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ra d'invito di cui e conservata una copia quanto meno molto simile e, come
quella che lui scrive di aver ricevuto, datata 30 agosto; firmata da Donini,
non porta il nome del destinatario e dice: <<Caro compagno [...] Pur non di
sponendo ancora del piano definitivo del Convegno, abbiamo creduto op
portuno informartene gia fin d'ora, sia perche saremo lieti di conoscere la tua
opinione in proposito, sia perche facciamo conto sul tuo contributo per lo
svolgimento degli argomenti che verranno proposti>>; e termina con la spe
ranza <<di poter riunire in ottobre [...] tutti i compagni impegnati>>25. A que
sta <<riunione preliminare>> si riferisce pure de Martino, nella sua missiva. Sa
pendo di ?non potervi partecipare>> per via di alcuni impegni di lavoro e con
suo ?vivo disappunto>>, egli chieder'a di rinviarla <<ai primi di novembre>>26.
Tuttavia, il 30 ottobre, nel corso di una riunione dell'ufficio culturale, Do
nini prospetta le modalita del convegno; e muove alcune critiche a una pre
cedente conferenza dove si discusse ?sull'ultimo libro della letteratura e vita
nazionale, sul folklore>>. Egli constata: ?che in assenza di una impostazione
giusta da parte nostra, la discussione piu che orientare, disorientava il pub
blico>>. L'?esperienza delle tre giornate al Teatro delle Arti>> avrebbe ?rive
lato la impreparazione della maggior parte di quelli che partecipavano>>. Le
accuse senz'altro pesavano su quei ?rappresentanti della cultura borghese
vicini a noi>> che Donini stesso in questi termini addito tra gli invitati27 ed e
difficile capire in che misura possano ritenersi indirizzate anche a de Marti
no sebbene, in quella occasione, esplicitamente opposto a Gramsci, a dife
sa di una nozione ?progressiva>> del folklore28. I1 4 dicembre, comunque, nel
la lista delle <<Comunicazioni e interventi>> previsti per la terza discussione
su Letteratura e vita nazionale del progettato convegno, di lui risulta una re
lazione dal titolo Il folklore, in riferimento a quella di Muscetta e Carlo Sa
linari inerente a L'organizzazione della cultura e il problema di una riforma
culturale in Italia29; curiosamente, pero, non compare in un altro schema del
programma molto simile30 che, tra l'altro, sara poi del tutto abbandonato
25 Ivi, b. 63, Convegno studi gramsciani 1952, lettera dattiloscritta intestata ?Fondazione
Gramsci Roma?.
26 Ivi, b. 38, cit., fase. ?1951?.
27 Ivi, b. 63, cit., A. Donini, Impostazione del convegno degli studi gramsciani, cc. 4 e 5. Dat
tiloscritto con segnato a matita sulla prima pagina: ?Informazione alla riunione nazionale
dell'Ufficio cult?rale 30-X-1951?.
28 A quel modo di intendere il folklore come ?servit? ideol?gica, disgregazione cult?rale?,
egli si era opposto individuando elementi ?che nascono come protesta del pop?lo contro
la sua propria condizione subalterna, o che commentano, esprimono culturalmente, le lot
te per emanciparsene?. Citiamo dalla versione pubblicata su ?Mondo operaio? (E. de Mar
tino, Gramsci e il folklore nella cultura italiana, cit., p. 12).
29 IG, b. 38, cit., fase. ?1951?, dattiloscritto dal titolo Convegno di studi gramsciani 15, 16
e 17 aprile 1952.
30 Ivi, b. 63, cit., documento intitolato Convegno di studi gramsciani porta Faggiunta ma
37 Centra per la difesa e lo sviluppo della cultura nel Mezzogiorno, a cura di, Gli intellet
tuali e il Mezzogiorno. Atti del Convegno di Napoli 16-17 febbraio 1952, s.l., s.d., p. 9.
38 Ibidem.
39 Articolo non firmato, Per il riscatto del Mezzogiorno riuniti gli intellettuali a convegno, in
?Il Paese?, 17 febbraio 1952, p. 6.
40 Commissione cult?rale, 1952, fase, cit., sottofasc. ?Convegno cultura e Mezzogiorno 16
17 febbraio 1952?, dattiloscritto di 13 ce. numerate, Convegno intellettuali del Mezzogior
no. Seduta pomeridiana del 16 febbraio 1952, c. 1
41 Centro per la difesa e lo sviluppo della cultura nel Mezzogiorno, a cura di, Gli intellet
tuali e il Mezzogiorno, cit., p. 9.
42 Numero dedicato al convegno Gli intellettuali e il Mezzogiorno de ?La Voce del Mez
zogiorno? di Napoli, V, 1952, n. 3-4, p. 4.
43 La notizia si ricava dal resoconto dell'?Unit?? del 2 giugno 1951, p. 3, dal titolo ?Gram
sci e il folklore? al Teatro delle Arti di grande interesse in particolare per la ?relazione d'a
pertura? di de Martino.
44 Commissione cult?rale, 1952, fase, cit., sottofasc. ?Convegno cultura e Mezzogiorno 16
17 febbraio 1952?, Convegno degli intellettuali del Mezzogiorno. Seduta del 17 febbraio
1952, c. 5. Vi sono notizie discordanti e imprecise. Nel par?grafo I lavori del Convegno
pubblicato negli atti ufficiaH, leggiamo che aveva ?chiuso il Convegno FOn. Prof. France
sco De Martino, proponendo la costituzione del "Centra" [...]? (cit., p. 10). Secondo ?La
Voce del Mezzogiorno?, assumendo la presidenza della seduta congressuale, egli avrebbe
sottoposto quella proposta ?all'approvazione degli intervenuti? (cit., p. 5). Nei verbali so
pra indicati viene invece chiarito come ?in relazione alia proposta conclusiva di Ernesto?
