per altro, durante la sua stapposizioni di passaggi contrappuntistici; conquista avviene all'insegna di procedo

IO. A titolo esemplificativo si confronti la tratta- II. Cfr. W. Beny, op. cii.
6. Cfr. P. CERONE, El Melopeo y maestro, Napoli 8. Cfr. ]. LA RUE, Guidelines far Style Analysis,
zione di Dieter De La Matte sull'argomento, in D. 12.lbid.
1613, libro primo, cap. LXX. New York 1970.
DE LA MOrrE, Il Contrappunto, trad. il. a cura di Lo- 13.lbid.
7. Cfr. L. ZACCONI, Prattica di musica, VeneZla 9. Cfr. W. BERRY, Structuralfunctions in music,
ris Azzaroni. Milano, Ricordi, 1991. 14.lbid.
1592, libro primo, cap. LXIII. New York, Dover, 1976.

46 4
menti logicamente semplificativi perché l'analisi: significato espressivo e modalità
geometricamente e matematicamente ri- della condotta a due voci; 17 incidenza
duttivi ed esaltanti insieme della eteroge- delle sovrapposizioni polivoche successi-
neità dei fenomeni -qualitativi- deI discor- ve (da due voci a tre o quattro) sugli
so musicale. Non è quindi un caso che le aspetti timbrico e dinamico del motetto;
complesse e diJluse costellazioni di ascen- funzione delle parti composte a pieno co-
denza neumatico-modale vadano - sul ro, al - qlle de - li - eta
versante melodico - spianandosi in decor- Bb, 1-30: [Responde mibi quantas ha-
si lineari cbe inglobano - vincendone le beo iniquitates et peccata atque dellcta
disparità e le angolosità locali particola- mea, ostende mihtJ18 - il frammento pre-
rizzanti - quelle originarie costellazio- senta due ripetizioni deI testo da parte
nt·. 15 Le insite qualità delle singole linee delle due coppie di voci contrastanti (Di-
melodiche non potranno certo essere scantus, Altus, Tenor, Bassus) che, a loro
ignorate dalle prossime analisi; del resto, volta, sono reciprocamente in canone
in questo repertorio ·Ie linee demarcative all'unisono. L'organico corale è cosi esibi-
tra categorie risultano abbastanza rigide o - slen - de _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __
to con particolare forza declamatoria: in- me - a
nella loro stessa solidità .. 16 fatti le coppie di voci, per i loro frequenti Es. 10
Prendiamo come esempio del primo incroci di tessitura risultano quasi fuse in
tipo di impostazione testurale (quello a una sola -voce recitante... Tenor e Bassus, Mentre Discantus e Altus avviano la lo- l'intelvallo di ortava tenuto da queste ulti-
maggioranza di bicinia -isolati.) il motetto nonostante il ruolo di dux e cames cano- ro ripetizione di quanto ascoltato, le voci me, a causa della sua lunghezza, diminui-
Responde mibi, a quattro voci: qui, su un nici, rendono chiaramente l'interna artico- basse concludono il loro intervento crean- sce naturalmente d'intensità contempora-
totale di 155 misure, 90 sono a due voci lazione delle frasi che, per altro, appare do un particolare effetto di -sfumatura .. : neamente all'emergere delle voci acute.
(60% del totale). Un cosi esteso ricorso a in crescendo di cantabilità e scorrevolez-
una simile scrittura suggerisce almeno tre za ritmica 19 culminando nel melisma di
problematiche verso le quali indirizzare bb. 14-15.
!

[:, Re spon - de mi
4>
:, quan - - tas ha - be -

Re - spon - de mi - - hi quan -
Cur fa - ci - el11 [LI -
-
fa - ci - em (LI -
Cm
" 4>
-o i ' ni ' qui 'I ta' , - tes et pec - ca
me - - 'I
~

·;th
(as ha·be·o i - ni qui [a - - - tes ~I pec - - -
" Cm fa - Cl - [li - am------+---------t--
=
15. Cfr. M. DE NATALE. Strullure e Im'me della passaggio mediante omoritn1ia massiva, affianchia-
musica come processi simbolici. Napoli, Morano, mo afa la possibilità di ottenere un simile scopo (di
1978. sottolineatura anche se sonori ca mente meno impo- Cur fa - ci - cm tu- -alll_

16. Ibid. nente) mediante l'esposizione ·scoperta· di bicinia.


17. È evidente che le difficoltà di ascolto e di 18. Traduzione: Rispondimi fo Signore! su quan-
intelligibilità testuale sono minori in una polifonia ti peccati e ingiustizie e delitti ho commesso, mostra-
contrappuntistica a due parti rispetto a qualsiasi al- tiame. Ti _ dis _ _ ar - bi - tra-
:ab -
tra; una prima generica considerazione può consi- 19. I parametri di cantabilità e scorrevolezza rit-
stere nel riconoscere come intenzionalmente sottoli- mica dipendono l'uno naturalmente dal maggiore o
neate dall'autore le parti del testo intonate a due minore uso d'intervalli congiunti, l'altro dall'uso di
voci. Ecco che, in relazione a quanco detto nei pre- valori ritmici più o meno diminuiti. dis _ _ __
ah ' scon
cedenti capitoli, alla possibilità di enfatizzare un
49
48
- scon - - dis ni mi - cum _ __ tu - - um

ab - scon- - -dis ni - mi - cum [U - - um


et ar - bi - tra - ris me_

- ris me_ r
- i - ni - mi - - - cum, ni - - mi -
- tra - - - ri5 _ _- \ _ me------r-

me _ _ _ _ _ _ _ _ _ ____
et ar - bi - tra - ris
ar-bi-tra- ris _ _ _ __ me, et
Es. 11
Bb. 30-53: questa sezione, pur restando sti tra i timbri Ce le tessiture) vocali SOl
strutturata su due contrappunti doppi, qui giocati su un piano nettamente drar
adopera continuamente tutte le voci. Con- matico e non di omogeneità, con il risult
et ar - trariamente alla parte precedente, i contra- to affettivo di una marcata concitazione.

i -

et ar-bi-tra- - -ris
V. CUlTI ni -
I.
mi - cum tu - -um;_

ini-mi- - -cum. j - ni- - mi -

ar - bi - [ra - - - ris me i - ni - mi Cllffi tu -

el ar - bi - tra ris _ _ __ Ine, et

1
bi - Wl - ris me i-ni-mi-cum tu

~- ni - mi - cum tu - - Uffi; et ar - bi - tra

JL

[u - - - um, ni-mi-cum tu - - - Uln


~ 1-

ar - bi - tra- - -ris i-ni-mi-cum tu - - -

-um; Es. 12

50
Tale concitazione, legata all'angoscio- le bb. 52-58, in cui un'ulteriore ripetizio-
sa domanda del testo - cur L.. ] arbitraris ne dell'ultima frase del testo è pesante-
me inimicum tuum20 - giunge al suo api- mente ribadita da una tessitura tenden-
ce dinamico ed enfatico nel passaggio al- zialmente stretta e omoritmica.

i - ni - mi - cum tu . um, i - ni - mi -

Es. 14

Si noti come i passaggi tra un segmen- come scelta estetica: portavoce di un'es
- ni - mi - CUlll_ tu-
to e l'altro di quelli descritti avvenga in genza espressiva soddisfatta con raffino
maniera sottilmente graduata; in questa di- tezza sul piano testurale, anche se no
rezione agiscono: il motivo di avvio espo- con un uso drammatico dei contrasti fon
1 - ni - - - mi - - - Cllm tu um, i - sto dall'Altus a mis. 65, cosi vicino al regi- ci, che è maggiormente riscontrabile i
stro del Tenor che quasi sembra scaturire tecniche compositive piu recenti. La m,
da esso; le note bianche di Tenore Bassus trice che sta all'origine di questo stile no
alle bb. 70-71 che ammorbidiscono il tra- è - come si vedrà piu diffusamente nt
et ar- - -bi- - -tra-ris me i - - - ni - mi -
passo dalle quattro voci alle due successi- successivi paragrafi - basata sulla stratif
ve; il tratto di mis. 71-79 a sua volta asse- cazione progressiva di elementi contI'<
condato nel ruolo di chiusura fraseologi- stanti, certo piu eclatante e .sbalzata-, m
ca 22 dagli agili melismi di bb. 76-77. su una scrittura aristocratica fatta spess
Questo procedere per morbidi trapassi di tenui chiaroscuri e tuttavia altrettant
tu - um, caratterizza a più riprese tutto il motetto. affettivamente pregnante.
L'estrema plasticità è cosi documentata (continue

- um----------l--

~ _ ni - mi tll -

[U - - um

Es. 13
Bb. 59-79: è questo il caso di una [cfr. bb. 59-64], seguito da un .rigonfia-
chiara influenza della testura sulla dina- mento- sonoro progressivo [cfr. bb. 65-
mica. La successione delle sovrapposizio- 71] che plasticamente confluisce nella
ni vocali crea un'evidente e simmetrica 21 conclusiva frase melismatica a due voci
arcata dinamica che, anche graficamente, [cfr. bb. 72-79].
descrive un avvio declamatorio e sillabico

-.~
o - sten dis po - reo - ti - am tu - <101, _ __ po -

o - sten - - dis pc - ten - ti am tu -

22. Per frasi musicali intendiamo nel repertorio sente qualsiasi implicazione circa il concetto class
20. Traduzione: perché (.. .] reputi che io sia un 21. In riferimento al numero di misure in cui in questione frammenti dell'ordito polilineare che si co di quadratura fraseologica.
tuo nemico? sono scritte le tre sezioni del passo in analisi. definiscono in unità di senso compiuto; da ciò è as-

5
52
,~, MUSICOLOGIA
tJ
Sane ti De i om

\' Sane ti De i om
~

I motetti di Josquin Desprez: \' Sane ti De - om

interpretazione attraverso l'analisi


Sane De i om

8
tJ
di Carlo Fiore - nes, o r. te pro

Il motetto Sancti dei omnes è un nue e organicamente progressive varia- \' . ne..., o te pro
esempio valido per descrivere un'impo- zioni dell'impianto testurale: '"
stazione testurale a pieno coro, sia perché A: bb. 1-55 - B: bb. 56-142 - c: bb. "
rappresenta un interessante e inconsueto 142-232
caso in cui l'articolazione formale è diret- \' - nes, o te pro
La prima parte (A) è strutturata in tre '"
tamente coincidente ai momenti di varia- sezioni:
zione testurale, sia perché la presenza di 1 - (cfr. bb. 1-10 piu episodio -corale-
un refrain rende ancor piu singolare la in piena omoritmia, appena -increspato. - nes, o ra te pro
struttura del brano. Sono diverse le moti- in fase conclusiva da un passaggio ca-
vazioni che spingono a parlare, per il mo- denzale in dissolvenza; la solenne ridon-
tetto in questione, di forma ·a espansione [2J
danza di questo episodio è anche data
organica.:! innanzitutto il semplice con- dal ridotto tasso di elaborazione melodi-
teggio delle misure permette di trarre ca 2 e dal ritmo modale 3 che (con l'uso .,
no bis
un'osservazione, infatti è particolarmente della terminologia riduzionistica) si può
insolito che un motetto lungo 232 misure definire di prolungamento della finalis "
non sia diviso in due partes. Il refrain poi,
acquisisce il ruolo di elemento unificante
(attraverso una singola percezione della
repercussio e del IV grado del modo, si
\'
no bis, pro _ _
.. . <J
bis
sul piano macroformale insieme a quello veda l'esempio 15 nella pagina seguen- ,.....
di passaggio-cardine nell'architettura in- te).
terna del brano. 2 - (cfr. bb. 9/10-20) episodio .respon- \' no his
Ecco una prima grande schematizza- soriale" in cui la singola frase testuale
zione deI motetto che, come si vedrà, tie- (Gaudent in coelis, animae sanctorum)4 è
ne conto delle cesure provocate dalle ri- intonata in successione da due coppie di
petizioni del refrain e insieme delle conti- voci in contrappunto doppio: TenorlBas- - bis

Es. 15
• Seguito del saggio pubblicato sul n. 125 de .La mente rilevanti.
Cartellina· (gennaio-febbraio 2000) alle pp. 42-53. 3. Al corrente della defmizione di ritmo tanale or-
sus, Superius/Altus, rispetto a quanto det- di quanto espresso nella precedente p,
1. Anche qui non c'è alcun legame, se non di mai comune nella prassi analitica, utilizziamo con si- to per l'episodio precedente però, l'anda- del motetto.
tipo allusivo, con l'uso che generalmente si fa del gnificato analogo il tennine ritmo modale nel trattare mennto melismatico è qui un elemento L'imitazione continua tra tutte le v
tennine in ambito sonatistico classico-romantico. il repertorio sino alla seconda metà del XVII secolo. guida; espleta sia la funzione di complessa CI
2. Che si quantifica in base alla frequenza di in- 4. Traduzione: -Ggioiscono nei cieli le anime 3 - (cfr. bb. 20-55) ampio episodio in contrappuntistica, sia la funzione di eSI
terventi melismatici e di ampi intervalli prospettica- dei santi-o cui avviene sul piano testurale la sintesi sizione delle diverse possibilità timbrh

52
dinamiche dell'insieme delle voci. Gli densità viene costantemente variata attra-
stessi parametri dell'ambito testurale verso il contrasto dialettico tra l'emergere l'andamento ritmico è reso attraverso valori lenti e voci più scorrevolmel
(densità, andamento ritmico, tasso di va- di singole voci e il loro ricongiungersi la sovrapposizione a più riprese di voci in mosse.
riabilità complessiva) risultano esaltati. La all'intreccio complessivo di tutte le altre,

ve - sti - gia

". sti gi sunt _ _ _ _ _ _ 1

....,
". ve sri Si a sunI
Gau - - dent in

Gau - dent: _ _ _ _ _ _ _ _ __
in coe-
ve Sii - gia f>unt se - cu -
GJ. .....,
.,
sunt se cu - ti

a- - -ni- - - -mae sane -

a - ni-mae' _ _ _-t_______--I____ . se - -
.....,
- cu - ti

et! - - ti
- - - - lis,

- ti
- - - - - lis, Es. 17

[?J con accentuazioni ora spinte verso l'espansione melodica, ora marcatamente dichiarat:

.,
- <J

-
- to - - rum
~

TI
- lo - - rum

" Es. 18

\' il tasso di variabilità complessiva della La seconda parte del motetto CB:
testura, che nel suo insieme rappresenta strutturata in quattro sezioni:
.l'anima espressiva- del motetto risulta in l - (cfr. bb. 56-63) rifrain;
definitiva ricco e sempre appropriato 2 - (cfr. bb. 64-82) episodio -respon:
nell'isolare e sottolineare variamente le riale- (si veda l'es. 19 nella pagina :
Es. 16 singole unità sintattiche (cfr. bb. 20-55 e guente), che può considerarsi una vers
passim). ne ridottissima della sezione 3 di (A), g
54
I
~;
I~
I
('
Far reor ( re j• r F F IF F r
et _ _ in - - - - fir - mI la lem
qui e ius

~::
in - • - - fir - mi la tem

iv ~ in - - - - fil - mi ta Icm

gui-nem_ • um
ES. 19

stificata comunque dal brevissimo frammento di testo che comprende (Oremus);5 in - - - - fir - mi tem

['J

o) tl
o re mus qU:lI! Do - mi - - pro - ~ -

-"

.. O mus ". qUilc Do - • - - - mi - l1e pro - - -

,
,; O " qU:l.e Do • - mi - ne pro .

quae su - mus Do • - mi - - • ne pro ~ - .

