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IL CONTADINO

“Che cosa dici, contadino? Come svolgi il tuo mestiere?”

“Oh, signore, lavoro duramente! Ogni giorno devo uscire all’alba, poi devo portare i miei buoi nei
ampi e lì, li aggiogo all’aratro. Non c’è inverno così pungente che io osi restare a casa, ne oso
farlo per paura del mio padrone. Comunque, dopo che ho aggiogato i buoi e ho fissato il vomere
e il coltro all’aratro, poi aro tutto il campo e forse anche di più”.

“Hai qualcuno che ti aiuta?”

“Si, ho un aiutante: questi deve spronare i buoi con il pungolo. Ora è rauco a causa del freddo e
del troppo gridare.”

“Cos’altro fai in più? Hai ancora tanto da fare?”

“Si, signore, ho tanto da fare! Devo riempire la mangiatoia dei buoi con acqua e fieno e devo
pulire la stalla.”

“Oh, che gran fatica!”

“Si, signore, è una gran fatica, dato che non sono un uomo libero.”

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