- e in nome del comitato promotore e della presidenza - Francesco De Martino disse ?di
nominare un Comitato organizzatore per il "Centra"? (cit., c. 6).
45 Commissione cult?rale, 1952, fase, cit., sottofasc. ?Convegno cultura e Mezzogiorno 16
17 febbraio 1952?, minuta dattiloscritta con aggiunte e correzioni a mano, recante Finte
stazione ?Ministero della Educazione Nazionale. Giunta centrale per gli studi storici?, se
conda pagina. In testa al primo foglio, si legge: ?Permettetemi, cari amici, che io apra il
mio intervento con un ricordo personale?.
46 Ivi. Questa seconda parte di citazione ? tratta dall'unico foglio scritto in senso orizzonta
le su una meta di foglio A4 ed ? stata da noi ricollegata al precedente pezzo del discorso
citato dalla seconda pagina (scritto sempre su una meta di foglio A4, ma verticalmente) ba
sandoci sulla versione edita quasi id?ntica, salvo piccole modifiche (cfr. infra, nota 50).
47 Ivi, Convegno degli intellettuali del Mezzogiorno. Seduta del 17 febbraio 1952, c. 5, gi? ci
tato nella nota 44.
48 Ivi, sottofasc. ?Adesioni?, dattiloscritto di 7 cartelle numerate, dal titolo Note sul con
vegno ?Gli intellettuali e il Mezzogiorno? (Napoli 16-17 febbraio 1952), c. 1.
49 Sansone parla della ?proposta formulata dal prof. Ernesto De Martino, di dare vita ad
un centro permanente per la difesa e lo sviluppo della cultura nel Mezzogiorno? (?FU
nit??, 19 febbraio 1952, p. 1).
50 Ho ritrovato il ritaglio dell'articolo - pubblicato in terza pagina dell'?Avanti!? il 17 feb
braio 1952 - nella suddetta busta del fondo Commissione cult?rale, sottofasc. ?Convegno
cultura e Mezzogiorno 16-17 febbraio 1952?. Nella Nota bibliogr?fica degli scritti di Erne
sto De Martino del 1985 (cit., p. 320), tra gli articoli indicad da Vittoria De Palma, ma che
non gli era ?stato possibile reperire?, Mario Gandini lo segnalava indicandone il titolo Non
ci abbandonare e la data ?febbraio 1952 (?)?. Nel tempo, se ne perse notizia a tal punto da
non compadre neanche nella Bibliograf?a dell'opera di Ernesto de Martino curata anni dopo
da Riccardo Di Donato (in I Greci selvaggi. Antropolog?a storica di Ernesto de Martino,
Roma, 1999). In essa l'autore aveva riorganizzato e aggiornato un precedente e importante
lavoro di Gandini (pubblicato nell'opera a cura di M. Magnante, Ernesto de Martino. La
crisi della presenza tra psicopatologia ed antropolog?a, Santarcangelo di Romagna, 1995) gi?
revisionato ad opera di Silvio Previtera nell'?mbito dell'Associazione internazionale Erne
sto de Martino. Per altri dettagli sulla storia delle bibliografie demartiniane rinvio all'accu
rata nota di Gandini in Raffaele Pettazzoni nelle spire del fascismo (1931-1933). Materiali per
una biograf?a, in ?Strada maestra?, n. 50, Io sem. 2001, pp. 180-183. In questa occasione
egli rivede alcuni punti della sua ultima bibliograf?a, sulla base di quella di Di Donato.
le 1952, Palmiro Togliatti avrebbe sospettato ?un approccio alla storia infet
to di "irrazionalismo">>, denunciando le <<serenissime indagini sulla validita
conoscitiva della stregoneria>> e la responsabilita assunta tra <<le piui varie cor
renti di rinascita spiritualistica e nazionalistica>>. La notizia cosi riportata e
commentata nel 1996 nella cronologia biografica a cura di Bermani5' non e
nuova e conferma un accenno fatto gia nel '93 da Riccardo Di Donato52, non
che le indicazioni di Placido Cherchi53 e Luigi Lombardi Satriani5 (rispetti
vamente del 1984 e 1980) a proposito dell'<isolamento>> e delle ?incom
prensioni>> contro le quali de Martino ripetutamente urtava. Ma gia nell'In
troduzione all'opera postuma La Fine del mondo, collocando l'episodio in un
paragrafo sul tema del ?distacco dal partito; marxismo e religione>>, la cura
trice rilevava l'<incisiva e autorevole stigmatizzazione di Togliatti>> e un
?fraintendimento delle intenzioni demartiniane [...] palese e liquidatorio>>55.
A queste considerazioni e opportuno risalire.
IE lavoro della Gallini appena menzionato presenta alcune sviste nel punto dove
cita Togliatti dal discorso edito nel 1974 a cura di Luciano Gruppi56. Lievi e
che nulla tolgono alla qualit'a di questa ricerca, anzi esse svelano l'importanza
attribuita a una sua pagina dai vari studiosi che, dopo la prima edizione degli
?ultimi appunti>>, ribadirono le accuse contro de Martino pronunciate alla
commissione culturale. Scopriamo, cosi, come tutti (tra gli autori nominati,
tranne Di Donato)57 riportino incautamente gli stessi errori di trascrizione; e,
quindi, non nella pubblicazione integrale del discorso, ma nel contesto di quel
la Introduzione preferiscano leggere il passo lungamente citato. Quasi l'inter
pretazione del documento togliattiano avesse 1i raggiunto un'esposizione defi
nita 5, nel tempo subira un processo di aggiustamento e rafforzamento attra
verso una reciproca conferma delle rispettive enunciazioni, circa il <<chiaro>>
discorso del segretario del Pci e la sua ?trasparente>>59 e <<pesante>>' allusione
a de Martino. Nel punto piu estremo di questa rielaborazione storiografica e
in un capitolo sulla Solitudine e inattualitd di Ernesto De Martino, si giungera
a parlare di ?una imbarazzante gaffe di Togliatti nei suoi confronti>> a cui die
de origine il suo ?indugiare su quel crinale pericoloso tra pratiche magiche,
vissuto psicopatologico e percezioni extrasensoriali>>61; una gaffe cosi ovvia e
famosa da non richiedere piu nessuna indicazione storica e bibliografica.