O re
Es. 20

3 - (cfr. bb. 83-112) episodio omorit- scnttl gla in precedenza: la declamazione opi - - - • - li - - • - Spl

mico particolarmente esteso. a pieno coro, l'imitazione prima a quattro


Qui la simultaneità della declamazio- poi a due e in seguito nuovamente a
ne e la testura complessiva pienamente quattro voci; ancora una volta a ogni di-
cantabile conferiscono a tutto il passo un
carattere salmodiante: si noti la particola-
versa frase del testo si accompagna un di-
verso andamento testurale. A ben guarda-
.
" - pi • ti - - - us • spi - ce

re attenzione che viene posta nella di- re, in questo episodio assistiamo a un sa- " . pi . _ ti ~
spi - cc

sposizione accentuativamente corretta turazione delle possibilità offerte dalle


delle sillabe: 6 ad esempio la frase tessiture utilizzate che, se prima erano
infirmifJ.tem nQstmm qua~sumus DQmi- state adoperate ampiamente e presentava- - pi - spi - t'e
ne, proJi!tius ~spice, è cosi realizzata in no ogni volta un certo carattere di novità,
musica (si veda l'esempio 21 nella pagina adesso vengono .riassunte- in un breve Es. 21
seguente). spazio che funge da coda alla prima metà
4 - Ccfr.- miss 113-142) episodio ten- del motetto, quello che seguirà sarà cosi me sua elaborazione e sviluppo (in spe- diversi, i vari intrecci di voci intonano t
denzialmente omoritmico in cui si ripro- sentito, oltre che come direttamente deri- cial modo sul piano testurale). ti lo stesso ripetitivo testo CPropitius e
pongono sintetizzati dei procedimenti de- vato dal materiale precedente, anche co- La terza parte del motetto CC) è strut- parce nobis Domine, propitius esto exm
turata in sei sezioni: nos Domine)) Una simile ripetizione n
l - (cfr. bb. 143-151) refrain; può che sottintendere un particolare
5. È evidente il richiamo alla pratica ecclesiasti- occuperà le fonti trattatistiche dei secoli XVI e 2 - (cfr. bb. 151-169) episodio in cui la tento intensificativo da parte di Josqu
ca di risposta colletiva (qui rappresentata dalle XVII. È opportuno ricordare come. mentre oggi scrittura a quattro parti e quella a due so- che qui conferisce maggior varietà timb
quattro voci) alle esortazioni del -protagonista. disponiamo di partitllre con una siIlabazione mi- no strettamente connesse: qui però, inve- ca possibile a un passo che deve esp
arante (qui i hicinia). nuziosa e studiata dai diversi revisori, all'epoca di ce di farsi portatrici di frammenti testuali mere il primo sincero messaggio di sç
6. Proprio in casi come questi Josquin dimo- Josquin fosse il compositore stesso, in accordo
stra la sua modernità umanistica, risolvendo bril- con l'esperienza e la professiona1irà dei suoi can-
lantemente il problema della corretta collocazione tori, a giudicare la precisa sottoposizione del testo
7. Traduzione: -Sii propizio verso di noi, o Signore, sii propizio e esaudisci noi, o Signore...
delle sillabe sotto il testo, argomento che tanto alle note.

56
ranza e desiderio salvifico di tutto il bra- per descrivere le variazioni testurali, si
no. Se la terminologia tratta dalla retorica potrebbe certamente parlare qui di una
musicale potesse essere adoperata anche .anapbora testurale.;8

Pru pi li - us p:u -
be-r.I. nOH 1)0 - mi - ne

l'ro-pi p;lr-
li - mi - ne

11 Pro - pi . ti - lIS

li - be - nos l>n - In! -

Es. 22
l'ro - pl - ti - us

CD 3 - (cfr. miss 170-185) episodio chia- stura li· di base del motetto, viene sv
ramente .responsoriale. in cui il proce- luppato in stretto tra le due voci et
., - his_ Do- - mi-n!;!'. pro - pi - ti - U~, _ __
dimento di proposta e risposta tra le vo- cantano pi6 a lungo rispetto ai casi pr,
ci, individuato come uno dei -temi te- cedenti:
A

11 - cc his Do mi - ne, pro - pi ti-lIS,

....h In !òi-di-is di - a-ho-I.

11 p:Jr -Ci! no-bis Do- - -mi- pro -


11 Ah In· si - (II - I.!I di - a - ho - li

l'a, -ce no-hl'! 00- - -mi-


Il - IX,' ra no.o; Do ml-
l2J
., li - be - r.t

11
;\ cOt: - d - cor - di...

11 _ pi ti -li!:> :lU - - - di Do
ab ClC - ci-tu-te cor dis

Do-
~
pro - pi li - us di Orni
_ ne, ne - r.t no.. Do

li - be Do mi-ne, be - 1":1
pro - pi l i - lIl'o

., in di-e iu-di-d-i
pro - pl - li-

.'; . ne. 1'<0 l'I [i - us in di - c tu-d.-d - i

li - be - m ono; Do mi -
_ _ _ mi - - - or;:, pro-pi - ti - ~I!>

8. Nel senso di una dislocazione delle linee nell"ordito polifonico che appare in progressivo crescendo
d'intensità. Do - mi-ne, he - fil

58 51
oJ
be- ra Do - - mi - ne
La soluzione completa
Il
ii - l>e - Fa 1)0 - mi - finAlE 2000
per la notazione professionale
li - -be nos Do- - mi -

Vo - mi -ne, li - - - be no.o; Do- - mi -


Finale è il programma di
Es. 23 notazione musicale
4 - (cfr. bb. 186 -206) episodio -misto- della terza, la superiore instaura con la completamente in italiano
in cui vengono utilizzati procedimenti te- sottostante un contrappunto in valori lenti (nella versione per Windows)
sturali particolari: per la prima volta in- che ne fa piuttosto una voce di sfondo e che vi consente di scrivere,
contriamo due coppie di bicinia in cui in- non un primo piano in rilievo per il suo ascoltare e stampare la
tervengono soltanto tre voci, all'entrata registro acuto: vostra musica in modo Bassi
professionale. o bo - ne

:4: :."* J :~ I~~ O ~~


, - o:
Ulpa-
F:
celn_no
'I;
F : F· p n
bLs-do-
1: n ,Ii
r~~ - - -
r r :i;
- -nes
Grazie alla sua straordinaria flessibilità e facilità d'uso, non avrete
sia a scrivere la filastrocca monodica per i bimbi della scuola mat
la più complessa partitura per coro e orchestra.

Es. 24 rirmicamente
(schiocciIIl:
la lingua)
5- (cfr. miss 206 -220) definitiva se- triadiche, che aumentano ancora la den-
zione omoritmica e fortemente declama- sità della massa corale conferendole
ta, da cui però emerge a livello testurale nuova presenza sonora e solennità
la cospicua presenza di sovrapposizioni espressiva:
La possibilità unica offerta da
oJ
Finale di gestire differenti set di
et ab-ba te~ vi-c.t-ri-os caratteri musicali, consente, con
cus me us o - scu
l'utilizzo del plug-in Medieval
acquistabile separata mente, di

e - pi-sco pos
et ab-ba tes

ca-no-ni - cos
vi-ca - ri - 05

vi-ca - ri - OS
effettuare agevolmente trascrizioni
professionali di musica antica, dali
notazione quadrata gregoriana fi o
alle notazioni italiane "miste" I
... ..-
F ~~~~.~.~.~~§~.~~~~;~b~.~~.~
~ ~
Crrffii,
' '
,i-me fi-dem le-ne-a-mu, In-ni
primo Quattrocento.

e - pi-sco - pos ca-no-ni - cos vi-Ql- ri - os

Es. 25 Distributore p /'Italia: MIDI MUSIC Cso E_ De Nicola 8 10128 Torino


Te!. 011/3 5602 FAX 011/3186959 www_midimusic.it midimus@tin_it
6 - (cfr. bb. 221-232) refrain conclusivo.
(continua)

60
FI=o
MUSICOLOGIA
A - - ve Chri - - ste, a -

I motetti di Josquin Desprez: A - - ve Chri- - - - -ste, a -

interpretazione attraverso l'analisi

di Carlo Fiore CD
"
~
-ve Chri ste,

"
Il motetto Ave Christe a quattro voci
è un esempio di quella che precedente-
mente abbiamo chiamato impostazione
che se significativo aspetto esteriore del
matetto: emergono le grandi demarca zio-
ni interne al brano ma non si colgono le
f'-" . - ve
-9 u
Chri ste,

testurale -equilibrata-, in cui cioè non vi caratteristiche di grande e plastica conti- A


è una netta prevalenza di bicinia né di nuità che l'impostazione testurale .equili-
parti omoritmiche massive, ma i proce- brata- conferisce all'ampio decorso \' A - - ve Chri - - ste,
dimenti contrappuntistici proseguono espressivo e formale.
con uno sfruttamento sempre abbastan- Da questo punto di vista l'osserva zio-
za completo dell'intero ambito testura- ne della sezione di bb. 1-67, in relazione
le. alla testura complessiva, rivela una dop-
I! brano, in due partes, può essere pia arcata ritmico-dinamica: se infatti con- A - - ve Chri

cosi suddiviso: frontiamo l'intero passaggio in base ai


- prima pars : (bb. 1-67) ampia sezio- suoi valori ritmici, possiamo individuare
ne in cui si susseguono episodi imitativi quattro momenti: GIl
reciprocamente diversificati dali 'imposta- l - (cfr. bb. 1-20) primo episodio ba-
zione ritmica delle linee; sato ritmicamente su valori di tactus, in ~ .1 I
- secunda pars : (bb. 115-161) sezione cui le linee seguono un percorso di af- 1m - mo-
contrappuntistica con uso quasi costante fermazione del modo d'impianto (deute-
delle quattro voci; Cbb. 162-227) sezione rus) (si veda l'es. 26 alla pagina seguen- "
in cui al consueto contrappunto continuo te). ,;
tre le quattro voci si unisce un ricorso al 2 - (cfr. bb. 20-39) secondo episodio im -
cambiamento metrico dal ritmo binario a ritmicamente slanciato (tactus costante-
quello temario. mente suddiviso) in cui l'andamento te- " -
Tuttavia una simile descrizione non fa sturale, inizialmente discendente, serve in
,; la_
altro che prendere atto di un evidente an- realtà a -caricare- la successiva serie di ve Chri - - ste. im -

• Seguito del saggio pubblicato sul n. 127 de -La Cartellina. Cmaggio-giugno 2000) alle pp. 52-60.
- ste, a - - ve Chri - ste,

58
- la - - te
in _ _ _ _-j- C1U - cis - ra.-----1 te - - clIm fnl- - iglo ri -

"
v 4
- - - la - - te cis glo - ri. - - a

'" 11\0 la - te in - cis CUO}

im - la - - te in cru - re - demp - tos tu - ce cla glo - ri -

[12]
3 - (cfr. bb. 39-45) terzo breve episo- mente raggiunto viene parzialmente COI
~
in - cis
dio in cui l'apice dinamico precedente- pensato da un rallentamento ritmico:
[ill
\''--'
-
A - ve vec bum _ _ _ _

\' ca. - ca

A vec

Es. 26 A - ve ver bum in

imitazioni in crescendo di densità testura- cono a una cadenza su un grado secon-


le e volume sonoro I che, inoltre, condu- dario (e quindi transitorio) de) modo:
A - ve ver bum _ _ _ _

..,
Faç re - demp - tos lu - ce cl.
in - - car - na - - tum
1\

Fac re - demp
-bum in - -car---na- - tum

Fac re - demp - tos lu eia -


- car - - na - - tum _ _ _ _ _ _ _ _I-_

Fac re - demp - [05 lu - ce cl. ca, fac


in - - car - - tUlll
l. Parametro relativo al maggiore impatto fonico derivato dalla sovrapposizione progressiva di voci dal
basso verso l'acuto.

60
4 - (cfr. bb. 68-75) quarto episodio in to che conclude la suddetta "arcata testu- ~
cui, alla ripresa dei ritmi di proiatio si af- rale- finendo di descrivere una macro ca- Il

fianca un andamento lineare meno serra- denza plagale.


~
re de mi sti,

~ Il
11-

~ \'
Sa ve coc - - pus Je
re - de mi - sti,

Il
Il

\' .,.. ~ re de mi sti,


Sal - ve cor - - pus Je -

~ re - - de - mi - - sti,
Sal ve cor - pus Je

Es. 30

L'elemento piu interessante della se- ve alterazione pulsiva: infatti gli accen
Sal ve pus Je -
COT -
cunda pars è il momentaneo ricorso al tonici delle parole 3 non sono mai mes.
ritmo temario (cfr. bb. 162-171) che, in posizioni che possano essere esaltai
GJ_II mentre di solito accompagna una sezione dalla mensuralità temaria, questo fa si cb
ben distinta dei motetti in cui viene inse- ne derivi non una netta divisione, ma un
rita, qui interviene all'improvviso e altret- sorta di accelerazione ritmico-pulsiva ch,
tJ tanto velocemente viene esaurito. La di- se non fosse stata cosi puntualmente inel
-su _ _ _ ~
Chri sti
sposizione dei valori ritmici e delle rispet- cata non avrebbe certamente trovato po:
_II tive sillabe del testo che vengono cantate sibilità di esistere; lo stesso dicasi per J
spiegano la sottile funzione di questa bre- bb. 201-208:
#

"'- su Chri sti

~
"
su Chri - sti
tJ

1\

- su Chn - - sU ~

~
Et
Es. 29
Il
La successiva sezione suggerisce dei zano valori doppi (indicati con la figura
rilievi analitici sulla funzione espressiva di brevis);2 si tratta celtamente di un en- \'
della sua particolare impostazione testu- Et_ - nos e lec to rum tu o
nesimo espediente, giocato sul piano te-
rale: infatti, mentre i procedimenti con- sturale (attraverso il rallentamento ritmico
trappuntistici svolti in precedenza preve- e la densità triadica delle sovrapposizioni :
devano valori non superiori al singolo lineari) per esporre nel modo piu eviden-
nos e - lec o - rllm _ _ _
tactus, adesso notiamo (cfr. bb. 68-75 e ziato possibile il relativo frammento di Et to - rum tu ~

90-93) delle parti omoritmiche che utiliz- testo:


3. Nonostante la lingua latina sia basata su un in favore di una visione -accentuativa· della Iingl
metodo -quantitativo.. di valutazione metrica, nel Ri- alla quale fanno costante riferimento le fonti trattai
2. Si intende qui riferirsi ai valori autentici della te, e nelle partiture da cui provengono gli esempi
notazione mensurale rinascimentale che attualmen- allegati, vengono solitamente dimezzati. nascimento questo retaggio appare ormai perduto, stiche.

