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Sindrome da immobilizzazione

SINDROME In geriatria col termine IMMOBILITA’ o sindrome ipocinetica


D’IMMOBILITA’ si definisce una condizione caratterizzata da ridotta o assente autonomia
nel movimento, che, se non adeguatamente contrastata, porta inesorabilmente
l’anziano ad uno stato di disabilità grave, fino anche alla morte.

Si parla d’immobilità quando l’anziano presenta difficoltà o incapacità a svolgere


quelle attività di vita quotidiana che richiedono la capacità di spostarsi nell’ambiente
(passare dalla posizione sdraiata a quella in piedi, camminare autonomamente,
salire scendere le scale, e che sono indispensabili per la vita autonoma.

MOVIMENTO Tutto questo avviene in condizioni di salute, ma in circostanze di particolari


malattie, eventi traumatici alcune di queste funzioni vengono meno.

La temporaneità o la permanenza della perdita dipendono dalla gravità dell’evento


che l’ha determinata e dalla struttura interessata:
sistema nervoso, osseo-muscolare, articolare ecc.

Il movimento quindi oltre che permettere all’uomo di interagire con l’ambiente,


contribuisce a migliorare la funzionalità dei principali apparati dell’organismo:
• apparato respiratorio;
• apparato cardiocircolatorio.

Nel progetto di recupero di queste funzioni esistono diverse tecniche


che favoriscono la mobilizzazione:

MOBILIZZAZIONE consiste nel movimento di parti del corpo del paziente


PASSIVA: senza che esso “ lavori” attivamente.

POSIZIONAMENTI: cioè strumenti adottati per tutti quei malati che assumono
posizioni scorrette la cui conseguenza è la comparsa di danni
secondari; infatti i paziente che non si muovono
autonomamente possono andare incontro ad una riduzione
dell’afflusso sanguigno nelle zone d’appoggio;

ESERCIZIO ATTIVO: movimento che si realizza con la partecipazione del paziente;

ESERCIZIO esercizio mirato a risolvere una specifica disabilità


TERAPEUTICO: attraverso il recupero della funzione persa.

CONSEGUENZE – apparato cardiocircolatorio


VARI APPARATI – apparato respiratorio
CON L’IMMOBILITA’ – apparato muscolare ed osteoarticolare
– apparato digerente
– l’immobilità può portare a manifestazioni neuropsicologiche
– apparato tegumentario
MOBILIZZAZIONE DELLA PERSONA COLLABORANTE E COSCIENTE: 1 OPERATORE

TECNICA PRIMA DELLA PROCEDURA


❏ Mi relaziono con il pz e famigliari: Mi presento e chiedo a famigliari gentilmente di uscire
❏ Chiudo la porta della stanza
❏ Controllo la sicurezza della scena e Microclima
❏ Verifico l’identità del pz e informo la persona
❏ Lavaggio delle mani
❏ Indosso Dpi al bisogno
❏ Ho preparato tutto il materiale occorrente che mi serve

TECNICA DURANTE LA PROCEDURA

❏ Posiziono il livello del letto per lavorare in maniera comoda;


abbasso la testata se alzata fino alla posizione orizzontale

❏ Tolgo tutti i cuscini, lasciandone uno solo vicino alla testa


❏ Abbasso le sponde se alzate

❏ Usare le proprie leve e proteggere il mio corpo mantenendo una base d’appoggio allargata e solida,
flettere le gambe per mantenere contratti i glutei, gli addominali e i quadricipiti così si preserva
la colonna vertebrale da carici eccessivi

❏ Cercherò di stimolare le risorse residue della persona

❏ Invitare il pz a piegare le gambe, mantenere i piedi paralleli sul letto, a posizionare le braccia
il più vicino possibile all’operatore, appoggiandone una sotto il ns. braccio e l’altra attorno alla ns. spalla

❏ Divaricare le gambe con un piede in avanti rispetto all’altro e flettere le ginocchia e i polpacci
posizionare un braccio sotto le spalle del pz e l’altro sotto i suoi polpacci;
piegare la schiena in avanti. Avviserare il pz che al 3 deve spingere le gambe contro il letto,
iniziare a contare; al 3 solleverare il pz che spinge i piedi contro il letto.