Ma piu che di filologia, dovremmo allora parlare di ideologia, se la Gallini
interpreto la relazione presentata da Togliatti in un'epoca nella quale - cosi
mi disse alzando il pugno, come per fare il saluto comunista - ?noi ci senti
vamo piu a sinistra del Pci>>62. A conferma delle passioni politiche suscitate
ti di lavoro e di lotta?. Bermani, dal canto suo, non indica nessuna fonte, ma trascrive il
passo togliattiano con le stesse sviste della citazione di cui si sopra.
58 Tra i nuovi documenti a cui una specifica indagine potrebbe ricorrere vi son? le bozze
dattiloscritte del discorso dalle quali vennero ricavate le prime ?5000 copie? (cos? come si
legge sulla prima pagina, in alto). I fogli presentano varie e puntuali modifiche come, ad
esempio, l'aggiunta manoscritta: ?e irrazionalistiche? inserita nel passo in questione, nello
spazio dell'interlinea sopra ?rinascita spiritualistica?. La calligrafia e il modo di disporre
nel testo questa e le simili correzioni lasciano pensare alia mano di Togliatti l? dove, tra
Faltro, la natura del documento di per s? escluderebbe un intervento correttivo esterno.
Pi? complesso ? il punto di interrogazione di diverso inchiostro (pi? spesso e scuro) che,
a quell'altezza, troviamo collocato sul margine della pagina: un segno per evidenziare qual
cosa risultata poco chiara nel testo e che, probabilmente e in questo modo, si voleva far
rimarcare a chi aveva battuto a macchina il discorso o a chi lo stava rivedendo. Certo non
risolve - anzi: aggrava - l'enigmaticit? del tanto discusso intervento {Commissione cult?
rale, 1952, dattiloscritto di 15 cartelle, c. 6, Intervento di T. alia riunione della commiss.
cult?rale del PCI del 3 aprile 1952).
59 P. Cherchi, II m?todo e la ?metis?, cit., pp. 308-309.
60 C. Bermani, Le date di una vita, cit., p. 21
61 C. Pasquinelli, Solitudine e inattualit? di Ernesto De Martino, in C. Gallini, M. Massen -
zio, a cura di, Ernesto De Martino nella cultura europea, Napoli, 1997, p. 283.
62 La Gallini aggiunse che oggi non sosterrebbe pi? la dr?stica interpretazione del '77 alla
luce dei nuovi elementi emersi dalla ricerca d'archivio, da cui risulta che una parte dei fi
nanziamenti della ?spedizione lucana? provenne proprio dal Pci. In effetti, quando tomer?
a parlare della ?pubblica ramanzina? fatta da Togliatti nel suo ?famigerato intervento? {La
ricerca, la scrittura, in E. de Martino, Note di campo. Spedizione in Lucania, 30 sett.-31 ott.
1952, Lecce, 1995, p. 49), ella non la presentera pi? come indirizzata specificatamente con
tro de Martino. Ne emerge un quadro politico-culturale pi? complesso dove l'ideologia do
veva prevalere nei discorsi ufficiali, ma il partito poteva av?re pi? anime.
P.C.>>. Rispondendo a una lettera di Vittore Fiore scritta in agosto, egli con
testa che <<l'alleanza gramsciana operai del Nord-contadini meridionali>> sia
<<vista su un piano strettamente "politico">>, senza che <<la vita culturale del
mondo contadino>> formi <<problema>>68. Con il partito, tuttavia e in quel mo
mento, intercorrevano numerosi rapporti di carattere economico i quali,
come si apprende dalla Gallini, svelano i <<percorsi reali entro cui si tradus
se quel legame tra partito e intellettuali>>69.
Dalle carte relative alle ricerche svolte in Lucania tra il 30 settembre e il 31
ottobre 1952 risulta un finanziamento del Pci, ovvero della commissione cul
turale (di 50.000 lire o, secondo un altro documento, di 65.000 lire), nonche
della commissione stampa e propaganda (di 50.000 lire)70. Sono indicazioni
preziose di cui non si trova traccia nella relazione pubblicata su <<Societa>>7
e poi riprodotta da Paolo Toschi nella rivista <<Lares>>. Quanto meno esplici
tamente, il Pci non e compreso tra gli ?enti e associazioni>> che avevano ap
poggiato l'iniziativa72, stando alle informazioni fornite ancora da de Martino
negli articoli apparsi su <<Nuovi argomenti>>, <<Radiocorriere>> e nuovamente
su <<Societa>>73. Colpiscono alcuni suoi appunti riguardanti la necessita di spie
gare ?in via riservatissima ai comp. com. che la spedizione per la sua proba
84 A. G?ardina, Emilio Sereni e le aporie della storia d'Italia, in ?Studi Storici?, XXXVII,
1996, n. 3, p. 715 e nota 71.
85 L. Mangoni, Pensare i libri, cit., p. 537. La lettera di de Martino a Pavese, senza data, ?
pubblicata integralmente in P. Angelini, a cura di, La collana viola, cit., il passo citato si
trova a p. 153.
86 A. Vittoria, La commissione cult?rale del Pci dal 1948 al 1956, in ?Studi Storici?, XXXI,
1990, n. 1, p. 139; Id., Togliatti e gli intellettuali, cit., p. 14.
87 M. Venturi, Si ? aperto a Bologna il Congresso della cultura popolare, cit., p. 3.
88 G. Bartolucci, Il congresso della cultura popolare a Bologna, in ?Mondo operaio?, n.s?
VI, 1953, n. 2, 24 gennaio, p. 28. Sempre a Bartolucci dobbiamo la cronaca del convegno
sull'?Avanti!?.