62
La soluzione completa

-\f
Et

nos
nos

lec
~
e

to
lec - to

tu -
rum

o -
tu

rum
o - - rum

flnnH 2000
per la notazione professionale

---,;r_ rum
Finale è il programma di
notazione musicale
completamente in italiano
(nella versione per Windows)
che vi consente di scrivere,
Es. 31 ascoltare e stampare la
vostra musica in modo Bassi
Per quanto riguarda il quarto modello Josquin, che risulta sempre ancorato a un professionale. o bo - ne Je
testurale, quello relativo ai motetti a più procedere per coppie di voci. Sostanzial-
di quattro voci, che comporta la continua mente, una volta individuati i principi
alternanza di gruppi di voci e l'assenza di contrappuntistici e di dislocamento testu- Grazie alla sua straordinaria flessibilità e facilità d'uso, non avrete alcun p
sezioni a pieno coro, valgono fondamen- l'aie operati nei motetti a quattro voci, sia a scrivere la filastrocca monodica per i bimbi della scuola materna, s' a realizzare
talmente le osservazioni generali fatte a quelli a organico più numeroso si confi- la più complessa partitura per coro e orchestra,
proposito dei modelli descritti in prece- gurano come esempi di utilizzo di mag-
denza. giori possibilità timbriche4 ma sempre su
L'assenza di sezioni a pieno coro è una matrice stilistica comune al repertorio (schioccare /·irmiramCllIc
dovuta, nei motetti a cinque, sei o più vo- per le quattro voci. la lingua)
ci, alla natura stessa del contrappunto di (continua)

/
VI.40 ~ //

}\V'..: . .
La possibilità unica offerta da
Finale di gestire differenti set di
caratteri musicali, consente, con
.J" mI - eus me us o - SCU
l'utilizzo del plug-in Medieval ,/
acquistabile separatamente, di /'
effettuare agevolmente trascrizioni / /
professionali di musica antica, d:j.lfa
é~..~.· ..§.~J~.~.
notazione quadrata gregoriamyt.no
alle notazioni italiane "mis
primo Quattrocento.
del F Ci~S 1 I ••

si-me fi-dem te-ne-a-mus lri-ni

4. Nel senso della prevalenza di un registro basso) sul timbro globale dell'insieme delle voci. Dis ibutore per /'Italia: MIOI MUSIC C.so E. De Nicola 8 10128 Torino
(mediante aggiunta di una o più parti all'acuto o al el. 011/3185602 FAX 011/3186959 www.midimusic.it midimus@tin.it

64
Ciò che maggiormente interessa la no- mente non pertinenti. In generale possi

:~
stra indagine è l'utilizzo dei principi reto- mo affermare che la piti appariscente ar
MUSICOLOGIA rici sul piano macro-formale (in riferimen- colazione retorico-formale venga data
......... to all'Orda retorico);4 di seguito, mediante primo luogo dai contrasti e dagli avvice
l'utilizzo di esempi appropriati, si moti- damenti tra le quattro scritture-mode Il
verà un modello storico di studio dei rap- che ribadiamo essere: bicinia contrappo
porti retorica-musica che, attraverso il Ri- (con coppie di voci in registro attiguo
nascimento, il primo Barocco e il barocco polarizzato); imitazione continua tra tUi
I motetti di Josquin Desprez: maturo, si svolgono prima sul piano pret- le voci (nei motetti a cinque o piti vo
tamente formale, poi su quello figurale, queste non entrano mai tutte insieme a I
interpretazione attraverso l'analisi infine su quello dei due precedenti piani parte del gioco imitativo7): omoritmia m,
sovrapposti. 5 siva (ivi compresa la frequente scrittt
Per quanto concerne specificamente la 'para contrappuntistica- che si può ravvi:
musica di Josquin, constateremo come re in molti episodi fortemente cadenza
l'adozione del linguaggio retorico sia co- stile responsoriale, tipo cori spezzati.8
munque ampiamente consapevole anche Si aggiunga poi alle suddette modal
sul piano figurale. Quanto detto si esplica testurali anche il frequente ricorso a rr
nei motetti secondo modalità particolari tamenti nell'impianto ritmico (prevalen
di Carlo Fiore che un'analisi retorica modellata per il re- mente mediante passaggi dall'organiz;
pertorio barocco non è in grado di giustifi- zione mensurale binaria a quella tema
care sufficientemente. Infatti, se sul piano (imperfeZione/perfezione).
figurale alcuni passaggi sono facilmente L'attribuzione di valore strutturale
PRESENZA E RUOLO DI UN ORDINE RETORICO classificabili mediante il repertorio delle fi- fattori della testura e del ritmo si mos
La sistematica e metodica organizza- sivo della tecnica compositiva di Josquin, gurae, su quello formale l'adesione, pur pertinente se, non rapportando l'anal
zione della musica in base ai principi del- individuiamo tre parametri imprescindibi- verificabile, all'Orda retorico segue un per- della musica antica a quella del Classi
la retorica è posteriore all'epoca di Jo- li: la concezione estetica della musica corso indicato piti dall'impianto testurale smo e del Romanticismo, si riconosce {
squin, cionondimeno si possono identifi- che, tra Quattro e Cinquecento, sostitui- che da quello motivico. Quanto qui ipotiz- me gli elementi primigeni della scrittI
care nella sua produzione motettistica sce l'arcaica concezione bipartita (musica zato per Josquin non si configura come un di Josquin (nella loro funzione timbrit
esempi talmente eclatanti da non poter tbeoretica vs. musica practica) con quella semplice accostamento di terminologie - espressiva) siano i primi veicoli dell'al
essere considerati come traguardi casuali; tripartita piti moderna (che comprende piti o meno significative - a lacerti di parti- colazione formale. Infatti, mentre ne
adesso, dopo aver sfiorato piti volte l'ar- anche una musica poetica);1 la tradizione tura ma come un'ipotesi analitica speri- tecniche compositive successive la scrit
gomento, cercheremo di esplorare pro- didattica che, specialmente dopo la risco- mentale: infatti si cerca di articolare il flus- ra di linee sovrapposte e armonie è om
prio il versante della retorica, prima a li- perta della Institutio Oratoria di Quintilia- so contrappuntistico-lineare in base a prin- acquisita e la tensione inventiva è tende
vello architettonico-formale, poi (nelle no, si avvale di un nuovo mezzo formati- cipi che ne diano una visione sintattica- zia/mente sbilanciata verso i profili me
successive parti di questo saggio) a livello vo;69 l'esistenza di fonti che citano mente coerente e tuttavia evitino di seg- dici, nel repertorio rinascimentale - ane
figurale. NelJ'inquadramento storico delJa espressamente Josquin come compositore menta re unità tematiche ancora storica- a causa dell'eredità gregoriana (in Cll
retorica, come importante mezzo espres- di .espressiva. musica retorica.3
4. Elaborato attorno alle tradizionali cinque par- canonici - rispondesse a precise funzioni e conv
ria L..] affonda le sue radici nei contenuti e nei me-
ti dell' ars retorica: lnventio, Dispositio, E/oculio, zioni dell'ambito liturgico.
, Seguito del saggio pubblicato sul n. 128 de ·La
Memoria, Pronunciatio, parti a loro volta correlate 7. Di volta in volta una o più voci risultano
Cartellina. (maggio-giugno 2000) alle pp. 52-60. todi d'insegnamento delle scuole medievali. Queste
alla tassonomia dei ..momenti_ del discorso retorico, sere assenti: questo con finalità prettamente tim1
l. Cfr. N. LISTENIUS, Musica Nicolai Listeni, Wit- erano annesse come semillarlum eccJesiae a una
chiesa, a un'abbazia o a un convento. L.. 1 Gli alunni
ordinata da Quintiliano nella seguente successione: co-espressive; il primo coro è riservato ai p,
temberg, 1533. Exordium, Narralio, Argumenlatio, Peroratio.
delle scuole monastiche ed ecclesiastiche erano pri- omoritmici.
2. A sostegno di quanto affermato citiamo, in
S. Si fa qui riferimento a quello che è l'aspetto 8. Una simile terminologia, che si collega fa
fanna sintetica, un passo del saggio Musica e orato- ma di tutto allievi per il coro. I. ..J Secondo la tradi-
piu macroscopico dei procedimenti retorici nelle di- mente con la più tarda tradizione polifonica ve
'-ia: tesUrno11.ianza su una affinità storica, di zione, la musica apparteneva di fatto al gruppo del-
verse epoche senza alcuna caratteristica esclusiva. ziana, è usata qui prettamente come suggestic
W.Gurliu, in F. A. GALLO, Musica e storia I. .. l, op. le discipline fondamentali del discorso, riunite nel
trivio dell'organizzazione scolastica anticai si tratta
6. Ancora una volta è il caso di ribadire la con- linguistica. Tpttavia, visti i reiterati rapporti di
cii.: .Dall·epoca del Rinascimento in avanti le molte-
delle arles sennonicales o arles dicendi, le arti -for- vinzione, alla base di questo studio, di come, nono- squin con la corte di Ferrara, non ci sembra
plici occasioni per le esibizioni di eloquenza nelle
mali. o ·attive· della grammatica, della dialettica e stante la .complicazione· elaborativa raggiunta dal ventata ipotizzare per certi esempi un ruolo
chiese, nelle scuole, nella vita pubblica, vengono
contrappunto rinascimentale, il sound polifonico -precedenti. per uno stile che, di lì a poco si
sostiruite in misura crescente da manifestazioni mu- della retorica •.
fosse ancora un ornamento non del tutto scontato, rebbe affermato in un ambiente geograficame
sicali; il posto dei discorsi e delle recitazioni viene 3. J. NUCIUS, Musices Poeticae sive de Composi-
ttone Canlus Praeceptiones absolutissimae, Neisse, il cui avvicendarsi di sonorità - ora lievi, ora massi- vicinissimo all'area d'influenza del nostro comi
preso dall'esecuzione di motetti, canzoni e cantate,
ve, con intrecci ora declamatori, ora -astrattamente- sitore.
di sinfonie o sonate. l. . .J L'affinità di musica e orato- 1613.

38
tasso di elaborazione testurale è nullo e Imitazione continua tensione, e la mimesis ,in eco- alle bb. 46-49:
quello ritmico è soltanto parzialmente de- pathos: Movere.
finito) - la polifonia è ancora un procedi- Omoritmia = ridondanza, solennità, fe- 1=1_0
mento sperimentale in cui un avvicenda- de: Movere - Docere. "
mento di timbri e/o ritmi corrisponde ad O virgo prudentissima, a sei voci, è
altrettante cesure della forma. A loro volta un motetto in cui l'alternanza delle te- Te 8pon ~ sam fac ~ tor
i procedimenti di scrittura sono portatori sture è esibita con evidenza. Confron-
ciascuno di differenti funzioni retoriche: 9 tando il significato delle sezioni del te- "
Bicinia = leggerezza, chiarezza (pro- sto con il tipo di artificio contrappunti-
sadica): Docere. stico che le accompagna, possiamo veri- Be -
Ritmo ternario = vivacità, slancio ritmi- ficare la coerenza retorico-espressiva di

J
co: Delectare. questi ultimi. 1\

Do,~
O virgo prudentissima Te spon - 8am, te spon 8am fac ~ lor

quam coelo missus Gabrlel


bidnl", fumione 'c <od" -
Supremi Regis nuntius
Plenam testatur gratia. Be - ta

Si tratta di versi prevalentemente nar- colarmente. Tra l'altro questa sezione ri-
rativi, che descrivono delle azioni ben cava il suo carattere introduttivo (che ne
precise della mitologia sacra: possiamo motiva la specificazione di exordiurn) ol- Te sj:>on - sam, te spon - sam fac ~

l
considerarla la parte 'storica- e didascalica tre che dalla peculiare tensione allo svi-
del motetto cui i bicinia, che favoriscono luppo proprio dei bicinia, anche dal mo-
la chiarezza prosodica, si addicono parti- tivo dattilico della prima misura.
Te
Te sponsam factor omnium,
te matrem Deifilius, 0
imitazione continua, funzione retorica = Movere "
te vocat habitaculum suum
beatus ,pirltus regina mundi.

Versi di invocazione (dominati scano alcuni procedimenti retorici (jigu-


OJ

Il
am - . ni ~ urn,

dall'insistenza del pronome Te), di pre- rae) che tratteremo diffusamente in se- -,;
ghiera, che il contrappunto fitto ricopre guito; cfr. la lunga e reiterata Anaphora _ a la ma - ter
di forza espressiva: a questo contribui- alle bb. 32-44:

Superior ,~ ~,
r Ir
! J
Dm -ni-um,om
. . ..... - ni-um,

Quinta vox ;~ !Il


f' le J
ma - - ter

Sexta vox
;& ~l 1- r lE J
Es. 32 - lor om - - ni - uln, te

9. Le funzioni retoriche rappresentano le finalità re l'ascoltatore dalla propria parte; delectare = ren-
cui il discorso persuasivo deve mirare, sia esso ver- dere piacevole il discorso, divertire l'uditorio trami-
bale come musicale: movere = commuovere, porta- te affetti piacevoli; docere"'" insegnare.
spon - - - sam fac- - -tor om- - ni - um,

40 4
te ma - trem De - i Fi - - - - - li -
Tu stella maris diceris,
pro nobis inter scopulos,

inter obscuros turbines,


J tripla, funzione retorica = Delectare
portum salutis indicas.

et in - - - - tac - - -
La funzione di divertimento di questa medesimo motivo (per altro intemame:
sezione, oltre che dallo scorrevole ritmo cadenzale):
temario, è accentuata dalla ridizione del

l::;! :' -[I;; I;: I;


te ma - - - trem, te ma - trem_--+_ De -

et in - - tac - - ta vir - r E ,I ;
.11.
Tu, 5tet - la ma - ris, di - _ ce _

f ma _ trem, te ma- - -[rem De - i Fi - - - - - li -

"
«J I
te ma- - -trem pro no - bis in - 'er sco pu 105,

G "
~ I
- ris, pro no - bis in - ter
~ sco- - -pu-
- us

_II

I:: :-: : -Ii ; r I; ~ [I~:'


\l - ta vir - - - - - go

Il

-\1 ~
i Fi - - li - us
j :
.11 -105, in - ter oh - sco - ros tur _ _ bi _

\I
go

.. 11

V . .

-
- us, Fi - - - - - - - li - U5

I
-nes, por- tum sa - tu - tis in - - di - __ caso
De---i Fi- - - - -li-us

Es. 33 Es. 34

42
Ci]
Per te de tetro carcere ~

J
antiqui patres exeunt,
bicinia e imitazione continua,
funzione retorica ~ Docere-Movere
oJ
et sle! - la ma - - - ci.s in - - - te - gra;

~
per te nobis astriferae
panduntur aulae lumina. ",
- gra;
Attraverso la prima parte in bicinia vie- del testo. Di seguito l'imitazione continua ti
ne ristabilito il tactus iniziale Cconfirmatio conduce sino alla fine della Prima pars: la
del ritmo di exordium prima contraddetta definizione di Peroratio in mbus si esplica
et stel - la ma - ds in -
dalla confutatio della parte in ritmo terna- proprio mediante il carattere di -breve rica- - te - - - gra;

J
rio) e intonata l'ultima parte didascalica pitolazione. dei due motivi-testura.