❏ Alzare la testata del letto se non postura obbligata

❏ Collocare i cuscini sotto la testa e sistemarne altri se necessari

❏ Alzare le sponde se necessarie se erano alzate prima di iniziare la procedura

❏ Posturare sempre la persona in modo corretto garantendo il massimo confort possibile


e tenendo conto delle possibili complicanze causabili dalla patologia

❏ Riportare il letto all’altezza più bassa da terra

TECNICA A FINE PROCEDURA

❏ Cambio guanti e Igienizzo le mani


❏ Sistemo unità del paziente: avvicino comodino, campanello, cambio indumenti sporchi, ecc....
❏ Saluto il pz
❏ Cambio i guanti e Igienizzo le mani
❏ Registro l’esecuzione ed informo inf.
MOBILIZZAZIONE DELLA PERSONA NON COLLABORANTE/COSCIENTE
CON POSTURE OBBLIGATE: 2 OPERATORI
TECNICA PRIMA DELLA PROCEDURA
❏ Mi relaziono con il pz e famigliari: Mi presento e chiedo a famigliari gentilmente di uscire
❏ Chiudo la porta della stanza
❏ Controllo la sicurezza della scena e Microclima
❏ Verifico l’identità del pz e informo la persona
❏ Lavaggio delle mani
❏ Indosso Dpi al bisogno
❏ Ho preparato tutto il materiale occorrente che mi serve

TECNICA DURANTE LA PROCEDURA


❏ Posiziono il livello del letto per lavorare in maniera comoda;
abbasso la testata se alzata fino alla posizione orizzontale

❏ Tolgo tutti i cuscini, lasciandone uno solo vicino alla testa

❏ Abbasso le sponde se alzate

❏ Usare le proprie leve e proteggere il mio corpo mantenendo una base d’appoggio allargata e solida,
flettere le gambe per mantenere contratti i glutei, gli addominali e i quadricipiti così si preserva
la colonna vertebrale da carici eccessivi

❏ Cercherò di stimolare le risorse residue della persona

❏ Mettersi ai due lati del letto uno di fronte all’altro

❏ Divarico le gambe con un piede in avanti rispetto all’altro

❏ Arrotolare e afferrare gli angoli del telo per spostamento da entrambi i lati,
il più vicino possibile alle spalle e alle natiche del paziente

❏ Coordinarsi con l’altro operatore, in modo da concentrare lo sforzo nella stessa direzione,
per sincronizzare le fasi del trasferimento scandirle con comando verbali: 1, 2, 3
❏ Flettere le ginocchia e le anche, piegare la schiena in avanti e iniziare a contare;
al 3 da parte di entrambi gli operatori spostare il peso del proprio corpo sulla gamba avanzata
e contemporaneamente sollevare la persona in avanti verso la testata del letto

❏ Alzare la testata del letto se non postura obbligata

❏ Collocare i cuscini sotto la testa e sistemarne altri se necessari

❏ Alzare le sponde se necessarie se erano alzate prima di iniziare la procedura

❏ Posturare sempre la persona in modo corretto garantendo il massimo confort possibile


e tenendo conto delle possibili complicanze causabili dalla patologia

❏ Riportare il letto all’altezza più bassa da terra

TECNICA A FINE PROCEDURA

❏ Cambio guanti e Igienizzo le mani


❏ Sistemo unità del paziente: avvicino comodino, campanello, cambio indumenti sporchi, ecc....
❏ Saluto il pz
❏ Cambio i guanti e Igienizzo le mani
❏ Registro l’esecuzione ed informo inf.
MOBILIZZAZIONE DELLA PERSONA NON COSCIENTE: 2 OPERATORI