89 E. de Martino, Note di viaggio, cit., p. 47.
90 Ibidem. Questo e altri aspetti della collaborazione alla rivista di Moravia e Carocci nel
m?o recente saggio Ernesto de Martino e ?Nuovi argomenti?. Il ripristino della critica marxi
sta in campo religioso, pubblicato in occasione del cinquantenario dalla fondazione (?Nuo
vi argomenti?, n. 22, V s., 2003, pp. 312-327).
91 C. Gallini, Le scienze umane nella rivista ?Societ??, in ?Uomo e cultura?, XV-XVI, 1982
1983, n. 29-32, p. 101.
92 Lettera dattiloscritta datata 14 gennaio 1953, in IG, b. 38, cit., fase. ?1953?, pp. 2-3; run
gamente citata da L. Mangoni, Pensare i libri, cit., pp. 641-642.
93 Fondazione Istituto Gramsci, Archivio del Partito comunista italiano (d'ora in poi ^4PC),
Archivio Mosca, Segreteria, 1953, mf. 165, verbale della riunione del 26 novembre. In re
lazione alla ?Richiesta di iscrizione al partito di Ernesto De Martino? troviamo indicati tra
parentesi i nomi di ?Pajetta G.C.? e ?Salinari?. Risultano present? ?Togliatti, Longo, Sec
chia, Scoccimarro, D'Onofrio?. Il verdetto ? positivo: ?Accogliere. Passare alla Federazio
ne romana?.
94 CL. Ragghianti, Marxismo perplesso. Arte cultura societ? politica, Milano, 1980, pp. 134
135. Lo scritto in questione ? datato 1977. La testimonianza prosegue precisando che de
Martino avrebbe contempor?neamente accentuato ?le interfoliazioni esistenzialistiche del
marxismo, causa le quali istanze, forse, era rimasto assai estraneo al pensiero di Gramsci?.
La conversazione con Carocci ? successiva alla fine del rapporto tra de Martino e Rag
ghianti o meglio, secondo le indicazioni fornite, non precedente all'anno in cui i due, in
uno scambio di lettere, discussero gli argomenti implicati nel saggio Fenomenolog?a reli
giosa e storicismo assoluto, pubblicato da de Martino nel volume 1953-54 di Studi e mate
riali di storia delle religioni stampato, per?, Fanno successivo.
95 Ampi brani della relazione di Alicata in R.V., Un dibattito sulla questione m?ridionale,
in ?Cronache meridionali?, II, 1955, n. 1, p. 77: ?qui si ? caduti nell'errore di non com
prendere che certi elementi che esistono certamente ancora oggi nel mondo morale, nel
dove la gia citata critica del '52 rivolta da Togliatti alle ?indagini sulla vali
ditd conoscitiva della stregoneria>>96 riecheggiava, richiamata alla mente nel
punto dove l'autore polemizza contro quelle ?indagini concrete sul folclore>>
che presenterebbero ?certi elementi di superstizione>> nella forma di un ?con
geniale, e pur sempre valido, strumento di rappresentazione e di conoscenza
della realta>>97. E addirittura possibile che il problema genericamente solleva
to dal segretario del Pci sia stato riferito a de Martino, se letto nel contesto
e alla stessa maniera in cui, contro di lui, e sembrato ?obbedientemente>> ri
proposto e sviluppato98 a due anni di distanza, su <<Cronache meridionali>>.
Dell'opposizione di Alicata non si puo certo sottovalutare il peso; ne del sag
gio del settembre 1954. Pubblicato poco precedentemente alla sua nomina a
responsabile della sezione culturale del comitato centrale del Pci, esso non
presentava un'opinione isolata. Nel Mezzogiorno ?la linea che stava passando
del realismo magico, della cultura del mondo contadino, e poi dell'etnografia,
e poi della sociologia [...] che apriva la strada alle spinte estremistiche>> sem
brava combattuta da quella ?ferma e coerente polemica>>. Anche Giorgio
Amendola mette sotto accusa gli ?studi etnografici di Ernesto De Martino>>99.
Salinari - il quale, pur a piu riprese, introdusse l'amico etnologo nelle attivita
sia dell'Istituto Gramsci, sia della commissione culturale - considera quel sag
gio e il suo giudizio sul Cristo si e fermato ad Eboli di Levi ?uno dei [...] piu
rigorosi ed acuti che la critica marxista abbia saputo produrre in Italia>>. Egli
vedeva aperta una ?breccia>> da chi stava operando per chiudere la <civilta
contadina arcaica [...] nei suoi miti, nelle sue superstizioni>>? .
mondo religioso, nel mondo cult?rale dei contadini meridionali, e che son? fenomeni le
gad alia persistente arretratezza econ?mica e sociale, vanno pero isolati come manifesta
zioni residue di una condizione di assoggettamento contro la quale bisogna combatiere e
non come la manifestazione t?pica, esemplare, di questo mondo?.
96 P. Togliatti, Intervento alia commissione cult?rale nazionale, cit., p. 198. Corsivo nostro.
97 M. Alicata, II meridionalismo non si pu? fermare ad Eboli, in ?Cronache meridionali?
(1954), poi in Id., La battaglia delle idee, a cura di L. Gruppi, Roma, 1968, p. 68. Corsi
vo nostro.
98 A proposito di de Martino, P. Ferretti, Nota biobliografica, cit., p. 161: ?Alicata, allineato
obbedientemente alia linea togliattiana del partito, scrive su "Cronache meridionali" un ar
ticolo pol?mico nei suoi confronti?; nonch? C Gallini, Introduzione a La fine del mondo,
cit., p. LXXIII dove, alfudendo alla riunione della commissione cult?rale dell'aprile 1952,
scrive: ?Alicata non faceva che riprendere e sviluppare una ben pi? dura, incisiva e auto
revole stigmatizzazione di Togliatti?.