_ gra;
Audi ,vi/go puerpera
et stella maris integra;

Jimi1azf~
Es. 35
m,inla, fun,ion, ,"mi" - Mnoom
Audi ,precantes quaesumus
tuos Maria servulos. Beata mater et intacta virgo
repelle mentis tenebras,
Alla riesposizione di questi motivi si vocativo è dato anche dalla sequenza rit- "mlinua, fu",ione re'od" - Mmm
accompagna l'intento espressivo del ca- mica-I ~ ~ disrumpe cordis glaciem,
none iniziale (in eco), il cui carattere in- gloriosa regina mundi.

Superius
ti
Fj-o

Au - di,
- -
-
di,
-
vir - g o _ _ pu
-
Nos, sub tuum presidium,
corifugientes quaesumus,

intercede pro nobis


ad Dominum. Alleluja.
J Imi<azifl'w wntin"", fu""one ",ori" " Mn~
La sezione alle bb. 168-174 sfrutta il suo - bb. 141-168 (imitazione continua)
Sexta VQX andamento a tre voci assumendo la posi- Repetita narratio;
Au - di, au - di, vir - 8°.---- pu - zione di digressio: episodio .di stacco- ri- - bb. 168-174 (imitazione a tra voci)
spetto a ciò che lo precede e di preparazio- Digressio;
Bassus ne - attraverso un subitaneo, breve e inedi- - bb. 174-190 (imitazione continua)
to Cper il motetto in questione) cambio di Conclusio-Perotratio;
registro - della definitiva parte di coda. Questa interpretazione dell'impianl
Ecco lo schema Cordo retorico) per co- formale del motetto può risultare incol
me allora si manifesta nel brano: sueta a chi considerasse il versante motÌ\
Primapars co-figurale come unico possibile sfondo·
- bb. 1-32 Cbicinia) = E:xordium; un'analisi retorica, tuttavia, in brani del r.
- pe - fa - bb. 32-65 (imitazione continua) pertorio rinascimentale - qui rappresentai
- Narratio;
- bb. 65-81 (bicinia in tripla) ~ Argu-
dall'autore che piti ne ha veicolato gli es
- l'esistenza di un'organizzazione interna
Et stel - la ma - - - ris in- - te -
mentatio-Corifutatia; un'opera, nello stesso momento in cui vi.
- bb. 81-90 Cbicinia in C) = Confirma- ne affermata e descritta, necessita di un r.
fio-Peroratio in mbus; ferente storico-culturale e, tra Quattro
- bb. 88-108 (imitazione continua) Cinquecento, non esiste altra guida ai pn
- pe - fa
Peroratio in adfectibus; cedimenti di organizzazione formale ~
Secunda pars non la retorica, e questo non solo nel lil
- bb. 109 - 141 Cbicinia) Repetita guaggio musicale ma anche in ogni alti
Et stel-la ma-ns in- - te narratio; genere di comunicazione artistica.

44
Il motetto Deus in nomine tuo sa{vum le prime misure non presentano ripetizioni
me fac è un esempio indubbiamente piti del testo ( sufficientemente enfatizzato dal-
sfumato rispetto alla schematicità della sua la stessa omOritmia ll ), le seconde invece
organizzazione retorica: lO qui è difficile intonano due volte lo stesso testo per
identificare un principio univoco di artico- mantenere una sensibile sottolinea tura nei
lazione, tuttavia un indizio di continuità - contenuti espressi; a questo proposito in-
di tipo exordium-narratio - visibile tra le quadriamo anche la sezione delle bb. 50-
bb. 1-17 (in omoritmia) e 18 - 50 (in imita- 65, che è priva di ripetizioni perché a so-
zione). Questa volta il principio di alter- stegno di frasi secondarie. Riassuntivamen-
nanza ed espansione che i primi due mo- te è possibile suddividere la Prima pars
menti del discorso descrivono è giocata del motetto nel modo seguente:
non sullo sviluppo dei bicinia in tessiture Exordium: bb. 1-17;
piti dense ma sulla forte affermatività dei Narratio: bb. 18-65;
passi omoritmici (esordio-peroratio) suc- Repetita narratio: bb. 65 -115,12
cessivamente -disgregati, nel prolunga- Sezione ridondante di coda: 13 bb. 114-
mento diagonale del contrappunto. Infatti 125.

Au - di, au-di, vir - go pu - er pe-ca

Es. 36

La Secunda pars intrattiene, alla luce 159-168 e la lunga Anaphora di bb. 168 -
di quello che si è analizzato, un principio 200: il significato dei versi del testo spie-
di probatio: ciò si nota paragonando la ga da solo il motivo di questo trattamento
scrittura della Prima pars (in exordium) contrappuntistico. La definitiva peroratio,
con quella della Secunda pars, che fa uso sul Gloria, si definisce in rebus nella parte
dell'imitazione tra le voci con una plastica in bicinia, poiché funge da -elenco. in
dinamica trasformativa che porta dalle chiarissima prosodia; la peroratio in ad-
due alle quattro voci: insomma, rispetto fectibus è invece identificabile in corri-
alla Prima pars, questa suona come il ve- spondenza dell'Et in secula, in cui l'ultima
ro e proprio inizio di un altro motetto l4 imitazione contrappuntistica richiama per
(si veda l'es. 37 nella pagina seguente). l'ennesima volta l'espressività diffusa e
Il seguito si sviluppa attraverso l'inter- -densa· propria dello stile canonico.
relazione, a scopo di amplificazione dina- Oltre a questi spunti esemplificativi,
mico-espressiva, tra il bicinium di bb. ogni motetto di Josquin offre la possibilità

10. Anche per questo non viene fornita una ta- parti in blocchi ritmici simili•.
bella organizzata dello ordo retorico, preferendo per 12. Di fatto la ripetizione, sul piano formale, di
il caso in questione un'interpretazione meno cate- quanto .detto. sino a questo punto.
gorica e del tutto suscettibile di integrazioni. 13. Definiamo cosi un evidente tratto che utiliz-
Il. E. H. SPARKS. nel suo saggio Cantus firmus za, a scopo di progressiva dissolvenza, la ripetizio-
in mass and motel 1420-1520, University of Califor- ne dell'ultimo verso del testo in un ordito polifoni-
nia Press, Berkeley and Las Angeles 1963, si espri- co motivicamente ripetitivo.
me in questi termini: ·Probabilemente il piu ovvio 14. Un'efficace spiegazione dell'essenza della
metodo per ottenere una buona declamazione mu- Probatio: una sezione in cui, dopo aver esposto - gra
sicale in tutte le voci è quello di scrivere in stile ac- (nella naTTatio) metà del discorso, ci si chiede: ... e
cordale; questo assicura il movimento di tutte le se invece fosse in quest'altro modo? Es. 37

46 4
di osservazioni improntate alla retorica in traguardi propri del Barocco maturo. Non
un'innumerevole casistica. Ciò che co- è comunque intento di questa ricerca ipo-
munque emerge con una certa nettezza è tizzare per Josquin facili ruoli .profetici.,
il singolare equilibrio che la retorica rag- bensi si cerca di restituire al suo reperto-

J ub,i}ate
giunge nella sua scrittura la quale, se sul rio una metodologia e un referente storico
piano motivi co-figurale è all'avanguardia che gli è proprio - la retorica musicale -
rispetto all'ambiente contemporaneo e, a che, a sua volta, vengono ancora spesso
volte, simile a certe espressioni madrigali- riservati a un periodo storico come quello
stiche posteriori, sul piano formale offre la Barocco che ha invece ereditato la retori- ; ... pSuono inconfondibile della Tradizione.
possibilità di riconoscere - anche se allo ca gradualmente dal Rinascimento, senza
stato larvale - la presenza di un orda reto- esserne certo il termine ante quem non.
rico, e questo non può non rimandare a

MARIA LUISA SANCHEZ CARBONE

L'ARTE DEL CANTO


TEORIA E PRATICA DELLA TECNICA VOCALE
VOL. I

Le Edizioni Musicali Europee sono liete di annunciare il primo volume di una


nuova e fondamentale opera indirizzata a tutti coloro che sono a contatto con lo
-strumento voce-.
Il volume è offerto in sottoscrizione a condizioni davvero vantaggiose. Prenota-
iscounf
te al piLi presto la Vostra copia inviandoci il buono d'ordine riprodotto a pagina 2
di questo numero de -La Cartellina-.

48
stre considerazioni il continuo ricorso alle le giunto a noi nella sua notazione caI<
figure retorico-musicali che Josquin adot- ristica, egli possiede ben poche infor
MUSICOLOGIA ta ne suoi motetti, cercando di fornire
non solo un quadro specifico della sua
zioni [...1. I teorici musicali dell'epoca, l
ca fonte scritta di una certa attendibiliti
tecnica compositiva ma anche un campio- hanno trasmesso testimonianze assai s
nario di esempi musicali che spieghino se in materia di prassi esecutiva [, .. 1 •. 5
con immediatezza le figurae. 4 Si tratta di che alla luce di queste considerazioni
una retorica più parcellizzata e specifica
I motetti di Josquin Desprez: di quella descritta nel capitolo preceden-
sume rilievo il ruolo dell'analisi nelle se
interpretative, visto che ogni rilievo J
te, poiché non riguarda l'impianto archi- implicare suggerimenti per la peiforrru.
interpretazione attraverso l'analisi tettonico-formale ma quello motivico:
questo non è fatto di aree architettonica-
e un'esecuzione è valida se è una -pr
zione consapevole.6 circa poi l'organic(
mente compiute ma di brevi tratti, inter- utilizzare: - L.. l Sappiamo che fino al ta
valli, successioni ritmiche; una dimensio- Medioevo la polifonia sacra era affi(
ne della tecnica retorico-musicale, che all'esecuzione di cantanti solisti; soltan
descrive non più la pianta estesa ma i tas- partire dalla seconda metà del XV se(
selli del mosaico che fanno con pari dirit- questa consuetudine muta con il mu
to lo stile di Josquin e che abbiamo pre- dello stile musicale ora piu conson
di Carlo Fiore ferito affrontare separatamente per pater- un'esecuzione -corale-. Il numero di qc
ne valorizzare meglio le conseguenze e la cantori non era ovunque uniforme, ma
casistica. riava da centro a centro essendo l'orgal
Giovanni Acciai, profondo conoscitore delle cappelle musicali vincolato da
della materia, si esprime cosi circa le pre- fattori, fra i quali quello economico
INDIVIDUAZIONE E RESA INTERPRETATIVA DEGLI INTENTI RETORICI
messe metodo logiche della ricerca sulla senza dubbio il piu influente.,7 Esse]
Dopo aver fatto più volte riferimento limitavano a sostituire o a raddoppiare le prassi esecutiva: -Tal uni problemi specifici, quindi cosi poco circostanziato il las
alle conseguenze che alcuni rilievi analiti- voci senza tuttavia ricoprire un ruolo au- concernenti in modo particolare la prassi documentario sulla prassi esecutiva,8 la
ci hanno sulla prassi esecutiva, è il mo- tonomo. A ben guardare, se non si 50- interpretativa, rimangono tuttora insoluti. luzione qui adottata è quella di supp!irt
mento di affrontare direttamente le se- pravvaluta la pur confermata maestria de- L'esecuzione della polifonia sacra dei se- la mancanza di precetti espliciti con l'a:
guenti questioni: gli antichi cantori, la certezza della pre- coli XV e XVI, per esempio, si presenta dell'analisi retorica: questa, inforrnand<
1. Se e quando siano possibili e op- senza di strumenti spiega come potesse problematica e irta d'insidie per l'esecutore scrittura polifonica di Josquin sia a !iv
portuni dei raddoppi strumentali - la stes- essere mantenuta costante l'intonazione moderno, poiché, al di là del testo musica- macroscopico (come precedentementt
sa convinzione che il motetto si identifi- dei cori, che oggi, con il quasi costante
casse sempre e comunque con un brano uso delle sole voci, è tanto difficile da ot-
·a cappella. è discutibile, in favore di una tenere. era rinascimentale, in -La Cartellina., in corso di titolo esemplificativo citiamo: R. ROGNONI, P=
prassi che faceva spesso uso di aggiunte 2. In quali passaggi sia più corretto pubblicazione dal 1991; T. DART, Tbe interpretation per potersi esercitare nel diminuire, Venezia l
of Ear/y Music, Londra, Hutchinson 1967; C. MAC G. DELLA CASA, II tJe1U modo di diminUire, Vene
strumentalil specialmente in particolari eseguire diminuzioni. 2 CUNTOCK, Reedings in tbe History of Musical Perfor-
giorni festivi. La cappella assume cosi un 3. Come vada articolata la declamazio- 1584; G. BASSANO, Ricercate passaggi et cade
mance, Bloomington, Indiana University Press Venezia 1585; S. GANASSI, Opera intitolata la fi
significato generico, vocale e strumentale. ne delle melodie in funzione: della se- 1979; G. REESE, Music in Tbe Renaisance, New gara, Venezia 1535; D. ORl'Z, Tra/ado de glosa
La storia della concertazione musicale si quenza ritmica, dell'andamento intervalla- York, W.W.Norton 1959; C. WRIGHT. Performance bre causulas, Roma 1553. Un carattere estrema"
spiega con chiarezza negli sbocchi baroc- re della micro dinamica dei tratti motivici. practice al tbe Catbedral of Cambrai 1475-1550, in te sintetico hanno le regole enunciate da G. C. 1
chi dello stile della strumentazione del re- Al corrente dei numerosi studi dedicati -Musical Quaterly., LXXV, 1968; R. SHERR, Perfor- fEI nelIa Lettera sul Canto: -La prima regola è
mance practice in tbe Papal Cbapel during /be 16tb non si facciano passaggi in altri luoghi che nell<
pertorio sacro, sbocchi successivi alla pra- alla prassi esecutiva della polifonia rina- century, in -Eartly Music., val. XV, 1987.
tica rinascimentale in cui gli strumenti si scimentale,84 mettiamo alla base delle no- denze L..1; la seconda regola è che nel madri
4. Cosa che, ad esempio, nel vasto studio di F. non si facciano pi6 di quattro o cinque passo
CIVRA, Musica Poetica, ECIG, Genova 1987, è slata acciocché l'orecchia si renda sempre pi6 d'ascol
fatta piuUosto superficialmente. desiderosa 1... 1; la terza è che pi6 volentieri si fa
• Seguito del saggio pubblicato sul n. 137 de ·La 3. Ne citiamo alcuni a titolo esemplificativo: H. 5. Cfr. G. ACCIAI, op. cito il passaggio nella penultima sillaba della parola
Cartellina· (novembre 2001) alle pp. 38-48. M BROWN, Cboral music in tbe Renaissance, in 6. Cfr. W. BERRV, Form in Music, Englewood la quarta è che piti volentieri si faccia il passa!
1. Cfr. per questo argomento C. WRIGHT, Perfor- -Early Music., voi VII, 1978; A. CAVICCHI, Appunti Cliffs, 1986 nella parola e sillaba dove si trova la lettera-o-
mance practices at tbe Catbedral of Cambrai, in sulla prassi esecutiva della musica sacra nella se- 7. Cfr. G. ACCIAI, op. cito la quinta è che quando si ritrovano quallro o
·Musical Quaterly., LXXV, 1968. conda metà del XVI sec. con riferimenti alla musica 8. È fatta eccezione per la precettistica riguar- que di conserta mentre cantano, l'uno debba
2. A questo scopo si citeranno passi di trattati di Palestrina, in ·Atti del Convegno di SnIdi Pale- dante le diminuzioni, espressa mediante campionari luogo all'altro, perché se due o tre o tUlli in
dell'epoca sui quali modelli l'interprete sceglierà il striniani·, a cura di F. Luisi, Palestrina 1977; G. Ac- di formule melodiche e mediante una serie di rego- tempo passeggiassero, confonderebbero l'armar
modello preferito di diminuzione CIAI, Problemi di prassi esecutiva nella polifonia sa- le per l'inserimento appropriato dei passaggi. Solo a in G. ACCIAI, op. cito