TECNICA PRIMA DELLA PROCEDURA


❏ Mi relaziono con il pz e famigliari: Mi presento e chiedo a famigliari gentilmente di uscire
❏ Chiudo la porta della stanza
❏ Controllo la sicurezza della scena e Microclima
❏ Verifico l’identità del pz e informo la persona
❏ Lavaggio delle mani
❏ Indosso Dpi al bisogno
❏ Ho preparato tutto il materiale occorrente che mi serve

TECNICA DURANTE LA PROCEDURA


❏ Posiziono il livello del letto per lavorare in maniera comoda;
abbasso la testata se alzata fino alla posizione orizzontale

❏ Tolgo tutti i cuscini, lasciandone uno solo vicino alla testa

❏ Abbasso le sponde se alzate

❏ Usare le proprie leve e proteggere il mio corpo mantenendo una base d’appoggio allargata e solida,
flettere le gambe per mantenere contratti i glutei, gli addominali e i quadricipiti così si preserva
la colonna vertebrale da carici eccessivi

❏ Cercherò di stimolare le risorse residue della persona


❏ Posizionare il braccio verso il quale la persona ruoterà il più lontano possibile dal corpo
❏ Flettere il ginocchio della persona che alla fine della manovra non si troverà appoggiato al piano del letto
❏ Aiutare la persona ad appoggiarsi con l’altra mano all’altro operatore
❏ Mettersi ai due lati del letto uno di fronte all’altro
❏ Divaricare le gambe con un piede in avanti rispetto all’altro e con le ginocchia leggermente flesse
❏ Utilizzando il telo da spostamento spingere delicatamente il pz sul fianco
❏ Allineare correttamente il pz, posizionare dei cuscini dietro la testa e la schiena
❏ Posizionare la scapola della persona in avanti e in fuori, sostenere con un cuscino la parte sup. del braccio
❏ Posizionare un cuscino in parallelo all’asse del letto fra le gambe della persona dalle cosce fino ai piedi
❏ Alzare la testata del letto se non postura obbligata

❏ Collocare i cuscini sotto la testa e sistemarne altri se necessari

❏ Alzare le sponde se necessarie se erano alzate prima di iniziare la procedura

❏ Posturare sempre la persona in modo corretto garantendo il massimo confort possibile


e tenendo conto delle possibili complicanze causabili dalla patologia

❏ Riportare il letto all’altezza più bassa da terra

TECNICA A FINE PROCEDURA

❏ Cambio guanti e Igienizzo le mani


❏ Sistemo unità del paziente: avvicino comodino, campanello, cambio indumenti sporchi, ecc....
❏ Saluto il pz
❏ Cambio i guanti e Igienizzo le mani
❏ Registro l’esecuzione ed informo inf.
MOBILIZZAZIONE DELLA PERSONA: GIRARE SU UN FIANCO

TECNICA PRIMA DELLA PROCEDURA


❏ Mi relaziono con il pz e famigliari: Mi presento e chiedo a famigliari gentilmente di uscire
❏ Chiudo la porta della stanza
❏ Controllo la sicurezza della scena e Microclima
❏ Verifico l’identità del pz e informo la persona
❏ Lavaggio delle mani
❏ Indosso Dpi al bisogno
❏ Ho preparato tutto il materiale occorrente che mi serve

TECNICA DURANTE LA PROCEDURA


❏ Mettersi dallo stesso lato del letto.

❏ Divaricare le gambe con un piede in avanti rispetto all'altro, flettere le ginocchia e le anche.

❏ Utilizzare un cuscino per sostenere la testa della persona durante e dopo la rotazione (1)

❏ Collocare un cuscino tra le gambe della persona

❏ Istruire il pz a incrociare le braccia sul torace e irrigidire il corpo

❏ Sostenere la testa, il torace, il tronco e le gambe del pz iniziare a contare,


al 3 girare il pz con un movimento coordinato fino alla posizione laterale

❏ Mantenere il pz nel corretto allineamento con i cuscini

❏ Arrotolare e afferrare gli angoli del telo di spostamento da entrambi i lati, il più vicino possibile
alle spalle e alle natiche del pz, piegare la schiena in avanti e iniziare a contare, al 3 da parte di entrambi
gli operatori spostare il peso del proprio corpo sulla gamba più avanzata e contemporaneamente
sollevare la persona in avanti verso la testata del letto.
❏ Alzare la testata del letto. Collocare i cuscini sotto la testa e sistemarne altri se necessitano
❏ Alzare le sponde se necessarie se erano alzate prima di iniziare la procedura

