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Attività 8

[Tratto da

https://www.repubblica.it/cronaca/2019/10/15/news/greenpeace_rintraccia_in_polonia_45_tonnellate_di
_rifiuti_italiani-238644366/]

Greenpeace rintraccia in Polonia 45 tonnellate di rifiuti italiani

La denuncia degli attivisti: "Cento balle di plastica destinate al riciclo sono state abbandonate in un
distributore dismesso". Le autorità polacche: "Rifiuti illegali".

ROMA - Quarantacinque tonnellate di plastica italiana alle spalle di un distributore di benzina dismesso.
Nell'area di Gliwice, sud della Polonia. Le ha trovate Greenpeace Italia, che all'inizio di settembre aveva già
individuato un sito illegale di stoccaggio nella provincia di Smirne, in Turchia. La questione seria è che le
ultime cento balle ammassate a Gliwice, di cui appunto almeno cinquanta di provenienza italiana, sono
rifiuti riciclabili con ogni probabilità prodotti nel nostro Paese.   

La squadra investigativa di Greenpeace è salita a Gliwice e ha documentato la presenza di etichette "di noti
prodotti italiani" passati, come rifiuto, dall'impianto italiano della ditta Di Gennaro spa, centro di selezione
con sede a Marcianise, area industriale del Casertano, che opera anche per Corepla, il Consorzio nazionale
per il recupero e il riciclo.
 

Montagne di rifiuti italiani abbandonati in Polonia,


il video denuncia di Greenpeace

"Quello che abbiamo documentato in Polonia è inaccettabile e vanifica gli sforzi quotidiani di migliaia di
cittadini nel separare e differenziare correttamente i rifiuti in plastica", dice Giuseppe Ungherese,
responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. "Questo caso conferma che il sistema non
riesce a gestire in modo appropriato l'enorme quantità di rifiuti in plastica. Riciclare non è la soluzione, è
necessario ridurre subito la produzione a partire dalla frazione di difficile riciclo, l'usa e getta".
 
La spedizione effettuata dall'azienda Di Gennaro, tramite l'intermediario Agf Umbria, da sedici mesi è al
centro di un contenzioso tra Polonia e Italia. A giugno 2018 l'Ispettorato generale per la protezione
ambientale polacco (Gios), in un dossier che ha condiviso con la stessa associazione ambientalista, ha
contestato alcune anomalie nella spedizione: lo scarico dei rifiuti in un sito diverso da quello indicato nei
documenti, per esempio, e un'errata attribuzione del Codice europeo del rifiuto (Cer). Le autorità polacche
hanno definito il trasporto di rifiuti "illegale". Nel luglio e nel novembre 2018 l'ente polacco ha inviato due
lettere alla Regione Campania. Per l'Uod, Autorizzazioni ambientali e rifiuti di Napoli, tuttavia, "le balle
ritrovate sono state recuperate secondo la legge". Dello stesso avviso, spiega Greenpeace, sono le aziende
Agf Umbria e appunto Di Gennaro.

1
 
"Sulla carta è previsto che chi produce un rifiuto debba anche avere comunicazione su come sia stato
smaltito. Questo avviene affidandosi ai documenti, ma un controllo di tutte queste fasi non sempre c'è", ha
commentato Roberto Pennisi, sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia.

1. Dopo aver letto il testo, rispondi:

a) Di che cosa si occupa Gennaro Spa?


b) Perchè non basta riciclare secondo il giornalista?
c) Quali sono le due anomalie verificatesi?
d) Qual è l’ufficio che si occupa di controllare?

2. Traduci le frasi che contengono parole in grassetto.

3. Traduci questo paragrafo, facendo attenzione al falso amico evidenziato in grassetto (r. 25-29):

A giugno 2018 l'Ispettorato generale per la protezione ambientale polacco (Gios), in un dossier che ha
condiviso con la stessa associazione ambientalista, ha contestato alcune anomalie nella spedizione: lo
scarico dei rifiuti in un sito diverso da quello indicato nei documenti, per esempio, e un'errata attribuzione
del Codice europeo del rifiuto (Cer).

Qual è l’infinito del verbo? Cerca alcuni sinonimi di questa parola.

4. Nel seguente paragrafo, qual è l’antecedente di questo?

"Sulla carta è previsto che chi produce un rifiuto debba anche avere comunicazione su come sia stato
smaltito. Questo avviene affidandosi ai documenti, ma un controllo di tutte queste fasi non sempre c'è". (r.
35-37)

5. Cerca l’infinito e il significato dei verbi che non capite.

2
Passato Prossimo

Avere Inviare Temere Definire Essere

Completa la tabella al presente

CHIAMARSI

Io _______ chiamo

Tu _______ chiami

Lui / Lei / lei _______ chiama

Noi ci chiamiamo

Voi vi chiamate

Loro _______ _______________

Definire capire finire

FALSI AMICI

PAROLA SIGNIFICATO PAROLA SIGNIFICATO

attaccata (2)

fino (2)

3
spesso (2)

IL SISTEMA VERBALE

MODO INDICATIVO

PRESENTE PASSATO PROSSIMO


parla, teme, parte ha parlato, ha temuto, è partito/a

IMPERFETTO TRAPASSATO PROSSIMO


parlava, temeva, partiva aveva parlato, aveva temuto, era partito/a

PASSATO REMOTO TRAPASSATO REMOTO


parlò, temette/é, partí ebbe parlato, ebbe temuto, fu partito/a

FUTURO SEMPLICE FUTURO ANTERIORE


parlerà, temerà, partirà avrà parlato, avrà temuto, sarà partito/a

MODO CONDIZIONALE

PRESENTE PASSATO
parlerebbe, amerebbe, partirebbe avrebbe parlato, avrebbe temuto, sarebbe partito/a

MODO CONGIUNTIVO

PRESENTE PASSATO
che lei o lui parli, tema, parta che lei o lui abbia parlato, abbia temuto, sia partita o partito

IMPERFETTO TRAPASSATO
che lei o lui parlasse, temesse, partisse che lei o lui avesse parlato, avesse temuto, fosse partita o partito

MODO IMPERATIVO

(che lei o lui) parli, tema, parta

NOTE:

4
A. Il pronome di seconda persona singolare di trattamento formale è lei, come quello
femminile di terza persona; come in spagnolo, il verbo lo accompagna coniugato in
terza persona.
B. La distribuzione prescrittiva dei diversi tempi passati è analoga a quella dello spagnolo.
Ma, come nello spagnolo, la loro effettiva distribuzione dipende dalle aree geografiche.
C. Il modo congiuntivo si usa in italiano con maggior frequenza che in spagnolo. In
genere, i verbi della frase principale che non implicano certezza (como pensare,
credere, considerare, ritenere, domandarsi, non sapere) reggono il congiuntivo nella
subordinata.
D. Il modo condizionale svolge le stesse funzioni che svolge in spagnolo. Il solo uso
contrastivo riguarda l’espressione del futuro in rapporto con il passato della principale:
in spagnolo si usa il condizionale presente (“Me dijo que vendría”) e in italiano il
condizionale passato (“Mi ha detto che sarebbe venuto”).
E. L’imperativo informale (tu) è parla, temi, parti; in negativo, si usa la negazione
dell’infinito: non parlare, non temere, non partire.

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