32
lustrato) che nei piti piccoli frammenti, numero di artifici retorici possibili, ma to motetto Sancti Dei omnes il cui stile era esecutivi altrimenti banali e ne rende COI
permette di stabilire un parallelismo tra le possiede ugualmente motivi d'interesse: stato definito ·a cori spezzati., la precisio- esattezza le sfumature. È evidente che dc
sfumature di significato espressivo retorica- viene fatta una ricerca speèifica che colle- ne nella simultaneità degli attacchi è ve queste siano piti caricate di pregnanz
mente tradotto e le nuances timbriche, ga le figurae a un solo autore; si dà conto quanto mai necessaria, particolarmente dall'interprete, là sarà magiore la porzion
agogiche e dinamiche necessarie a un'ese- del sistematico utilizzo della retorica nel nei momenti in cui dalle due voci si passa di ·informazioni· recepibili da chi ascolt~
cuzione intesa secondo una prospettiva Rinascimento di Josquin, ovvero in alle quattro con conseguente grossa escur- Una particolare elasticità e scorrevolezz
storica ed estetica almeno quella supporta- un'epoca in cui la trattatistica non aveva sione dinamica. La figura qui individua bile ritmica sono richieste all'esecutore per I
ta da una vasta documentazione, quella ancora ratificato questo genere di lin- è quella dell' Homoioptaton lO La specifi- corretta resa espressiva di passaggi com
costituita dalle testimonianze - ininterrotte guaggio come matrice comune; si instau- cità semantica attribuita all'ambito retorico il seguente che esemplifica una Paragoli
tra Quattro e Settecento - del legame tra ra un legame tra la tecnica compositiva di rafforza la motivazione di accorgimenti o manubrium. ll
retorica e musica. Un legame quest'ultimo stampo retorico e la prassi esecutiva. ~_o

che, riguardando specificamente il proble- Per ordinare il materiale in modo


ma della comunicazione attraverso la mu- funzionale agli ambiti interpretativi divi-
sica, è indubbiamente il piti vicino alle esi- deremo le figure retoriche in: figure di hoc quod_ cer - ru - - - tis
genze interpretative di quello che si po- movimento (che si costituiscono risul-
trebbe instaurare con l'evoluzione della tanti di raggruppamenti ritmici); figure 1\

teoria modale o con le accademiche e intervallari (che derivano dall'uso -affet-


sempre numerosissime dissertazioni sulla tivo. di particolari intervallO; figure di cer - - ru - tis' _ _ _ _ _-4-_
musica mundana, che pure affollano il re- ripetizione (che si costituiscono median-
pertorio trattatistico. te la ripetizione modulare delle loro 1\

L'itinerario dell'indagine seguirà due componenti).


tappe fondamentali: quella del rinveni- hOC-t-- quod cer - - ru - ris
mento e della descrizione delle figure re- Figure di movimento
toriche nell'impianto dei motetti (in un
nutrito campionario) e quella dei suggeri- Spesso nei motetti, come Nesciens Ma-
menti circa l'esecuzione. Il seguito, poi- ter, che intonano il testo di un salmo, tra
ché esistono già numerose altre compila- la fine della parte testuale caratteristica e
zioni di figure retoriche su esempi musi- quella conclusiva del G/oria, s'incontra
cali, non si propone alcuna finalità di un'interruzione che si può codificare co-
completezza nell'affrontare il vastissimo me Aposiopesis o interruptio.9
Aposiopesis

Gio - - - ri - a Pa -
Es. 39

In un passo tratto da Mittit ad Vi18i- 40 alla pagina seguente). Passaggi com


Gio - - - ri Pa - nem troviamo una figura, la Syncopatio, questo si trovano dappertutto nella pc
, che nell'accezione adottata da NuciuS 12 è Iifonia rinascimentale: il fatto che un
considerata una figura di dominio comu- configurazione del genere abbia una spe
ne. In effetti il suo uso nella musica diJo- cifica definizione di figura testimonia an
squin non è indizio di un particolare trat- cora una volta quanto sia fondata l'ipote~
tamento, ne forniamo tuttavia l'esempio che vuole alla base della tecnica compc
per completezza esplicativa (si veda l'es. sitiva del periodo gli insegnamenti d

Es. 38
!O. Si ha quando della pause stabiliscono il silen- do, contro il tactus (la breve, ndr), molte semibre,
e al senso di attesa che s'intende creare zio generale durante passaggi in dialogo tra le voci. si protraggono piu a lungo, finché non finiscon,
La pausa in questo caso si può giovare Il. Procedimento che consiste nell'inserire, nella cadenza: ciò avviene piO spesso nel Discan
di un allungamento commisurato all'enfasi tra le due sezioni del motetto. Nel già cita- mentre alcune voci sostengono già da tempo l'ar- tus, non altrettanto spesso nella altre voci: è una fi
monia, una parte che conduca, tramite melismi, alla gura notissima che non necessita di esempio-, in J
cadenza finale. NUCIUS, Musicae poeticae, sive de composilione ca"
9. Pausa contemporanea e comune a tutte le voci, che interrompe un ambito del discorso per passare a 12. ·Cos'è la Syncopatio? Questa avviene quan- tus praeceptationes, Neisse 1613.
un altro di argomento diverso.

34
Es. 40

Quintiliano. Dal punto di vista esecutivo, mento di prendere il respiro può essere
pur non volendo dare indicazioni rigoro- sfruttato in un caso come quello seguen-
se, vista la mole degli esempi possibili, si te, tratto dal ma tetto Inviolata integra et
ritiene appropriato un sostegno vocale in casta es Maria. Il fatto che tale figura, de-
e--ru-e me
progressivo diminuendo delle note lun- nominata Abruptio,13 si accompagni a
ghe, a seconda del normale ciclo respira- passaggi in cui un tratto motivico è ripe- Es. 42
torio di chi canta. Anche quest'ultimo ri- tuto ne giustifica la ridizione affettivamen-
lievo risulta meno ovvio se si considera te connotata: è lecito infatti chiedersi se, In casi del genere, onde favorire la Figure intervallari
quanto un'ottusa osservanza dei valori rit- in una musica che non conosce ancora le chiarezza prosodica del testo è opportuno
mici (avulsa dai meccanismi vocali prima seduzioni delle sPielfiguren (giochi stru- l'uso di un solo esecutore per ciascuna Nel Miserere a cinque voci si è di fron
ancora che dalle implicazioni retoriche) mentali) la ripetizione non avesse delle parte; il ruolo ritmico della pausa va visto te a un esempio eclatante di Auxesis,l
possa snaturare un'esigenza espressiva motivazioni altrettanto forti di quelle delle nel senso di un respiro e insieme di un dove a ogni ripetizione della frase misen
che siamo ancor oggi in grado di descri- varianti nel caratterizzare un passaggio. cambio di registro: a tal fine un lieve allun- re mei Deus si trova una testura sempr,
vere; tanto pili che, tornando alle parole Qui poi l'Abruptio è l'elemento chiave gamento della pausa stessa risulta utile. pili densa:
di Nucius, trattandosi di un clichet della che definisce il senso del primo arco me-
musica di allora, doveva certamente esse- lodico che, da un avvio declamato sulla
re di un'evidenza palmare. In corrispon- stessa nota, viene all'improvviso -accele- ..,
denza di una pausa, il consueto accorgi- rato- affettivamente dalla figura retorica.
~_o
"
I~~ !Il - r3 u ..~ J>j I~
J j J J 14 # "30 J.
i
in
)lJ
- vi
I TI
In . vi o la 12,

"
o TI
!~11 j j rao J )lJ U j
- o - la - - - - ta, in - - vi - o - la - - - - ta
Es. 41 TI

Nel motetto Beati quorum remissae seguita da una omoritmica con funzione :
sunt iniquitates notiamo che in corrispon- declamatoria, Josquin fa ricorso alla Pau-
denza di una sezione contrappuntistica sa intesa come figura:
14. Figura in cui una parte testuale viene ripe- cale, si tratta di sovrapposizioni polivoche più fitt
13. Figura assai frequente: viene individuata per lo piu all'interno delle singole voci indicandone subita- tuta con armonie sempre più complesse e/o dense; con incontri intervallari anche dissonanti.
nee interruzioni. nel nostro caso, quello del repenorio polifonico-vo-

36 3
[.. J "

tJ
" ..,
"
-
[...] \'
"
"
Ti
\'
[. ..]
" "
\'
\'
[,..]
~"
'""'"'
Es. 43
l I
Ti l'inserimento di raddoppi strumentali in riate, oltre che (nel modo piu appariscen
[, .. ] base alle gradazioni dinamiche è qui te) dall' auxesis testurale e dinamica, ano
estremamente funzionale, visto che rende che,a un livello meno immediatamenH
possibile un ampliamento de! registro di- percepibile, dalla struttura contrappunti~
namico. All'apparenza la ripetizione - stica. 15 Ancora nello stesso motetto, ir
all'inizio di ciascuno dei ventuno versetti corrispondenza di un moto parallelo d
- dell'incipit .Miserere mei Deus. sembra terze, quarte e seste troviamo un breve
conferire una ridondante monotonia al esempio di Faux bourdon, che contribui·
[,..] già vasto motetto. Ma, pur presentandosi sce alla risonanza solenne di un particola·
come refrains, queste ridizioni sono va- re passaggio:
" 1=1-0
tJ

-A
L.,]

f
[...]
~li

V
[,..]
-"
I
V I I
Es. 44

[ .. .] 15. Il Cantus firmus del tenor canta su tutti i metà; finalmente viene ricondotta alla direzione di-
: gradi della scala di E l'intonazione del salmo; que- scendente da E ad A nell'ultima sezione ristabilen-
sta scala è discendente nella prima parte e poi, nel- do le durate iniziali.
la seconda diviene ascendente in valori ridotti della

38 39
Nell'inizio del De profundis, un effetto gere doloroso della preghiera dal profon- Si tratta di una figura chiamata Hiper- importante fase formativa al servizio delle
di grande forza comunicativa è dato do verso Dio. Questo procedimento rien- bole. 17 Le sue funzioni non sono del tutto cantorie: in Josquin però i momenti ac·
dall'improvviso salto melodico di sesta tra nella vastissima casistica della figura di univoche, sembra quasi che alle ragioni certati della carriera professionale sane
minore che esprime mirabilmente l'emer- E:xclamatio. 16 espressive di Josquin si aggiunga anche dipesi in maniera uguale dalle sue capa·
F=I-o
un intento di esibizione virtuosistica. Pur cità di cantore oltre che da quelle di com
restando nel campo delle ipotesi, immagi- positore.1 8 Nell'esempio in questione, i

I~ 1:';:1
niamo uno scenario in cui l'Altus -destina- momento apicale è altresi sede esemplan
J

I:: :
tario· del brano fosse il -pavone· della for- di un ampliamento dinamico dato da un;
pro mazione corale e volentieri si prestasse a messa di voce. 19 Persino scontato appaI!
esibizioni belcantistiche di questo genere. accostare un passaggio del motetto Qu
uI Josquin dal canto suo svolse una lunga habitat in adjutorio altissimi - caratteriz
pro
carriera di vocalista che senza alcun dub- zato dalla salita melodica - a un process(
De
bio ha favorito in lui lo sviluppo di uno di simbolizzazione del testo specifico
stile melodico pensato espressamente per Mediante l'uso della terminologia retorie:
l'agilità del canto. In realtà ogni composi- si tratta di una Anabasi.2o
tore nel Rinascimento trascorreva la piti (continua,
J
F=I-o
cla

I~~~J ,
J J IJ. I ",_
d 13
d3 J J •

. fun - - dJS ~.... ··· .... m · · .. · .... / ......... ~


Es. 45 ---------------------------
È qui obbligatorio, anche per assecon-
dare lo slancio ritmico del tratto, riprende-
crescente d'intensità espressiva, contraria-
mente al generico moto per gradi congiun-
F l,! J F r1 In J J J J l''
'.
re il fiato prima d'intonare le due note ti, che svolge il ruolo di normale gestalt
.................................................~
dell'intervallo di sesta. Qualche osservazio- melodica; gli intervalli ampi invece possie-
ne andrebbe fatta circa una costante fon- dono ciascuno una determinata pregnanza
damentale del mélos rinascimentale. Fatta che è compito dell'analista e dell'esecutore
Es. 47
eccezione per gli intervalli dissonanti (o rapportare al significato del testo e alle al-
salti dun'usculi secondo l'antica terminolo- tre componenti espressive del brano. Nel
gia), portatori ciascuno di una particolare salmo Laudate pueri, la voce di Altus ha
simbologia, ogni salto melodico dalla terza un punto in cui è necessario il massimo li-
minore in poi rappresenta un grado via vello di scorrevolezza
F=I-o

I+~ ~ F r If" U IF r F F It e ~--..