99 G. Amendola, Mario Alicata, partito nuovo e Mezzogiorno, in Mario Alicata. Intellettua
le e dirigente politico, Roma, 1978, pp. 96-97. Sugli studi di de Martino dice: ?furono im
portanti, ma bisognava che non offuscassero la visione della questione m?ridionale come
fatto storico, nato dalla storia, e superabile nella storia?.
100 C. Salinari, Ricordo di Alicata (1967), in Id., Tra politica e cultura, a cura di V. Spinaz
zola, Milano, 1980, pp. 29-30. La chiusura nel mondo arcaico si sarebbe svolta sulla base
di una contrapposizione della civilt? contadina alla ?citt? sfruttatrice e corruttrice di quel
mondo [...] presa nel suo complesso, come s?mbolo della civilt? industr?ale nella quale si
trovano uniti cap?talisti e op?rai?.
101 II testo ? ricavato da un verbale manoscritto della riunione. Sul primo foglio ? scritto:
?Discussione sul rapporto di Colombi sugli orientamenti e compiti della storiografia marxi
sta in Italia svoltasi presso Flstituto Gramsci il 10-12-1954?, conservato in IG, b. 38, cit.,
fase. ?Convegno storici?. Si vedano a riguardo A. Vittoria, Togliatti e gli intellettuali, cit.,
pp. 56-57; e R. Di Donato, Un contributo su de Martino politico, cit., pp. XXVIII-XXIX.
102 Liberta e giustizia nel Mezzogiorno. Atti del secondo Congresso del pop?lo del Mezzogiorno
e delle isole (Napoli, 4-5 dicembre 1954), supplemento al n. 1 del 1955 di ?Cronache me
ridionali?. Relazione e conclusioni di M. Alicata, Il nostro meridionalismo ? una conquista
del Mezzogiorno alla democrazla, in ?Rinascita?, XI, 1954, n. 11-12, pp. 776-779; poi, in
Id., La battaglia dette idee, cit., pp. 75-82, e in Intellettuali e azione politica, a cura di R.
Martinelli-R. Maini, Roma, 1976, pp. 173-180.
103 E. de Martino, Etnograf?a e Mezzogiorno, in ?Il Contempor?neo?, 15 gennaio 1955, p. 5.
104 Cfr. supra, nota LOI.
Il giorno dopo Togliatti si dira consapevole della necessit'a che gli <<storici
marxisti [...] siano in grado di affrontare e affrontino tutti i temi della sto
ria>>05. Ma di questo giudizio il direttore dell'Istituto Gramsci stesso, Doni
ni, non era stato <<del tutto convinto>>, nella misura in cui riteneva di essersi
<<sempre sforzato di applicare la metodologia marxista ad altri settori, e in
modo particolare alla storia delle religioni>>'06. Affermato docente universita
rio, in quel periodo e di quella disciplina egli tentava di impartire un corso
anche presso la Fondazione'07.
De Martino si impegno nel medesimo sforzo all'interno di quell'Istituto, tan
to da sottolineare durante la detta riunione: <<Occorrera [...] organizzare il
nostro intervento al prossimo Congresso di storia delle religioni>>'08; questo -
affermava - ?deve richiamare la nostra attenzione>>?09. Donini se ne era inte
ressato, nel dicembre del '51, chiedendo conferma a Raffaele Pettazzoni, re
sponsabile dell'organizzazione, se veramente <<il governo democristiano ave
va "proibito">> di tenerlo a Roma. <<La cosa e cosi grave>> - gli scrisse - ?che
noi pensiamo non possa essere lasciata ulteriormente sotto silenzio; molti dei
nostri amici, anzi, propongono che se ne faccia una pubblica discussione su
riviste come II ponte, Belfagor, Rinascita ed altre, oltre che sulla stampa quo
tidiana>>?". Cinque mesi dopo de Martino interveniva sull'<<Unita>> contro quel
105 Lettera di Togliatti a Donini dell'11 dicembre 1954 in risposta alla relazione di Colom
bi, integralmente pubblicata da A. Vittoria, Togliatti e gli intellettuali, cit., p. 273.
106 A. Donini, Sessant'anni di militanza comunista, Milano, 1988, p. 151.
107 APC, Istituti e organismi vari, 1953, IG, mf. 0408, 1718-1725, e IG, b. 36, fase. ?Mate
riale vario I.G. Dall'archivio Pci presso direzione Pds?. Dattiloscritto firmato da Donini e
datato 26 novembre 1953, nel par?grafo Piano di lavoro per il 1953-54. L'idea di questi
corsi nasceva con Fintenzione di far fare ?il primo passo in direzione di una futura tra
sformazione della Fondazione Gramsci in universit? libera?.
108 Cfr. supra, nota 101.
109 IG, b. 38, cit., fase. ?Convegno storici?. Tratto da un altro blocchetto di appunti ano
nimi e manoscritti su fogli a quadretti, non numerati, con Fintestazione ?Colombi. Storia
Mov. Operaio Italiano (Interventi)?. L'utilit? di questo confronto di fonti ? stata segnala
ta e apprezzata da A. Vittoria, Togliatti e gli intellettuali, cit., p. 209 nota 30.
110 IG, b. 14, Corrispondenza Donini anni '50, fase. ?Pettazzoni?, copia di lettera datata
19 dicembre 1951. A Pettazzoni scrive: ?noi non vogliamo iniziare nessuna pol?mica sen
za il tuo aecordo e senza aver prima avuto uno scambio d'idee con te. Forse potremo
vederci un momento dopo la tua lezione all'Universit? in uno dei prossimi giorni?. Di
particolare valore per un'ulteriore determinazione dei rapporti tra i due storici delle re
ligioni ? un passo di una lettera del 5 febbraio 1953: ?Ti sono molto grato? - Pettazzo
ni scriveva a Donini - ?del gentile pensiero col quale hai voluto associarti ai miei allie
vi pi? giovani nel porgermi gli auguri pel mio settantesimo anno, che sar? l'ultimo del
mio insegnamento. Grazie del magnifico dono, e soprattutto delle parole che mi hai scrit
to anche a nome dei tuoi colleghi della Fondazione Gramsci, e dell'Onorevole Togliat
ti, al quale particularmente ti prego di esprimere la m?a riconoscenza per tanta cortes?a?