❏ Posturare sempre la persona in modo corretto garantendo il massimo confort possibile


e tenendo conto delle possibili complicanze causabili dalla patologia

❏ Riportare il letto all’altezza più bassa da terra

(1): Nel pz con sospetta lesione alla colonna vertebrale si deve posizionare il collare cervicale
di qualunque manovra di posizionamento o di mobilizzazione

TECNICA A FINE PROCEDURA

❏ Cambio guanti e Igienizzo le mani


❏ Sistemo unità del paziente: avvicino comodino, campanello, cambio indumenti sporchi, ecc....
❏ Saluto il pz
❏ Cambio i guanti e Igienizzo le mani
❏ Registro l’esecuzione ed informo inf.
MOBILIZZAZIONE DELLA PERSONA: TRASFERIMENTO PZ SU UNA SEDIA A ROTELLE 1-2 oss

TECNICA PRIMA DELLA PROCEDURA


❏ Mi relaziono con il pz e famigliari: Mi presento e chiedo a famigliari gentilmente di uscire
❏ Chiudo la porta della stanza
❏ Controllo la sicurezza della scena e Microclima
❏ Verifico l’identità del pz e informo la persona
❏ Lavaggio delle mani
❏ Indosso Dpi al bisogno
❏ Ho preparato tutto il materiale occorrente che mi serve

TECNICA DURANTE LA PROCEDURA


❏ Posizionare la sedia a rotelle con un angolo di 45° o parallela al letto

❏ BLOCCARE LE RUOTE

❏ Sistemare il poggiapiedi

❏ Aiutare il pz ad assumere la posizione sdraiata su un fianco, rivolto verso il bordo del letto dove si siederà

❏ Bloccare le ruote del letto, abbassare il letto nella posizione più bassa
e alzare la testata all’altezza più comoda per il pz

❏ Abbassare le sponde del letto e mettersi in piedi all’altezza dell’anca del pz,
mettendo un piede vicino alla testata del letto e l’altro di lato

❏ Mettere un braccio dietro le spalle del pz e l’altro sopra le cosce

❏ Far spostare le gambe del pz sul lato del letto e nello stesso tempo far perno sulla propria gamba
arretrata per sollevare il tronco e le spalle del pz

❏ Mettere in piedi di fronte al pz, controllare il suo equilibrio e l’eventuale presenza di capogiri

❏ Aiutare il pz a indossare la vestaglia e le scarpe antiscivolo

❏ Allargare i piedi e flettere le anche e le ginocchia

❏ Circondare con le braccia la vita del pz.


❏ Appoggiare il ginocchio più avanzato contro quello del pz fino a che si trovi in posizione eretta.
❏ Si fa perno sul piede arretrato fino a quando il pz sente dietro le propre gambe la sedia a rotelle,
mantenendo le ginocchia contro quelle del pz

❏ Istruire il pz ad appoggiare le mani sui braccioli della sedia per sostenersi

❏ Flettere le ginocchia e le anche mentre lo si aiuta a sistemarsi sulla sedia a rotelle

❏ Accertarsi della corretta posizione del pz sulla sedia a rotelle e assicurando con cinture se è necessario

TECNICA A FINE PROCEDURA

❏ Cambio guanti e Igienizzo le mani


❏ Sistemo unità del paziente: avvicino comodino, campanello, cambio indumenti sporchi, ecc....
❏ Saluto il pz
❏ Cambio i guanti e Igienizzo le mani
❏ Registro l’esecuzione ed informo inf.
MOBILIZZAZIONE DELLA PERSONA:
ALZATA DA LETTO ALLA CARROZZINA PZ EMIPLEGICO
TECNICA PRIMA DELLA PROCEDURA
❏ Mi relaziono con il pz e famigliari: Mi presento e chiedo a famigliari gentilmente di uscire
❏ Chiudo la porta della stanza
❏ Controllo la sicurezza della scena e Microclima
❏ Verifico l’identità del pz e informo la persona
❏ Lavaggio delle mani
❏ Indosso Dpi al bisogno
❏ Ho preparato tutto il materiale occorrente che mi serve