:J U t---I 17. Si verifica allorché una o piti linee melodi-
che superano il loro normale ambito di registro;
cale. Gran parte di questa è adatta a solisti spess,
anche virtuosi. È impensabile che Josquin nOl
fi li - o quando questo accade in senso discendente la figu· avesse creato una musica in cui i cantanti, eccellen
ra viene chiamata Ipobok. Il suo significato espressi· ti nelle cappelle dell'Italia rinascimentale, non po
va va visto nel senso di una -esagerazione- o supe- tessero dimostrare la loro maestria-o
ramento dei limiti e - musicalmente - di virtuosismo. 19. Il tennine, ormai di dominio comune, indie

F le F C r ELtJ I;) J F n J J Id .J
18. W. WIORA, in Tbe Strncture oj Wide·spanned
Melodic Lines in rmier and later wors ojjosquin, in
AA.W., josquln, op.cit., esordisce cosi: .Josquin era
la progressiva emissione di fiato su una nota che, il
conseguenza di questo accorgimento, risulta -gon
fiata- dinamicamente. Tranùte la grafia musicale co
rum
un eccellente cantore professionista. Era un cantan- mune la dinamica che la messa di VOCe realizza sul
Es. 46 te compositore, come i grandi compositori dei tem- la note può, solo in parte, venire descritta tramitl
pi pili recenti, come Bach, Mozart o Beethoven, una forcella di crescendo e una di diminuendo il
che avevano fatto il loro fondamentale apprendista· successione sotto la stessa oola.
16. Questa era una figura tanto comune e nota fetti l'Exclamatio fu immediatamente ammessa tra to praticando la musica strumentale. Le stesse melo- 20. Sono espresse da frasi musicali ascendent
ai teorici e musicisti da non porre altro problema se le figure musicali e, come speciale inciso del di- die di Josquin, nelle messe e nei motetti, senza che (per l'anabas,) e discendenti (per la catabasr) ch,
non quello di una .traduzione· musicale della mas- scorso, subito considerata un indispensabile ferro la loro funzione sia confinata a mero -accompagna- intonano testi dal contenuto esaltante e/o eminent,
sima efficacia. Per la sua capacità di muovere gli af- del mestiere per ogni musicista·. Cfr. F. CtvRA, op. mento- contrappuntistico, sono genuina musica vo-- (anabas,) o degradante (catabasr).

40 41
lodia, ritmo e testura) che un linguaggio nuto tramite la ripetizione scalare di 1
neutro coglie con minore pregnanza. Nel tratto motivico: si tratta di una figura
già citato motetto Ave Maria un particola- Climax o gradattcl-
MUSICOLOGIA re effetto d'incremento dinamico è otte-

~
So - lem ni pIe gau di

I motetti di Josquin Desprez:


interpretazione attraverso l'analisi So - lem ni pIe na, _ _

-",.

So lem ni pIe na gall di

So lem ni pIe na gau di


di Carlo Fiore

..,
Figure di ripetizione ne piu appropriato (anche se sostanzial- o. le - sti a, ter - - stri - - -

mente equivalente) condotto in Anapho-


Se l'essenza della retorica sta nel -con- ra.! Sottolineare dinamicamente, con un
vincere. l'uditorio di una certa idea, è ov- lieve incremento, il procedimento può ri- gau di - o. - le - sii - a
vio che le modalità con cui questa viene sultare appropriato. In ogni caso la decla-
ripetuta assumono un rilievo tutto parti- mazione di un simile passaggio, che si
colare. Nel motetto Beati quorum remis- costruisce attraverso la ripetizione modu-
sae sunt iniquitates osserviamo il modula- lare di alcuni intervalli, deve prevedere -o, cae le - sti - - a,_
t- ter - strì - - - a,_

re ripetersi di un tratto in una delle voci una mediazione tra la correttezza dell'ac-
dell'ordito polilineare. Il segmento melo- centuazione sillabica e la resa percettiva
dico viene portato sopra o, con un termi- del (reiterato) gesto melodico. - o. cae - le stl a. ter - - stri - - -

~
- a, no - va plet _ _ _ _ lae - ti -
Es. 48
Ancora una volta facciamo presente veicolo di ulteriore senso: un vocabolario
che, nonostante gli esempi prodotti si di concetti che, proprio in quanto impa-
possano descrivere anche attraverso un ter "ri No - va re plet lac
rentati storicamente con le tecniche com-
linguaggio corrente, il ricorso alla termi-
nologia retorica è già, di per sé stesso, un
positive, favoriscono un gioco di .riferi-
menti semantici incrociati. (tra testo, me-
--- n.
'"
no - - va_ t - re plet_ I-- lae - d -
• Seguito del saggio pubblicato sul n. 143 de -La
Cartellina· (settembre-ottobre 2002) alle pp. 32-41.
l'Anapbora ci sembra la piu letteralmente utilizzabi- ~. ~ -""-. ... lk .
le per il repertorio rinascimentale, nonostante nella
1. È una figura di ripetizione per antonomasia sua accezione barocca l'abbiamo già usata altrove: _ a. - plet _ _ __ lae ti .
che prevede la ripetizione di un tratto motivico ad -L'Anaphora è un ornamento simile alla Pallilogia:
altezze diverse. All'interno della trattatistica sulla re- perché si ripete simile a sé stessa solo nel basso.
torica musicale la definizione che]. BURMEISTER, in mentre invece nella pallilogia questo accade anche 2. Consiste nella successione -graduale. di un direzione ascendente si dice climax, se in direzio
Musica poetica, Rostok 1606, propone per in altre voci-, tratto motivico in senso scalare; se ciò avveine in discendente di sice anticlimax.

24
breve tempo dei musicisti preparati: que- 2. Mensura/iter cantare: rispetta
sto perché non perdeva tempo in disser- valori ritmici;
tazioni dottrinali e fu tili con gli allievi, ma 3. Mediocriter cantare: cantare ir
[i a.
gli insegnava con poche parole le regole, registro intermedio;
cantando con loro per fare pratica ed 4. Differerntialiter cantare: can
esercizio.4. con differente enfasi a seconda della
Per una collocazione storicamente ap- lennità del giorno;
- ti ti a, lae ti - ti - a. propriata dei rilievi sulla prassi esecutiva 5. Devotionaliter cantare: rispetta
desunti dall'analisi dei motetti di Josquin, contenuto dei testi intonati senza sn
mettiamo in relazione le problematiche rarlo con eccessivi abbellimenti;
relative ai tipi di figure retoriche con i 6. Satis urbaniter cantare: cantare
ti - a. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ +_ principi fondamentali espressi da C.Von eleganza e dignità: senza alterare il su
Zabern 5 che, se pure fanno parte di delle vocali, senza utilizzare sonorità
un'unica precettistica dalle finalità globali, sali, ponendo attenzione nell'intonaz'
possono aiutarci a contestualizzare le os- degli intervalli, evitando emissioni vic
- ti - - a. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __ te della voce, mantenendo una com
servazioni fatte in sede d'analisi con ciò
che all'epoca di Josquin era attuale esi- tensione emotiva.
Fs. 49 genza estetica. In questo senso si intrave- Ciascun punto può essere cosi c
nonostante la ripetizione in se sia un ele- no. Ancora nel Miserere osserviamo come de un doppio filo conduttore che dai pre- mentato in relazione all'oggetto della
mento che favorisce l'inserimento di dimi- un effetto di eco o di .domanda-risposta. cetti dello Zabern arriva a giustificare sente ricerca:
nuzioni, nella sequenza in questione esse sia ottenuto tra le voci. Questa -ripetizione l'utilizzo funzionale della retorica musica- 1. da parte dell'autore di un brar
non sono molto opportune, è importante per imitazione- ha il nome di Mimesis;3 il le la quale, a sua volta, nel rispetto di una necessaria una particolare attenzione
invece rendere la dinamica analogica cre- suo utilizzo nell'esempio riportato è ugua- prassi appropriata, risulti restituita in tutte varietà dell'impianto testurale; si conf
scente tramite un crescendo altrettanto le anche in altri motetti, tanto da essere le sue sfumature di significato. Ecco di se- ti ad esempio l'inizio del Salve Regin
modulare agli elementi che lo compongo- quasi una cifra sti/istica dijosquin guito i -sei comandamenti· enunciati dallo Josquin, giocato su un'efficacissima
Zabern con quello che comportano: mesi ( la cui corretta esecuzione non
1. Concorditer cantare: cantare con- mette sbavature nella condotta d'insie

I:: ~
J cordemente, con attenzione alla fusione direttamente ispirata alla melodia gr,
di

I,
Au -
.J
di
delle voci;

"
riana:

Sal - - ve

Fs. 50
"
La successiva trattazione, che riassume e, forse, responsabili di un corpus di ope- CJ
alcuni principi di massima sulla prassi re non cosi costantemente rappresentati- Sal - - ve
esecutiva, non ha necessariamente valore vo. Con una nota di presunzione è possi-
solo per Josquin ma torna utile all'ap- bile giustificare un metodo .ibrido. (absit
proccio interpretativo di tutta la polifonia inuria verbis) come quello adottato sino "
del rinascimento. In effetti qui si palesa ad ora con le parole di A. Petit Codico,
definitivamente il secondo orizzonte che testimone diretto di Josquin stesso: -In Sal - - ve
questo studio vuole contribuire a illumi- Belgio, dove i cantori percepiscono un
nare: mentre si cerca di formulare una compenso (. .. ) e si fa la massima attenzio-
teoria analitico-interpretativa incentrata ne affinché si raggiunga una perfetta tec-
I
sul repertorio di un solo autore, si illu- nica nel canto, nessuno scrive trattati sul-
Sal - - ve
strano contemporaneamente dei principi la musica. Il mio maestro Josquin De-
teorici e pratici validi anche per chi si in- sprez, ad esempio, non ha mai impartito Fs. 51 A
dirizzasse allo studio di compositori coevi lezioni teoriche tuttavia ha educato in
4. Cfr. A. PE1TT Cocuco, Compendium Musices, 5. Cfr. C. VON ZABERN, op. elt.
3. Consiste nella ripetizione ad altezze diverse di una melodia caratteristica. Norimberga, J. Monranus e U. Neuber 1552.

26
con la versione di Obrecht, dalla sonorità rapporto tra Cantus firmus e tratto motivi-
quasi organale e meno caratterizzata nel co;6

G- l'' 6- '"
Sal ve

Sal - - ve

\' Do mi-no con-fi- - do


Sal - ve

Es. 51 B

2. una chiara consapevolezza del ruolo divaricanti o a melismi dall'amplissima ar- I


della ritmica accentuativa del testo correla- cata; Do - mi-no con- - fi - do
ta a quella pulsiva della musica - palesata 4. questo forse è il piti inattuale dei
attraverso l'adozione di quelle che abbia- precetti dello Zabern, poiché deriva Es. 52 A
mo chiamato -figure di movimento- - è dall'abitudine ormai perduta alla solenniz- all'esempio appena proposto si confronti il seguente passo di Brumel, certo meno rige
emersa dai motetti analizzati, sottolineando zazione quotidiana del rito; roso nella prosodia:
una necessaria comunanza d'intenti tra la 5. in questo specifico ambito tutto ciò
gestualità voluta da]osquin e il patrimonio che sinora è stato scritto su ]osquin non ti
linguistico di un interprete avveduto;7 ha fatto altro che sottolinearne la mae-
3. la consuetudine di mantenere un stria: esemplifichiamo ancora una volta tJ I I
registro centrale nella gestione -normale- come in un suo motetto sia costante la A - - - ve stel la ma - tu - ti - na
delle linee melodiche conferisce giusto ri-
lievo a tutti gli aécorgimenti retorici che
coincidenza tra accento tonico della paro-
la e accento musicale della collocazione ti . "
invece conducono a intervalli fortemente mensurale:
V A - - ve stel - la ma - tu - ti - na
- do _____________ ti
In Do mi no con-fi-

I
V A ve stel :a ma tu ti - na
In _ _ _ j--- Do - -mi - no con - fi- - -do_
:
I
A- - -ve stel - la ma-tu - ti - na
In
Es. 52 B

il tasso di diminuzione poi, in ]osquin è tevoli oppure carenti sotto certi aspett
In _____
apparso sempre strettamente correlato al- tanto da suggerire, attraverso la condann
lo specifico messaggio del testo; di determinati atteggiamenti, una prast
6. Sull'argomento cfr. E. H. SPARKS, op. cito ta valenza espressiva: cosi a successioni giambiche 6. tutto ciò fa parte di una precettistica vocale ideale, prassi che l'esecutore mc
7. È appena il caso di ricordare come a ogni si collega un senso di solenne incedere, a piedi derivata dalla consuetudine con organici demo deve necessariamente maturare.
figurazione ritmica (definita tramite la terminologia dattilici una marcata tendenza allo slancio motorio, corali di volta in volta particolarmente no- (continue.
della metrica claSSica) corrisponda una determina- ecc.

28 2
RICORDI MUSICOLOGIA
ALBUM WOLFGANG A_ MOZART GIUSEPPE VERDI
1"iiO"'Ca'nti popolari ordinati per 3 o 4 voci Ave verum corpus K. 618. Riduzione. Testo in lal Ave Marta. Scala enigmatica. Testo in lat.
ad uso dei cori misti. Ed. rivo e corretta con nuova scelta (Uneetto) - (GZ 5989 - Euro 4,00) - a 4 wci mi51e sole - (100010 - EulO 4,00)
di composizioni (Zanon). - (52158 - Euro 18,00)
ADRIANO BANCHIERI
Contrappunto bestiaie alla mente per coro a 5 voci
GIOVANNI BAmSTA PERGOLESI
Confitebor tibl Domine. Salmo per soli, coro a 5 voci,
- a 4 voci miste COf1 pf. ad Ib.• (101468 - Euro 4,ooJ
Guarda che bianca luna. Notturno a 3 voci miste e pf.
(fl. ad IIb.) (RabbonQ - (62611 - Euro 6,00)
I fiotetti di Josquin Desprez:
archi, erg. e cembalo. Riduzione. Testo in ing., lat laudi alla Vergine Maria, per 4 voci bianche sole
miste (Castellazzi) - (134nB - Euro4,QO)