(ibidem).
111 D.M., Citt? moderna o citt? metaf?sica? La ?missione? di Roma, in ?l'Unit??, 24 maggio
1952, p. 3. L'articolo che non ? firmato, ma siglato, ? attribuito a de Martino dalle pi? re
centi bibliografie.
112 E. de Martino, In margine a un Congresso internazionale. La Storia delle religioni, in
?l'Unit??, 27 aprile 1955, p. 3.
113 IG, b. 14, cit. Nella lettera del 20 ottobre 1954 Donini offre un elenco di nomi di Stu
diosi sovietici sulla base della sua conoscenza ?delle loro opere nel campo delle discipline
storico-religiose?.
114 Copia dattiloscritta conservata in IG, b. 38, cit., fase. ?1954? (allegata a una lettera in
dirizzata ?Al compagno Del Guercio Commissione Cult?rale Direzione PCI? datata 17 di
cembre 1954) dove ?De Martino Ernesto? compare tra i ?present??. Cfr. A. Vittoria, To
gliatti e gli intellettuali, cit., p. 69 e relativa nota 28.
115 IG, b. 38, cit., fase. ?Convegno storici?. Blocchetto di fogli non numerati, manoscritti.
In testa al primo foglio la data: ?14.12.1954?.
116 Facciamo riferimento alla terza pagina del verbale dattiloscritto citato supra, nota 114,
ma anche alla copia manoscritta, sostanzialmente id?ntica collocata nella medesima busta,
ma nel fase. ?Convegno storici?. Per agevolarne l'identificazione riportiamo la prima riga:
?Il 14 e 15 dicembre si sono?.
117 IG, b. 15, Corrispondenza Natta 1956, fase. ?Parain?, lettera del 20 ottobre 1955 di Pa
rain a ?Chers camarades?.
118 Ivi. La lettera distrattamente datata ?26 octobre 1956?, ? evidentemente scritta Fanno
precedente dal momento in cui tutte le altre del carteggio Bertelli-Parain (tra le quali si
trova collocata) portano delle date che vanno dall'ottobre del "55 al gennaio del '56. Dal
punto di vista della collocazione archivistica e per quel che riguarda gli argomenti tratta
ti, essa ? collegabile oltre che alie suddette lettere del fase. ?Parain?, anche a quella con
tenuta nel fase. ?De Martino? (sempre della Corrispondenza Natta) che Bertelli subito dopo
a lui rivolse il 28 ottobre 1955.
119 Ivi, fase. ?De Martino? che conserva soltanto questa lettera.
120 IG, b. 10, Corrispondenza anni '50, fase. ?Sezione cult?rale?, lettera dattiloscritta data
ta 29 dicembre 1955.
121 Ivi, fase. ?Segreteria partito?, minuta dattiloscritta dello schema del programma allega
ta alia suddetta lettera di Natta. Il nome della sezione ?di Critica e Arte? ? aggiunto a
gheria avrebbero poi distolto l'attenzione da quel programma che non sar'a
quasi per nulla attuato. Dal canto suo, in una lettera a Pietro Secchia, nei pri
mi mesi del 1957 de Martino avvertiva e considerava una tendenza <<perico
losa [...] quella di ostinarsi a voler assolvere i propri compiti [...] attraverso
organismi di partito quali la Fondazione Gramsci>>22. Maggiormente spicca
un contrasto rispetto ai lavori del congresso della Federazione comunista ro
mana ai quali egli aveva poco precedentemente preso parte in qualita di de
legato della sezione di Monteverde Vecchio"23; un altro paradosso che va con
testualizzato.
I1 1957 e l'anno in cui, secondo una notizia comunemente condivisa, de Mar
tino non rinnova l'iscrizione al Pci. Cio e stato interpretato come il sintomo
di un distacco politico determinato dalla ?tragica svolta storica dei carri ar
mati sovietici contro gli Ungheresi a Budapest>>124; da altri, invece, come la
mano e modifica la sottostante indicazione: sezione ?letteraria?, cancellata con dei tratti di
penna.
122 Lettera senza data, ma scritta poco dopo l'VIII Congresso del Pci, nel febbraio o mar
zo 1957, secondo Di Donato (Compagni e amici, cit., p. 30) che ne cura la pubblicazione
(ivi, p. 37).