TECNICA DURANTE LA PROCEDURA


❏ Posizionare la sedia a rotelle laterale 45° mettere la gamba malata su quella sana
poi spostare il tronco e la spalla

❏ Alzata: carrozzina frenata accanto al letto dalla parte sana del pz con lo schienale vs la testa del letto,
gamba malata su sana

❏ Spostare le gambe verso l’esterno del letto, alzare un poco la testiera, togliere i triangoli e la staffa

❏ Mano sulla scapola e su bacino per fare leva, sollevare in posizione seduta, allineare le gambe

❏ Piegare le ginocchia sollevare la persona in piedi

❏ Ruotare molto lentamente verso la carrozzina (se c'è usare il disco girevole)

❏ Abbracciare il malato e posizionarlo seduto in carrozzina

❏ Sistemare il poggiapiedi

❏ Accomodare le braccia in modo sicuro

❏ Togliere il fermo alla carrozzina

TECNICA A FINE PROCEDURA

❏ Cambio guanti e Igienizzo le mani


❏ Sistemo unità del paziente: avvicino comodino, campanello, cambio indumenti sporchi, ecc....
❏ Saluto il pz
❏ Cambio i guanti e Igienizzo le mani
❏ Registro l’esecuzione ed informo inf.
Cadute dell’anziano

CADUTA è “improvvisa o inaspettata discesa della posizione ortostatica (dritta)


o clinostatica (sdraiata).”

La testimonianza della caduta è basata sul ricordo del paziente e/o la descrizione
della caduta da parte dei testimoni.

Questa definizione include i pazienti che dormendo sulla sedia cadono per terra,
i pazienti trovati sdraiati sul pavimento, le cadute avvenute nonostante il supporto.

CHI CADE? Soggetti più mobili e ad andatura rapida tendono a cadere in avanti/lato
con conseguente rischio frattura polso.

Soggetti meno mobili ed ad andatura lenta, come i grandi vecchi,


tendono ad afflosciarsi a gamba ripiegata
con conseguente rischio frattura collo femore

LE CADUTE SONO • di notte


PIù FREQUENTI • in bagno
• nell’alzarsi dal letto
• in assenza di testimoni
• ospiti/pz che assumono sedativi e diuretici

• Ausili e mobilio di ingombro e /o con altezza inappropriata


Fattori per trasferimenti posturali
ambientali
associati • Scale senza corrimano
alle cadute:
• Pavimenti scivolosi e/o irregolari

• Altezza e posizionamento delle sponde e/o loro assenza

• Carenza di illuminazione

• Contenzione fisica

• Stuoie e tappeti

• Sedie troppo basse

• Scale senza ringhiera

• Gradini pericolosi (alti, stretti, daneggiati)

• Illuminazione notturna insufficiente

• Wc troppo basso o senza corrimano, piatto doccia alto,


mancanza tappetini antisdrucciolo vasca doccia..
I traumi dell’apparato muscolo-scheletrico

Distorsioni: fuoriuscita dei capi articolari dalla loro sede con immediato ritorno in loco

Sintomi
• Dolore lungo il decorso dei legamenti
• Edema (gonfiore)
• Impotenza funzionale

Trattamento
• Immobilizzazione dell’articolazione mediante bendaggio
• Applicazioni fredde per evitare e ridurre la comparsa di edema

Lussazioni: fuoriuscita dei capi articolari dalla loro sede, con impossibilità a tornare
al posto Naturale

Sintomi
• Dolore
• Gonfiore
• Impotenza funzionale
• Deformazione caratteristica

Trattamento (uguali alla distorsione)


• Immobilizzazione dell’articolazione mediante bendaggio
• Applicazioni fredde per evitare e ridurre la comparsa
di edema