LUIGI BOCCHERINI
(Degrada, Lesk6) - (131723 - Euro 17,00)
Domine ad adjuvandum ma festina. Versetto per s.,
coro a 5 voci, 2 ob., 2 er., archi e arg. Riduzione.
(100009 - Euro 4,00)
Messa da Requiem. Riduzione. testo in Ingl., lat.
interpretazione attraverso l'analisi
(Salarllno) - (133419105 - Euro 30,00)
Stabat Mater op.61 per 2 S., t, coro ad fibitum e archi. Testo in ing., lat. (Oegrada) - (131713 - Euro 8,00)
Riduziooe. Testo laHng!. (A1lorto, Pigato) Pater noster. volgarizzato da Dante. Per 5 voci miste sole
(132296 - Euro 20,00) LORENZO PEROSI (46821 - Euro 6,00)
Messa "Cervlana" a 3 voci maschili in re min. - cootralti (121545 - Euro 3,00)
GAETANO DONIZETII con accompagnamento d'org. o am. Testo in laL • tenori (121546 - Euro 3,00)
Messa di requiem. Riduzione. Testo lal-in91. (leskò) Partitura (101741 - Euro7,00) - bassi (121547 - EulO 3,00)
(131956 - Euro 27,00) - tenori I (127526 - Euro 3,00) 4 Pezzi sacri. Riduzione. (luporini)
- tenori Il (127527 - Euro 3,00)
Miserere per 4 soli (2 t., 2 b.l, coro maschile, vie, ve., - bassi (127528 - Euro 3,00) - testo in ita, lat (1 01729 - Euro 9,00)
cb. e org. Riduzione. Testo lat.-ingL (Zedda) - testo in lat (133015 - Euro 9,00)
Messa da Requiem a 3 voci maschili con org. o anno
(132545 - Euro 25,00)
Testo in lat. - Partitura (101742 - Euro 8,00) ANTONIO VlVALDI
di Carlo Fiore
EDOAROO FARINA - tenori I (127529 - Euro 3,00)
- termri Il (127530 - Euro 3,00) Beatusvtr.Salmo 111 per2s.ec.soIisti,coroa4voci
Messa dei pGveri per soli, coro e orch. Riduzione per - bassi (127531 - Euro 3,00) miste e ord1. RV 59B. Riduzione. Testo in ilg!., lat
soli. coro e org. Testo lat. - (130756 - Euro 28,00) Missa -8enedlcamus Domino" a 4 voci miste con (Lesk6)(131656 - Euro 7,00)
ANDREA GABRIELI org. Testo in lal - Partltura (1 03407 - EurolO,OO) Baatus viro Salmo 111 per 2 S. e t solisti, 2 cori a 4
- soprani (127503 - Euro 3,00) voci miste e 2 crdl. RV 597. Riduzione. Testo il ingl., lat.
Concerti (Venezia, Angelo Gardano 1587). - contralti (127504 - Euro 4,00) (Maderna) - (131443 - Euro 11,00)
fntr.!n ing., ita.;testo in lat.{Bryant). - lenol1 (127505 - Euro 3,00
EdiZione nazionale delle opere diA. GaMeli. Vol.11. - bassi (127506 - Euro 3,00) Credo per coro a 4 voci miste e orch. RV 591. III. ANALISI DEL DE PROFUNDIS CA QUATTRO): UN F.SEMPIO APPLICATIVO DEL METODO PROPOSTO
Tomo 1 (134665 - Euro 95,00) Missa eucharistlca a 4 voci miste con org. - Riduzione. Testo in Ing!., lat. (casella)
Tomo 2 (134666 - Euro 95,00) Testo in lat. - Partitura [103456 Euro 12,00) (130472 - Euro 9,00)
Cori per -Edipo Tirannoll.lntr. in ing., ila.; (pirrotta). - cootratti (127515 - Euro 3,00) - Riduzione. Testo in Ingl., lat (Zanetb) La trattazione svolta non ha ancora Questa è un prima ipotesi: esistono
Edi210ne nazionale delle opere di A. GalJrieli. Vol.12 - tenori I (127516 - Euro 3,00) (131562 - Euro 6,00)
(135953 - Euro 65,00) - tenori Il (127517 - Euro 3,00) Dlxit Domlnus. Salmo 109 per 2 S., c., t. e b. solisti,
condotto un'analisi completa di un'unica processi d'imitazione o simbolizzazione
- bassi (127518 - Euro 3,00)
Ecclesiasticarum cantionum quattuor vocum,
omnibus sanctorum solemnltatlbus deservlenHum. Mlssa pontificalis a 3 voci miste con org. Testo in laL
2 cori a 4 voci miste e 2 orch. RV 594 opera: tutti gli esempi sono serviti da di parti del testo? In base a quali intenti
Riduzione. Testo in ingl., lat (Bellezza)
liber primus [1576jlntr. in ing., ita.; testo in lat. Partitura (102378 - Euro 7,00) (131467 - Euro 13,00) spunto per proporre delle modalità anali- espressivi sono articolate le variazioni
(Bryant-Quaranta) Ecfllione Nazionale delle Opere - soprani (127507 - Euro 3,00)
di A. Galmeli VoI. 7 - [138893 - Euro 80,00) -lenori (127508 - Euro 3,00) Gloria per2s.e C. solisti, coro a4voc1 miste e orch. RV589. tiche che ne esplicassero le caratteristiche dell'impianto testurale? Si tratta di cesure
- baritoni (127509 - Euro 3,(0) - Riduzione. Testo in ingl., lal (Bellezza)
Libro primo de madrigali a 3 voci. Intr. in ing., ita.;
(Andreotlll Edizione nazionale delle opere di A. Gabrieli. Missa secunda pontifIcalls a 3 voci miste eon org. (131415 - EUI09,00) salienti. Gran parte dei principi metodo 10- dettate dalla struttura del testo, di giochi
VoI. 6 - (137985 - Euro 70,00) Testo in lat. - Partitura (111228 - Euro 8,00) - Riduzklf1e. Testo in ingL, lal (Zanan) gici di massima cui si è risaliti, se recipro- d'alternanza tra piani sonori, di sottoli-
-conbalti (111229/01 - Euro 4,00) (1331:ro - Euro 8,00)
Psalmi Oavidici (1583). Intr. in ing., ita.; testo in lat.
(Arnold, Bryant). Edizione nazionale delle opere -tenori a (111229/02 - Euro 3,00) Gloria per soli, coro misto e orch. RV 589:
camente integrati, possono fornire, analiz- neature di particolari procedimenti ___ o
diA. Gabrieli. Vol. 9 (134348 - Euro 65,00) -bassi (111229/03 - Euro 3,OO) • Ali glory be tu God. Riduzione. Testo in ilol., lat zando sistematicamente un motetto, tutti questi ambiti insieme? Una volta seg-
Il secondo libro de madngall a selvocl.lntr. in ing., ifa; Mlssa "Te Deum laudamus Q a 2 voci pari con org. (casella) - (133120 - Euro 3,00)
(ColussiJ. EdiZione nazionale delle opere di A. Gabrieli. Testo In lat. - Partitura (102299 - Euro 7,00) - Cum Sancto Splritu. Riduzlooe. Testo In Ingl., lat.
un'immagine abbastanza pregnante della mentato il brano in unità circoscritte di
- bassi (127520 - Euro 4,00)
Vol. 8 (138584 - Euro 115,00)
Il secondo libro di madrigali a 5 voci.lntr. in ing., rta.; la passione di Cristo secondo S. Marco. Riduzione.
(casella) - (132831 - Euro 5,00) struttura e del senso espressivo che il bra- senso compiuto, la loro sequenza evi-
- Domine fili unlgenlte. Riduzione. Testo in ingl., iat
(Butchart»). EdiWfle nazionale delle opere diA. GOOriel. Testo in lat. (LuporinQ (1 01642 - Euro 14,00) (Gasella) - (133071 - Euro 5,00) no possiede_ denzia un principio di ordo retorico Cche
Vol. 3 - (135337 - Euro 130,00) La resurrezione di CrIsto. Riduzione. Testo in lat.
(5oIazzi) - (102440 - Euro 21 ,00
Kyrie per 2 cori a 4 voci mrste e 2 efch. RV 587. La scelta del De profundis è stata detta- ne esplica la reciproca consequenzialità
ANTONIO GARBELOTTO Riduzione. Testo in ingl., lal (Leské:)
GIACOMO PUCCINI (131675 - Euro 8,00) ta da una serie di fattori, non esclusa la architettonico-formale)? Il profilo dei trat-
Antologia di brani pOlnoniei a 2, 3 e 4 voci nelle chiavi
antiche per la lettura della par1ltura ad uso del tooSefVatori Messa di gloria. Riduzione. Testo in iat.
lauda JenJsa~. salmo 147 per 4 s., 2 cori a 4 voci notorietà del brano: in effetti si tratta di un ti motivici e la sua organizzazione ritmi-
IGZ 5075 - Euro17,00) miste e 2 orch. RV 609. Riduzione. Testo in ingl., lat
(132187-Euro 18,00)
(Laskò) (131933 - Euro 11,00) motetto con alcune caratteristiche di -nor- co-mensurale dà adito ad agglomerati elal
GEORG FRIEORICH HAENDB. GIOACHINO ROSSINI Magnificat Cantico per soli, 2 cori a 4 voci miste e 2 malità· - la bipartizione e l'uso delle quat- contenuto espressivo riconoscibile e .in
orçh. mi 61 0aJ611. Riduzione. Testo in ingl., Iat (Cuma!")
Il Messia. Ridu2ione. Testo in it., ingl. (Zanon)
n 29624/05 - Euro 30 ,00)
3 Cori a 3 voci femminili eon pf.
- n.l La Fede. testo In frane., it. (122235 - Euro 5,00)
(131513-Euro7,OO) tro voci - che possono farne un caso relati- rilievo- rispetto al normale decorso linea-
Alleluia (Coro) • n.2 La Speranza. testo in fraoc., il. (122236 - Euro 5,00) vamente esemplare di un campionario che re? Questi ultimi sono assimilabili al re-
(127673 - Euro 6,00) - n.3 La CarIU (con s. solista). testo in franc., il.
(122237- Euro 5,00) pure si è mostrato sin dall'inizio assai va- pertorio delle figurae retoriche? In caso
GIANNI MALATESTA Patite messe solenneRe (cm accomp. di pl. earmooium). sto. Nell'avviare questa analisi - presuppo- affermativo quali suggerimenti ne deriva-
Perché tu vai cantando. 50 composizioni corali Testo in lat. [LD 436 • Euro 12,06)
(GZ 5712 Euro 19,00) • parti coro (LO 452· Euro 8,84) nendo la conoscenza delle regole contrap- no per la prassi esecutiva nell'intento di
Stabat Mater. Riduzione. Testo in lat. puntistiche e delle leggi della musica ficta far emergere ancora di piLi il complessivo
(49182 E 1500)
, r _'''''.' 'f~ . '~_~,., ' " ~ .. b - '"" •
- quali sono le domande da porre al brano senso affettivo del brano? Non è proprio
~ BMG PUBLICATIONS S_r_1. alla luce di quanto rilevato in precedenza? un questionario da seguire alla letterd e
_ Via LIgUria, 4 Fraz Sesto Ulten ano 20098 San GIuliano Milanese - Milano
_ _ _ _ tel 003902988134279/4314 - fax 0039 02 98813 4280/4317 -IVIVW "cordlll www"cordl com - p"ntg)"cordllt
• Segui10 e conclusione del saggio pubblicato sul n. 144 de -La Cartellina- (novembre 2002) alle pp. 24-29.

30 31
necessariamente nell'ordine proposto, ma il più adatto a intonare il testo del De
aiuta comunque a organizzare organica-
mente l'analisi. Senza voler enfatizzare
un dato evidente, l'ambientazione moda-
profundis.
Un primo rilievo può essere fatto circa
la scelta globale di registro che Josquin fa
tP:- lJ J Id --------IJ
J J J
le del ma tetto è già di per se significati- sviluppando l'intero brano in un ambito
va, visto che il secondo modo viene tra- tanto basso quanto timbricamente spinto I~lll~ J l .. Ij J IJ
dizionalmente associato a un tono verso la risonanza delle note piu gravi di J u
espressivo dimesso, mesto, penitenziale, ciascuna voce
FI-o Es. 54 - EsEMPI DI RAGGIUNGIMENTO DEL REGISTRO BASSO.

Dc' _ _ _ _ _ _ + pro - fun -


- - ~
- -di,_ ~---
Sempre in questa prospettiva risulta
assai pertinente al significato complessivo
decisamente invertita (e si accompagn
alla sezione di testo in cui è comunicat
del testo il modo in cui sono direzionate il messaggio di speranza e di fede). All
le successioni imitative: infatti, se nella sottolineatura di particolari messaggi d<
Dc---t-- pro - - fun - Prima pars descrivono costantemente dei testo contribuiscono anche alcune cader
moti di ripiegamento (e corrispondono al- ze importanti, come quella sospesa di bl
la fase -riflessiva- e .penitenziale. del te- 60-61, sull'angosciosa domanda -quis Sl
sto, nella Secunda pars questa tendenza è stinebit·.

oJ
quis
.
su - sti - ne -
• Q

- bir?

eia - vi ad te,
-
Do
.
V su - - - sti - ne - - bir?

", - di, d~ ma vi ad _ _ _ te. Do

Ti su - - - sti - ne - - bir?

I
su - - - sti - ne - - bir?

Es. 55
., d
mi - ne, Il trattamento dell'impianto testurale è re un moto di sentita esclamazione (sul
raffinatissimo e unisce l'aderenza espres- parola -Domine- cantata da Superius e "
siva al contenuto testuale a una scrittura tus), la cui posizione, incidentale rispet
- mi -
~

ne,
comunque fluida nella plastica trasforma- al moto continuo di Tenor e Bassus, an'
zione e sequenza degli intrecci polivoci. cipa affettivamente l'implorante richies
Numerosi sono gli esempi che si possono del testo (-exaudi vocem meam.) che
",
produrre._Alle bb. 14-19 l'inserimento del- sua volta si disgrega ritmicamente sul
Dc _ _ _ _--t-_ pro - - - - - fun - le voci superiori, se rapportato al melos e cadenza al IV grado del modo 1 (cfr. b
al testo delle sottostanti sembra riprodur- 19-23).
>I u-
De _ __ fun -
pro dis cativa della partitura, la cui ricchezza espressi
1. Questo è uno degli innumerevoli casi in cui
la verbalizzazione analitica. pur determinante per sfugge a qualsiasi descrizione.
Es,53 veicolare un concetto, cede il passo alla forza espli-

32
Si può affermare, in relazione al De continuità che conduce l'impostaziom
Profundis, che l'alternanza delle testure .responsoriale. dell'alternanza tra le voc
sia pensata sistematicamente in funzione attraverso un crescendo organico di scor·
espressiva. L'omoritmia adottata per un revolezza ritmica e densità lineare; a su<
brevissimo tratto (cfr. bb. 50-51) mette in volta la consequenzialità del testo vient
rilievo il vocativo -Domine". (cfr. es. 55). favorita dalla progressiva trasformazion(
Il tratto di bb. 62-85 ostenta una grande del primo frammento melodico:
1=1_0

eIa - - - ma - ad te,

Do

Qui - pud te
eia - - - ma - - - vi ad__ te, Do-
Es. 57 A

prima in diminuzione,

<J. --. --. --..


ne,-----t-
. ex - au - dì _ _- I
1=1_ 0
Do - mi - ,J
pro -

Do - - - mi - ne,----t- ex - au - - -
F
pro - - pi - ti - a ti - o est

,; -d. Es. 57 B
- nll - - ne, Do - - - - mi ne, ex - au - - - di vo -
poi con una variante,
1=1_ 0

mi - ne, Do - - mi - ne, ex - au - dì _ __
et prop-ter le- - - - -gem tu- -am

va - cem me -
. et prop - ler le - gem tu - - am

Es. 57 C

poi mediante ampliamento.