123 Ivi. Cfr. il par?grafo L'intervento di Ernesto, pp. XXXI sgg.
124 V. Lanternari, La mia alleanza con Ernesto De Martino e altri saggi post-demartiniani,
Napoli, 1997, p. 28. Sui fatti di Budapest era stata scritta la famosa e cosiddetta ?lettera
dei 101? firmatari i quali, il 29 ottobre 1956, insieme si appellavano al comitato centrale
del Pci affinch? consentisse un pi? ampio e autocr?tico dibattito. Nelle var?e edizioni, in
essa tuttavia figurava un numero di adesioni minore a quello che dal nome del documen
to ci si aspetterebbe. Una spiegazione ? data da N. Ajello secondo il quale aile firme man
canti ?se ne aggiunsero successivamente altre 6? raggiungendo cos? la cifra conosciuta (In
tellettuali e Pci, cit., p. 538 nota 22; e come gi? osservava S. Bertelli, La crisi del '56 e il
PSI, in Trent'anni di politica socialista [1946-1976], Roma, 1977, p. 117 nota 29; in riferi
mento a G. D'Amelio, La lotta politica del 1956 fra gli universitari e gli intellettuali comu
nisti di Roma, in ?Passato e presente?, 1960, n. 13); ma non dice di chi. Tra questi c'? de
Martino che ha lasciato la sua firma aut?grafa in calce alla lettera originale (APC, Archi
vio Mosca, 1956, Federazioni, Roma, mf. 0446, 0802 a me segnalata e data in visione da Al
bertina Vittoria). Si potrebbe obbiettare che le firme mancanti, compresa la sua, pi? che
aggiungersi si siano allora perse prima di arrivare, 5 giorni dopo, alla pubblicazione della
lettera su ?Il Punto? dove non vi ? traccia della sua presenza. E ipotizzabile un ritiro tem
pestivo del suo sostegno, o una dimenticanza? Ci limitiamo a indicare la dissociazione di
oltre 60 firmatari che, con successo, chiesero a ?FUnit?? di rendere nota. Sottoscritta an
che da de Martino, in essa si dichiarava ?falsato lo spirito? della suddetta iniziativa dato
lo sconfinamento del dibattito all'esterno del partito e la tradita volont? inizialmente una
nime di ?sollecitare che fosse YUnit? e non altri giornali a dare alle stampe la lettera? (Iso
lato il tentativo di spostare il dibattito sul terreno frazionista, in ?FUnit??, 3 novembre 1956,
p. 2). Vi ? poi un appunto rinvenuto da Di Donato, dove de Martino scriveva di non aver
dato il suo voto alla lettera (Un contributo su de Martino politico, cit., p. XXXV, nota 24,
punto a)', non dice quale, ma non credo si possa intendere quella dei 101, piuttosto un'al
tra precedente e di protesta rivolta, nei primi di settembre, da studenti e docenti univer
sitari romani contro la violenta replica di Togliatti a un articolo di Fabrizio Onofri (cfr. G.
D'Amelio, La lotta pol?tica del 1956, cit., pp. 1713-1716 per i vari risvolti). Proprio di Ono
fri, tra Faltro, l'appunto parla nello specifico, a differenza del manifesto dei 101 che non
ne tratta. Inoltre quest'altra iniziativa presso l'universit? dove de Martino insegnava in quel
momento, ? contestuale a una sua missiva che, come fa notare Di Donato, riproduce vari
passi dell'appunto. Tale missiva non ? datata ma, nella prima frase, si riferisce a un arti
colo del primo settembre (Compagni e amici, cit., p. 8 e p. 11 nota 45). Tra le carte della
Federazione romana, devo ancora ad A. Vittoria la conoscenza di un'altra lettera firmata
assieme ad altri da de Martino, indirizzata alla segreteria del Pci, non datata ma affianca
ta a una copia del 21 ottobre 1956 su ?gli awenimenti in corso nella Repubblica Popola
re Polacca? (APC, Federazione, cit., mf. 0446, 0796 e 0797-0798).
125 C. Gallini, Introduzione a E. de Martino, La fine del mondo, cit., p. LXXVI.
126 R. Di Donato, Un contributo su de Martino politico, cit., p. XLII.
127 L. Dondoli, Incontri con Ernesto de Martino, in ?Storia, antropolog?a e scienze del lin
guaggio?, X, 1995, n. 3, p. 170, dove insiste sul carattere ?cl?ricale? del regime ehe ?in
quel periodo vigeva in Italia?.
128 A. Brelich, Storia delle religioni, perch??, a cura di V. Lanternari, Napoli, 1979, p. 65.
129 Ivi, p. 67.
130 G. Bonomo, Introduzione a La magia segno e conflitto, a cura di M. Giacomarra-J. Vibaek,
Palermo, 1979, p. 14. L'autore usa il carteggio Cocchiara-de Martino e, in questo caso, si ri
ferisce alla lettera del Io settembre 1953 dove quest'ultimo parla della sua ?passione civile so
cialista?, owero della ?passione civile di Gramsci? nonch? delle riserve av?nzate da Cocchiara
sull'opportunit? di scoprirla negli scritti scientifici (lettera poi pubblicata in M.A. Nicolosi, II
concetto di cultura nett'opera di Giuseppe Cocchiara. Alcuni aspetti della demologia italiana del
secondo dopoguerra, in ?Uomo e cultura?, VIII/IX, 1975-1976, n. 15-18, pp. 89-91).
131 Si tratta della risposta alia lettera del Io settembre (cfr. nota precedente), pubblicata a
cura di P. Angelini, Datt'epistolario di Ernesto De Martino, cit., p. 203, dove Cocchiara ?
preoccupato perch?, in quel periodo, lui stesso era stato accusato in ?un articoletto di un
tal Giarrizzo [...] di voler fare del folklore una scienza che pu? servir? soltanto alla pro
paganda marxista?. Altra documentazione si trova in L. Mangoni, Pensare i libri, cit., pp.
520-521 nota 324 a proposito dell'?impegno [...] con cui Cocchiara si occupava di una si
stemazione universitaria per de Martino? tra il 1948 e il '50.
132 R. Di Donato, Un contributo su de Martino politico, cit., p. XLII, dove, nella nota 33,
cita il passo dello studio della Cavani che qui riportiamo.
133 G. Agosti, M. Sciuto, L'atlante del planto di Ernesto de Martino, in La contraddizione fe
lice?, a cura di R. Di Donato, cit., p. 191.
134 C. Bermani, Le date di una vita, cit., p. 27.
135 IG, b. 39, Archivio Istituto 1956-1959, fase. ?Materiale vario Istituto Gramsci 1957?,
dattiloscritto con indicato in ?Riunione del comitato direttivo dellTstituto Gramsci (2?).
28 Febbraio 1957 - Resoconto sommario?, p. 1.
136 IG, b. 66, Convegno di studi gramsciani, Roma 14-15-16 dicembre 1957, 11-13 gennaio
1958, fase. ?Alicata Mario?, lettera di R. Bianchi Bandinelli inviata ad Alicata responsabi
le della commissione cult?rale del Pci, datata 25 febbraio 1957, p. 2.
to, collocato solo all'interno del comitato d'onore, il 3 luglio risulta aver gia
aderito'37; ma senza poi lasciare tracce, se non il suo nome in un elenco del
la voluminosa pubblicazione ufficiale degli atti138, quand'anche da altri e se
pur velocemente furono toccati <<i problemi relativi alla religione>>139, a <<lo
studio del folklore>>40, sfiorando il tema della <<religione popolare>>''.