Fratture: rottura totale o parziale di un osso oppure l’interruzione della continuità di un osso)

Sintomi:
• Dolore
• Deformazione
• Cattivo Funzionamento
• Gonfiore, Ematomi
• Ferite associate

Trattamento
• Evitare il più possibile i movimenti
• Borsa del ghiaccio sulla parte infortunata
• Non ridurre la frattura
• Immobilizzare
• Prevenire e trattare lo shock
• Monitorare i parametri vitali

Riguardo alle FRATTURE ESPOSTE:


• Pulizia con soluzione fisiologica
• Copertura con teli sterili

In presenza di un Evento Traumatico Sospettare sempre la Frattura


Non muovere il pz e Chiamare immediatamente e sempre Infermiere !!!
Postura ed Equilibrio

POSTURA: RAPPORTO CHE I DIVERSI SEGMENTI DEL CORPO


ASSUMONO RECIPROCAMENTE E POSIZIONE CHE I SINGOLI SEGMENTI
CORPOREI ED IL CORPO ASSUMONO NELLO SPAZIO

UNA CORRETTA
POSTURA • Deve consentire il riposo ed il rilassamento muscolare
• Deve permettere una corretta respirazione
• Non deve procurare dolore
• Non deve forzare le articolazioni in posizioni estreme
• Non deve ostacolare il circolo ematico a livello degli arti
• Non deve essere mantenuta oltre precisi limiti di tempo

EQUILIBRIO: STATO IN CUI UN CORPO È A RIPOSO,


SENZA MOTO NÉ TRASLATORIO NÉ ROTATORIO (EQILIBRIO STATICO),
IN CUI UN CORPO SI MUOVE A VELOCITÀ UNIFORME
SENZA ACCELERAZIONE (EQUILIBRIO DINAMICO).

SUPINA

Semiseduta
Semiortopnoica
Semi Fowler Indicata per i pz con patologie respiratorie ed esofagee
(patologie del reflusso, disfagia)

Seduta
Ortopnoica
Fowler
Indicata per l’assunzione dei pasti
o nell’esecuzione delle pratiche igieniche da eseguire a letto

LATERALE

PRONA
O VENTRALE

Semiprona
di Sims
Indicata per i pz in stato di incoscienza, poiché facilita
il drenaggio delle mucose del cavo orale
Trendelenburg-
Pos. anti-shock

ANTI
TRENDELEBURG
Scelta della carrozzina e manutenzione

Capacità Variano a seconda:


motorie attuali • del livello del danno
e potenziali • della completezza della lesione
• dell’evolutività del danno e sua natura (trauma, tumore, infiammazione ecc.)
• della presenza di patologie associate o complicanze (Ldp)

Caratteristiche • Leggerezza: con l’uso dell’alluminio


generali o delle fibre al carbonio si può arrivare a 9 kg. di peso
Delle carrozzine
• Vasta gamma di misure e allestimenti disponibili

• Possibilità di variare i rapporti tra telaio e ruote posteriori


per influire sulla manovrabilità e scorrevolezza del mezzo

• Possibilità di applicazione di sistemi di postura (schienali e cuscini)


per migliorare il comfort e per prevenire eventuali complicanze

OBIETTIVO Compatibilmente con:


MASSIMA • le condizioni cliniche
AUTONOMIA
• il livello e l’entità della lesione

• la funzione motoria residua

MANUTENZIONE • Assicurare l’igiene e il buon funzionamento della carrozzina


DELLA CARROZZINA al fine di garantire il confort e la sicurezza del paziente: freni, gomme gonfie…

Manutenzione delle rotelle


• Controllare la pressione dei pneumatici senza gonfiarli troppo
• Controllare lo stato delle ruote

Manutenzione freni
• Controllare l’efficacia dei freni con le ruote gonfie
• Farli regolare se necessario

Rivestimento
• Pulire i rivestimenti con un panno umido e un prodotto disinfettante
(non utilizzare prodotti aggressivi)
• Controllare se l’imbottitura tela è ben tesa e non danneggiata.

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