VQ - cem

I::: .; li:,!; rn; !]: f; I; I


1=1_ 0

- cem

va - cel11 me . su sh- - -nU-l te Do - mi - ne

Es. 56 Es. 57 D

34
un accorgimento simile era per altro già ne al fatto che -presenta. la timbrica e
La Secunda pars ha un andamento Questo procedimento accompagna si-
che, questo si', ricorda fuori di ogni signi- no alla fine il motetto in tre riproposizio- stato preannunciato nella Pn'ma pars alle l'andamento gestaltico di base di tutta la
ficato traslato, la struttura di una salmodia ni: bb. 97-102 + 103-122; bb. 122-126 + bb. 23-40. Un'osservazione ulteriore del Prima pars (cfr. es. 54); -l'invenzione,
gregoriana: Tenor e Bassus annunciano brano ne induce la segmentazione in un dell'alternanza responso riaI e è anch'essa
127-134; bb. 134- 137 + 138-167, la secon-
certo numero di -periodi. giustapposti che anticipata alle bb. 13-19 (cfr. es. 59). L'ap·
una parte di testo alla quale segue in ri- da di queste valga da esempio:
corrispondono al -piano· retorico con cui pellativo di percurstOl viene indotto d2
sposta tutto il coro.
Josquin articola la forma: bb. 1-23, exor- un'ulteriore riproposizione - anch'essa, co·
dium; bb. 23-40, percursio; bb. 41-61, me in exordium, sfumata rispetto a quan·
narratio brevis, bb. 62-96, narratio longa; to accadrà nella Secunda pars - dell'anda·
bb. 97-122, argumentatio; bb. 122-142, mento a -domanda e risposta· tra grupp
I~ probatio; bb. 142-167, peroratio. Questa di voci che culmina su una cadenza ir
successione si giustifica in base al gioco di stretto imitativo. La zona di Narratio espo-
direzionalità complessiva delle linee - di ne diffusamente l'alternanza tra le coppie
cui già accennato - e all'alternanza dei di voci che è iniziata in exordium e l'arrie
procedimenti contrappuntistici e testurali. chisce di un -divertimento- (caratterizzate
Il tratto di exordium deve la sua definizio- da una scrittura tipo -doppio coro·):
~_o
Et ip - - - se - - - di - met 1- - .

oJ
Qui - a - - - pud le

El ip. - - se re - - di - met 1-

\' Qui - - - - - a a - - - pud le


- ni - bus i - ni - qui -
,
\' Qui - - -
- ni - bus,-_ _ _-l

-
om - - -

\' Qui -
- - sra - el omoni-bus

CD,
eI • _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __
oJ
pro - - pi - ti - a - ti - o est-

,
! ~- la - ti - bus e . - jus.
I \' pro- - opi-ti - a-

ni - qui - la - - ti - bus - jus


\' - a a - - - pud te

i - ni - qui - ta - ti - bus e- jus.


\' a - - - pud te' _ _ __ pro
-a

2. Momento del discorso retorico in cui viene anticipato, quasi come un sommario, quello che si ascol
terà.
Es. 58

3
36
L'intervallo di sesta minore ascendente Secunda pars troviamo un procedimento
è un elemento caratteristico di questo retorico, questa volta di Anabasi compre-
motetto: anche nelle prime misure della so nello stesso ambito intervallare:
anabasi

j
I~~l j Ij J J a 13. J1u ( fA
'---' in _ _ _
J I il

spe re! I - sra el Do mi no


'" est

Es,61

f pro _ _ _ _ pì _ ti Uno degli elementi percettivamente dimenti retorici e ornamentali; oltre a


o es!
piti immediati nel De profundis è la spic- quanto evidenziato agli es. 59 e 60 si ve·
cata prevalenza della voce superiore che dano i melismi del Superius alle bb. 8-14
porta su di sé la maggior parte dei proce- e 37-40.
TI es' _ _ _ __
. p' Il o

Es,59 j IJ J jJJ1 J qll NH IJ JJj l I


Do • - mi - ne
L'individuazione, in gran parte del mo- momentaneamente un .regolare. moto per
tetto, di quello che abbiamo chiamato -te- bicinia funge da interlocutoria transizione Es,62
ma· o ·invenzione· responsoriale induce a alla definitiva coda successiva. Quest'ulti-
considerare anche quest'ultimo tratto co- ma, simile a uno stretto di fuga deve la Alcuni nessi testuali particolarmente punti del brano: si veda ad esempio
me collegato .geneticamente. alla compat- sua denominazione di peroratio soprattut- importanti vengono poi messi in rilie- l'avvio in Abruptio del verso ·exaudi
ta matrice creativa del brano. La segmen- to alla maggiore ·densità. espressiva che il vo, sempre dalla stessa voce, in piu vocem meam·
tazione della narratio in due tranchesvie- contrappunto fitto le conferisce, Il profilo
ne suggerita dalla cadenza forte (espressi- dei tratti motivici può essere a sua volta abrup[io
vamente e sintatticamente) di bb, 58-61
(cfr. es. 55). La definizione dell'argumen-
analizzato a partire da presupposti che ne
mettano in luce la pregnanza espressiva a IJ J. tJ a J aga J J
• •m
tatio è conseguente alle osservazioni di ottenuta tramite l'adozione del vocabola- ex - au di___ vo - cem me -

cui all'es. 54 : infatti acquista il carattere di rio dellefigurae, Alle bb.1-7, in corrispon- Es. 63
·mozione contraria. o ,ethos differenziato. denza delle parole .De profundis clamavi-,
rispetto alla Prima pars, proprio dalla ten- la melodia traccia un'arcata tesa proprio Lo -stretto imitativo. che caratterizza la (come quella proposta in questo studio)
denziale inversione delle arcate melodi- grazie a due accorgimenti di tipo retorico: parte finale del brano è definibile e non tecnicistica, A questo punto, una
che, le quali, da costantemente discenden- infatti le note che intonano ·De profundis. anch'esso tramite la figura retorica volta definiti gli elementi di massima che
ti ora mutano direzione in maniera sensi- descrivono una complessiva catabasi, bi- dell'Anapbora. È appena il caso di riba- la lettura del brano suggerisce, l'analisi si
bilmente apprezzabile, La probatio è in- laciata subito, su ·clamavi., dalla exclama- dire come ogni spunto capace di riferire trova dinanzi a un bivio: concentrare gli
scritta in una sezione che, ristabilendo tio di sesta minore ascendente: un tratto motivico a una figura retorica sforzi della ricerca su pochi parcellizza ti
vuole essere, in realtà, piu un invito elementi del discorso musicale - ma que·
catabasi all'intervento esecutivo dell'interprete che sto è il compito di saggi specifici ·a tema,
un'osservazione analitica sterile e autore- - oppure seguire nota per nota quanto il
la J Ij
J J
brano suggerisce sul piano della .poesia.
J
---- I ferenziale. Sicuramente ogni rilievo anali-
tico che miri a palesare l'aderenza musicale - ma questo, oltre il livello
De _ _ _ _ _ __ - dis _ __ esemplificativo, deve essere compito
pro • - fun - espressiva tra testo e musica e la perti-
exclamatio nenza del materiale melodico nella sua dell'esecutore aggiornato. Anche
elaborazione polivoca, concorre maggior- quest'ultima analisi del De profundis vuo-
mente della semplice e intellettualistica le restare consapevolmente lontana da
I" analisi degli intrecci contrappuntistici alla dichiarazioni di completezza. Comunque
formazione di un giudizio di valore sia .l'analisi musicale L.,) mira alla teoria,
eia - - ma - vi
dell'opera, giudizio che derivi dall'inizia- e ne rappresenta uno stadio preliminare,
Es,60 tiva esegetica di un'analisi -filologica. oppure cerca di rendere giustizia a

38 35
un'opera in quanto creazione particolare, le di costruzione- per un metodo: qui ar- stematicamente rapporti sintattici e poi non stampa. La discografia è scarna ed esig
individuale. 3: in questo senso la breve riva in soccorso l'analisi con intenti este- può essere scisso nettamente dalla funzio- la frequenza in sede concertistica. Auspi(
analisi svolta contribuisce - in veste di tici (quella che, in breve, ha portato alla ne simbolica che viene a svolgere l'impian- di questo studio è allora quello di spinge
supporto pratico e precedente applicati- scelta di Josquin tra i numerosi altri auto- to testurale. 6 Almeno in relazione a un sin- sempre piti formazioni polifoniche a u
vo - alla ratificazione di un metodo la cui ri, escludendo una piti generica indagine golo autore si è visto come l'applicazione frequentazione del repertorio di Josqt:
proposta rappresenta il contributo teorico per campioni del repertorio rinascimenta- dei principi retorici alla tecnica compositi- che sia sempre accompagnata da una rr
di questo studio. Uno o piti motetti di Jo- le). Quest'ultima -concepisce il medesimo va fosse già abbastanza articolata nei pri- tivata consapevolezza storico-critica di (
squin vengono allora trattati come -docu- prodotto come opera, entità in sé conclu- missimi anni del '500. Tutto questo, a pre- che si affronta e di come poterlo fare I
mento, come testimonianza di una realtà sa ed esistente per sé stessa-o L'intreccio scindere dalla sua intrinseca validità scien- modo piti pertinente. Timoty eoOpt
esterna o di una regola la cui validità tra- di queste due istanze è evidentemente tifica, lascia aperta tutta una serie di que- esprime con frasi icastiche i tratti peculi
scende il caso particolare•. La musica tut- l'approdo - non ancora del tutto scontato stioni che meritano approfondimento. In della corretta prassi esecutiva: -Un'esa
tavia si sottrae velocemente a un tenden- in ambito musicologico - cui si è puntato prima istanza sarebbe opportuno chiarire prassi esecutiva è qualcosa di piti de
ziale appiattimento nel ruolo di -materia- fino a qui. le caratteristiche di funzionalità della musi- semplice aderenza ai principi adottati (
ca sacra rinascimentale nell'ambito della compositori del passato. L'esatta prassi e:
CONCLUSIONI società dell'epoca; se lo studio della retori- cutiva è un modo pratico di far riviv(
ca in Josquin sembra mosso in questa dire- questa musica secondo la sua concezio
La tentazione di considerare i motetti grale improntata su criteri omogenei, zione, una comparazione di piti autori sa- originale ridandole una accresciuta beli.
di Josquin come un pretesto per illustrare mentre quella ancora disponibile - prepa- rebbe forse aprire una panoramica piti det- za e integrità•.
un metodo analitico è forte. La bibliogra- rata in una quarantina d'anni - non è poi tagliata. Ci si potrebbe giovare di una ricer- n successo -di pubblico· di Josqu
fia sull'argomento è piuttosto esigua, l'esi- neppure tanto integrale ed è pubblicata ca che, confrontando diverse versioni mu- quello che profondamente si augura (
genza di mantenere ogni repertorio entro con la notazione prima -in chiavi antiche- sicali di uno stesso testo, provasse a mette- scrive, non può non passare da una piti
fusta propria principia è di grande attua- (per i primi volumi), poi con le sole chiavi re in relazione le caratteristiche piti salienti sidua attività di approfondimento musico
lità. D'altro canto è forse giunto il mo- di F e di G, per non parlare dei criteri di con le esigenze delle varie festività che gico. -L'analisi musicale, il riconoscimeI
mento per una Josquin renaissance. trascrizione dei valori ritmici. L'intera bi- prevedevano l'adozione di quel testo. Un delle strutture musicali e l'interpretazio
Quasi due secoli sono passati da bliografia su Josquin è veramente molto bilancio della fama di cui hanno goduto al- dei contenuti musicali, influisco
quando Charles Burney citava alcune ridotta ma, vestendo per un attimo i panni cuni brani diJosquin, confrontato con il re- sull'ascolto e sulla comprensione della n
opere di Josquin e da allora tutti gli stori- dello storiografo idealista, non si trattava pertorio delle -melodie celebri- dell'epoca sica nel senso di favorire l'ascolto corret
ci della musica si sono avvicendati a dire di uno dei -piti grandi musicisti di ogni rinascimentale (ma anche barocca) offri- l'ascolto adeguato, l'ascolto strutturale, il(
gran bene di un personaggio che .del fol- tempo-o L'analisi come mosaico di metodi rebbe un materiale interessante per ricerca- ché sulla riproduzione della musica. Intt
to gruppo di compositori di primo piano complementari è stata già affrontata nelle re un modello storiografico ed estetico mo- in questo senso, l'analisi serve all'ascolt(
attivi intorno al 1500 ... va annoverato tra pagine precedenti: i risultati consuntivi tivato del giudizio di valore che si esprime alla pratica della musica, i quali senza
i piti grandi musicisti di ogni tempo. Po- dello studio del De Profundis sono un per la musica sacra di quest'epoca. Anche lavoro analitico restano casuali e per lo l
chi musicisti raggiunsero una fama mag- esempio della validità di un simile approc- la semplice catalogazione delle diverse incompleti.B Non è sempre COSI facile d
giore in vita o esercitarono un'influenza cio. Un pregio di questo lavoro è quello combinazioni timbri che, proposte dagli in- -a cosa serva- o -da cosa nasca· l'anal
piu profonda e duratura sui successori.,4 di giungere a una visione piuttosto com- trecci contrappuntistici, sarebbe certamente specialmente quando, come in questo '
che -da uno sguardo retrospettivo d'insie- patta della materia musicale e insieme di in grado di verificare in modo particolareg- so, il vero motore della ricerca non è st:
me si riconosce abbia trasformato l'arte e proporre costantemente, come momento giato l'esistenza di un arte -dell'orchestra- avviato subito da un progetto di ricerca;
l'atto del comporre, del trovare: era determinante, il binomio interdisciplinare zione- ( ... corale) almeno in Josquin. Non è torevole e -blindato· nei suoi principi tee
un'operazione programmata e realizzata teoria analitica/prassi esecutiva: sono que- neppure ancora stata intrapresa una ricerca ci: è invece la passione per il reperto
osservata mente secondo progetti fissi sti i due filoni d'indagine che intrecciati tesa a stilare un catalogo tematico del no- trattato quella che ha, in ogni momen
convenzionali; è diventata virtti di dar vo- vengono a creare il poliedrico concetto di stro compositore, e con gli attuali mezzi sostenuto i tentativi -d'interpretazione. p
ce e risonanza al divenire di un'esperien- .interpretazione. attraverso la quale abbia- tecnici di ausilio al reperimento delle fonti posti. La frequentazione e l'amore verso
za formativa che il musicista vive diretta- mo avvicinato la musica di Josquin. non è affatto un compito insormontabile, opere d'arte che rivendicano a sé i me
mente, e nella quale egli è personalmente È stato sgombrato il campo da alcune pur dovendo comprendere tutte le varianti della ricerca scientifica: ecco la piti seni
impegnato •. 5 impertinenze: quella di Josquin non è ar- collazionate dalle fonti manoscritte e a delle istanze che abbiamo perorato.
Da simili premesse sarebbe lecito monia tonale, poiché il legame tra le so-
aspettarsi quantomeno: un'edizione inte- vrapposizioni polivoche non evidenzia si-
6. Anche grafie riduttive di consumata ascen- prassi esecutiva del motetto rinascimentale, in
denza schencheriana si sono dimostrate utili in al- Cartellina-, Milano, Suvini Zerboni, 1987.
3. Cfr. per questa citazione e per le seguenti C. Feitrinelli, 1984 cuni punti dell'analisi, a patto che all'identificazione 8. Cfr. H H. EGGEBRECHT, Per una metodole
DAHLHAUS, Analisi musicale e giudizio estetico, Bo- 5. Cfr. C. GALLICO, L'età dell'umanesimo e del ri- dei centri tonali si sostituisca quella dei luoghi di dell'analisi musicale, in Il Senso della Musica. B,
logna, Il Mulino, 1987. nascimento, Torino, EDT, 1991 cesura differenziati dell'ambito modale. gna, Il Mulin.o, 1987.
4. Cfr. D. J. GRom, Storia della musica, Milano, 7. Cfr. T. COOPER, Due aspetti trascurati della

40

Potrebbero piacerti anche