De Martino appariva nell'elenco dei presenti alla riunione del 18 ottobre 1957
sul tema L'Unione Sovietica dopo il XX Congresso, che Franco Ferri allego a
una lettera indirizzata il giorno successivo a Luigi Longo, presso la direzio
ne del Pci142; cosi anche in quello dei <<compagni invitati al dibattito
sull"'Unita Socialista" - Relatore il comp. Giorgio Amendola>> del 29 gen
naio 1958143. Ancor di piu la natura del convegno di studio su Marxismo e so
ciologia lascerebbe immaginare una sua attivita che, pero, non si rileva ne dai
verbali della discussione svolta a Roma tra il 18 e il 19 aprile 1959 da Lucio
Colletti, Tullio Seppilli e Mario Spinella'4 , ne in due elenchi degli invitati'45.
Quando sara fondata la rivista <<Studi Storici>>, edita dall'Istituto Gramsci,
salvo per una breve recensione del 1961 sul tema delle Rivoluzioni anticolo
niali e culti millenaristici, egli ne restera in disparte 4<.
137 Ivi, fase. ?Documenti?, lettera non firmata del 3 luglio 1957 intestata ?Istituto Gram
sci? e da indirizzare ?A tutti i membri del C Direttivo?. Di de Martino si dice che aveva
?risposto in senso positivo? all'invito; e ?accettato di far parte del Comitato d'Onore?,
come si legge in un'altra lettera che, in quello stesso giorno, Bianchi Bandinelli rivolse a
Roberto Cessi (ivi, fase. ?Cessi Roberto?). Sui vari problemi riguardanti le adesioni al con
vegno si veda A. Vittoria, Togliatti e gli intellettuali, cit., p. 133.
138 Istituto Antonio Gramsci, Studi gramsciani. Atti del convegno tenuto a Roma nei giorni
11-13 gennaio 1958, Roma, 1958, p. VII.
139 Ivi, intervento di Cesare Luporini a p. 41 e a pp. 464-466.
140 Ivi, intervento di Raimondo Manelli, Note sulla poes?a dialettale ternana, p. 187.
141 Ivi, intervento di Angiola Massucco Costa, Aspetti sociologici del pensiero gramsciano, p.
203.
142 IG, b. 39, cit., fase. ?1957?, sottofasc. ?Io dibattito "L'Unione Sovi?tica dopo il XX
Congresso" Longo 18 ott. '57?. L'elenco in ordine alfab?tico ? dattiloscritto e su carta ve
lina. Il nome di de Martino figura accompagnato da una crocetta.
143 Ivi, sottofasc. ?Unit? Socialista. Giorgio Amendola 29.1.58?. Nella b. 45, Attivit? varie
1959, fase. ?Convegni [illeggibile]?, sottofasc. ?B - Incontri - dibattito? troviamo un al
tro elenco di nomi inserid in una tabella. Sulla riga di ?De Martino E.? vi ? una crocetta
segnata nella colonna numero ?4? dove ?Amendola? (nella corrispondente riga) risulta es
sere il ?Re?.[atore]?. E probabile che questo documento si riferisca al suddetto dibattito
del gennaio 1958.
144 IG, b. 70, Marxismo e sociolog?a 18-19 aprile 1959. Ho consultato i dattiloscritti delle
trascrizioni degli interventi rilegati e le var?e relazioni.
145 IG, b. 45, Attivit? varie 1959, fase. ?Convegno Marxismo e sociolog?a 18-19 aprile '59?.
Un primo elenco di 4 fogli dattiloscritti ed un altro blocco di 5 fogli non numerati.
146 E. de Martino, Rivoluzloni anticoloniali e culti millenaristici, in ?Studi Storici?, II, 1961,
n. 2, p. 417-420, nella rubrica ?Cronache bibliografiche?.
147 R. Dal Sasso, Premio Viareggio 1958, in ?Il Contempor?neo?, 1958, agosto-settembre,
pp. 81-82. L'autore bada ?all'assenza e alla non verificazione di posizioni tendenzialmen
te, almeno, rivoluzionarie, che affidavano, in ultima istanza, alla realizzazione del sociali
smo il completo e aut?nomo affiorare all'umanesimo degli strati popolari anche pi? arre
trati? (ivi, p. 81).
148 Suggestivo ? aver trovato presso la Fondazione Istituto Gramsci il verbale di questa di
scussione tra le Carte Togliatti, Corrispondenza, Carte personali, sezione ?Singoli? del rela
tivo inventario ?carte scrivania?, alla voce ?De Martino Ernesto. Firenze 1959. Per inter
vento a conferenza degli intellettuali? ed in riferimento alla sezione ?Regioni e province?:
?Firenze - 0175?, owero ?1959. Verbale conferenza intellettuali - dattiloscritto?.
149 Ibidem.
avrebbe dovuto premunirsi; affinche, cioe, si evitasse di dar sfogo alla <<de
lusione per la rivoluzione mancata o, se si preferisce, per la resistenza tradi
150
ta>>?. Salinari si rivolgeva a Guido Piovene, Eugenio Garin, Pier Paolo Pa
solini e altri, come appunto de Martino che, in seguito, pur figurando aver
in precedenza mandato la sua adesione, non partecipera al convegno151.
150 Ivi, alla voce ?Salinari Carlo. Firenze 1959? con lo stesso rinvio al suddetto verbale del
la ?conferenza intellettuali?.
151 Nella rubrica ?Ritrovo?, Scrittori italiani a convegno, in ?Il Ponte?, 1959, fase. VI, p.
883.